"THE END"

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martedì 24 luglio 2012

Esistono al mondo solo due forze che spingono gli uomini all’azione: l’amore e la paura.

Esistono al mondo solo due forze che spingono gli uomini all’azione: l’amore e la paura. E siccome le nostre azioni, ciò che noi progettiamo e realizziamo è una diretta conseguenza della forza che ci ha mosso, andiamo avedere come sono i modelli economici che derivano da una o dall’altra forza. Per semplificare, immaginiamo un modello economico totalmente generato dall’amore, lo chiameremo economia del paradiso, e uno invece totalmente generato dalla paura, lo chiameremo economia dell’inferno.

Nell’economia del paradiso non esiste il calcolo. Ognuno dà liberamente quello che ha, sia come beni, ma anche come tempo a disposizione degli altri, con un dono gratuito e senza aspettativa di ricompensa, certi che il ritorno ci sia, eccome, anche se non in forma diretta e immediata.

Nell’economia dell’inferno tutto è calcolato. Non esiste oggetto o azione (“servizio”), per quanto banale, che non abbia un suo prezzo, secondo un rigido schema imposto. “Nessuno fa niente per niente”, “non esistono pasti gratis”, e “business is business” sono i detti più ripetuti.

Nell’economia del paradiso non si pensa al futuro. Si pensa che la vita sia adesso, qui, e sia il guardare al passato, sia il pianificare il futuro, sono considerate attività senza senso: tutto quello che si deve fare si deve fare adesso.

Nell’economia dell’inferno si studiano le serie storiche per cercare di indovinare gli andamenti futuri. Si posticipa qualunque godimento ad un tempo futuro, perchè, visto che il sentimento guida è la paura, si deve cercare di mettere da parte per ventuali “tempi duri”.

Nell’economia del paradiso non esiste moneta, proprio perchè non esiste scambio; e non esistono neanche le banche (se non esiste la moneta, a cosa servono?), non esistono interessi, azioni, obbligazioni, bond, BTP, BOT, CDS, spred, ecc.

Nell’economia dell’inferno il denaro è tutto. Chi non ne possiede è considerato un inetto, indipendentemente dalle sue capacità tecnica e doti umane; mentre, sempre per lo stesso motivo, chi ne possiede tanto è considerato quasi un essere superiore, indipendentemente dalle sue doti umane. Il debito e il pagamento di interessi è la condizione della maggior parte della gente, e la necessità di pagare interessi eterni su un debito matematicamente inestinguibile è un cappio invisibile che tiene schiavi quasi tutti. Il denaro è ci a cui tutti tendono ed è la misura di tutto.

L’economia del paradiso era quello che Dio aveva pensato per noi, quando ci aveva messo nel paradiso terrestre. L’economia dell’inferno è dove ci sta portando (ha quasi completato l’opera) Satana, il tentatore, il Falsario, quello che ci ha instillato la volontà di far di testa nostra e, grazie alla paura, è riuscito, un po’ alla volta, a farci arrivare dove siamo ora.

I passaggi, tutto sommato, sono stati semplici. Per paura di non avere abbastanza per il futuro ci ha indotti a non donare gratuitamente ma chiedere qualcosa in cambio: il baratto. Poi, per semplificare le cose, ha inventato un mezzo per facilitare i commerci: la moneta-oro. Poi ha sostituito la moneta oro con la nota del banco, la banconota. Poi ha detto: ma con l’elettronica è più semplice, e adesso conta di scrivere su un chip sottocutaneo il valore del conto corrente di ognuno, in modo da ufficializzare la schiavitù: se non sei conforme, ti disabilito il chip e non puoi fare più niente: nè vendere, nè comprare, sei diventato una non persona. L’aveva detto anche San Giovanni, nell’Apocalisse: chi non avesse avuto il marchio della bestia (il 666 che si trova in tutti i codici a barre di tutti i prodotti esistenti dice niente?) sulla mano o sulla fronte non avrebbe potuto nè vendere nè comprare.

Per attuare questo piano c’è voluto un po’ di tempo, certo, si è dovuto fare in modoche fossimo tutti dipendenti da complessi sistemi centralizzati per l’alimentazione, per l’energia, per l’acqua, per la sanità, l’istruzione, ecc.; si è dovutodisincentivare l’autonomia in tutte le sue forme: alimentare (bassi rendimenti della terra, sovvenzioni per chi NON coltiva, ecc.), energetica (boicottaggio di tutte le tecnologie che non richiedono complessi sistemi centralizzati di produzione e distribuzione), sanitaria (boicottaggio di tutte le soluzioni e cure realizzabili in casa, promozione di un sitema legato alla farmaceutica), politica (sempre meno potere a livello comunale, sempre maggior potere a strutture sovranazionali lontanissime dai cittadini che fingono di rappresentare), il tutto grazie ad una informazione fasulla e controllata che ha dimenticato il suo ruolo di cane da guardia del potere e si è di fatto trasformata nell’ufficio stampa del potere stesso.

E noi cosa possiamo fare?
Continuare la nostra denuncia, conquistando, un po’ alla volta, sempre più anime di risvegliati, certi che la forza di chi ci vuole schiavi, lungi dall’essere invincibile, sta solo nella nostra ignoranza.

“Conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi”


Da www.ingannati.it 
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