"THE END"

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martedì 18 dicembre 2012

IL BLUFF DELLE LIBERALIZZAZIONI: AUMENTI RECORD, GLI ITALIANI PAGANO MOLTO DI PIU'

Privato è bello, dicevano......ma........


Negli ultimi 10 anni aumenti record per acqua (+71,8%), gas(+59,2%) e rifiuti(+56,3%). A registrare l’impennata della tariffe è uno studio della Cgia di Mestre.


nota del dionisiaco: in Spagna, nel 2005\2006 vedevo bollette di 10 euro per acqua e\o gas, venti di telefonia con 4 pc connessi 24\7 senza tanti limiti. Qui ti danno la 3MB al secondo ma dieci giga di limite ... cioè in 48 ore finisco il mese!!!! Solita truffa!!! Comunque erano sempre, almeno la metà di quello che paghiamo noi qui, di ogni cosa ... e gli stipendi se non sono gli stessi son migliori! Sono gli unici a guadagnare poco come noi gli abitanti della Spagna. E vorrei sentire un tedesco su ciò, uno svedese, un signore dall'Olanda ... gente che guadagna anche il triplo, con gli stessi prezzi di base ... o no? Aspetta, le Rc auto e la benzina sono più care in assoluto. E l?imu? o l'ici .... come le ricariche da cinquanta per te, anzi no, quaranta per te e dieci per la compagnia telefonica, chi le aveva se non solo noi? Non vi sveglierete mai io temo ....
Proseguiamo col resto:

Gli italiani pagano così circa 601 euro in più a famiglia. A causare l’impennata l’aumento delle tasse, il flop delle liberalizzazioni e i tagli ai trasferimenti. Ad appesantire la situazione anche gli aumenti registrati dalle tariffe dei servizi pubblici.

Secondo la tabella messa a punto dagli artigiani di Mestre, oltre all’aumento registrato per acqua, gas e rifiuti sono decollate anche le tariffe dei trasporti ferroviari del +47,8%, dei pedaggi autostradali del +47,6%, dei trasporti urbani del +46,2%, dell’energia elettrica del +41,8% e dei servizi postali del +28,1%.

Solo i servizi telefonici hanno registrato una contrazione del 7,5%, mentrel’inflazione è cresciuta del 24,5%, annota ancora la Cgia che sottolinea come nonostante gli aumenti le tariffe italiane restino “ancor oggi tra le più basse d’Europa”.
L’andamento crescente ha pesato direttamente sul portafoglio delle famiglie: se nel 2002 la stima della spesa media annua delle famiglie era di 1.385 euro, nel 2012 è arrivata a 1.986 euro. In 10 anni, il costo è aumentato di 601 euro, pari al +43,4%.

”In generale – dichiara Giuseppe Bortolussi della Cgia – molti di questi aumenti sono riconducibili all‘aggravio fiscale che molte voci hanno subito in maniera ingiustificata. Non va nemmeno dimenticato che i processi di liberalizzazione che hanno interessato gran parte di questi settori non hanno dato luogo agli effetti sperati. Inoltre, a fronte dell’impennata delle bollette dell’acqua, dei rifiuti o dei biglietti ferroviari non è seguito un corrispondente aumento della qualità del servizioofferto ai cittadini. Anzi, in molte parti del Paese è addirittura peggiorato. In pratica l’aumento delle tariffe è servito a far cassa, compensando, solo in parte, il taglio dei trasferimenti imposti in questi ultimi anni dallo Stato centrale”. adnk

Fonte: http://www.imolaoggi.it/?p=36040

Tratto da: nocensura.com


http://www.frontediliberazionedaibanchieri.it

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