Spesso pensiamo che esista un passato che, mano a mano, sta creando il presente in cui viviamo. Pensiamo esista una forza che, accumulandosi, possa creare la realtà in cui noi ci troviamo a vivere. Il passato tuttavia, è sempre una rappresentazione.
Andiamo ad analizzare questo fatto: Noi abbiamo la facoltà di pensare ad una rappresentazione del nostro passato, analizzando le nostre memorie. E questa è un'azione che ha vita nel presente. Non c'è nessuna materia del passato e nessun fatto reale chiamato "passato" nelle nostre memorie. Immaginare tutti i dinosauri che sono vissuti nel giurassico non aggiungerà massa alla terra. Il contenuto delle nostre idee non crea una materia che possiamo chiamare "passato". Ma noi siamo realmente convinti ed abituati al pensiero dello scorrere del tempo. Siamo affezionati al ragionamento causa-effetto, anche se, alla luce di un'attenta analisi, sembra privo di basi concrete. La consapevolezza è sempre nel presente. Possiamo parlare delle nostre memorie, ma non avremo mai alcun dato certo sul futuro, basandoci su ciò che c'è stato. Possiamo raccogliere tutti i dati possibili sul passato, ma non basteranno ad avere la benché minima certezza sul presente, che è sempre nuovo e, perciò, imprevedibile. Il presente quindi sta causando la nostra consapevolezza del passato. Sta causando le nostre memorie ed aspettative sul futuro. Non viceversa.
Il presente stesso è movimento.
Nulla di reale è costante, solo i contenuti delle idee e delle memorie possono esserlo.
Marco Canestrari, http://eccocosavedo.blogspot.it
Testo di Fauno Lami
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