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lunedì 28 febbraio 2011

Il codice Gini, ovvero la distribuzione dei beni











Il Coefficiente di Gini è una delle principali misure di dispersione statistica ed è comunemente utilizzato per misurare il grado di disparità, di disuguaglianza o forte concentrazione per indicatori quali reddito, benessere, voci di spesa.
Il suo funzionamento è abbastanza semplice: banalizzando si può dire che l’indice è una trasformazione matematica delle somme degli scarti tra tutte le unità non negative del medesimo parametro. Immaginate in sostanza di disporre dei redditi di ogni cittadino di una nazione e di calcolare la differenza per ogni coppia di cittadino per poi ricavarvi la somma di tutte le differenze: Quanto maggiore sarà la differenza tra redditi, tanto più alto sarà il valore della somma finale ottenuta.
Il coefficiente di Gini può variare tra 0 e 1 (e qualche volta viene moltiplicato per 100, per ottenerne una realizzazione su scala 0 a 100). Un coefficiente di Gini con valore basso indica la tendenza all’equidistribuzione, con 0 ad indicare la perfetta uguaglianza, mentre valori di Gini più alti indicano distribuzioni più diseguali, con 1 che corrisponde allo stato di massima concentrazione.
Se come detto l’indice di Gini viene utilizzato per descrivere il grado di disuguaglianza nella distribuzione dei redditi di una nazione, il paese caratterizzato da una condizione in cui un soggetto detiene la totalità delle ricchezza mentre gli altri soggetti non detengono alcun reddito, avrà un coefficiente pari a G=1. Al contrario, se tutti i cittadini di una nazione hanno pari reddito, il coefficiente sarà pari a G=0.
Stando ai calcoli eseguiti di Wolfram e basati sui dati pubblicati dalle Nazioni Unite e dalla CIA sullo stato delle Nazioni al 2008, osserviamo quanto segue:
L’indice è calcolato per 133 paesi. La tendenza centrale dell’indice è rappresentata da un valore mediano pari a 0,388. Il valore minimo è stato rilevato per la Svezia (0,23), paese quindi nel quale la distribuzione dei redditi è più egualitaria. Il valore massimo è stato rilevato per la Namibia (0,707). L’Italia ha un valore pari a 0,33 collocandosi così al

37-imo posto

dopo la Grecia e prima della Moldavia. Il dato è aggiornato al 2005. In realtà vi sarebbe un dato aggiornato al 2008 estratto da Human Development Reports dello UNDP che vede l’indice di Gini per l’Italia salito allo 0,36. 
Cercate pure quello del 2009, le cose non sono cambiate di molto.
PS: Ma il nostro idolo, mito, america, lo dobbiamo inseguire davvero per il nostro bene?
Vedete un pò, tra Russia e Usa sono uno peggio dell'altro.

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