ENTRI SANO ED ESCI POVERO E MALATO
Dovete smetterla di frequentare dottori, specialisti e pronto soccorso per cose da nulla, spinti da paranoie volutamente indotte dal Sistema, e da programmi di medicina appositamente pianificati a tavolino per terrorizzarvi e costringervi ad una visita di controllo preventiva, che possa rassicurarvi!
Una volta entrati nella spirale, non ne uscirete più, perché loro vi troveranno sicuramente qualcosa che non va - vi instilleranno il dubbio di un’improbabile patologia, prescrivendovi ulteriori accertamenti, analisi, ecografie, Tac, farmaci, e altre diavolerie simili, fino a manipolare a tal punto la vostra paura, da rendervi dipendenti alla loro volontà. In questo modo hanno fatto di voi un investimento sicuro e duraturo, e non esiterete ad assecondare supinamente ogni loro indicazione, fino a sottoporvi a interventi chirurgici per qualcosa che non avete mai avuto, ne mai immaginato, perché oramai totalmente in balia di una circostanza dalla quale non potete più tornare indietro, essendo venuti meno quei parametri oggettivi di riferimento, attraverso i quali potere testare la bontà o meno di una qualsiasi scelta.
Così voi, spennati a dovere e, finalmente “malati”, maledirete il giorno in cui (dopo avere visto un programma sulla salute), decideste di consultare un medico per uno dei mille disturbi e dolori che sono fisiologici e di prassi alla natura umana, e che la stessa, avrebbe riassorbito nei modi e nei tempi che le competono.
E poi sento parlare di consumo eccessivo di farmaci, dei troppi controlli medici, dell’esorbitante spesa sanitaria e poi ci bombardano quotidianamente di programmi sulla salute. Ci sconvolgono la psiche, trattando delle malattie più improbabili e
dei loro infiniti sintomi. Ci hanno reso un branco di ipocondriaci, paranoici, psicopatici, e così ingrassiamo psicologi, psichiatri e manicomi.
Ci convincono che tutto sia dipeso da un trauma infantile e che dopo un migliaio di sedute, riacquisteremo la nostra serenità perduta.
Nel frattempo le multinazionali farmaceutiche ingrassano le loro sporche viscere e la nostra vita si consuma nel bel mezzo di un freddo oceano, fatto di ansie, angosce, e fobie delle più disparate.
I medici di turno incassano la loro miserabile tangente in attesa di un nuovo, inutile, nocivo farmaco da sponsorizzare.
Da molto tempo mettevo in discussione la “medicina ufficiale” in quanto incapace di curare le malattie, al massimo poteva lenire i sintomi apparenti spostandoli su altri organi. Ed è proprio su questo equivoco che si basa tutta la piramide della “medicina della malattia”. Se la malattia “A” ha come sintomi - x, y, z -, sopprimendoli si ritiene che il paziente sia guarito. Non interessa che, come conseguenza, si sia sviluppata la malattia “B” con i sintomi - j, k, w - in quanto avremo il farmaco per bloccare anche questi ultimi, e così via. La malattia “B” è solo l’espressione del blocco della malattia “A”, cioè di un meccanismo di difesa che l’organismo cerca attraverso una nuova via per disintossicarsi. In definitiva, le malattie non sono altro che sintomi di un’unica malattia: la tossiemia.
Una prima, buona e salutare regola, praticata nei millenni come cura per i nostri quotidiani malesseri, siano essi, dolori articolari, cefalgie, disturbi gastrici, stati influenzali, allergie e affini, consisteva nell’aspettare il decorso della malattia fino al suo naturale esaurimento - “Non curarsi per curarsi”.
In questo modo, il nostro organismo (essere cosciente in ogni sua cellula) era in grado di comprendere consapevolmente ogni passaggio dell’iter della malattia e, in virtù di una tecnica connaturata ne memorizzava i motivi e le cause per poi convogliarli nell’infinito bacino della coscienza di base. L’individuo era, prima di ogni cosa, il medico di se stesso che in virtù di un tale potere, era in grado di gestire la sua salute e integrità fisica.
Quella che oggi, in forma strumentale, viene definita “la medicina moderna”, destabilizza questo processo naturale, interrompendo il corso della malattia e accanendosi in maniera ossessiva sui sintomi, eludendone le cause.
Se non ci liberiamo della chimica e dei suoi intrugli diabolici, per dare fondo alle nostre ultime risorse vitali e finalmente, in un moto di vero orgoglio, rovesciamo il tavolo sgombrandolo da tutte le effimere, illusorie, inutili e micidiali menzogne che il sistema ci spaccia al pari di miracolose droghe, avremo perso per sempre la nostra libertà e come schiavi, invalidi e accattoni saremo costretti ad elemosinare conforto, fra le braccia del nostro carnefice.
GJTirelli
http://caneliberonline.blogspot.it/2014/03/entri-sano-ed-esci-povero-e-malato.html
http://altrarealta.blogspot.it/
Una volta entrati nella spirale, non ne uscirete più, perché loro vi troveranno sicuramente qualcosa che non va - vi instilleranno il dubbio di un’improbabile patologia, prescrivendovi ulteriori accertamenti, analisi, ecografie, Tac, farmaci, e altre diavolerie simili, fino a manipolare a tal punto la vostra paura, da rendervi dipendenti alla loro volontà. In questo modo hanno fatto di voi un investimento sicuro e duraturo, e non esiterete ad assecondare supinamente ogni loro indicazione, fino a sottoporvi a interventi chirurgici per qualcosa che non avete mai avuto, ne mai immaginato, perché oramai totalmente in balia di una circostanza dalla quale non potete più tornare indietro, essendo venuti meno quei parametri oggettivi di riferimento, attraverso i quali potere testare la bontà o meno di una qualsiasi scelta.
Così voi, spennati a dovere e, finalmente “malati”, maledirete il giorno in cui (dopo avere visto un programma sulla salute), decideste di consultare un medico per uno dei mille disturbi e dolori che sono fisiologici e di prassi alla natura umana, e che la stessa, avrebbe riassorbito nei modi e nei tempi che le competono.
E poi sento parlare di consumo eccessivo di farmaci, dei troppi controlli medici, dell’esorbitante spesa sanitaria e poi ci bombardano quotidianamente di programmi sulla salute. Ci sconvolgono la psiche, trattando delle malattie più improbabili e
dei loro infiniti sintomi. Ci hanno reso un branco di ipocondriaci, paranoici, psicopatici, e così ingrassiamo psicologi, psichiatri e manicomi.
Ci convincono che tutto sia dipeso da un trauma infantile e che dopo un migliaio di sedute, riacquisteremo la nostra serenità perduta.
Nel frattempo le multinazionali farmaceutiche ingrassano le loro sporche viscere e la nostra vita si consuma nel bel mezzo di un freddo oceano, fatto di ansie, angosce, e fobie delle più disparate.
I medici di turno incassano la loro miserabile tangente in attesa di un nuovo, inutile, nocivo farmaco da sponsorizzare.
Da molto tempo mettevo in discussione la “medicina ufficiale” in quanto incapace di curare le malattie, al massimo poteva lenire i sintomi apparenti spostandoli su altri organi. Ed è proprio su questo equivoco che si basa tutta la piramide della “medicina della malattia”. Se la malattia “A” ha come sintomi - x, y, z -, sopprimendoli si ritiene che il paziente sia guarito. Non interessa che, come conseguenza, si sia sviluppata la malattia “B” con i sintomi - j, k, w - in quanto avremo il farmaco per bloccare anche questi ultimi, e così via. La malattia “B” è solo l’espressione del blocco della malattia “A”, cioè di un meccanismo di difesa che l’organismo cerca attraverso una nuova via per disintossicarsi. In definitiva, le malattie non sono altro che sintomi di un’unica malattia: la tossiemia.
Una prima, buona e salutare regola, praticata nei millenni come cura per i nostri quotidiani malesseri, siano essi, dolori articolari, cefalgie, disturbi gastrici, stati influenzali, allergie e affini, consisteva nell’aspettare il decorso della malattia fino al suo naturale esaurimento - “Non curarsi per curarsi”.
In questo modo, il nostro organismo (essere cosciente in ogni sua cellula) era in grado di comprendere consapevolmente ogni passaggio dell’iter della malattia e, in virtù di una tecnica connaturata ne memorizzava i motivi e le cause per poi convogliarli nell’infinito bacino della coscienza di base. L’individuo era, prima di ogni cosa, il medico di se stesso che in virtù di un tale potere, era in grado di gestire la sua salute e integrità fisica.
Quella che oggi, in forma strumentale, viene definita “la medicina moderna”, destabilizza questo processo naturale, interrompendo il corso della malattia e accanendosi in maniera ossessiva sui sintomi, eludendone le cause.
Se non ci liberiamo della chimica e dei suoi intrugli diabolici, per dare fondo alle nostre ultime risorse vitali e finalmente, in un moto di vero orgoglio, rovesciamo il tavolo sgombrandolo da tutte le effimere, illusorie, inutili e micidiali menzogne che il sistema ci spaccia al pari di miracolose droghe, avremo perso per sempre la nostra libertà e come schiavi, invalidi e accattoni saremo costretti ad elemosinare conforto, fra le braccia del nostro carnefice.
GJTirelli
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