"THE END"

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venerdì 30 agosto 2013

SONO UN "MALATO PSICHIATRICO": HO PAURA DELLE DIVISE E DEGLI OSPEDALI

Oggi riflettevo su una circostanza, e cioè sul fatto che tutti i malati psichiatrici che ho incontrato nella mia ventennale carriera abbiano in comune un terrore smisurato sia verso i medici e il personale ospedaliero in generale che verso le forze dell'ordine.
Perché accade questo?


Tutto ciò è la semplice, ed è la diretta conseguenza della totale impreparazione che personale sanitario e forze di polizia hanno nell'affrontare persone che manifestino un disagio psichico.
Qualunque operatore di polizia dovrebbe essere in grado di fare anzitutto un primo grande passo, e cioè rendersi conto di avere davanti a sé un essere umano come lui, con emozioni, con un passato, con un presente e con un futuro, e non "lo scemo del paese", o "un matto da ospedalizzare".

Con il dialogo, la pazienza e l'amore sono riuscito a evitare a tantissimi malati psichiatrici ulteriori ricoveri inutili, poiché ascoltare un essere umano in piena crisi vale un milione di volte di più che siringarlo con un farmaco depot (quelli intramuscolari a lento rilascio).
Qualunque operatore di polizia dovrebbe quindi usare il cuore, sapendo che nella stessa situazione potrebbe esserci lui stesso, oppure il proprio figlio.

Invece, la maggior parte dei poliziotti o dei carabinieri lavora come se la persona davanti a loro fosse ormai irrecuperabile, un residuo della società che non avrà mai una vita propria, e che potrà solo entrare e uscire dagli ospedali.
Non posso dimenticare gli sguardi di persone che seppur sotto pesantissime terapie farmacologiche, riescono a mantenere la lucidità tale per dirti, mentre sei in uniforme: "La prego, sig. Carabiniere, la supplico, non mi porti in ospedale".

E qui viene il ruolo degli ospedali.
Ma gli psichiatri riescono a rendersi conto che se un malato psichiatrico ha il terrore di finire in ospedale, un motivo ci sarà?

Gli psichiatri riescono a rendersi conto dell'inutilità e dell'altissima dannosità delle loro cure, atte solo a stroncare il sintomo?

Gli psichiatri riescono a rendersi conto della paura negli occhi di un altro essere umano, anch'egli cone loro su questa Terra, venuto qui per emozionarsi, incuriosirsi, amare ed essere amato?

Gli psichiatri riescono a rendersi conto dell'enorme valore e potere che un'alimentazione vegana-crudista ha nel polverizzare le cosiddette malattie mentali?

Gli psichiatri riescono a rendersi conto che le manifestazioni psichiatriche hanno in moltissimi casi una base organica non adeguatamente investigata?

Se non siamo mossi a pietà dagli occhi paurosi di un altro essere umano, impotente di fronte a noi, allora non valiamo niente, proprio niente.

LA PSICHIATRIA CON IL CUORE: QUESTO È' CIO' CHE VOGLIAMO


Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "SONO UN 'MALATO PSICHIATRICO': HO PAURA DELLE DIVISE E DEGLI OSPEDALI":


Non conosco se non sommariamente l'alimentazione vegana... ma so per certo che quello che lei scrive è assolutamente vero. Quando eseguivo in qualità di medico convalidante TSO mi sono capitati elementi della polizia locale che certo non volevano "perdere" del tempo, anzi... erano già pronti con le manette... quante storie tragiche ho visto... quando entravo nella casa e il poveretto mangiava la sua minestra... oppure quando spaventato si nascondeva sotto il letto... ed io ci finivo pure sotto il letto per evitare manette...oppure quando NON convalidavo... si arrabbiavano le forze dell'ordine e la lettiga... ma se il poveretto la mattina aveva fatto la sua puntura depot, non c'erano piu' i presupposti legali di un TSO (bacino S.Paolo).....
Gli psichiatria hanno molta PAURA dei pazienti ed è per questo che li sedano...come fossero fiere impazzite.
Io stessa ho provato questo tipo di paura, ma grazie al mio analista sono scesa a patti.. e quando entravo nella stanza della paziente che spaventava io le dicevo "senta.. io ho paura di lei... ma se io ho paura e lei anche... non risolviamo niente"
E' nata una bella relazione di affetto e di cura... forse per entrambe....
Un caro saluto al Comandante Bisanti... con tanta stima...
Dr. Calchi

RISPOSTA

Buongiorno dott.ssa Calchi,
e grazie di aver voluto condividere la sua testimonianza.

Non ci conosciamo personalmente, ma non posso non ringraziarla per l'attestazione di stima.

Questo blog sta cercando di diffondere, oltre a un messaggio di amore e rispetto verso l'essere umano per se, anche un nuovissimo approccio nei confronti della malattia in generale, e di quella psichiatrica in particolare.

Dietro ogni mio articolo, ci sono anni di studi personali, senza lauree o master; studi, preciso, che mi hanno portato a capire la totale inutilità dei farmaci in generale (tranne specifici casi di urgenza, così come continuamente evidenziato), e degli psicofarmaci in particolare.

Inutilità per usare un eufemismo naturalmente.

Gli psicofarmaci, quando va bene, uccidono l'anima di chi li prende, fornendo un temporaneo senso di illusorio benessere, per poi mostrare la loro vera faccia, soprattutto durante la dismissione.
Quando va male, trasformano le persone in assassine di se stesse e degli altri: la verità è davanti a tutti, basta volerla vedere.

Anni di studi, dicevo, che mi hanno anche portato ad analizzare in maniera profonda il legame tra alimentazione e manifestazioni psichiatriche.

Se una canna può mandare una persona in psicosi, perché non può farlo un piatto di pasta, se il soggetto non ha alcuna capacità tollerativa nei confronti del glutine?

Se i neurotrasmettitori ce li giochiamo a livello intestinale, perché non è possibile che un'alimentazione che comprenda proteine animali (e che quindi produca putrefazione) non sia la causa di un disturbo depressivo, o persino di tipo schizofrenico?

Siamo quello che mangiamo cara dottoressa, e sono convinto che l'unico approccio nei confronti di una persona che manifesti distrurbi di tipo psichiatrico sia il binomio pensieri puliti - cibi puliti.

TI DEPRIMI PERCHE' TUO FIGLIO È PSICOTICO? TRANQUILLA, TI IMBOTTISCO DI EFFEXOR
Per comprendere la vicenda nella sua interezza, vi rimando prima al mio articolo

INVEGA, ABILIFY, ANSIOLIN E DALMADORM: COME SUCCHIO VIA LA VITA DI UN RAGAZZO DI 27 ANNI

Ieri ho ricevuto la telefonata della signora, la quale, dopo avermi aggiornato sulle condizioni del figlio, mi ha chiesto un ulteriore parere a titolo personale.

In quel frangente, mi ha confidato ciò che già sospettavo fin dalla prima telefonata (dopo aver sentito la sua voce), e cioè che anch'ella fosse sotto terapia psichiatrica.

La stessa mi ha riferito che, dopo il primo episodio psicotico del figlio, poiché aveva (giustamente, dico io) iniziato a far fatica a dormire, lo stesso psichiatra che lo ha tuttora in cura le ha consigliato di assumere (come da lei poi fatto) 75 prima e 150 mg poi dell'antidepressivo Effexor, assieme all'immancabile pastiglia di Xanax.

La signora ha detto di non sentirsi bene con questi farmaci, e di volerli quindi dismettere al più presto.

Partono ora della considerazioni personali.

Ma ci rendiamo conto della bassezza morale e professionale che alcuni psichiatri riescono a raggiungere?

Ma questo dottore si rende conto di non essere allo zoo, e che quindi i suoi pazienti non sono degli elefanti, e gli psicofarmaci di conseguenza non sono noccioline da distribuire gioiosamente a piene mani?

Dove vuole arrivare, a psicomedicalizzare tutta la famiglia, cane compreso, con il Prozac veterinario, che esiste ed è utilizzato da tantissimi cani in tutti gli Stati Uniti, per la gioia dei loro lobotomizzati padroni, che, tornando a casa, troveranno il loro Fuffy nella stessa identica posizione dove lo avevano lasciato?

I cani sotto psicofarmaci mordono, le persone uccidono.

Siamo all'anticamera dell'Inferno.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Io ho usato Abilify per 6 mesi per tracollo nervoso, (classica storia della ragazza che ti ruba la vita e le emozioni con leggerezza e spensieratezza prendendoti per il culo da capo a coda solo perchè le piace il tuo modo di fare e quindi decide di passare del tempo con te come fossi un videogame, mea culpa, eh, però il tracollo nervoso mi è sopraggiunto comunque e sono finito all'ospedale) elargito felicemente dalla psichiatra dell'ospedale.

È un effetto tremendo, è come se l'anima ti venisse succhiata via. Tu sei lì, fai le stesse cose di prima, ma è come se le facessi per abitudine.

È come esser depauperati della capacità di provare ed intendere. Il cervello funziona solo nel capire le cose meccaniche, continuavo a vivere per formalità. Ho impiegato due anni per recuperare in maniera significativa i sentimenti, ora a tre anni di distanza non sono mai tornato come prima, mi si è modificata la psiche.

Solo in parte ho recuperato la capacità di provare sentimenti e sembra ancora diverse volte che questi siano la copia carbone di sentimenti reali. Però in gran parte sono ripristinati.

La "dottoressa" diceva che per avere un trattamento efficace e definitivo avrei dovuto prenderlo per almeno due anni e sei mes, avevo contro lei e tutta la famiglia che quando mi vedeva lì con gli occhi opachi si sentiva tranquilla.

Una delle prime cose che imparai da bambino è che nella maggiorparte dei casi (paradossalmente non vale per la saggezza popolare, che difatti è fraintesa sempre e del resto sempre incompresa, ripetuta per associazione come dai cani) quello che ti dicono tutti è esattamente il contrario di ciò che è giusto.

*Dioniso*777* ha detto...

Ciao, grazie per la testimonianza. Sai che ti dico? Rubo le parole di Serafino Massoni: Se la ragazza ti lascia, tu vai al bar e paga da bere a tutti! Tu non sai perché ma un giorno lo scoprirai. Fidati, è proprio così. Lasciata una poi arriverà di meglio ... non ne ho avute tantissime, ma in fondo le ragazze come trofei non è poi una frase così errata. Loro in fondo non fanno la stessa cosa?
yes ... non stare male per una ragazza, ok, un pochi di mesi, ma poi vedrai che la vita ti sorride di nuovo e più di prima. Io ho avuto non molti rapporti durati anni, chi più e chi meno, ma alla fine quella che subentrava era meglio della precedente sotto alcuni punti di vista. Alla fine? Ne è valsa la pena!

quello che ti dicono tutti è esattamente il contrario di ciò che è giusto.

IO SONO LA DIMOSTRAZIONE di quello che hai scritto, ho fatto tutto il contrario

Se vuoi un consiglio non prendere psicofarmaci, drogati piuttosto!!!!

Unknown ha detto...

Massì, difatti l'ho ammesso che sono stato un deficiente.

E comunque sia li ho presi perchè mi spaccavano le balle, io odio i farmaci in generale, difatti faccio bene.

I miei genitori sono "il nemico interno" quando sarò un servo delle multinazionali senz'anima, un ingranaggio (quanto possibile il più grande) bene oliato di tutta la macchina, allora sarò una "persona responsabile, di cui fidarsi."

Mi vogliono così bene che si sentivano a posto quando ero un pezzo di carne senz'anima dallo sguardo vacuo che niente voleva e che faceva ciò che doveva.

Il terribile è che sono davvero convinti di volere il mio bene!

*Dioniso*777* ha detto...

Si, il terribile è proprio quello, che sono tutti convinti a non lasciarsi vivere a vicenda ... il vecchio divide et impera! Funziona sempre e quando sarai un meccanismo del sistema credi che ti lasceranno in pace? No, quindi, perché farne parte ti chiedo io?
POI NOI, ITALIA SIAMO IL PAESE DEI VECCHI, guarda chi ci rappresenta, guarda i 70enni che come canta Fibra, decidono anche la grafica! Nessuno ha un presidente novantenne come noi, paese morto, putrefatto e senza nessuna concezione di libertà, te la devi fare a suon di casini la libertà in Italia.
D'altronde, leggi questo:
Allora, adesso andiamo al punto: la democrazia puo' esistere SE e SOLO SE esiste una certa quantita' di persone disposte a morire pur di non subire oltraggi alla propria dignita'. Se queste persone esistono in numero abbastanza alto, il paese diviene democratico e mantiene la democrazia. Lo fa perche' lo stato sa che , diventando vessatorio, si troverebbe sempre piu' persone disposte a morire con cui scontrarsi, e sa bene che oltre ad un certo limite, lo scontro sarebbe troppo dispendioso.
La democrazia, cioe', e' la misura del coraggio dei cittadini. La dittatura e' semplicemente uno stato che si accorga di avere cittadini mediamente codardi.
http://fintatolleranza.blogspot.it/2013/08/la-pace-si-conquista-ogni-giorno.html

E POI sul fatto Italia ... siamo il paese del VATICANO, i principi del male e del parassitaggio, e in effetti io dico sempre ROMA=AMOR
e poi leggiti questo:

Sono predatori non-fisici che vagabondano ed istigano la sofferenza umana ogni volta che se ne presenta l’opportunità, principalmente per cibarsi dell’energia animica rilasciata. Succhiano la nostra energia, manipolano la mente, ci tormentano e si trastullano con noi, se non ne siamo consapevoli. Orchestrano eventi sincronici falsi e devianti, ordiscono incidenti e strane malattie, impiantano dentro di noi emozioni e pensieri estranei durante stati di bassa coscienza e inducono sintomi schizoidi in coloro che sono maggiormente vulnerabili.
[...]
Quasi tutti sono suscettibili di essere momentaneamente influenzati, quando non prestino attenzione sufficiente. Possono essere amici, familiari, vicini, colleghi, politici, autori o celebrità. Tutti quelli che sono completamente vuoti o programmati in profondità, sono agenti permanenti della Matrix. La loro funzione è quella di plaudire al Sistema di Controllo e di fare da portavoci ambulanti dell’agenda aliena. Agiscono anche semplicemente come personaggi secondari che sostengono lo status quo.
tratto da http://altrarealta.blogspot.it/2013/08/le-5-componenti-del-sistema-di_31.html

Stamani fin che leggevo l'ultimo articolo erano all'opera, che coincidenza!!!
hahahahahahahaha
c'è un solo sistema, mandare tutti a fare in culo, credimi che funziona
Spero di esserti stato d'aiuto, altrimenti riscrivi!
Ciao e grazie ancora per la lettura

LKWTHIN

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