"THE END"

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lunedì 9 gennaio 2012

La nostra evoluzione, no, non quella di Darwin.


Tutto quello che si può osservare più volte e creare appositamente per essere osservato è scienza, è vero, esiste, giusto? Bene. Uno splendido articolo "scientifico" sulla nostra evoluzione, no, non quella di Darwin, ma quella che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno e dove le prove non mancano, basta guardarsi attorno, e per fortuna che qualcuno, raro, ancora lo fa, per questo si possono scovare articoli come quello che propongo oggi.

Letto grazie al blog http://ornitori8.blogspot.com
Titolo originale

HOMO CITTADINUS

Buona lettura, Dioniso777


L'Homo Sapiens, comparso su questo pianeta migliaia e migliaia di anni fa, oggi ha come parenti più stretti lo scimpanzé e il bonobo.
Come questi, e' un animale sociale ed empatico.
Tuttavia come accade con i suoi cugini, anche l'homo sapiens se posto in cattività può diventare per l'appunto, cattivo.
Ma vediamo la sua storia dal principio embrionale.  

Ancor prima di nascere viene stressato all'interno dell'utero attraverso sostanze chimiche ormonali  per velocizzarne la nascita.
Appena viene al mondo viene reciso con violenza dal suo cordone ombelicale, preso per i piedi come vengono prese le galline, sculacciato, sterilizzato, posto su una fredda bilancia come si fa nelle macellerie, e più pesa e più siamo contenti.  3kg di pupo sono buoni.
Se pesa poco viene messo in un ampolla di vetro con una luce artificiale viola, e viene fatto maturare come una banana.
Ovviamente tra tutto questo processo tecnico e un parto naturale in cui il bimbo appena nasce sta fra le confortevoli braccia della madre, vi è un mare di differenza. 
Il medico presumibilmente dovrebbe stare in seconda linea, dietro le quinte di questo naturale evento delicato, e non come protagonista e "macellaio".
Quando il bambino è maturo, sterilizzato con tutti i pesticidi e poi finalmente approvato dall'uomo del monte, viene etichettato per tutta la vita e viene consegnato a  coloro che li hanno dato i loro geni.
Anche in questo caso il processo rievoca nella mente gli allevamenti industriali di pollame in cui il pulcino separato dalla madre, posto su un nastro trasportatore insieme a tutti gli altri, viene spuntato il becco ed etichettato. 
Per il neonato Il latte materno ovviamente non va bene, il prima possibile bisogna usare il latte medico, sterilizzato, bollito, scaldato, per evitare qualsiasi malattia.
Nei prossimi anni della sua vita l'Homo Sapiens, diventato alla nascita Homo Incattivitus Incazzatus o meglio, Homo Cittadinus, continua ad essere sterilizzato, vaccinato contro ogni microbo del pianeta e deve in continuazione disinfettarsi contro ogni cosa  con appositi strumenti disinfettanti e antibiotici.
Crescendo deve essere ancora sterilizzato e sterilizzato dai medici con continui farmaci, il suo ambiente ugualmente deve essere sterile, posto in quarantena lontano da insetti terroristi bavosi  e animali bavosi portatori  sani di ogni genere di malattia. 
Possono restare col bambino solo se anch'essi vaccinati e sterilizzati. 
Se il piccolo Homo Cittadinus toccherà un gatto o un cane deve correre a lavarsi le mani prima che inizi a diventare anch'esso bavoso e malato di tutte le malattie. 
Fortunatamente per il Cittadinus per contenere il numero degli animali terroristi esistono i "cacciatori" che non fanno proliferare troppo  quel terribile animale che si chiama "cinghiale" o le terribili "volpi" che come è noto, sono voraci di bambini e di vecchiette. 
Esistono anche i canili per contenere il numero dei cani randagi che a volte si raggruppano in branchi e si mangiano gli esseri umani. 
Esistono pure insetticidi di ogni genere per evitare che gli insetti terroristi possano fare quello che l'Homo Cittadinus descrive  già nei suoi film  hollywoodiani di enorme successo. 
Per fortuna esistono anche i cimiteri che rinchiudono per bene i morti, in casse, sottoterra e cementati.
Il piccolo uomo così sviluppa fobie verso animali e addirittura può arrivare ad avere un tremendo terrore verso dei minuscoli ragni. 
Si possono vedere ragazze e donne che si terrorizzano per una bellissima ape o un intelligentissimo scarafaggio. 
In questa fase L'Homo Cittadinus impara a bendarsi gli occhi e a vedere solo le categorie: Scarafaggio = schifo = malattia = sporco = essere inferiore / azione da svolgere = reprimere uccidere.
Sviluppa poi altre paure, fantasmi, mostri, inferno, demonio.  Addirittura la paura del buio. Ma cosa più atroce, essendo diventato apatico, sviluppa la paura verso sé stesso.
Paure "non superabili" in quanto non verificabili. Superabili solo con un po' di raziocinio e informazione.
E quindi continuando a descrivere lo sviluppo dell'Homo Cittadinus, questo dev'essere pure ben abbigliato, secondo le richieste della società, non deve dire le bugie, ma vede che i genitori le dicono, non deve picchiare i compagni e per capirlo viene picchiato, e così che diventa poi anche convulsivo.
Dev'essere scolarizzato, ingrembiulato di nero, e accademizzato in modo che non abbia più un pensiero fantasioso, luminoso, con tanti raggi come il sole, tipico dei bambini, di Gesù, pensiero che vede tante risposte ad una  sola domanda.
Percorrendo il nastro trasportatore come un pulcino dev'essere mutilato della sua fantasia e di questo pensiero definito "divergente". 
Deve avere un pensiero univoco, focale, che unito al pensiero a tunnel diventa un pensiero laser che brucia ogni cosa in cui gli occhi si posano.
E con questo pensiero divenuto da divergente a convergente (di cui ho già trattato <qua>) impara ad interpretare le situazioni dando un unico perché ed attribuendo l'apposita etichetta e categorie. Ed in questa fase di crescita  impara a vedere le cose in modo convergente, e lo sentiremo  spesso dire "lui fa quell'azione per quel motivo, perché è quello".
Questo atteggiamento in genere oltre ad usarlo sui propri simili, lo adopera verso gli abitanti delle zone più rurali, rimasti in contatto con la natura, con gli animali, che magari toccano anche terra ed insetti, tutte cose che loro hanno imparato ad evitare.
L'habitat dell'Homo Cittadinus è costituito da alti e grossi palazzi che ricordano molto  le gabbie a batteria dove essi stessi allevano il pollame. Pollame anch'esso vaccinato, ormonizzato e proteinizzato per una crescita veloce, come l'uomo Cittadinus.
Come i polli, l'Homo Cittadinus, non si nutre neanche più da sé, ma viene nutrito con cibi di scarsa qualità che non sono neanche adatti al suo corpo.
L'Homo Cittadinus vive in un ambiente patriarcalizzato, da cui ne conseguono vari problemi psico-sessuali (leggere "Stirpe del serpente" del Prof. Serafino Massoni,  studioso del passaggio dal matriarcato al patriarcato).
Come accade ad ogni animale in cattività, compresi quindi anche gli animali di allevamento, iniziano a beccarsi fra loro se sono polli, o a mangiarsi fra di loro se sono i suini.
Per questo i primi vengono privati del becco e i secondi dei denti.
Se invece sono uomini, da animali empatici e sociali iniziano  a sbranarsi tra loro, se si può fisicamente, altrimenti psicologicamente con il proprio laser prezzatore o deprezzatore, che tutti temono poiché tutti aspirano ad una buona etichetta che ne garantisca la qualità di pollo doc. 
Il miglior modo per avere una qualità elevata è quella di additare quelli che non ce l'hanno. 
Come disse Nietzsche, per affermare sé stessi bisogna negare qualcosa.
I Cittadinus si uccidono fra di loro, ma senza neanche essere consapevoli del proprio malessere, gli oppressori non si accorgono di esserlo e le vittime non si rendono conto che anch'esse partecipano al gioco  oppressivo.
Le stesse madri Dell'homo Cittadinus cercano di uccidere il proprio figlio attraverso il loro amore soffocante   di dipendenza (Mario bulletti-Complesso di cibele). La prole delle madri Cittadines, già dai tempi in cui iniziò il patriarcato sviluppano un amorevole odio verso i propri figli. Basti pensare aggiungo io che i propri figli li sbattono da mattina a sera in mano a perfetti sconosciuti, così, tanto da non averli tra i coglioni.
Il tutto inconsapevolmente. 
Anche i maiali che si mangiano a vicenda agiscono d'istinto, facendo la cosa migliore che l'ambiente li porta a fare.
La conseguenza che deriva dall'habitat Cttadinus è la depressione, si cercano droghe, ci si vuol distruggere, come i bovini da allevamento in quest'ambiente si mangia in continuazione, ci si droga con qualsiasi cosa, che sia alcool, fumo, cibo, farmaci, televisione, medicazione. Diventando obesi, drogati, malati, alcolizzati, dipendenti da qualcosa, distrutti psicologicamente. 
L'ambiente cittadinus oltretutto ha la peculiarità di essere "tutto industria" nessuno ne è consapevole ma tutti adorano il Dio denaro (Serafino Massoni Dio Denaro).
A questo punto si può comprendere che l'uomo alleva sé stesso, l'umano crea allevamenti di umani, il tutto alla fine perché l'uomo sia impacchettato e fornito all'industria produttiva capitalistica.
In poche parole è un cane che si morde la coda. O "cul de sac" come Serafino Massoni definisce il capitalismo. 
Questo sistema capitalistico del cane che si morde la coda,  non è altro che la conseguenza del patriarcato.
Le cose più evidenti sono le cose di cui nessuno è consapevole

La cosa più difficile da vedere è la punta del proprio naso (Oscar Wilde).

Tuttavia anche l'Homo Cittadinus ha pensato bene di tagliarsi becco e denti, e ha dovuto inventarsi metodi più sofisticati per sopprimersi. 
Così nasce "l'Homo Bonus" di cui il ceppo è stato già isolato da Serafino Massoni 
Io lo chiamerei anche Homo Evangelicus, la cui caratteristica è quella di distruggere i suoi simili nel nome della bontà, come accadeva nel medioevo con l'inquisizione.
La successiva evoluzione dell'Homo Bonus come potrà essere? 
Il Prof. Serafino Massoni ha già identificato l'Homo Welfare, tradotto, l'uomo del benessere, che siamo noi dell'Occidente, allevati a pappine reali, omogeneizzati e vitamine, il cui sistema immunitario è andato a farsi benedire per via di medicine e vaccini, e il cui corpo tenuto sotto una campana di vetro con cibi di scarsa qualità si è degenerato in peggio nella sua evoluzione, favorendo i geni peggiori. (vedi film "idiocrazia")
Secondo le previsioni dell'eminente Prof. nel futuro l'Homo Welfare potrebbe assomigliare agli alieni del nostro immaginario, piccoli piccoli e fragili. Forse quegli alieni siamo noi che ci facciamo visita dal futuro?

2 commenti:

fiore selvatico ha detto...

Che grande che sei,a me mi ha salvato,la polenta e la crescia della nonna,con salsiccia di maiale striato accarezzato con un AMOREVOLEZZA particolare.per questo ogni tanto dico il porco è dio,l"alimento piu sublime per il mio Dna.Mi ha salvato la nonna che mi a riepto di cibo genuino,del suo orto,la mamma è il babbo,lavoravano,ma mi trovarono un buon parcheggio,,ahah

*Dioniso*777* ha detto...

Sono stato anch'io salvato dai nonni, i genitori lavoravano ed io sempre nella fattoria con loro, che grande la natura e che buono il porco, o dio, cresciuto dal nonno e i salumi che se ne facevano, i ragazzi di oggi non sanno nemmeno cos'è un salame o una vera salsiccia, le comperi e sanno tutte di quel gusto, tutte uguali e tutte non salsicce come le mangiavamo noi, anche crude appunto con la polenta. Ora o te la fai o non la mangi più la salsiccia di quei tempi. Sai del porco non si butta niente, ma proprio niente, che animale prezioso, un tempo, oggi a vedere come gli allevano e non avere la possibilità di averne uno mio mi è passata la voglia di mangiarlo, mica è maiale quello!

LKWTHIN

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