"THE END"

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martedì 10 gennaio 2012

Come agisce sulle nostre vite l’immaginario collettivo. Noi generiamo questa realtà.


La tradizione iniziatica di tutti i tempi ha lavorato incessantemente per lo sviluppo dell’intuizione collettiva, soprattutto nel secondo grado.
E coloro che si sono adoperati per tale sviluppo spesso si sono trovati a “sentire” diversamente la realtà e quindi anche a “prevedere” grandi sconvolgimenti, positivi o negativi, vicini o lontani. Questo perché avevano imparato a leggere la coscienza collettiva o eggregoro dell’umanità come fosse uno spartito musicale, sentendo sulla pelle le “parole silenti” dell’intuizione.
Ma tali profeti sono stati inascoltati, derisi, considerati folli e improbabili. Poi se anche l’evento preannunciato si verificava era ormai tardi per riconoscere la validità dell’ammonimento e correre ai ripari. E la catastrofe aveva luogo. Cassandra, profetessa troiana, figlia di Priamo: predisse la sventura di Troia ma nessuno le credette e quando la Città cadde divenne il simbolo dei profeti inascoltati.
Oggi il desiderio di interloquire con quest’anima di gruppo o coscienza collettiva ha portato l’Università Americana a studiare tali situazioni.
Anche attraverso i computer che prima di qualche “evento particolare” possono registrare dei “mutamenti” nei loro sistemi come se sentissero anticipatamente ciò che sta per avvenire. Un'immagine del film "2001 Odissea nello Spazio" di S. Kubrick, in cui l'astronauta sabota la memoria "sensibile" del computer di bordo.
Vediamo ora che cos’è un eggregoro per un iniziato ai misteri ermetici:
Un eggregoro è la somma delle idee, delle parole e delle azioni di tutti gli uomini della Terra che creano nei piani sottili o astrali un “ente intelligente” che agisce sugli avvenimenti, sull’ambiente, sul clima e soprattutto sullo stato di coscienza delle stesse persone che lo hanno creato.
Tutti noi, come umanità, ci muoviamo, viviamo e respiriamo in un’atmosfera vibrazionale creata da noi stessi.
Giorno dopo giorno essa viene da noi “caricata”, “sparata” nei piani sottili dopo di che essa ci ritorna potenziata, mossa, amplificata e con la stessa qualità che aveva in origine.
Tenterò di essere più chiaro dando alcuni esempi.
Dirò come tutto il male del mondo che ci attanaglia sia causato da noi uomini, a partire dai cambiamenti climatici fino ad arrivare ai comportamenti umani, alle guerre, alle malattie e a tutto ciò che accade in questo mondo. L'Uragano Kathrina: uno degli esempi degli sconvolgimenti climatici.
È solo colpa nostra. Della nostra cecità, della nostra ignoranza sempre più alimentata dall’atteggiamento isterico dei mass-media, che in ogni momento ci ripropongono compiaciuti tutto ciò che di peggio ci può essere, ai quali non sappiamo ribellarci e di cui siamo schiavi, proprio perché ce ne alimentiamo.
Un detto spagnolo dice: “Quando il fiume è agitato l’unico a guadagnarci è il pescatore”.
Ecco gli esempi:
1. Già da quando nasciamo tutto ciò che ci viene insegnato è basato sulla dualità “bene-male”. Nasciamo portatori di un “peccato originale” dal quale è ora di prendere “una sana distanza” poiché è un’assurdità. Che peccato può avere un bimbo appena nato?
2. Crescendo la famiglia ci “trasmette” tutto di sé: credenze e valori errati, dolore, sensi di colpa di ogni tipo, complessi. Tutte cose di cui non è facile liberarsi ma che non ci appartengono. Sono le nostre prime grandi palle al piede.
3. Poi a scuola l’insegnamento spesso è incoerente e disordinato. O troppe informazioni o troppo poche. Gli insegnanti demotivati, i programmi che variano in continuazione a seconda degli umori sociali del momento. E i ragazzi continuano a crescere senza una guida. Come diceva il grande Averroè: “Un asino carico di libri è sempre un asino. Ci vuole altro per essere un vero educatore.” Il filosofo arabo Averroè
4. E torniamo alle notizie dei mass media. Giornali e Tv fanno a gara a chi ha più il gusto dell’orrido. Ovunque si vedono morti ammazzati, sezionati, vilipesi. Ovunque si parla di armi e del loro funzionamento. Stragi, storie di degenerati, infanticidi, parricidi, vizi di ogni tipo.


Tutto fa notizia e più la notizia è forte più merita di essere “pubblicizzata”. Poco importa che sia all’ora di pranzo o cena, poco importa che ci siano anche dei bambini a “guardare”. E questi bambini crescono in una “abitudine alla violenza” che può far perdere loro i parametri della normalità. Al punto che seviziare un compagno di classe può diventare divertente.
5. E come se non bastasse coloro che dovrebbero rappresentarci nella figura dello Stato sono i “peggiori di noi”. La classe politica che dovrebbe dare l’esempio invece eccelle in povertà d’animo e arrivismo. (E qui apro una parentesi:”Un bambino non cresce bene se gli vengono continuamente indottrinati bei pensieri, il fanciullo guarda gli esempi”, ma noi parliamo, bla, bla, bla, e poi?”). Nessuno pensa che si dovrebbe lavorare insieme per un corpo unico: l’Italia. Destra, sinistra, centro ormai sono solo parole. Lo Stato viene sempre più percepito come un nemico. E noi ci disgreghiamo come popolo, non sentendoci più parte di niente. Del resto, come può funzionare un corpo se una mano si oppone continuamente all’operato dell’altra?
E potrei andare avanti ma mi fermo qui. Anche perché voglio arrivare al nocciolo della questione.
L'11 settembre: un episodio che ha inciso notevolmente sulla coscienza collettiva.
Questa spazzatura chiamata “normalità”, che nutre come fosse un “pane quotidiano”, nel mentale di ogni individuo provoca una reazione emotiva (azione nel sangue) con una frequenza vibrazionale tale da trasmettere l’intero “carico” alla coscienza collettiva o eggregoro.
Che ce la ridarà indietro, potenziata, in forma di sconvolgimenti atmosferici, dolore, malattie fisiche e mentali, guerre, disaccordi tra popoli, razze e religioni.
Più noi produciamo questa risposta emotiva violenta più l’eggregoro ce la traduce in manifestazioni del concetto di male avvelenando noi e i nostri figli.
E l’uomo che fa? Invece di rendersi conto di questo se la prende con Dio, addossandogli la colpa di ogni sciagura.
E invece Dio, non c’entra nulla.
Tutto ha sempre e solo a che fare con noi.
Come carnefici e insieme vittime, siamo invischiati nella legge del Karma, della causa-effetto, e non troviamo il modo per interrompere il ciclo.
Così nel tempo si è venuto a creare un grande squilibrio tra il “bene e il male” a vantaggio del secondo. Manifesto per il giorno della memoria in ricordo dell'Olocausto.
Dobbiamo renderci conto del fatto che siamo fautori dei nostri stessi malanni.
Dobbiamo dissociarci da tutto ciò e tutti coloro che ci hanno guidato verso questo baratro.
Forse è ancora possibile riprogrammare la nostra coscienza collettiva con un altro “carico”.
Quello portatore di positività, pace, giustizia, verità, amicizia e soprattutto amore incondizionato.
Ricordatevi che ogni volta che parlate di eventi tragici date loro nuova forza, rifate vivere il dramma che tramite voi si esplicherà in qualche cosa di funesto, anche di molto più funesto della prima volta che si è manifestato.
Noi tutti dobbiamo imparare a distaccarci dagli eventi negativi passati e presenti. Così che chi continuerà a crearli, non trovando su chi scaricarli, ne verrà distrutto, affogando nel male da lui generato.
La nostra coscienza collettiva ne guadagnerà in luce e tutta l’umanità ne verrà rischiarata.
Segue altro articolo

Il 99 per cento dell'umanità si identifica nella coscienza del gruppo chiamata eggregora

 

Nella Tradizione esiste un termine specifico di cui molti non conoscono il significato: Egregora. Cosa sono le Egregore? Si tratta di "insiemi energetici" frutto della fecalizzazione del pensiero e della volontà di una o più persone, che col tempo finiscono per avere vita propria. Più il tempo passa e più l'egregora è forte, essendo il frutto di una focalizzata attività psichica conscia o inconscia. Chiarirò bene questo concetto. Mi sono domandato varie volte come è possibile che la gente si lasci “mangiare” energeticamente, senza mai reagire, da gruppi, organizzazioni, enti, squadre di calcio, partiti politici, sette, religioni, ecc. C'è un'unica risposta: l'ignoranza!
Dovete sapere che i meccanismi sfruttati da questi enti sono diabolici e servono per inglobare le energie di tutti i loro affiliati. Come ci riescono?
Le organizzazioni di qualsiasi tipo, quando vengono fondate, cercano come prima cosa un simbolo o un logo che le rappresenti. Ad esempio, l'organizzazione calcistica della Roma ha come simbolo la testa di lupa, mentre quella della Lazio ha l'aquila. In ambito religioso i cattolici posseggono croci e madonne, gli ebrei la stella a sei punte, etc. Lo stesso avviene anche in ambito politico dove in passato i comunisti hanno adottato la falce e il martello e i nazisti la svastica. Sino agli attuali quercia, ulivo, tricolori, margherite e così via all'infinito. Come seconda cosa vengono scelti i colori, perché essi assorbono le vibrazioni dei pianeti da loro rappresentati, aiutando con le loro forze la realizzazione del progetto originario. Ad esempio, i comunisti russi erano sotto Marte, dio della guerra, il cui colore è il rosso, il cui simbolo è il martello e il cui metallo è il ferro.
Il martello è anche il simbolo di Thor, dio nordico della guerra, che può essere equiparato al dio Marte, da cui deriva Marte-llo, mentre la falce rappresentava la Luna, che con un Po' di acqua “frenava” i suoi bollori. Possiamo passare a un esempio più vicino a noi, la religione cattolica: il suo simbolo principale è la Croce, che ho spiegato in passato, rappresenta i quattro elementi con il quinto nel fulcro centrale. In questo contesto entrano le immagini dei santi, delle Madonne e i molti altri simboli impiegati per catturare nella rete chi ignora. Perché tutto questo serve creare un Egregore.
Praticamente ogni gruppo di persone sotto qualunque simbolo crea un'Egregora. Dunque, cosa è un Egregore?
Non è altro che un'entità energetica intelligente sviluppatasi da un raggruppamento di persone con le medesime idee e serve per il bene o per il male e può crescere fino a diventare universale, immenso.
La maggioranza delle organizzazioni quando mette in essere questi meccanismi ignora tutto ciò, ma la Egregore viene comunque generata.
Quante volte si è sentito il nostro vicino dire: faccio parte di questo gruppo, appartengo a quest'altro gruppo, sono socio di... sono di sinistra o di destra, sono cattolico, sono ebreo o musulmano ecc. Qualunque sia il gruppo di appartenenza, quando una persona dichiara di farne parte non è più una persona libera, bensì prigioniera di una rete, con le sue regole, doveri, obblighi e costrizioni. Un giovane tifoso, ad esempio, che segue la squadra del suo cuore, non ha nulla di strano, di malvagio, ma alla fine della partita si sentirà scarico e ciò gli durerà una settimana più o meno, in quanto ha usato i suoi “fuochi interiori” mettendoli a disposizione dell'Egregore della squadra, indipendentemente dal fatto che essa abbia vinto o perso. Questo perché l'energia, la sua energia, è stata “mangiata”.
A volte a causa dell'Egregora si possono avere reazioni negative in quanto le Egregore possono essere positive o negative. Basti vedere cosa è stata capace di fare la nostra religione nel Medioevo, usando l'energia negativa della propria Egregora. Vi invito a osservare dei manifestanti di qualsiasi gruppo politico che si accingono a manifestare. Giorni prima iniziano i “riti” di preparazione, riunioni fra i diversi sottocapi, durante le quali si creano slogan e frasi che possano colpire il pubblico (mantra di potere) e che alcuni di questi scriveranno su grandi teli per essere usati come bandiere.
Così tutti, inquadrati e presi nella rete dell'Egregora come un esercito, sono pronti a manifestare e allora avviene che tutti i partecipanti perdono l'individualità e il tutto si trasforma in un unico essere, il “serpentone”. Si tratta di un'unica e sola mente che dirige il tutto: l'Egregora! E chi assorbe tutta quest'energia è colui che possiede la chiave di ingresso nella “rete”. Così un essere pensante, un individuo, si converte in massa e può essere manipolato a volontà. Scompare, diventando una cellula acefala e al servizio dell'Egregora.
Quest'Egregora è la somma di tutti i componenti con le loro idee e diviene un ente vivo e intelligente che agisce sulla vita di ogni affiliato vampirizzandolo energeticamente, fino a quando questi non prende coscienza e si libera definitivamente.
I più grandi specialisti nella creazione di queste mega-egregore sono soprattutto le grandi religioni. La stessa parola significa ri-legare o legare alla rete, e quando ciò accade non possiamo opporci perché vuoi dire che siamo completamente senza coscienza.
Così, fin dai primi giorni di vita, siamo inseriti nella grandissima, mondiale rete di una religione che ci educa di conseguenza, con i suoi catechismi, riti, inni, canti, gesti, simboli, talismani e amuleti (reliquie), e ogni tipo di doveri, così che per uscirne definitivamente occorre un'impresa formidabile come le fatiche di Èrcole. È come essere in un carcere a vita e, volente o nolente, si è legati alla rete. Così da neonato e fino alla fine della vita ti assorbono e continuano a vampirizzarti le migliori energie legate ai sentimenti.
Essere nella rete in-attivo è come essere una TV spenta cui resta accesa solo la “spia”. Così per attivarti basta fare il segno della Croce e tutte le preghiere vanno a gonfiare l'Egregora. Alla fine la Croce ti rispegne, facendoti rimanere nella rete. In effetti, con i diversi riti, comunione, cresima, matrimonio, si viene inseriti nei cerchi più interni dell'Egregora e se al momento della morte viene somministrata l'estrema unzione, allora ti legano anche per la prossima vita.
E chiaro che avere una fede, o condividere idee politiche, sportive o altro non comporta nulla di negativo, sempre che si abbia coscienza di quello che si fa. Importante è non appartenere, essere affiliato o far parte di qualche Egregora che potrebbe vampirizzare le proprie energie.
Attualmente, facendo un calcolo approssimativo, abbiamo un 99% dell'umanità che vive “prigioniera” di qualche Egregora e ne porta con orgoglio all'occhiello il segno, per affermare che fa parte della Rete.
Invece, l'uomo che ragiona, che possiede una coscienza sveglia, partecipa a tutto di sua volontà, senza appartenere a nulla, è un uomo libero e appartiene solo a sé stesso e all'umanità. È un libero pensatore, è un iniziato, è un maestro di vita.
Peccato aggiungo io che si tratti dell’1%.

Fonte: thule-italia.net

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