Con queste e molte altre "cagate" di film hanno reso "non pensanti" gli esseri umani, poi abbiniamo la continua violenza gratuita passata per "la norma", della serie diamo l'annuncio di un omicidio col sorriso sulla bocca e subito dopo facciamo vedere a queste masse una bella spiaggia, e così, per magia, anche uccidere diventa quotidiano e assolutamente normale, tanto che se una persona qualsiasi accende un telegiornale qualsiasi e non sente la parola omicidio pensa subito che qualcosa non va. Vogliamo stupirci o meravigliarci? Che scandalo, vero? E che ci aspettiamo da un sistema che mostra a un giovane di 18 anni migliaia di omicidi? E che dire poi di questo giovane se gli date continuamente motivazioni per detestare la società in cui si trova e tutti i suoi eroi finti? Io penso che sino ad ora c'è solo che andata bene, ne vedremo in un futuro non molto lontano di questi "Bane" ... sempre di più, proprio come insegnano i grandi media mainstream, quelli dovrebbero essere aboliti non le armi. Se ai vostri figli non sapete insegnare niente di buono, vuoi per il tempo che manca, vuoi per i modelli che acquisiscono nella società marcia in cui vengono immersi, vuoi proprio perché molti genitori andavano sterilizzati, cosa pretendete che facciano poi? Le persone seguono gli esempi, non le parole ... e di buoni esempi ne abbiamo davvero pochi, per non dire che proprio non si vedono ...
Buona lettura
Perché c’erano così poche stragi un ventennio fa? Il numero delle armi e la loro disponibilità è aumentata in modo sostanziale? No. Quella fogna che chiamiamo Hollywood e l’industria dell’intrattenimento in generale stanno pompando sempre più film violenti, nichilisti e brutali? Sì.
Come numerosi osservatori hanno fatto notare, i recenti film di Batman contengono una quantità inquietante di violenza che sembra servire a poco se non ad appagare un desiderio di sangue e brutalità giovanile, trasmesso grazie a film, intrattenimento, videogiochi e musica pop.Come Jenny McCartney fa notare sul Telegraph, siamo stati trasformati in una società sedotta dal sadismo.
Questo sadismo è sempre più accessibile anche per bambini e giovani. Molte persone si sono chieste cosa ci faceva un bambino di 6 anni alla proiezione notturna del film.
E’ venuto alla luce, nelle ultime ore, che la Warner Bros ha abbinato alla pellicola di Batman un trailer di un film che mostra “un gangster con un mitra che spara a delle persone in una sala cinematografica da dietro il grande schermo.” Ecco il trailer. Ancora una volta, prima ancora di sapere qualcosa sul ventiquattrenne James Holmes, i media dell’establishment e gli attivisti politici stanno cercando di addossare la colpa della strage al secondo emendamento e nello specifico alle armi da fuoco. Come al solito non si è colta la vera causa, sottesa alla tragedia, ovvero una cultura sadica la quale fa credere ai giovani che il divertimento non sia altro che un sinonimo di violenza.
Siamo a Denver, nel Colorado, uno studente di medicina di 24 anni di nome James Holmes irrompe all’improvviso all’interno della sala cinematografica dove si sta proiettando la prima di Batman. E’ vestito di tutto punto come l’acerrimo nemico del supereroe, Bane, con in viso una maschera antigas. Armato all’inverosimile peggio di un marines, con granate di gas lacrimogeno, un fucile e due pistole.
Improvvisamente la rappresentazione scenica esplode in una furia omicida quanto mai reale e scoppia l’inferno, senza che in sala ci sia nessun “Batman” a contrastarlo, tranne quello imprigionato fra i pixel dello schermo.
La strage che ne consegue ammonta a 12 morti ed una cinquantina di feriti, all’interno del cinema ormai trasformatosi nel teatro da incubo di una carneficina ...
Il giovane studente, una volta svestiti i panni di Bane, viene arrestato senza opporre resistenza, nel parcheggio del cinema mentre cerca di allontanarsi dal luogo del delitto e nella successiva perquisizione della sua abitazione, sembra che la polizia abbia rinvenuto svariate trappole esplosive pronte per essere usate.
Chi é James Holmes e chi Bane? Quanto sottile può essere la barriera che separa la rappresentazione filmica dalla vita reale? Quanti James potrebbero trasformarsi in Bane in una società decadente, priva di ogni coordinata e di ogni valore, che trova nel modello americano il proprio esempio più fulgido? La massa d’individui atomizzati, messa nella condizione di non poter reagire di fronte alla violenza che il “sistema” le dispensa quotidianamente, potrebbe implodere su sè stessa fino a rifugiarsi nella pazzia? Il flusso di una vita iper cinetica, dove la tempesta d’informazioni corre così velocemente da impedire una corretta elaborazione delle stesse, potrebbe contribuire a smantellare il senso della realtà?
Sempre più persone fra noi saranno destinate a trasformarsi in tanti Bane o si tratta semplicemente di un caso di pazzia isolato, legato alla droga del momento, come quelli che stanno inducendo un’epidemia di neo cannibalismo?
Per una volta non abbiamo voluto esprimere giudizi, ma solo produrre riflessioni e domande. Le risposte ciascuno di noi potrà cercarle nell’intimo della propria sensibilità, ma la sensazione preponderante é quella che gli Stati Uniti, o meglio il loro modello sociale che é in corso di esportazione in tutto il mondo, presto si troveranno di fronte ad un problema ben più tangibile e reale di quanto non fosse il terrorismo islamico, creato a tavolino nelle stanze della CIA.
Buona lettura
Perché c’erano così poche stragi un ventennio fa? Il numero delle armi e la loro disponibilità è aumentata in modo sostanziale? No. Quella fogna che chiamiamo Hollywood e l’industria dell’intrattenimento in generale stanno pompando sempre più film violenti, nichilisti e brutali? Sì.
Come numerosi osservatori hanno fatto notare, i recenti film di Batman contengono una quantità inquietante di violenza che sembra servire a poco se non ad appagare un desiderio di sangue e brutalità giovanile, trasmesso grazie a film, intrattenimento, videogiochi e musica pop.Come Jenny McCartney fa notare sul Telegraph, siamo stati trasformati in una società sedotta dal sadismo.
Questo sadismo è sempre più accessibile anche per bambini e giovani. Molte persone si sono chieste cosa ci faceva un bambino di 6 anni alla proiezione notturna del film.
E’ venuto alla luce, nelle ultime ore, che la Warner Bros ha abbinato alla pellicola di Batman un trailer di un film che mostra “un gangster con un mitra che spara a delle persone in una sala cinematografica da dietro il grande schermo.” Ecco il trailer. Ancora una volta, prima ancora di sapere qualcosa sul ventiquattrenne James Holmes, i media dell’establishment e gli attivisti politici stanno cercando di addossare la colpa della strage al secondo emendamento e nello specifico alle armi da fuoco. Come al solito non si è colta la vera causa, sottesa alla tragedia, ovvero una cultura sadica la quale fa credere ai giovani che il divertimento non sia altro che un sinonimo di violenza.
Siamo a Denver, nel Colorado, uno studente di medicina di 24 anni di nome James Holmes irrompe all’improvviso all’interno della sala cinematografica dove si sta proiettando la prima di Batman. E’ vestito di tutto punto come l’acerrimo nemico del supereroe, Bane, con in viso una maschera antigas. Armato all’inverosimile peggio di un marines, con granate di gas lacrimogeno, un fucile e due pistole.
Improvvisamente la rappresentazione scenica esplode in una furia omicida quanto mai reale e scoppia l’inferno, senza che in sala ci sia nessun “Batman” a contrastarlo, tranne quello imprigionato fra i pixel dello schermo.
La strage che ne consegue ammonta a 12 morti ed una cinquantina di feriti, all’interno del cinema ormai trasformatosi nel teatro da incubo di una carneficina ...
Il giovane studente, una volta svestiti i panni di Bane, viene arrestato senza opporre resistenza, nel parcheggio del cinema mentre cerca di allontanarsi dal luogo del delitto e nella successiva perquisizione della sua abitazione, sembra che la polizia abbia rinvenuto svariate trappole esplosive pronte per essere usate.
Chi é James Holmes e chi Bane? Quanto sottile può essere la barriera che separa la rappresentazione filmica dalla vita reale? Quanti James potrebbero trasformarsi in Bane in una società decadente, priva di ogni coordinata e di ogni valore, che trova nel modello americano il proprio esempio più fulgido? La massa d’individui atomizzati, messa nella condizione di non poter reagire di fronte alla violenza che il “sistema” le dispensa quotidianamente, potrebbe implodere su sè stessa fino a rifugiarsi nella pazzia? Il flusso di una vita iper cinetica, dove la tempesta d’informazioni corre così velocemente da impedire una corretta elaborazione delle stesse, potrebbe contribuire a smantellare il senso della realtà?
Sempre più persone fra noi saranno destinate a trasformarsi in tanti Bane o si tratta semplicemente di un caso di pazzia isolato, legato alla droga del momento, come quelli che stanno inducendo un’epidemia di neo cannibalismo?
Per una volta non abbiamo voluto esprimere giudizi, ma solo produrre riflessioni e domande. Le risposte ciascuno di noi potrà cercarle nell’intimo della propria sensibilità, ma la sensazione preponderante é quella che gli Stati Uniti, o meglio il loro modello sociale che é in corso di esportazione in tutto il mondo, presto si troveranno di fronte ad un problema ben più tangibile e reale di quanto non fosse il terrorismo islamico, creato a tavolino nelle stanze della CIA.
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