Una premessa: il motivo per cui ho iniziato il dossierone è che in questi giorni di bufera sul caso dei preti pedofili ho sentito affermare che “sono pochi casi isolati” e che la maggior parte sono in realtà ottimi sacerdoti.
Io penso che sia vero il contrario.
1. Penso che la maggior parte dei preti siano brave persone, ma non sono preti. Fanno i preti comemestiere: sono gentili, sono bravi uomini, ma come lo sono tanti bravi uomini che fanno altri mestieri.
2. Poi c’è una parte di questi, soprattutto nelle alte sfere del Vaticano, che non solo non sono brave persone ma sono anche carogne e a volte delinquenti. Fra questi rientrano i casi che vi riporto nel dossierone.
3. Infine ci sono i bravi preti. Quelli cioè che sono brave persone e sono anche bravi preti, che fanno i preti non per mestiere o si sono trovati impigliati in una tonaca accidentalmente ma ci credono sul serio e portano avanti la loro fede e la loro missione in modo autentico. Sono una piccola parte.
Penso sia chiaro. Se avete capito le 3 categorie, allora non ci saranno polemiche né perdite di tempo a chiarire cosa intendo dicendo che i bravi preti sono una piccola minoranza. Se non l’avete capito, ‘sticazzi (come diciamo noi romani).
Chiaramente chi è anticlericale pensa che i preti siano tutti dei farabutti ipocriti, mentre chi vive nell’altra estremità del fondamentalismo pensa che siano tutti angeli e santi. Io come sapete detesto la tifoseria in qualsiasi campo e credo che il fondamentalismo sia una abdicazione dell’intelligenza e della responsabilità. In altri termini: i fondamentalisti sono degli emeriti idioti. E sono anche vigliacchi e pigri, perché preferiscono nascondersi dietro uno slogan invece di prendersi la responsabilità di una analisi dei fatti quanto più obiettiva possibile. E mi riferisco sia agli anticlericali che ai papaboys. Come ho ripetuto più volte: da lontano sembra sempre tutto semplice, ma da vicino le cose si complicano, perché la realtà è complessa.
Il dossierone, come potete intuire dal termine, è una cosa lunga e basata su fatti documentati. Il contrario di un discorso di Berlusconi, insomma. Per chi è interessato all’argomento spero che questi 2 post possano essere un’occasione per approfondire e magari aggiungere un tassello alle proprie riflessioni.
Partiamo dalle dichiarazioni del pessimo cardinal Tarcisio Bertone, il vice di Ratzinger. Proprio oggi che avevo concluso il dossierone ha detto:
"Numerosi psichiatri e psicologi hanno dimostrato che non esiste relazione tra celibato e pedofilia, ma molti altri - e mi è stato confermato anche recentemente - hanno dimostrato che esiste un legame tra omosessualità e pedofilia. Questa è la verità e là sta il problema"
Lasciamo stare il fatto che ultimamente la Chiesa ha indicato nell’ordine: il Concilio Vaticano II, la cultura, gli ebrei, i protestanti e ora gli omosessuali come causa dei preti pedofili. Mancano solo il buco dell’ozono, i cinesi, il Mc Donald’s e la minigonna e penso le abbiano tirate in ballo tutte. Alla fine, insomma, tutti hanno colpa per la pedofilia dei preti tranne che i preti. È per questo che la Gattara non ha mai chiesto perdono per la pedofilia. Nella stessa intervista Bertone dice che Ratzinger ha chiesto perdono molte volte. Si vede che quando ha letto il mio post non era molto attento.
Gli stessi rappresentati della Chiesa hanno affermato che sono pedofili il 5% dei preti. Non c’è bisogno di dire che i dati reali sono nettamente inferiori alla realtà: se intervistassimo le persone chiedendo se vanno a puttane risulterebbe un numero di gran lunga più basso degli effettivi clienti delle zoccole. Nel caso della pedofilia il problema è questo: il 5% di preti pedofili rappresenta solo quelli condannati per pedofilia.
A questi vanno aggiunti quelli che non sono stati condannati e quelli che non sono stati neppure denunciati. E sono moltissimi. Perché perché in molti casi si è avuto un patteggiamento privato: la chiesa ha sborsato milioni e le vittime non hanno sporto denuncia (vedi il caso Maciel). Ma la maggior parte dei casi di pedofilia “nascosti” è tale perché le vittime fanno molta difficoltà a denunciarli. Inoltre, la pedofilia è egosintonica, cioè chi è pedofilo non chiede aiuto agli specialisti, per cui non è “tracciabile”. Anche fosse che il 5% dei preti è pedofilo, è comunque un numero molto grande. Ma il dato andrebbe almeno raddoppiato.
Passiamo a quello che ha detto il cardinal Berty:
"Numerosi psichiatri e psicologi hanno dimostrato che non esiste relazione tra celibato e pedofilia, ma molti altri - e mi è stato confermato anche recentemente - hanno dimostrato che esiste un legame tra omosessualità e pedofilia. Questa è la verità e là sta il problema "Non pensate che il vice-Gattara usi le parole ad minchiam: nel primo caso ha parlato di relazione, nel secondo di legame. Relazione significa che dal punto di vista statistico non c’è correlazione, vale a dire che il comparire della variabile A (essere celibe) non compare con frequenza superiore al caso quando si avvera la variabile B (pedofilia). Mi piacerebbe molto conoscere gli studi di questi “numerosi” psichiatri e psicologi e vedere se le ricerche correlazionali citate da Berty sono state condotte in modo corretto (sempre che esistano, ovviamente). Ma è vero che è stato dimostrato che c’è “un legame” tra pedofilia e omosessualità? No. Senza perderci in chiacchiere, vediamo i dati:
Il pedofilo rivolto alle femmine preferisce vittime intorno agli 8 – 10 anni e costituisce la maggioranza dei casi. Wikipedia e il dizionario edizioni giuridiche Simone affermano che i pedofili verso bambine sono l’88%. Quindi la stragrande maggioranza.
Ma ha senso parlare di pedofili omosessuali e pedofili eterosessuali?
Sì, se si usa il termine omosessuale ed eterosessuale in senso stretto: i pedofili eterosessuali sono maschi attratti da bambine o femmine attratte da bambini; i pedofili omosessuali sono maschi attratti da bambini o femmine attratte da bambine. Non ha senso invece parlare di "omosessuali pedofili", perché il pedofilo è attratto dalle/dai bambine/i, mentre l’omosessuale è attratto da maschi adulti.
Va detto però che esistono casi di “pedofilia mista”, cioè persone che non sono esclusivamente pedofile ma hanno rapporti sia pedofili che maturi. In questo caso il pedofilo può essere omosessuale o eterosessuale. La maggior parte è eterosessuale, sia perché, come abbiamo detto, la maggior parte delle vittime sono bambine, sia perché è un dato noto a tutti (cercate su Google e vedete quante ve ne escono) che i casi di pedofilia avvengono principalmente in famiglia.
Quindi, caro Berty, siamo tutti qui in attesa che i “molti altri” psichiatri e psicologi che hanno dimostrato che “la verità e il problema stanno là”, cioè nell’omosessualità, si degnino di condividere col resto del mondo le loro ricerche, invece di confermarlo personalmente a te. Che sarai pure il vice della Gattara, ma dal punto di vista scientifico non sei nessuno.
In sintesi: nessuno studio scientifico ha dimostrato un legame tra omosessualità e pedofilia. Gli studi scientifici citati da Bertone li conosce solo lui. Il Vaticano stesso dice che almeno il 5% dei preti è pedofilo, quindi una fetta molto significativa (per niente marginale). La logica ci dice che il dato potrebbe lievitare al 10-20%. I dati ci dicono che l’88% degli abusi su minori sono rivolti a bambine (pedofilia eterosessuale). I dati ci dicono che la maggior parte degli abusi avviene in famiglie eterosessuali (quelle omosessuali del resto non esistono).
Detto questo, per mettere insieme tutte le stronzate dette dal Vaticano per accusare tutti tranne che sé stesso, il profilo del pedofilo che ha in mente Berty e tutto il cucuzzaro vaticano è: un ebreo modernista, gay, americano, che conosce a memoria il Concilio Vaticano II, dona l’8x1000 ai Valdesi e ordisce continui complotti contro il papa per puro odio. Vuoi vedere che Anna Frank era pedofila? Ok, non aveva il passaporto USA e non conosceva il Concilio, ma per quello basta trovare un versetto del vangelo e con un decreto interpretativo si sistema tutto.
In genere non rispondo agli anonimi (perché non firmarsi almeno con un nick di fantasia? Tanto l'ip del computer si vede...) ma la richiesta di Anonimo mi dà l'opportunità di precisare la questione statistica:
1. i dati epidemiologici della pedofilia sono imprecisi. Essendo egodistonica, come ho detto, i pedofili non vanno spontaneamente a chiedere aiuto alle strutture, quindi non sono tracciabili. Solo quelli denunciati e condannati sono registrati. Tenendo conto che solo pochi abusati denunciano i pedofili e a volte solo dopo anni (l'abuso sessuale comporta un disturbo post-traumatico, con tutte le sue conseguenze), deduciamo che i dati a disposizione sono più bassi del reale.
2. Riguardo al numero di preti pedofili, non ho trovato una statistica internazionale aggiornata. Ma mi sono rifatto alle affermazioni dei rappresentanti del Vaticano. Chiaramente, essendo dati del Vaticano anche qui possiamo dedurre che si tratta di dati in difetto. E già così sono comunque cifre molto alte. Una prima affermazione l'ha fatta il cardinal Hummes, Il card. Hummes è Prefetto della Congregazione per il Clero, la massima autorità della Chiesa che si occupa dei preti. Quindi è la fonte più attendibile, direi. Ha dichiarato che:
Los casos de pedofilia tal vez no llegan si quiera al 4% entre los sacerdotes [i casi di pedofilia a volte non arrivano nemmeno al 4% dei sacerdoti']
"Nemmeno al 4%" significa che si aggira intorno al 3.7%-3.9%. A volte. Altre volte arriva al 4% e lo supera. Ma di quanti preti stiamo parlando? I preti di tutto il mondo sono circa 400.000. Il 4% sarebbero quindi 16.000 preti pedofili. Ma pare siano almeno un 10% di più.
Il monsignore delle Nazioni Unite Silvano Tomasi (ne avevamo parlato qui) ha dichiarato che
"available research" showed that only 1.5%-5% of Catholic clergy were involved in child sex abuse
Anche in questo caso non si sa quali siano queste ricerche e dove siano "available". Vabbè, il Vaticano evidentemente ha scienziati privati che, contrariamente al metodo della scienza, non condividono i dati con la comunità scientifica per validare e falsificare le ricerche. È curioso però che nella stessa intervista Tomasi afferma che l'80-90% dei casi di preti pedofili riguarda l'efebofilia. Ma come, non sai se sono l'1.5% o il 5% e sai che sono l'80-90% dei casi? La cosa suona un po' di cazzata. Ma, come dicevo, se si arriva a dire che il range arriva al 5%, allora di sicuro sono molti di più [ho corretto il post nel quale avevo scritto 6%: per errore dovuto ad un articolo che traduceva male la frase di mons. ONU avevo sommato l'1% al 5%].
Sta di fatto che dal 4% arriviamo al 5% come tetto massimo. Quindi ci sarebberoalmeno 20.000 preti pedofili in giro per il mondo. Provate a moltiplicare 20.000 per 10 (ammettiamo che ogni prete pedofilo molesti solo 10 bambini, anche se nel caso dei sordomuti statunitensi uno solo ne molestò centinaia). Io non so voi, ma invece di preoccuparmi del pericolo per i bambini adottati dalle coppie gay o dai single mi preoccuperei di quelli che vanno all'oratorio o a messa.
PS. Ultime notizie: il Vaticano prende le distanze dalle teorie pseudoscientifiche di Bertone su pedofilia e omosessualità e addirittura l'Associazione Psicologi e Psichiatri Cattolici, per voce di Tonino Cantelmi, critica quelle idiozie dicendo che non esiste nessuno studio scientifico a supporto di questa tesi e che "le teorie che lo ipotizzano sono prive di fondamento scientifico" (La Repubblica, 14.04.2010 pg.14).
Posted 14th April 2010
by Sandro Roccia
Il resto del dossier lo trovate a partire da qui
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