"THE END"

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mercoledì 15 febbraio 2012

Interessi, debito, crisi, guerra, genocidio, ricostruzione: un ciclo ineludibile ?


Abbiamo visto nel precedente post come il "ciclo del debito" sia stato assunto a motore storico dalla classe dominante mercantile; ciclo che inevitabilmente sfocia in crisi sistemiche che vengono a loro volta strumentalizzate ( basterebbe azzerarle d' autorità, come si faceva nell' antichità ) per condurre a rivolte, guerre e stravolgimenti sociali. Il fine di tutto ciò, ben lungi dall' essere di pura natura "economica", è il mantenimento, allargamento e consolidamento del potere occulto dell' élite stessa, che sfrutta la popolazione prima come schiavi-produttori-consumatori, quindi come "agenti" ( leggi: carne da macello sacrificabile ) quello stesso cambiamento ad essa necessario per perpetrarsi e rafforzarsi nel tempo, pur facendosi credere sopraffatta e/o indebolita dagli stravolgimenti che essa stessa provoca.
( ... niente di più falso quindi: concetto già espresso anche in questo post ).

Non a caso oggi vediamo l' èlite stessa fomentare sui vari territori nazionali quelle stesse "rivoluzioni" che, lungi dal nuocerle, le saranno in vario modo necessarie a "progredire" sia verso l' abbattimento dell' attuale sistema, non ulteriormente sfruttabile, che verso l' introduzione di un nuovo modello geopolitico e sociale ( e sul "come" avverrà tale passaggio, evvia, fate solo un piccolo sforzo di fantasia ).

Le guerre che seguiranno ( o siete tanto boccaloni da credere ancora in una soluzione pacifica della crisi ? ), ampiamente volute e preparate da anni, servono all' èlite a svariati scopi, e tutti molto, molto utili: dal "PIL" che ogni guerra genera ( in modo simile ma smisuratamente ingigantito a quanto succede per esempio in ogni banale e piccolo incidente stradale ... ecco: provate ora a sostituire "Usa e Cina" ai due automezzi che si scontrano ... ); al necessario "azzeramento tramite distruzione territoriale" del debito pubblico non esigibile, all' altrettanto necessaria "ricostruzione" sulla quale innestare un nuovo, identico ciclo del debito ( con qualche piccola correzione formale dei sovrapposti finanziari da riconvertire, magari tinteggiandoli di verde ); alla grande opportunità di mandare all' altro mondo un bel po' di gente senza farsi troppi scrupoli e problemi; all' estendere, territorialmente e socialmente, il potere già acquisito ... fino alla insopprimibile necessità per questo tipo di potere di basarsi sugli opposti assunti di "oro" e "sangue", di "denaro" e "morte": è il sangue, sudore e lacrime, e alla fine la morte degli uni che consentono l' oro, gli agi e il dominio degli altri.

Ovvio che uscendo da tale insulsa mentalità sarebbe perfettamente possibile costruire "macchine" sociali ed economiche più eque e che non debbano iniettare il virus del debito quale "intrinseco motore storico" a perenne e ciclica ripetizione di sè stesso ... come è però anche ovvio che per nulla al mondo l' èlite rinuncerà spontaneamente a questo giocattolino tanto ben rodato, occultato e perfettamente funzionale ai suoi fini ... e come dovrebbe essere infine ormai ovvio che l' intero apparato politico-giuridico-amministrativo altro non è che il fedele guardiano di tale élite.

Ancora una volta, l' unica possibilità d' uscita da questo "loop autogeno" dipende esclusivamente da noi: ed anche se a prima vista la teoria di "rete organizzativa distribuita e condivisa" esposta nella seconda parte del filmato può sembrare estremamente utopica e difficile da realizzare, è a tutti gli effetti, permanendo questa disparità di forze, l' unica seria ipotesi affrontabile ...
E faccio notare ancora una volta come poi questa fatidica "disparità di forze" sia puramente illusoria, e come anzi venga artatamente presentata dai media e nell' immaginario collettivo in modo artatamente invertito: in verità sono LORO a non potere nulla senza di NOI, mentre noi staremmo molto meglio senza di LORO ... Non sarebbe quindi ora di rivedere, ancora una volta, l' Immaginario che ci è stato furbescamente indotto e di buttarlo finalmente alle ortiche ?? ...
Pensateci bene, prima di classificare tale strategia come "utopica" ( ... anche perchè chi vi ha inculcato il pensiero che "l' alternativa sia impossibile" è proprio il sistema stesso ).

E se oggi questo approccio non porterà certo a risultati praticamente tangibili nel breve termine, potrebbe quantomeno contribuire a diffondere un altro "approccio mentale" al potere e ai suoi strumenti di dominio ... ( del resto pensate che farsi spaccare la testa in piazza, invece che usarla, porti a benefici maggiori ?? ... O non avete ancora capito che i criceti che spingono la ruota storica a questo punto vengono volutamente lasciati a pancia vuota perchè si espongano in modo strumentalizzabile ... ? )

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