Gli americani ( ma anche gli europei) non hanno tempo per cucinare, la maggior parte è impegnata al lavoro. Il risultato è la costante presenza ci cibo processato, a basso costo, ad alto contenuto calorico e a basso contenuto nutrizionale (o “cibo come sostanze”). Ad ogni angolo delle città possiamo trovare cibi che conducono dritti alla strada dell’obesità.
Questi alimenti di bassa qualità vengono fortemente commercializzati e consumati da una popolazione sempre più ampia con un tasso di obesità che si avvicina ai 3/4 della popolazione americana. Più si mangia questa spazzatura più si ingrassa. Più si ingrassa maggiore è la possibilità di sviluppare malattie cardiache, diabete, cancro e una miriade di altri disturbi cronici. Questo è un grosso risultato per l’industria farmaceutica. Più la popolazione si ammala, maggiori saranno i farmaci venduti per il colesterolo, il diabete, l’ipertensione, la depressione e per molte altre malattie derivanti dallo stile di vita.
Questa struttura è costruita nel tessuto stesso della nostra economia e della nostra cultura. Potrebbe essere chiamata il complesso medico, agricolo, industriale di prodotti alimentari. Si tratta di pura violenza perpetrata nei nostri confronti dalle condizioni sociali, politiche, economiche e ambientali che tendono a favorire e promuovere lo sviluppo della malattia. Tuttavia, utilizzando questa dottrina della “Firma delle Cose” possiamo assumere un ruolo più che attivo nella cura della nostra salute. Siamo i migliori medici di noi stessi, dobbiamo solo crederci.
La dottrina della “Firma delle Cose” fu resa popolare in tempi moderni dal medico, alchimista e filosofo svizzero Paracelso (1493-1541), considerato dagli studiosi il padre della chimica moderna. Paracelso notò come le qualità delle piante si riflettono spesso nel loro aspetto. Teorizzò così che la natura interna delle piante potesse essere scoperta dalle sue forme esteriori o “firme”. Applicò questo principio al cibo come alla medicina, sottolineando che “non è nella quantità di cibo, ma nella sua qualità che risiede lo spirito della vita “, una credenza familiare a coloro che scelgono di mangiare alimenti biologici.
La dottrina della “Firma delle Cose” godette di un revival nel 1600, dopo che Jakob Böhme (1575-1624), un mastro calzolaio della piccola città di Görlitz, in Germania, iniziò a scrivere sull’argomento. A 25 anni, ebbe una visione mistica sublime, dove vide il vero rapporto tra l’uomo e il suo Creatore, quell’uomo è sia il Creatore che il Creato.
Questi alimenti di bassa qualità vengono fortemente commercializzati e consumati da una popolazione sempre più ampia con un tasso di obesità che si avvicina ai 3/4 della popolazione americana. Più si mangia questa spazzatura più si ingrassa. Più si ingrassa maggiore è la possibilità di sviluppare malattie cardiache, diabete, cancro e una miriade di altri disturbi cronici. Questo è un grosso risultato per l’industria farmaceutica. Più la popolazione si ammala, maggiori saranno i farmaci venduti per il colesterolo, il diabete, l’ipertensione, la depressione e per molte altre malattie derivanti dallo stile di vita.
Questa struttura è costruita nel tessuto stesso della nostra economia e della nostra cultura. Potrebbe essere chiamata il complesso medico, agricolo, industriale di prodotti alimentari. Si tratta di pura violenza perpetrata nei nostri confronti dalle condizioni sociali, politiche, economiche e ambientali che tendono a favorire e promuovere lo sviluppo della malattia. Tuttavia, utilizzando questa dottrina della “Firma delle Cose” possiamo assumere un ruolo più che attivo nella cura della nostra salute. Siamo i migliori medici di noi stessi, dobbiamo solo crederci.
La dottrina della “Firma delle Cose” fu resa popolare in tempi moderni dal medico, alchimista e filosofo svizzero Paracelso (1493-1541), considerato dagli studiosi il padre della chimica moderna. Paracelso notò come le qualità delle piante si riflettono spesso nel loro aspetto. Teorizzò così che la natura interna delle piante potesse essere scoperta dalle sue forme esteriori o “firme”. Applicò questo principio al cibo come alla medicina, sottolineando che “non è nella quantità di cibo, ma nella sua qualità che risiede lo spirito della vita “, una credenza familiare a coloro che scelgono di mangiare alimenti biologici.
La dottrina della “Firma delle Cose” godette di un revival nel 1600, dopo che Jakob Böhme (1575-1624), un mastro calzolaio della piccola città di Görlitz, in Germania, iniziò a scrivere sull’argomento. A 25 anni, ebbe una visione mistica sublime, dove vide il vero rapporto tra l’uomo e il suo Creatore, quell’uomo è sia il Creatore che il Creato.
Continua qui, con foto e proprietà guaritive e nutritive di qualsiasi frutta o verdura, che riflettono, e infine rivelano, la “forma” o “firma” esteriore di frutta e verdura è collegata al corpo umano.
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