"THE END"

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venerdì 12 luglio 2013

La religione messa alla prova dalla vita extraterrestre

Qualche mese fa il ʿWashington Postʾ aveva parlato di una riunione degli ex parlamentari statunitensi rispetto alla task force per rivelare aspetti rimasti inediti sulla vita aliena… davanti a sei ex membri del Congresso degli Stati Uniti. Daniel Sheehan, un panelist, ha spiegato che il problema riguardo la presenza degli alieni risiede più che altro sulla diversa ottica, con cui le grandi religioni monoteiste potrebbero ritrovarsi a dover fare i conti, se gli esseri umani non fossero i soli depositari dell’intelligenza universale. Così alla fine è solo un problema di etica?!?


Ebbene, recentemente finanche il Dalai Lama ha affrontato l’argomento durante un meeting tenutosi all’Università di Portland (Oregon, USA). Nascendo da una costola dell’induismo, il buddismo possiede infatti fin dai suoi albori la ‘consapevolezza’ che il cosmo non è stata la casa solo del genere umano ma che innumerevoli altre forme di vita popolano la sua vastità fin dalle origini del tempo. Di fronte a esseri alieni il Dalai Lama ha detto che, poiché “siamo tutti Uno”, dovremmo stringerci la mano (sempre se l’E.T. ne possedesse una..) senza aver paura del “diverso”.

Oltretutto, se a questo aggiungiamo anche le voci di un piano segreto del Vaticano per rivelare la presenza di un Dio extraterrestre, ovvero, preparare le masse all’arrivo di civiltà aliene… allora, è giunto il momento di chiederci, prima di ogni altra cosa, cos’è la fede, la religione, la spiritualità per noi stessi ..di questi tempi.
In effetti nessuno di noi sa con certezza dove sta ʿandandoʾ, ma ci chiederemo sempre da dove veniamo. Siamo uomini delle stelle che interrogano gli astri sospesi nei pulviscoli di comete, da dove si fondono le cellule nell’universo ..atterrando per mettere radici. È un cielo così immenso per noi “batteri”, poiché siamo il minuscolo “cosmo” d’un infinito spazio che mai cede il suo segreto.

Siamo il dio di noi stessi, questo è il pensiero corrente, la moderna soluzione al quesito della creazione, all’attaccamento della speranza..

Ma Dio è amore? Una Mente Suprema che regola le nostre esistenze? Non esattamente, di certo, per il secondo quesito, tutti dimenticano il libero arbitrio, la libertà di scelta che questa “Esseità” (più che un dio “personale”) ha concesso.

Ma torniamo all’extraterrestre, che di questi tempi va molto di moda. Dopo anni di sbeffeggiamenti gli ufologi si stropicciano le mani, basti considerare gli avvistamenti sempre in aumento in tutto il mondo, chissà se si tratta di droni militari, che spiano le nostre vite… L’occhio del cielo vi guarda, e parlo di quello meccanico, di fatto vi spaventano i dogmi e non le diavolerie tecnologiche, se solo tutto restasse nel limite del reciproco rispetto delle idee..

Così le guerre affliggono l’umanità, ancora divisa per le ideologie legate al culto delle religioni, e allora quale soluzione più geniale? Mettere tutti in condizione di revisionare le proprie Scritture, aprirsi all’universalità della fratellanza stellare, un Dio (ancora più) estraneo alle lotte intestine del mondo.

Insomma, qualcuno di noi ha già ben chiara la consapevolezza che in effetti esiste una forza trascendentale al di là tutto e tutti, ma la maggior parte delle volte questa “vitale energia cosmica” viene vista ancora una volta come un’entità “personale“, un dio sovra-naturale… e se prima interagiva con diverse religioni, ora si tratta solo delle stesso “concetto” di dio semplicemente riportato ad una scala superiore alle “fedi religiose”… della serie: scambiando gli addendi il risultato non cambia (plausibilmente il dio extraterrestre potrebbe essere una tattica usata dalladisinformazione per mistificare la nuova consapevolezza della divinità che sta affiorando di questi tempi..).

Ad ogni modo, rimangono i “dilemmi” di sempre: il Nuovo Testamento vorrebbe un Dio buono e non vendicatore, dove il male viene cancellato. Ma il male deve essere codificato, ospitato nelle “divinità“: Vita e Morte. La trascendenza al di là dell’umano, o come si usa concepirlo, il dio cristiano, ha spezzato tutto questo emanando un “Cristo” forse troppo terreno, a differenza delle altre religioni (o almeno così lo ha tendenziosamente tramandato la Chiesa Cattolica “Romana”..). Una faziosità teologico-cristiana: mistificare il mito della morte del dio e della sua resurrezione. Sangue nel sangue, un legame inscindibile, la domanda che pone il figlio alla madre: come sono nato? Quindi il cristianesimo è l’unica religione che ha fatto uomo il suo Dio. Oppure, a buon veduta esiste una verità celata nei segreti di stato antichi? E comunque, sconfiggendo la morte… tutti accorreranno per risorgere dopo?

La fede (ancor meglio la spiritualità) non può appoggiarsi al bastone della religione, le scritture parlano delle persone, realmente e filosoficamente, ma essere soltanto subordinati ai principi della religione cancella il diritto alla scelta..

Insomma, l’uomo può sul serio divenire Dio di se stesso e volgere alla perfezione? Credo che per la maggior parte dei casi, in contrasto con le ideologie finora accettate, nessuno si è prefissato questa meta; a me pare che, nella maggioranza dei casi, la scelta sia solo una banale scusa per sentirsi liberi di commettere qualunque azione, e non sentirsi colpevoli di nulla, perché tutto è concesso dall’indulgenza divina, invocata però solo quando fa comodo!

La discussione fondamentale di una persona che si ritiene credente è la fervente domanda: credo pienamente? Farsi dunque accogliere dallo stato di benessere che si ha, presumibilmente, nella fede in Dio. Ma la questione è accettare il male nel suo umano modo di operare, senza chiudere il varco legato al divino,dialogando tranquillamente con la nostra parte interiore più bestiale.. Concedendosi quindi la libertà di agire, evadendo da un rapporto già libero e senza la richiesta di versare altro sangue sugli altari. Sono queste prove che deve superare l’essere chiamato dalla nostra debolezza, nel dualismo implicito della coscienza: essa custodisce il segreto di ambedue le forze.

La forza dell’energia cosmica della nuova era apre la mente ed opera in modo tale da scoperchiare il sarcofago più sacro all’umanità: la speranza d’un mondo migliore. La simbologia spiega dall’arcaico che liberarsi equivale a dividere le acque, nell’equilibrio cosmico del passaggio interiore tra le due forze pulsanti. Ci chiederanno di comprendere, sapere di avere sempre a nostra disposizione l’arma dell’amore, il perdono. Un concetto divino, la convivenza tra senzienti, conciliando le due espressioni di natura esistenziale e quindi: credere nel bene come unico sentiero verso il rispetto del prossimo -accomunando gli esseri umani nell’assoluta certezza che la nostra divinità vive certamente in una dimensione diversa e migliore rispetto alla vibrazione della terra.

Mai cercare forzatamente nelle Scritture la provenienza della “Parola” (del “Verbo“) di un “uomo illuminato” dalla CoScienza ..che incide con i suoi passi la via delle sue stelle..

Immacolata Chessa

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