"THE END"

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mercoledì 18 aprile 2012

Il gioco è truccato! Alcuni Paesi si defilano ...


Vi dedico questa prima canzone, prima di leggere. Ascoltatela, ne vale la pena. Povia prima, ora I Negrita, denunciano pubblicamente con il loro brano vietato da radio ed mtv:  "Il libro in una mano la bomba nell'altra". Perché censurano secondo voi? Non sia mai che la popolazione senta certe cose, "Eresia".


Ascoltatela in fretta perché la censura si abbatterà anche qua!!!


Inizia la rivolta degli schiavi? In Argentina sono più svegli di noi o semplicemente l’essere umano si rialza quando tocca il fondo? Non sempre, non è sempre vero ...
 Naturalmente è più che ovvio il fatto che se la terra dove siamo nati ci dona energia, frutta e cibo in genere, non è una cosa normale che di questi doni naturali un uomo solo si voglia porre come padronenon lo è affatto nonostante molti lo accettino come dato scontato. Finalmente dei paesi alzano gli occhi. L’Argentina con il consenso di tutti i parlamentari, non come i nostri, abbiamo mille parlamentari che non fanno niente, i più numerosi e pagati al mondo, ci sarà un perché se in Italia siamo i primi in questa vergognosa lista ... basterebbe il "cretino" di Monti, che un giorno si e uno no stupra la costituzione, devono fare sempre quello che vogliono le banche. E poi i cittadini si ammazzano ... civiltà la chiamiamo noi, questa. Tanto cara da esportarla con le bombe.
Ieri c’è stato qualcuno che abbia fermato la modifica all’Art. 81?
Anche se loro lo chiamano "dolcemente" pareggio di bilancio. Guardate quicome wikipedia la fa complicata, formule, equazioni difficili per dire semplicemente:"Lavorate per le banche, per poche famiglie ricchissime, non per voi e vostri figli".Simbolo di un ipocrisia dilagante, un allucinazione di massa che mai avevamo visto prima su questo pianeta. Milioni di persone che sgobbano per una stirpe, quella del serpente, che li mantengono nell'agiatezza sfrenata, mentre loro non arrivano a fine mese, senza nemmeno conoscere chi sono e cosa fanno questi. Uccidono. In tanti modi, ma lo fanno ogni giorno! Se non è allucinazione questa ... Però, tutti zitti, e nessuno ha osato dire quello che è successo ieri, la Democrazia è ufficialmente finita, non che fosse molto presente negli ultimi vent'anni, chiaro che fino a quando le banche governeranno non potremo avere democrazia e tanto meno giustizia! Naturalmente i media di regime stanno bene attenti a non parlare di questo come non s’è accennato minimamente il fatto "Islanda", popolazione che i debiti dei ricchi non li vuole pagare. Pericoloso dire agli schiavi che altri come loro non accettano quella situazione considerata “normale”, ovvia …un mito insomma! Se un dio passò su questa terra di sicuro non era a favore della proprietà privata, intesa anche come figli e compagno\a, noi in tanti anni di storia non sappiamo ancora amare e questo incide sulla misantropia già trattata in questo blog …  noi vogliamo possedere quello che nostro non è, e per fare questo ci si abbassa ad ogni sorta di misfatto e nefandezza. Anche uccidere a questo punto diventa lecito. Un popolo non ci sta più, a loro non va questo gioco assurdo e truccato che affama ed esaspera le moltitudini mentre premia i pochissimi. Abbiamo la Banca Centrale Europea, quella a cui il cafone Monti versa tutti i soldi dei poveri cittadini, che appartiene a poche famiglie, totalmente fuori dal mondo, non sanno nemmeno cosa costa vivere al prezzo che loro "impongono", immunità totale e via dicendo, cosa ne faranno mai di questi soldi caro professor Monti?!? Le masse iniziano, Islanda e Spagna per esempiosi defilano dal gioco, hanno capito che il potere è in mano ai tanti e non al singolo. Che faranno, bombarderanno anche l’Argentina? Non credo, hanno in testa il medio oriente ora, però, se quelli che non accettano le rapine iniziano a diventare troppi da gestire vorrei vedere come si comportano. Non possono sottomettere un pianeta intero senza il consenso degli esseri umani, quando il ribelle è uno lo prendono e lo fermano immediatamente ma se iniziano a diventare nazioni intere il problema non ha molte soluzioni se non lasciare il bottino o ucciderli tutti! E aggiungiamo pure che  questi paesi chiamati erroneamente “civilizzati”, noi, con la nostra giustizia truccata ed i nostri comportamenti irrazionali di civile non abbiamo niente ed è anche ora di smetterla con questa ipocrisia e chiamare le cose per come sono, tantissimi servi e pochi padroni! Barbari. Questo è quello che rappresentano i "paesi industrializzati", dei barbari che saccheggiano le risorse per acquistare "gingilli d'oro" ... 

Dioniso777

[...] Hanno paura di presentarsi a un dibattito internazionale. Sanno di essere esposti. E’ iniziata la rivolta degli schiavi. E’ la fine di un’epoca. Monti e i suoi amici possono esibire soltanto e unicamente le impietose cifre di un colossale fallimento ... In Europa si suicidano. Da noi si va a ballare il tango esaltati dal senso ritrovato di una identità nazionale”[...]

DI SERGIO DI CORI MODIGLIANI
sergiodicorimodiglianji.blogspot.it

“Che bello vivere in un mondo dove non esiste più la guerra fredda. E sarebbe ancora più bello vivere in un mondo in cui non esiste neppure la guerra. Per il momento prendiamo atto che c’è la guerra calda e quindi ci adattiamo al territorio. Si tratta, pertanto, di interessi strategici nazionali, perché si tratta di difendere gli interessi della nazione e il futuro e il destino dei nostri figli e nipoti. Così si costruisce la base della democrazia diretta. E’ bene che chi ha orecchie senta molto bene, perché si volta pagina. Le nostre risorse, la nostra ricchezza, la nostra industria, i nostri prodotti, sono prima di tutto: nostri. Di tutti.


Cioè degli imprenditori e dei lavoratori. Delle nazione. E lo Stato ne garantisce la sovranità e li cautela”. Sembra un bollettino di guerra, e infatti lo è.
E’ la prima parte di un discorso ufficiale della presidente della Repubblica Argentina, Cristina Kirchner, nel quale, ieri mattina 16 aprile, ha annunciato l’espropriazione e la nazionalizzazione definitiva dell’azienda “Yacimientos Petroliferos Fiscales” meglio nota come YPF, la cui contrastata e discussa gestione apparteneva alla iberica Repsol, di proprietà del governo spagnolo e gestita da una holding europea finanziata dalla BCE attraverso la compartecipazione di Banco Santander. Banco de Bilbao, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca Popolare di Milano, Societe General, Credit Agricole, Eni, Deutsche Bank.
“Un gravissimo colpo per l’economia spagnola e per l’Europa, un atto incivile che noi protestiamo e che porteremo sul tavolo della prossima riunione giovedì 19 aprile del Fondo ;Monetario Internazionale” ha dichiarato Rubèn Soquera di Repsol a Madrid.
Axel Kicillov, vice-ministro dell’economia è ufficialmente la persona incaricata dal punto di vista tecnico-fiscale a gestire il passaggio delle quote, di cui il 51% andrà al Banco de la Naciòn e il 49% andrà alle regioni nelle quali si trovano i pozzi petroliferi. Il prezzo stabilito dagli spagnoli si aggira sui 18 miliardi di euro, mentre il calcolo effettuato dagli argentini (va da sé) è di molto inferiore e il prezzo definitivo sarà l’unico punto sul quale si svolgerà la discussione. E’ stata presentata, infatti, una legge in parlamento che verrà approvata con una maggioranza totale, intorno all’88%: tutti i partiti eletti l’appoggiano.  Julio de Vido, ministro della Pianificazione sociale e dello sviluppo economico ha dichiarato: “per cinquecento anni gli europei, prima con i “conquistadores”, poi con le banche italiane, poi con l’esercito inglese e infine con la finanza speculativa gestita dalla BCE e da Wall Street, hanno rubato al popolo argentino le risorse naturali di oro, argento, petrolio, zucchero, limoni, acqua, soia, pellame, per costruire la propria ricchezza spropositata con un’ottica schiavista e miope, tant’è vero che l’Europa sta affondando schiacciata in una crisi che non ha sbocchi. E’ arrivato il momento che le nazioni si riapproprino della sovranità nazionale dando al popolo la proprietà di ciò che è loro: i prodotti del territorio nazionale. Lo Stato si fa garante e gestisce le risorse come bene comune da condividere per avere i soldi e lanciare un piano di grandi massicci investimenti per la costruzione di lavoro, occupazione e ripresa”.
E’ con questo atto (meticolosamente preparato e -con grande effetto politico- presentato pubblicamente alla vigilia dell’incontro internazionale di Washington del Fondo Monetario Internazionale) che la Kirchner si prepara al suo viaggio in Usa, dove va a scontrarsi con il suo nemico pubblico n.1: Christine Lagarde, presidente del Fondo.
L’annuncio ha gettato nello scompiglio la borsa di Madrid, perché la Repsol perde l’8,2% e la società italiana Tenaris quotata a Milano va sotto del 4,5%, essendo la Tenaris impegnata come società delegata alla tecnica di estrazione e raffinazione del greggio.
Attraverso quest’atto, l’Argentina ha calcolato che risparmierà 8 miliardi di euro nei soli sei mesi del 2012 e 22 miliardi nel 2013. I 30 miliardi così ottenuti verranno investiti per la costruzione di grandi opere di infrastruttura nelle sei regioni dove c’è petrolio. In un messaggio a sorpresa (annunciato soltanto qualche ora prima) la presidente ci ha tenuto a comunicare la scelta direttamente alla nazione in un messaggio diramato su tutte le televisioni, sia in terrestre che in satelittare digitale. Il progetto è stato definito "Soberanía hidrocarburífera de la República Argentina", (sovranità nella gestione degli idrocarburi della Repubblica Argentina) e sostiene che “l’obiettivo primario consiste nell’essere totalmente autosufficienti nel settore energetico per garantire la libertà, l’indipendenza e il diritto all’esercizio della sovranità dello Stato centrale. Ci tengo a precisare che il fine ultimo non consiste nella nazionalizzazione bensì nel recupero immediato della sovranità e controllo delle risorse prodotte dai singoli territori nazionali”.
L’impatto di tale atto ha prodotto una gigantesca scossa tellurica nel settore economico in tutto il continente, soprattutto nelle nazioni più povere del centro-america, Ecuador, Guatemala, Honduras, Costa Rica, dove le multinazionali statunitensi e italiane sono proprietarie del 95% della produzione locale di banane, mangos, ananas, per produrre i succhi di frutta che l’occidente beve e che poi distribuisce con i propri marchi nazionali.
A conclusione del discorso, la Kirchner, in conferenza stampa ci ha tenuto ad aggiungere la chicca demagogica che sta diventando il fiore all’occhiello del Sudamerica e del Mercosur (sarebbe il corrispondente sudamericano dell’Unione Europea: Argentina, Cile, Bolivia, Paraguay, Uruguay, Perù, Brasile e Venezuela) ricordando con enfasi che“l’Argentina è per il momento l’unico ma speriamo soltanto il primo di una lunga lista di paesi al mondo che non importa nulla dalla Cina perché noi produciamo in patria. Nel nostro territorio non esiste nessun manufatto sul quale è scritto made in China: noi siamo umanamente, politicamente e culturalmente contro lo schiavismo che abbiamo sempre combattuto e seguiteremo a combattere sempre. Siamo per l’autodeterminazione dei popoli e per il ripristino della sovranità nazionale”.
Due giorni fa, il ragionier ultra-liberista Mario Monti ha fatto sapere che non parteciperà alla riunione internazionale del Fondo ; Monetario.
In Argentina (e in tutto il Sudamerica) la notizia è stata abbondantemente commentata come una manifestazione di debolezza e vigliaccheria dell’Italia come nazione.
“Hanno paura di presentarsi a un dibattito internazionale. Sanno di essere esposti. E’ iniziata la rivolta degli schiavi. E’ la fine di un’epoca. Monti e i suoi amici possono esibire soltanto e unicamente le impietose cifre di un colossale fallimento economico, politico, culturale che sta mettendo in ginocchio il Mediterraneo uccidendone la grande civiltà. Ma soprattutto esistenziale. In Europa si suicidano. Da noi si va a ballare il tango esaltati dal senso ritrovato di una identità nazionale”. Così si legge nell’editoriale di Pagina ½, la più radicale pubblicazione argentina che per lunghi anni è stata la fiera opposizione intellettuale contro la Kirchner ma che ha cominciato ad appoggiarla da un anno a questa parte, da quando la presidente ha scelto e deciso di andare da sola all’attacco del Fondo Monetario Internazionale e della BCE: E’ proprio guerra dichiarata.
Notoriamente vezzosa, avida di scarpe e costosi abiti dei migliori sarti francesi, la Kirchner (che è femminista) intervenendo a un seminario sul lavoro femminile e sulla parità di genere dei salari, fortemente sollecitata a dare un’opinione sulla Lagarde, ha detto: “Ragazze, non pungolatemi troppo. Ciascuno fa le proprie scelte. Posso dire soltanto una cosa, ma è una mia opinione: non sa vestirsi e non ha gusto”.
Il che, detto e inviato a una aristocratica signora nata e cresciuta a Parigi, è davvero clamoroso.
Non vi è dubbio: è iniziata la rivolta degli schiavi.
Come dire. Il sud del mondo bussa alla porta del ricco settentrione …
E non è certo un caso che tutto ciò avvenga nella più meridionale nazione del pianeta Terra, più sotto c’è soltanto il polo sud.
Ma per il momento, gli iceberg sembrano aggirarsi nel Mar Mediterraneo.

Sergio Di Cori Modigliani

Fonte: 
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it
Link: 
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2012/04/largentina-nazionalizza-lindustria.html
17.,04.2012

5 commenti:

Zak ha detto...

Il mio consiglio caro Dionisio con certi video scottanti a rischio censura è scaricarli il prima possibile un ottimo programmino è "youtube downloader" e ricaricarli sui propri canali i tempi di reazione censori del tubo si allungano ed è possibile ricaricarli di continuo.

*Dioniso*777* ha detto...

Ciao Zak. Segiìuo il tuo consiglio, infatti uso sempre free youtube downloader per salvarmeli, ma pensa che un giorno un mio conoscente ne mette cinque, inizio a scaricare i primi 2 e poi il terzo censurato! Così mi sono visto i 4 filmati senza la terza parte. Ma quanti sono a monitorare la rete? Ne devono pagare, POCO, di gente

Unknown ha detto...

interessante

Unknown ha detto...

interessantissima analisi bell'articolo!

*Dioniso*777* ha detto...

Grazie numero sei, un saluto

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