"THE END"

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mercoledì 19 dicembre 2012

Lacrime e Sangue


Le ricostruzioni ufficiali di queste mostruose stragi cadenzate di bambini negli Usa (e non solo) non convincono proprio. Immaginare un colpo di lucida follia di personaggi oscuri, ben oltre il limite della comprensione umana, che hanno condotto una esistenza borderline per decenni e che poi si attrezzano di tutto punto per compiere una strage di innocenti sembrerebbe davvero un evento poco credibile. Non da escludere è immaginare questi eventi come tappe dovute per un piano di ‘smilitarizzazione’ civile degli Usa: imporre il divieto al possesso di armi (perlomeno quelle automatiche) sancito dalla costituzione e fonte di possibili guai in vista dell’instaurazione di uno stato marziale (eventualità tutt’altro che remota). Altra interpretazione potrebbe consistere nel far immaginare ogni cittadino come un potenziale pericolo per la collettività: persone presunte normali che poi si trasformano in mostri sanguinari. Come dire: in ognuno di noi alberga un presunto terrorista per cui è necessario controllare tutto e tutti sin dentro l’intimità delle proprie intenzioni.
L’evento però, potrebbero essere letto in un altro modo, adottando un codice simbolico ed immaginando che a monte di esso vi sia una mentalità disumana: brutale, ferina ed indifferente. Queste stragi degli innocenti allora, assumerebbero probabilmente un significato diverso, proprio in riferimento a quella compiuta alla scuola ‘Sandy Hook’ di Newtown di ieri od a quelle simili del nostro recente passato. Si noti che su queste stragi aleggia sempre un velo di incertezza: non si sa mai con precisione come siano avvenuti i fatti, se l’attentatore abbia agito da solo oppure no, se abbia o meno anticipato il suo gesto. L’esecuzione sommaria della sua famiglia poi in questo caso, appena prima dell’evento, impedisce gli opportuni riscontri socio/psichiatrici.
Newtown mi fa venire in mente per assonanza Newton che era un esegeta biblico, attività che egli considerava superiore alla sua celebre professione di fisico. Il suo nome è quello di Isacco, il figlio unico di Abramo, destinato ad un sacrificio umano sulla montagna in onore di Yahweh. Dalla ‘Genesi’ (22, 2-13):«Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, và nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».

I sacrifici umani fanno parte da sempre della consuetudine al potere elusivo? Mauro Biglino suggerisce la probabile richiesta dei primogeniti da parte del crudele alieno Yahweh. Ovviamente questa richiesta non era metaforica ma assolutamente materiale, si trattava probabilmente di materiale umano per un terribile olocausto: la consunzione definitiva della carne sul fuoco.

Mi chiedo se queste stragi di innocenti non rappresentino una versione ‘moderna’ di un tributo agli dei, un sacrificio umano proposto però alle masse come una conseguenza di un momento di follia omicida. Conosciamo bene l’esistenza di programmi di manipolazione della personalità in cui sarebbero coinvolti migliaia di persone, spesso apparentemente ‘normali’ in quanto scelte tra gli strati meno protetti della popolazione, proprio come i presunti killer delle scuole.
Sappiamo che è possibile indurre un individuo, con sofisticate pratiche di controllo mentale, a compiere atti estranei alla sua personalità d’origine, innestando personalità multiple al suo interno. Potremmo allora immaginare di ricadere in questi ‘binari’ considerando l’assurdità apparente di queste stragi senza senso?

Paolo Franceschetti ci ricorda come siano decine di migliaia i minori che scompaiono ogni anno nel mondo occidentale, dove vanno a finire e perché? Il sacrificio umano, privato o collettivo che sia è ancora in auge? Il presidente keniota degli Usa che piange vi convince? Io credo che sia solo un grande attore: solo un grande attore infatti sarebbe riuscito a restare serio annunciando la farsesca morte (la settima se ricordo bene) di Osama Bin Laden ed il suo spiccio funerale marino.

I delitti del mostro di Firenze sono stati, a detta di Franceschetti, una consacrazione rituale di un territorio a determinate forze oscure, possiamo ipotizzare la stessa finalità in queste posticce stragi collettive? Ovviamente occorre aggiungere a questa crudele lista il tributo di sangue (si chiama così, no?) delle povere vittime dell’11 Settembre a New York: un palese evento simbolico, ammantato di riferimenti biblici e numerologici, nonché coperto dalla peggiore disinformazione globale, un segnale di una forza oscura che autodenuncia se stessa.
http://paolofranceschetti.blogspot.it/2011/06/sacrifici-umani-testimonianze-di.html

l'incisione è di: http://www.stamperiadeltevere.it/

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