Allora, da perfetto ignorante della finanza ho cercato delle risposte a una domanda che da anni non mi torna.
Queste sono le risposte che ho trovato su yahoo answers digitando su google “Quando dicono che sono stati bruciati miliardi dove finiscono i soldi Yahoo answers”
A me i conti non tornano, sarò anche ignorante, ma nulla si crea e nulla si distrugge, quindi se oggi il pacchetto di azioni vale 100$, domani perde il 50% e quindi vale 50$, fin qui tutto chiaro, ho perso cinquanta dollari in ventiquattro ore, ma dove sono finiti i miei 50$ che non ho più? Dove sono andati a finire? Se io li ho persi, qualcuno li deve per forza aver guadagnati, non è che si prendono mucchi di soldi e si bruciano. Chiaro che queste sono tutti soldi virtuali, ma cosa fanno schiacciano “cancel” sul denaro? Non lo so, ho letto tutti questi commenti ma non trovo una linea logica e razionale: “Qualcuno di voi mi potrebbe dare una delucidazione su dove finisce il denaro che Io ho perso?”
Insomma chi sta dietro a questo MONOPOLI virtuale, cosa stanno facendo con i soldi da noi prodotti, si comprano il mondo?
1)Concordo con quanto esposto da Roberto nel post precedente. Quando si "bruciano" soldi in borsa, semplicemente accade che il mercato sottovaluta ciò che un giorno, una settimana, un mese prima valutava di più. Quindi la distruzione di valore non è altro che il processo inverso della creazione di valore!
Se i mercati da domani riprendessero quota e tornassero su, assisteremmo esattamente alla creazione di valore che, nel caso di specie, significherebbe ripristino del valore perduto in questi giorni.
La crisi ha generato paura e le persone hanno smobilizzato le quote detenute nei fondi che, a loro volta, sono stati costretti a chiudere le posizioni vendendo azioni e buttando giù i listini di tutto il mondo. Questa liquidità è ora parcheggiata da qualche parte in attesa che la fiducia ritorni e ritorni quindi ad essere investita. E' un gioco assurdo, ma è così. E' tutta psicologia. Le persone, per la maggior parte poco informate ancorché inesperte, si comportano d'istinto e l'istinto ha giocato brutti scherzi.
Personalmente, ho ritenuto modificare leggermente l'asset allocation ideale privilegiando alcuni asset ora fortemente sottovalutati in un'ottica di medio/lungo termine. Probabilmente, se il supporto a 20000 punti di S&P-Mib terrà, e se i governi adotteranno tutti i provvedimenti necessari, assisteremo a un recupero violento delle borse, con rialzi anche di 2000/3000 punti nel giro di una o due sedute. Ricordo, per chi mastica un po' di analisi tecnica, che l'analisi di Fibonacci indicava proprio la soglia dei 20000 punti come supporto fortissimo della figura (oramai completata) da inizio 2003 ad oggi.
Tenete duro e, soprattutto, diversificate i vostri investimenti!
Saluti
Prof. Sante Leone
Docente Ordinario di Economia Aziendale
Laboratorio di Economia Finanziaria
Esperto di Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari
Trader dal 1985Fonti:
2)Il modo di dire è una enorme minchiata che non rende l'idea a uno che di finanza non è un esperto. Comprando azioni dai soldi a chi te le ha vendute, fondamentalmente, così come quando le vuoi vendere prendi i soldi da chi te le compra.
Il numero di azioni moltiplicato per il valore di mercato di un'azione è uguale alla capitalizzazione, e i miliardi "bruciati" stanno a significare che la capitalizzazione di tutte le società su tutti i mercati mondiali è calata a seguito del calo del valore delle azioni.
Il dato è, secondo me, assolutamente insensato per il semplice fatto che la componente speculativa è forte, che il mercato era salito molto negli anni scorsi, ma nessuno al TG annunciava la "creazione" di centinaia di miliardi di dollari al giorno ...
Insomma è un dato tanto per spararla grossa e spaventare un po' i telespettatori !!!
Il numero di azioni moltiplicato per il valore di mercato di un'azione è uguale alla capitalizzazione, e i miliardi "bruciati" stanno a significare che la capitalizzazione di tutte le società su tutti i mercati mondiali è calata a seguito del calo del valore delle azioni.
Il dato è, secondo me, assolutamente insensato per il semplice fatto che la componente speculativa è forte, che il mercato era salito molto negli anni scorsi, ma nessuno al TG annunciava la "creazione" di centinaia di miliardi di dollari al giorno ...
Insomma è un dato tanto per spararla grossa e spaventare un po' i telespettatori !!!
3)io ho 100€ e compro 100 caramelle da 1€ da tizio che le produce
il giorno dopo il costo delle caramelle scenda a 0.50€
le vendo e ho "perso" 50€
tutto qui.
intanto tizio ha usato i suoi 100€ per comprare altro zucchero per le caramelle, per pagare il debito con la banca, etc
il giorno dopo il costo delle caramelle scenda a 0.50€
le vendo e ho "perso" 50€
tutto qui.
intanto tizio ha usato i suoi 100€ per comprare altro zucchero per le caramelle, per pagare il debito con la banca, etc
4)Perdono coloro che hanno investito in titoli al rialzo,cioè,facendo un esempio,compro 1000 azioni della "X" azienda perchè so o penso che oggi saliranno,se la quotazione sale rispetto al prezzo di acquisto,ho guadagnato i punti di differenza moltiplicato x 1000 in questo caso,se il prezzo scende al di sotto del mio prezzo acquisto,rimetto i punti persi moltiplòicato per mille azioni.
Certamemente,in borsa si guadagna in ambedue i sensi,cioè posso guadagnare vendendo,se penso che i prezzi scendono,comprando quelle 1000 azioni "al ribasso";in seguito il processo è speculare ma al contrario.
I 140 miliardi persi oggi soltanto dalla borsa italiana,ma in totale sarebbero più di 900 miliardi di euro,finiscono una parte nelle tasche di chi è stato lungimirante ed ha saputo speculare sul momento,una parte invece va in fumo....cioè può rovinare una giornata come questa parecchie persone,addiritura mandarle in bancarotta.
Ma ciò accade quando si pensa che la borsa sia una corsa a cavalli,basta puntare il dito e chiudere gli occhi,invece l'investire in borsa significa duro lavoro,stress e continua preparazione.
Certamemente,in borsa si guadagna in ambedue i sensi,cioè posso guadagnare vendendo,se penso che i prezzi scendono,comprando quelle 1000 azioni "al ribasso";in seguito il processo è speculare ma al contrario.
I 140 miliardi persi oggi soltanto dalla borsa italiana,ma in totale sarebbero più di 900 miliardi di euro,finiscono una parte nelle tasche di chi è stato lungimirante ed ha saputo speculare sul momento,una parte invece va in fumo....cioè può rovinare una giornata come questa parecchie persone,addiritura mandarle in bancarotta.
Ma ciò accade quando si pensa che la borsa sia una corsa a cavalli,basta puntare il dito e chiudere gli occhi,invece l'investire in borsa significa duro lavoro,stress e continua preparazione.
Fonti:
lavoro
5)Da nessuna parte.
Significa semplicemente che certe cose valgono di meno.
E' un modo brutto e anche un po' cretino per dire semplicemente ciò.
Non sono soldi persi, sono valori diminuiti.
Nel caso della Borsa la gente aveva azioni che ai prezzi precedenti valevano 100. Poi la borsa scende a 90.
Invece che dire che le azioni valgono 10 di meno, i giornali amano dire che si "sono bruciate" 10 lire o euro o quel che vuoi.
Significa semplicemente che certe cose valgono di meno.
E' un modo brutto e anche un po' cretino per dire semplicemente ciò.
Non sono soldi persi, sono valori diminuiti.
Nel caso della Borsa la gente aveva azioni che ai prezzi precedenti valevano 100. Poi la borsa scende a 90.
Invece che dire che le azioni valgono 10 di meno, i giornali amano dire che si "sono bruciate" 10 lire o euro o quel che vuoi.
6)In Borsa si contrattano titoli di una determianta società, e possono avere delle variazioni positive o negative, a seconda del suo eccesso di domanda (acquisti) o offerta (vendite).
Quando un soggetto decide di acquistare azioni (si dice possedere un portafoglio azionario) acquista ad N euro un titolo, pagando N.
Ogni giorno in borsa questo titolo viene contrattato, e alla fine il prezzo N dell'azione ha delle variazioni negative o positive, poniamo perda il 5%. Io ho sempre pagato N, e se decidessi di vendere il titolo oggi riceverei il 95 % di N, capito? Non si bruciano soldi reali effettivamente, ma si svalutano i titoli delle società, il ché vuol dire che il loro capitale sociale a lungo andare potrebbe essere realmente bruciato in considerevole parte.
Quando un soggetto decide di acquistare azioni (si dice possedere un portafoglio azionario) acquista ad N euro un titolo, pagando N.
Ogni giorno in borsa questo titolo viene contrattato, e alla fine il prezzo N dell'azione ha delle variazioni negative o positive, poniamo perda il 5%. Io ho sempre pagato N, e se decidessi di vendere il titolo oggi riceverei il 95 % di N, capito? Non si bruciano soldi reali effettivamente, ma si svalutano i titoli delle società, il ché vuol dire che il loro capitale sociale a lungo andare potrebbe essere realmente bruciato in considerevole parte.
7)Da nessuna parte. significa semplicemente che certe cose valgono di meno. "Sono stati bruciati tot euro" è' un modo brutto e anche un po' stupido per dire semplicemente ciò. Non sono soldi persi, sono valori diminuiti.Nel caso della Borsa la gente aveva azioni che ai prezzi precedenti valevano 100. Poi la borsa scende a 90. Invece che dire che le azioni valgono 10 di meno, i giornali amano dire che si "sono bruciate" 10 euro o quel che vuoi.
8)In un periodo economico come quello attuale si sente spesso dai telegiornali o si legge sui mercati che le borse hanno perso x punti percentuali e sono stati persi y milioni di euro o dollari, molte persone a me vicine mi hanno chiesto: "ma questi soldi persi dove vanno a finire?"
Pensandoci bene una persona senza alcuna nozione economica non capisce dove vanno, chi li abbia persi e come poterli recuperare, quindi, ho deciso di scrivere
Partiamo dal principio, in Borsa vengono scambiati titoli, i titoli sono rappresentati da diversi valori:
· il valore nominale: è il valore scritto sul titolo;
· il valore di emissione: è l'importo che paga il sottoscrittore in sede di emissione del titolo, può essere alla pari, sopra la pari osotto la pari;
· il valore di mercato o corrente: è la quotazione del titolo sul mercato mobiliare, cioè il valore che deriva dall'incontro tra la domanda e l'offerta sul mercato per quel determinato titolo.
Nel momento dell'emissione di un determinato titolo si può trovare sulla Borsa Valori, ad es., un valore nominale di 100, un valore di emissione di 110 e un valore di mercato, subito dopo l'emissione, di 105.
Il valore che si sente citare dai TG o dai giornali quando si parla di Borsa è il valore di mercato.
Abbiamo stabilito di cosa si parla, ora vediamo come si forma la cosidettaquotazione del titolo.
Sul mercato si incontrano coloro che vogliono acquistare titoli (determinano ladomanda) e coloro che li detengono e vogliono venderli (determinano l'offerta), da questo incontro si ha la quotazione. Se molte persone chiedono di acquistare un titolo il valore del titolo aumenta, soprattutto se chi li detiene non vuole venderli, mentre se ci sono molti detentori di un titolo che vogliono venderli e pochi che vogliono acquistarlo il valore corrente del titolo diminuisce.
Questa spiegazione è molto sommaria, ci sono anche altri fattori che determinano l'andamento del valore di mercato del titolo, ma per spiegare la quantità di denaro che viene "persa" in questo momento storico sul mercato ci basta conoscere questa semplice spiegazione.
Possiamo a questo punto spiegare dove vanno i milioni persi sul mercato.
In un periodo di recessione le insicurezze sul futuro, l'incertezza e la sfiducia verso le prospettive a venire fa sì che la domanda sul mercato di Borsa diminuisca e che i detentori di titoli vogliano venderli: questo determina unadiminuzione delle quotazioni di Borsa.
La diminuzione del valore corrente scoraggia invece di incoraggiare all'acquisto, il ciclo si ripete fino al momento in cui gli operatori sul mercato non riacquisteranno fiducia nell'economia e si ricomincerà a comprare.
In pratica, quando si sente che nel giorno sono andati in fumo milioni di euro in Borsa significa che il valore di mercato dei titoli sul mercato ha perso valore per un ammontare pari a quei milioni citati, ciò non significa che c'è gente che letteralmente ha pagato dei soldi, ma semplicemente che i titoli che detengono hanno un valore più basso e che se li vendessero precisamente in quel momento avrebbero perso dei soldi in confronto ad averli venduti nel giorno o nei giorni precedenti.
Se, ad esempio, oggi io ho un titolo con un valore corrente di 5€, domani vale 6€ e dopodomani vale 3€, si potrebbe dire che ho perso 3€ in confronto a ieri e 2 in confronto all'altro ieri, ma in realtà non ho perso niente, ho ancora il mio titolo, ed effettivamente perderò quel denaro solo nel momento in cui lo vendo se il suo valore risulta essere minore al prezzo sostenuto per acquistalo.
Vi starete chiedendo: "perchè allora ci si allarma tanto?"
L'allarme è dato dal fatto che la perdita di valore in Borsa è un termometro della situazione economica che si sta passando, quindi, se le quotazioni salgono in modo continuativo si ha un periodo economico buono, mentre se le quotazioni continuano incessantemente a calare si parla di crisi, certo l'allarme non viene dato se accade in un singolo giorno, ci deve essere il perdurare nel tempo di un trend (andamento medio) negativo.
Finalmente abbiamo capito dove vanno a finire questi soldi!
1 commento:
Ciao, vedo che hai il link al sito di Barnard.
Lì potresti avere delle delucidazioni se non lo hai già fatto.
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