Tutto quello che si può osservare più volte e creare appositamente per essere osservato è scienza, è vero, esiste, giusto? Bene. Uno splendido articolo "scientifico" sulla nostra evoluzione, no, non quella di Darwin, ma quella che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno e dove le prove non mancano, basta guardarsi attorno, e per fortuna che qualcuno, raro, ancora lo fa, per questo si possono scovare articoli come quello che propongo oggi.
Letto grazie al blog http://ornitori8.blogspot.com
Titolo originale
HOMO CITTADINUS
Buona lettura, Dioniso777
L'Homo Sapiens, comparso su questo pianeta migliaia e
migliaia di anni fa, oggi ha come parenti più stretti lo scimpanzé e il bonobo.
Come questi, e' un animale sociale ed empatico.
Tuttavia come
accade con i suoi cugini, anche l'homo sapiens se posto in cattività può
diventare per l'appunto, cattivo.
Ma vediamo la sua storia dal principio embrionale.
Ancor prima di nascere viene stressato all'interno
dell'utero attraverso sostanze chimiche ormonali per velocizzarne la
nascita.
Appena viene al mondo viene reciso con violenza dal suo
cordone ombelicale, preso per i piedi come vengono prese le galline,
sculacciato, sterilizzato, posto su una fredda bilancia come si fa nelle
macellerie, e più pesa e più siamo contenti. 3kg di pupo sono buoni.
Se pesa poco viene messo in un ampolla di vetro con una
luce artificiale viola, e viene fatto maturare come una banana.
Ovviamente tra tutto questo processo tecnico e un parto
naturale in cui il bimbo appena nasce sta fra le confortevoli braccia della
madre, vi è un mare di differenza.
Il medico presumibilmente dovrebbe stare in seconda
linea, dietro le quinte di questo naturale evento delicato, e non come
protagonista e "macellaio".
Quando il bambino è maturo, sterilizzato con tutti i
pesticidi e poi finalmente approvato dall'uomo del monte, viene etichettato per
tutta la vita e viene consegnato a coloro che li hanno dato i loro geni.
Anche in questo
caso il processo rievoca nella mente gli allevamenti industriali di pollame in
cui il pulcino separato dalla madre, posto su un nastro trasportatore insieme a
tutti gli altri, viene spuntato il becco ed etichettato.
Per il neonato Il latte materno ovviamente non va bene,
il prima possibile bisogna usare il latte medico, sterilizzato, bollito, scaldato,
per evitare qualsiasi malattia.
Nei prossimi anni della sua vita l'Homo Sapiens,
diventato alla nascita Homo Incattivitus Incazzatus o meglio, Homo Cittadinus,
continua ad essere sterilizzato, vaccinato contro ogni microbo del pianeta e
deve in continuazione disinfettarsi contro ogni cosa con appositi
strumenti disinfettanti e antibiotici.
Crescendo deve essere ancora sterilizzato e sterilizzato
dai medici con continui farmaci, il suo ambiente ugualmente deve essere
sterile, posto in quarantena lontano da insetti terroristi bavosi e
animali bavosi portatori sani di ogni genere di malattia.
Possono restare col bambino solo se anch'essi vaccinati e
sterilizzati.
Se il piccolo Homo Cittadinus toccherà un gatto o
un cane deve correre a lavarsi le mani prima che inizi a diventare
anch'esso bavoso e malato di tutte le malattie.
Fortunatamente per il Cittadinus per contenere il numero
degli animali terroristi esistono i "cacciatori" che non fanno
proliferare troppo quel terribile animale che si chiama
"cinghiale" o le terribili "volpi" che come è noto, sono
voraci di bambini e di vecchiette.
Esistono anche i canili per contenere il numero dei cani
randagi che a volte si raggruppano in branchi e si mangiano gli esseri
umani.
Esistono pure insetticidi di ogni genere per evitare che
gli insetti terroristi possano fare quello che l'Homo Cittadinus descrive
già nei suoi film hollywoodiani di enorme successo.
Per fortuna
esistono anche i cimiteri che rinchiudono per bene i morti, in casse,
sottoterra e cementati.
Il piccolo uomo
così sviluppa fobie verso animali e addirittura può arrivare ad avere un
tremendo terrore verso dei minuscoli ragni.
Si possono vedere
ragazze e donne che si terrorizzano per una bellissima ape o un
intelligentissimo scarafaggio.
In questa fase L'Homo Cittadinus impara a bendarsi gli
occhi e a vedere solo le categorie: Scarafaggio = schifo = malattia = sporco =
essere inferiore / azione da svolgere = reprimere uccidere.
Sviluppa poi altre paure, fantasmi, mostri, inferno,
demonio. Addirittura la paura del buio. Ma cosa più atroce, essendo
diventato apatico, sviluppa la paura verso sé stesso.
Paure "non superabili" in quanto non
verificabili. Superabili solo con un po' di raziocinio e informazione.
E quindi
continuando a descrivere lo sviluppo dell'Homo Cittadinus, questo dev'essere
pure ben abbigliato, secondo le richieste della società, non deve dire le
bugie, ma vede che i genitori le dicono, non deve picchiare i compagni e per
capirlo viene picchiato, e così che diventa poi anche convulsivo.
Dev'essere scolarizzato, ingrembiulato di nero, e
accademizzato in modo che non abbia più un pensiero fantasioso, luminoso, con
tanti raggi come il sole, tipico dei bambini, di Gesù, pensiero che vede tante
risposte ad una sola domanda.
Percorrendo il
nastro trasportatore come un pulcino dev'essere mutilato della sua fantasia e
di questo pensiero definito "divergente".
Deve avere un
pensiero univoco, focale, che unito al pensiero a tunnel diventa un pensiero
laser che brucia ogni cosa in cui gli occhi si posano.
E con questo
pensiero divenuto da divergente a convergente (di cui ho già trattato <qua>) impara ad interpretare le situazioni
dando un unico perché ed attribuendo l'apposita etichetta e
categorie. Ed
in questa fase di crescita impara a vedere le cose in modo convergente, e
lo sentiremo spesso dire "lui fa quell'azione per quel motivo,
perché è quello".
Questo atteggiamento
in genere oltre ad usarlo sui propri simili, lo adopera verso gli abitanti
delle zone più rurali, rimasti in contatto con la natura, con gli animali, che
magari toccano anche terra ed insetti, tutte cose che loro hanno imparato ad
evitare.
L'habitat dell'Homo Cittadinus è costituito
da alti e grossi palazzi che ricordano molto le gabbie a batteria dove
essi stessi allevano il pollame. Pollame anch'esso vaccinato, ormonizzato e
proteinizzato per una crescita veloce, come l'uomo Cittadinus.
Come i polli, l'Homo Cittadinus, non si nutre neanche più da sé, ma viene nutrito con cibi di scarsa
qualità che non sono neanche adatti al suo corpo.
L'Homo Cittadinus
vive in un ambiente patriarcalizzato, da cui ne conseguono vari problemi
psico-sessuali (leggere "Stirpe del serpente" del Prof. Serafino
Massoni, studioso del passaggio dal matriarcato al patriarcato).
Come accade ad ogni animale in cattività, compresi quindi
anche gli animali di allevamento, iniziano a beccarsi fra loro se sono polli, o
a mangiarsi fra di loro se sono i suini.
Per questo i primi vengono privati del becco e i secondi
dei denti.
Se invece sono uomini, da animali empatici e sociali
iniziano a sbranarsi tra loro, se si può fisicamente, altrimenti
psicologicamente con il proprio laser prezzatore o deprezzatore, che tutti temono
poiché tutti aspirano ad una buona etichetta che ne garantisca la qualità di
pollo doc.
Il miglior modo
per avere una qualità elevata è quella di additare quelli che non ce
l'hanno.
Come disse Nietzsche, per affermare sé stessi bisogna
negare qualcosa.
I Cittadinus si uccidono fra di loro, ma senza neanche
essere consapevoli del proprio malessere, gli oppressori non si accorgono di
esserlo e le vittime non si rendono conto che anch'esse partecipano al gioco
oppressivo.
Le stesse madri Dell'homo Cittadinus cercano di uccidere
il proprio figlio attraverso il loro amore soffocante di dipendenza
(Mario bulletti-Complesso di cibele). La prole delle madri Cittadines, già dai
tempi in cui iniziò il patriarcato sviluppano un amorevole odio verso i propri
figli. Basti
pensare aggiungo io che i propri figli li sbattono da mattina a sera in mano a
perfetti sconosciuti, così, tanto da non averli tra i coglioni.
Il tutto
inconsapevolmente.
Anche i maiali che si mangiano a vicenda agiscono
d'istinto, facendo la cosa migliore che l'ambiente li porta a fare.
La conseguenza che deriva dall'habitat Cttadinus è la
depressione, si cercano droghe, ci si vuol distruggere, come i bovini da
allevamento in quest'ambiente si mangia in continuazione, ci si droga con
qualsiasi cosa, che sia alcool, fumo, cibo, farmaci, televisione, medicazione.
Diventando obesi, drogati, malati, alcolizzati, dipendenti da qualcosa,
distrutti psicologicamente.
L'ambiente
cittadinus oltretutto ha la peculiarità di essere "tutto industria"
nessuno ne è consapevole ma tutti adorano il Dio denaro (Serafino Massoni
Dio Denaro).
A questo punto si può comprendere che l'uomo
alleva sé stesso, l'umano crea allevamenti di umani, il tutto alla fine perché
l'uomo sia impacchettato e fornito all'industria produttiva capitalistica.
In poche parole è un cane che si morde la coda. O
"cul de sac" come Serafino Massoni definisce il capitalismo.
Questo sistema capitalistico del cane che si morde la
coda, non è altro che la conseguenza del patriarcato.
Le cose più
evidenti sono le cose di cui nessuno è consapevole.
La cosa più difficile da vedere è la punta del proprio
naso (Oscar Wilde).
Tuttavia anche l'Homo Cittadinus ha pensato bene di
tagliarsi becco e denti, e ha dovuto inventarsi metodi più sofisticati per
sopprimersi.
Così nasce "l'Homo Bonus" di cui il ceppo è
stato già isolato da Serafino Massoni
Io lo chiamerei anche Homo Evangelicus, la cui
caratteristica è quella di distruggere i suoi simili nel nome della bontà, come
accadeva nel medioevo con l'inquisizione.
La successiva
evoluzione dell'Homo Bonus come potrà essere?
Il Prof. Serafino Massoni ha già identificato l'Homo Welfare, tradotto, l'uomo del
benessere, che siamo noi dell'Occidente, allevati a pappine reali, omogeneizzati
e vitamine, il cui sistema immunitario è andato a farsi benedire per via di
medicine e vaccini, e il cui corpo tenuto sotto una campana di vetro con cibi
di scarsa qualità si è degenerato in peggio nella sua evoluzione, favorendo i
geni peggiori. (vedi film "idiocrazia")
Secondo le previsioni dell'eminente Prof. nel futuro
l'Homo Welfare potrebbe assomigliare agli alieni del nostro immaginario,
piccoli piccoli e fragili. Forse quegli alieni siamo noi che ci facciamo visita
dal futuro?
2 commenti:
Che grande che sei,a me mi ha salvato,la polenta e la crescia della nonna,con salsiccia di maiale striato accarezzato con un AMOREVOLEZZA particolare.per questo ogni tanto dico il porco è dio,l"alimento piu sublime per il mio Dna.Mi ha salvato la nonna che mi a riepto di cibo genuino,del suo orto,la mamma è il babbo,lavoravano,ma mi trovarono un buon parcheggio,,ahah
Sono stato anch'io salvato dai nonni, i genitori lavoravano ed io sempre nella fattoria con loro, che grande la natura e che buono il porco, o dio, cresciuto dal nonno e i salumi che se ne facevano, i ragazzi di oggi non sanno nemmeno cos'è un salame o una vera salsiccia, le comperi e sanno tutte di quel gusto, tutte uguali e tutte non salsicce come le mangiavamo noi, anche crude appunto con la polenta. Ora o te la fai o non la mangi più la salsiccia di quei tempi. Sai del porco non si butta niente, ma proprio niente, che animale prezioso, un tempo, oggi a vedere come gli allevano e non avere la possibilità di averne uno mio mi è passata la voglia di mangiarlo, mica è maiale quello!
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