di Paolo Barnard
L’operaio italiano. Ciao. Guardami, guardami coi tuoi occhi. E’ Apolcalypse Now per te, e tu non lo sai. Ma proprio non lo sai. No, no, non hai capito, non è il mancato rinnovo di chissà quale contratto. No, non è neppure l’ondata di cassa integrazione, la mobilità, la minaccia di perdere il tuo lavoro, non è la pensione che… chissà quando. No, molto peggio, no, tu non puoi capire. Proprio non puoi. Non è neppure la catastrofe dell’Eurozona, che non hai mai neppure intuito, ma no, non è neanche quella, e dire che anche quella è una tragedia. Per te c’è molto di peggio operaio italiano. Tu non sai cosa ti aspetta, cosa aspetta la tua famiglia, tuo figlio. Ma vedi…
Pensi che abbia compassione di te? No. Sei troppo stupido, troppo stupido per sopravvivere, e quello che ti racconto te lo racconto solo perché il mio mestiere è raccontare l’ingiustizia. Solo per questo. Tu hai la CGIL, l’RDB, il CUB, Grillo, con cui marcire e te lo meriti. Sai, c’è un limite. Mi faccio capire: se tu hai la polmonite e io ho l’antibiotico, ma tu ti rifiuti di prenderlo o persino di interessartene, bè, muori. Io ho fatto quel che dovevo, mi sono sfinito per te, ma tu sei troppo stupido per salvarti. Muori. Ora la storia, che è breve.
In Cina il costo del lavoro, adesso, è troppo elevato. In Cina baby.
In Cina, sentito benissimo, Cina.
Due dollari all’ora senza contributi, senza sanità, senza protezioni ambientali, sono troppi ora. Le maggiori multinazionali mondiali del manifatturiero se ne stanno andando dalla Cina. Non è una battuta. Vanno in Vietnam, o altrove, dove il costo del lavoro è la metà rispetto alla Cina, perché i margini di profitto della grandi catene commerciali americane ed europee si sono ridotti all’1%, massimo 2%, pagando all’origine 2 dollari all’ora per i cinesi, non ci stanno più dentro. Dopo il Vietnam andranno in Sudan, poi faranno lavorare i bambini africani a 50 centesimi al giorno, poi i prigionieri di guerra e i carcerati gratis, poi le anime dell’Inferno, e poidovranno inventarsene un’altra.
Apocalypse Now. Operaio.
E tu cerchi il medesimo lavoro in Italia. Tu. Questa corsa scellerata all’export, caldeggiata anche qui da economisti più stupidi di te, ma molto più stupidi di te, sta distruggendo il mondo. Non ce la puoi fare a competere, io te lo dico da anni. Ma no. Allora muori. Mi dispiace per tuo figlio, lui non ha colpa.
Mosler Economics MMT: le esportazioni sono un costo, le importazioni un beneficio. La piena occupazione interna finanziata dallo Stato è l’unica soluzione. Ma tu operaio non ci badare. Morire pensando è ancora più penoso.
Un caro saluto e buon primo maggio.
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=634
visto qui
1° maggio: Festa della schiavitù
http://fintatolleranza.blogspot.it/2013/04/1-maggio-2013-la-repubblica-fondata-sul.html
L’operaio italiano. Ciao. Guardami, guardami coi tuoi occhi. E’ Apolcalypse Now per te, e tu non lo sai. Ma proprio non lo sai. No, no, non hai capito, non è il mancato rinnovo di chissà quale contratto. No, non è neppure l’ondata di cassa integrazione, la mobilità, la minaccia di perdere il tuo lavoro, non è la pensione che… chissà quando. No, molto peggio, no, tu non puoi capire. Proprio non puoi. Non è neppure la catastrofe dell’Eurozona, che non hai mai neppure intuito, ma no, non è neanche quella, e dire che anche quella è una tragedia. Per te c’è molto di peggio operaio italiano. Tu non sai cosa ti aspetta, cosa aspetta la tua famiglia, tuo figlio. Ma vedi…
Pensi che abbia compassione di te? No. Sei troppo stupido, troppo stupido per sopravvivere, e quello che ti racconto te lo racconto solo perché il mio mestiere è raccontare l’ingiustizia. Solo per questo. Tu hai la CGIL, l’RDB, il CUB, Grillo, con cui marcire e te lo meriti. Sai, c’è un limite. Mi faccio capire: se tu hai la polmonite e io ho l’antibiotico, ma tu ti rifiuti di prenderlo o persino di interessartene, bè, muori. Io ho fatto quel che dovevo, mi sono sfinito per te, ma tu sei troppo stupido per salvarti. Muori. Ora la storia, che è breve.
In Cina il costo del lavoro, adesso, è troppo elevato. In Cina baby.
In Cina, sentito benissimo, Cina.
Due dollari all’ora senza contributi, senza sanità, senza protezioni ambientali, sono troppi ora. Le maggiori multinazionali mondiali del manifatturiero se ne stanno andando dalla Cina. Non è una battuta. Vanno in Vietnam, o altrove, dove il costo del lavoro è la metà rispetto alla Cina, perché i margini di profitto della grandi catene commerciali americane ed europee si sono ridotti all’1%, massimo 2%, pagando all’origine 2 dollari all’ora per i cinesi, non ci stanno più dentro. Dopo il Vietnam andranno in Sudan, poi faranno lavorare i bambini africani a 50 centesimi al giorno, poi i prigionieri di guerra e i carcerati gratis, poi le anime dell’Inferno, e poidovranno inventarsene un’altra.
Apocalypse Now. Operaio.
E tu cerchi il medesimo lavoro in Italia. Tu. Questa corsa scellerata all’export, caldeggiata anche qui da economisti più stupidi di te, ma molto più stupidi di te, sta distruggendo il mondo. Non ce la puoi fare a competere, io te lo dico da anni. Ma no. Allora muori. Mi dispiace per tuo figlio, lui non ha colpa.
Mosler Economics MMT: le esportazioni sono un costo, le importazioni un beneficio. La piena occupazione interna finanziata dallo Stato è l’unica soluzione. Ma tu operaio non ci badare. Morire pensando è ancora più penoso.
Un caro saluto e buon primo maggio.
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=634
visto qui
http://fintatolleranza.blogspot.it/2013/04/1-maggio-2013-la-repubblica-fondata-sul.html
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