"THE END"

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giovedì 5 gennaio 2012

La vita è un sogno?


Interessante articolo tratto da un blog che seguo e condivido pienamente, un pensiero chiaro e critico...
Buona lettura

Torniamo quindi, dopo questa digressione sulle dinamiche del sogno e sulla generazione inconscia di immagini ed opposti e loro funzione, a porci la classica domanda-tormentone di Marzullo dalla quale eravamo partiti: "La vita è un sogno ?"
Ebbene, a questo punto abbiamo tutti i mezzi per poter rispondere che: "Certo, QUESTO modello di vita è "tecnicamente un sogno" ( o meglio un incubo ); purtroppo per noi non è affatto "il nostro sogno", ma quello dei nostri dominanti: noi non siamo altro infatti che il veicolo per tradurre in pratica questo sogno, lo strumento inconsapevole attraverso cui esso viene trasformato in realtà".
Ossia è il concetto già più volte espresso per cui l' "Immaginario diventa Realtà": se quindi io posso controllare ed "indurre" l' immaginario che voglio, ecco che automaticamente si realizzerà la realtà che voglio, attraverso i "meri corpi" ( in quanto la mente agente non è più la loro ) dei sudditi senza catene. Il capolavoro del potere sta appunto nel rendere inconsapevole l' intero processo, facendo credere ai sudditi che stiano attuando la "loro" spontanea volontà.
A livello di inganno ed uso strumentale di "pura idea che si concretizza", siamo quindi ad una raffinatezza simile ma estremamente superiore, facendo l' esempio più calzante, del "finto debito" che diventa strumento economico reale: qui si va ancora oltre, riconducendo la schiavitù non a strumento comunque "esterno" allo schiavo, ma a"ideazione autoindotta" della schiavitù stessa, attraverso una visione obbligata e unilaterale del mondo, alla quale davvero "non c'è alternativa", se non risvegliandosi.
Il "risveglio" viene quindi impedito attraverso l' induzione di un finto dualismo oppositivo: si riduce la rosa delle scelte possibili, il ben più largo ventaglio degli approcci e delle soluzioni adottabili a due sole proposte antitetiche, controllandole abilmente attraverso un meccanismo di "sdoppiamento dello stesso assunto".
Sdoppiamento che potrà essere usato sia per condurre ad una contraddizione intestina senza sbocco, sia per usare gli "opposti" così generati quali bersaglio emozionale ( e l' emozione sarà funzionale al risultato da ottenere: amore, autorità, sicurezza ecc per "vendere" un prodotto; odio, rabbia, rancore ecc per demolire un' icona, un governo, un intero sistema ... )

( Aperta parentesi:  riporto ad esempio quanto già detto in altri post: "Dove sta la caramella", "La leggenda del Capitalismo", "Tiresia", " E' tutta colpa degli Americani", ecc ... consultarli o meno sarà affar vostro, ma poi non venitemi a stracciare i maroni dicendo che non si capisce la quel che dico ...
Anzi, già che siamo in tema: il classico articoletto da web "controinformativo" che in 500 parole vi fornisce su un piatto d' argento tutto l' orripilante sdegno e indignazione verso questo o quel cattivo, questo o quel criminoso comportamento, fornendovi senza tanta fatica in una paginetta una visione precotta, chiara, ben definita del mondo, altro non è che l' ennesima applicazione di tale tecnica: si genera e alimenta in voi una "rabbia impotente" a sfociare in alcunché -e questo è il compito anche ingenuamente e stupidamente svolto da tanti blog di sedicenti controinformazione a cui va tutto il mio più sincero odio e disprezzo-, finché verrà indirizzata verso "l' opportuna direzione opposta / proposta dall' alto dei cieli" ...
( La "zona erronea" di tale procedimento non sta tanto nell' informazione data, che può anche essere utile, ma proprio nel limitarsi reiteratamente a quello, senza nessuna volontà di sintesi e di superamento di una eterna fase ciclica per se stessa imprigionante ).

... ma tanto non imparerete mai, analisti della mutua, arteriosclerotici copincollatori, insulsi distributori di appiccicoso chewingum che non siete altro ...
 Capire che "riprendersi l' anima" è l' unica via percorribile è ormai totalmente fuori dalla vostra capacità di comprensione e immaginazione, proprio in quanto prime vittime e portatori virali di un sempiterno e circolare pensiero "fattivo/oppositivo" ... ( il classico "loop autogeno", per dirla tecnicamente ) ... coyons, parbleu !! ...


E ingannare gli stolti sudditi è ormai più semplice che sparare alle galline, tanto che per farlo non serve nemmeno un bravo baro, basta il peggiore dei piazzisti ... siete tanto galline che basta una "chioccia" come Maria de Filippi, (Ricordate cosa scrivevo? Andatevelo a vedere: http://fintatolleranza.blogspot.com/2011/05/un-arma-che-abbiamo-sottovalutato.html)ad esempio, a coglionarvi: come già detto più volte, chi afferma che il ruolo principale dei Media sia semplicemente quello di disinformare sbaglia di grosso: il vero compito dei Media è creare un immaginario, e quindi dei comportamenti indotti in modo che quelli non confacenti al potere non siano nemmeno presi in considerazione dalle masse così indottrinate. Finchè sarà il soggetto stesso a considerare inopportuno un certo comportamento, proprio come avviene nel bambino che impara a fare la pupù nel vasino. 
L' indottrinamento, ripeto, avviene a livello emozionale e non informativo: la televisione infatti non "impone" niente, ma propone ben determinati atteggiamenti che saranno emotivamente premiati a discapito di altri: ogni idea non gradita sarà opportunamente derisa, svilita, osteggiata dal "branco" saggiamente pilotato dalla "Chioccia Madre", finchè non verrà rigettata dal vostro stesso inconscio come "cattiva, perversa, malata, che fa arrabbiare la Mamma" ... finirete per non vederla neanche più, in base al noto meccanismo di rimozione che tende ad eludere dalla coscienza qualsiasi idea "dolorosa".
Missione compiuta: "questa via non è perseguibile, non esiste più neanche a livello di pensiero" ... contestualmente, ovvio, verranno invece emotivamente premiati i pensieri che dovranno risultare "vincenti". Chiusa la parentesi ).   


ANCORA SUL DUALISMO INDOTTO

In un mondo "normale e naturale", l' approccio mentale ad un problema offre sempre un ventaglio prospettico più o meno aperto di possibili soluzioni, di possibili strategie da vagliare; ben difficilmente le opzioni si riducono  a due, ed ancor più difficilmente ad una mera "opposizione" al modello vigente: chiudere tutto entro un' ottica così ristretta e ineludibile è quanto QUESTO ( da sottolineare 1000 volte ) sistema vi induce a credere con mille espedienti in modo che finiate sempre col vedere la realtà solo attraverso tale unica lente deformante.

( In natura, per esempio, anche lo scontro per la riproduzione tra due maschi rivali offre sempre l' opzione della fuga e difficilmente si traduce con l' eliminazione fisica dell' avversario; nelle tribù arcaiche il "dissidente" aveva sempre l' opzione di andarsene a fondare un' altra tribù; solo la schiavitù elimina ogni opzione terza, e la stessa possibilità di fuga: la finta-opposizione è lo strumento perfetto di dominio mentale per rendere al contempo velata ed assai più subdola tale schiavitù senza catene.
L' attuale -fasulla- crisi economica per esempio, potrebbe essere razionalmente affrontata e concretamente risolta secondo un ampio ventaglio di possibili approcci pratici: ma non a caso vi inducono prima in uno stretto vicolo cieco nel quale "non c'è alternativa", ed al momento di naturale consunzione del modello vi instillano -molto facilmente a questo punto: con la pancia vuota è difficile ragionare- tutta la forza necessaria ad "opporvi" in modo che siano ancora una volta i vostri corpi, le vostre braccia e mani a fare il lavoro concreto ... e chi potrebbe farlo altrimenti ? )
Ossia il processo mentale, tipicamente INDUTTIVO di tale approccio, è lo stesso che guidava la visione tolemaica del mondo che voleva la terra piatta: "so già dove voglio arrivare, non mi interessa verificare la veridicità del mio assunto, ma devo solo preoccuparmi che tutti la pensino come me, ossia di condurre il pensiero generale alle stesse mie conclusioni".
Ben diverso è l' atteggiamento DEDUTTIVO che dice: "partendo da ciò che osservo, non posso escludere nessuna ipotesi dalla mia osservazione, proprio per poter arrivare alla formulazione di un denominatore comune e/o strategia comportamentale "scientificamente" dettata dalla logica intrinseca e dalle leggi naturalmente già incluse nel sistema stesso osservato".
( Ovvero: pensiero duale/oppositivo il primo, pensiero non duale/aperto il secondo ).

Cosa fa infatti questo schizofrenico sistema ? 

a) "Non c'è alternativa": da una parte propone un "modello tolemaico" come univoco, imprescindibile, sola via organizzativa perseguibile secondo cui struttura tutto sè stesso: modello il cui unico fine e motore è il maggior sfruttamento possibile dell' intero sistema ( uomini e cose in questo pari sono: in questo sta la necessità di un' "assiomaticità tolemaica", che una "volontà di indagine copernicana" butterebbe subito a carte quarantotto )

b) "L' unica azione possibile è opporsi": ben sapendo che questo giochetto alla lunga si consuma, finendo per esaurire il sistema stesso che sfrutta, ecco che prima del suo crollo si provvede schizofrenicamente a confezionare per bene quella stessa idea oppositiva ( purtroppo ancora una volta un assunto che non può essere che tolemaico: e proprio QUI sta tutta la bestialità di procedere ottusamente per opposti invece che per gnosi scientifica ) attraverso cui gli schiavi stessi procederanno alla distruzione e rigenerazione del sistema.

Schema semplice, perfetto, ed eternamente ripetibile. ( e chi glielo fa fare a chi di questo campa di concepire un approccio "scientifico" al reale se non saranno gli schiavi stessi a svegliarsi dal sogno/incubo indotto ? )



LA REALTA' COME LOGICA ONIRICA PERENNE

Come abbiamo visto verificarsi nel sogno, nella fiaba, nella logica pubblicitaria, in ogni trasfigurazione iconica, il dualismo oppositivo e iconografico è strettamente necessario a:

1) VISUALIZZARE in modo ben chiaro, netto, preciso gli estremi del "range sensoriale" di un assunto proprio per poterlo strumentalizzare a mio favore: è il campo dell' "aut-aut" emozionale che ricerco per esempio in uno spot proprio per trascendere ogni pensiero logico; la visualizzazione di ben precisi archetipi iconici tende appunto ad ottenere un subitaneo e netto schieramento di tipo emozionale "pro / contro", non certo a sfociare in un discernimento di tipo logico-valutativo, che è proprio quello che voglio evitare parbleu !

2) PORTARE A SOLUZIONE IL CONFLITTO così generato proprio grazie  alla forte emozionalità catalizzata e spinta a scaricarsi sulle icone generate: la "Strega e la Fata" delle fiabe, le immagini oniriche, i topos utilizzati da uno spot, altro non hanno che questa precisa funzione.

MA ATTENZIONE: il conflitto "sano" viene indotto in questo modo proprio per generare una scarica di forze atte a portarlo a soluzione "nel più breve tempo possibile" ( sogno, fiaba, anche lo spot pubblicitario nella sua componente prettamente "tecnica" )
Dove al contrario si intravveda un qualsiasi processo di "temporeggiamento", di tira e molla inserito contestualmente a tali dinamiche, beh è ovvio che non si tende più alla sua soluzione rapida e spontanea, quanto al suo pilotarla, ritardarla, impedirla "cronicizzandolo e incancrenendolo" nel corpo, nella mente, nel tessuto sociale, nell' immaginario collettivo, per fini ovviamente "altri" ... ( e la fiaba diventa allora eterna telenovela, lo spot propaganda, il sogno incubo irrisolvibilmente ricorrente ). 

Tornando ora alla nostra domanda di partenza: "La vita è un sogno ?", vediamo che possiamo affermativamente e meglio rispondere in questo modo: 
"QUESTA realtà è il sogno indotto dal potere per concretizzarsi nell' eterno incubo ricorrente che chiamiamo vita".  Buon risveglio.

3 commenti:

fiore selvatico ha detto...

Che la vita sia un sogno,io non ho dubbi.Ma finche non ti succederanno dei fatti a te personalmente,che te lo confermano,lascia perdere non esserne sicuro.Che poi esistano degli schiavi,questo è possibile,perche ancora sono addormentati.Come si addormntano le persone????Semplicisssimo basta che non si Conoscano.Il trucco è tutto qua,guarda fuori di te,non guardare dentro di te,e sarai IPNOTIZZATO dal mondo.Non c"è bisogno di monti gruppo bilderberg,signorotti locali,a tanti bastano una bellissima donna per ipnotizzarli,una bella macchina.Finche il tuo benessere non è interiore.(TUTTO IL NOSTRO BENESSERE é SEMPRE SOGGETTIVO)ma dipende dall"esterno,stai sognando ad occhi aperti.L"esterno è una tua proiezione,se dentro di te ce paura,la proietterai fuori,tutto quello che è in te si realizza fuori.Ecco il perche di quello che fa vedere la tv,finche tu non scoprirai la tua ANIMA,la tua vera soggettivita sarai telecomandato dal mondo esterno.Solo chi sente la propria voce interiore,una vocina,per questo ci vuole il silenzio il ritiro dal mondo,non puo essere telecomandato,perche chi a scoperto la vocina,sa di essere in paradiso,essere se stessi è paradiso,seguire gli altri inferno.

Gianni P. ha detto...

Ciao Dionisio.
Certo che fai un lavoro straordinario con i tuoi post!
Meriteresti un premio solo per l'attenzione, la cura ed il tempo che impieghi per scriverli.
Mi auguro che a leggerti siano in tanti e sempre di più.
E mi auguro che dopo aver letto si soffermino un pò a riflettere.
Un abbraccio. Ciao

*Dioniso*777* ha detto...

Ciao Gianni e grazie, che vuoi leggo tutto il giorno i ricerco, ricerco e ricerco, non so nemmeno io cosa, ma alla fine esce sempre qualcosa di buono quando si cerca.

LKWTHIN

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