"THE END"

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lunedì 13 maggio 2013

Papa Francesco, Paghi l’IMU, Siamo ex Embrioni Bisognosi

La cronaca giornalistica relativa a Papa Francesco ha spesso rasentato il ridicolo. Con una tenerezza ed una cifra espressiva degna del coma glicemico i giornali ci hanno raccontato di:
  • Papa Francesco che saluta col “Buonasera”. Certo, se avesse salutato con un “li mortacci vostri” avrebbe certamente fatto più notizia. Ai giornali è bastato il “buonasera”.
  • Papa Francesco che paga l’albergo, ha la croce di ferro (ricoperta di pietre preziose) e viaggia in pulmino. Apprendo con una certa sorpresa che è il primo papa a pagare l’albergo. Non mi era nota questa antica tradizione di scrocco.
  • Papa Francesco che regala lo zucchetto ad una bambina. Gesto evidentemente spontaneo visto che all’improvviso compare un altro zucchetto di scorta. Forse i papi viaggiano con lo zucchetto di ricambio.
  • Papa Francesco che, stavolta, scambia lo zucchetto con un fedele senza preoccuparsi di eventuali complicazioni igieniche.
  • Papa Francesco che infila il ciuccio in bocca ad un bambino. E mi fermo qui perché mettendo insieme preti, bambini e cose infilate in bocca si aprono scenari inquietanti.
  • Papa Francesco che raccoglie la borsa di una signora. Superman, a causa di precedenti impegni, non aveva potuto prendere carico dell’impegnativa missione.
  • Papa Francesco che prepara il panino alla guardia svizzera del turno di notte. Ma ora che ha scoperto che i suoi appartamenti sono presidiati anche di notte (anima candida), prepara il panino tutte le mattine?
  • Papa Francesco che invita a non fare la faccia malinconica che sa di peperoncino e aceto, incolpevoli quanto ottimi condimenti che forse non meritavano cotanta scomunica.
  • Papa Francesco che invita le suore a non fare le zitelle, ma le mamme. Non siamo ancora alla discoteca, ma fra tre o quattro papi se ne potrà parlare. Forza ragazze!

Tutte azioni molto belle che, per ora, si concretizzano esclusivamente in un aumento della diffusione del diabete, triste malattia che non si avvantaggia dell’eccesso di zuccheri. Le pellacce come me non si commuovono facilmente anche perché nella vita di chiacchiere e bei gesti ne hanno fatto il pieno. Vorrei un’azione concreta di sostegno al grave momento di crisi che stanno attraversano la gente, le persone, i deboli di questo paese. Lo so che gli immobili della Chiesa Cattolica (insieme a quelli di sindacati e fondazioni bancarie) sono esentati dal pagamento della IMU, tassa ignobile che deruba la gente senza tenere in conto condizione economica e qualità degli immobili. Avrei da dire anche sugli immobili dedicati al culto, visto che non mi risulta che i garage trasformati in moschee o i capannoni degli evangelici godono dello stesso trattamento preferenziale, ma la Chiesa è esentata dal pagamento su tutti gli immobili, compresi quelli che con la loro attività competono con le aziende laiche che operano nello stesso campo e che quest’anno subiranno un ulteriore tragico aggravio.
Lo so che questa è un’esenzione di legge, come so che è impossibile che l’attuale governo potrà mai prendere una decisione in merito vista l’elevata aliquota di servilismo che lo caratterizza. So anche che è inutile appellarsi a sindacati e fondazioni bancaria. Quelli sono pescecani che nemmeno uno zucchetto ci regalerebbero. Sarebbe meraviglioso che Papa Francesco chiedesse lui stesso al governo italiano di essere trattato nello stesso modo nel quale siamo trattati in modo da mettere in borsa quei quattro miliardi che vale il regalo che tutti noi italiani facciamo alla Chiesa esentandola dal pagamento dell’IMU. Quattro miliardi come quelli versati per la prima casa. In pratica, chi paga l’IMU sulla prima casa, copre l’ammanco creato dal mancato pagamento della Chiesa (senza contare sindacati e fondazioni bancarie). In fondo gli italiani, tutti noi, sosteniamo il Vaticano da oltre un secolo, ormai.
Mentecritica ci ha già provato con Papa Ratzinger, ma quello non scambiava zucchetti e nemmeno raccoglieva borse. Papa Francesco ci vuole dimostrare che oltre la colata di melassa c’è qualche sostanza o preferisce continuare a fare la macchietta del Papa buono che parla bene e non razzola affatto? In fondo siamo tutti ex embrioni che hanno bisogno di una mano. Oggi il Papa ha detto che bisogna difendere gli embrioni. Vale anche per noi embrioni anziani o solo per i giovani. 
Insomma, oltre al zucchetto qualche lira? Grazie.

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