Mettereste la testa nel forno a microonde? No, non credo proprio. Questo che segue è uno studio, degli ultimi vent'anni, sugli effetti provati, da migliaia di pagine e studi eseguiti in tutto il mondo sulle onde elettromagnetiche, fenomeno nuovo nell'evoluzione della specie umana. Come il titolo ricorda, esperimento, o preparativi? A che? E dai che lo sapete, questi non danno mai niente per niente, ogni cosa che viene venduta ha uno scopo ben preciso e non è di certo il benessere della specie umana come possiamo capire oramai ... Faccio una constatazione: Nel 1900 avevamo un malato di
cancro ogni sedici persone, oggi siamo arrivati a uno su tre, il 30%. Studi
fatti in Svizzera dimostrano che di tutte le persone morte per altre cause,
l’autopsia rivela la presenza di tumore in percentuali sconcertanti, per
arrivare ad un 100% di presenza di cellule cancerogene negli over 50. Non ci
chiediamo mai il perché? No, sembriamo una massa di ritardati mentali che ogni
giorno vagano inebetiti e senza una precisa meta … zombie che agiscono perché li pagano, non fanno nessuna azione perché la ritengono giusta, ma quotidianamente agiscono in modo sbagliato perché glielo ordinano. Avete un aggettivo per simili esseri? Robot può andare? Senza anima, ne etica ... ne cervello!
Nel 2002, Gro Harem Brudtland, allora capo del WHO (World Health
Organization), disse ad un giornalista norvegese che i cellulari erano stati
banditi dal suo ufficio a Ginevra perché se un telefono cellulare era a meno di
4 metri di distanza si ammalava.
La signora Brundtland è un medico e il precedente Primo ministro della
Norvegia. Questa sensazionale notizia, pubblicata il 9 marzo del 2002 da
Dagbladet, fu completamente ignorata da tutte le altre testate giornalistiche
nel mondo. La settimana seguente un suo dipendente, Michael Repacholi,
responsabile del progetto internazionale EMF (campi elettromagnetici),
minimizzò pubblicamente le preoccupazioni del suo diretto superiore. Cinque
mesi dopo, per ragioni che molti sospettano legate all’annuncio riportato in
precedenza, la signora Brundtland ha dato le sue dimissioni dal comando del WHO
dopo appena un mandato. Niente potrebbe dimostrare più chiaramente
la schizofrenia collettiva di quando si parla delle radiazioni elettromagnetiche.
Rispondiamo a tutti quelli preoccupati per la loro salute (come fa intendere il
progetto EMF), ma ignoriamo ed
emarginiamo coloro, come la Sig.ra Brundtland, che ne hanno già subito i danni.
Come consulente degli effetti
sulla salute della tecnologia wireless, ricevo chiamate che possono essere
approssimativamente suddivise in due gruppi: le persone solamente preoccupate, che
chiamerò gruppo A, e quelle già ammalate, che chiamerò gruppo B. A volte vorrei
organizzare una conferenza telefonica ed invitare i due gruppi per farli
confrontare, abbiamo bisogno di una comprensione globale del problema in quanto
siamo sulla stessa barca. Un individuo del gruppo A, preoccupato, solitamente
chiede il tipo di protezione da usare sul cellulare ed il tipo di auricolare. A
volte chiede anche qual è la distanza che ci dovrebbe essere tra la sua
abitazione ed un ripetitore. Un individuo del gruppo B, ammalato, vuole sapere
quale protezione usare per la sua casa, come si può curare o, sempre più di
frequente, in quale parte del paese trasferirsi per salvarsi dalle radiazioni.
Questo articolo è stato scritto come un piccolo manuale, prima di tutto per
mettere tutti sulla stessa linea d’onda e poi per chiarire alcune cose in modo
che si possano effettuare scelte razionali verso un mondo più sano.
Elementi fondamentali
La cosa più importante sui telefoni cellulari ed i ripetitori è che
emettono radiazioni microonde proprio come le antenne Wi-Fi, i computer senza
fili (portatili), i telefoni cordless e le loro unità base e tutti gli altri
apparecchi senza fili. Se è un
apparecchio di comunicazione e non è connesso ad un filo, emette radiazioni.
La maggior parte dei sistemi Wi-Fi ed alcuni cordless usano la stessa
frequenza dei forni a microonde, altri invece usano frequenze diverse. I
dispositivi Wi-Fi sono sempre accesi ed emanano in continuazione radiazioni
come le unità di base dei cordless che emanano radiazione anche quando il
telefono non è in uso. Un telefono cellulare acceso, seppure non in uso, emana
in continuazione radiazioni. Per non parlare dei ripetitori, logicamente sempre
attivi.
A questo punto potresti
domandare quale è il problema. Gli scienziati normalmente suddividono lo
spettro elettromagnetico in “ionizzanti” e non “ionizzanti”. Le radiazioni ionizzanti, che includono i
raggi x e le radiazioni atomiche, causano il cancro. Le radiazioni “non
ionizzanti”, tra cui le microonde, dovrebbero essere innocue. Questa
distinzione mi ricorda la propaganda della
“Fattoria degli animali” di George Orwell: “Quattro gambe buono, due
gambe cattivo”. – L’affermazione “Non ionizzante buono, Ionizzante
cattivo” è poco affidabile.
Una volta un astronomo, scherzò sull’eventualità che se Neil Armstrong
avesse portato un telefono cellulare sulla luna nel 1969, ci sarebbe apparsa
come la terza più potente fonte di radiazioni microonde nell’universo,
preceduto solo dal sole e dalla via lattea. Egli aveva ragione. L’evoluzione della vita sulla terra è avvenuta con
livelli trascurabili di radiazioni microonde.
Un numero crescente di
scienziati asserisce che le nostre cellule usano le microonde per comunicare tra loro, come il
sussurro di un gruppo di bambini al buio
e che i cellulari interrompono bruscamente questa loro comunicazione.
Comunque, sta di fatto che siamo tutti quanti bombardati da una quantità di
microonde che superano di dieci milioni di volte la media naturale del passato,
ogni giorno, se usiamo o non usiamo il cellulare. Sta di fatto, anche, che la
maggior parte delle radiazioni proviene dalle tecnologie create dal 1970 ad
oggi.
Per quanto riguarda i cellulari, avvicinandoli alla testa danneggi il tuo
cervello in vari modi. Per prima cosa, pensa ad un forno a microonde. Il
telefonino, come il forno a microonde e a differenza di una doccia calda,
riscalda dall’interno, non dall’esterno. Non ci sono sensori per avvisarti del
riscaldamento graduale del cervello in quanto la nostra evoluzione non è
avvenuta in presenza di radiazioni microonde. Inoltre, la struttura della testa
e del cervello è talmente complessa e non uniforme che si creano all’interno di
esso dei “punti caldi” dove il riscaldamento può superare dai dieci alle cento
volte quello dei tessuti adiacenti. Questi cosiddetti punti caldi possono
crearsi sulla superficie del cervello in prossimità del cranio, in profondità o
addirittura a livello molecolare.
La F.C.C. (Commissione Federale delle Comunicazioni USA) è incaricata di
stabilire le norme che regolano l’utilizzo dei telefoni cellulari.
Nell’imballaggio della maggior parte dei telefoni è esposto un numero chiamato S.A.R. (Specific Absorption Rate)
che dovrebbe indicare per ciascun modello di cellulare, la quantità di energia
elettromagnetica assorbita dal cervello. Uno dei principali problemi, però,
sono i parametri arbitrari sulla quale si basa la F.C.C. Sostengono che il cervello può sopportare un surriscaldamento fino a 1
grado C per ora. A peggiorare la situazione è la procedura scandalosa usata
per dimostrare la conformità degli apparecchi a questi limiti per dare ad ogni
modello di cellulare un numero S.A.R. La procedura standard per la misurazione
del SAR consiste, strano ma vero, nella misurazione su una “testa fantasma”, un
fluido omogeneo racchiuso in un contenitore a forma di cranio fatto di
plexiglas. Voilà, nessuna zona calda! In realtà, le persone che usano il
cellulare per svariate ore al giorno, stanno in continuazione surriscaldando
zone del loro cervello. Tra l’altro i parametri creati dalla F.C.C. sono stati
elaborati da ingegneri elettrici e non da medici!
La barriera sanguigna del cervello
Il secondo effetto collaterale del quale vi vorrei parlare, che è stato
provato nei laboratori, avrebbe dovuto di per sé essere abbastanza, per
chiudere questa industria e spaventare chiunque convincendoli a non usare più i
loro telefoni cellulari. Io lo chiamo
la “prova schiacciante” contro i telefoni cellulari. Come la maggior parte
degli effetti biologici delle radiazioni microonde, questo non ha niente a che
fare con il riscaldare.
Il cervello è protetto da una griglia di passaggi stretti tra cellule
adiacenti delle pareti dei capillari, la cosiddetta
barriera sanguigna del cervello che, come una pattuglia di guardia, fa passare
i nutrienti e blocca le sostanze tossiche. Dal 1988, nei laboratori di
ricerca di un neurochirurgo svedese, Leif Salford, vengono eseguite diverse
variazioni di questo semplice esperimento: delle cavie vengono esposte a
radiazioni dei cellulari o di altri tipi di fonte di radiazioni microonde, in
seguito questi ratti vengono sacrificati per esaminare l’albumina nel loro
cervello. L’albumina è una componente del sangue che normalmente non attraversa
la barriera sanguigna del cervello. La presenza di albumina nei tessuti del
cervello è un segnale che dei vasi sanguigni sono stati danneggiati e che il
cervello abbia perso una parte della sua protezione.
Questo è quello che hanno trovato costantemente i ricercatori negli scorsi 18 anni: le radiazioni di
microonde in una quantità uguale alle emissioni di un cellulare hanno causato
la dispersione di albumina nei tessuti del cervello. Un'unica esposizione per 2 minuti ad un normale telefonino ha provocato la dispersione
di albumina nel cervello. In uno degli esperimenti, riducendo le esposizioni a
1/1000, i danni alla barriera sanguigna del cervello sono di fatto aumentati,
dimostrando che i danni non sono proporzionali alla dose e che ridurre la
potenza non renderà i telefoni cellulari più sicuri.
Alla fine, in una ricerca pubblicata nel giugno 2003, si è dimostrato che un’unica esposizione di 2 ore ad
un cellulare, una sola volta nella vita, ha danneggiato definitivamente la
barriera sanguigna del cervello; 50 giorni più tardi nell’autopsia è stato
verificato che il 2% delle cellule del cervello dell’animale erano state
distrutte, incluse le cellule collegate all’apprendimento, alla memoria e al
movimento. Riducendo il livello di esposizione di 10 o 100 volte, per simulare la
ridotta esposizione che si ha usando l’auricolare, allontanando il cellulare
dal corpo o stando semplicemente nelle vicinanze di qualcuno che sta usando il
cellulare, non ha cambiato il risultato della ricerca! Anche con la minima
esposizione, la metà degli animali, mostrava un numero discreto o elevato di
neuroni danneggiati.
Quali sono le
implicazioni per noi? Due minuti al cellulare disturbano la barriera sanguigna del cervello, due
ore al cellulare danneggiano definitivamente il cervello, le radiazioni
“passive” potrebbero essere altrettanto dannose. La barriera sanguigna del
cervello di un ratto è identica a quella dell’uomo.
Questi risultati eclatanti hanno creato talmente tanta agitazione in Europa
che nel Novembre 2003 fu organizzata una conferenza sponsorizzata dall’Unione
Europea, dal titolo “La barriera
sanguigna del cervello – Può essere influenzata dalle interazioni delle onde
elettromagnetiche?”, apparentemente per rassicurarci, quasi come
lanciare un messaggio: “Stiamo facendo qualcosa!”. Realmente non hanno fatto
niente, come non è stato fatto niente negli ultimi 30 anni.
Alan Frey, durante tutti gli anni ’70, fu il primo dei tanti a dimostrare
che le microonde a basso livello danneggiano la barriera sanguigna del
cervello. (2) Un meccanismo simile protegge l’occhio (barriera sanguigna
dell’occhio) e il feto (barriera placentare), Frey ed altri dimostrarono che le
microonde danneggiano anche queste barriere. (3) L’implicazione: Nessuna donna
incinta dovrebbe usare il telefono cellulare.
Il Dott. Salford è molto schietto per quanto riguarda le sue ricerche.
Definisce l’uso dei cellulari come “il più grande esperimento biologico mai
esistito”, e ha avvertito pubblicamente che un’intera generazione di teen-ager
potrebbero trovarsi a soffrire di deficit celebrali o di Alzheimer non appena
raggiunta la mezz’età.
La malattia delle onde elettromagnetiche
Sfortunatamente, i cellulari non nuociono solamente a chi li usa, e
purtroppo non ci dobbiamo preoccupare solo del cervello. Il seguente sommario è
stato preparato tenendo conto di un vasto numero di lavori scientifici sugli
effetti delle onde elettromagnetiche (che comprendono anche le microonde), e
delle esperienze di alcuni scienziati e medici da tutto il mondo, con i quali
sono in contatto.
Gli organi più
suscettibili alle radiazioni includono i polmoni, il sistema nervoso, il cuore,
gli occhi e la ghiandola tiroidea. Le malattie legate a tali organi, come
asma, disordini del sonno, ansia, ADD, autismo, sclerosi multipla, ALS,
Alzheimer, epilessia, fibromi, fatica cronica, cataratte, ipotiroidismo,
diabete, melanomi maligni, cancro del testicolo e attacchi di cuore, sono
aumentate notevolmente negli ultimi decenni, ci sono numerose ragioni che fanno
collegare tale incremento al notevole aumento delle onde elettromagnetiche
nell’ambiente.
Le radiazioni microonde trasmesse dai ripetitori, sono state associate
anche al diffuso seccarsi degli alberi, all’incapacità di riproduzione e la
diminuzione di molte specie di uccelli, alle malattie e le deformazioni
neonatali degli animali da fattoria. La
documentazione a prova degli effetti biologici delle radiazioni microonde è
molto vasta, raggiunge quasi i diecimila documenti. Sono sbalordito di come i rappresentanti dell’industria riescono a
cavarsela dicendo che la tecnologia senza fili sia risultata innocua, o
entrando ancora di più nel ridicolo, che non ci siano prove di dannosità.
Ho omesso dalla lista sopra una malattia: la malattia che ho io e
“l’individuo del gruppo B”. Di seguito un riassunto storico. Negli anni ’50 e ’60 i lavoratori che
costruivano, testavano e riparavano impianti radar, furono colpiti in larga
scala da questa malattia. Così fu anche per chi, nelle industrie, costruiva o
riparava forni e saldatrici a microonde. I sovietici lo hanno chiamato,
giustamente, la malattia delle onde radio, ed hanno fatto ricerche approfondite
a riguardo. Nell’occidente, l’esistenza di questa malattia è stata sempre
negata, ma i lavoratori continuavano ad ammalarsi. Vedi le testimonianze in
un’udienza del 1981 d’avanti al Congresso, presidiata dal rappresentante Al
Gore, che illustrarono gli effetti dei forni e saldatori a microonde. Un altro
episodio di “Stiamo facendo qualcosa!” ma realmente niente viene fatto.
Al giorno d’oggi con la
proliferazione dei ripetitori radio e dei trasmettitori personali, la malattia
si è diffusa come una piaga nella popolazione. La stima è che la
malattia ha colpito 1/3 della popolazione, ma viene diagnosticata per quello
che è, solamente quando ha disabilitato a tal punto l’individuo, che oramai non
può più avere una vita sociale. Alcuni dei sintomi più comuni sono: insonnia, giramenti
di testa, nausea, mal di testa, fatica, perdita di memoria, mancanza di
concentrazione, depressione, dolori del torace, fischio nelle orecchie. I
pazienti possono anche manifestare infezioni croniche a livello respiratorio,
aritmie cardiache, sbalzi di pressione improvvise, sbalzi dei livelli dello
zucchero nel sangue, disidratazione, e persino lesioni ed emorragia interna.
Quello che rende questa malattia così difficile da accettare, è che nessuna
terapia potrebbe essere di successo se non si elimina l’esposizione alla causa,
ma la causa ormai è ovunque.
Un sondaggio del 1998 del Dipartimento dei Servizi Salutistici della
California, indica che nello stesso anno 120.000
californiani, di conseguenza 1 milione di americani, non hanno potuto
lavorare per problemi relativi alle onde elettromagnetiche. (4) Il numero delle
persone cosiddette elettro-sensitive sta aumentando sensibilmente in ogni paese
del mondo. Sono marginalizzate, etichettate ed ignorate. Con la presenza di
onde elettromagnetiche ovunque, raramente si riprendono e a volte si tolgono la
vita.
Il Dott. Olle Johansson si riferisce agli ammalati dichiarando “Ci
avvertono di un pericolo che c’è per tutti”. “Potrebbe essere un enorme errore
sottoporre il mondo intero a radiazioni 24 ore al giorno”. Il Dott. Johansson,
neuro-scienziato del famoso Istituto Karolinska a Stoccolma, dirige un gruppo
di ricerca che sta documentando il
peggioramento significativo della salute pubblica che ebbe inizio con
l’introduzione in Svezia nel 1997 dei cellulari di seconda generazione a
1800MHz. (5,6)
Dopo un declino durato 10 anni, a fine 1997 il numero di permessi per
malattia dei lavoratori svedesi è aumentato notevolmente, e nei 5 anni
successivi i permessi sono più che raddoppiati.
Durante lo stesso periodo è raddoppiata anche la vendita di antidepressivi.
Il numero di incidenti stradali, dopo una notevole riduzione negli anni
precedenti, nel 1997 iniziò di nuovo ad aumentare. Dopo anni di declino i
decessi per Alzheimer nel 1999 si alzarono di picco e sono quasi raddoppiati
nel 2001. Considerando che l’Alzheimer richiede alcuni anni per svilupparsi,
ecco risolto il ritardo di 2 anni a livello statistico.
Proliferazione incontrollata
Se i cellulari ed i suoi ripetitori sono mortali, i ripetitori radio e tv,
con i quali abbiamo vissuto per più di un secolo, sono stati innocui? Nel 2002,
Orjan Hallberg e Olle Johansson hanno scritto una relazione che analizza questa
domanda dal titolo: “La tendenza al
cancro durante il ventesimo secolo”. (7) Hanno trovato negli Stati Uniti, Svezia e dozzine di altri
paesi, che l’aumento della mortalità per il melanoma della pelle e per il
cancro della vescica, prostata, colon, seno e polmoni, erano quasi paragonabili
all’aumento dell’esposizione pubblica alle onde elettromagnetiche negli ultimi
100 anni. Quando aumentavano i trasmettitori in una determinata zona,
aumentavano anche i casi di quei tipi di cancro, quando i trasmettitori
diminuivano, diminuivano anche i casi di cancro. Un’altra scoperta
sensazionale, paese per paese, e località per località in Svezia, hanno trovato
statistiche che provavano che i tumori
causati dall’esposizione alle onde elettromagnetiche erano tanti quanto quelli
causati dal fumo delle sigarette.
Questo mi porta a sottolineare un’incomprensione globale. La differenza più
grande tra i ripetitori dei cellulari di
oggi ed i ripetitori radio, non è la sicurezza bensì il numero. Il numero di ripetitori radio negli Stati
Uniti, ancora oggi, è minore di 14000. Il numero di ripetitori per i cellulari
ed i ripetitori Wi-Fi superano i centomila, e di cellulari, computer portatili,
cordless e “walkie-talkie” se ne contano un centinaio di milioni. Inoltre
si stanno moltiplicando senza controllo le istallazioni radar ed i network di
comunicazione per le emergenze. Dal 1978, quando l’Agenzia per la protezione
ambientale ha per l’ultima volta censito le onde radio negli Stati Uniti,
l’esposizione urbanistica per ogni abitante alle onde elettromagnetiche è
aumentata di 1000 volte, l’aumento maggiore c’è stato negli ultimi 9 anni.
Nello stesso periodo, l’inquinamento elettromagnetico si è esteso come la
nebbia dalle città a tutto il pianeta.
Le vaste conseguenze di
tutto questo sull’umanità sono ignorate. Dalla fine del 1990, è stata creato negli
Stati Uniti, un’intera nuova classe di rifugiati ambientali. Abbiamo un numero, sempre maggiore, di
persone ammalate o morenti, che, come me, stanno cercando un po’ di sollievo
dalla sofferenza, abbandonano le loro case, alcuni vivono nelle macchine, nei
rimorchi o in tenda senza fissa dimora. A differenza dei terremotati,
nessuno fa alcun tentativo per alleviare le nostre sofferenze. Nessuno sta
raccogliendo donazioni, magari per comprare una casa protetta, nessuno prende
in considerazione la possibilità di rinunciare al proprio telefono cellulare, i
loro portatili o i loro cordless in modo che possiamo avere anche noi dei
vicini di casa.
Le persone preoccupate, e quelle ammalate non si sono ancora aperti l’un
l’altro, però si pongono domande.
Una risposta al gruppo A: Nessuna barriera o
auricolare può proteggerti dal tuo telefono cellulare o dal tuo cordless. Non
c’è una distanza che può essere considerata sicura dai ripetitori. Se il tuo
telefono cellulare, il tuo cordless o il tuo portatile funziona nella tua casa,
sei irradiato 24 ore su 24.
Al gruppo B: Creare una barriera
efficace per la tua casa, è difficile ed
ha poche possibilità di successo. Ci sono solo un paio di medici negli
Stati Uniti che provano a curare i danni delle onde elettromagnetiche, e
raramente hanno avuto successo poiché ci sono pochissimi luoghi in tutto il
mondo dove ancora non sono arrivate le radiazioni.
Si, le radiazioni provengono anche dall’alto, dai satelliti; i satelliti
sono una parte del problema, non la soluzione. Non c’è alcun modo per rendere
la tecnologia wireless sicura.
La nostra società in appena un decennio, è divenuta socialmente ed
economicamente dipendente da quella tecnologia che sta danneggiando
tremendamente il mondo. Più ci “infanghiamo” in questa tecnologia, più sarà
difficile uscirne. Il momento per uscirne, come individuo e collettivo, per
quanto possa essere difficile, è adesso!
Fonte disinformazione.it
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