Premessa: non si vuole qui suggerire motivazioni posticce di eventi reali ma solo sottolineare la valenza simbolica di alcuni eventi. Non si desidera tantomeno urtare la sensibilità di nessuno ma solo considerare le sorprendenti sincronicità esistenti nel reale.
Ormai è di dominio comune la lettura simbolica degli auto attentati dell’11 Settembre: le torri gemelle come le colonne gemelle del tempio di Re Salomone, il WTC7 dal nome ‘probatorio’ (Salomon Brother’s Building!) e la figura del pentagono. Tutti palesi riferimenti alla simbologia massonica. Anche la caduta della torre è un topos simbolico: è infatti il contenuto di una carta dei tarocchi.
Nella incredibile sincronicità degli eventi, una nave (la ‘jolly nero’) si abbatte sulla torre di controllo. L’incidente reale è allo studio degli inquirenti anche se sarà assai difficile risalirne alle cause. Si è parlato infatti di un fatto sconcertante: il mancato funzionamento dei collegamenti di comando proprio in quel preciso istante, ripristinatosi subito dopo (così sembra), appena prima l’impatto. Ovviamente dell’evento sarà data una versione ufficiale ragionevole e non abbiamo qui nessun motivo di pensare alla presenza di una qualche seppur lontana intenzionalità nel tragicissimo evento.
Come suggerisce Paolo Franceschetti, gli eventi non sono necessariamente pianificati nei dettagli. Chi ne genera l’intenzione, imprime anche non volendo la sua personalissima impronta che si traduce in corrispondenze simboliche numerologiche e visuali evidenti. Gli eventi cioè obbedirebbero più ad una specie di ‘eggregore’ operante che a dettagliatissime pianificazioni. Gli eventi artificiali si colorerebbero così di sincronicità dovute alla ‘firma’ impressa nel reale dalla forza decisionale che ne è a monte,riverberando poi nel tempo in echi imprevedibili.
L’uragano Sandy, la strage alla scuola Sandy Hook, la sparatoria al cinema Aurora, le bombe alla Maratona di Boston, l’11 Settembre, la sparatoria di palazzo Chigi, le bombe di Madrid e Londra, sono eventi frutto di queste volontà sottili? Queste volontà possono avere un riverbero sincronico con altri eventi insoliti?
Resta da considerare l’enorme energia sprigionata dai simboli e la loro forza ‘magica’ nel modificare la realtà. Possiamo considerarli rituali propiziatori oppure motori sottili degli eventi a venire. L’unica cosa che non possiamo fare però è ignorarli anche se corriamo il rischio di ingigantirne la portata distruttiva, reiterandone i contenuti. La consapevolezza però è l’unico strumento che ci rimane per tentare di contrastare la mole di non sense oscuro che ci si para d’innanzi. Sono sicuro inoltre che adoperiamo male le nostre energie e che se le utilizzassimo per una sorta di contro-rituali benefici ed intuitivi la realtà si potrebbe modificare in meglio, cauterizzando per sempre l’oscena lordura che tutto imbratta. Purtroppo siamo distratti ed ‘avvelenati’ per cui sarà davvero impresa difficile realizzare questa convergenza di intenti.
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Consideriamo l’ascesa del cavaliere oscuro, il film con protagonista BATMAN alla cui ‘prima’ al cinema Aurora di Denver si è assistito all’esecuzione sommaria di alcuni spettatori ad opera (secondo la versione ufficiale) di un ragazzo (James Holmes) nei panni improbabili del JOKER del film stesso. Le motivazioni di tale gesto sarebbero quindi da imputare ad un raptus di follia del giovane Holmes, immedesimatosi nel personaggio negativo del film.
Già dalla visione dello sguardo perso di Holmes in sede giudiziaria, in molti hanno gridato al FALSE FLAG ed all’utilizzo di programmi di controllo mentale, (qui i link, 1, 2, 3, 4, 5, di questo blog sul programma Mk Ultra, chissà perché MAI nominato dai media nonostante esista da più di mezzo secolo ... per quel poco che ne sappiamo. Vedi anche l'intervista radiofonica di Franceschetti pubblicata ieri), corroborati nei fatti dalle ricostruzioni discordanti dei testimoni presenti. Tante inoltre sarebbero le coincidenze simboliche: il nome del cinema (Aurora), il riferimento al cavaliere oscuro, la presenza dell’elemento perturbante (il joker) e la città teatro della strage ( Denver). L’uso del ‘jolly joker’ potrebbe significare l’annullamento della casualità, a loro favore oppure la necessità propiziatoria di attirare ‘fortuna’ in vista di un evento futuro.Ormai è di dominio comune la lettura simbolica degli auto attentati dell’11 Settembre: le torri gemelle come le colonne gemelle del tempio di Re Salomone, il WTC7 dal nome ‘probatorio’ (Salomon Brother’s Building!) e la figura del pentagono. Tutti palesi riferimenti alla simbologia massonica. Anche la caduta della torre è un topos simbolico: è infatti il contenuto di una carta dei tarocchi.
Nella incredibile sincronicità degli eventi, una nave (la ‘jolly nero’) si abbatte sulla torre di controllo. L’incidente reale è allo studio degli inquirenti anche se sarà assai difficile risalirne alle cause. Si è parlato infatti di un fatto sconcertante: il mancato funzionamento dei collegamenti di comando proprio in quel preciso istante, ripristinatosi subito dopo (così sembra), appena prima l’impatto. Ovviamente dell’evento sarà data una versione ufficiale ragionevole e non abbiamo qui nessun motivo di pensare alla presenza di una qualche seppur lontana intenzionalità nel tragicissimo evento.
Come suggerisce Paolo Franceschetti, gli eventi non sono necessariamente pianificati nei dettagli. Chi ne genera l’intenzione, imprime anche non volendo la sua personalissima impronta che si traduce in corrispondenze simboliche numerologiche e visuali evidenti. Gli eventi cioè obbedirebbero più ad una specie di ‘eggregore’ operante che a dettagliatissime pianificazioni. Gli eventi artificiali si colorerebbero così di sincronicità dovute alla ‘firma’ impressa nel reale dalla forza decisionale che ne è a monte,riverberando poi nel tempo in echi imprevedibili.
L’uragano Sandy, la strage alla scuola Sandy Hook, la sparatoria al cinema Aurora, le bombe alla Maratona di Boston, l’11 Settembre, la sparatoria di palazzo Chigi, le bombe di Madrid e Londra, sono eventi frutto di queste volontà sottili? Queste volontà possono avere un riverbero sincronico con altri eventi insoliti?
Resta da considerare l’enorme energia sprigionata dai simboli e la loro forza ‘magica’ nel modificare la realtà. Possiamo considerarli rituali propiziatori oppure motori sottili degli eventi a venire. L’unica cosa che non possiamo fare però è ignorarli anche se corriamo il rischio di ingigantirne la portata distruttiva, reiterandone i contenuti. La consapevolezza però è l’unico strumento che ci rimane per tentare di contrastare la mole di non sense oscuro che ci si para d’innanzi. Sono sicuro inoltre che adoperiamo male le nostre energie e che se le utilizzassimo per una sorta di contro-rituali benefici ed intuitivi la realtà si potrebbe modificare in meglio, cauterizzando per sempre l’oscena lordura che tutto imbratta. Purtroppo siamo distratti ed ‘avvelenati’ per cui sarà davvero impresa difficile realizzare questa convergenza di intenti.
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