"THE END"

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martedì 20 dicembre 2011

E le cose peggioreranno, senza dubbio!


questa è l'italia (o se preferite, la fantomatica Padania)

QUESTA E' L'ITALIA
(O, SE PREFERITE, LA FANTOMATICA PADANIA)

ed ora le cose peggioreranno, certamente passerà la legge che permetterà di renderci tutti uguali di fronte al lavoro...
La bestia nera della destra italiana e della Confindustria, resta l’articolo 18. La disposizione contenuta nello Statuto dei lavoratori risale al 1970 e risente del clima del ’ 68 e del ’ 69, l’ “autunno caldo” italiano che produsse una corposa legislazione sociale.
Curioso che a cercare di scardinare la norma voluta da un socialista riformista come Giacomo Brodolini – ministro del Lavoro nel 1969 ispiratore dello Statuto scritto poi da un altro socialista, Gino Giugni – sia stato sempre un altro socialista come Maurizio Sacconi, legato a Gianni De Michelis e vicecapogruppo del partito di Craxi a metà degli anni 80. Da ministro del Lavoro nell’ultimo governo Berlusconi, e da sottosegretario allo stesso dicastero nel 2001-2006, Sacconi si è speso molto contro quella legge.
L’OFFENSIVA inizia già nel 2001 quando il governo Berlusconi decide di onorare il “patto di Parma” con la Confindustria di Antonio D’Amato, nel marzo del 2001, quando il leader degli industriali chiedeva maggiore “libertà di licenziare”. La protesta della Cgil, senza Cisl e Uil, è immediata e il 23 marzo 2002 con l’allora segretario Sergio Cofferati promuove la più grande manifestazione sindacale della storia italiana con circa 3 milioni di persone al Circo Massimo di Roma. L’articolo 18 è limitato alle imprese con più di 15 dipendenti “ordina al datore di lavoro di reintegrare il lavoratore” licenziato “senza giusta causa” serve come garanzia rispetto alle discriminazioni, ma viene accusato di irrigidire il mercato del lavoro e di impedire alle imprese di evolvere e crescere. A cercare di smussarlo, limitarlo o imbalsamarlo ci provano anche esponenti del Pd, come il senatore Pietro Ichino che vuole sterilizzato in cambio di maggiori garanzie per i nuovi assunti.
Fonte http://websulblog.blogspot.com/2011/12/vogliono-sempre-e-solo-togliere.html

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3 commenti:

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Il lavoro ha già reso schiavi e precari gli uomini e togliendo anche l'ultimo articolo ci saranno anche le catene.
Sono d'accordo anche con il post precedente; anch'io ho notato discorsi nuovi in giro e molti hanno iniziato a porsi delle domande.
Saluti a presto.

fiore selvatico ha detto...

Quando vedo renzo bossi attaccato per le sue prestazioni a scuola e non per altro,m"incazzo sempre,sara che anche io sono stato bocciato tre volte,mentre conosco al contrario tanti leccaculo ripetitori da 110 e lode.Essere bravi a scuola,per lo piu non è sintomo d"intelligenza,bensi di sottomissione,lo dico oggi avendo scoperto quante cazzate c"insegnano nella stessa.Poi il lavoro come è strutturato,sappiamo bene,che è una schiavitu inconsapevole,ma accorgersene non è facile

*Dioniso*777* ha detto...

---Ciao Cavaliere, le nostre catene sono di carta, i denari, io rimango sbalordito che i lavoratori abbiamo tanta paura di perdere un lavoro da non presentarsi più domani stesso, e poi fate pure, modificate l'articolo.

---Ciao Fiore, non si attacca bossi per il suo rendimento scolastico solamente, l'hai mai sentito parlare? Sono d'accordo con la scuola che è uno schifo, come tutto il resto d'altronde, ma tu guadagni 10 mila euro al mese senza far niente?
A me ne basterebbero 600 di sicuri ogni mese...e invece non ho nemmeno quelli! Evviva la Lega, è come la vecchia DC si sono posizionati nelle banche principali del Nord e non agli sportelli...

LKWTHIN

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