Appunti scientifici
sull'intervista a De Fez "Dalla Cina: il cibo ci
cambia dentro" - Panorama
a cura del Dr. Giuseppe Altieri, Agroecologo
GENTILE REDAZIONE DI GREENPLANET VI PREGO DI PUBBLICARE QUESTO MIO
COMMENTO ALL'INTERVISTA A DE FEZ
Vorrei ricordare solo alcune cose riguardo a queste interviste dal
taglio semplicemente riduzionista e non scientifiche
1. l'Uomo è sul pianeta da milioni di anni dove si è Co-evoluto
"lentamente" con le modificazioni climatiche e naturali, ecologiche ed
agroecologiche, che hanno pian piano adattato il suo DNA e quello
degli altri esseri viventi....
..per cui è molto difficile che qualcosa di naturale gli faccia del
male...
anche se le patate le mangiamo da pochi secoli in Europa i nostri
antenati hanno girato in lungo e in largo il pianeta.... conservandone
memoria nel DNA...
e se ci sono piante velenose o altri fattori di rischio abbiamo
l'intelligenza per evitarli
2. le manipolazioni genetiche artificiali, come negli organismi
transgenici (con geni estranei alla specie) o gli OGM da mutazioni
indotte (con radiazioni ionizzanti, chimica mutagena e radiazioni
ultrasoniche od elettromagnetiche, ecc) creano rapide ed ampie
modificazioni del DNA con ripercussioni a tutto il patrimonio genetico
nel suo complesso
...e trasferimento genico verticale (nella stessa specie) ed
orizzontale (ad altre specie attraverso microrganismi della
digestione, o della decomposizione nei terreni, ecc)....
per cui la nuova varietà o razza produce nuove sostanze sconosciute,
nuovo Rna, allergeni, tossine incognite e sconosciute modificazione di
enzimi ecc...dalle conseguenze sicuramente pericolose, ovvero
dannose... ma sconosciute ed imprevedibili ...
che si trasferiscono nell'ambito della specie e tra le specie, con
danni irreversibili...
tra le cosiddette "nuove malattie"... Celiachia, Parkinson, Cancri di
ogni genere, allergie di ogni tipo... ecc.
Lo studio cinese si riferisce in particolare a Rna modificato (che si
forma a partire dal DNA e trasferisce le informazioni genetiche dal
nucleo al resto delle cellule, ndr) derivante da OGM, che interferisce
sul metabolismo naturale di chi se ne nutre... con effetti
pericolosissimi
3. non esistono dosi di tolleranza di agenti mutageni e cancerogeni
come Pesticidi, OGM, diossine ecc... ma solo la diversa capacità
individuale di resistenza a tali modificazioni indotte nelle nostre
cellule e nel nostro metabolismo (che agiscono ad es da interferenti
endocrini a dosi infinitesimali, modificando i nostri ormoni...) per
cui il nostro sistema immunitario continuamente agisce , ma entro
certi limiti, nella riparazione del DNA (dove è importantissima la
presenza di vitamine di ogni tipo e naturali, minerali, ecc, nella
dieta che dev'essere BIO-Logica... in modo da "prevenire" le
malattie), nella soppressione di cellule mutate o cancerogene, cos'
come nel combattimento contro virus e altri microrganismi patogeni
dannosi al nostro equilibrio fisiologico...
I più deboli saranno i primi a rimanere vittime di agenti inquinanti
di sintesi e manipolazioni genetiche artificiali, con danni
irreversibili per la propria salute...
...tra questi i bambini che oggi subiscono dosi di pesticidi molto
superiori agli adulti essendo tarate su un corpo di 60 kg !!! ...ed
avendo un metabolismo molto delicato in quanto in veloce
accrescimento...
Il bambino non è un piccolo adulto (ndr)... Ed è per questo che gli
OGM sono spesso vietati almeno nell'alimentazione per l'infanzia
LA COSTITUZIONE ITALIANA DICE CHE TUTTI I CITTADINI SONO UGUALI DI
FRONTE ALLE LEGGI... PER CUI LE SOGLIE DI (IN)TOLLERANZA VANNO
ABROGATE...
LA COSTITUZIONE INOLTRE TUTELA LA SALUTE E L'AMBIENTE SALUBRE (ART 32
E 9) E IL PROGRESSO DELL'AGRICOLTURA NELLA CONSERVAZIONE DELLA
FERTILITA' DEI TERRENI (ART 44) PER LE GENERAZIONI FUTURE, REGOLANDO
L'ATTIVITA' ECONOMICA AFFINCHE' TALI DIRITTI INVIOLABILI SIANO
RISPETTATI (ART 41)
E' ora che le norme europee e soprattutto Nazionali applichino la
clausola di salvaguardia nazionale e il principio di precauzione verso
tutti gli OGM e non solo sugli organismi transgenici, vietando
l'importazione e la produzione degli stessi con tolleranza zero ed
etichettature obbligatorie per ogni traccia di ogm negli alimenti...
se proprio qualcuno volesse sperimentarli sul proprio corpo.
Sarebbe ora che i veri scienziati (e i giornalisti seri) si
mobilitassero contro il riduzionismo scientifico...
...che fa male sicuramente alla salute fisica, ma anche a quella mentale
------------------
Dalla Cina: il cibo ci cambia dentro
Inserito il 15 gennaio, 2012 - 16:27 Fonte Greenplanet
Da oggi la frase 'L’uomo è ciò che mangia' potrebbe arricchirsi di
nuovi significati in seguito alla scoperta fatta da un gruppo di
ricercatori cinesi e pubblicata sulla rivista Cell Biology. Chen-Yu
Zhang e colleghi della Università di Nanjiing hanno verificato che i
microRNA, piccole sequenze di nucleotidi, contenuti nelle piante si
trasferiscono nell’organismo dell’uomo che le consuma e interagiscono
con l’espressione dei suoi geni.
Nel sangue di 21 volontari si è cercata la presenza di microRNA
derivanti da specie vegetali come il riso, il frumento, le patate e il
cavolo. I microRNA non solo si trovano nei campioni di sangue
prelevati, ma dimostrano di poter anche modificare le funzioni
cellulari dei soggetti testati. Questo è risultato evidente nel caso
di un microRNA del riso che si lega ad alcuni recettori che
controllano la rimozione del colesterolo LDL(quello cattivo) dal
flusso sanguigno, inibendone l’attività.
Anche se è sicuramente troppo presto per capire in che modo questa
interazione in tutte le sue possibili declinazioni incida sulla salute
dell’uomo, quello che è chiaro è che il cibo che mangiamo ha un
effetto sui nostri geni. Panorama.it ha intervistato Roberto Defez,
primo ricercatore presso l’Istituto di Genetica e Biofisica del Cnr di
Napoli.
Dottor Defez, ci aiuti a capire la portata di questa scoperta
La novità consiste nel fatto che il micrRNA ha un effetto diretto
sulla regolazione di geni umani, cioè incide sul loro comportamento.
Quali sono le conseguenze ipotizzabili dell’interazione a livello
genetico tra piante e uomo?
E’ troppo presto per capire quanto il passaggio dei microRNA possa
essere funzionale e quanto e se dannoso. I ricercatori cinesi
sostanzialmente dimostrano che questi microRNA si legano a proteine e
geni umani e ne influenzano l’espressione. Quanto poi questo trovi una
reazione nell’organismo, è aspetto diverso. Dallo studio emerge in
pratica che aver mangiato riso per alcuni millenni ha indirizzato le
popolazioni a un certo stile, un certo metabolismo, una certa
caratteristica.
Ma possono esserci anche influenze negative sul comportamento dei geni?
Si può intepretare la notizia in maniera allarmante o semplicemente
dire che le abitudini alimentari di ogni popolazioni influiscono sulle
modalità di regolazione di vari geni.
Che cosa succede se mangiamo cose diverse rispetto agli alimenti che
abbiamo sempre mangiato tradizionalmente?
Non esiste il pedigree di quello che mangiamo. Tutto quello che noi
italiani stiamo consumando in questo istante in stragrande maggioranza
non viene dal bacino del Mediterraneo ma dall’America. Siamo ancora
dei neofiti per quel che riguarda il consumo di patate, pomodori,
peperoni, mais, soia, riso. Continuamente arrivano specie nuove.
Abbiamo assistito allo sbarco dei kiwi in Italia, un frutto che non
esisteva da noi fino a poco tempo fa e del quale adesso l’Italia è un
grande produttore. I cambiamenti nella dieta avvengono continuamente.
Se tutto quello che mangiamo influisce a un qualche livello sui nostri
geni, anche gli organismi geneticamente modificati possono avere
effetti simili?
Non ne sarei né sorpreso né terrorizzato perché, a partire dal grando
duro della pasta che consumiamo, le modifiche genetiche subite dai
cibi che consumiamo normalmente sono almeno quattro volte più
abbondanti rispetto a quelli che chiamiamo Ogm. Sono specie vegetali
bombardate da radiazioni mutagene che causano la modifica della
regolazione di almeno 8.000 geni. Stiamo consumando in questo momento
più di 2.500 varietà di prodotti vegetali modificati attraverso questa
tecnologia. Uno stesso frutto rimane sugli scaffali dei supermercati
per 7-8 anni, poi geneticamente cambia. Non è vero che teniamo
cultivar vecchie di secoli, in realtà selezioniamo costantemente.
Mi sta dicendo che il cambiamento che noi tanto temiamo, Ogm inclusi,
non ci deve spaventare?
Le spighe di grano erano altre un metro e mezzo durante la Seconda
Guerra Mondiale, adesso sono altre 80 cm. L’abbassamento delle spighe
è il frutto di una serie di mutazioni operate in maniera casuale al
solo fine di ottenere una specie di grano più produttiva. Per gli Ogm
vengono prese le stesse misure di sicurezza che si adottano con i
farmaci, mentre quel grano non è mai entrato in un trial di
valutazione. Lì bastava migliorare la resa e il prodotto veniva
immesso subito sul mercato senza bisogno di validazione.
Quindi quello che mangiamo è potenzialmente tutto a rischio?
Nessuno ha mai provato la pericolosità, chessò, di una carota
somministrandola ad animali da esperimento e valutando 500 parametri
come si fa con gli Ogm. Se così si facesse con tutti gli alimenti oggi
probabilmente non potremmo consumare fagioli e patate perché, se non
vengono cotti, contengono tossine estremamente pericolose. A mia
memoria il riso, protagonista di una delle interazioni individuate
nella ricerca, non ha mai provvocato stragi alimentari. Ma il kiwi,
che citavamo prima, ne avrebbe potute provocare. Ci sono classi di
popolazione che sono pesantemente allergiche al kiwi. La ricerca
cinese è insomma interessante e importante, ma se dovessi individuare
seri rischi per la salute comincerei da cose più semplici.
Per esempio?
Le nostre diete ci dimostrano che noi non siamo adatti a mangiare
tanti carboidrati e tanto zucchero. La sovradisponibilità di zuccheri
e carboidrati sta di fatto causando l’epidemia di obesità a cui
assistiamo.
(fonte: Panorama.it)
a cura del Dr. Giuseppe Altieri, Agroecologo
GENTILE REDAZIONE DI GREENPLANET VI PREGO DI PUBBLICARE QUESTO MIO
COMMENTO ALL'INTERVISTA A DE FEZ
Vorrei ricordare solo alcune cose riguardo a queste interviste dal
taglio semplicemente riduzionista e non scientifiche
1. l'Uomo è sul pianeta da milioni di anni dove si è Co-evoluto
"lentamente" con le modificazioni climatiche e naturali, ecologiche ed
agroecologiche, che hanno pian piano adattato il suo DNA e quello
degli altri esseri viventi....
..per cui è molto difficile che qualcosa di naturale gli faccia del
male...
anche se le patate le mangiamo da pochi secoli in Europa i nostri
antenati hanno girato in lungo e in largo il pianeta.... conservandone
memoria nel DNA...
e se ci sono piante velenose o altri fattori di rischio abbiamo
l'intelligenza per evitarli
2. le manipolazioni genetiche artificiali, come negli organismi
transgenici (con geni estranei alla specie) o gli OGM da mutazioni
indotte (con radiazioni ionizzanti, chimica mutagena e radiazioni
ultrasoniche od elettromagnetiche, ecc) creano rapide ed ampie
modificazioni del DNA con ripercussioni a tutto il patrimonio genetico
nel suo complesso
...e trasferimento genico verticale (nella stessa specie) ed
orizzontale (ad altre specie attraverso microrganismi della
digestione, o della decomposizione nei terreni, ecc)....
per cui la nuova varietà o razza produce nuove sostanze sconosciute,
nuovo Rna, allergeni, tossine incognite e sconosciute modificazione di
enzimi ecc...dalle conseguenze sicuramente pericolose, ovvero
dannose... ma sconosciute ed imprevedibili ...
che si trasferiscono nell'ambito della specie e tra le specie, con
danni irreversibili...
tra le cosiddette "nuove malattie"... Celiachia, Parkinson, Cancri di
ogni genere, allergie di ogni tipo... ecc.
Lo studio cinese si riferisce in particolare a Rna modificato (che si
forma a partire dal DNA e trasferisce le informazioni genetiche dal
nucleo al resto delle cellule, ndr) derivante da OGM, che interferisce
sul metabolismo naturale di chi se ne nutre... con effetti
pericolosissimi
3. non esistono dosi di tolleranza di agenti mutageni e cancerogeni
come Pesticidi, OGM, diossine ecc... ma solo la diversa capacità
individuale di resistenza a tali modificazioni indotte nelle nostre
cellule e nel nostro metabolismo (che agiscono ad es da interferenti
endocrini a dosi infinitesimali, modificando i nostri ormoni...) per
cui il nostro sistema immunitario continuamente agisce , ma entro
certi limiti, nella riparazione del DNA (dove è importantissima la
presenza di vitamine di ogni tipo e naturali, minerali, ecc, nella
dieta che dev'essere BIO-Logica... in modo da "prevenire" le
malattie), nella soppressione di cellule mutate o cancerogene, cos'
come nel combattimento contro virus e altri microrganismi patogeni
dannosi al nostro equilibrio fisiologico...
I più deboli saranno i primi a rimanere vittime di agenti inquinanti
di sintesi e manipolazioni genetiche artificiali, con danni
irreversibili per la propria salute...
...tra questi i bambini che oggi subiscono dosi di pesticidi molto
superiori agli adulti essendo tarate su un corpo di 60 kg !!! ...ed
avendo un metabolismo molto delicato in quanto in veloce
accrescimento...
Il bambino non è un piccolo adulto (ndr)... Ed è per questo che gli
OGM sono spesso vietati almeno nell'alimentazione per l'infanzia
LA COSTITUZIONE ITALIANA DICE CHE TUTTI I CITTADINI SONO UGUALI DI
FRONTE ALLE LEGGI... PER CUI LE SOGLIE DI (IN)TOLLERANZA VANNO
ABROGATE...
LA COSTITUZIONE INOLTRE TUTELA LA SALUTE E L'AMBIENTE SALUBRE (ART 32
E 9) E IL PROGRESSO DELL'AGRICOLTURA NELLA CONSERVAZIONE DELLA
FERTILITA' DEI TERRENI (ART 44) PER LE GENERAZIONI FUTURE, REGOLANDO
L'ATTIVITA' ECONOMICA AFFINCHE' TALI DIRITTI INVIOLABILI SIANO
RISPETTATI (ART 41)
E' ora che le norme europee e soprattutto Nazionali applichino la
clausola di salvaguardia nazionale e il principio di precauzione verso
tutti gli OGM e non solo sugli organismi transgenici, vietando
l'importazione e la produzione degli stessi con tolleranza zero ed
etichettature obbligatorie per ogni traccia di ogm negli alimenti...
se proprio qualcuno volesse sperimentarli sul proprio corpo.
Sarebbe ora che i veri scienziati (e i giornalisti seri) si
mobilitassero contro il riduzionismo scientifico...
...che fa male sicuramente alla salute fisica, ma anche a quella mentale
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Dalla Cina: il cibo ci cambia dentro
Inserito il 15 gennaio, 2012 - 16:27 Fonte Greenplanet
Da oggi la frase 'L’uomo è ciò che mangia' potrebbe arricchirsi di
nuovi significati in seguito alla scoperta fatta da un gruppo di
ricercatori cinesi e pubblicata sulla rivista Cell Biology. Chen-Yu
Zhang e colleghi della Università di Nanjiing hanno verificato che i
microRNA, piccole sequenze di nucleotidi, contenuti nelle piante si
trasferiscono nell’organismo dell’uomo che le consuma e interagiscono
con l’espressione dei suoi geni.
Nel sangue di 21 volontari si è cercata la presenza di microRNA
derivanti da specie vegetali come il riso, il frumento, le patate e il
cavolo. I microRNA non solo si trovano nei campioni di sangue
prelevati, ma dimostrano di poter anche modificare le funzioni
cellulari dei soggetti testati. Questo è risultato evidente nel caso
di un microRNA del riso che si lega ad alcuni recettori che
controllano la rimozione del colesterolo LDL(quello cattivo) dal
flusso sanguigno, inibendone l’attività.
Anche se è sicuramente troppo presto per capire in che modo questa
interazione in tutte le sue possibili declinazioni incida sulla salute
dell’uomo, quello che è chiaro è che il cibo che mangiamo ha un
effetto sui nostri geni. Panorama.it ha intervistato Roberto Defez,
primo ricercatore presso l’Istituto di Genetica e Biofisica del Cnr di
Napoli.
Dottor Defez, ci aiuti a capire la portata di questa scoperta
La novità consiste nel fatto che il micrRNA ha un effetto diretto
sulla regolazione di geni umani, cioè incide sul loro comportamento.
Quali sono le conseguenze ipotizzabili dell’interazione a livello
genetico tra piante e uomo?
E’ troppo presto per capire quanto il passaggio dei microRNA possa
essere funzionale e quanto e se dannoso. I ricercatori cinesi
sostanzialmente dimostrano che questi microRNA si legano a proteine e
geni umani e ne influenzano l’espressione. Quanto poi questo trovi una
reazione nell’organismo, è aspetto diverso. Dallo studio emerge in
pratica che aver mangiato riso per alcuni millenni ha indirizzato le
popolazioni a un certo stile, un certo metabolismo, una certa
caratteristica.
Ma possono esserci anche influenze negative sul comportamento dei geni?
Si può intepretare la notizia in maniera allarmante o semplicemente
dire che le abitudini alimentari di ogni popolazioni influiscono sulle
modalità di regolazione di vari geni.
Che cosa succede se mangiamo cose diverse rispetto agli alimenti che
abbiamo sempre mangiato tradizionalmente?
Non esiste il pedigree di quello che mangiamo. Tutto quello che noi
italiani stiamo consumando in questo istante in stragrande maggioranza
non viene dal bacino del Mediterraneo ma dall’America. Siamo ancora
dei neofiti per quel che riguarda il consumo di patate, pomodori,
peperoni, mais, soia, riso. Continuamente arrivano specie nuove.
Abbiamo assistito allo sbarco dei kiwi in Italia, un frutto che non
esisteva da noi fino a poco tempo fa e del quale adesso l’Italia è un
grande produttore. I cambiamenti nella dieta avvengono continuamente.
Se tutto quello che mangiamo influisce a un qualche livello sui nostri
geni, anche gli organismi geneticamente modificati possono avere
effetti simili?
Non ne sarei né sorpreso né terrorizzato perché, a partire dal grando
duro della pasta che consumiamo, le modifiche genetiche subite dai
cibi che consumiamo normalmente sono almeno quattro volte più
abbondanti rispetto a quelli che chiamiamo Ogm. Sono specie vegetali
bombardate da radiazioni mutagene che causano la modifica della
regolazione di almeno 8.000 geni. Stiamo consumando in questo momento
più di 2.500 varietà di prodotti vegetali modificati attraverso questa
tecnologia. Uno stesso frutto rimane sugli scaffali dei supermercati
per 7-8 anni, poi geneticamente cambia. Non è vero che teniamo
cultivar vecchie di secoli, in realtà selezioniamo costantemente.
Mi sta dicendo che il cambiamento che noi tanto temiamo, Ogm inclusi,
non ci deve spaventare?
Le spighe di grano erano altre un metro e mezzo durante la Seconda
Guerra Mondiale, adesso sono altre 80 cm. L’abbassamento delle spighe
è il frutto di una serie di mutazioni operate in maniera casuale al
solo fine di ottenere una specie di grano più produttiva. Per gli Ogm
vengono prese le stesse misure di sicurezza che si adottano con i
farmaci, mentre quel grano non è mai entrato in un trial di
valutazione. Lì bastava migliorare la resa e il prodotto veniva
immesso subito sul mercato senza bisogno di validazione.
Quindi quello che mangiamo è potenzialmente tutto a rischio?
Nessuno ha mai provato la pericolosità, chessò, di una carota
somministrandola ad animali da esperimento e valutando 500 parametri
come si fa con gli Ogm. Se così si facesse con tutti gli alimenti oggi
probabilmente non potremmo consumare fagioli e patate perché, se non
vengono cotti, contengono tossine estremamente pericolose. A mia
memoria il riso, protagonista di una delle interazioni individuate
nella ricerca, non ha mai provvocato stragi alimentari. Ma il kiwi,
che citavamo prima, ne avrebbe potute provocare. Ci sono classi di
popolazione che sono pesantemente allergiche al kiwi. La ricerca
cinese è insomma interessante e importante, ma se dovessi individuare
seri rischi per la salute comincerei da cose più semplici.
Per esempio?
Le nostre diete ci dimostrano che noi non siamo adatti a mangiare
tanti carboidrati e tanto zucchero. La sovradisponibilità di zuccheri
e carboidrati sta di fatto causando l’epidemia di obesità a cui
assistiamo.
(fonte: Panorama.it)
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