"THE END"

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martedì 6 marzo 2012

Opulenza e malattia. La società dei carnivori e le malattie che questa sviluppa.


1)La società dei carnivori. Come i media manipolano le abitudini alimentari
I mezzi di comunicazione di massa, prima fra tutti la televisione, continuano a promuovere il consumo esasperato di prodotti di origine animale. Si continua così ad incentivare quella cultura della carne che, a partire dal dopoguerra, è stata eletta dal popolo "simbolo d'opulenza" e "alimento per ricchi". Andrea Romeo, prende una posizione molto dura in proposito, e ci spiega quali sono le conseguenze di questa 'manipolazione'. 

I media di massa continuano a promuovere il consumo esasperato di prodotti di origine animale.

Qui apro una piccola parentesi. Nel 1900 avevamo un malato di cancro ogni sedici, oggi siamo arrivati a uno su tre, il 30%. Studi fatti in Svizzera dimostrano che di tutte le persone morte per altre cause, l’autopsia rivela la presenza di tumore in percentuali sconcertanti, per arrivare ad un 100% di presenza di cellule cancerogene negli over 50. E non parliamo di diabete, ipertensione, osteoporosi, patologie cardiache, ecc, si viviamo più a lungo forse, anche se io quarant’enne conosco diversi coetanei o giù di li, che come me alle spalle hanno diversi amici sotto terra, ma anche se vivi più a lungo ci vivi ammalato, ergo, devi assumere medicinali: Il sogno di un grande della farmaceutica S.P.A. ha avverato il suo sogno:”Vogliamo vendere medicinali anche alle persone sane”. Facile, no?!? Basta la televisione e la pubblicità. Noi lo conosciamo come spazio pubblicitario, ma la televisione con i suoi modelli è tutta una pubblicità, solo propaganda, sempre pubblicizza comportamenti e modelli da mettere in atto nella vita quotidiana. Perché, quando guardi un bel film, magari con un attore di grosso calibro, dove la famiglia, sempre finta e sempre felice, viene mostrata che mangia il tacchino da dieci chili il 4 Luglio e il maiale a Natale, tu cosa farai, mangerai verdura in quei giorni? No, come una scimmietta, imiti, semplice, t’è piaciuto da vedere e lo fai anche tu, magari la tua famiglia diventerà come quella di De Niro o Marlon Brando, non ho niente contro di loro, sono solo due nomi a caso. Non ci sono intermezzi, la televisione è solo pubblicità e propaganda, questo non abbiamo capito poiché lasciamo ancora i figli in balia di questa cattiva maestra. Un arma che abbiamo sottovalutato, ecco cos’è la televisione! Niente di più di questo, altro che intrattenimento, siamo così disperati che non sappiamo cosa fare o davvero ci ipnotizza e non riusciamo a staccarsene? E come al solito ti chiedi sempre:”Ma la tecnologia è davvero un bene necessario o vivremo meglio senza? Di certo avremo meno tumori, anche il video tumoridownload è chiaro, come sono chiari tutti gli studi fatti. Il nostro corpo è un insieme di atomi e cellule che hanno legami chimici, e questi legami si formano tra atomi di carica opposta non serve un biochimico per saperlo, basta leggere un pochino, ma allora, se il pianeta terra è solitamente composta da un elettromagnetismo che va dai 3 ai 32 Hz e noi oggi quando usiamo il telefonino o internet siamo circondati da migliaia o addirittura miliardi di Hz, cosa succede al nostro corpo che è un insieme miracoloso di cellule, atomi e molecole che reagiscono tra loro “elettricamente”? Ma questo è un altro discorso, qui trovate un bel documentario che al minuto 41 e 10 secondi inizia a  parlare proprio di questo. Torniamo ora alla carne, chiusa la parentesi. Tutte le volte che leggerete in prima persona sono commenti miei aggiunti ai due articoli di cui cito le fonti,
 Dioniso777.


Appena pochi mesi fa la LAV ha denunciato la multinazionale degli omogeneizzati Mellin per aver mandato in onda, attraverso i media nazionali, uno spot pubblicitario che consigliava alle giovani mamme di nutrire i propri piccoli con prodotti a base di carne 'essenziale alla crescita del figlio come lo spot recitava. La LAV ha vinto la causa, prova del fatto che la pubblicità della Mellin era fuorviante, così che la multinazionale ha ritirato lo spot dai media.
Per gli animalisti questa è stata una grande vittoria con cui hanno dimostrato l'assoluta infondatezza di chi sostiene che la carne sia necessaria in età puerile. L'uomo non ha bisogno né di carne né di derivati animali, né in età puerile, né dopo.
Eppure, se si dà un'occhiata ai media di massa, si osserva come imperterriti questi mandino in onda spot di prodotti quasi solo ed esclusivamente di origine animale sostenendo che essi siano essenziali. Gli esempi sono molti, a cominciare da un'altra assurda pubblicità: la multinazionale in questione stavolta si chiama Danone, e nello schermo vediamo Stefania Sandrelli consigliare all'Italia intera di assumere il DanaOsperché, sostiene lo spot, “in Italia le donne non assumono abbastanza calcio”
: così accade che la gente, che già consuma quantità irrazionali di derivati animali, preoccupata che il proprio femore possa spezzarsi da un momento all'altro, aumenti ulteriormente il dosaggio, nonostante il mito della correlazione latte-calcio sia stato sfatato ormai da tempo. 
Ne ha parlato (stranamente) anche la dottoressa Anna Villarini nella trasmissione televisiva Elisir di Michele Mirabella poco tempo fa, dove ha denunciato (con visione ovviamente antropocentrica) che il consumo di latte (e derivati), a causa della mancanza di enzimi come il lattasi e la rennina dopo lo svezzamento, promuove coliti, indebolisce le ossa e causa l'osteoporosi, oltre infine a creare dipendenza in quanto la sua assunzione produce endorfine. 

Il consumo di prodotti animali è aumentato di circa 8 volte negli ultimi cinquant'anni
Eppure i messaggi pubblicitari continuano imperterriti a manipolare le persone con false notizie, assillando le masse per persuaderle ad un consumo esasperato di prodotti animali. Se facessimo una carrellata di tutte le pubblicità a cui abbiamo assistito negli ultimi trent'anni, dalla diffusione delle reti commerciali, vedremmo una schiera enorme di 'vip' italiani affiancati a prodotti di origine animale.
Spot come quello del latte Parmalat in cui la parola 'latte' viene ripetuta circa 40 volte in appena 50 secondi, (avete presente come si interessa del bene altrui la Parmalat? Crack!), nella famosa filastrocca usata ex ante in un film di Totò e Peppino 'bevete più latte, il latte fa bene, il latte conviene, a tutte le età …'. Vedremmo Sofia Loren con il suo Parmacotto recitare 'e accatateville'; Cristian De Sica, l'attore dei film natalizi, nel ruolo di salumiere; Gene Gnocchi adulare insaccati con la sua 'accattivante ironia'; Roberto Baggio bere latte circondato da vacche aggraziate... e la lista continua.
È improbabile trovare un minimo di contro informazione nelle reti nazionali, se non in rari casi come quella puntata di Report dal titolo Carne per tutti, trasmissione seguita da una nicchia di pochi fedeli: la tematica venne in ogni caso affrontata in modo superficiale, orientando gli spettatori (come sempre nonostante le varie 'mucche pazze') verso il consumo biologico, mantenendo in parole povere lo status quodato che il consumo di prodotti animali veniva comunque 'normalizzato'.
Il giorno dopo le TV erano di nuovo puntate sulle masse sparando loro una mole enorme di messaggi che pubblicizzavano prodotti industriali carichi di derivati animali (dai biscotti all'uovo ai bastoncini Findus), stimolando un consumo ancora superiore a quello già gigantesco al quale ci hanno abituati in questi ultimi anni le varie industrie della carne. Non curanti degli effetti che questo modello ha sulla nostra salute (si pensi agli studi sulla correlazione tra cancro e consumo di carne), sull'economia e sull'ambiente, la situazione va avanti da circa 50 anni: la Natura prima o poi ci porterà il conto da pagare.

Fino alla fine degli anni 70' il consumo di carne era rimasto contenuto entro confini ancora 'accettabili'
Tranne qualche raro caso, la TV italiana è praticamente gestita da gente tutta intenta a mostrare come preparare manicaretti con i corpi smembrati di bestiole (come nella celebre trasmissione La prova del cuoco), oppure a seppellire i lontani macelli con apollinee immagini che ritraggono animali felici.

E qui ripropongo animali da macello o animali da salvare? Guardate cosa si mangia … se ne avete il coraggio!

Persino quelli che si proclamano difensori e portavoce degli animali, personaggi come Edoardo Stoppa e Licia Colò, in realtà sono ben lungi dal far qualcosa di veramente concreto onde orientare i propri 'seguaci' verso uno stile di vita meno efferato ed invasivo.
In parole povere, qualcuno ha voluto che gli italiani, ad un tratto, cominciassero ad ingozzarsi di prodotti animali, e sono ben riusciti nell'intento dato che il consumo di questi è aumentato di circa 8 volte negli ultimi cinquant'anni (12 kg di carne l'anno a persona nell'Italia rurale - 90kg l'anno a persona oggi) e qui penso alla crescita esponenziale di tumori … se avete visto il video sopra forse penserete anche voi quello che penso io, a prescindere dal reale bisogno, e questo processo continua tuttora. Se non fosse per le campagne fatte via rete, i media tradizionali continuerebbero ad istigare le masse ad un consumo massiccio di prodotti animali, attraverso allarmanti messaggi propinati dai loro vip, come nel caso della pubblicità del Dana Oscitata ut supra. Qual è il meccanismo che ha portato ad un incremento così elevato di consumo di animali? E a che pro?
Innanzitutto ha giocato un ruolo essenziale la tradizione. In una società come la nostra, in cui mangiar maiale o vacca è normale sin dai tempi dei romani, è bastato semplicemente allontanare l'uccisione delle 'bestie' dalla vista dei 'consumatori', sostituire questa macabra scena (unico ostacolo al consumo) con simpatici balletti e orecchiabili musiche, per portar infine loro il 'prodotto' bello e finito. Nelle politiche (e pratiche) capitaliste non sono previste etiche particolari, ma l'unica cosa che conta è il mercato e la produzione di merci e, ovviamente, il capitale: così se lavoratori e consumatori diventano numeri, in una società antropocentrica gli animali non possono che essere 'cose'. 

La carne è sempre stata considerata un simbolo d'opulenza dal popolo, un alimento per ricchi
L'Italia del dopoguerra, stremata dalla fame, aveva bisogno di prove concrete dal nuovo modello economico e politico che andava instaurandosi. La carne è sempre stata considerata un simbolo d'opulenza dal popolo, un alimento per ricchi. In effetti la gota appare in Europa nelle famiglie ricche, quanti Re o appartenenti a famiglie di sangue “blu” già nel ‘700, erano famosi per i dolori lancinanti che gli attacchi di gota procuravano loro? Ad un tratto, grazie alla produzione massiccia di carne, alle masse è stata data l'illusione di una ricchezza concreta, di una classe dirigente che stava attuando vere e proprie politiche sociali di distribuzione delle ricchezze.
Fino alla fine degli anni '70 il consumo di carne era rimasto comunque contenuto entro confini ancora 'accettabili'. Ad un tratto questa prolifera industria ha iniziato a bombardare sempre più la gente, (E qui il mio pensiero va alla televisione che immette input nelle masse e loro inermi agiscono, robot insomma), usando anche scienziati asserviti dato che il vegetarianismo era conosciuto dai tempi dei tempi. Filosofi come Piero Martinetti già agli inizi del 900' facevano veg-proselitismo, per non parlare dei secolari gruppi monastici dediti al vegetarianismo, come catari tanto per citarne uno: perché tale reticenza da parte dei media? Perché la scienza ha eluso (ed elude) queste millenarie tradizioni?
In breve tradizione da un lato e modello industriale dall'altro hanno cooperato per l'ascesa della cultura della carne, modello che ha mutato la dieta italiana, la mitica dieta mediterranea che, per forza di cose, era a base vegetale prima dell'avvento del capitalismo e degli allevamenti intensivi, per il vantaggio di pochi. Le nuove generazioni hanno raramente visto le macellazioni, un tempo normali, diventando un popolo di atarassici che vedono la carne come 'cosa', figli dell'ingordigia e della concupiscenza. Allo stesso modo, grazie alla rete, dopo estenuanti elucubrazioni, molta gente è riuscita a riconnettere la bistecca all'uccisione dell'animale, determinando lo smascheramento di questa cruenta realtà e quindi idiosincratiche astensioni ed un conseguente aumento del numero di veg(etari)ani. 

Buon tumore a tutti i grandi consumatori di carne, è inevitabile, e sotto capirete perché. J
fonte:

2) Le persone sono convinte che il proprio corpo non può essere distrutto dal cibo che mangiano

Un reiterato consumo di proteine di origine animale sono devastanti per la salute dell'essere umano.
Le persone che assumono abitualmente proteine animali, compresi latticini, volatili, uova e pesci, sono fortemente predisposte ad ammalarsi di patologie gravissime, come il cancro e le malattie autoimmuni.
Visto che sopra non dicevo cazzate? Altro articolo a conferma. D’altronde avendo avuto una nonna che divorava quintali di carne, il marito, mio nonno li allevava, che, all’età di soli 64 anni viene operata e una volta aperta trovano 18 forme di tumore, 3 in metastasi e quindici asportabili, visse per altri due anni di martirio inenarrabile, chemio, operazione e altra chemio sino ad ucciderla come le bestie che aveva mangiato!
La maggior parte delle persone sono convinte che il proprio corpo non può essere distrutto dal cibo che consumano. Questo modello di pensiero basato sull'invincibilità è solo una puerile illusione! Esse sono ignare del fatto che una scorretta alimentazione sta generando una epidemia che si sta diffondendo a "macchia d'olio" in tutto il mondo. Tanti medici non sono ancora riusciti ad individuare le cause di questa epidemia e non sanno che le cure farmacologiche, che prescrivono ai loro pazienti, sono riconosciute come la terza causa di morte nel mondo occidentale.

«Siamo arrivati al punto in cui il progresso medico sta in realtà vendendo malattie», (Aggiungo: vendere=guadagno, non importa cosa, basta vendere)
questo è quanto sostiene il dottor Caldwell B. Esselstyn Jr., chirurgo presso la Fondazione dell'Ospedale di Cleveland ed autore del libro "Prevenzione e guarigione delle patologie cardiache".
Sono stati pubblicati centinaia di studi, condotti dalle istituzioni mediche più prestigiose di tutto il mondo, su prestigiose riviste scientifiche. Tutti indicano chiaramente come alcune tipologie di alimenti contribuiscano ad un cattivo stato di salute. Quasi tutte le persone non sanno come preservare la propria salute mediante una sana alimentazione.

I dati sono sconvolgenti: ...

l'American Cancer Society riporta che il 47 per cento degli uomini e il 38 per cento delle donne si ammalerà di cancro nel corso della vita; una su quattro di queste persone verrà uccisa prematuramente dal cancro. Secondo l'Istituto Nazionale dei Tumori il numero degli statunitensi in cui ogni anno viene diagnosticato il cancro raddoppierà nei prossimi 50 anni.
Il risultato dell'attuale situazione sanitaria del mondo occidentale è che la gente muore nonostante che si abbiano le risorse per evitarlo. Le motivazioni di questa situazione - spiega il dottor Neal Barnard, professore presso la George Washington University - sono da imputare esclusivamente all'assunzione di proteine animali, compresi latticini, volatili, uova e pesci. Nell'ultimo secolo il consumo di prodotti animali ha ucciso più persone degli incidenti stradali, di tutte le guerre e di tutti i disastri naturali messi insieme.
La soluzione?
Abbandonare ogni tipo di cibo a base di proteine animali. LA DIETA VEGANA INSEGNA COME FARE!

Conoscete il blog Valdo Vaccaro  http://valdovaccaro.blogspot.com/ ? Leggetelo e vedrete quante testimonianze di persone guarite da diverse malattie croniche grazie al cambiamento di dieta, alla dieta vegana. E credetemi quando dico che smettere con i prodotti animali, carne e latticini in primis, procura sintomi da astinenza, non ci credete vero? Provate e sentirete il malessere che ne deriva all’inizio. I latticini producono endorfine, anche l’eroina le produce per esempio.

Nel video « Un equilibrio delicato » viene spiegato dettagliatamente l'approccio proteine animali e cancro:

altro bel documentario

Letto sul blog, molto interessante, di Catherine, che ringrazio e saluto.

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