Molto valido l'articolo che incollo oggi, analizza bene la
situazione e ne trae i dubbi che ad ognuno dovrebbero venire in mente tanto
sono ovvi ...
Io mi sono visto lo Sfidante più volte ed ho letto diversi testi di Castaneda,
(i voladores, che ne pensate?), e devo dire che non ho la certezza perché
indubbiamente non la si può avere tanto il mistero è grande ...
ma battute a parte, quale spiegazione se non questa a tutti i comportamenti
umani? Il dolore, fisico o psicologico, è evidente che fa di tutto per ricoprire
le esistenze di ognuno, e non c'è risposta che tenga, nemmeno per la
sopravvivenza stessa della specie, eppure, sono millenni che perpetriamo sempre
le stesse identiche azioni, a ciclo come le stagioni! Leggevo anche questo post da cui traggo un’altra breve riflessione sul sistema che si è imposto sulla massa, chiediamoci il perché ... […] Non è un caso che il sistema
educativo nazionale e la mentalità borghese insegnino ai bambini a competere in
ogni cosa e ad ossequiare, o meglio direi a "VENERARE", i ruoli e le posizioni
sociali. Il pensiero “unico” imposto attraverso la scuola e i mass media non fa
altro che allenare ogni individuo all’obbedienza nei riguardi di qualsiasi
autorità, facendo annegare nell’oblio tutti i valori umani che possiede una
persona in quanto tale. Così l’essere umano deve soccombere in favore dei
ruoli, decisi e imposti da una precisa logica, nella posizione della scala
gerarchica sociale, e tutti ambiscono a ruoli anziché ad essere persone. La
società che riceve questo imprinting non potrà far altro che alimentare la
cultura del dominio, e quindi dell’aggressività, sia in chi esercita l’autorità
che in chi la subisce. Va da se che, in questo modo, i crimini diventino
persino fisiologici e sistematici, facendo apparire questo perverso meccanismo normale,
naturale. E’ sufficiente che un alunno diventi capoclasse perché questo alunno,
imbevuto dalla cultura del dominio, (i bambini copiano i comportamenti degli
adulti), diventi immediatamente autoritario nei confronti dei compagni, così
come un semplice condomino eletto amministratore di un palazzo, fino a vedere
una semplice professoressa universitaria diventare ministro e distruggere
diritti acquisiti in un secolo di lotte, in un attimo [...] ... e l'essere umano non c'è più, troviamo al suo posto solo ruoli e medaglie ...
Qui l'articolo completo.
Buona lettura
Nutrire il mostro...
C’è qualcosa, che
riguarda l’EGO, che non riesco mai a cogliere chiaramente. Intendo proprio
“cogliere”, non specularci astrattamente sopra.
A volte, mi pare
proprio che la verità stia nelle tradizioni mitologiche sciamaniche, che
parlano di un’istallazione estranea, parassitaria, che si nutre e sopravvive ai
danni del vero SE‘.
Stiano come stiano le cose, che bello poter ragionare un
po’, sulla delicata e violenta possibilità, che il peggiore dei nemici si nasconda proprio nell’ultimo dei posti
dove andresti mai a cercarlo.
Un peggiore tra i nemici che si presenta, e mi parla ogni
istante, con la mia voce. E’, a turno, il mio migliore amico, la mia peggior
“ex”, i miei sensi di colpa e la mia rabbia repressa, verso chi mia ha dato una
“educazione”. Ha mille volti, mille accenti, ma alla fine ritorna ad essere
sempre un “altro” me. Mi dice
costantemente, che lui E’ me. Credo sia verosimile che una tale identificazione sia la
causa di buona parte dei problemi di questo mondo. Tutto,
verosimilmente, parte dall’accettazione di un’IDENTIFICAZIONE. Una’altra,
ulteriore prova (se ce ne fosse bisogno) dell’immenso potere posseduto dalla
prerogativa, umana, di conferire il proprio ASSENSO a qualcosa.
Identità;
identificazione …
Ma cosa accade, se invece tale identità, fosse un’antica
e terribile seduzione; e se la gente, perciò, si aggirasse per la strada,
sempre più pronta a questionare, litigare e venire alle mani, quando il
peggiore dei loro nemici, lo proteggono ad ogni istante dentro se stessi?
Intendiamoci,
signori, miei : in questo luogo di spirito, nessuno lancia sentenze. Qui,
mi piace solo mettere le cose sul
tavolo, per guardarle, studiarle e meditarci sopra. Quando incappo in
qualcuno dotato del necessario coraggio, mi capita di poterci discutere sopra
con lui, o lei.
Ma il punto è: nessuna sentenza; ma ipotesi sempre e solo
intelligenti e sentite; questo sì!
E allora, come la
mettiamo, noi umani, da sempre affannati a saltarci a vicenda alla gola,
e perfettamente persuasi che on problema, si trovi e capiti “là fuori”? Non è
forse la paura, a guidare il 90% delle nostre scelte, delle nostre azioni? Non
sono forse il 90% delle nostre scelte, scelte puramente reattive?
Ah, certo! Mi si verrà a dire che è naturale proteggersi!
Che la paura è un’emozione sana, volta alla protezione dell’essere umano . Ma siamo davvero sicuri, che si tratti di
qualcosa di destinato a proteggere l’essere umano; e non piuttosto, di qualcosa
che protegge unicamente l’ego, una parte ai danni del tutto, e non il SE’ (il
quale, peraltro, è un’entità alquanto più vasta, e abissalmente più profonda,
rispetto all’ego )? E se non stesse poi
neppure proteggendo una parte di noi stessi, ma unicamente qualcosa che VUOLE
PASSARE, per “noi stessi” … come la metteremmo, la faccenda?