Il 27 gennaio scorso, Giornata della Memoria, ho ascoltato in tivù le parole del Capo dello Stato Giorgio Napolitano nel corso della cerimonia in ricordo delle vittime della Shoah. A un certo punto non ha potuto fare a meno di riferirsi allo scherzetto fatto dai servizi segreti israeliani alla sinagoga, a un mostra sulla cultura ebraica e all’ambasciata d’Israele a Roma, con cui sono state inviate due teste di maiale mozzate e una borsa di carta straccia. Riferendosi alle teste di maiale ha usato l’espressione “materia ripugnante”, cosa che non avrebbe detto se si fosse trattato di teste umane. Ho provato a vedere se la trasmissione in diretta era a reti unificate, ma ho visto che era solo su RAI 3, mentre tutte le altre stazioni trasmettevano programmi di altro genere. Usare l’aggettivo ripugnante è stata una leccatina nei confronti della mentalità ebraica, dato che per i cristiani il corpo del maiale, di cui nella cultura contadina non si butta via niente, ha una valenza del tutto diversa e non sicuramente ripugnante, visto che si usano anche le budella per farne insaccati. Che abbia detto “materia”, invece, è del tutto in linea con la cultura specista giudaico-cristiana che considera gli altri animali tutto fuorché persone, trattandoli di volta in volta come merce, oggetti, strumenti, corpore vili e, in sostanza, materia bruta.
Sul fatto che anche il corpo umano sia materia non ci piove, ma la percezione che ebrei e cristiani ne hanno è diversa, in quanto i loro filosofi nel corso dei secoli hanno fatto le acrobazie per trovare le differenze tra uomo e bestie e per dotare il primo di qualcosa in più rispetto alle seconde. Sulla figura del Capo dello Stato sarebbe meglio stendere un velo pietoso, dato che aveva detto che non avrebbe svolto un secondo mandato ma che, per il bene dell’Italia, lo ha dovuto fare.
Sui suoi discorsi di fine anno si può dire che piacciono solo ai suoi tirapiedi, regolarmente intervistati il giorno dopo, mentre al resto degli italiani provoca, nella migliore delle ipotesi, fastidiosi conati di vomito. Il discorsetto che ha pronunciato di fronte alla comunità ebraica di Roma non l’ha scritto lui, bensì il suo staff di creativi, che gli scrivono anche quei pistolotti retorici che infligge tutti i 31 dicembre, e quindi lui è solo una marionetta che sta lì per recitare la sua parte: gli Illuminati non hanno bisogno di niente di più. Anche un vecchio rincoglionito gli va bene, oltre al fatto che in tutta la sua carriera ha servito fedelmente gli USA, pur facendo parte del partito comunista, ed è giusto che ora venga ripagato facendogli fare il capo di una nazione allo sbando. Pedina di second'ordine.
Ora è scoppiato il caso di Giorgio Sorial, deputato Cinque Stelle, che ha definito Napolitano come un boia che fa cadere la ghigliottina e taglia le teste, metafora che si riferiva al tempo limitato concesso alle opposizioni, vale a dire al M5S, per gli interventi in aula su Bankitalia e IMU. Io lo avrei definito capo di una banda di assassini che stanno istigando al suicidio (e ci riescono) migliaia di italiani, ma io non siedo sui banchi del parlamento. Arriverà la vendetta da parte della magistratura, altro covo di briganti massoni, nei confronti di Sorial, o forse faranno solo una sceneggiata, l’ennesima, se è vero il sospetto che il movimento di Grillo e Casaleggio è funzionale all’agenda degli Illuminati. In ogni caso, le conseguenze penali per il deputato “blasfemo”, saranno limitate.
Oggi comunque, Grillo ha annunciato l’impeachment, termine che avrebbe fatto meglio a tradurre in italiano, ammesso che esista nella lingua italiana. Non so bene come funziona, perché, essendo d’importazione dalla nostra Madre Patria, potrebbe avere un significato diverso, per noi, rispetto a quello che ha oltre Atlantico.
Vedremo.
Io spero che arrivi presto la resa dei conti, in qualunque modo essa dovesse manifestarsi.
E, come me, penso che siamo in tanti ad aspettarla.
Altro che boia!
http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/
Oggi comunque, Grillo ha annunciato l’impeachment, termine che avrebbe fatto meglio a tradurre in italiano, ammesso che esista nella lingua italiana. Non so bene come funziona, perché, essendo d’importazione dalla nostra Madre Patria, potrebbe avere un significato diverso, per noi, rispetto a quello che ha oltre Atlantico.
Vedremo.
Io spero che arrivi presto la resa dei conti, in qualunque modo essa dovesse manifestarsi.
E, come me, penso che siamo in tanti ad aspettarla.
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