A.S: Se avete già visto e letto gli articoli, guardatevi per favore i due video che ho messo in fondo, Ascanio Celestini (Un uomo da seguire), e JFK con il suo mitico discorso sul PIL. Infatti lo hanno fatto fuori come tutti coloro che si sono opposti a questo Nuovo Ordine Mondiale che mira a sterminare gli innocenti ed a premiare gli assassini.
Metto questo video, guardatevi bene le carte, non sembrano i nostri tempi? Coincidenza. Sempre per chi vuol credere nelle coincidenze…
Metto questo video, guardatevi bene le carte, non sembrano i nostri tempi? Coincidenza. Sempre per chi vuol credere nelle coincidenze…
Siamo nel tempo dei Robin Hood al contrario, tolgono a chi ha poco per dare a chi di soldi ne ha a valanghe, è la globalizzazione! Il peggio non l'abbiamo ancora visto però, e le mie non sono paranoie, ma solo un attento esame del mondo che mi circonda e non sono il solo a pensarlo: http://cosmonauticamente.blogspot.com/2011/09/real-deal.html#comments
Sacrifici per tutti e il Vaticano?
Vi ripropongo l’articolo “http://fintatolleranza.blogspot.com/2011/04/le-sette-che-governano-il-mondo-chi.html”. Io un dubbio su chi sia a capo di questi maledetti illuminati ce l’ho, e anche forte, avete presente un luogo dove non esista un campanile?
Leggo di sacrifici per tutti, si parla di rimettere mani sulle pensioni, sui redditi, sulle tredicesime, tagli alle province, per certi versi qualche piccola riduzione anche dalla casta (in minimissima parte) … e mi chiedevo, e il Vaticano?
No perchè vorrei ricordare che attualmente regaliamo allo stato Vaticano l’8 per mille, che come dichiarato nel maggio dello scorso anno nel comunicato della Conferenza episcopale italiana diffuso a conclusione dei lavori della 61/a assemblea generale dei vescovi italiani , ammonta per il solo 2010 a 1.067.032.535,28 euro (1 MILIARDO DI EURO), al quale va aggiunta l’esenzione totale dell’ICI e del 50% sull' Ires che permette loro di risparmiare ulteriori 2 MILIARDI (circa) di euro l’anno … senza poi dimenticare tutte le altre esenzioni di cui godono, donazioni dalle Regioni, dalle Province, ristrutturazioni di Chiese spesso a conto dello Stato, migliaia e migliaia di professori di Religione pagati dallo Stato (Laico, come c’è scritto sulla Costituzione, se non erro) ect ect …
Ma gli unici stronzi a pagare dobbiamo essere sempre noi?
sacrifici per tutti MA investimenti miliardari nelle guerre
E che siamo un popolo che si nutre del sangue altrui? Guadagnano soldi per avvelenare i terreni di uranio impoverito, stuprare e sgozzare donne e bambine, bombardare i quartieri popolari della Libia, ma non dovevano ammazzare Gheddafi? Ma l’articolo 11 dice che l’Italia ripudia la guerra, per fortuna, se l’avesse amata chissà cosa avrebbero fatto i nostri politicanti.
Stati Uniti, i profitti delle multinazionali 'civili' grazie al mercato della guerra
Dopo l'11 settembre aumentano i contratti multimilionari del dipartimento della Difesa Usa con alcune famose multinazionali tra cui Pepsi, FedEx, Bp
Ogni anno gli Stati Uniti investono miliardi di dollari inappalti con grandi compagnie militari private tra cui laLockheed Martin, la Boeing e la Northrop Grumman. Le truppe americane in missione all'estero, però, non hanno bisogno solo di rifornimenti militari e sempre più nel mercato della guerra si inseriscono grandi corporation 'civili', che si aggiudicano grosse fette della spesa militare americana.
La compagnia petrolifera Bp ha firmato nel 2001un contratto da 357 milioni di dollari con il Dipartimento della Difesa statunitense. Lo scorso anno il valore del contratto è salito a 1 miliardo, aumento comprensibile se si considera che, come sottolinea la rivista Foreign policy, i militari americani in Afghanistan bruciano 22 galloni di carburante al giorno per soldato.
Un'altra azienda con una stretta collaborazione con il Pentagono è la compagnia di spedizione FedEx. A fine 2010 l'impresa ha ricevuto 1,4 miliardi dal dipartimento della Difesa, di cui 182 milioni di dollari per trasportare frutta e verdura fresca alle truppe americane in missione.
La Dell rifornisce da diversi anni le forze armate statunitensi di dekstop e laptop, ma il valore dei suoi rifornimenti è sensibilmente aumentato dopo l'11 settembre. Nel 2001 la Dell ha ricevuto dal Pentagono 65 milioni di dollari, conto che nel 2009 è salito a un totale di 731 milioni. In dieci anni il rifornimento di materiale informatico all'esercito Usa ha fatto entrare nelle tasche della compagnia 4,3 miliardi di dollari.
La corporation dell'industria alimentare Kraft ha firmato nel 2001 un contratto con il dipartimento della Difesa da 148 milioni di dollari, il cui valore è ora salito a 373 milioni.
Nel 2010 la Pepsi ha firmato un accordo multi-milionario per rifornire l'Esercito, la Marina e l'Aviazione e i suoi contratti con il dipartimento della Difesa hanno raggiunto il picco di 217 milioni di dollari. Contemporaneamente, anche la Coca-Cola avrebbe firmato un contratto leggermente superiore per rifornire di bevande l'apparato militare americano.
Mentre il governo statunitense iniziava a sentire il peso del debito pubblico, la spesa militare continuava a lievitare a causa delle due guerre in Afghanistan e in Iraq e di un' intricata rete di appalti al settore privato. In tempi incerti, le compagnie 'civili' hanno cercato così di ritagliarsi il proprio spazio nel settore militare statunitense che, putroppo, non è mai in crisi.
La compagnia petrolifera Bp ha firmato nel 2001un contratto da 357 milioni di dollari con il Dipartimento della Difesa statunitense. Lo scorso anno il valore del contratto è salito a 1 miliardo, aumento comprensibile se si considera che, come sottolinea la rivista Foreign policy, i militari americani in Afghanistan bruciano 22 galloni di carburante al giorno per soldato.
Un'altra azienda con una stretta collaborazione con il Pentagono è la compagnia di spedizione FedEx. A fine 2010 l'impresa ha ricevuto 1,4 miliardi dal dipartimento della Difesa, di cui 182 milioni di dollari per trasportare frutta e verdura fresca alle truppe americane in missione.
La Dell rifornisce da diversi anni le forze armate statunitensi di dekstop e laptop, ma il valore dei suoi rifornimenti è sensibilmente aumentato dopo l'11 settembre. Nel 2001 la Dell ha ricevuto dal Pentagono 65 milioni di dollari, conto che nel 2009 è salito a un totale di 731 milioni. In dieci anni il rifornimento di materiale informatico all'esercito Usa ha fatto entrare nelle tasche della compagnia 4,3 miliardi di dollari.
La corporation dell'industria alimentare Kraft ha firmato nel 2001 un contratto con il dipartimento della Difesa da 148 milioni di dollari, il cui valore è ora salito a 373 milioni.
Nel 2010 la Pepsi ha firmato un accordo multi-milionario per rifornire l'Esercito, la Marina e l'Aviazione e i suoi contratti con il dipartimento della Difesa hanno raggiunto il picco di 217 milioni di dollari. Contemporaneamente, anche la Coca-Cola avrebbe firmato un contratto leggermente superiore per rifornire di bevande l'apparato militare americano.
Mentre il governo statunitense iniziava a sentire il peso del debito pubblico, la spesa militare continuava a lievitare a causa delle due guerre in Afghanistan e in Iraq e di un' intricata rete di appalti al settore privato. In tempi incerti, le compagnie 'civili' hanno cercato così di ritagliarsi il proprio spazio nel settore militare statunitense che, putroppo, non è mai in crisi.
SOMALIA: migliaia di morti per fame.
Una sesta regione in Somalia è ormai colpita dalla carestia. Centinaia di persone muoiono ogni giorno, la almeno metà, sono bambini.
Il centro di analisi per la sicurezza alimentare (FSNAU) delle Nazioni Unite si è preoccupato questo lunedi dell'evoluzione della siccità che colpisce il Corno d'Africa, in particolare la Somalia. L'area della carestia reale (più di 2 morti per fame al giorno per ogni 10.000 persone) si estende ad una sesta regione.Decine di migliaia di persone sono già morte e 750.000 erano in pericolo nel breve termine.
Il FSNAU denuncia la risposta alla fame chiaramente insufficiente. A questo ritmo, la fame dovrebbe estendersi ulteriormente nei prossimi quattro mesi. Fino al punto di minacciare la vita di 4 milioni di persone in situazione di crisi. Vale a dire, non solo gli aiuti promessi dalla comunità internazionale rischiano di essere insufficienti, secondo numerose ONG, ma anche che solo il 59% delle somme garantite sono state pagate.
La carestia si estende a sud e nel centro della Somalia, regioni controllate per la maggioranza da islamisti Shebab. Si tratta di aree in uno stato di guerra civile, che rende più complessa la distribuzione degli aiuti umanitari. 400 000 abitanti di queste regioni sono già fuggiti a Mogadiscio, la capitale.
Lo stato di carestia risponde una definizione rigorosa delle Nazioni Unite: Almeno il 20% delle famiglie di fronte a carenze alimentari gravi, il 30% della popolazione in uno stato di malnutrizione grave e un tasso di mortalità giornaliera di 2 su 10.000 persone.
Approvata la versione non-mi-ricordo-più-che-numero della finanziaria, la director's cut probabilmente. Quella con il finale in cui si capisce meglio che Tremonti è un replicante.
La faccenda l’hanno portata avanti con l’usuale cialtroneria italica, ed è utile quanto cambiare stazione sull’autoradio mentre precipiti in un burrone.
Però ti fa capire molte cose, in generale, sul paese in cui viviamo.
La prima, è che l’intera classe politica non si rende conto della gravità della situazione, ma è ovvio, altrimenti non sarebbe la nostra classe politica.
Mai come in questo momento, i politici rappresentano benissimo la società in cui viviamo, perchè la gggente, tanto quanto loro, non ha capito una mazza.
Lo popolo infatti, in queste ore si sta incazzando.
Per che cosa? Perchè gli hanno levato la festa del santo patrono.
Retribuita.
Sei a casa, pagato, per una festività difficile da spiegare a un buddista, e ti indigni leggendo su feisbucc i prezzi del ristorante del senato.
- Ah che privilegiati maledetti!
Nel frattempo, c'è qualcuno che lavora con contratti che non prevedono nemmeno i giorni di malattia, o che scadono prima delle ferie e si rinnovano subito dopo.
Stai pure a casa a festeggiare il tuo santo, non te lo vieta nessuno.
Ma niente lavoro, niente soldini.
Ovvero la realtà quotidiana di tantissime altre persone, tra cui, per dire, il sottoscritto.
Questa manovra, stando a quando leggo in giro, ci proietterà direttamente a fallimentolandia. Pare inevitabile e i segnali ci sono tutti.
Il primo, è sicuramente la serie di articoli che stanno uscendo in queste ore, dove ti spiegano che cosa succede se una nazione scappa senza pagare il conto.
E' che anche in quel caso, quegli articoli, sembrano riguardare soltanto una parte della popolazione.
Quella che può contare sul TFR, o che ha diritto alla pensione, o che è già in pensione, a chi possiede più di una casa, o chi ha dei soldi investiti in borsa, o che ha dei soldi messi via in banca.
Mi spiegano che cosa può succedere a loro, ma continuo a non capire che cosa succederà a tutti gli altri. Quelli che l'unica mossa economicamente azzardata è stata di accendere un mutuo per la casa in cui vivono.
Ho come l'impressione di vivere da sempre, assieme ai mieieconomicamente-simili, in una situazione di praticamente-default. Senza rendite, capitali, soldi in più da investire, futura pensione.
Forse il mio santo patrono mi aiuterà a capire, aspetterò la sua festa per fargli qualche domanda.
La faccenda l’hanno portata avanti con l’usuale cialtroneria italica, ed è utile quanto cambiare stazione sull’autoradio mentre precipiti in un burrone.
Però ti fa capire molte cose, in generale, sul paese in cui viviamo.
La prima, è che l’intera classe politica non si rende conto della gravità della situazione, ma è ovvio, altrimenti non sarebbe la nostra classe politica.
Mai come in questo momento, i politici rappresentano benissimo la società in cui viviamo, perchè la gggente, tanto quanto loro, non ha capito una mazza.
Lo popolo infatti, in queste ore si sta incazzando.
Per che cosa? Perchè gli hanno levato la festa del santo patrono.
Retribuita.
Sei a casa, pagato, per una festività difficile da spiegare a un buddista, e ti indigni leggendo su feisbucc i prezzi del ristorante del senato.
- Ah che privilegiati maledetti!
Nel frattempo, c'è qualcuno che lavora con contratti che non prevedono nemmeno i giorni di malattia, o che scadono prima delle ferie e si rinnovano subito dopo.
Stai pure a casa a festeggiare il tuo santo, non te lo vieta nessuno.
Ma niente lavoro, niente soldini.
Ovvero la realtà quotidiana di tantissime altre persone, tra cui, per dire, il sottoscritto.
Questa manovra, stando a quando leggo in giro, ci proietterà direttamente a fallimentolandia. Pare inevitabile e i segnali ci sono tutti.
Il primo, è sicuramente la serie di articoli che stanno uscendo in queste ore, dove ti spiegano che cosa succede se una nazione scappa senza pagare il conto.
E' che anche in quel caso, quegli articoli, sembrano riguardare soltanto una parte della popolazione.
Quella che può contare sul TFR, o che ha diritto alla pensione, o che è già in pensione, a chi possiede più di una casa, o chi ha dei soldi investiti in borsa, o che ha dei soldi messi via in banca.
Mi spiegano che cosa può succedere a loro, ma continuo a non capire che cosa succederà a tutti gli altri. Quelli che l'unica mossa economicamente azzardata è stata di accendere un mutuo per la casa in cui vivono.
Ho come l'impressione di vivere da sempre, assieme ai mieieconomicamente-simili, in una situazione di praticamente-default. Senza rendite, capitali, soldi in più da investire, futura pensione.
Forse il mio santo patrono mi aiuterà a capire, aspetterò la sua festa per fargli qualche domanda.
E per fortuna che siamo una civiltà sviluppata!
Dioniso777
E come dargli torto? Chi non vorrebbe un uomo con queste ideologie a capo del mondo? Invece abbiamo solo dei burattini, che peccato, potrebbe essere un paradiso questo pianeta!
Un uomo che adoro, le sue idee controcorrente sarebbero la perfezione se applicate, vi consiglio di vedervi tutti i suoi video.
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