di Maria Vittoria Bossolasco
L’ipnosi può essere interpretata all’interno della prospettiva psiconeuroendocrinoimmuno-logica, come fenomeno con specifiche modalità d’azione, in cui può avvenire il superamento del limite psiche-materia organica, con predominio assai spesso della psiche sul soma e un’influenza del più profondo inconscio biologico da parte di forze psichiche di tipo suggestivo. “L’ipnosi, lungi dall’essere risposta esclusivamente psichica, l’ipnosi è anche risposta somatica viscerale organica, in cui corpo e mente interagiscono, aiutandosi e compensandosi a vicenda, è un insieme di fenomeni neurologici, biochimici, elettrici, psicologici, sociali.” (Granone, 1986) Nella prospettiva psicosomatica, l’idea che lo stato mentale e quello emotivo possano, attraverso il sistema immunitario, influenzare l’insorgenza e/o il decorso di una malattia organica, ha affascinato intere generazioni di studiosi e ha prodotto numerosi studi sperimentali volti ad indagare un’eventuale relazione causale tra stress e funzionalità immunitaria.
Le patologie in cui si riconosce il ruolo patogenetico dello stress sono sempre più numerose, e l’allontanamento da situazioni stressanti, quando è possibile, è ritenuto necessario supporto alle specifiche terapie, anche nella convinzione che gli interventi comportamentali possano avere conseguenze positive per la funzione immunitaria. I dati sperimentali attualmente disponibili mostrano che condizioni di stress psicologico possono produrre alterazioni nella funzionalità immunitaria, anche se ogni individuo risponde agli eventi stressanti in relazione al suo substrato emozionale, alla sua personalità e allo stato psichico di base.
L’ipnosi può essere interpretata all’interno della prospettiva psiconeuroendocrinoimmuno-logica, come fenomeno con specifiche modalità d’azione, in cui può avvenire il superamento del limite psiche-materia organica, con predominio assai spesso della psiche sul soma e un’influenza del più profondo inconscio biologico da parte di forze psichiche di tipo suggestivo. “L’ipnosi, lungi dall’essere risposta esclusivamente psichica, l’ipnosi è anche risposta somatica viscerale organica, in cui corpo e mente interagiscono, aiutandosi e compensandosi a vicenda, è un insieme di fenomeni neurologici, biochimici, elettrici, psicologici, sociali.” (Granone, 1986) Nella prospettiva psicosomatica, l’idea che lo stato mentale e quello emotivo possano, attraverso il sistema immunitario, influenzare l’insorgenza e/o il decorso di una malattia organica, ha affascinato intere generazioni di studiosi e ha prodotto numerosi studi sperimentali volti ad indagare un’eventuale relazione causale tra stress e funzionalità immunitaria.
Le patologie in cui si riconosce il ruolo patogenetico dello stress sono sempre più numerose, e l’allontanamento da situazioni stressanti, quando è possibile, è ritenuto necessario supporto alle specifiche terapie, anche nella convinzione che gli interventi comportamentali possano avere conseguenze positive per la funzione immunitaria. I dati sperimentali attualmente disponibili mostrano che condizioni di stress psicologico possono produrre alterazioni nella funzionalità immunitaria, anche se ogni individuo risponde agli eventi stressanti in relazione al suo substrato emozionale, alla sua personalità e allo stato psichico di base.