"THE END"

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mercoledì 8 gennaio 2014

Torri gemelle abbattute da Bush: prove schiaccianti secondo i grandi media americani! (Signini)


un delicatissimo coinvolgimento che includeva sostegni dall’estero da parte delle agenzie di intelligence, quella israeliana del Mossad in prima linea

Attacco alle torri ordito dalla setta satanica Skull & Bones, George W. Bush e dalla sionista AIPAC.
La setta satanica setta Skull & Bones, George W. Bush ed i sionisti dell’AIPAC hanno ordito l’attacco 9/11, ecco le prove schiaccianti Qualcosa deve davvero essere cambiato, perché noi lo sappiamo, lo scriviamo e lo diciamo da sempre, ma ci impressiona vedere che ora anche il New York Post, il Veterans Today e in particolare Gordon Duff, di Press TV, scrivono che l’attentato dell’11 Settembre 2001 non sarebbe stato ideato, condotto e concluso da autonome “cellule terroristiche islamiche”, come ci viene tautologicamente ripetuto da tredici anni a questa parte. L’accusa piombata pochi giorni prima della fine dell’anno sulla testa del massone satanico George Bush, affiliato alla nota setta satanica Skull&Bones (teschi ed ossa), nonché nipote di Prescott Bush, arcinoto finanziatore di Adolf Hitler, è di aver “insabbiato materiale utile alla vera ricostruzione dei drammatici fatti accaduti l’11 Settembre 2001, di aver protetto i veri responsabili dell’orrida azione, di aver mentito al popolo americano(cosa grave negli USA, ndr.), e di aver sospinto l’America in due guerre (Afghanistan ed Iraq) in cui hanno perduto la vita migliaia e migliaia di giovani”. Uomini e donne in salute e con tutta la vita davanti, e dunque essersi anche reso responsabile della marea umana di ex soldati e soldatesse oggi invalidi (mutilati, ciecati, paraplegici…) a cui ha rovinato l’esistenza per sempre. 


Ora, siccome la materia tratta dai siti in cui ho rinvenuto le fonti è molto vasta, ho ritenuto opportuno creare dei paragrafi numerati al fine di gestire al meglio un discorso che richiederebbe molte più pagine. La sionista AIPAC, George Bush ed il colpo di Stato

Mr. James Clapper, Direttore della National Intelligence per conto dell’attuale Presidente USA Mr. Barak Hussein Obama, “ha declassificato nuovi documenti in cui si rivela come la NSA abbia per prima dato il semaforo verde alla raccolta di informazioni fasulle attraverso cui pilotare l’opinione di massa al fine di fomentare la caccia ai terroristi islamici” e così distogliere l’attenzione da dove si preferiva non far procedere le indagini e creare a tavolino un nemico inesistente: i terroristi islamici (Noam Chomsky docet).
L’Amministrazione Obama ha, nei giorni scorsi, stabilito con certezza che l’ex Presidente G. W. Bush “ebbe ad autorizzare una immensa opera di raccolta dati (registrazioni telefoniche, e-mail e quant’altro) per dar vita ad un programma di sorveglianza speciale denominato TSP (Programma di Sorveglianza dei Terroristi)”. Sabato scorso, Clapper in persona ha dichiarato non solo di poter provare il fatto che Bush iniziò le operazione TSP ad una manciata di giorni di distanza dai tragici eventi dell’11/9 ma che fu lui il vero responsabile dei fatti.
A conferma di ciò, il giornalista Gordon Duff di Press TV, sottolinea l’isteria che ha colto in questi giorni George W. Bush ed un certo Paul Sperry, membro di spicco dell’American Israel Public Affairs Committee (l’Agenzia sionista israelo-americana fondata nel 1953 col nome di American Zionist Committee for Public Affairs definita, senza mezzi termini, “The largest lobbying organization in Washington” – la più vasta orgnizzazione lobbistica di Washington). Sperry, usando le pagine del quotidiano New York Daily (di proprietà del magnate australiano Rupert Murdock) ha letteralmente scaricato il barile delle responsabilità dell’attentato 9/11 sul groppone di G. W. Bush e sul groppone del principe Saudita Bandar bin Sultan (già chiaccheratissimo ex Ambasciatore di Arabia Saudita negli States dal 1983 al 2005).
Ciò che in questo momento sta insospettendo l’opinione pubblica americana è il “timore che la potente lobby sionista stia facendo enormi pressioni per mettere nuovamente tutto a tacere in quanto – si legge nel comunicato di Duff – il vero rapporto, quello tenuto nascosto sino a pochi giorni fa, accusa proprio Israele e non l’Arabia Saudita”.

Osama bin Laden, un mito che si schianta come gli aerei nelle Torri Gemelle
Un folto gruppo di “legislatori statunitensi […] i quali hanno invitato il presidente Obama a declassare l’intero rapporto, sono giunti alla sconcertante conclusione secondo cui il vero rapporto, sin ora coperto dal Segreto, dimostra che non vi era alcun coinvolgimento di al – Qaeda, non vi era alcuna ragione di spodestare Saddam Hussein (Iraq) [lungamente sovvenzionato da Bush Padre e dalle sue banche], con la scusa rivelatasi una pagliacciata atroce delle armi nucleari; non vi era nemmeno nessuna ragione plausibile (se non quella di creare il famigerato oleodotto per il petrolio) per invadere l’Afghanistan (dal 7 Dicembre 2004 capitanato da Hamid Karzai, un ex petrolchimico con lunghi trascorsi negli USA);come “non c’era nessun motivo per cacciare (attenzione a questa, reggetevi forte) l’agente della CIA, il colonnello Tim Osman, noto anche come Osama bin Laden” (si ri-vedano i video per i quali Alfonso Luigi Marra è stato attaccato in tutte le maniere per aver fatto dire, oltre a tutto quanto è ora “emerso”, anche molto altro, da Sara Tommasi che, sempre più verosimilmente, è stata proprio per questo oggetto delle “attenzioni” dei segreti segreti mediante dei sicari, non si sa quanto consci, ora i carcere).
A dar manforte a quanto esposto sino a questo punto, subentra un personaggio anziano ma lucido e con un passato prestigiosissimo. Costui è “l’ex Ambasciatore Lee Wanta, uno dei capi dell’Intelligence USA presso la Casa Bianca ed ispettore Generale del Dipartimento della Difesa sotto l’amministrazione Reagan”. Costui è stato schietto e diretto e non si è lasciato minimamente intimorire da chicchessia. Ha “citato gli incontri tra funzionari governativi chiave occorsi con bin Laden, che ha personalmente conosciuto e frequentato, ricordando molti eventi e riunioni, in particolare due, tenutesi rispettivamente a Los Angeles e Washington DC, mentre – guarda caso – negli Stati Uniti pendeva già una taglia sulla testa dello stesso bin Laden”. Salto le ricostruzioni di Mr. Wanta ma chi fosse interessato/a leggerle potrà farlo cliccando questo link: http://www.veteranstoday.com/2013/12/28/mossad-bush-planned-executed-911/ La spia russa e la spia israeliana e la lunga serie di attacchi terroristici
Nel 2007, racconta il giornalista Duff di Press TV, l’FBI inviò una propria divisione a Bangkok (capitale dello Stato thailandese) per intervistare l’ex specialista di intelligence nucleare sovietico Dimitri Khalezov. Alle domande degli agenti dell’FBI, Khalezov riferì che la mattina del 12 settembre 2001 (il giorno seguente al disastro), partecipò ad una colazione di lavoro su invito di Mike Harari, il Direttore delle Operazioni del Mossad (servizio segreto dello Stato israeliano). All’appuntamento vi sarebbero stati anche il figlio del Direttore del Mossad ed altri agenti segreti israeliani. Secondo quanto raccolto dagli uomini dell’FBI che hanno intervistyato Khalezov a Bangkok, egli avrebbe affermato che l’incontro voluto dal Mossad era avvenuto “per celebrare gli attacchi dell’11 / 9, non come aveva detto Netanyahu, come una “casualità fortunata per Israele “, ma come un attacco del Mossad contro gli Stati Uniti”. Nel seguito della testimonianza rilasciata dal russo ai federali americani, si afferma che il direttore del Mossad Mike Harari avrebbe ammesso di aver svolto un ruolo fondamentale nel massacro di Oklahoma City del 19 Aprile 1995 in cui perirono 168 persone – di cui 19 tra bambini e bambine – e ne rimasero ferite ulteriori 680. Secondo Khalezov, la spia israeliana Harari lo stava corteggiando affinché anch’egli aderisse al progetto di bombardare Bali (Indonesia) l’anno successivo, 2002. E, infatti, così le cose andarono: ricorderete tutti e tutte quel filmato del 12 ottobre del 2002 quando un enorme ordigno esplosivo devastò quasi un miglio quadrato di un ristorante di Bali uccidendo 202 persone e ferendone centinaia e centinaia. Anche in quell’occasione (quando la soglia di allarme e sospetto nella popolazione mondiale era al picco massimo nei confronti del popolo islamici) la colpa fu addossata completamente ad “un gruppo islamico”, proprio come non solo con l’11/9, ma, anche, Oklahoma City.
Khalezov confessò agli agenti dell’FBI che “Harari sosteneva di essersi avvalso di armi nucleari per abbattere le torri gemelle l’11/9. Harari ha anche detto – testimonia il sovietico – che furono due missili (uno “tipo Cruise” l’altro un “Granit”) ad abbattersi sulle facciate del Pentagono, con tutta probabilità acquistati attraverso un tale di nome Victor Bout”, noto trafficante di armi.
Bout, “residente a Bangkok come Harari e Khalezov, è stato arrestato a Bangkok nel 2008 e successivamente estradato negli Stati Uniti sulla base di un atto d’accusa altamente classificato con l’accusa di aver fornito i missili utilizzati per attaccare il Pentagono”.

A che punto sono le nuove indagini?
Finora, la prima relazione al convegno sulla falsificazione Bush non vede altri nomi iscritti oltre a quello dell’ex Presidente massone. Gli altri esecutori, assicurano le fonti, sono ancora al sicuro per il momento; e la loro identità risulta ancora protetta da protocolli di sicurezza gestite dal presidente Obama, nonostante le insistenti e reiterate richieste del Congresso. Rimane sospetto il comportamento del sionista Sperry, il quale cita la CIA come fonte ma sembra essere più orientato a deviare la possibile ricaduta contro Israele che altro. Ma lui non molla, “Sperry sta continuando ad organizzare coordinamenti con i movimenti del dell’AIPAC per sedare la richiesta del Congresso di declassificare la relazione. Tale mossa potrebbe essere un’indicazione che l’intelligence israeliana – come Khalezov indica – ha lavorato con Bush per pianificare ed eseguire 11/9”.

Conclusioni sullo “stato dell’opera” secondo Press TV “Questa settimana, i rappresentanti del Congresso Stephen Lynch e Walter Jones, hanno ufficialmente formulato una risoluzione chiedendo ai colleghi membri di unirsi a loro al fine di persuadere il Presidente Barak Hussein Obama a procedere alla declassificazione dell’intero documento ivi comprese le famose 28 pagine delle oltre 800; pagine che sembra siano state artatamente nascoste per il timore che quanto in essere riportato possa determinare una rivoluzione, sul piano degli equilibri internazionali, planetaria. Qualcosa che se venisse a galla in questo momento di grande crisi generalizzata rischierebbe di aprire la mente di sette miliardi di persone circa il vero ruolo dei varii servizi segreti mondiali e di quale opinione/considerazione essi abbiano della vita delle persone comuni. Ciò che è appare chiaro è che il presidente Bush fosse sempre stato informato ed edotto sui fatti e sui piani segreti e che fosse pienamente consapevole che né l’Afghanistan né l’Iraq siano mai stati coinvolti con l’attentato del 11/9 e che l’azione militare condotta contro queste due Nazioni fu scatenata proprio per coprire il coinvolgimento della sua amministrazione (del massone Bush); un coinvolgimento che includeva sostegni dall’estero da parte delle agenzie di intelligence, quella israeliana del Mossad in prima linea. In quella occultata sezione di 28 pagine vi sarebbe scritto l’ordine al massacro, ordine personalmente emanato da Bush in persona. Sul rapporto originale offerto al Congresso, si stima 5 -10.000 parole siano state omesse e che vi siano pagine e pagine di linee tratteggiate, interpolazioni e sostituzioni in varii punti del testo. “Questa è solo la più recente delle rivelazioni che l’AIPAC è riuscita a sopprimere grazie al suo predominio sugli organi d’informazione” afferma Duff. Un potere a noi italiani ed italiane non certo alieno visto che, guarda caso, qui in Italia l’informazione coartata di regime finge che nulla stia accadendo dall’altro capo dell’Oceano!!! Ciò che è sempre più chiaro è che “molti degli alleati dell’AIPAC a Washington hanno avuto accesso alla relazione integrale, quella non manipolata. Un’intera amministrazione, i leader del Congresso, del Pentagono, della CIA, della NSA ed una dozzina di altre organizzazioni erano al corrente di quanto fosse contenuto in quelle maledette 28 pagine, tutti sapevano cosa c’era nella relazione parlamentare. Tutti hanno mentito alla Commissione 11/9. Sono tutte misure disposte per limitare, incanalare e reprimere la libertà delle genti, centinaia di migliaia piccoli 11/9 si verificano ogni giorno in tutto il mondo, rapimenti, torture, stupri… E quali verità abbiamo in mano? Nessuna, solo un pugno di menzogne. Basta con le menzogne”​​.

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