I Libri magici che leggono il lettore che li legge...
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I libri di Carlos Castaneda andrebbero letti in ordine cronologico per poterne al meglio apprezzare tutte le qualità. Sembra una banalità, ma moltissime persone, attratte da questo o da quell'altro titolo ignorano questa raccomandazione e non leggono Castaneda in ordine dal primo all'ultimo testo, perdendo di fatto la visione d'insieme della Conoscenza Tolteca.
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La parte finale del primo libro Gli insegnamenti di don Juan (A Scuola dallo Stregone) chiamata UN'ANALISI STRUTTURALE potrebbe essere definita una autentica perdita di tempo, in quanto rigida classificazione accademica di aspetti del tutto superflui e ingannevoli dello sciamanismo tolteco. Dopo aver letto Gli Insegnamenti di don Juan fino all' "Analisi Strutturale" si può passare direttamente al secondo libro senza imbottirsi la testa di tali aspetti e senza sentirsi "in colpa" di averlo fatto. Saltare quella parte non è una perdita di chissà quali contenuti, ma un vantaggio in termini di chiarezza.
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I primi tre libri, Gli insegnamenti di don Juan (A Scuola dallo Stregone), Una realtà separata, Viaggio a Ixtlan sono un po' particolari, in quanto in essi si parla di droghe e strane ritualistiche. Si tratta di "ARTIFICI SCIAMANICI PER INGANNARE LA MENTE" o "AGGUATI".
Don Juan, avendo poco tempo a disposizione per trasmettere tutto il suo sapere all'allievo Castaneda, ha utilizzato metodi stravaganti per demolire le rigide barriere mentali del Carlos/uomo accademico. Di fatto la Via del Guerriero di Castaneda è del tutto libera da droghe e ritualistiche magiche.
VIAGGIO A IXTLAN - CARLOS CASTANEDA
VIAGGIO A IXTLAN - CARLOS CASTANEDA
Descrizione di Viaggio a Ixtlan - Libro
Viaggio a Ixtlan è il terzo libro in cui Castaneda racconta la sua iniziazione ai misteri dello sciamanesimo messicano, grazie agli insegnamenti di don Juan Matus. In questo libro, che narra la fine dell'apprendistato dell'autore, a più di dieci anni dal primo incontro con il maestro, si precisano e si sviluppano temi chiave come il 'vedere' dello sciamano, tanto più profondo del guardare quotidiano; o, condizione necessaria per vedere, la 'capacità di fermare il mondo', di interrompere, cioè, il flusso di immagine che costituisce la nostra ordinaria interpretazione delle cose; o, ancora, 'il potere' che consente all'iniziato di controllare il mondo nelle sue manifestazioni più profonde. segue, fonte
nota: Castaneda è il portatore del
pensiero sciamanico tolteco,
si è reso portavoce nei confronti del mondo!!!
Io penso sempre a una cosa, chiaro per esempio che Castaneda conosce e sa di cosa parla, una persona invece schematizzata al cento per cento e rinchiusa in quegli schemi mentali che è la vita quotidiana di oggi, come può percepire certe "energie" attorno a noi? Allora diciamo che può essere davvero che Castaneda era una persona portata a fare o "sentire" certe cose forse perché da piccolo l'ha imparato magari, ma se uno viene dalla nostra civiltà e portato non lo è non arriverà MAI secondo me a sentire certe cose se non si aiuta con le piante che la natura fornisce, una volta visto hai almeno capito e possono non servire più, ma per iniziare, l'iniziazione diciamo, se non è aiutata da qualcosa sarà dura ... in fondo gli sciamani che facevano? Aprivano le porte della percezione ... ascoltate il primo minuto e mezzo del video sopra, poi si ricorda di come i bambini siano in grado di percepire, ricordare anche vite passate oltre che vedere quello che noi non vediamo e non sentiamo più abituati al caos .....
Fin
Dioniso777
«L'essenza di tutto ciò che don Juan disse all'inizio del mio apprendistato è racchiusa nella natura astratta delle citazioni tratte dal mio primo libro, Gli insegnamenti di don Juan. In esso, il nagual parlava a lungo di alleati, di piante di potere, di Mescalito, del fumino, del vento, degli spiriti dei fiumi e delle montagne, dello spirito del chaparral desertico e così via. Quando in un secondo tempo lo interrogai in merito all'enfasi che dava a quegli elementi, ammise senza vergogna che nella fase iniziale del mio apprendistato aveva fatto ricorso a tutte quelle tiritere pseudoindiane per il mio bene. Ero sbigottito. Come poteva dire certe cose, quando era evidente che non erano vere? Aveva parlato seriamente e, se c'era un uomo in grado di attestare la veridicità delle sue parole e dei suoi stati d'animo, quello ero io. "Non farne un dramma", rise don Juan. "Mi ha divertito molto dilungarmi in tutte quelle sciocchezze, soprattutto perché sapevo di farlo per il tuo bene.""Per il mio bene, don Juan? Che razza di aberrazione è mai questa?" "Per il tuo bene, certo. Ti ho ingannato trattenendo la tua attenzione su elementi del tuo mondo che esercitavano su di te un grande fascino, e tu hai abboccato in pieno. Tutto quello di cui avevo bisogno era la tua completa attenzione. Ma come avrei fatto, con uno spirito così indisciplinato come il tuo? Tu stesso mi hai ripetuto più volte che restavi con me perché trovavi affascinante quanto avevo da dire sul mondo. Ciò che non riuscivi a spiegare era che questo fascino si basava su un vago riconoscimento, da parte tua, degli elementi di cui io ti parlavo. Pensavi che tale vaghezza fosse sciamanismo, e poiché anelavi a esso, sei rimasto.» (1)
Da quanto precede risulta evidente che le persone che affermano di conoscere Castaneda avendo letto solo il primo libro (o i primi tre libri) hanno una visione estremamente ridotta e del tutto fuorviante del pensiero sciamanico tolteco di cui Castaneda si è reso portavoce nei confronti del mondo.
Un caso emblematico si è verificato negli ultimi anni a Padova (dicembre 2005) quando un docente universitario, fenomenologo, tenendo una conferenza sullo "Sciamanismo di Carlos Castaneda", ha lasciato ben capire a chi Castaneda l'aveva ben letto (tutto) che il professore non era andato oltre a una superficiale lettura dei primi tre testi...
1968 - Gli insegnamenti di don Juan
1971 - Una realtà separata
1972 - Viaggio a Ixtlan
1974 - L’Isola del Tonal
1977 - Il Secondo Anello del Potere
1981 - Il Dono dell’Aquila
1984 - Il Fuoco dal Profondo
1987 - Il Potere del Silenzio
1993 - L’arte di Sognare
1997 - Tensegrità - Passi Magici
1997 - Il lato attivo dell’infinito
1998 - La Ruota del Tempo
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
2 commenti:
Un articolo meraviglioso, assolutamente meraviglioso. Grazie Dionisio.
Tra tutti quello che maggiormente mi ha catturata è stato Il Potere del Silenzio. Invece ho trovato estremamente faticosa la prima lettura de Il Dono dell'Aquila. Già la seconda è scivolata via un po'meglio.
Grazie ancora di cuore.
Eh, mai più senza Castaneda! E in fila, mi raccomando, non s'abbia a perdere qualcosa!
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