La storia siamo noi, nessuno si senta offeso, nessuno si
senta escluso ...
Queste le parole di una vecchia canzone di De Gregori, e a parte il sistema siamo noi
non c’è da aggiungere altro. Spesso si vedono articoli di disapprovazione,
nello stesso mio blog ce ne sono molti e d’altronde come capire una cosa se non
la critichi prima? La valutazione è solo l’inizio del processo evolutivo di una
persona ...
Nessuno può dire “io non ho contribuito” a mettere in piedi
tutto questo, e naturalmente deve attribuirsi il merito e la colpa, a chi è
andata bene almeno una parte dell’esistenza ha partecipato attivamente a tenere
in vita il sistema bestia che proprio sulle nostre debolezze, sul nostro
continuo desiderare oggetti inutili e soprattutto sulla nostra stupidità e
ignoranza ha puntato, e come il banco, ha vinto sempre, a quelli che è andata
peggio invece si ritrovano così, e hanno lavorato per questi!
Eccoli lì nelle panchine del misero parco di quartiere a respirare l'aria inquinata della città che hanno contribuito a costruire. Hanno passato una vita lavorando. I più fortunati facendo un lavoro che piaceva. Molti altri dedicando la propria vita a fare azioni incomprensibili ed alienanti così come denunciato dall'impareggiabile "Tempi Moderni" di Charlot. E per chiedersi oggi "mio figlio cosa farà". Continua ...
E cosa dire in fondo se non che è tutto merito nostro? Il
continuo colpevolizzare la burocrazia, la corruzione che tarocca tutto e
ovunque sono spesso scuse per sentirsi non colpevoli, e va anche bene
criticarle e magari farle anche sparire perché giocano a distribuire male i beni del pianeta che non sono di nessuno e
che noi occidentali abbiamo rubato con le bombe e continuiamo a farlo,
bombe che acquistano con i soldi che il cittadino versa … ma se ogni giorno facciamoqueste azioni, per esempio, come pretendere
e sperare che tutto cambi?
Se cambiamo noi spariscono anche loro ...
Se cambiamo noi spariscono anche loro ...
Il cambiamento deve venire in primo luogo
da noi, sono le nostre piccole azioni quotidiane a generare il tutto, con le
nostre gesta lo abbiamo messo in piedi e lo manteniamo tale, se nessuno
desiderasse più niente oltre il cibo e qualche passione sana a basso costo come
la lettura e il dialogo, per esempio, certamente non sarebbe nemmeno più
necessario pensare di scendere in piazza perché avremo un popolo più saggio e
unito, invece cosa vediamo attorno a noi? Il contrario. Questo è sviluppo, il nuovo che avanza diranno i più ostinati …
bene, allora prendiamo qualche esempio: Una vita a fare code, la macchina, grande
utilità, peccato che serva a portare in media 70\80 kg perché tutti viaggiano
da soli, sei sempre incolonnato e viaggi a una velocità media che fa cadere le
prestazioni a quelle di un mulo, questo il comico Genovese lo ribadisce da anni,
le prestazioni sono quelle del mulo ma a mantenerla costa un capitale, e se
cerchi lavoro come primo requisito vogliono l’auto peccato che le paghe siano
talmente inadeguate e vergognose che nemmeno la mantieni una macchina, provate
voi a mantenerla con contratti da precari … e poi si meravigliano che diversi nemmeno lo cercano più il lavoro? Anche
qui non c’è proprio niente di cui meravigliarsi! E chi cazzo lo vuole mi
verrebbe da dire, ma non li cercano più
i lavoratori, vogliono persone affamate, scappate dal terzo mondo e illuse che
ci sia davvero il progresso nei paesi che li rendono affamati, ma una volta
giunti qui loro stessi capiscono che questo è schiavismo e non lavoro. Paghe,
costo della vita, affitti, interessi, mutui per trent’anni … se ti metti a
calcolare il tutto è a dir poco “assurdo”!
E poi ci vengono a
dire che siamo sviluppati? Ma dove ... la maggior parte della gente prende
si e no un volo in tutta la loro vita, delle comodità disponibili cosa possono
permettersi? Nemmeno la sanità oramai, quindi parlare di benessere è alquanto
fuorviante, si lavora per quasi la metà del proprio tempo per pagare interessi,
non debiti, proprio solo interessi, e tasse, tante tasse, il resto viene speso in oggetti inutili che servono solo a farti
dimenticare per un momento quello che sei nella vita … e poi vedo commenti
del tipo “pregate che la fine si avvicina”? Ma magari diranno questi incatenati
a vita e non capaci di uscirne, proprio come il tossico che ogni giorno dice
smetto ma nell’atto di rinunciare non riesce, lo stesso fanno le masse, sperano
che arrivi un Grillo o un nuovo incantatore di folle alla Berlusconi e che si
ponga a salvatore del regno, avete visto ieri? La salva il Papa l’Italia,
chiamate il numero verde, sic!, nessuno arriverà a salvarvi se non iniziate voi
a voler essere salvi. Purtroppo,
come discutevo una volta con una persona a cena, manca l’esempio da imitare, non hanno mostrato le alternative e sembra
che non esistano.
Però io dirò
sempre che, se siamo arrivato fino a qui, è proprio perché la gente non si
interroga sul senso della vita, scontato? Non penso ... la nostra esistenza
deve avere un senso, anche valido solo per noi, ma lo deve avere e per
ricercarlo bisogna interrogarsi su tanti di quegli argomenti che spesso diamo
per scontati solo per il motivo che qualcono ha semplicemente detto che è così,
ma così non sono, quello che facciamo di
solito è credere ai dogmi e non cercare. E di questo si devono ringraziare anche tutti i media che per mezzo secolo invece di istruire hanno gettato fumo negli occhi, fumo che ultimamente è diventato polvere, fastidioso come la sabbia!
Dioniso777
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