Testo di Pamela Owen
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I cacciatori della Tourist Trophy stanno pagando migliaia di sterline per andare a sparare alle giraffe con fucili ad alta potenza e con gli archi.
I giganti della savana sono amati in tutto il mondo per il loro aspetto comico e la natura gentile.
Proprio come il personaggio 'Melman' del film Madagascar, sono un successo presso i bambini che amano i loro lunghi colli e le ciglia.
Ma la realtà ci mostra come decine di uomini e donne - anche con le famiglie – spendono molti soldi di viaggio provenendo da tutto il mondo, alcuni anche dalla Gran Bretagna, per uccidere le giraffe per sport.
I giganti gentili vengono rintracciati e uccisi, così che i turisti possano fare foto da portare a casa, dimostrando di aver ucciso gli animali.
Intere famiglie vanno a caccia e sembrano apprezzare le loro foto scattate con la giraffa morta.
I cacciatori pagano fino all’enorme cifra di 10.000 sterline per avere la possibilità di uccidere le giraffe, preferendo i maschi perché sono più grandi.
I Club safari e le riserve di caccia chiedono una tassa di 1.500 sterline per trofeo, oltre alle guide e agli inseguitori che costano circa 1.000 sterline al giorno.
Le cacce durano normalmente da tre a cinque giorni e si vedono turisti che utilizzano fucili Winchester Magnum per uccidere gli animali.
La maggior parte dei cacciatori vola in Africa direttamente e comodamente dalle loro case in Europa o in America.
La caccia continua nonostante il numero degli animali stia crollando, benché zoologi di livello mondiale dicano che le popolazioni di giraffa dei paesi in cui la caccia è legale - Sud Africa, Namibia e Zimbabwe - possono accettare prelievi sostenibili.
Le ultime statistiche mostrano che il numero di giraffe nel mondo è quasi dimezzato dal 1988, da oltre 140.000 a meno di 80.000.
Il dottor Julian Fennessy ha presentato tale dato in una relazione per l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).
Un altro recente rapporto IUCN suggerisce che la giraffa potrebbe aver già bisogno di essere annoverata tra le specie minacciate, perché alcune popolazioni vengono decimate in posti come l'Africa occidentale e la Repubblica Democratica del Congo.
Gli animali sono quasi sull’orlo dell'estinzione e non si trovano più in paesi come la Nigeria, Mali e Angola.
I turisti cacciatori portano spesso la casa la pelle o ingaggiano tassidermisti per montare le teste in modo che possano essere portate a casa come trofei.
Il dottor Fennessy ha fondato anche la Giraffa Conservation Foundation , l’unico gruppo al mondo di conservazione della giraffa dedicato a tale specie.
Così si è espresso di recente: “Io non sono interessato alla caccia della giraffa, ma mi rendo conto che per i cacciatori è come la passione per il calcio ed equivale a una partita di squash. E’ un argomento complicato. Ci sono un sacco di fattori da considerare.
La perdita di habitat e la frammentazione delle popolazioni dovuta a strade e insediamenti artificiali sono i principali fattori che minacciano la conservazione della specie.
Nei paesi dove la giraffa si può cacciare legalmente le popolazioni sono in aumento, ma in tutta l'Africa i numeri complessivi sono in calo allarmante.
Questo dimostra che se opportunamente gestita, con una politica corretta e seri controlli, la caccia può essere sostenibile.
In alcuni paesi africani la caccia legale può effettivamente aiutare le comunità locali per portare soldi e mettere carne a loro disposizione.
Molto personale di caccia come guide, inseguitori e scuoiatori, che collaborano con i turisti sono pagati con la carne delle giraffe uccise.
Dopo che il turista ha pagato la tassa per il trofeo, la carcassa rimane a loro. Alcuni si accontentano della foto scattata accanto alla giraffa morta, ma altri pagano i tassidermisti per montare la testa in modo da poterla portare a casa come souvenir.
Altri potrebbero voler portare a casa la pelle”.
Ha poi aggiunto: “Alcuni cacciatori provengono dalla Gran Bretagna, ma la grande maggioranza vengono da Nord America, Germania, Russia e Scandinavia.
La parte peggiore di questo tipo di caccia è il fatto che i cacciatori possono mancare il loro obiettivo e non riuscire ad uccidere la giraffa al primo colpo.
Se non viene colpito il punto giusto, allora si possono provocare sofferenze all'animale.
Le guide potrebbero avere un secondo fucile, perché il loro compito è quello di uccidere l'animale rapidamente se il turista lo manca.
Le guide devono valutare la capacità del cacciatore e interrompere la caccia se i turisti non hanno le competenze per farlo umanamente.
Altri fattori che decimano la popolazione di giraffa è il bracconaggio.
I bracconieri fissano lacci di filo di ferro altezza degli alberi per intrappolare i colli delle giraffe o per intrappolare i loro piedi, e le uccidono quando ritornano.
Questo porta a enormi sofferenze per gli animali, a volte anche per giorni”.
Pamela Owen
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