Chi accumula soldi non accetta mai di ritirarsi, come se fossero immortali, tanto è doloroso smettere di far soldi. Ricorda, questo comportamento, altre dipendenze: Il sesso, la droga, il gioco d’azzardo, l’alcool, tutte dipendenze che portano il soggetto a non essere mai in pace! Allora che senso soffrire il male per privare le masse? Siamo davanti a situazioni in cui l’uomo evade dalla realtà, lo facciamo tutti, la verità è dura da sopportare a volte e cercare una via di fuga verso la gratificazione, l’appagamento è non è una cosa poi tanto strana. Certe azioni come leggere e passeggiare in montagna o meglio ancora contemplare-azione, caduta in disuso, danno realmente un senso d’isolamento in cui ti ritrovi solo con te stesso e di questo sei gratificato, insomma dopo ti senti meglio. Le dipendenze invece ti danno un’evasione con un contratto irrisolvibile: Non evadi mai abbastanza e perciò l’azione diventa compulsiva, come la droga, il gioco d’azzardo e naturalmente l’accumulare denaro. Nulla è privo di senso (nella nostra mente i conti devono tornare). Il denaro può distruggere qualunque sistema educativo. Una vita dentro una morale in grado di regolarla. La morale non è forse sparita per questo motivo? La morale cos’è se non uno strumento dell’animo umano che ci contiene, fornisce delle regole su cui basiamo i nostri comportamenti quotidiani: senza delle regole il mondo, la società come la semplice convivenza a due sono situazioni che diventano impossibili, e il denaro che effetto ha avuto sulla nostra morale? I soldi sono diventati l’unica cosa che veramente veneriamo, il nostro nuovo dio, e di conseguenza rispettiamo i comandamenti, non scritti ma chiarissimi e da tutti conosciuti, regole che questo nuovo dio impone alle nostre azioni quotidiane. E se vuoi accumulare denaro la morale la devi spegnere, non bisogna ascoltare quella voce interiore che ti dice cosa è giusto e cosa non lo è! Ecco un esempio sul denaro: si vende veleno agli uomini, per il denaro uccidiamo direttamente o indirettamente (che ce ne rendiamo conto o meno) le nostre azioni ruotano attorno al dio denaro, uccidono l’inquinamento, l’egoismo, l’indifferenza, il fregare e a volte rovinare gli altri, non parliamo poi delle guerre: per cosa sono fatte se non per il denaro? E’ uno dei business maggiori quello delle armi dopo quello della droga (La droga. Mio nonno conosceva la canapa e la utilizzava per tutto, guardate, cercate i documentari partiti dagli USA per infangare lo spinello, come se il vino fosse migliore!). Ogni nostra singola azione, fatte per avere denaro sono delle azioni criminali: Come definireste voi un uomo senza morale? Quanti ne hanno rinchiusi nelle carceri proprio perché non hanno rispettato queste regole? Il denaro va guadagnato, ma guadagnare intendo con fatica, con rispetto delle regole sociali e morali. Ecco perché chi diviene troppo ricco, è paragonabile con un criminale, il quale appena può non rispetta leggi, né l’etica, ne ha nessuna forma di rispetto verso la società, verso i suoi simili, anzi si direbbe che prova piacere nel far del male: altrimenti per quale motivo finanzierebbero le guerre creando per loro (gli investitori) dei grandi profitti e dall’altra parte creano dei massacri di gente comune, di persone indifese, come i dati parlano chiaro, sappiamo tutti che le maggiori vittime delle guerre sono le donne, i bambini, i più deboli insomma. Noi siamo una società e che ci piaccia o no delle regole per il quieto vivere ci devono essere e devono venire rispettate. Non perché ce lo impongono con la forza, ma perché un etica di comportamento lo impone, per il motivo che se tutti fanno quello che vogliono il mondo diviene un posto invivibile, come diviene invivibile una casa dove il ragazzo alza a palla la televisione tutto il giorno, come in una singola coppia se viene a mancare il rispetto la convivenza non può andare avanti, e come pretendiamo noi di andare avanti in un mondo dove rispetto, etica e giusto comportamento hanno lasciato il posto al verbo “acquistare”? . Certo si può vivere, si vive anche in prigione d’altronde, ma come? Rispettando le regole e le leggi non è possibile divenire ricchi sfondati. Per farlo si deve rubare, evadere il fisco, imbrogliare, non rispettare le norme sociali. Ecco perché il comunismo non è mai stato attuato da nessun governo. Il comunismo IO lo intendo in questa massima:”Che ognuno possa avere le cose di cui necessita per una vita dignitosa”, non sfarzosa, dignitosa che sono due cose completamente differenti. La distribuzione dei beni come oggi è in Italia (ma andate a vedere l’America che è la stessa cosa) fatta in questo modo: il 50% in mano al 10% della popolazione, il rimanente 50% se lo deve spartire il resto della popolazione, il 90%. Se c’è un prodotto interno in una società è perché tutti hanno contribuito a generarlo e quindi il 100% si deve dividere per il 100%. Ma questo, in pochi ma influenti, non l’hanno voluto, hanno preferito fregarci, rubare e non tener conto del giusto comportamento che una morale ti detta, voglio ripetere ancora una volta che non bisogna parlare di Russia quando parliamo di comunismo, la vera spartizione equa dei beni non è MAI avvenuta in questo mondo. Almeno per la storia che noi abbiamo conosciuto, quella che ci hanno insegnato a scuola almeno non ne contiene traccia.
PS: Le parti in grassetto sono state copiate dal libro di Vittorino Andreoli, Il denaro in testa
PPS:Il libro di Vittorino Andreoli, il denaro in testa, credo che sia il secondo libro (dopo quello di Umberto Eco, il cimitero di praga, che negli ultimi sei mesi abbiano stampato e che valga la pena leggere prima di morire). Se non li avete letti ve li consiglio vivamente entrambi.