Perché siamo così CATTIVI?
Diciamoci la verità: a noi del nostro prossimo non ce ne
fotte nulla.
State passeggiando per il centro della vostra città. Vedete a una decina di metri un senzatetto che chiede l'elemosina. Che palle. Sperate che non la chieda a voi. Cinque metri. Il senzatetto vi guarda negli occhi. Voi distogliete immediatamente lo sguardo. Un metro. "Mi scusi ha un euro per cortesia? Ho fame". Fate un cenno con la testa senza guardarlo e lo superate. A questo punto potreste pensare "cazzo, quell'uomo non ha neppure i soldi per mangiare.. Avrà pure freddo. Sarà umiliante chiedere l'elemosina? Forse è disperato. Potrei aiutarlo. Ho visto nei suoi occhi tristezza e rassegnazione.. Se nessuno lo aiuta.." Invece no.
"Sta arrivando una ragazza in minigonna, wow!" Appena superato il "pericolo senzatetto" quell'uomo non esiste più.
Uscite dal tabacchi delusi per non aver vinto 5 mila milioni di euro al gratta & vinci. "Daniele!"
Chi è? Vi voltate; è Paolo, un vostro vecchio amico. "Toh, Paolo! Ciao!" "Ciao Daniele, come stai?" "Bene grazie, ora stavo tornando a casa, e tu? Tutto ok?". L'espressione di Paolo cambia. Che succede? Diventa triste. inizia a singhiozzare e poi esplode a piangere mentre vi abbraccia. "Noo! Non è tutto ok! Ho bisogno di aiuto.. Mi ha lasciato.. Adesso sta con un altro ed io sono rimasto a casa da solo! Lei.. blablabla".
Potreste pensare "ma povero Paolo! Ora gli offro una birra e lo faccio sfogare un po'. Guarda come si è ridotto, ha proprio bisogno di una spalla.." Invece no. "Ma porca di quella troia! ma tutte a me capitano? Non potevo comprare un altro gratta & vinci così lo avrei evitato? ed ora? Come faccio ad andarmene?"
Finalmente siete a casa. Vi sedete sul divano e vi rilassate. Aaah! Accendete il televisore. Una pubblicità progresso sulla fame nel mondo "..ogni 3 secondi un bambino muore di fame..". Potreste pensare "COSACOSACOSA?? ogni 3 secondi COSA??" Incazzati uscire per strada e spaccare tutto, così, per la rabbia. Invece no, cambiate canale. E' una reazione meccanica. Bimbi neri su sfondo giallognolo attivano questo automatismo. Il gioco dei pacchi. Ok, questo sì, va bene. Avete appena spento il cervello che "toc toc" bussano alla porta. potreste pensare "Oh, qualche mio amico ha sentito il bisogno di venirmi a trovare.. che cosa dolce!" Invece no. "Che palle! Ma chi è che rompe adesso?"
Perchè ci comportiamo così? Siamo cattivi? Forse no. Forse siamo troppo vicini. Che significa?
Provo a spiegarmi...
Immaginate di vedere per la prima volta un senzatetto. Non ne avete mai visto uno. Per la prima volta vedete un uomo disperato, infreddolito e affamato che violenta la sua dignità chiedendovi un euro.glielo dareste? Probabilmente sì.
Immaginate di sentire per la prima volta la storia di un vostro vecchio amico che ha problemi di cuore e soffre come un pazzo. Nessuno mai vi aveva esposto un problema del genere. lo stareste ad ascoltare? Probabilmente sì.
Immaginate che non vi venga mai a trovare nessuno, mai. Bussano alla porta. Andreste ad aprire super felici che qualcuno vi sia venuto a trovare? Probabilmente sì.
Questo è il punto. Il mondo prima non era così; le persone vivevano in campagna a diversi km l'una dall'altra. Non c'erano macchine, strade e illuminazione, non si doveva lottare per attraversare una via con centinaia di persone che passano a destra, sinistra, sopra, sotto. Qualcuno ti urta "..e stai attento, stronzo!" Non si prendevano autobus stracolmi, non si faceva la fila alle poste. Non si faceva a gara per tra gli scaffali di un supermercato per comprare l'ultimo televisore in offerta.
L'uomo è sì un animale sociale ma forse così è troppo.
Noi abbiamo bisogno dei nostri spazi. Le città non sono adatte per la vita umana o meglio, non sono adatte per le relazioni umane. Noi non sappiamo chi vive nell'appartamento di fronte. Noi non sappiamo chi è che urla nel piano di sotto e non vogliamo saperlo. noi non vogliamo chiacchierare con uno che incontriamo per strada, non vogliamo neanche guardarlo negli occhi.
Questa alta densità di esseri umani nei centri urbani porta inevitabilemte all'indifferenza verso tutto e verso tutti. ..e l'indifferenza verso il prossimo equivale alla cattiveria. Ci abituiamo a qualsiasi cosa e niente ci fa più effetto.
Non siamo cattivi però ci diventiamo. Perché non siamo fatti per vivere così ma possiamo continuare a provarci. Fisicamente tutti vicini vicini, e mentalmente tutti in universi differenti.
State passeggiando per il centro della vostra città. Vedete a una decina di metri un senzatetto che chiede l'elemosina. Che palle. Sperate che non la chieda a voi. Cinque metri. Il senzatetto vi guarda negli occhi. Voi distogliete immediatamente lo sguardo. Un metro. "Mi scusi ha un euro per cortesia? Ho fame". Fate un cenno con la testa senza guardarlo e lo superate. A questo punto potreste pensare "cazzo, quell'uomo non ha neppure i soldi per mangiare.. Avrà pure freddo. Sarà umiliante chiedere l'elemosina? Forse è disperato. Potrei aiutarlo. Ho visto nei suoi occhi tristezza e rassegnazione.. Se nessuno lo aiuta.." Invece no.
"Sta arrivando una ragazza in minigonna, wow!" Appena superato il "pericolo senzatetto" quell'uomo non esiste più.
Uscite dal tabacchi delusi per non aver vinto 5 mila milioni di euro al gratta & vinci. "Daniele!"
Chi è? Vi voltate; è Paolo, un vostro vecchio amico. "Toh, Paolo! Ciao!" "Ciao Daniele, come stai?" "Bene grazie, ora stavo tornando a casa, e tu? Tutto ok?". L'espressione di Paolo cambia. Che succede? Diventa triste. inizia a singhiozzare e poi esplode a piangere mentre vi abbraccia. "Noo! Non è tutto ok! Ho bisogno di aiuto.. Mi ha lasciato.. Adesso sta con un altro ed io sono rimasto a casa da solo! Lei.. blablabla".
Potreste pensare "ma povero Paolo! Ora gli offro una birra e lo faccio sfogare un po'. Guarda come si è ridotto, ha proprio bisogno di una spalla.." Invece no. "Ma porca di quella troia! ma tutte a me capitano? Non potevo comprare un altro gratta & vinci così lo avrei evitato? ed ora? Come faccio ad andarmene?"
Finalmente siete a casa. Vi sedete sul divano e vi rilassate. Aaah! Accendete il televisore. Una pubblicità progresso sulla fame nel mondo "..ogni 3 secondi un bambino muore di fame..". Potreste pensare "COSACOSACOSA?? ogni 3 secondi COSA??" Incazzati uscire per strada e spaccare tutto, così, per la rabbia. Invece no, cambiate canale. E' una reazione meccanica. Bimbi neri su sfondo giallognolo attivano questo automatismo. Il gioco dei pacchi. Ok, questo sì, va bene. Avete appena spento il cervello che "toc toc" bussano alla porta. potreste pensare "Oh, qualche mio amico ha sentito il bisogno di venirmi a trovare.. che cosa dolce!" Invece no. "Che palle! Ma chi è che rompe adesso?"
Perchè ci comportiamo così? Siamo cattivi? Forse no. Forse siamo troppo vicini. Che significa?
Provo a spiegarmi...
Immaginate di vedere per la prima volta un senzatetto. Non ne avete mai visto uno. Per la prima volta vedete un uomo disperato, infreddolito e affamato che violenta la sua dignità chiedendovi un euro.glielo dareste? Probabilmente sì.
Immaginate di sentire per la prima volta la storia di un vostro vecchio amico che ha problemi di cuore e soffre come un pazzo. Nessuno mai vi aveva esposto un problema del genere. lo stareste ad ascoltare? Probabilmente sì.
Immaginate che non vi venga mai a trovare nessuno, mai. Bussano alla porta. Andreste ad aprire super felici che qualcuno vi sia venuto a trovare? Probabilmente sì.
Questo è il punto. Il mondo prima non era così; le persone vivevano in campagna a diversi km l'una dall'altra. Non c'erano macchine, strade e illuminazione, non si doveva lottare per attraversare una via con centinaia di persone che passano a destra, sinistra, sopra, sotto. Qualcuno ti urta "..e stai attento, stronzo!" Non si prendevano autobus stracolmi, non si faceva la fila alle poste. Non si faceva a gara per tra gli scaffali di un supermercato per comprare l'ultimo televisore in offerta.
L'uomo è sì un animale sociale ma forse così è troppo.
Noi abbiamo bisogno dei nostri spazi. Le città non sono adatte per la vita umana o meglio, non sono adatte per le relazioni umane. Noi non sappiamo chi vive nell'appartamento di fronte. Noi non sappiamo chi è che urla nel piano di sotto e non vogliamo saperlo. noi non vogliamo chiacchierare con uno che incontriamo per strada, non vogliamo neanche guardarlo negli occhi.
Questa alta densità di esseri umani nei centri urbani porta inevitabilemte all'indifferenza verso tutto e verso tutti. ..e l'indifferenza verso il prossimo equivale alla cattiveria. Ci abituiamo a qualsiasi cosa e niente ci fa più effetto.
Non siamo cattivi però ci diventiamo. Perché non siamo fatti per vivere così ma possiamo continuare a provarci. Fisicamente tutti vicini vicini, e mentalmente tutti in universi differenti.
5 commenti:
E' normale poiché siamo tutti degli ego, non in senso demonizzato come s'intende di solito, lo siamo perché per vivere bisogna esserlo. Il cambiamento è la consapevolezza, il saper osservare che non significa guardare, osservarsi dall'esterno estranei ai propri ruooli, al proprio nome, a sé stessi e a tutto. Non essere più i protagonisti.
Ciao Dionisio.
Come ti ho scritto già diverse volte il problema GRANDE è la sovrapopolazione, ma adesso è soprattutto il CAMBIAMENTO CLIMATICO.
Con tutto l'inquinamento provocato dall'uso delle fonti fossili da oltre 150 anni.
Forse la decrescita di popolazione ci sarà, ma non per scelta logica (è vero come dici tu, siamo animali sociali ma non così tanto sociali) ma come effetto di una crisi sistemica che troppi si ostinano a chiamare ECONOMICO FINANZIARIA.
CIAO DIONISIO BUONA GIORNATA
Questo è il mio vaneggiamento quotidiano
Il declino della società ha avuto inizio negli anni 80
I figli dei sessantottini generazione del dopo guerra nata nell’ opulenza
Si dividono in due categorie i dominanti ( classe politica e lobby)
Che si ingrassa e/i succubi che sono i più
troppo presi da diete e stronzate varie non si sono resi conto che è dagli anni 80
che arrivavano a fine mese perchè invece di due pasti completi al giorno
ne fanno uno solo completo per mantenere la linea
ingrassando (cosi politici e lobby) forti del detto che recita cosi l’appetito viene mangiando
le tradizioni nate nel dopo guerra ? dopo il boom economico
ricordo che il Popolo dopo tanta fame
Incominciò a fare due pasti completi al giorno + la colazione
come i benestanti.
Se il Popolo avesse avuto meno grilli per la testa non saremo giunti allo sfacelo attuale
solo ora si accorge che pur avendo uno straccio di lavoro
non riesce ad arrivare alla terza settimana del mese
Invece di pensare alle bischerate che i midia propinano
i più dovrebbero incominciare ha pensare col proprio cervello
con la speranza che non sia troppo tardi.
Come il cane che si morde la coda gira e rigira vi stanno riportando al punto di partenza
la differenza fra il passato e l’oggi? È che noi vecchi non digiunavamo per fare la dieta
ma perché spesso non c’era nemmeno il pane
ha me dispiace dover dire oggi chi è causa del suo mal pianga se stesso. VITTORIO
..Il micietto rosso è delizioso...;)
Grazie Daniela, vero, lo adoro anch'io, quando ho visto la foto e l'aforisma al gatto dedicati li subito arraffati :-)
E continuo a darti ragione che siamo in troppi, e sopratutto siamo tanti e mal distribuiti come le risorse che stiamo sbranando letteralmente.
--Ciao Ivan quello che cerco di mettere in atto da molti, ma molti anni, vedere gli eventi a me accaduti nel corso della vita come se non fossero miei, ma parte di una storia a cui sto assistendo, in fondo la morale se esaminiamo la nostra psiche, il corpo e la biochimica non è molto lontano dalla realtà questo, perché noi non abbiamo nessuna possibilità di scelta veramente "voluta" e razionale al 100%, siamo attori in un palcoscenico da sette miliardi di spettatori.
--Vittorio ciao, Il popolino ha avuto tanti grilli per la testa grazie ai media, alla pubblicità, al lavaggio del cervello, o forse alla lobotomia, grazie alle distrazioni di massa hanno fatto alle nostre spalle tutti i loro porci comodi, i porci, lasciando a noi le briciole, briciole con cui si viveva più che dignitosamente. PIACE anche a me quel proverbio e spesso lo sparo a qualcuno:"Chi è causa del suo mal pianga se stesso"
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