Si bella lettera, ho letto anche http://www.lacrisi2009.com/2011/09/rettifiche-sui-blog-risolvibile-in-un.html La libertà di stampa, è proprio questo il problema, non si devono nemmeno dire certe cose in un regime, e il nostro lo è! Avrai visto, o sentito del blog di Attillio Folliero? Blogspot lo ha chiuso, mi seguivano lui e un altro, spariti da un giorno all'altro, ora Attillio usa wordpress, mah, staremo a vedere... Saluti, e stammi bene
Ciao Dioniso, è uno zerbino, ma forse è una definizione fin troppo blanda e decisamente gentile. Qui Vespa è artefice primo della disinformazine, egli difende i propri interessi e rappresenta quelli di una casta che detiene il potere sull'nformazione e ne ricava lauti guadagni. Certo, forse non per tutti i giornalisti così, ma per quelli come Vespa decisamente sì. Egli ha tutto l'interesse a mantenere questa distanza e questo "monopolio sull'infomazione" . E' palese dal tono della discussione che si comparino i blogger ai giornalisti (che hanno fra l'altro un albo professionale assolutamente impenetrabile se non con le dovute ritualità) quasi che dalla gestione della notizia essi ricavassero un guadagno, confondendo in modo drammatico opinione e divulgazione, altrettanto palese e purtroppo generalizzata appare la totale ignoranza sulle modalità della rete; si confondono artatamente siti con blog, si confonde il link con il post, non si ha il senso della differenza fra un post in un blog, ed uno stato o una nota di Facebook. Come si può legiferare con tanta supponenza ed ignoranza...? Ma in Italia si può! Buona giornata amico caro, un abbraccio. Namastè
Ciao Rosa, tanta ignoranza in Italia esiste, dato che siamo sotto un regime, manca solo che mettano le guardie in borghese a ogni angolo ad ascoltare quello che la gente dice e pensa. Vespa dal mio punto di vista non rappresenta un giornalista, sempre che in Italia ve ne siano rimasti, uno era Barnard, dico era poiché sappiamo tutti che si è ritirato. Gli Italioti si sveglieranno? Non credo purtroppo. Un abbraccio cara, e stammi bene
3 commenti:
Si bella lettera, ho letto anche http://www.lacrisi2009.com/2011/09/rettifiche-sui-blog-risolvibile-in-un.html
La libertà di stampa, è proprio questo il problema, non si devono nemmeno dire certe cose in un regime, e il nostro lo è!
Avrai visto, o sentito del blog di Attillio Folliero? Blogspot lo ha chiuso, mi seguivano lui e un altro, spariti da un giorno all'altro, ora Attillio usa wordpress, mah, staremo a vedere...
Saluti, e stammi bene
Ciao Dioniso, è uno zerbino, ma forse è una definizione fin troppo blanda e decisamente gentile. Qui Vespa è artefice primo della disinformazine, egli difende i propri interessi e rappresenta quelli di una casta che detiene il potere sull'nformazione e ne ricava lauti guadagni. Certo, forse non per tutti i giornalisti così, ma per quelli come Vespa decisamente sì. Egli ha tutto l'interesse a mantenere questa distanza e questo "monopolio sull'infomazione" .
E' palese dal tono della discussione che si comparino i blogger ai giornalisti (che hanno fra l'altro un albo professionale assolutamente impenetrabile se non con le dovute ritualità) quasi che dalla gestione della notizia essi ricavassero un guadagno, confondendo in modo drammatico opinione e divulgazione, altrettanto palese e purtroppo generalizzata appare la totale ignoranza sulle modalità della rete; si confondono artatamente siti con blog, si confonde il link con il post, non si ha il senso della differenza fra un post in un blog, ed uno stato o una nota di Facebook. Come si può legiferare con tanta supponenza ed ignoranza...?
Ma in Italia si può!
Buona giornata amico caro, un abbraccio.
Namastè
Ciao Rosa, tanta ignoranza in Italia esiste, dato che siamo sotto un regime, manca solo che mettano le guardie in borghese a ogni angolo ad ascoltare quello che la gente dice e pensa. Vespa dal mio punto di vista non rappresenta un giornalista, sempre che in Italia ve ne siano rimasti, uno era Barnard, dico era poiché sappiamo tutti che si è ritirato. Gli Italioti si sveglieranno? Non credo purtroppo.
Un abbraccio cara, e stammi bene
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