"THE END"

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giovedì 6 giugno 2013

Segreto

Non è stata certo casuale la tua scoperta. Per me sono solo 4 le persone sul pianeta che lo sapevano. Se uno viene a sapere una cosa così, Ben, trova delle risposte, ma non quelle che crede.
I segreti sono pericolosi, Ben.
Credi di volerli conoscere ma, se mai ne hai custodito uno, avrai chiaro che quando arrivi al punto di scoprire qualcosa che riguarda un’altra persona, scopri anche qualcosa di te stesso.

Sei pronto per questo? Ora, per te, non ho più segreti…
La regola del silenzio

Molto spesso, se non spessissimo, le persone agiscono secondo Coscienza. Solo che, non lo si ha facilmente a vedere. Perché?

Perché, le persone nascondono segreti e, attorno a questi segreti, si celano interessi “altri”, da parte di persone, entità o presenze.
Le forme organizzate, dopo un certo lasso di Tempo, camminano con gambe proprie.

I “segreti” sono utili per mantenere velata questa verità.

I segreti sono un’arma della quale si avvale il "lato oscuro" (oscuro, perchè "non ben visto") che, frattalmente, è auto replicato ad immagine e somiglianza in ogni circostanza, occasione, vicissitudine.
Non è l’abitudine dello “scaricabarile”, che aiuterà a meglio comprendere un simile panorama, che investe, immerge, coinvolge e personalizza… senza mai dare troppa evidenza alla propria levigata presenza.

Non hai l’appuntamento con una simile energia. Semplicemente, ella giunge mentre tu nemmeno hai l'idea di stare ad attenderla.

Com’è possibile? Perché non scegli tu, a quale dimensione aprire le tue porte?


È sottile la questione:

tu scegli e tu non scegli, allo stesso Tempo.

Perché, la multidimensionalità è una "realtà" che, allo stesso modo, sfugge all’evidenza del punto prospettico 3d, parziale ed egoico.

Essa è, tuttavia, puntualmente replicata in ogni ambito dello scenario 3d, in cui esperimenti te stesso o, meglio, esperimenti te stesso in te stesso.

Osserva da più “vicino” l’immagine pubblica del mito, della leggenda, della metafora:

dal 1716, per oltre un decennio, nei cieli europei fu ben visibile il fenomeno dell'aurora boreale.

A esso Fontenelle (segretario dell'Accademia delle Scienze di Parigi) riservò per cinque anni consecutivi l'apertura dell'Annuario dell'Accademia parigina delle Scienze, sottolineando tra l'altro come il fenomeno potesse chiarire anche una serie di credenze popolari:

“Quei combattimenti che alcune storie riportano esser stati visti in cielo, quei soldati, quei carri, quelle lance infocate potrebbero benissimo non essere che questo tipo di fenomeni raccontati a partire da testimonianze popolari o abbelliti dagli storici”…
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Questa degna conclusione di un qualcosa che certamente “sfugge”, rimette le cose a posto? Può essere il fenomeno dell’aurora boreale alla sorgente del mito?

Può darsi, se lo intendi. Se ti abitui al pensarlo.

Certi fenomeni “abbelliti dagli storici”… colorano non tanto la fenomenologia, quanto gli storici stessi; la loro funzione “deviata”.

Se applichi, allora, questo filtro all’interezza della visione dei fatti narrati dalla storia deviata, secondo Metodo Indiretto, allora a quale sorta di conclusione arrivi?

Che l’intera storia è “abbellita”. Ossia, che i “vincitori” commissionano alla classe degli “storici”, la versione più "confortevole" per giustificare le azioni compiute.

Infatti, la storia deviata insegna che… il Tempo è ciclico. Che, via un Impero ne giunge un altro, sulle ceneri di quello precedente, etc.

Ciclicità.



Ciclicità, alla luce di una “continuità” sottaciuta (senso del loop).

Una sorta di filo conduttore che non può emergere, che deve dividere l’opinione pubblica, che deve separare… al fine di mantenere lontano lo sguardo indagatore della “verità definita dall'oltre orizzonte” (Tu sei un potenziale nuovo Creatore)...

Una “sol cosa”, cangiante ed in costante trasformazione apparente, atta a far perdere le tracce di sé…

Quale “maschera” più perfetta ed idonea, esiste, al fine di nascondere ciò che è, invero, tanto evidente?

È come nascondere il Sole dietro le nuvole. Luce celata da vapore… che sottile ironia.

Eppure, funziona. Da sempre, funziona eccome.

Dal momento in cui… la coltre di umani è sempre impegnata a far altro, tanto da non giungere nemmeno ad avere il Tempo, né la voglia, di “alzare gli occhi al cielo, se non per fermare l’indagazione allo strato di nubi o alla porzione di luce accecante, registrata dai sensi ammaestrati o non più abituati…”.

Il mito cammina con gambe proprie o gambe altrui?

La propagazione della versione del mito, è virale – come molti aspetti caratterizzati dalla presenza della Massa - che elegge i propri “campioni” su basi quantomeno dubbie, per poi cambiare idea allorquando il “raggio traente” esperimenta su di essa nuove versioni della propria influenza.

La voce Όλυμπος olympos non ha etimo certo.

È stata accostata a termini greci come ollumi (tagliare, radere, distruggere), oloos (distruttore), oulē (intaglio), mentre il suffisso -mpos, è attestato in diversi linguaggi indoeuropei nella formazione degli aggettivi con significato di posizione.

Queste tesi tenderebbero a concepire la parola olympos come "impedimento", "ostacolo", "barriera", e infatti dagli antichi, l'Olimpo era considerato una frontiera che separava la Tessaglia dalla Macedonia.

Un'altra etimologia si avvale di parole più prettamente indoeuropee come le radici *wel- ("girare") e *ombh- ("rotondità", ma anche "sommità"). Il senso quindi potrebbe essere "dalla cima circondata",intendendo però cosa?

Più probabile che sia "dalle nuvole", che ne nascondevano spesso la cima, nonché nascondevano agli occhi degli uomini le dimore divine. Secondo altri, invece, "cima circondata dalla neve", e da qui il concetto di "Olimpo luminoso", per il consueto bagliore delle nevi inondate dal sole…
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Le definizioni etimologiche sono sempre “precise”.

È la decodifica che si fa di esse, che le ricolora in funzione del punto di vista, "posteriore", di coloro che le riassumono in sé. Il cambiamento della prospettiva è costante, nelle 3d, e seppure “stagnante”, fluttua in continuazione coi propri Tempi attorno ai due punti di massimo e di minimo ciclico.

Si può perdere la cognizione di concetti esatti, che solo qualche anno prima erano “chiari”, ossia avevano un altro significato rispetto a quello conferito “adesso”.

La memoria conserva il dato. È la consultazione della memoria che viene fatta secondo un “metro” diverso.

Come ti accosti ad un certo argomento? Le tue “ombre” si riflettono su quello che ordisci, su quello che cerchi, su quello che trovi…

L’osservatore mette se stesso in quello che “misura”.

Allo stesso Tempo, quello che misura, risente della presenza di ogni attore presente in maniera biodiversa alla stessa “tavola”.

Che cosa è una legge?

Debiti Pa, Camera approva decreto, è legge.
La Camera ha approvato all'unanimità in terza lettura il decreto sul rimborso dei debiti commerciali, convertendolo in legge.

Il provvedimento definisce i termini per liquidare alle imprese fornitrici della pubblica amministrazione quasi 40 miliardi tra 2013 e 2014. Oltre tre quarti del totale sono rimborsi di debiti commerciali in senso stretto, 6,5 miliardi assumono la forma di rimborsi fiscali o compensazioni tra crediti e debiti fiscali, mentre 800 milioni sono investimenti cofinanziati dall'Europa...
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Una legge è... una decisione presa ad un certo livello e poi scaricata, a cascata, sulla Massa nello scenario 3d.

Una legge non è per sempre.

Una legge può decretare la tua “distruzione” oggi e la tua rinascita domani.


Essa cambia mentre cambia l’esigenza di chi legifera sottilmente. Una legge è un effetto leva, capace di spostare montagne di energia umana e non solo…

Una legge è una “decisione” neanche, molto spesso, unanime. Per cui, una certa maggioranza, anche risicata all’osso, ha deciso che… e per questa decisione, i molti, si troveranno a che fare con…

La storia deviata è ricolma di leggi bizzarre, assurde, inique, immorali, di parte, etc. Eppure nessuno è in grado di fermare il meccanismo che le produce, ossia, quella apparente e ciclica presunzione di essere sulla via della “democrazia e della libertà”.

Termini astratti e volatili, quanto concetti quantistici.

Tutti credono di capire cosa significhi “essere liberi e vivere in democrazia”, eppure le cose non sono affatto cambiate nel corso della storia deviata. Perché?


Perché il potere dominante di questa parte dello spettro storico ricordato, è sempre stato lo stesso, che si è solo e sempre “adeguato” alla spinta e alla presenza umana nelle 3d. Un potere, quello del Nucleo Primo, che molto duttilmente e proattivamente, ha sempre concesso “ics” al fine di mantenere “ics al cubo”.

È una strategia di re ingegnerizzazione dello status quo, al fine di mantenerlo stabile al centro della sua rotazione.

Cambiare tutto per non cambiare niente. Le pedine umane vengono mosse ad arte.

I “banchi di intelligenza dei singoli” vengono utilizzati ad hoc e disposti da un punto prospettico, che li ricomprende come terminali di fili mossi con astuta ed abile sapienza superiore.

Un Draghi non poteva fare il raccoglitore di pomodori. Lo "spreco" non è previsto, a questo livello dell’orchestrazione.

Altro che “destino”. Il "caso non esiste", è una espressione valida ad ogni livello dell’osservazione.

Tutto quello che sai è “artificiale” e deriva da tutto quello che riesci ad immaginare. Se la tua capacità immaginifica è tarpata, tu “sai” di conseguenza. Il tuo inconscio è sottochiave, prigioniero dopo essere stato invaso e conquistato da un potere ammaliante, seduttivo e non manifesto – comeun elisir inodore, insapore ed incolore, molto convincente secondo altre prospettive che, adesso, ti sfuggono ma che, allo stesso Tempo, sono quantomeno “attive”.

L’orchestra non smette mai di suonare.

La rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l’umanità.
Daisaku Ikeda


Ecco un classico esempio di “buoneria fine a se stessa”. Da quale “distanza” osserva Ikeda?

La sua è una verità. Non c’è ombra di dubbio. Ma una simile verità dipende da una serie di fattori che sono tenuti saldamente sotto controllo dalla presenza immemore del Nucleo Primo.

La vibrazione energetica non raggiungerà mai, realmente, una simile condizione.

Le 3d sono cicliche e funzionali.

A che cosa servono? Chieditelo… cercando di riempire i puntini della frase “il caso non esiste…”.

Le “porte” sono chiuse e tu vedi da un piccolo oblò chiuso da sbarre.

Questa visione ti convince di essere sulla strada giusta, ma non sai quando potrai realmente percorrere la distanza che ti separa dalla visione e, in definitiva, da te stesso.

Non hai nulla da percorrere fisicamente, bensì, vibrazionalmente. Però, credi nella tua fisicità, per cui riparametri tutto ad essa, per cui… devi percorrere fisicamente una strada per giungere alla meta,vero?

Non ti sembra possibile che tu possa muoverti rimanendo fisicamente fermo.

E, allora, attendi il “Salvatore” di un Mondo che non cambia perché non può cambiare perché non deve cambiare perché “necessario così com’è, per la tua auto conoscenza”.

Ecco a cosa serve il “segreto”:

a non rivelarti ciò che la nascita nelle 3d comporta a livello di “perdita della memoria”, di reset.

Altrimenti, la tua esperienza risulterebbe alterata dal tuo strapotere, comunque imperfetto (se hai accettato di metterti in gioco ad un livello simile).

Da taluni critici Ikeda viene descritto come un despota cui interessa solo il potere, in una classifica stilata nel 2001 del settimanale Asiaweek, Ikeda figura al 19º posto fra gli uomini più potenti dell'Asia.

Tra i suoi power points vi sarebbero i 12 milioni di adepti giapponesi della Soka Gakkai e la "vasta influenza" sul sistema politico giapponese…
Link

Ok? Non esiste una “santità” assoluta nelle 3d.

Ci devi arrivare tu, da solo, e mantenere poi stabile la rotta; perché non è facile resistere alle bordate della biodiversità, scatenata da esseri umani alla ricerca di sé.

L’inganno procede di pari passo con lo “spazio” a cui tu permetti l’accesso.

Volete voi dunque dormire tranquillamente dopo il desinare, e non mai temere que’ risvegliamenti così funesti ai ghiotti?

Del caffè; assaporate lentamente questo liquore; cada esso qual rugiada sulle vostre labbra e venga ad immischiarsi dolcemente a tutti que’ sughi che l’affaticato vostro stomaco smaltisce con difficoltà.

Se potete pigliatelo senza zucchero, perchè allora conserva il suo gusto, il natìo suo sapore, ed ha maggior efficacia che frammisto a sostanze straniere.

Burlatevi di que’ dottori senza missione, i quali vi diranno che il caffè riscalda, irrita lo stomaco, attacca i nervi; citate loro Voltaire e Fontenelle, Hauy e Fourcroy che l’amavano con passione, e vissero assai lungamente.

Si conosce il motto di Fontenelle, innanzi a cui alcuno accusava il caffè di essere un veleno.

“S’è un veleno rispose, è almeno un veleno lento”.
Link

La consapevolezza di “essere intrappolati” non è sufficiente a vincere l’inerzia e la gravità, alla corte di un campo energetico dominante.

Ognuno ha un “prezzo” e una “data di scadenza”. I supermercati non hanno inventato nulla, nell’organizzazione e nella disposizione degli articoli sugli scaffali.

Sei nella più grande storia e, contemporaneamente, anche nella storia deviata. Che cosa accetti di meglio vedere? La storia deviata è preminente come forza nell’immediato, perché ci sei dentro in maniera talmente convinta da annacquare la forza della più grande storia che, comunque, contiene te e la storia deviata.

Lo spazio a cui è permesso di accedere, all’interno del più vasto campo di contenimento, è stato interamente ricolmato. Il libero arbitrio ha raggiunto la sua massima estensione…

Tuttavia, se tu lo permetti, ti può essere levato ancora di più per essere messo a disposizione della “Regia”.

Tutto ciò che lasci, viene preso.

Conosci te stesso.

Dipende da te.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

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