pubblicato il 12 09 da http://buenobuonogood.wordpress.com
Che bella la guerra! Come si risolvono presto i problemi con la guerra, no? Una bella bomba qua, un campo minato là e poi, e poi… volete mettere quanto fa sentire duri spararsi in faccia con fucili e mitra, vero? È avere il potere di vita e di morte nelle proprie mani, fa sentire grandi e forti. E poi, tutti lo sanno, per fare la pace, bisogna prima fare la guerra.
La verità è che la guerra è un business. Bravo, direte, già si sa. Lo so, lo so ma adesso ascoltate, anzi leggete, che vi dico un’altra grande verità: esiste una grandissima differenza tra sapere e non sapere quello che si fa della propria vita in questo bel pianeta (e la stessa sacra guerra di cui stiamo parlando è una delle conseguenze di questo “gap”, ndr). Quindi, per l’appunto, l’arma non è nient’altro e nientepopodimeno che l’oggetto che fa sentire grandi i piccoli e forti i deboli.
Chi non è in grado di risolvere i problemi senza ricorrere alla violenza è un fallito, una persona che non sa cosa fare di utile per sé e soprattutto per gli altri, proprio perché non è né cosciente né consapevole delle proprie responsabilità di essere umano.
Magari, ci dicono, il 21 dicembre di quest’anno cambierà qualcosa nella vibrazione cosmica e tutti gli uomini della Terra cominceranno ad inquadrare differentemente priorità e responsabilità, dirigendosi tutti verso un futuro di pace e amore. Mah… mah. Non so cosa succederà ma sarebbe bello vedere come l’avvento della fantomatica Era dell’Acquario faccia evolvere tutti questi piccoli omuncoli guerrafondai e leccasoldi e li faccia crescere.
Bene, l’introduzione è fatta. Chi segue almeno un po’ bueno buono good, sa come la penso… ma questo può non fregare niente a nessuno; quello che importa è ricordare sempre che la guerra rappresenta, oggettivamente, l’apoteosi dell’ignoranza, dello spreco, dell’odio e della morte.
L’introduzione è fatta dicevo, ora parliamo…di armi, ovvio. Di armi super-mega-iper-tecnologiche, cose da farlo diventare duro a comandanti militari, politicanti corrotti di turno, ai “Rambo” sparsi qua e là e agli impresari e banchieri di tutto il mondo.
Prima di parlare di come i frutti delle più grandi ricerche scientifiche vengano applicate alla produzione di armi sempre più devastanti e raccapricciantemente su-misura, inquadriamo l’articolo: qua si parla di armi e volete quindi non parlare almeno un po’ del nostro Belpaese? Amici, Finmeccanica è all’OTTAVO posto a livello mondiale come produttore di armi. Sono, indubbiamente dei duri. Certo, sicuramente le teste degli ingegneri che producono armi e dei commercianti delle medesime sono evolute quanto un uovo duro, questo sicuro. L’Italia è tra le più grandi produttrici e finanziatrici dell’industria bellica mondiale. Lo so, lo so che tanti di voi lo sanno ma è proprio questo il problema, che la guerra è pane quotidiano, come il telefonino e la TV…
Veniamo a noi. Un po’ di dati e di nomi [fonte: Stockholm International Peace Institute; i dati sono relativi alla chiusura dell’anno 2010 ma presto pubblicherò le cifre del 2012, ndr]:
Nel 2010 le cento più grandi aziende produttrici di armi del mondo, escluse quelle cinesi, hanno incassato 411,1 miliardi di dollari dalla vendita di materiale bellico e servizi associati. Leader i portavoce della democrazia e degli aiuti umanitari ed eserciti di pace nel mondo, i fottuti Stati Uniti d’America: 44 aziende nelle prime 100 al mondo e 236,88 miliardi di dollari di fatturato da materiale bellico, pari a oltre il 60% del giro d’affari complessivo del settore. Il plotone di aziende belliche è guidato dal colosso Lockheed Martin (aerei, equipaggiamenti elettronici, missili e componenti aerospaziali), con un fatturato di 35,7 miliardi annuali, seguono laNorthrop Grumman, leader mondiale delle navi da guerra e inventore del drone da sorveglianza Global Hawk, che fattura 28,15 miliardi di dollari; c’è poi la specialista in missili intelligenti, la Raytheon, con 22,98 miliardi ed infine la costruttrice di carri armati, la Oshkosh, con 7,08 miliardi. Non le conoscete queste aziende? Beh, è normale ma sicuramente avrete sentito parlare di queste “insospettabili” produttrici di armi: la Honeywell (famosa per termostati e altri apparecchi di regolazione domestica) è esperta in bombe a frammentazione e sistemi di guida per missili, laHewlett Packard (computer portatili e stampanti), invece, vende componenti per uso militare, da cui nel ha incassato 2,57 miliardi di dollari nel 2010.
Ed ora la neonata e presto morta Europa, dove l’industria bellica è concentrata inGran Bretagna, Germania, Francia e Italia. In Italia siamo praticamente i migliori produttori e commercianti d’armi a livello europeo. La famosa Finmeccanica è ottava nel mondo … … (fermatevi e pensate un po’ a cosa vuol dire, cazzo, l’Italia fa schifo in quanto a ipocrisia, economia e politica, cari miei lettori)… … insomma, Finmeccanica fattura circa 15 miliardidi dollari vendendo armi (58% del fatturato totale del gruppo), e vanta ben quattro filiali che, se fossero aziende autonome, avrebbero diritto a un posto tra le prime cento: Agusta Westland (2,92 miliardi di introiti da armi, equivalente al 26° posto in graduatoria), Alenia Aeronautica (1,92 miliardi, equivalente al 47° posto),Selex Galileo (820 milioni, 78° posto) e Selex Communications (750 milioni, 88° posto). A queste va aggiunta la partecipazione del 25% in Mbda, consorzio di progettazione e costruzione di missili creato nel 2001 insieme ad Eads e alla britannica Bae systems, che con i suoi 3,71 miliardi di dollari di incassi sarebbe 21° nella classifica. Resta nella Top 100 anche la Fincantieri, scivolata dalla 71a alla 73a posizione della graduatoria (vendita di navi da guerra e sistemi di navigazione per uso militare). Nella lunga e danarosa lista del Sipri non mancano certo gli orientali: sono innumerevoli le società cinesi che producono miliardi di dollari di armi per il nutrito esercito di Pechino e ne esportano altrettanti in Pakistan, Ghana, Tanzania e Yemen. [liberamente adattato da il F.Q.]
Vi ho proposto la lettura di questa sfilza di dati ma vi avevo promesso di parlarvi di una super-iper-mega-arma-tecnologica, vero? Siete eccitati? Vi sembra di essere in un videogioco o in una partita di paintball? In un film? No, no, tranquilli, questa è la realtà.
Ve ne do due di super-armi, una americana e, per la par-condicio, una israeliana. Entrambe funzionano sfruttando l’ELETTROMAGNETISMO, il che vuol dire che il massimo dell’evoluzione delle applicazioni della ricerca scientifico-tecnologica, ad oggi, è produrre armi sfruttando le leggi fisiche dell’elettromagnetismo… … per fare soldi e portare la pace nel mondo… … Apro parentesi: l’elettromagnetismo, se ci fossero meno uova dure e più buoni cervelli (e cuori, certo) al mondo, permetterebbe a tutti di vivere molto meglio ma… non andiamo fuori tema (per approfondire l’argomento dell’elettromagnetismo e dell’energia leggete: “Le tecnologie a energia libera”, ndr).
A voi due tra le ultime chicche che fanno gonfiare il petto ai signori della guerra:
- Stile guerre stellari, ecco a voi la vera arma che spara fasci elettromagnetici e considerata dall’esercito U.S.A. non letale… certo, anche se ti sparano ad un braccio od una gamba non muori. A voi, la lettura della recensione dell’arma in inglese [fonte: AFP; thanks to M. Rabechault]
“Two styles of US Marine Corps trucks are seen carrying the Active Denial System, March 9th, 2012, at the US Marine Corps Base Quantico, Virginia. The non-lethal weapon projects a strong electromagnetic beam up to 1000-meters. The beam creates heat so uncomfortable the natural response is to flee. A sensation of unbearable, sudden heat seems to come out of nowhere — this wave, a strong electromagnetic beam, is the latest non-lethal weapon unveiled by the US military this week. “You’re not gonna see it, you’re not gonna hear it, you’re not gonna smell it: you’re gonna feel it,” explained US Marine Colonel Tracy Taffola, director the Joint Non-Lethal Weapons Directorate, Marine Corps Base Quantico, at a demonstration for members of the media.The effect is so repellant, the immediate instinct is to flee — and quickly, as experienced by AFP at the presentation. Taffola is quick also to point out the “Active Denial System” beam, while powerful and long-range, some 1000 meters (0.6 miles), is the military’s “safest non-lethal capability” that has been developed over 15 years but never used in the field. It was deployed briefly in Afghanistan in 2010, but never employed in an operation. The technology has attracted safety concerns possibly because the beam is often confused with the microwaves commonly used by consumers to rapidly heat food”.
- Per non essere da meno, ecco che gli israeliani ci confidano che hanno un’arma segreta ad impulso elettromagnetico, con cui potrebbero radere al suolo e ridurre all’età della pietra l’Iran o qualunque altra nazione. Per favore, leggete l’articolo originale che racconta di quest’altro delirio [fonte: Israel News]:
“British newspaper Sunday Times has exposed one of the “surprises” the Israel Defense Forces has in store in case of a military strike in. The Jewish state could cripple the Islamic Republic’s power grid with electromagnetic pulses as part of a concerted attack to halt Iran’s military nuclear program, which could “send Iran back to the Stone Age.” The report, by Uzi Mahnaimi, claims that the possible use of such a weapon has been raised in several quarters as a debate rages among Israel’s politicians about whether a swift strike should be launched against Iran’s nuclear facilities. Bill Gertz, a veteran American defense specialist, is quoted as saying that US intelligence agencies have reported “growing concerns that Israel will conduct a strike on Iran using a high-altitude nuclear burst aimed at disrupting all electronics in the country.” The technology behind EMP, which is regarded as non-lethal, has been known for decades, the Sunday Times reports. An electromagnetic pulse is an intense burst of gamma energy that reacts with the Earth’s magnetic field to produce a powerful current. This sets off a shockwave with the potential to “fry” electronic devices and circuits. Although the potential of EMP was first noted as a side effect of high-altitude nuclear tests in the 1950s and 1960s, the report says, a pulse can also be produced by non-nuclear means such as a microwave generator. Such a pulse could knock out the power grid and communications for transport, financial and emergency services. The newspaper quotes Uzi Rubin, who helped develop Israel’s anti-missile defense shield, as saying that “the use of a nuclear device even for non-lethal use such as EMP is out of the question. There are methods to operate EMP from the ground.”
Bello, no? Ma sì, so che molti di voi sono disposti a gridare e difendere l’opinione che la guerra o la facciamo noi o ce la fanno loro e che certe cose si possono risolvere solo con le armi. Proprio qua sta il punto, caro lettore guerrafondaio, finché si penserà così e finché si riempiranno di armi le mani di poveri disgraziati e bastardi figli di puttana, beh, le cose non cambieranno ed il mondo continuerà a sprofondare in questa merda sanguinaria.
Matteo Vitiello
2 commenti:
E quindi co' sti qua' a parole se ne sbatte...
occhio x occhio...dente xdente
o si vince o si muore.
Game of thrones).
Spiacente amico loro prima sparan,dopo discutono.E che in veritas tutti hanno la merda al culo,gli eroi nn esistono.
E poi xche' farsi ammazzare x questi tipi?
Per della gente che aspetta sempre che siano gli altri a levare le castagne dal fuoco? Glielo lo do' io in nome di Dio.
Verissimo quello che dici, ma attenzione,io non mi faccio ammazzare ... ma non ammazzo nemmeno. Io la divisa non la porto e non la porterei mai, quindi se fosse per me ...
Tutto li. Io faccio la mia parte, mi piace così ....
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