"THE END"

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mercoledì 11 aprile 2012

SIMBOLI OCCULTI NEI LOGHI CORPORATIVI (PT.1)

Fonte
Le elite sono costantemente impegnate ad aumentare il loro margine di profitto e non si fermeranno di fronte a nulla per ottenere più guadagni: ricorrono addirittura all’uso della psicologia e del simbolismo esoterico per influenzare inconsciamente le persone, sfruttando antichi e positivi simboli a loro vantaggio.
Il logo della Mercedes Benz vi fà pensare al “lusso”, allo “stile”, alla “classe” e al “comfort”?



Sopra: Il logo della Mercedes Benz.

Questo è probabilmente il significato che ha oggi, ma per migliaia di anni ne ebbe uno molto diverso. Fu il “Triquetra” dei Druidi e dei Celti, i quali conoscevano il suo segreto: la naturale forma del simbolo ha la capacità di stimolare la psiche umana e risvegliare i nostri poteri spirituali quando la osserviamo.

La Triquetra fu principalmente un dispositivo cerimoniale nell’Europa del neolitico, utilizzato nella magia, e negli incantesimi rituali e religiosi. Sovrapponendo la Triquetra sopra il logo Mercedes si produce immediatamente un parallelo molto evidente:

A sinistra: il logo Mercedes. A destra: La Triquetra in latino tri (“tre”) combinato con quetrus (“con angoli” “punte”). Fu trovata incisa sulle pietre runiche del Nord Europa e sulle prime monete germaniche.

La Triquetra apparve in numerose opere pagane, a cominciare dai templi per passare poi alle pareti delle cattedrali gotiche. La Mercedes ha preso questo logo inducendo un cambiamento semantico nel simbolismo del logo, scollegandolo dalla nostra ricerca interiore del sé e collegandolo invece ad un prodotto (in questo caso, una macchina).

Si potrebbe effettivamente pensare ad una coincidenza: alcuni sostennero che il logo Mercedes fosse in realtà il simbolo dei “raggi di una ruota” in riferimento alle gomme. Questo argomento, tuttavia, venne inficiato dal fatto che il logo attuale fu creato dalla fusione dei loghi di Daimler e Benz nel 1926. Il logo di Daimler, prima della fusione, era una Triquetra, solo in seguito venne modificato nella forma attuale.

Possiamo trovare la Triquetra anche in un’altra casa automobilistica, la Mitsubishi:

A sinistra: il logo Mitsubishi, che risale al 1870. A destra: La Triquetra.

“Mitsubishi”. “Mitsu” significa “Tre” e “Hishi” significa diamante/rombo. Fondendo i due termini otteniamo la parola “tre rombi/diamanti”, mostrati appunto nel logo.

Potrebbe essere una coincidenza ma è improbabile: i fondatori di Mercedes e Mitsubishi capirono il potere celato dietro questo simbolo e lo sfruttarono per controllare i loro consumatori.

Psicologi e mitologi, come Carl Jung e Joseph Campbell insegnarono a lungo che simboli come questo continuano ad avere influenza sulla mente umana. Sono profondamente radicati nella nostra coscienza culturale, con un significato che da molto tempo è stato dimenticato, ma che continua a saltar fuori, bypassando logica e ragione attingendo a una fonte ancora più primordiale che si trova dentro di noi. Gli esperti di marketing da circa un centinaio di anni conoscono il legame di queste icone alle emozioni più primitive del consumatore. Anche se non conoscessero il reale significato dietro al simbolo esoterico, ne capiscono intuitivamente l’effetto, sfruttandolo nei loro prodotti e creando inconsciamente, nelle menti dei consumatori, un legame tra questi simboli e i loro prodotti.

Una volta imparate e associate, l’identità del simbolo e le emozioni che suscita, si radicano per sempre nella mente, penetrando nelle profondità del nostro inconscio.

Sopra: Il telefilm Streghe mostra anch’esso la Triquetra e il “potere del Trio”, la stessa identica “magia” utilizzata dalla Mercedes.

Il potere del marketing esoterico è quello di lanciare i prodotti a nuovi livelli, dimostrando una completa padronanza della geometria, della poesia e della prosa. Queste antiche arti sprononano le persone ad agire mediante un’influenza inconscia, una sensazione culturale che si manifesta in coloro che “comprano” la Triquetra in questo caso, incorporata nei prodotti Mercedes e Mitsubishi.

LOGHI OCCULTI DELLE COMPAGNIE PETROLIFERE

Diamo ora un’occhiata ad un altro settore che sfrutta l’antico simbolismo e cioè quello del petrolio.
Texaco
Shell
Sunoco
Amoco
Chevron
Gulf
Mobil

Sono quasi tutti nomi familiari. Tuttavia, ognuno di essi possiede un logo antico, esoterico e caricato di energia mistica.



“Vedi, i tuoi assassini ti avvicinano con il sorriso, vengono in amicizia, sono le persone che si prendono cura di te per tutta la vita”.

-Henry Hill, Quei bravi ragazzi


Tutti questi loghi hanno in loro un potere intrinseco derivato dagli antichi simboli che rappresentano: sono, infatti, così efficaci nell’influenzare le persone, che il loro utilizzo sembra trascende il semplice marketing per approdare nel reame del controllo mentale.

Fra poco verranno spiegati nel dettaglio i simboli, ma prima dobbiamo capire perché sono così efficaci. L’efficacia di questi simboli viene illustrata dalla teoria dell’”inconscio collettivo” di Carl Jung. Questa idea, in breve, postula che gli esseri umani hanno una memoria genetica, un ricordo degli stessi riti di passaggio, idee, immagini e così via. Queste memorie sono condivise e spesso prendono forma come simboli: alcuni esempi includono il sole come simbolo del calore, o i teschi che simbolizzano la morte. Jung chiama questi simboli “Archetipi”. Secondo lo psicologo non li conosciamo per esperienza personale, ma dalle migliaia di anni di esperienza accumulate dai nostri antenati.

Questi loghi aziendali, quindi, fanno leva su questi archetipi. Sono incastonati nell’essenza di ognuno di noi e le grandi compagnie petrolifere, ovviamente, sembrano saperlo. Prendiamo, ad esempio, il simbolo della conchiglia, che è il logo della Shell Oil Company:

LA CONCHIGLIA DI MARE

In alto, da sinistra a destra: il logo aziendale della Shell; “La nascita di Venere” di Botticelli, Afrodite in una conchiglia di Amisos, che si trova ora al Louvre. In basso, da sinistra a destra: conchiglia presente nel design del Campidoglio a New York; moneta antica con conchiglia. una conchiglia sopra l’ingresso di una banca a Buffalo, NY; conchiglia all’interno di una Chiesa LDS.

Conchiglie: Le conchiglie sono amate quasi da tutti, disseminate per la spiaggia, come gioielli di mare che quotidianamente molti bambini (e anche adulti) raccolgono. Pochi si rendono conto, tuttavia, che per gran parte della storia umana, le conchiglie ebbero un ruolo fondamentale per l’uomo, vennero utilizzate in tutti i campi, dai soldi all’arte. Le persone dell’età della pietra utilizzavano le conchiglie per ornare i loro gioielli, case e barche. Nei paesi tropicali, molte tribù utilizzavano le conchiglie come moneta. Gli Inca seppellivano delle conchiglie con i loro morti. Nel corso della storia, architetti e artisti incorporarono nelle loro opere svariati simbolismi tra cui appunto la conchiglia. Le cattedrali gotiche e la famosa Alhambra in Spagna ne sono un esempio. Tra le rovine a Pompei, vennero trovate conchiglie utilizzate per decorare le statue delle divinità:

Sopra: L’antico popolo di Pompei, adornava le figure sacre con delle conchiglie.

Come risultato di queste antiche usanze, le conchiglie vennero incorporate nel nostro inconscio collettivo come simbolo positivo.

Nella mitologia greca e romana le conchiglie erano un mistico simbolo di prosperità, di rigenerazione e, associate al mare, della fonte della fertilità.Tutti veniamo dal mare, allo stesso modo nel quale tutti siamo nati dal grembo di nostra madre, la conchiglia divenne così simbolo della nascita mitica della dea (cioè Venere, Afrodite, ecc.)

Per questo motivo, la conchiglia rappresentò la divinità femminile nel culto pagano, e venne associata con:
l’amore
la nascita
la rinascita
la manifestazione
la riproduzione

Nella mitologia romana si dice che, Venere, la dea dell’amore e della fertilità, venne creata dalla schiuma portata a riva sulla cima di una conchiglia. Molti dipinti di Venere raffigurano una conchiglia per identificarla. Un esempio classico è La Nascita di Venere botticelliana.

Le conchiglie decorative salirono alla ribalta nel 17 ° secolo, quando la nobilità europea, si ispirò ai palazzi De Medici a Firenze e alla Villa d’Este appena fuori Roma, reclutando artisti per ricreare meraviglie simili nelle loro proprietà. La conchiglia e altri temi riguardanti il mare sono prominenti nello stile rococò francese.

La conchiglia è legata al famoso Cammino di San Giacomo (aka “Il cammino di Santiago”), che esisteva da migliaia di anni. Fu uno dei pellegrinaggi cristiani più importanti in epoca medievale, insieme a Roma e Gerusalemme.

“La conchiglia è il simbolo tradizionale di Giacomo, figlio di Zebedeo, ed è popolare tra i pellegrini lungo il Cammino di San Giacomo verso il santuario dell’apostolo, a Santiago de Compostela in Spagna. I cristiani medievali che intraprendevano il pellegrinaggio al suo santuario indossavano spesso il simbolo della conchiglia nei cappelli o nei vestiti .. “

-Wikipedia

Sopra: conchiglie, simbolo del pellegrinaggio alla Cattedrale di Santiago de Compostela in Galizia, Spagna nordoccidentale.

Mentre molti avranno familiarità con il Cammino di San Giacomo, pochi ricordano che in realtà esso venne costruito sulle rovine di un percorso sacro, molto più antico. Il pellegrinaggio serviva per favorire la fertilità e veniva percorso dalle giovani coppie che volevano avere un figlio. Fedele al suo antico significato, si narra che i pellegrini portassero con se una conchiglia. I cristiani continuarono questa tradizione in parte, ma dedicarono il percorso a San Giacomo.

Sopra: L’evoluzione del logo Shell nel corso del secolo passato.

Così, il simbolo pagano della conchiglia è parte di noi, del nostro inconscio collettivo. Per noi ha delle connotazioni postive, proprio come il prossimo simbolo che andremo ad analizzare, il diamante/rombo:

IL DIAMANTE PERFETTO

In alto, da sinistra a destra: Il logo aziendale della Sunoco, il simbolo del rombo in cima alla scala esterna della Reid Hall, del Manhattanville College; rombi presso il Tempio di Borobudur. In basso, da sinistra a destra: disegno esoterico massonico trovato nei libri di René Guénon, lettera dell’antico alfabeto runico chiamata “ingwaz”; modello reticolare a rombi, in Perù, piastrellatura del pavimento esterno, del porticato ovest, della Reid Hall, presso il Manhattanville College; tappeto Navajo, con rombi stilizzati.

Il Diamantre/Rombo.

Il simbolo del rombo appare in ogni epoca, cultura, religione, setta esoterica e tradizione spirituale. I diamanti vennero apprezzati come gemme fin dai tempi antichissimi. Diamante deriva dalla parola greca “adamas” o “autentico”, “immutabile”, “indistruttibile”, “indomabile”. Un diamante dura per sempre, ci ha insegnato la pubblicità della De Beers e i massoni che hanno incluso il rombo nel design delle loro opere, tra cui chiese, castelli e cattedrali.

Il diamante rappresenta sia il terreno sia qualcosa che dura per sempre, simboleggiando l’eternità e uno stato più elevato raggiungibile dall’essere umano – un’apoteosi, che culmina nell’acquisire capacità fisiche e spirituali superiori:
“Il più sacro dei corpi” (wujud al-Aqdas) e “il corpo sopraceleste” (jism asli Haqiqi) nel Sufismo
“Il corpo di diamante” nel Taoismo e nel Vajryana
“Il corpo di luce” o “corpo arcobaleno” nel buddismo tibetano
“Il corpo di beatitudine” nel Kriya Yoga
“Il corpo immortale” (soma Athanaton) nell’Ermetismo
“Il corpo superconduttore” nel Vedanta
“Il corpo radiante” Nello gnosticismo e nel neo-platonismo
“La gloria di tutto l’universo” e “il corpo d’oro” nella tradizione alchemica
“Il corpo astrale” secondo alchimista Paracelso
“Il corpo immortale” (soma Athanaton) nel Corpo Ermetico
“Il corpo solare” in alcune scuole misteriche
“Il corpo diamante del tempio di Dio” tra i Rosacroce
“Il corpo o l’essere luminoso” in Egitto
“La potenziale dimora divina” (o fravashi fravarti) nella antica Persia
“Il corpo perfetto” (soma teilion) nella liturgia mitraica

Il “Corpo Diamante” o vajra deha è un termine tantrico che descrive il processo di raffinazione del corpo fisico attraverso le pratiche dello hatha yoga. Si tratta di un continuo perfezionamento del corpo fino a quando non è così leggero e etereo che si trasforma in una forma spirituale. E’ raggiungibile solo abbandonando le limitate percezioni del corpo, spostandosi ad uno stato di conoscenza superiore.

Il processo è metaforicamente analogo all’intenso calore e pressione necessari per ottenere un diamante, il corpo fisico viene spinto a limiti attraverso i quali si purifica e raffina verso una forma più forte e più pura. In questo sistema, il metodo dovrebbe non solo portare il praticante al livello più alto di coscienza, ma anche dotarlo di poteri magici, tra cui l’immortalità stessa.



Il famoso guru e leader indiano Sri Aurobindo chiamò questo “corpo divino” l’ultimo stadio dell’evoluzione umana. Credeva che, attraverso la grazia divina, la meditazione e l’impegno fosse possibile ottenere una sorta di “condizione immortale” risultante dalla transustanziazione del corpo di carne.

Secondo la sua dottrina, i semi di questa forma immortale, il Corpo Diamante, si trovano in forma potenziale dentro ognuno di noi. Tutti gli esseri umani possiedono questa abilità con la quale è possibile trasformarsi in un essere eterno. Può essere tracciato un parallelo citando la metamorfosi del bruco in farfalla:

“E ‘possibile che il corpo umano si comporti come un bozzolo per una forma più alta, più complessa più longeva e potenzialmente immortale?”

-Dr E. Mitchell Gibson

Questo parallelo non sfuggì ai nostri antenati: il simbolo del rombo a forma di farfalla (vedi sotto) è comune nei popoli indigeni nativi del Nord America, Canada e Messico. Molte delle nazioni indiane identificavano la farfalla con “l’immortalità“.

Sopra: Il simbolo della farfalla per i nativi americani, nella forma di un rombo/diamante.

L’immaginario del diamante/farfalla trasmette elementi di rinascita, rivitalizzazione e metamorfosi, comprendendo tutti questi ideali e profondi significati in un unico simbolo struggente

Chiaramente, il simbolo del diamante/rombo accompagna l’uomo da innumerevoli secoli ed occupa quindi un posto nel nostro “inconscio collettivo”, che ce ne rendiamo conto o no, è uno dei simboli più potenti nell’inconscio collettivo umano – La sua presenza nel logo della Sunoco (ma anche, curiosamente, nella Triquetra della Mitsubishi) è tutt’altro che una coincidenza.

TORICA/FIAMMA ETERNA

In alto, da sinistra a destra: il logo della Amoco; retro della moneta da dieci centesimi, cancello d’acciaio presso la Book and Snake Society a Yale, la quarta più antica società segreta della Yale University. In basso, da sinistra a destra: Replica della torcia della Statua della Libertà, Statua della Libertà; Fiamma della TriStar Pictures; torcia olimpica.

La fiamma/Torcia Eterna. La torcia è, per gli standard moderni, una tecnologia piuttosto antiquata, essendo stata soppiantata dall’energia elettrica. Per i nostri antenati, tuttavia, la torcia rappresentò la luce e la vita per migliaia di anni (e, simbolicamente, l’immortalità e l’illuminazione eterna), simbolo molto positivo nell’inconscio collettivo.

Una delle più note è la torcia olimpica. La torcia olimpica è la fiaccola di Prometeo, colui che diede il fuoco agli uomini, un’immagine molto positiva in linea con il suo significato simbolico di illuminazione:

Sopra: Prometeo ruba il fuoco

Prometeo fu un campione del genere umano che rubò il fuoco di Zeus e lo donò ai mortali. Zeus lo punì per il suo crimine, legandolo ad una roccia mentre una aquila gigantesca, ogni giorno, gli mangiava il fegato, il quale ricresceva di notte per essere mangiato il giorno successivo.

Sopra: Scultura su una facciata del Rockefeller Center. Vi è una torcia nel mezzo, un uomo a destra e una donna a sinistra. Tutto ciò è un chiaro riferimento alla dottrina degli opposti.

La Statua della Libertà tiene in mano una torcia enorme. Quando è posta sopra la testa, una torcia simboleggia la vita e la forza rigenerante della fiamma. Molte università e college, nei loro simboli ed emblemi, utilizzano torce. In Inghilterra nella prima metà del XX secolo, venne utilizzata una torcia come cartello stradale per indicare una scuola, che è un luogo di illuminazione.

Gli antichi Greci consideravano il fuoco sacro, utilizzavano torce nei loro rituali notturni e negli eventi sportivi (che avevano un connotato quasi religioso). Oggi,portare la torcia per qualcuno può significare coltivare un amore duraturo o desiderare qualcuno o qualcosa di irraggiungibile.

La fiaccola, è dunque un simbolo molto positivo di vita e di illuminazione nel nostro inconscio spirituale, un significato molto profondo che è stato sfruttato dalle corporazioni nel tentativo di influenzare i consumatori.

LO SCUDO DELLA CHEVRON

In alto, da sinistra a destra: Logo aziendale della Chevron; dettaglio del sigillo statunitense; Sigillo americano. In basso, da sinistra a destra: Scudo Castilla y León; scudo in cima alla facciata meridionale della Reid Hall al Manhattanville College di Purchase, a NY; antico scudo romano.

Lo scudo è un arma personale, destinata a bloccare un attacco, o arrestare i proiettili come frecce o smorzare un colpo. Gli scudi vennero usati fin dalla preistoria, rendendo anch’essi parte dell’inconscio collettivo. Le forme degli scudi variano, naturalmente, a seconda del tempo e del luogo, il design dello scudo può essere quadrato circolare, ondulato. Spesso gli scudi venivano colorati con un pattern determinato o con immagini di animali che si svilupparono poi negli emblemi araldici.

Come icona simbolica, lo scudo è un simbolo positivo, che ha come caratteristiche la protezione spirituale e la forza d’animo.

“Il significato simbolico dello scudo equivale ad una semplice trasposizione della sua funzione difensiva al piano spirituale.”

-Juan Eduardo Cirlot, A Dictionary of Symbols

La teoria che sta dietro la protezione spirituale è semplice: la negatività in forma spirituale può essere altrettanto dannosa di quella in forma materiale. La paura, la rabbia, la depressione, le persone/luoghi, gli argomenti negativi, tutti questi possono aggrapparsi a noi causandoci, nel tempo, problemi. La pulizia spirituale riduce i danni che l’energia negativa ha sulle nostre vite.

Un tipo di scudo pertinente qui è il sigillo, considerando anche il fatto che somiglia al logo della Chevron visto sopra. Il sigillo è un particolare tipo di scudo perché è unico per ogni famiglia, molte di esse lo tramandarono per diverse generazioni, impregnando lo stemma familiare, di caratteristiche distintive in aggiunta al suo uso puramente difensivo .

Lo scudo non viene utilizzato quasi più ai giorni nostri, ma per migliaia di anni rappresentò difesa e protezione per gli esseri umani di tutto il mondo. Per questo ha un significato molto importante nel nostro inconscio collettivo.

IL DISCO SOLARE

In alto, da sinistra a destra: Il logo aziendale della Gulf; Horus con disco solare; bandiera giapponese; In basso, da sinistra a destra: Horus con disco solare; ancora Horus con il disco solare.

Il simbolismo solare (noto anche come “culto del sole”) può essere trovato nel corso della storia e della preistoria. Il disco solare in particolare è un simbolo molto antico, usato in riverenza e commemorazione dalle antiche culture in tutto il mondo, in particolare da quella egiziana.

Il simbolismo del sole è abbastanza ovvio: il sole dà calore e luce, entrambi necessari alla vita. Come risultato di questa straordinaria forza vivificante, le divinità solari vennero spesso considerate potenti e forti, addirittura supreme (Ra in Egitto, per esempio).

Il sole è raffigurato come un cerchio (cioè, il cerchio perfetto), che, senza inizio nè fine, è da sempre significato di eternità, dell’anima immortale. Questo garantisce alle divinità solari come Ra un’immediatezza che gli dei giudaici non hanno, come ad esempio il senso che il dio sole sia dentro di noi. Il sole viene rappresentato anche come una ruota o un carro, metafore per anima e per la sua incarnazione o manifestazione nel mondo, ecco degli esempi:
Trundholm carro solare della divinità nordica, Sol, disegnato da Arvak e Alsvid
Il dio greco Helios in un carro a cavallo (anche Phaeton)
Il Sol Invictus raffigurato in sella ad una quadriga sul rovescio di una moneta romana
Il Surya vedico guida un carro trainato da sette cavalli

Nell’antica simbologia egizia, il sole veniva raffigurato come il simbolo di “Aten”, le sue ali significano l’ascensione, o l’elevazione spirituale dell’anima, lo scopo della vita umana. I suoi serpenti gemelli raffigurati così perfettamente simmetrici stanno a significare la dualità in perfetto equilibrio, necessaria per raggiungere l’ascensione spirituale:



Nell’antica religione egizia, il disco solare divenne un simbolo primario di Ra, il sole. Il disco solare venne scolpito sulle porte di molte tombe egizie e templi, e appare su molti papiri. E’ spesso accompagnato da ali.

La torre di 44 piani del Gulf, nel centro di Pittsburgh, Pennsylvania, (l’ex sede sociale della Gulf Oil Company) ha la forma di una piramide egizia! La torre fu la sede di una delle principali società petrolifere multinazionali del suo tempo ed ebbe come simbolo il sole egiziano.

Il simbolismo è molto evidente nel logo della Gulf, per gli scettici o i non sono convinti, tuttavia, basta guardare la torre qui sopra, nel centro di Pittsburgh. La parte superiore è una “piramide a gradoni”, come lo erano i templi egizi, una connessione che porta il logo della Gulf dal regno della coincidenza al regno della probabilità.

Le connotazioni del sole rappresentano un principio estremamente positivo che rimane saldo nella coscienza collettiva e molti artisti, autori e compositori hanno “aggiunto” la bellezza e il calore del sole alle loro opere. Il pittore olandese Vincent van Gogh creò paesaggi che espremevano la sua gioia con un sole splendente. La poetessa americana Emily Dickinson scrisse una poesia intitolata “The Sun”, in cui descrisse il sorgere e il tramontare del sole. Il compositore russo Nicholas Rimskij-Korsakov incluse una bellissima canzone “Inno al Sole”, nella sua opera Il Gallo d’Oro.

Sapendo tutto questo, la Gulf Oil utilizzò il simbolo del sole nel suo logo, perché l’uomo è attratto dal suo potere, da millenni.

PEGASO

In alto, da sinistra a destra: Il logo aziendale della Mobil Oil , Pegaso, Pegaso volante, bronzo greco, 300-268 aC, lastra di bronzo raffigurante pegaso (“Pegaz” in persiano), scavata a Masjed Soleyman, nel Khuzestan, in Iran. In basso, da sinistra a destra: Bellerofonte e Chimera, soffitto di un attico, ca. 425-420 aC, pegaso in argento nell’arte greca 480-450 aC; antica moneta greca di Corinto 360 aC.

Il Pegaso è una delle creature mitologiche più famose. E’ un cavallo alato divino, di colore bianco e simboleggiò la velocità, la potenza e il trasporto rapido sin dalla preistoria. Inoltre, Pegaso simboleggia l’immortalità dell’anima, essendo colui che trasporta e protegge lo spirito in viaggio verso il piano astrale.

Pegaso è strettamente legato a varie divinità greche, come Poseidone / Nettuno (emozione); Athena / Minerva (la sapienza celeste); Zeus / Giove (orientamento e creatività).

Dal Medioevo fino al Rinascimento, il Pegaso era un simbolo di saggezza e soprattutto di fama. Nel 19 ° secolo, divenne un simbolo di poesia e una musa da cui trarre ispirazione poetica.

Il simbolo del Pegaso in sè è giù una combinazione unica tra il cavallo e le ali: il cavallo per ogni mitologia e religione del mondo è un potente simbolo. Per molti potrà rappresentare la forza, la virilità… le ali, d’altra parte, rappresentano la preghiera, la contemplazione, l’anima e la capacità di trascendere il peso degli oneri terreni.

Il cavallo alato di Pegaso simboleggia quindi le vette del potere naturale di ogni uomo, un’innata capacità di spiritualizzazione e di convertire il male in bene.

A sinistra: il logo della TriStar Pictures. A destra: Il pegaso di Reader Digest.

Per riassumere, risulta evidente come le grandi compagnie petrolifere abbiano usato simboli antichi, potenti e iconici per i loro loghi. Tutti lo hanno fatto per la stessa ragione: queste aziende hanno sempre saputo che sarebbe stato più facile attirare il pubblico utilizzando simboli già pronti, potenti e positivi, piuttosto che partire da zero.

La Conchiglia (Shell), il Rombo/Diamante (Sunoco), la Fiaccola (Amoco), lo Scudo (Chevron), il Sole ( Gulf) e il Pegaso (Mobil) sono tutti simboli antichi che noi, come razza antica, riconosciamo, non a livello cosciente , ma che possiamo ritrovare nel nostro “inconscio collettivo”.

Nella seconda parte analizzeremo il logo della Texaco, che è un altro logo aziendale modellato su un altro antico emblema, il pentagramma (noto anche come “pentacolo”.)

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