Una cosa è innegabile. Dove arrivano “l’Occidente”e la “modernità”, arriva il degrado. Il degrado dell’essere umano. Tutto o quasi, esteriormente, può dare l’impressione di essere “nuovo”, “avanti” e “pulito” rispetto a chi è “rimasto vecchio, indietro e sporco”, secondo quella miope visione che ancora spopola tra le generazioni più ‘stagionate’ cresciute nel mito del “miracolo economico” e tra certi giovinastri ridotti a zucche vuote da un sistema sempre più vacuo dal punto di vista valoriale, educativo ed esistenziale. Ma si tratta della facciata, dell’apparenza, alla quale tiene così tanto chi si compiace di essere “moderno”. Ma il fuori è bello e il dentro è brutto, potrebbe recitare una pubblicità che presentasse sinteticamente cosa sia il “mondo moderno”.
Tuttavia il degrado, beninteso, una volta che s’insinua dentro l’uomo si rispecchia anche nel mondo esteriore, e già cominciamo a constatarne gravi e preoccupanti segnali, specialmente nelle grandi città. Ma quello che qui più mi preme è rilevare come la “modernità”, la “democrazia” compiuta, dopo aver abbagliato i più sprovveduti perché “indifesi” (e non vagamente “disinformati”) con i suoi abbaglianti specchietti, comporta un’inesorabile abdicazione dell’uomo da quella che dovrebbe essere la sua posizione “signorile” (rabbânî) nel contesto della Creazione.I demoni preposti allo scopo di traviare l’essere umano in ogni modo e farlo così fallire ne studiano di tutti i colori. Intendiamoci: per ogni tipo umano, ciascun “carattere”, esiste un tranello, un’insidia, di grado commisurato al suo grado di “consapevolezza”, o meglio di “realizzazione”. Con la maggioranza degli uomini, l’Avversario gioca per così dire “sul velluto”, quindi gli basta davvero ben poco per sviarlo.
Uno di questi trucchi è il gioco d’azzardo.
Cominciamo col dire che questa pratica è stata sempre condannata dalle tradizioni regolari, e tra queste l’Islam. Il motivo è presto detto: essa implica un ‘calcolo’ sul futuro, che nessun essere umano può conoscere, e soprattutto genera denaro dal denaro, senza sforzo, il che la equipara all’usura, al prestito ad interesse, insomma, all’attività cosiddetta “legale” che caratterizza il moderno settore finanziario. E non è solo l’Islam a sostenere che tutto ciò è profondamente aberrante: a beneficio di chi si dichiara “cristiano” solo per darsi una “identità” o per dare addosso a qualcun altro, ricordiamo l’episodio evangelico di Gesù che esce letteralmente dai gangheri (ed è l’unica volta!) per cacciare i “mercanti dal Tempio”. “Mercanti” che in realtà erano dei “cambiavalute”, i quali, lucrando sui “cambi”, fornivano alla “povera gente” che disponeva solo della moneta locale, la divisa con cui dovevano essere versate le tasse all’Impero.