La tradizione iniziatica di tutti i tempi ha lavorato incessantemente per
lo sviluppo dell’intuizione collettiva, soprattutto nel secondo grado.
E coloro che si sono adoperati per tale sviluppo spesso si sono trovati a
“sentire” diversamente la realtà e quindi anche a “prevedere” grandi
sconvolgimenti, positivi o negativi, vicini o lontani. Questo perché avevano
imparato a leggere la coscienza collettiva o eggregoro dell’umanità come fosse
uno spartito musicale, sentendo sulla pelle le “parole silenti”
dell’intuizione.
Ma tali profeti sono stati inascoltati, derisi, considerati folli e
improbabili. Poi se anche l’evento preannunciato si verificava era ormai tardi
per riconoscere la validità dell’ammonimento e correre ai ripari. E la
catastrofe aveva luogo. Cassandra, profetessa troiana, figlia di Priamo:
predisse la sventura di Troia ma nessuno le credette e quando la Città cadde
divenne il simbolo dei profeti inascoltati.
Oggi il desiderio di interloquire con quest’anima di gruppo o coscienza
collettiva ha portato l’Università Americana a studiare tali situazioni.
Anche attraverso i computer che prima di qualche “evento particolare”
possono registrare dei “mutamenti” nei loro sistemi come se sentissero
anticipatamente ciò che sta per avvenire. Un'immagine del film "2001
Odissea nello Spazio" di S. Kubrick, in cui l'astronauta sabota la memoria
"sensibile" del computer di bordo.
Vediamo ora che cos’è un eggregoro per un iniziato ai misteri ermetici:
Un eggregoro è la
somma delle idee, delle parole e delle azioni di tutti gli uomini della Terra
che creano nei piani sottili o astrali un “ente intelligente” che agisce sugli
avvenimenti, sull’ambiente, sul clima e soprattutto sullo stato di coscienza
delle stesse persone che lo hanno creato.
Tutti noi, come umanità, ci
muoviamo, viviamo e respiriamo in un’atmosfera vibrazionale creata da noi
stessi.
Giorno dopo giorno essa viene da noi “caricata”, “sparata” nei piani
sottili dopo di che essa ci ritorna potenziata, mossa, amplificata e con la
stessa qualità che aveva in origine.
Tenterò di essere più chiaro dando alcuni esempi.
Dirò come tutto il male del
mondo che ci attanaglia sia causato da noi uomini, a partire dai cambiamenti
climatici fino ad arrivare ai comportamenti umani, alle guerre, alle malattie e
a tutto ciò che accade in questo mondo. L'Uragano Kathrina: uno degli esempi
degli sconvolgimenti climatici.
È solo colpa nostra. Della nostra cecità, della nostra ignoranza sempre più alimentata
dall’atteggiamento isterico dei mass-media, che in ogni momento ci ripropongono
compiaciuti tutto ciò che di peggio ci può essere, ai quali non sappiamo
ribellarci e di cui siamo schiavi, proprio perché ce ne alimentiamo.
Un detto spagnolo dice: “Quando il fiume è agitato l’unico a guadagnarci è il
pescatore”.
Ecco gli esempi:
1. Già
da quando nasciamo tutto ciò che ci viene insegnato è basato sulla dualità
“bene-male”. Nasciamo portatori di un “peccato originale” dal quale è ora di
prendere “una sana distanza” poiché è un’assurdità. Che
peccato può avere un bimbo appena nato?
2. Crescendo la famiglia ci “trasmette” tutto di sé:
credenze e valori errati, dolore, sensi di colpa di ogni tipo, complessi.
Tutte cose di cui non è facile liberarsi ma che non ci appartengono. Sono le nostre prime grandi palle al piede.
3. Poi a scuola l’insegnamento spesso è incoerente e
disordinato. O troppe informazioni o troppo poche. Gli insegnanti demotivati, i programmi che variano in continuazione a
seconda degli umori sociali del momento. E i ragazzi continuano a crescere
senza una guida. Come diceva il grande Averroè: “Un asino carico di libri è sempre un asino. Ci vuole altro per essere
un vero educatore.” Il filosofo arabo Averroè
4. E torniamo alle
notizie dei mass media. Giornali e Tv fanno a gara a chi ha più il gusto
dell’orrido. Ovunque si vedono morti ammazzati, sezionati, vilipesi.
Ovunque si parla di armi e del loro funzionamento. Stragi, storie di degenerati, infanticidi,
parricidi, vizi di ogni tipo.
Tutto fa notizia e più la notizia è forte più merita di
essere “pubblicizzata”. Poco importa che sia all’ora di pranzo o cena, poco
importa che ci siano anche dei bambini a “guardare”. E questi
bambini crescono in una “abitudine alla violenza” che può far perdere loro i
parametri della normalità. Al punto che seviziare un compagno di classe può
diventare divertente.
5. E come se non bastasse coloro che dovrebbero rappresentarci nella figura dello Stato sono i “peggiori di
noi”. La
classe politica che dovrebbe dare l’esempio invece eccelle in povertà d’animo e
arrivismo. (E qui apro una parentesi:”Un bambino non cresce bene se
gli vengono continuamente indottrinati bei pensieri, il fanciullo guarda gli
esempi”, ma noi parliamo, bla, bla, bla, e poi?”). Nessuno pensa che
si dovrebbe lavorare insieme per un corpo unico: l’Italia. Destra, sinistra,
centro ormai sono solo parole. Lo Stato viene sempre più percepito come un
nemico. E noi ci disgreghiamo come popolo, non sentendoci più parte di niente.
Del resto, come può funzionare un corpo se una mano si oppone continuamente
all’operato dell’altra?
E potrei andare avanti ma mi fermo qui. Anche perché
voglio arrivare al nocciolo della questione.
L'11
settembre: un episodio che ha inciso notevolmente sulla coscienza collettiva.
Questa spazzatura
chiamata “normalità”, che nutre come fosse un “pane quotidiano”, nel mentale di
ogni individuo provoca una reazione emotiva (azione nel sangue) con una
frequenza vibrazionale tale da trasmettere l’intero “carico” alla coscienza collettiva o eggregoro.
Che ce la ridarà indietro, potenziata, in forma di
sconvolgimenti atmosferici, dolore, malattie fisiche e mentali, guerre,
disaccordi tra popoli, razze e religioni.
Più noi produciamo questa risposta emotiva violenta più
l’eggregoro ce la traduce in manifestazioni del concetto di male avvelenando
noi e i nostri figli.
E
l’uomo che fa? Invece di rendersi conto di questo se la
prende con Dio, addossandogli la colpa di ogni sciagura.
E invece Dio, non c’entra nulla.
Tutto ha sempre e solo a che fare con noi.
Come carnefici e insieme vittime, siamo invischiati
nella legge del Karma, della causa-effetto, e non troviamo il modo per
interrompere il ciclo.
Così nel tempo si è venuto a creare un grande squilibrio
tra il “bene e il male” a vantaggio del secondo. Manifesto per il giorno della
memoria in ricordo dell'Olocausto.
Dobbiamo renderci conto del fatto che siamo fautori dei
nostri stessi malanni.
Dobbiamo dissociarci da tutto ciò e tutti coloro che ci
hanno guidato verso questo baratro.
Forse è ancora possibile riprogrammare la nostra
coscienza collettiva con un altro “carico”.
Quello portatore di positività, pace, giustizia, verità,
amicizia e soprattutto amore incondizionato.
Ricordatevi che ogni volta che parlate di eventi tragici
date loro nuova forza, rifate vivere il dramma che tramite voi si esplicherà in
qualche cosa di funesto, anche di molto più funesto della prima volta che si è
manifestato.
Noi tutti dobbiamo imparare a distaccarci dagli eventi
negativi passati e presenti. Così che chi continuerà a crearli, non trovando su
chi scaricarli, ne verrà distrutto, affogando nel male da lui generato.
La nostra coscienza collettiva ne guadagnerà in luce e
tutta l’umanità ne verrà rischiarata.
Segue altro articolo
Il 99 per cento dell'umanità si identifica nella coscienza del gruppo
chiamata eggregora
Nella Tradizione esiste un termine specifico di cui
molti non conoscono il significato: Egregora. Cosa sono le Egregore? Si tratta
di "insiemi energetici" frutto della fecalizzazione del pensiero e
della volontà di una o più persone, che col tempo finiscono per avere vita
propria. Più il tempo passa e più l'egregora è forte, essendo il frutto di una
focalizzata attività psichica conscia o inconscia. Chiarirò bene questo
concetto. Mi
sono domandato varie volte come è possibile che la gente si lasci “mangiare”
energeticamente, senza mai reagire, da gruppi, organizzazioni, enti, squadre di
calcio, partiti politici, sette, religioni, ecc. C'è un'unica risposta:
l'ignoranza!
Dovete sapere che i meccanismi sfruttati da questi enti
sono diabolici e servono per inglobare le energie di tutti i loro affiliati. Come ci riescono?
Le organizzazioni di qualsiasi tipo, quando vengono
fondate, cercano come prima cosa un simbolo o un logo che le
rappresenti. Ad esempio, l'organizzazione calcistica della Roma ha come simbolo
la testa di lupa, mentre quella della Lazio ha l'aquila. In ambito religioso i
cattolici posseggono croci e madonne, gli ebrei la stella a sei punte, etc. Lo
stesso avviene anche in ambito politico dove in passato i comunisti hanno
adottato la falce e il martello e i nazisti la svastica. Sino agli attuali
quercia, ulivo, tricolori, margherite e così via all'infinito. Come seconda cosa
vengono scelti i colori, perché essi assorbono le vibrazioni dei pianeti da
loro rappresentati, aiutando con le loro forze la realizzazione del progetto
originario. Ad esempio, i comunisti russi erano sotto Marte, dio della guerra,
il cui colore è il rosso, il cui simbolo è il martello e il cui metallo è il
ferro.
Il martello è anche il simbolo di Thor, dio nordico
della guerra, che può essere equiparato al dio Marte, da cui deriva Marte-llo,
mentre la falce rappresentava la Luna, che con un Po' di acqua “frenava” i suoi
bollori. Possiamo passare a un esempio più vicino a noi, la religione
cattolica: il suo simbolo principale è la Croce, che ho spiegato in passato,
rappresenta i quattro elementi con il quinto nel fulcro centrale. In questo
contesto entrano le immagini dei santi, delle Madonne e i molti altri simboli
impiegati per catturare nella rete chi ignora. Perché tutto questo serve creare
un Egregore.
Praticamente ogni gruppo di persone sotto qualunque
simbolo crea un'Egregora. Dunque, cosa è un Egregore?
Non
è altro che un'entità energetica intelligente sviluppatasi da un raggruppamento
di persone con le medesime idee e serve per il bene o per il male e può
crescere fino a diventare universale, immenso.
La maggioranza delle organizzazioni quando mette in
essere questi meccanismi ignora tutto ciò, ma la Egregore viene comunque
generata.
Quante volte si è sentito il nostro vicino dire: faccio
parte di questo gruppo, appartengo a quest'altro gruppo, sono socio di... sono
di sinistra o di destra, sono cattolico, sono ebreo o musulmano ecc. Qualunque sia il gruppo di appartenenza,
quando una persona dichiara di farne parte non è più una persona libera, bensì prigioniera di una rete, con
le sue regole, doveri, obblighi e costrizioni. Un giovane tifoso, ad esempio, che segue la
squadra del suo cuore, non ha nulla di strano, di malvagio, ma alla fine della
partita si sentirà scarico e ciò gli durerà una settimana più o meno, in quanto ha usato i suoi “fuochi interiori”
mettendoli a disposizione dell'Egregore della squadra, indipendentemente dal
fatto che essa abbia vinto o perso. Questo perché l'energia, la sua energia, è
stata “mangiata”.
A volte a causa dell'Egregora si possono avere reazioni
negative in quanto le Egregore possono essere positive o negative. Basti vedere
cosa è stata capace di fare la nostra religione nel Medioevo, usando l'energia
negativa della propria Egregora. Vi invito a osservare dei manifestanti di
qualsiasi gruppo politico che si accingono a manifestare. Giorni
prima iniziano i “riti” di preparazione, riunioni fra i diversi sottocapi,
durante le quali si creano slogan e frasi che possano colpire il pubblico
(mantra di potere) e che alcuni di questi scriveranno su grandi teli per essere
usati come bandiere.
Così tutti, inquadrati e presi nella rete dell'Egregora
come un esercito, sono pronti a manifestare e allora avviene che tutti i
partecipanti perdono l'individualità e il tutto si trasforma in un unico
essere, il “serpentone”. Si
tratta di un'unica e sola mente che dirige il tutto: l'Egregora! E chi assorbe
tutta quest'energia è colui che possiede la chiave di ingresso nella “rete”. Così un essere pensante, un individuo, si converte in
massa e può essere manipolato a volontà. Scompare, diventando una
cellula acefala e al servizio dell'Egregora.
Quest'Egregora è la somma di tutti i componenti con le
loro idee e diviene un ente vivo e intelligente che agisce sulla vita di ogni
affiliato vampirizzandolo energeticamente, fino a quando questi non prende
coscienza e si libera definitivamente.
I più grandi specialisti nella creazione
di queste mega-egregore sono soprattutto le grandi religioni. La stessa parola significa ri-legare o legare alla
rete, e quando ciò accade non possiamo opporci perché vuoi dire che siamo
completamente senza coscienza.
Così,
fin dai primi giorni di vita, siamo inseriti nella grandissima, mondiale rete
di una religione che ci educa di conseguenza, con i suoi catechismi, riti,
inni, canti, gesti, simboli, talismani e amuleti (reliquie), e ogni tipo di
doveri, così che per uscirne definitivamente occorre un'impresa formidabile
come le fatiche di Èrcole. È come essere in
un carcere a vita e, volente o nolente, si è legati alla rete. Così da neonato
e fino alla fine della vita ti assorbono e continuano a vampirizzarti le
migliori energie legate ai sentimenti.
Essere nella rete in-attivo è come essere una TV spenta
cui resta accesa solo la “spia”. Così per attivarti basta fare il segno della
Croce e tutte le preghiere vanno a gonfiare l'Egregora. Alla fine la Croce ti
rispegne, facendoti rimanere nella rete. In effetti, con i diversi riti,
comunione, cresima, matrimonio, si viene inseriti nei cerchi più interni
dell'Egregora e se al momento della morte viene somministrata l'estrema
unzione, allora ti legano anche per la prossima vita.
E chiaro che avere una fede, o condividere idee
politiche, sportive o altro non comporta nulla di negativo, sempre che si abbia coscienza di quello che si fa. Importante è non
appartenere, essere affiliato o far parte di qualche Egregora che potrebbe
vampirizzare le proprie energie.
Attualmente, facendo un calcolo approssimativo, abbiamo un 99% dell'umanità che vive
“prigioniera” di qualche Egregora e ne porta con orgoglio all'occhiello il
segno, per affermare che fa parte della Rete.
Invece, l'uomo che ragiona,
che possiede una coscienza sveglia, partecipa a tutto di sua volontà, senza
appartenere a nulla, è un uomo libero e appartiene solo a sé stesso e
all'umanità. È un libero pensatore, è un iniziato, è un maestro di vita.
Peccato aggiungo io che si tratti dell’1%.
Letto sul blog http://crepanelmuro.blogspot.com,
Fonte: thule-italia.net
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