Nel culto sciamanico, le “Vie dei Canti” strutturano una interrelazione globale, che collega molti popoli, molte tribù e molti territori. Nella civiltà aborigena, si parla in tal senso di “Vie di Canto” che risuonano sia nella terra, sia nel cielo, ed anche nelle acque. Esse sono delle vere e proprie griglie geomagnetiche (oggi chiamate di Hartmann[1]) che l’officiante percepisce con la forza interiore della sua saggezza. Al riguardo, si predisponevano addirittura delle vere e proprie migrazioni che seguivano questi tracciati. Come nel caso dei Bardi-Celti, la serie di melodie può arrivare fino a 300, e ogni canto riguarda uno specifico luogo geografico e le azioni di uno spirito antenato.
Come nella mitologia nordica o boreale, la Madre Terra è la cassa di risonanza che custodisce i “Canti di Sogno”. L’abilità di auscultarli è propria dell’officiante-musicista, che è in grado di riprodurli ed insegnarli agli altri membri della comunità.
Ma nella società contemporanea i “Canti di Sogno” stanno per essere distrutti da un progetto di Controllo Globale, mediante l’emissione di onde VLF o ULF (Very low frequencies e Frequenze ultra basse).
Perché mai?
Prima di esaminare questa ipotesi d’indagine è opportuno fare una digressione sulle ultime scoperte circa le onde emesse dal nostro cervello. Esse oscillano sensibilmente dalla fase di sonno profondo o condizione comatosa (circa 0,5-3 Hz chiamate onde delta, δ), alla trance, ipnosi e sogno (3-7 Hz, definite onde teta, θ).
Dalla nostra mente si sprigionano, d’altro canto, le onde alfa (α, 7-12 Hz) quando siamo nel dormiveglia (immediatamente dopo esserci svegliati) o in una condizione meditativa leggera, mentre s’inseriscono quelle beta (β, 13-33 Hz), allorché ci troviamo nello stato d’attenzione o siamo impegnati nella risoluzione di problemi e attività cognitive.
Infine vi sono le onde gamma (γ, 34-60 Hz). Queste sono preposte a collegare tempo e spazio a livello neuronale e ad interrelare, su più livelli di senso, la realtà in quanto interpretazione complessiva (memoria e coscienza).
[1] Si definisce Griglia di Ernest Hartmann un insieme di linee elettromagnetiche che percorrono, invisibili, l’intero nostro pianeta, secondo le due direzioni, stabilite dai quattro punti cardinali (Nord-Sud ed Est-Ovest). Incrociandosi in maniera perpendicolare l’una all’altra, generano una vera e propria Rete elettromagnetica, che influisce notevolmente sul nostro corpo e sulle sue funzioni biologiche, nonché sui cicli circadiani (appetito, sonno, sesso, euforia o depressione, benessere o malessere, forza o stanchezza…). Tali linee distano tra loro nel senso Nord-Sud (2 metri), e nel senso Est-Ovest 2 metri e mezzo. Esse stesse sono poi larghe 21 cm.
Siccome infiniti fili collegano tutto ciò che esiste, uno squilibrio del Campo geomagnetico e della ionosfera, nonché della Risonanza Schumann della Terra, che pulsa a 7,8 Hz, causerà ogni malattia, prima alla Madre Universale e poi ai nostri organismi.
Come nella mitologia nordica o boreale, la Madre Terra è la cassa di risonanza che custodisce i “Canti di Sogno”. L’abilità di auscultarli è propria dell’officiante-musicista, che è in grado di riprodurli ed insegnarli agli altri membri della comunità.
Ma nella società contemporanea i “Canti di Sogno” stanno per essere distrutti da un progetto di Controllo Globale, mediante l’emissione di onde VLF o ULF (Very low frequencies e Frequenze ultra basse).
Perché mai?
Prima di esaminare questa ipotesi d’indagine è opportuno fare una digressione sulle ultime scoperte circa le onde emesse dal nostro cervello. Esse oscillano sensibilmente dalla fase di sonno profondo o condizione comatosa (circa 0,5-3 Hz chiamate onde delta, δ), alla trance, ipnosi e sogno (3-7 Hz, definite onde teta, θ).
Dalla nostra mente si sprigionano, d’altro canto, le onde alfa (α, 7-12 Hz) quando siamo nel dormiveglia (immediatamente dopo esserci svegliati) o in una condizione meditativa leggera, mentre s’inseriscono quelle beta (β, 13-33 Hz), allorché ci troviamo nello stato d’attenzione o siamo impegnati nella risoluzione di problemi e attività cognitive.
Infine vi sono le onde gamma (γ, 34-60 Hz). Queste sono preposte a collegare tempo e spazio a livello neuronale e ad interrelare, su più livelli di senso, la realtà in quanto interpretazione complessiva (memoria e coscienza).
[1] Si definisce Griglia di Ernest Hartmann un insieme di linee elettromagnetiche che percorrono, invisibili, l’intero nostro pianeta, secondo le due direzioni, stabilite dai quattro punti cardinali (Nord-Sud ed Est-Ovest). Incrociandosi in maniera perpendicolare l’una all’altra, generano una vera e propria Rete elettromagnetica, che influisce notevolmente sul nostro corpo e sulle sue funzioni biologiche, nonché sui cicli circadiani (appetito, sonno, sesso, euforia o depressione, benessere o malessere, forza o stanchezza…). Tali linee distano tra loro nel senso Nord-Sud (2 metri), e nel senso Est-Ovest 2 metri e mezzo. Esse stesse sono poi larghe 21 cm.
Siccome infiniti fili collegano tutto ciò che esiste, uno squilibrio del Campo geomagnetico e della ionosfera, nonché della Risonanza Schumann della Terra, che pulsa a 7,8 Hz, causerà ogni malattia, prima alla Madre Universale e poi ai nostri organismi.
Al riguardo, circolano delle voci veramente allarmanti, segno di una stupidità che sta contagiando gran parte dei propugnatori di una Nuova Era. Non è affatto vero si stia innalzando, come segno di una consapevolezza superiore che starebbe nascendo in seno alla Coscienza Universale. La stanno volutamente elevando per impedirci di sognare, di essere creativi, di assumere una conoscenza cosmica. Altro che “salto quantico”, che in realtà è un imprigionamento della mente e dello spirito umani nella dittatura globale che si sta preparando con l’ausilio delle armi frequenziali.