« Non si può
mangiare né bere per otto ore di fila e neppure fare l'amore. La sola cosa che
si può fare per otto ore è lavorare. Ed è questa la ragione per cui gli esseri
umani rendono così tristi ed infelici se stessi e gli altri. » (William
Faulkner)
Quanti potenti, Papa incluso, acclamano il bisogno di un
nuovo ordine mondiale? Vediamo un po’ di cosa si tratta, secondo loro si svilupperebbe
giustizia, il benessere, equa distribuzione dei beni e tutti i miracoli possibili. Io non la penso proprio
così diciamo. Il film documentario che segue lo dimostra, come la nostra
attuale situazione ne è una prova inconfutabile. Siamo morti che camminano o
lavorano, ma hanno il terrore di morire, tanto lo siete già! Ma andiamo avanti.
Quando leggi scrittori come David Icke o Zecharia Sitchin
fatichi a credere che dicano la verità quando affermano che degli esseri
antichi quanto l’uomo e provenienti da luoghi lontani dello spazio siano scesi
sulla terra ed abbiano creato degli schiavi perfetti che lavorino per loro ed
in più li adorino, fatichi soprattutto se sei una persona come me, se non vedo
non credo ed anche se vedo fatico a credere. Però non sono nemmeno gli unici a
parlarne e credo che tutti noi conosciamo qualcuno cha ha visto un oggetto non
proprio umano, e allora, se loro avessero ragione si spiegherebbe molto bene
questo film documentario pluripremiato, incredibile, spaventoso e orribile,
orribile vedere quanto poco valga la vita umana, a che livello di schiavitù e
bestialità sia ridotto l’uomo del duemila, cambia poco o nulla dall’asino da
soma, o dagli animali che macella, se non avete due ore di tempo, trovatele,
perché dovete rendervi conto dello stato attuale della società cosiddetta “civile”
o meglio ancora “evangelizzata”, e magari aprire gli occhi, anche se modestamente
credo sia tardi visto il rincoglionimento di massa, soprattutto italiano.
Dietro la vita lussuosa, di quanti uomini, parliamo di pochissimi in
percentuale che veramente vivono da re senza fare una beata minchia, bene,
dietro allo sfarzo di questi uomini si nasconde una miseria “assurda”. Ancora
più incredibile, quando, tutti questi poveretti sfruttati sino alla morte solo per
mangiare, invocano continuamente DIO e la sua giustizia, e pregano . . . forse
è proprio questo il loro sbaglio, credere in Dio, in fondo Buddha,
l’illuminato, non parlava mai di Dio, ma di vivere bene su questa terra, loro
vivono di merda qui, per essere ricompensati nell’aldilà. Poi ci siamo noi, non
molto diversi da loro, noi, quelli “iper” indebitati per avere cose inutili,
specchietti per le allodole, niente di più, per cosa si lavora alla fine? Non è
forse per rendere ricchi degli sconosciuti? Nemmeno una casa è un diritto per
noi comuni mortali, e oltretutto dobbiamo pagare i debiti che gli altri hanno
stipulato a nostra insaputa. Allora pensi, Annunachi, antichi Sumeri, Egitto .
. . non vi torna in mente nulla? Io ci penserei bene dopo aver visto questo . .
. forse hanno ragione, e se non ce l’hanno, siamo veramente dei grandissimi
coglioni! Va beh, lo siamo comunque . . .
PS: Scusate i toni accesi, ma guardate il film, sono
stato anche troppo basso!
Questo un altro link interessante sul tema:
L'irrazionale risposta degli scienziati all'ipotesi dell'antico astronauta
Dioniso777
« Non si può mangiare né bere per otto ore di fila e neppure
fare l'amore. La sola cosa che si può fare per otto ore è lavorare. Ed è questa
la ragione per cui gli esseri umani rendono così tristi ed infelici se stessi e
gli altri. » (William Faulkner)
Qui sotto il link per vedere il film intero in Italiano
Capitolo 1: Eroi Donbass, Ucraina. Uomini strisciano in angusti tunnel
soprannominati "trappole per topi" per estrarre il carbone da miniere
ufficialmente chiuse. È un lavoro faticoso, per di più illegale, da cui
riescono a ricavarne giusto per sopravvivere. Si tratta delle miniere nelle
quali lavorò negli anni trenta l'Eroe del Lavoro Socialista Aleksej Grigor'evič
Stachanov, dando inizio allo stacanovismo.
Mentre una nuova coppia di sposi, come da tradizione, depone ai piedi della statua a lui dedicata un bouquet di fiori, un gruppo di minatori festeggia la pensione di uno di loro bruciando il suo equipaggiamento da lavoro.
Mentre una nuova coppia di sposi, come da tradizione, depone ai piedi della statua a lui dedicata un bouquet di fiori, un gruppo di minatori festeggia la pensione di uno di loro bruciando il suo equipaggiamento da lavoro.
Capitolo 2: Fantasmi
Kawah Ijen, Indonesia. File di
uomini con contenitori di bambù in spalla salgono e scendono lungo le pendici
di un vulcano. Immersi nei vapori malsani, estraggono dal cratere lo zolfo che
trasportano poi a valle, alla stazione di pesatura. A seconda dell'età,
dell'esperienza e della forza, possono
trasportare fra le 155 e le 255 libbre di zolfo, per più di tre miglia di sentiero. Su quello stesso sentiero, le
file di lavoratori incrociano quelle dei turisti che si godono la bellezza
dello scenario naturale. I lavoratori stessi sono un'attrazione turistica e per
qualche sigaretta o pochi soldi si prestano volentieri ad essere fotografati,
oppure vendono statuette scolpite nello zolfo. In qualche modo, pur essendo
impegnati in un lavoro così arcaico, sono raggiunti dalla globalizzazione. Uno
dei portatori più giovani veste una maglietta dell'Inter ed è appassionato di
Bon Jovi.
Capitolo 3: Leoni Port Harcourt, Nigeria. In un enorme, affollato macello a cielo
aperto bovini ed ovini vengono sgozzati, macellati, puliti, arrostiti e
venduti, in un'articolata divisione del lavoro che coinvolge centinaia di
persone, come Ishaq Mohammed, che nel giro di una giornata può uccidere qualche
centinaio di capre, o come uno degli uomini che lavano le teste di vacca, che
lavora anche come moto -taxista. Siamo nati nella sofferenza perché in questo
Paese niente è come dovrebbe essere. Quindi ognuno qui fa il suo lavoro con
pazienza. E se Dio nella sua infinita
grazia ci dovesse concedere fortuna così sia.»
Capitolo 4: Fratelli
Gaddani, Pakistan. Sulle coste
del Belucistan, enormi petroliere in disuso vengono smantellate per
riutilizzarne il metallo. Gli operai sono in gran parte di etnia pashtun,
provenienti dalle montagne del nord del paese. È un lavoro duro, pericoloso («Questo lavoro è
la morte stessa [...] La morte è sempre con noi»), mal retribuito,
nel quale è fondamentale la collaborazione, per riuscire ad avere la meglio,
pezzo dopo pezzo, su quelle gigantesche imbarcazioni: «Siamo come fratelli. E
dobbiamo avere fiducia in noi. In fondo siamo tutto ciò che abbiamo. Se uno dei
colleghi ha un problema ci riuniamo tutti e vediamo cosa possiamo fare e se
possiamo risolvere il problema. Non ci sono mai litigi tra gli operai. Litigare
ci ruberebbe solo le energie, cosa che non possiamo permetterci. Certamente è
un lavoro di merda, ma nonostante ciò andiamo molto d'accordo.»
Capitolo 5: Futuro Liaoning, Cina. In un paese lanciato in uno straordinario
sviluppo economico, nelle acciaierie di Angang gli operai sono consapevoli dei
cambiamenti dovuti al passaggio dall'economia pianificata all'economia di
mercato, ma sembrano credere alla propaganda governativa e ad un futuro di
progresso, benessere e prosperità.
Capitolo 6: Epilogo
Duisburg, Germania. Mentre in Cina le acciaierie sono ancora in piena
attività, nel cuore industriale della Vecchia Europa, le acciaierie
Duisburg-Meiderich, che hanno lavorato dall'inizio del Novecento fino alla metà
degli anni ottanta, sono state trasformate in un Parco paesaggistico. L'autorevole rivista del British Film
Institute Sight & Sound l'ha indicato fra i trenta film chiave del primo
decennio del XXI secolo.
3 commenti:
Occorrerebbe solo reagire, solo che è difficile. Saluti dal vecchio Salvatore.
Bel post. Ovidio nelle Metamorfosi disse che l'uomo si alzò per guardare le stelle; posso solo aggiungere che se era un problema di lavoro poteva restare piegato.
Ciao Salvatore e ciao Francesco, grazie per il bel post.
Lo so che è difficile, sembriamo programmati, assopiti, addormentati...passeremo dal sonno alla morte senza accorgercene? Probabilmente SI, non vedo vie di salvezza, troppo rincoglionimento di massa.
Lo credo anch'io che poteva restare piegato, perché ora non solo è piegato ma c'è un grande cetriolo dietro di lui... :-)
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