"THE END"

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mercoledì 16 gennaio 2013

L’UTERO E LA PROPORZIONE AUREA

Un recente studio suggerisce che, durante il periodo di massima fertilità femminile, ovvero tra i 16 ei 20 anni, le proporzioni dei loro uteri riflettono il rapporto aureo. La proporzione aurea è una questione scientifica, che per almeno 2000 anni, appartenne tanto al misticismo quanto alla matematica.
                           

E’ solo un numero – 1,618 – ma per “gli adepti” la sezione aurea, esprime la perfezione estetica, e può essere trovata ovunque ci sia bellezza. Sostengono, ad esempio, che tra tutti i rettangoli del mondo il più piacevole alla vista abbia un rapporto tra lunghezza e larghezza di 1.618.
Di tutti i sorrisi del mondo, quelli più belli hanno gli incisivi centrali più ampi di 1,618 rispetto agli incisivi laterali, che sono 1,618 più ampi rispetto ai loro canini, e così via attraverso i molari.
Ci sono diverse pagine web dedicate all’argomento dove è possibile scoprire la sezione aurea nel volto umano. Se osserviamo ad esempio gli snodi/nocche tra le falangi delle nostre dita, la distanza tra il primo e il secondo è circa 1,618 volte la distanza tra il secondo e il terzo.

                                                       Questo dito rispetta la proporzione aurea




Quello che vedete nella foto sopra è un “artiglio d’oro“, ovvero un paio di pinze a tre punte che si aprono sempre in maniera che il rapporto tra i vertici sia di 1.618.

Tutte le affermazioni circa il rapporto aureo negli esseri umani si rifanno agli elementi esterni del corpo, è per questo che recentemente sono rimasto colpito da Jasper Verguts, ginecologo presso l’Ospedale dell’Università di Leuven in Belgio, che ha cercato di scoprire se il rapporto esista anche internamente.

I ginecologi possono immediatamente riconoscere se un utero è normale o meno in base alle sue dimensioni relative, l’intuizione del dottor Verguts è che queste dimensioni coincidano a quelle del rapporto aureo.

Nel corso degli ultimi mesi ha misurato gli uteri di 5.000 donne usando gli ultrasuoni e compilando una tabella con il rapporto medio tra lunghezza e larghezza dell’utero suddiviso per fasce di età diverse.

I dati mostrano che tale rapporto è di circa 2 alla nascita per poi diminuire costantemente, fino a 1,46 durante la vecchiaia.

Il Dr. Verguts ha scoperto che durante il periodo di maggiore fertilità femminile, ovvero tra i 16 e 20 anni, il rapporto tra lunghezza e la larghezza di un utero è 1.6 – una buona approssimazione per il rapporto aureo.

Il rapporto aureo non è campato per aria. Deriva dalla sequenza di Fibonacci, ovvero quella sequenza di numeri (partendo da o,1) in cui ogni termine è la somma dei due precedenti:

0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, …

Il rapporto dei termini consecutivi della sequenza di Fibonacci converge a 1.618. Ad esempio, 8/5 = 1.6, 89/55 = 1.618.

La sequenza di Fibonacci può essere trovata ovunque in natura e questa nuova scoperta è l’ennesima prova della sua universalità.

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