Una notizia drammatica giunge da Guarrato, un paesino di 1300 persone in provincia di Trapani: Giuseppe Burgarella, operaio, sindacalista della Cgil di 61 anni disoccupato da tempo, si è tolto la vita impiccandosi a una trave sotto casa sua. L'ha fatto, però, in un modo ancor più drammatico, che induce ancor di più a riflettere e chiarisce ulteriormente le cause del suo gesto.
Prima di togliersi la vita l'uomo ha scritto con cura certosina la lista - interminabile - di tutti i "morti per disoccupazione" degli ultimi due anni. Se li era appuntati uno ad uno, copiandoli dalle cronache dei giornali, e in fondo all'elenco aveva scritto il suo: Giuseppe Burgarella.
Ma non solo: l'uomo se ne è andato con la Costituzione a fianco, citando in un foglietto l'articolo 1, che "dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Allora perché lo Stato non mi aiuta a trovare lavoro? Perché non mi toglie da questa condizione di disoccupazione? Perché non mi restituisce la dignità? Allora se non lo fa lo Stato lo devo fare io". I Carabinieri lo hanno trovato impiccato con la "magna carta" della Repubblica Italiana a fianco.
Prima di togliersi la vita l'uomo ha scritto con cura certosina la lista - interminabile - di tutti i "morti per disoccupazione" degli ultimi due anni. Se li era appuntati uno ad uno, copiandoli dalle cronache dei giornali, e in fondo all'elenco aveva scritto il suo: Giuseppe Burgarella.
Ma non solo: l'uomo se ne è andato con la Costituzione a fianco, citando in un foglietto l'articolo 1, che "dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Allora perché lo Stato non mi aiuta a trovare lavoro? Perché non mi toglie da questa condizione di disoccupazione? Perché non mi restituisce la dignità? Allora se non lo fa lo Stato lo devo fare io". I Carabinieri lo hanno trovato impiccato con la "magna carta" della Repubblica Italiana a fianco.
nota: A 61 anni uno dovrebbe avere la pensione, come minimo ... ma siccome va di moda il "concetto" che si lavora sino a 76 anni e oltre ... vedi nomi illustri al comando del paese che "dovrebbero" dare l'esempio.
Ora vi lascio a quest'altro articolo, sempre in tema:
Ora vi lascio a quest'altro articolo, sempre in tema:
La III Guerra Mondiale è in corso
"Io non so con quali armi sarà combattuta la III Guerra Mondiale, ma so che la IV Guerra Mondiale sarà combattuta con pietre e bastoni." Non sempre Einstein aveva ragione. In questo caso aveva torto. La III Guerra Mondiale è in corso, non si combatte con le atomiche, e qualcuno la sta vincendo, per ora. E la IV non si combatterà con le pietre. La finanza internazionale combatte la sua guerra per il predominio, per lo svuotamento delle democrazie e degli Stati. E' un superorganismo che non rende conto a nessuno, che ha a sua disposizione i media, i politici-camerieri, gli stessi governi. La III Guerra Mondiale non si combatte sul campo di battaglia o con le bombe, ma nelle redazioni dei giornali, nelle televisioni, negli uffici all'ultimo piano delle banche, delle agenzie di rating, delle multinazionali. La notizia non data, la menzogna, il giornalista carismatico, il direttore imposto da poteri finanziari, il sottacere, la demonizzazione delle alternative politiche, la pietrificazione delle idee come se i cambiamenti fossero impossibili, ma soprattutto eversivi, contro un ordine costituito che, è ormai evidente, si tratta dell'ordine dei cimiteri. La III guerra mondiale è in corso, nessuno l'ha dichiarata, è una guerra silenziosa, insidiosa. L'informazione è la sua arma invincibile, per ora, la menzogna, l'attacco gratuito e vendicativo, la macchina della merda sempre pronta all'uso da parte di servi ben pagati per la loro entusiasta prostituzione, la guerra totale a chiunque si ponga fuori dal Sistema a livello, locale, regionale, mondiale. Chiunque ne metta in dubbio la santità, del resto benedetta anche da alti prelati, del Sistema è "anti", contro, fuori, no global. Il Sistema per reggersi ha bisogno dei suoi vassalli nei singoli Stati, di moderni Quisling. Hanno nomi diversi in diversi Paesi, ma la stessa identica politica, la stessa matrice dell'informazione di stampo fascista, lo stesso spossesso di ogni volontà popolare, in nome di una globalizzazione che cancella le libertà individuali e la stessa struttura delle nazioni. La guerra è in corso, il primo modo di combatterla è riconoscerla, prendere coscienza che è in atto, che ha addormentato le nostre menti. Questo è il primo passo, credere che un'altra realtà sia possibile. Un risveglio. Un disgelo. Più il Sistema è disvelato, più diventa rabbioso. La bava alla bocca dell'informazione è un ottimo, splendido, magnifico segnale. Nelle prossime due settimane, prima delle elezioni, ne vedremo la faccia peggiore. Ci vediamo a piazza San Giovanni il 22 febbraio. Sarà un piacere.
Fonte: http://www.beppegrillo.it/2013/02/la_iii_guerra_mondiale_e_in_corso.html#commenti
visto su http://risveglioglobale.blogspot.it
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