Il Medioevo...Prima di Martin
Lutero
E gli agenti italiani dei Gesuiti stanno facendo del loro meglio per garantirgli un meraviglioso "Benvenuto"
Chi sta assassinando l'Italia? chi vuole tornare al medioevo prima di Martin Lutero? Gli stessi che stanno assassinando il mondo intero. Qui di seguito avete una breve lista degli uomini che sono stati educati, addestrati e plasmati presumibilmente per questo obiettivo. Molti di loro non si rendono conto di essere degli agenti della Luciferina Società di Gesù. Meglio per loro. I 'buoni' propositi, come le opere 'buone', sono un 'buono' scudo per nascondere la verità a se stessi, così da mentire a se stessi. Doppia ipocrisia Cattolica Romana. Quindi questi uomini, scansionati, formati e programmati nei loro primi anni, sono i dispositivi conficcati all'interno delle istituzioni che contano nel mondo - e in Italia. Non sono solo gli uomini clown come il ragazzo dell'Opus Dei Silvio Berlusconi, sono le migliaia di grigi funzionari, medici, manager, professori, insegnanti, ecc che popolano con discrezione e in ombra i punti chiave nascosti nelle pubbliche amministrazioni, nell'esercito, nelle forze di polizia, nell'intelligence, nelle università, nelle scuole, negli ospedali, in ogni corpo sociale istituzionalizzato o meno che governa la comunità.
Dalla culla alla bara con il maestro unico e assoluto, l'imperatore romano, il papa.
Distano solo due anni dal 140° anniversario della Breccia di Porta Pia del 1870. Allora, questi soldati e agenti grigi e discreti avranno gettato via quel vecchio, logoro, sporco, pezzo di nylon che per 140 anni aveva coperto agli occhi della coscienza il loro occulto cortile teocratico sociale, al fine di disvelare un edificio babilonese nuovo di zecca - il restaurato regno Pontificio della penisola appenninica. Questo vecchio, consumato e sporco pezzo di nylon (avete presente i cantieri vicino a casa vostra e le tende usate per tenere lontano gli sguardi alle persone non autorizzate?) non è altro che il fasullo e finto stato laico italiano, usato come una tenda per nascondere i loro intrighi per un secolo e mezzo.
Istituto
Massimiliano Massimo: è il prestigioso liceo dei Gesuiti di Roma. E' solo
uno dei centri di addestramento di reclute per la guerra santa del Vaticano. La
guerra santa del Vaticano in Europa farà tornare indietro le lancette della
storia, all'età precedente la Riforma luterana e, nell'Europa Orientale, all'età
precedente alla divisione della Chiesa in una Chiesa Occidentale e in una
Chiesa Orientale. In Medio Oriente si tornerà all'età dei Sumeri dei
sacrifici umani a Baal, come i conflitti di cui siamo brillantemente,
pienamente e irrefutabilmente testimoni, che sono macellazioni quasi
elusivamente di NON Cattolici Romani.
L'articolo sotto di Paolo Conti, del 30 dicembre 2005 proviene dal quotidiano "Il Corriere della Sera"/"Il Messaggero della Sera". Il Corriere è stato un punto chiave nell'ingannevole strategia di Sun Tzu definita stabilmente come piano di "Rinascita Democratica P2". Esso venne alla luce del sole nel 1982; aveva l'obiettivo di suggerire la strada falsa ed erronea con cui si sarebbe fatto un colpo di stato; cioè quello che essi hanno appena realizzato adesso, soprattutto dopo la nomina dell'Arma dei Carabinieri come primo esercito della nazione (leggi i miei post al riguardo su The Unhived Mind). L'obiettivo del piano di "Rinascita Democratica P2" era la distruzione del potere giudiziario indipendente. Quindi, la distruzione della secolare separazione dei poteri repubblicani. Esso è stato pienamente realizzato ma in modo opposto. Tutti si aspettavano un attacco esterno al potere giudiziario. Ma il potere giudiziario è stato il primo a muoversi nel 1992, facendo un sub colpo di stato. La catena degli eventi seguì e oggi abbiamo un paese (=Italia) di 60.000.000 di persone deprivate incapaci di capire cosa sta succedendo. Non è strano che l'Italia di giorno in giorno stia diventando un paese di pagani Cattolici Romani selvaggi, ignoranti, arroganti e bulli. Un ritorno alla 'vecchia, buona' plebe medioevale. Gli animali preferiti da papi e vescovi.
("Il Corriere" oggigiorno è governato da un Judenhof, Paolo Mieli, un ebreo di corte che prende gli ordini dal papato e dai gesuiti)
GLI EX ALLIEVI DEL
« MASSIMO »
I compagni di
classe del nuovo Governatore
Da Montezemolo a
Magalli.
«Snider il più
bravo, ma Mario ci faceva copiare»
ROMA — Uno scherzo che già rivelava un destino da
showman (aggiunto alla bocciatura in prima liceo) costò a Giancarlo Magalli
l'espulsione dall'Istituto Massimiliano Massimo, severa scuola retta dai
gesuiti, erede di quel Collegio Romano espropriato dal Regno d'Italia ai padri
di sant'Ignazio nel 1870 e trasformato nel laico «Visconti». Racconta Magalli,
allora compagno di classe di Mario Draghi (e non solo): «C'era non so che
ingrato compito in classe. Passai la notte a comporre un cartello: "Comune
di Roma-Aula chiusa per disinfestazione". Perfetto, avrebbe ingannato
chiunque. Durante la messa del mattino, il corridoio era deserto. Sigillai la
porta della classe col nastro adesivo, appesi la scritta. Successe il
finimondo, qualche professore ci credette. Poi mi beccarono. E addio. Mario,
che spesso ci passava i compiti in pullman, sicuramente se la ricorderà, quella
mattinata...».
Il Massimo di quegli anni produsse una manciata di sezioni piene di future personalità. Fino al V ginnasio Draghi studiò in classe con Luca Cordero di Montezemolo e Cristiano Rattazzi: «Poi Luca e Cristiano traslocarono al Morosini di Venezia. Luca non resistette moltissimo, sospetto per via della disciplina. Restammo sempre in contatto. Soprattutto dopo. Con Mario e Luca è sempre saldo un legame formidabile», racconta Paolo Vigevano, fondatore di Radio Radicale e ora capo delle relazioni istituzionali di Cos-Finsiel, licenza liceale classica nel 1966 (Draghi, invece, nel 1965). Ancora Vigevano: «Un altro collante era la squadra di pallacanestro dell'Istituto. Ci giocavamo Mario, io e Giovanni De Gennaro, oggi capo della polizia, che era in classe con me. Mario aveva un bel tiro, il suo modello era Bill Bradley, gran campione e poi senatore Usa».
Nella terza sezione B del classico, maturità 1965, c'era Giuseppe Petochi, raffinato orafo romano (lavoro di famiglia dal 1884): «Il primo della classe era Francesco Snider, ora professore di chirurgia vascolare alla Cattolica. Però anche Mario era molto bravo in latino e in matematica. Diciamo uno di quelli che, quando sei in difficoltà, ti aiuta». A passare i compiti? «Piuttosto a capire». Non un secchione, giura Francesco Lovatelli, ingegnere, manager di aziende informatiche: «Era molto preciso, anche nell'abbigliamento, ma non ossessionato dallo studio. Era sportivissimo, mi pare che la corsa fosse la sua specialità». Altri nomi dalle altre sezioni (ma alla fine fu tutto un gruppone, concordano gli amici). Nella A Staffan de Mistura, uomo-chiave dell' Onu in Iraq, e Giuseppe Sangiorgi, ex direttore del «Popolo» ed ex membro dell'Autorità delle Telecomunicazioni. Nella C Luigi Abete, presidente di Bnl, e Giovanni Lelli, direttore generale dell'Enea. E nella B di Draghi anche Ezio Bussoletti, consulente del ministero dell'Ambiente, e Alberto Francesconi, presidente dell'Agis. Invece con Vigevano e De Gennaro studiò fino al II liceo Pippo Pepe, capo ufficio stampa del ministero delle Comunicazioni. Nella maturità 1966, Vigevano-De Gennaro, appare anche il nome di Antonio Mennini, ora monsignore e rappresentante della Santa Sede a Mosca.
E le donne? Domanda non da poco, in un liceo allora rigorosamente maschile. Magalli: «Le donne? Ovviamente non si parlava d'altro. Ma purtroppo ci si limitava a quello e non si passava, ahimè, all'atto pratico. Erano tempi durissimi, da quel punto di vista». Anche Paolo Vigevano ricorda la tipica ansia da festa del sabato sera: «Ce le cercavamo come tutti. Si finiva nel solito giro. Fatalmente si gravitava intorno ai Parioli». Chi era il più bravo a concludere? «Ma nessuno, allora. La verità era che eravamo una massa di imbranati. Come oggi?!! Chiunque avrebbe diffidato di un nugolo di maschietti in azione». Altre tipiche mete erano le uscite di due scuole femminili vicine all'Eur, dal 1960 sede del Massimo: ovvero le Suore di Nevers e l'Istituto Maria Adelaide, magari col pericolo di incappare in legioni di sorelle e cugine. Bisognava aspettare l'università per sottrarsi al corto-circuito e finalmente affrancarsi. In quanto al calcio, rammenta Petochi, il più bravo era sicuramente Piero Paoloni, poi diventato medico, scomparso tempo fa.
Accanto alle donne (sognate) l'altro chiodo fisso era lo studio (una dura realtà). Le memorie collettive ricostruiscono un parco insegnanti composto quasi esclusivamente da gesuiti: Franco Rozzi, preside del liceo classico, ai tempi temutissimo custode della disciplina, ancora oggi attivo confessore nella chiesa del Gesù. Poi Paolo Taggi, formidabile grecista, allievo di quel Lorenzo Rocci (ovviamente gesuita) autore del dizionario italiano-greco. Giuseppe Giannella, italianista, storico dell'arte, appassionato musicista. Il rettore Sabino Maffeo, astrofisico, che dopo il Massimo diresse a lungo la specola vaticana di Castel Gandolfo dove tuttora vive. Interrogazioni serrate, compiti in classe a sorpresa, inclusi quelli di matematica «col botto» del professor Eraldo Tani che ossessionò generazioni di massimini (incluso quindi Draghi) con quel suo ritmare i cinque minuti residui per la consegna con una canna di legno sbattuta sulla cattedra. Ancora Francesco Lovatelli: «Allora era un autentico incubo. Ma ci allenò, a ben pensarci, a mantenere saldi i nervi nella vita».
E adesso, con la nomina alla Banca d'Italia di Mario Draghi (già premiato nel 1995 con il riconoscimento annuale dell'istituto) ci sarà una rimpatriata di ex? Magalli sorride: «Non lo so. Io forse gli manderò un biglietto di auguri. Tanto non posso essere sospettato di piaggeria. Lui non è diventato direttore generale della Rai. E io non guido una banca né ho Ope da progettare. A proposito: si dice Ope? Chissà. Devo chiederlo a Mario.»
Il Massimo di quegli anni produsse una manciata di sezioni piene di future personalità. Fino al V ginnasio Draghi studiò in classe con Luca Cordero di Montezemolo e Cristiano Rattazzi: «Poi Luca e Cristiano traslocarono al Morosini di Venezia. Luca non resistette moltissimo, sospetto per via della disciplina. Restammo sempre in contatto. Soprattutto dopo. Con Mario e Luca è sempre saldo un legame formidabile», racconta Paolo Vigevano, fondatore di Radio Radicale e ora capo delle relazioni istituzionali di Cos-Finsiel, licenza liceale classica nel 1966 (Draghi, invece, nel 1965). Ancora Vigevano: «Un altro collante era la squadra di pallacanestro dell'Istituto. Ci giocavamo Mario, io e Giovanni De Gennaro, oggi capo della polizia, che era in classe con me. Mario aveva un bel tiro, il suo modello era Bill Bradley, gran campione e poi senatore Usa».
Nella terza sezione B del classico, maturità 1965, c'era Giuseppe Petochi, raffinato orafo romano (lavoro di famiglia dal 1884): «Il primo della classe era Francesco Snider, ora professore di chirurgia vascolare alla Cattolica. Però anche Mario era molto bravo in latino e in matematica. Diciamo uno di quelli che, quando sei in difficoltà, ti aiuta». A passare i compiti? «Piuttosto a capire». Non un secchione, giura Francesco Lovatelli, ingegnere, manager di aziende informatiche: «Era molto preciso, anche nell'abbigliamento, ma non ossessionato dallo studio. Era sportivissimo, mi pare che la corsa fosse la sua specialità». Altri nomi dalle altre sezioni (ma alla fine fu tutto un gruppone, concordano gli amici). Nella A Staffan de Mistura, uomo-chiave dell' Onu in Iraq, e Giuseppe Sangiorgi, ex direttore del «Popolo» ed ex membro dell'Autorità delle Telecomunicazioni. Nella C Luigi Abete, presidente di Bnl, e Giovanni Lelli, direttore generale dell'Enea. E nella B di Draghi anche Ezio Bussoletti, consulente del ministero dell'Ambiente, e Alberto Francesconi, presidente dell'Agis. Invece con Vigevano e De Gennaro studiò fino al II liceo Pippo Pepe, capo ufficio stampa del ministero delle Comunicazioni. Nella maturità 1966, Vigevano-De Gennaro, appare anche il nome di Antonio Mennini, ora monsignore e rappresentante della Santa Sede a Mosca.
E le donne? Domanda non da poco, in un liceo allora rigorosamente maschile. Magalli: «Le donne? Ovviamente non si parlava d'altro. Ma purtroppo ci si limitava a quello e non si passava, ahimè, all'atto pratico. Erano tempi durissimi, da quel punto di vista». Anche Paolo Vigevano ricorda la tipica ansia da festa del sabato sera: «Ce le cercavamo come tutti. Si finiva nel solito giro. Fatalmente si gravitava intorno ai Parioli». Chi era il più bravo a concludere? «Ma nessuno, allora. La verità era che eravamo una massa di imbranati. Come oggi?!! Chiunque avrebbe diffidato di un nugolo di maschietti in azione». Altre tipiche mete erano le uscite di due scuole femminili vicine all'Eur, dal 1960 sede del Massimo: ovvero le Suore di Nevers e l'Istituto Maria Adelaide, magari col pericolo di incappare in legioni di sorelle e cugine. Bisognava aspettare l'università per sottrarsi al corto-circuito e finalmente affrancarsi. In quanto al calcio, rammenta Petochi, il più bravo era sicuramente Piero Paoloni, poi diventato medico, scomparso tempo fa.
Accanto alle donne (sognate) l'altro chiodo fisso era lo studio (una dura realtà). Le memorie collettive ricostruiscono un parco insegnanti composto quasi esclusivamente da gesuiti: Franco Rozzi, preside del liceo classico, ai tempi temutissimo custode della disciplina, ancora oggi attivo confessore nella chiesa del Gesù. Poi Paolo Taggi, formidabile grecista, allievo di quel Lorenzo Rocci (ovviamente gesuita) autore del dizionario italiano-greco. Giuseppe Giannella, italianista, storico dell'arte, appassionato musicista. Il rettore Sabino Maffeo, astrofisico, che dopo il Massimo diresse a lungo la specola vaticana di Castel Gandolfo dove tuttora vive. Interrogazioni serrate, compiti in classe a sorpresa, inclusi quelli di matematica «col botto» del professor Eraldo Tani che ossessionò generazioni di massimini (incluso quindi Draghi) con quel suo ritmare i cinque minuti residui per la consegna con una canna di legno sbattuta sulla cattedra. Ancora Francesco Lovatelli: «Allora era un autentico incubo. Ma ci allenò, a ben pensarci, a mantenere saldi i nervi nella vita».
E adesso, con la nomina alla Banca d'Italia di Mario Draghi (già premiato nel 1995 con il riconoscimento annuale dell'istituto) ci sarà una rimpatriata di ex? Magalli sorride: «Non lo so. Io forse gli manderò un biglietto di auguri. Tanto non posso essere sospettato di piaggeria. Lui non è diventato direttore generale della Rai. E io non guido una banca né ho Ope da progettare. A proposito: si dice Ope? Chissà. Devo chiederlo a Mario.»
Paolo Conti
30 dicembre 2005
[...]
[...]
In un altro articolo del 20 luglio 2008 avles parlava dell'istruito dai Gesuiti Mario Draghi e della sua spinta per
rafforzare il ruolo del Sistema Bancario Mondiale Centrale:
Il
18 luglio Mario Draghi, il governatore
della Banca Centrale 'Bankitalia' addestrato dai Gesuiti, ha partecipato ad una
riunione della banca centrale irlandese a Dublino. Lì
ha messo la sua lingua e la sua bocca al servizio della Crociata Globale degli
Usurai Vaticani (essi la chiamano globalizzazione)
attraverso la quale i romanisti vogliono schiavizzare (essi la chiamano evangelizzazione) ogni essere vivente sulla terra
dotato di un certo quantum di coscienza. Il nostro diligente scolaro è arrivato
qui dal nuovo regno pontificio italiano restaurato per eseguire, con
preoccupazione e diligenza, gli esercizi più importanti che i suoi neri
insegnanti gli hanno prescritto. Che cosa disse il nostro Mario Draghi
all'ansioso spettatore nel Castello Cattolico Romano di Dublino?
"...le banche centrali devono prendere l'iniziativa di ristabilire l'ordine...".
da: http://www.independent.ie/business/european/central-banks-must-take-the-lead-in-restoring-order-1435666.html
"...le banche centrali devono prendere l'iniziativa di ristabilire l'ordine...".
da: http://www.independent.ie/business/european/central-banks-must-take-the-lead-in-restoring-order-1435666.html
----------------------------------------
"sabato...19 luglio 2008
Ieri il Governatore della Banca d'Italia a Dublino ha detto che le banche centrali dovranno seriamente riflettere su come usare i tassi di interesse e altre misure per cercare di prevenire gli squilibri finanziari che portano a bolle e crash. Tenendo la lettura Whitaker annuale al Castelo di Dublino, il Governatore Mario Draghi ha detto che l'unica certezza nell'attuale clima di incertezza economica è che il settore bancario sarebbe stato molto diverso alla fine del tumulto.....
..."L'inflazione appare oggi più persistente di quanto ci aspettavamo alcuni mesi fa", ha detto.
...Le banche centrali avrebbero dovuto considerare l'estensione del loro ruolo nella difesa della stabilità finanziaria, con una migliore regolamentazione e, anche, con l'uso di tassi di interesse per raffreddare i mercati surriscaldati.
.....
"Dobbiamo seriamente riconsiderare quello che era, fino a poco tempo fa, un punto di vista largamente condiviso: e cioè che la politica monetaria dovrebbe svolgere un ruolo passivo mentre si stanno accumulando gli squilibri, e deve intervenire solo dopo l'incidente", ha detto il Signor Draghi.
Rispondendo in seguito alle domande su questo tema, egli ha detto: "Le banche centrali devono chiedersi se sono abbastanza sagge da riconoscere una bolla, e se sono abbastanza potenti per pungere, inoltre possono essere bilanciate abbastanza per poterlo fare senza pregiudicare l'obiettivo della stabilità dei prezzi?"..."
"sabato...19 luglio 2008
Ieri il Governatore della Banca d'Italia a Dublino ha detto che le banche centrali dovranno seriamente riflettere su come usare i tassi di interesse e altre misure per cercare di prevenire gli squilibri finanziari che portano a bolle e crash. Tenendo la lettura Whitaker annuale al Castelo di Dublino, il Governatore Mario Draghi ha detto che l'unica certezza nell'attuale clima di incertezza economica è che il settore bancario sarebbe stato molto diverso alla fine del tumulto.....
..."L'inflazione appare oggi più persistente di quanto ci aspettavamo alcuni mesi fa", ha detto.
...Le banche centrali avrebbero dovuto considerare l'estensione del loro ruolo nella difesa della stabilità finanziaria, con una migliore regolamentazione e, anche, con l'uso di tassi di interesse per raffreddare i mercati surriscaldati.
.....
"Dobbiamo seriamente riconsiderare quello che era, fino a poco tempo fa, un punto di vista largamente condiviso: e cioè che la politica monetaria dovrebbe svolgere un ruolo passivo mentre si stanno accumulando gli squilibri, e deve intervenire solo dopo l'incidente", ha detto il Signor Draghi.
Rispondendo in seguito alle domande su questo tema, egli ha detto: "Le banche centrali devono chiedersi se sono abbastanza sagge da riconoscere una bolla, e se sono abbastanza potenti per pungere, inoltre possono essere bilanciate abbastanza per poterlo fare senza pregiudicare l'obiettivo della stabilità dei prezzi?"..."
Ammirabile
potenza Über Alles.
Ora possiamo capire meglio uno dei motivi per cui hanno fatto esplodere la crisi dei mutui subprime e del prezzo del petrolio. Era anche un alibi per rafforzare e centralizzare ulteriormente il già controllato sistema finanziario mondiale, attraverso le banche centrali? Non ci sono dubbi. Tristi sorprese ci attendono nel prossimo futuro.
Il sistema bancario mondiale è coordinato dalla Banca dei Regolamenti Internazionali con sede a Basilea, in Svizzera. Essa fu fondata nel 1930 da alcune banche centrali di Germania, Italia, Francia, Gran Bretagna, Belgio e due gruppi privati, uno proveniente dal Giappone. Ecco il consiglio di amministrazione della BIS odierna (che sono membri delle rispettive principali banche centrali del mondo - guarda il ragazzo cinese - in caratteri in grassetto):
Ora possiamo capire meglio uno dei motivi per cui hanno fatto esplodere la crisi dei mutui subprime e del prezzo del petrolio. Era anche un alibi per rafforzare e centralizzare ulteriormente il già controllato sistema finanziario mondiale, attraverso le banche centrali? Non ci sono dubbi. Tristi sorprese ci attendono nel prossimo futuro.
Il sistema bancario mondiale è coordinato dalla Banca dei Regolamenti Internazionali con sede a Basilea, in Svizzera. Essa fu fondata nel 1930 da alcune banche centrali di Germania, Italia, Francia, Gran Bretagna, Belgio e due gruppi privati, uno proveniente dal Giappone. Ecco il consiglio di amministrazione della BIS odierna (che sono membri delle rispettive principali banche centrali del mondo - guarda il ragazzo cinese - in caratteri in grassetto):
·
Jean-Pierre Roth, Zürich (Presidente del
Consiglio di Amministrazione)
·
Hans Tietmeyer, Francoforte sul
Meno (Vice-Presidente)
·
Nout HEM Wellink, Amsterdam
·
Axel Weber, Frankfurt sul Meno
·
Mario Draghi, Roma
·
Fabrizio Saccomanni, Roma
·
Mark Carney, Ottawa
·
Toshihiko Fukui, Tokyo
·
Timothy F. Geithner, Federal Reserve Bank
of New York
·
Ben Bernanke, presidente della Federal
Reserve, Washington DC
·
Lord George, Londra
·
Jean-Pierre Landau, Parigi
·
Christian Noyer, Parigi
·
Stefan Ingves, Stoccolma
·
Mervyn King, Londra
·
Guy Quaden, Bruxelles
·
Alfons Vicomte Verplaetse, Bruxelles
·
Guillermo Ortiz Martínez, Città del Messico
·
Zhou Xiaochuan, Pechino
·
Jean-Claude Trichet, Frankfurt sul Meno
La Bis fu
presumibilmente creata per sostenere la crociata euroasiatica dei Gesuiti,
chiamata "la seconda guerra mondiale". L'alibi per la sua
creazione fu il Trattato di Versailles: (Wikipedia) "Dopo la prima
guerra mondiale, la necessità della banca fu suggerita nel 1929 dal Comitato
Young, come mezzo di trasferimento per i risarcimenti tedeschi - vedi Trattato
di Versailles...".
[...]
Piccolo riassunto
Durante il periodo nazista, dal '33 al '45, la BIS fu considerata una banca amica dei nazisti, con un forte gruppo tedesco influente al suo interno. Emil Puh era sia presidente della BRI che vice-presidente della Reichsbank nazista. Dopo l'Anschluss austriaco (1938) la BRI prese l'oro austriaco e fu coinvolta nella rapina nazista della Cecoslovacchia occupata dai nazisti. Norman Montagu, che fu allo stesso tempo il presidente della BRI e della Banca d'Inghilterra, non ostacolò la rapina nazional-socialista. Dall'aprile del 1939, l'avvocato americano Thomas McKittrick fu l'estensore della BIS, al fine di fargli ottenere una facciata democratica. Durante la fine della II Guerra dei Trent'anni ('39-'45) la BRI lavorò come commessa per le attività finanziarie del Terzo Reich. Il ministro delle finanze statunitense Morgenthau e il governo norvegese in esilio cercarono senza successo di sciogliere la banca (ma Morgenthau era un Judenhof del papa, e giocò semplicemente una commedia). Il ministro britannico degli affari finanziari si oppose allo scioglimento affermando che la banca sarebbe stata utile per la ricostruzione dell'Europa post-guerra. Solo nel marzo del 1945 essi decisero di aggiungere un realistico effetto speciale alla loro commedia fantastica, bloccando la transazione finanziaria del Terzo Reich come "...la pressione del governo degli Stati Uniti non era più evitabile dagli svizzeri!...". Wow! Che panico! In effetti i rapporti passati della BRI con i nazisti (la BRI è una banca nazista), scompaiono per riapparire solo negli anni '90..."
Chiaro adesso? Una vera bellezza svizzera. E una banca simile non ha potuto evitare la simbologia occulta di Saturnalia. Essa dispone di 55 membri delle banche centrali, così si ha 5X11. Il cinque è legato a Venere, il principio femminile, quindi ai liquidi, che sono una forte metafora della liquidità finanziaria circolante. E poi l'undici, che è il giudizio. Il denaro come mezzo per il giudizio 'divino' (=Luciferino) ? Unite tutto ciò, imballatelo e speditelo in ogni angolo del mondo attraverso la legge dell'Ammiragliato Internazionale basata sul diritto Canonico. Internazionale come allusione all'Universale come allusione a Cattolico. Quindi, l'ulteriore centralizzazione del controllo sull'economia mondiale rappresenta la realizzazione dell'utopia Comunista/Socialista che è solo il capovolgimento della dialettica Hegeliana (in altre parole: la favola per i tonti) dell'odio Vaticano per la proprietà privata. Proprietà privata = diritti naturali dei singoli = negazione del mondo feudale. Spero che ora sia chiaro da dove viene l'ispirazione dei vari 'socialismi' che stanno arrivando: il fascismo era una forma di socialismo (vedi corporativismo), il Nazional-Socialismo lo conteneva anche nel suo stesso nome, quindi il Bolscevismo elevò il socialismo alla santità chiamandolo comunismo. Non fu Lenin che iniziò la corsa sanguinosa in un Vagone Vaticano sigillato nelle stazioni ferroviarie svizzere? Così le banche centrali sono la chiave centrale per la dittatura socialista mondiale del Vaticano.
[...]
Piccolo riassunto
Durante il periodo nazista, dal '33 al '45, la BIS fu considerata una banca amica dei nazisti, con un forte gruppo tedesco influente al suo interno. Emil Puh era sia presidente della BRI che vice-presidente della Reichsbank nazista. Dopo l'Anschluss austriaco (1938) la BRI prese l'oro austriaco e fu coinvolta nella rapina nazista della Cecoslovacchia occupata dai nazisti. Norman Montagu, che fu allo stesso tempo il presidente della BRI e della Banca d'Inghilterra, non ostacolò la rapina nazional-socialista. Dall'aprile del 1939, l'avvocato americano Thomas McKittrick fu l'estensore della BIS, al fine di fargli ottenere una facciata democratica. Durante la fine della II Guerra dei Trent'anni ('39-'45) la BRI lavorò come commessa per le attività finanziarie del Terzo Reich. Il ministro delle finanze statunitense Morgenthau e il governo norvegese in esilio cercarono senza successo di sciogliere la banca (ma Morgenthau era un Judenhof del papa, e giocò semplicemente una commedia). Il ministro britannico degli affari finanziari si oppose allo scioglimento affermando che la banca sarebbe stata utile per la ricostruzione dell'Europa post-guerra. Solo nel marzo del 1945 essi decisero di aggiungere un realistico effetto speciale alla loro commedia fantastica, bloccando la transazione finanziaria del Terzo Reich come "...la pressione del governo degli Stati Uniti non era più evitabile dagli svizzeri!...". Wow! Che panico! In effetti i rapporti passati della BRI con i nazisti (la BRI è una banca nazista), scompaiono per riapparire solo negli anni '90..."
Chiaro adesso? Una vera bellezza svizzera. E una banca simile non ha potuto evitare la simbologia occulta di Saturnalia. Essa dispone di 55 membri delle banche centrali, così si ha 5X11. Il cinque è legato a Venere, il principio femminile, quindi ai liquidi, che sono una forte metafora della liquidità finanziaria circolante. E poi l'undici, che è il giudizio. Il denaro come mezzo per il giudizio 'divino' (=Luciferino) ? Unite tutto ciò, imballatelo e speditelo in ogni angolo del mondo attraverso la legge dell'Ammiragliato Internazionale basata sul diritto Canonico. Internazionale come allusione all'Universale come allusione a Cattolico. Quindi, l'ulteriore centralizzazione del controllo sull'economia mondiale rappresenta la realizzazione dell'utopia Comunista/Socialista che è solo il capovolgimento della dialettica Hegeliana (in altre parole: la favola per i tonti) dell'odio Vaticano per la proprietà privata. Proprietà privata = diritti naturali dei singoli = negazione del mondo feudale. Spero che ora sia chiaro da dove viene l'ispirazione dei vari 'socialismi' che stanno arrivando: il fascismo era una forma di socialismo (vedi corporativismo), il Nazional-Socialismo lo conteneva anche nel suo stesso nome, quindi il Bolscevismo elevò il socialismo alla santità chiamandolo comunismo. Non fu Lenin che iniziò la corsa sanguinosa in un Vagone Vaticano sigillato nelle stazioni ferroviarie svizzere? Così le banche centrali sono la chiave centrale per la dittatura socialista mondiale del Vaticano.
Lenin può così
tornare in Svizzera, il cerchio è chiuso! Così gli intellettuali marxisti
sono solo teologi cattolici dissimulati. Non sto parlando dei militanti
dell'azione come Lenin. Essi conoscono la verità, sono semplicemente dei
criminali e dei delinquenti. Cosa disse
Lenin infatti? "...Se
annunciate che domani desiderate impiccare tutti i capitalisti, oggi vedrete
tutti loro offrirvi di vendervi un patibolo!...". In effetti, alla
fine della somma, il 'proletariato' (=l'eretico) fu quello che pagò
il patibolo, fu colui che lo costruì e divenne poi colui che vi fu
appeso...Lenin conosceva la (teocratica) verità sul marxismo: la guerra
punitiva verso gli eretici.
Avete ancora qualche dubbio? Io non ti parlo della sinistra moderata e radicale, io so chi sono gli 'amici dei gesuiti'. Ti porterò esempi più illustri.
Avete ancora qualche dubbio? Io non ti parlo della sinistra moderata e radicale, io so chi sono gli 'amici dei gesuiti'. Ti porterò esempi più illustri.
“…………
4100. De Jaco, Aldo. «Cattolici e marxisti discutono di Gramsci (Due intense serate al Centro dei gesuiti milanesi di "San Fedele"),» L'Unità (April 6, 1966), 3. [Ital.]
4100. De Jaco, Aldo. «Cattolici e marxisti discutono di Gramsci (Due intense serate al Centro dei gesuiti milanesi di "San Fedele"),» L'Unità (April 6, 1966), 3. [Ital.]
[La conferenza «Gramsci e la cultura marxista in Italia»,
tenuta a Milano, l'1-2 aprile 1966, dal Circolo cattolico "San
Fedele" con il Centro di studi sociali di Milano e Relazioni sociali.]
......."
San Fedele è un centro Gesuita milanese. La conferenza:"I cattolici e i marxisti stanno discutendo di Gramsci. Antonio Gramsci, il famoso socialista che fondò il Partito Comunista Italiano. Morto nelle carceri fasciste nel 1937. Per favore andate di nuovo all'anno 1966. Due anni dopo esplose il movimento radicale rivoluzionario di sinistra del '68. Tre anni dopo in Italia esplose la stagione della battaglia dei lavoratori dell'autunno caldo. Sì, la stagione della battaglia dei lavoratori che, insieme al sostegno culturale della rivoluzione studentesca del 1968, portò alla nascita in Italia (ma non solo) dei fenomeni di guerriglia armata delle 'Brigate Rosse' (= assassini dei Gesuiti per tarare la classe politica italiana). La stessa stagione in cui "...alcuni gesuiti scesero in strada prendendo la parte dei lavoratori...", come qua e la si poteva leggere nei ricordi di alcuni Cattocomunisti. Ma non è il più grande idiota dell'Italia, il comico teatrale Dario Fo, una loro creatura? Dario Fo interpretò il famoso pezzo anticlericale "Mistero Buffo", sul quale l'uffizio della Chiesa Cattolica Romana gettò il suo anatema. Ma i Gesuiti si misero a ridere e si divertirono con esso. Chiaro, essi sono luciferini e conoscono la verità:
http://archiviostorico.corriere.it/2003/agosto/04/Dario_scandalosa_storia_del_Mistero_co_0_030804051.shtml
"... Con la Chiesa ufficiale che lanciava anatemi e chiedeva di bloccare la messa in onda e i gesuiti che applaudivano. «Il filmato venne mostrato loro in una visione privata e, stando ai racconti di chi era in cabina di proiezione, per tutto il tempo si sentirono risate incontrollabili, quasi sguaiate. E alla fine ci fu chi chiese: per favore, possiamo rivederlo da capo?»..."
Cioè, durante la preventiva proiezione del Mistero Buffo (per controllare il contenuto - la censura), mentre la chiesa ufficiale lanciava il suo anatema al Mistero Buffo, prima che venisse tramesso in Tv, i Gesuiti - che stavano applaudendo al Mistero Buffo - erano presenti nella sala di proiezione della trasmissione televisiva della RAI e, seguendo quanto detto dal personale tecnico della RAI, risero per tutto il tempo senza controllo. Alla fine qualcuno chiese :"...per favore possiamo rivederlo?...".
Vediamo quindi - dopo Antonio Gramsci - la vita di un altro fondatore del Partito Comunista Italiano - Onorato Damen:
......."
San Fedele è un centro Gesuita milanese. La conferenza:"I cattolici e i marxisti stanno discutendo di Gramsci. Antonio Gramsci, il famoso socialista che fondò il Partito Comunista Italiano. Morto nelle carceri fasciste nel 1937. Per favore andate di nuovo all'anno 1966. Due anni dopo esplose il movimento radicale rivoluzionario di sinistra del '68. Tre anni dopo in Italia esplose la stagione della battaglia dei lavoratori dell'autunno caldo. Sì, la stagione della battaglia dei lavoratori che, insieme al sostegno culturale della rivoluzione studentesca del 1968, portò alla nascita in Italia (ma non solo) dei fenomeni di guerriglia armata delle 'Brigate Rosse' (= assassini dei Gesuiti per tarare la classe politica italiana). La stessa stagione in cui "...alcuni gesuiti scesero in strada prendendo la parte dei lavoratori...", come qua e la si poteva leggere nei ricordi di alcuni Cattocomunisti. Ma non è il più grande idiota dell'Italia, il comico teatrale Dario Fo, una loro creatura? Dario Fo interpretò il famoso pezzo anticlericale "Mistero Buffo", sul quale l'uffizio della Chiesa Cattolica Romana gettò il suo anatema. Ma i Gesuiti si misero a ridere e si divertirono con esso. Chiaro, essi sono luciferini e conoscono la verità:
http://archiviostorico.corriere.it/2003/agosto/04/Dario_scandalosa_storia_del_Mistero_co_0_030804051.shtml
"... Con la Chiesa ufficiale che lanciava anatemi e chiedeva di bloccare la messa in onda e i gesuiti che applaudivano. «Il filmato venne mostrato loro in una visione privata e, stando ai racconti di chi era in cabina di proiezione, per tutto il tempo si sentirono risate incontrollabili, quasi sguaiate. E alla fine ci fu chi chiese: per favore, possiamo rivederlo da capo?»..."
Cioè, durante la preventiva proiezione del Mistero Buffo (per controllare il contenuto - la censura), mentre la chiesa ufficiale lanciava il suo anatema al Mistero Buffo, prima che venisse tramesso in Tv, i Gesuiti - che stavano applaudendo al Mistero Buffo - erano presenti nella sala di proiezione della trasmissione televisiva della RAI e, seguendo quanto detto dal personale tecnico della RAI, risero per tutto il tempo senza controllo. Alla fine qualcuno chiese :"...per favore possiamo rivederlo?...".
Vediamo quindi - dopo Antonio Gramsci - la vita di un altro fondatore del Partito Comunista Italiano - Onorato Damen:
………Giovanni Philippone nasce in Sicilia, a San
Giovanni Gemini (Agrigento), nel 1922. …….Frequenta il ginnasio
in collegio dai Gesuiti a Pedara e li matura l'interesse per le
materie artistiche e la decisione di iscriversi cl liceo artistico di Palermo,
dove otterrà il diploma nel 1942…………..
…………….
È durante gli anni della guerra e a seguito dei suoi disastri che si fa strada in lui la necessità di unire gli ideali religiosi ai quali era stato cresciuto ed educato a quelli politici di una sinistra che auspicava un mondo senza prevaricazioni. ………
…………….
È durante gli anni della guerra e a seguito dei suoi disastri che si fa strada in lui la necessità di unire gli ideali religiosi ai quali era stato cresciuto ed educato a quelli politici di una sinistra che auspicava un mondo senza prevaricazioni. ………
……….
Nel 1960 espone al Salon de l'Art libre (Palais des Beaux Arts di Parigi)
Nel 1960 espone al Salon de l'Art libre (Palais des Beaux Arts di Parigi)
Nel 1961 sposa Dora Damen, figlia di Onorato Damen,
fondatore con A. Bordighera nel 1921 del Partito Comunista d'Italia, dopo
la scissione di Livorno …..
………….”.
[...]
Quindi non è
terribile la puzza dei Gesuiti che si sente tutto attorno a questi
'rivoluzionari atei di sinistra'? Tenetelo a mente, alcuni mesi fa il nostro amico Dario Fo
- che è stato premiato anche con il Nobel! - durante un colloquio con lo
showman Fazio all'interno del programma "Che tempo farà?" (= il tempo
del prossimo futuro a venire), ha elogiato uno dei suoi 'ispiratori',
probabilmente il più grande serial killer della storia conosciuta, Maozedong e
il suo Libro Rosso.
Il sistema bancario mondiale ha creato il fascismo, il nazismo, il bolscevismo, che sono solo variazioni sul tema:"Nuovo Feudalesimo Cattolico Romano attraverso il Moderno Socialismo". E il Vaticano ha creato - a partire dai suoi doppi assassini Templari dalla lingua di serpenti - il sistema bancario mondiale. Alla sua sommità, come fiduciari comandanti religiosi, si trovano gli Assassini Vaticani come l'italiano Mario Draghi addestrato dai Gesuiti, dei serial killer che usano le armi di omicidio di massa dell'economia finanziaria a favore del Novo Ordo Seculorum, in altre parole: la guerra di sterminio del Concilio di Trento.
[...]
Il sistema bancario mondiale ha creato il fascismo, il nazismo, il bolscevismo, che sono solo variazioni sul tema:"Nuovo Feudalesimo Cattolico Romano attraverso il Moderno Socialismo". E il Vaticano ha creato - a partire dai suoi doppi assassini Templari dalla lingua di serpenti - il sistema bancario mondiale. Alla sua sommità, come fiduciari comandanti religiosi, si trovano gli Assassini Vaticani come l'italiano Mario Draghi addestrato dai Gesuiti, dei serial killer che usano le armi di omicidio di massa dell'economia finanziaria a favore del Novo Ordo Seculorum, in altre parole: la guerra di sterminio del Concilio di Trento.
[...]
Nota finale di
nwo-truthresearch:
Caro avles siamo perfettamente d'accordo con te.
Nessun commento:
Posta un commento