"THE END"

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lunedì 28 aprile 2014

La strage degli ufologi

Susan Reed, il cui vero nome era Jennie Gosbell, è stata l'autrice di un libro, intitolato "Body snatchers". E’ un volume sui rapimenti e sui piani di dominio planetario per opera di esseri malevoli. Il corpo esanime della Reed è stato recuperato il giorno 8 ottobre del 2009 a Cable Beach (Inghilterra), dove la donna era in vacanza. La polizia, che ha escluso si sia trattato di omicidio, ha spiegato il decesso come annegamento accidentale.

La morte della Reed, che aveva 44 anni, segue di poco la scomparsa dell'ufologo francese Paul Vigay, anch'egli 44enne, morte occorsa nel febbraio del 2009. L'uomo fu trovato nelle acque di Portsmouth in Gran Bretagna. La fidanzata ed i familiari esclusero che Vigay, studioso di crop circles e che aveva pure collaborato alla realizzazione del film Signs, potesse essersi tolto la vita.

E' probabile che sia la Reed sia Vigay avessero sfiorato verità scottanti: accomunati dalle circostanze della morte e dall'età in cui sono immaturamente scomparsi, ci si deve chiedere se si tratti solo di coincidenze.

La ricercatrice, nel testo sopra citato, delinea uno sconvolgente scenario che altresì converge con le ipotesi formulate in modo (suppongo) indipendente da Corrado Malanga e da Nigel Kerner, congetture circa una dominazione aliena preceduta dall'instaurazione del Nuovo ordine mondiale. L'autrice si riferisce anche "a razze tra cui Grigi, Rettiliani ed Esseri di luce, interessati a prelevare, tramite una tecnologia molto avanzata, materiale genetico, ma soprattutto l'anima (la matrice anima-coscienza, come viene chiamata dalla testimone) umana, nonché ad "attaccare" (nel senso di agganciare) entità aliene nelle vittime prescelte." (L. Pallotta)

Sono evidenti le analogie con le ricostruzioni elaborate da Malanga e da Kerner a proposito di interferenze esterne che si traducono sovente in casi di parassitismo e di predazione dell'anima (?). Non è questa la sede per dibattere sulla questione dell'anima, su che cosa si debba intendere per essa e se sia realistico pensare ad una sua "cattura" per opera di visitatori indesiderati. E', invece, istruttivo enucleare alcuni aspetti su cui la Reed si sofferma: la creazione di ibridi umano-alieni (si vedano gli studi della Wilson, anche se il tema di una specie ibridata è considerato sotto un'altra angolazione, persino confortante); i piani delle élites per sfoltire la popolazione mondiale almeno dell'80 per cento, attraverso guerre infinite, epidemie, un'industria farmaceutica ed alimentare che uccide, gli organismi geneticamente modificati, un sistema bancario che depaupera ed affama le nazioni.

La storia è tenebrosa e culmina nel microprocessore sottopelle, sigillo di un soggiogamento definitivo e letale. Tuttavia ancora più raggelante è la descrizione di una rete creata dai Rettiliani per imprigionare l'anima (?) post mortem. Infatti, quando una persona muore, la sua anima (?) verrebbe confinata in un sistema di contenimento per impedirle di compiere il suo viaggio nelle sfere successive. Non solo, accedendo all'Akasha, le entità malvagie, introdurrebbero nella memoria di chi sta per incarnarsi nuovamente falsi ricordi per provocare sensi di colpa e per appesantire il karma. E' tema spinoso e controverso su cui si è in parte scritto nell'articolo Le esperienze di pre-morte nell'ambito dell'Ufologia cui dunque rimando. Qui sospendo il giudizio, essendo necessari approfondimenti multidsiciplinari per affrontare il soggetto in modo idoneo e soprattutto precisazioni terminologiche che richiederebbero amplissime disquisizioni.

Qualcosa nelle teorie testé accennate lascia perplessi: in particolare nell'enfasi sui Rettiliani perversi potrebbe annidarsi una parziale disinformazione, poiché altre razze potrebbero essere al vertice della piramide invisibile... gli Insettoidi? Infine, se il collasso storico pare imminente e fatale, la catastrofe metafisica implica una visione disperante che ognuno valuterà per quello che rappresenta.

Fonti:

J. Bartley, I ladri di anime, in X Times n. 18, aprile 2010
N. Kerner, Grey aliens and the harvesting of souls: the conspiracy to genetically tamper with humanity, 2010

Le esperienze di pre-morte nell’ambito dell’Ufologia
Sono note le cosiddette esperienze di pre-morte studiate, tra gli altri, da Raymond Moody Jr e da Elizabeth Kubler Ross. Mentre gli scientisti si affannano a ricondurle a situazioni spiegabili con il riferimento alla bio-chimica del cervello, alcuni ricercatori sono inclini a considerarle l'indizio di una realtà spirituale. Recentemente il fisico teorico Fausto Intilla ha elaborato una teoria che, in parte, si aggancia a quanto scrissi in In-formazione. Intilla opina che l'anima (usiamo questo termine in mancanza di altri migliori, senza soffermarci sulle possibili accezioni) sia riconducibile "ad un particolare campo di informazione dinamica, in grado di dissociarsi dal corpo fisico che lo 'ospita', nel momento in cui non vi sono più i presupposti per rimanere legato alla propria sorgente elettromagnetica (attività cerebrale)". L'anima sarebbe "un campo di informazione dinamica capace di auto-organizzarsi, ossia di mantenere costante e regolare la sua struttura nel tempo, senza alcuna interferenza per opera dei comuni campi di energia".

Accantonando qui questioni sulla natura dell'anima che ho già preso in considerazione, vorrei esplorare la possibilità che le esperienze di pre-morte (in inglese menzionate con la sigla N.D.E.) siano dei vissuti su cui si proiettano le ombre dell'Ufologia. E' stato, infatti, ipotizzato che gli scenari percepiti e le sensazioni provate da coloro che hanno varcato la soglia dell'invisibile, siano suscitati da creature "aliene". Queste entità che già non di rado controllano le percezioni dei vivi, per continuare a plagiare gli uomini, creerebbero delle visioni oltremondane spesso conformi alle attese, alle speranze ed alle paure dei morenti. Paradiso ed Inferno sono quindi, secondo tale interpretazione, costruzioni indotte da un'Intelligenza esterna.

Pure il romanziere e rapito Whitley Strieber, autore del celebreCommunion, anche se nell'ambito di una concezione differente, associa le N.D.E. ai visitatori: egli ritiene che i Grigi alberghino nella stessa dimensione o in livelli contigui al mondo dei defunti. Strieber considera i Grigi latori di conoscenze e persino degli psicopompi. Esisterebbe una sfera di realtà in cui tempo e spazio, perdendo i loro connotati consueti e rigidi, diventano elastici e fluttuanti. In questa sfera si muoverebbero le anime disincarnate come i visitors che usano la forza del pensiero per plasmare luoghi e circostanze nonché per viaggiare negli universi.

Alcuni identificano i Grigi con gli Arconti o con i loro emissari, araldi di menzogne, in sembianze di gracili e timide creature. Non credo questa identificazione sia corretta e, contro il rasoio di Ockham, ritengo che il cosmo sia abitato sia da esseri fisici sia da entità disincarnate, da parassiti psichici come da extraterrestri benevoli. Resta da stabilire se i vissuti di quelle persone che sono state rianimate, dopo che era stata constatata la morte cerebrale, siano il vestigio di una dimensione altra o immagini false proiettate da intelligenze desiderose di instillare la fede nell'immortalità dell'anima.

I Testimoni di Geova vedono il diavolo all'opera in tutte le testimonianze relative ad esperienze post-mortem: non mi pronuncio su questa credenza, ma ricorderei che sia la Tradizione sia le più recenti acquisizioni scientifiche tendono a smentirla. In ogni caso, qualora dopo il decesso ci attendesse il nulla, non ne trarrei motivo di inconsolabile dolore.

Lo scienziato ed ufologo Michael Wolf, nell'enigmatica e tesa opera intitolata Catchers of Heaven, a proposito dei Reticuliani afferma:"Sappiamo che questi Grigi manipolano il tempo e lo spazio mediante onde gravitazionali, che producono un'enorme energia e, se si controllano i documenti dei rapporti segreti sulle abductions, sembra che siano capaci di attraversare la materia, leggere il pensiero, comunicare telepaticamente e far fluttuare gli esseri umani, in assenza di strumenti fisici".

Queste stupefacenti doti ci pongono innanzi al mistero dello spirito e della materia, lasciano balenare l'idea di un piano dell'essere dove gli oggetti sono muri mentali. Un improvviso, salvifico risveglio potrebbe portare l'umanità oltre gli angusti confini dell'abitudine percettiva, segate le ferree sbarre del Da-sein. Allora ci accorgeremmo che sarebbe possibile accendere scintille di mondi ed ascoltare l’eco armoniosa della creazione.

Articolo correlato: Medici britannici postulano l'esistenza di una coscienza separata dal cervello studiando le esperienze di pre-morte, 2009
zret.blogspot.com/

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