"THE END"

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martedì 27 agosto 2013

Earth Overshoot Day 2013

E anche quest'anno è arrivato il 20 agosto, il giorno in cui abbiamo esaurito "il budget" che la Terra ci ha messo a disposizione e che si era raccomandata di farci bastare fino al 31 dicembre.
Non solo l'abbiamo finito ben prima del 31 dicembre, ma l'abbiamo fatto anche due giorni prima rispetto all'anno scorso.
Il Global Footprint Network misura la domanda e l'offerta di risorse naturali e servizi ecologici e ha stimato che in 8 mesi abbiamo consumato le energie rinnovabile che il Pianeta è in grado di mettere a nostra disposizione per un anno. E così andiamo a intaccare il "capitale" che dovrebbe servire per il futuro e così il "conto", ossia il pianeta, si impoverisce sempre di più. Mentre fino agli anni Sessanta le risorse addirittura "ci avanzavano", è iniziato da metà anni Settanta un gap tra domanda e offerta di risorse che è cresciuto abbastanza esponenzialmente e che non sembra assolutamente accennare a una controtendenza.


Insomma, continuiamo a vivere al di sopra delle nostre possibilità, fingendo di avere a disposizione un pianeta e mezzo mentre riduciamo all'osso quell'unico che abbiamo.
Molto interessante è, a questo proposito, il grafico messo a punto dal Footprint network: ci vorrebbero ben 7 Giapponi per far fronte alle richieste del Giappone! E comunque, anche noi italiani ci difendiamo bene, con le nostre quattro Italie immaginarie a cui crediamo di attingere.

E come ogni conto che si rispetti, chi pagherà gli interessi di questo enorme debito che stiamo contraendo? Ovviamente noi! In termini di cambiamenti climatici, di deforestazione e quindi minor ossigeno, di erosione del suolo, aumento del prezzo delle risorse energetiche e altre situazioni altrettanto piacevoli.
Com'è possibile essere così sconsiderati? Come si può restare così ignoranti e indifferenti? Sappiamo che gran parte delle risorse energetiche sono consumate dall'industria e dall'allevamento intensivo, è lì è difficile fare qualcosa o sperare in un redimersi di questi soggetti, si sa che il capitalismo non guarda in faccia nessuno, ma questo non è sufficiente perchè il singolo se ne lavi le mani. Perchè secondo voi tante persone sono così miopi? Davvero non si rendono conto del danno che abbiamo già fatto e che stiamo ampliando sempre più? Se ne sbattono perchè tanto le conseguenze ultime li vedranno già morti e sepolti? Me lo chiedo davvero in tutta sincerità, conosco gente che va tutte le domeniche in chiesa e usa quotidianamente i bicchieri di plastica usa e getta per non dover lavare quelli di vetro. O gente che insegna ai propri figli a stare composti a tavola e non a rispettare la natura e le risorse. È una questione di priorità? Di sconforto? Di ignoranza? Illuminatemi, e nel frattempo cercate di andarci piano con l'intaccare il capitale.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Potrebbe essere il continuo aumento del tenore di vita che porta a questo, la stragrande maggioranza della popolazione adotta il principo più soldi ho più spendo fregandosene oppure non conoscendo cosa comporta nella realtà un comportamento del genere.
Un po perchè la maggior parte delle persone pensando a livello micro conduce la propria vità focalizzando esclusivamente le conseguenze che le proprie scelte personali lasciano sulla propria pelle e non su quella degli altri.
Nella società occidentale attuale si rimane quasi indignati se su di uno scaffale al supermercato sono finite le scatolette di tonno, perchè si è abiutati ad avere sempre tutto ciò di cui si ha bisogno comodamente a portata di mano. Il guaio è che non si arriva minimamente a pensare ciò che comporta l'avere sempre lo scaffale pieno di tonno inscatolato, per una piccola comunità autosufficiente di un isoletta del sud est asiatico che basa la sua sopravvivenza sulla pesca del tonno.
L'occidente autoassuefatto dal consumismo e dal materialismo ha visto la vittoria della logica del qui e adesso, il resto non importa, ha portato alla nascita di un uomo sempre più isolato dai suoi simili troppo preoccupato a pensare di accumulare tutto ciò gli viene fatto subdolamente desiderare dalla società che lo circonda dalla televisione e dalle pubblicità, per pensare a ciò che è in realtà e di chi e cosa fa parte.
Ognuno di noi rappresenta un settemiliardesimo della sua specie l'uomo, che fa parte di un unico "pal blue dot" disperso nell'infinto universo.

*Dioniso*777* ha detto...

Si, si può dire che quelli che vediamo attorno a noi sono le creature della televisione, ah, Pasolini quanto l'aveva vista giusta!
E comunque tiriamo pure via il potrebbe dalla tua frase iniziale :-)
Ciao e grazie del passaggio

Anonimo ha detto...

Figurati, grazie a te e a tutti quelli che hanno un blog e che tentano di svegliare dal torpore i propri connazional, penso che prima dell'informazione in se il vostro merito sia proprio quel tentativo di disilludere le persone da quella pseudo realtà che percepiscono attraverso i media e il giro di vite che frequentano. Giro di vite che inconsapevolmente amplifica l'opera di distrazione, distorsione e distruzione del pensiero critico indipendente ed individuale cui ogni giorno siamo sottoposti.

Saluti e arrivederci!
un passante qualunque...

LKWTHIN

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