MEMORIALE CON
ALLEGATI A CORREDO DENUNCIA, DEPOSITATO IL 7 MARZO 2011 presso la Procura Tribunale di Perugia
ed integrato con annotazioni relative all'avvio della procedura in danno del
dott. Ferraro Paolo per "dispensa dal servizio " .
Il memoriale è integrato con elementi, di storia, personali ( in note in
calce .. nel blog ) , ma sempre riferiti alle consapevolezze dell'epoca ( 2008
2011) . Sino al marzo 2011 non sapevo che poco o nulla di massonerie, di
esperimenti e pratiche militari, di progetto MK ULTRA e MONARCH , di svolta esoterica di uomini di
apparato di sinistra ex comunista e di infiltrazioni massoniche
sistematiche nell'esercito , nella magistratura, psichiatria , avvocatura e caste politiche etc .
Non avevo molti ulteriori elementi concreti, addirittura “telefonicamente “
acquisti di recente , e acquisiti attraverso approfondimento
"tignosamente " perseguito: tali elementi per un verso
portano all'ordine militare
dei Cavalieri di Malta e molto oltre sù sù per
le caste ed entro la storia non resa nota, mentre non sapevo che si potesse
invadere la storia individuale di un “attenzionato “ con tecniche e strumenti a
dir poco "sorprendenti" ma facilmente accertabili, solo attingendo le
informazioni corrette e cognizioni di secondo livello, nascoste alla opinione
pubblica. Avrei di recente negli ultimi mesi appreso che nulla accade solo per caso .. e, nella stessa mia vita passata
, molto era accaduto, per mani …
non amichevoli .. delle quali conosco ormai nome cognome e misfatti , non
"visibili " se non con la necessaria lente e con le necessarie cognizioni , mentre già conoscevo i misfatti alla luce
del sole od in penombra. E come me li conoscono molti magistrati
"democratici " veri, triturati da una aggressione da loro
subita e percepita od intuita , ma non compresa sino in fondo nelle radici della
sua portata distruttiva sotterranea.
PREMESSA
Premetto che tutte le vicende degli ultimi due anni che mi riguardano
nascono dalla denuncia che depositai a suo tempo in Procura (ALL 1). Devo
perciò ricostruire la vicenda quale necessario quadro di riferimento analiticamente
perché questa è non nota.
Dal vaglio di questa dipende
necessariamente il vaglio di tutti i fatti che seguono del pari noti , ed il vaglio di questi illumina
retroattivamente la lettura dei fatti a monte, riaprendo chiavi di lettura e
scenari ulteriori tutti da verificare .
I. LA VICENDA A MONTE.
Abitavo in quel tempo, Novembre 2008, dentro
la cittadella militare , in una delle poche palazzine
civili ivi ubicate, via dei bersaglieri n. 118 secondo piano int. 6,
palazzine abitate da ufficiali dell’esercito ed altri ufficiali con
vario impiego e famiglie e convivevo da cinque mesi
con la signora (A) Sabrina OMISSIS nata a Roma il 13/8/.... di
cui alla denuncia allegata,.dopo una relazione durata un altro anno. La donna
mi era stata presentata nell'Ottobre 2006 da un collega magistrato,Roberto
Amorosi (A bis ) che per uno di quei “ casi del
destino “ lavorava all'epoca proprio presso
l'ufficio legislativo del Ministero degli Esteri, e mi fu “riproposta “ verso
la fine del Maggio 2007 come persona carina che era rimasta, come dire,
contenta di avermi occasionalmente conosciuto (nota 1 )
Sabrina che mi si era presentata come buona altruista
, molto carina, affettuosa e decisa ad intraprendere una scelta seria,
aveva indicato un suo passato di escort ( ma ) per
convegni, vari lavori in negozi, attività di estetista e ragazza immagine,
separata di fatto dal marito militare, sottoufficiale addetto allo Stato
Maggiore della Difesa . Dotata di una particolare intelligenza veloce e
incisiva nei giudizi e nelle valutazioni, con una esperienza di vita forse più
sofferta e complessa e con qualche problema personale , indicato come passato,
che non cito in questa sede per rispetto della privacy della stessa. Peculiare
stranezza il miscuglio di caratteristiche tra loro difficilmente compatibili,
una cultura da gossip. una attenzione un po’ patologica all’estetica, una
curiosa primitiva e bizzarra ideologia pseudo rivoluzionaria e para-golpista ,
forse dovuta alla passata ed ormai definita da lei come conclusa frequentazione
di personaggi appartenenti ad un gruppuscolo di sinistra tanto estrema da
confinare con la parte opposta ( LOTTA COMUNISTA ) , e plausibili
frequentazioni apparentemente passate di lei
con “amici” non meglio indicati, in grado di porre in essere attività che
richiedevano specifiche “ professionalità” , immettere in auto sostanze
illecite, mettere a disposizione sms e tabulati etc
….Già solo questo avrebbe dovuto mettermi in allarme tale da optare forse per
non proseguire il rapporto personale, ma il tutto veniva indicato come una
nebulosa esperienza infinitesimale del passato, e la vita attuale della donna
appariva ordinaria e normale, sebbene io restassi accorto e vigile,
memorizzando . . Di seguito in nota immetto alcuni brani “letterari “, ad altro
separato fine stilati, che inquadrano romanzescamente la “vicenda umana” (
ovviamente i nomi dei personaggi non coincidono … ) e che indicano solo alcuni
degli elementi di quadro acquisiti nel tempo (nota 2)
Mettendo insieme una quantità e qualità di
elementi di cui non mi è mai stata chiesta la natura e rilevanza , e nella compiuta
convinzione per l’appunto di agire a tutela della donna e del figlio minore , (C)
Emanuele OMISSIS, decisi all'impronta di effettuare
registrazioni improvvisate con strumento rudimentale.. computer portatile
lasciato acceso con registratore multimediale ( Raggruppo
gli elementi che riservo di indicare qualora richiesto e
se ritenuto utile , in : I) informazioni dirette
ed indirette sulla situazione passate individuale ed “ambientale” ed
indicazioni specifiche da parte della donna su situazione psicologica e
psichiatrica passata, che sono però oggetto di privacy II) frequentazione
personale con persona che lavorava anche per i servizi ,
persona individuata in concreto ingegnere informatico (B) Paolo “ NON_SI_CITA “
res.te in Voghera titolare di
società informatica, cui ho telefonato per tre quarti d’ora nella prima metà
del 2009, che non mi fornì alcun dato utile per ricostruire i fatti all’epoca
ma alla domanda “specifica ” mi
rispose “ non posso né confermare né smentire ”
III ) problematiche che la donna aveva avuto con una parte dei
condomini che le avevano tolto il saluto .. per motivi non meglio precisati e
molti altri particolari sui condomini che completavano un quadro in via di mera
congettura riferibile a sue conoscenze dirette e ad un passato apparentemente
superato IV ) il complesso degli elementi nuovi e concreti che mi avevano
spinto ad agire a TUTELA“ ).
La prima registrazione la effettuai il Sabato
pomeriggio in cui mi recavo a prendere le bambine a casa della mia ex moglie
file ABR 4.waw del Sabato 8/11/08 dalle 18 e 25
c.a. alle 19 e 10 c.a.. La indico in quanto scendendo le scale ( abitavo al
secondo piano ) notai che dinanzi all’interno 3 con porta integralmente
spalancata e luci accese del salone era posizionato un uomo alto intorno al
metro e 87 di corporatura magra , con un loden di colore non meglio precisabile
, capelli lunghi color marrone , fermo dinanzi alla porta, che non si girò
minimamente mentre gli passavo accanto . Lo stesso uomo ho rivisto il
giorno 13 Dicembre 2008 uscire dalla casa della
OMISSIS insieme ad altro uomo robusto leggermente meno alto ( c.a 1 e 80, che
descriverò oltre ed insieme ad altra donna che ivi descriverò. Il trio uscì
insieme anche dal portone della palazzina.. Lo stesso trio ho individuato il
giorno 24 Dicembre 2008 quando recatomi a ritirare il camper nel condominio
parcheggiato ero accompagnato dall’avv. di cui parlerò oltreché nelle circostanze
oltre indicate .
Le registrazioni le feci per capire che cosa accadeva
in mia assenza e del piccolo Emanuele , che almeno due volte mi aveva espresso
frasi che alludevano a cose che aveva paura di riferire .. In
uno dei due casi usò l’espressione “ paura ”
esplicitamente.precisando “ di essere preso per pazzo “.
.
Le ripetei nei giorni, orari e con i file di cui
all’elenco allegato in busta con DVD.
Dall’ascolto delle registrazioni emergeva all’inizio,
senza aver pulito e adattato i file ( registrati con microfono inidoneo,
a basso volume e con alto rumore di
sottofondo ), un quadro non agevolmente intellegibile e spiegabile. Mi
sarei consultato anche con un ufficiale di pg (d) che
avevo conosciuto durante indagini protrattesi per sei mesi con un numero grande
di intercettazioni e attività in molte regioni, e stimavo profondamente per
intelligenza, rigore, esperienza.
Nonostante le registrazioni non fossero ancora
adeguatamente trattate, sentite però con il programma adeguato ( NERO WAWE
EDITOR ) il parere fu non solo concorde con la mia iniziale analisi ma il detto
upg arrivò più oltre mostrando un intuito professionale che gli
fa onore. .( formulò anche l’ipotesi di situazione parafiliaca ( termine
esattamente da lui usato e a me .. addirittura non noto , in una cena in
pizzeria nella quale mi invitò, come non avevo
e non avrei fatto, a tutelarmi smettendola di approfondire il fatto , e la
situazione, prima facie sospetta e pericolosa ) . Non indico qui
il nome dell’ufficiale di pg a Sua tutela, visto quello che è
successo a mè, la sua appartenenza e la natura
delicata dei fatti .di contorno .
Dall’ascolto diretto dell’audio relativo a singoli
spezzoni poi estratti ( N. B.
AVVERTENZA GENERALE per ascolto diretto si intende ASCOLTO
AD ALTO VOLUME, CON IDONEA APPARECCHIATURA MUNITA DI SCHEDA AUDIO DI QUALITA’ E
CON CASSE MULTIMEDIALI DI BUONA QUALITA’ EFFETTUATO
SU FILE GIA’ ADEGUATAMENTE TRATTATI ) corrispondente ai
dialoghi di cui ai punti 29 , 30 e 31 dell’allegato
brogliaccio( ALL 2) ( FRASI CHE ERANO DIRETTAMENTE ED INEQUIVOCMENTE
INTELLEGGIBILI PERSINO NEI FILE ORIGINALI NON TRATTATI PERCHE’ PRONUNCIATE
DINANZI AL COMPUTER PORTATILE UTILIZZATO COME RUDIMENTALE STRUMENTO DI
REGISTRAZIONE ) emergeva un quadro concretamente ipotizzabile ,
e direi dal punto di vista mio e di chi ha ascoltato dinanzi a mè ESPLICITO, (
la donna era CASALINGA,e le allusioni e pressioni della donna che la affiancava
erano esplicite, visto il contesto emergente dall’ascolto dei precedenti file
) prima chiave di lettura utilizzata
nella denuncia.
Dall’ascolto diretto dell’audio
corrispondente ai dialoghi di cui ai punti 4,5 e 7 e
dalla relativa sequenza emergeva ipotesi relativa al secondo
elemento indicato nella denuncia . . La relativa analisi se
ritenuta necessaria la rinvio all’esame diretto richiesto come persona
informata in grado di contestualizzare l’ascolto ed indicare ogni dato utile a
tal fine.
( una delle cinque donne di
cui si udivano le voci nella prima registrazione venne definita dal mio perito
fonico come l’avevo io individuata, di idioma e tono non europeo, vi erano poi
almeno altre due o tre voci maschili, meno agevolmente intellegibili, tranne
l’ultima ) Dall’ascolto lungo e complesso delle residue registrazioni emergeva
un quadro di conferma ulteriore delle ipotesi su entrambi i punti ,
approfondimento che riservai all’esito dell’incarico a suo tempo conferito da
me in parte a fonico di fiducia,( dott. Zonaro ) impegnato in New York durante
le ferie natalizie , anche perché vi erano molte curiosità
inspiegabili apparentemente .. Ed altri elementi ulteriori di più
complessa ipotesi interpretativa ( si veda oltre )
Tra i nomi pronunciati nei vari file e
DISTINGUIBILI Katia , Mary, Nunzia, Paola ,(
la parola pronunziata era Pà ) Mauro, Fabiè, Ninè, un Alberto sussurrato
a bassa voce, e almeno altre quattro voci adulte .diverse , più tre o quattro
voci non correlabili secondo attento ascolto a persone adulte, cioè minori …
uno di loro appellato " polpot" .. ?!?! ).
Durante il periodo delle registrazioni ero stato estremamente attento
ed accorto ed avevo notato alcuni fatti di per sé non
significativi , quali uno strano atteggiamento motorio
della donna al mio rientro a casa , le volte che ero rientrato dopo poco tempo,
un curioso atteggiamento amicale ed intimo della donna con condomini che
neanche salutava quasi prime, ad es. inquilina dell’int. 3, tale Pina , e con
il signore del terzo piano ( forse Attilio ,
si ascolti Clip
audio 27.wav nella directoty del DVD dedicata a registrazioni - allora ancora non
sapevo con chi avessi a che fare - audio tra presenti e di
telefonate ricevute e fatte), uno strano atteggiamento di una donna
mora che proprio durante un giorno di registrazione vidi
fermarsi interdetta io osservandola attentamente mentre era oltre la metà scala
tra il terzo ed il secondo piano ( io ero appena uscito di casa ) , , un
incontro con lei all’esterno , mentre portava la spesa prelevata dal cofano
posteriore dell’auto, Panda verde, , con il signore del terzo
piano che fumava spesso il sigaro sul balcone o all’aperto ., La donna era mora
alta c.a. un metro e 67 , di corporatura non esile, con un viso segnato un po’
dall’età tra i 42 ed i 45 anni , Sapevo dai racconti fattimi in precedenza ed
in epoca non sospetta dalla OMISSIS , che era la donna dell’uomo del piano di
sopra, che si chiamava Katia,, e che lei in epoca
non sospetta la definì con un linguaggio sbrigativo a lei talvolta consono “
una puttana “ , senz’altro spiegare, e del pari
sapevo che il signore del piano di sopra si recava spesso in missione
internazionale . .Sempre in quei giorni
notai un sorriso inspiegabile quasi complice a mè rivolto dalla signora
somala dell’interno 2 , separata, con figlia piccola,, anche lei
definita nello stesso modo spiccio (e apparentemente moralistico )
dalla OMISSIS , che aveva precisato altresì che era una drogata, e che aveva
problemi con il marito, ufficiale dell’esercito da cui si era separata, tali da
richiedere interventi di pattuglia di CC della locale stazione ( Cecchignola ).
Inoltre avevo notato lo steso uomo che sembrava pressare e seguire la OMISSIS i
primi dell’Ottobre 2008, in quei giorni di Novembre dietro la finestra di
camera dell’appartamento al terzo piano, con una apparente uniforme
color blu scuro elegante , che non saprei attribuire a quale corpo ( e
forse poteva non essere una uniforme, la distanza era di c.a. dieci metri e
guardavo dall’interno della mia auto ). L’uomo sembrava , intento ad osservare
fuori parlando al cellulare ed altresì nell’ultima occasione , lo avevo notato
infilarsi di corsa accorto a non farsi notare , ,
uscendo dall’ascensore, al primo piano int 3, mentre io e la OMISSIS scendevamo
a piedi le scale. Anche in quel caso la OMISSIS notò che mi ero girato e
guardavo con insistenza il tipo,e il mio sguardo intenso ed attento si incrociò
col suo. La OMISSIS disse “ che guardi ?!” con aria imbarazzata . L’uomo che
descriverò accuratamente in sede di sommarie informazioni ,( punto IV suindicato
) mi aveva colpito a suo tempo per lo sguardo determinato e acuto ( occhi quasi
neri) e per il piglio nevrotico e rapido. Proprio quella volta di giovedì 20
Novembre 2008 avevo deciso di dire alla donna quel che avevo sentito nei primi
audio valutati più approfonditamente .( lunedì ultimo di registrazione e primo
sabato pomeriggio ) .
Avvisai anche la donna del quadro che emergeva anche
con un sms che dimostra come fossi mosso solo dal bisogno di
protezione . ( ALL 3). Depositata la
denuncia, feci due precisazioni a Massimo ( E)mar.llo capo
Massimo Campi, ufficiale di pg con cui avevo rapporti di amicizia e
stima, non avendo all'epoca ancora attribuito un qualche utile significato a
quello stemmino di un “ordine militare” mostratomi due anni prima con orgoglio
( orgoglio da me letteralmente percepito come “buffo “, somma ingenuità mia
) , Avevo a voce detto per quanto riguarda il
primo aspetto e per iscritto per quanto riguarda il secondo aspetto, che
l’ascolto delle registrazioni doveva essere effettuato elevando di
almeno 27 Db il livello sonoro , mediante
programma apposito ( indicato ) . Precisai
anche più volte a voce che fondamentale era l’ascolto diretto ,
la contestualizzazione delle frasi cui solo io potevo evidentemente contribuire e,
che molte persone comparivano nelle registrazioni,
indicandone SOLO alcuni nomi che si udivano , infine che
ero in grado di fornire ipotesi di riferimento a persone ( chiamati
eufemisticamente “sospetti” nella denuncia e la valutazione per
così dire doveva essere effettuata interpretando anche le anomalie
di atteggiamento /vocali della donna ( audio di cui
al punto 20 dei brogliacci, indicato
solo a titolo di esempio, richiamando ora la vasta letteratura sui profili
inerenti il trattamento/condizionamento adottato e la dissociazione mentale
gestita in certi settori e segmenti di attività criminale : vedi oltre )
Nel frattempo con dolcezza e senza in alcun modo allarmare il
minore che era in casa , in occasione di un’uscita in macchina
per fare la spesa, il giovedì 20 Novembre 2008 suddetto rammento che avevo
illustrato la situazione alla donna, che alla contestazione di frasi precise ,
quelle dell’ultimo lunedì fece un racconto della parte
delle cose di cui era consapevole parzialmente reticente. Anche questo racconto
non mi fù mai richiesto dagli organi competenti e mi riservo di riferirlo a
richiesta della a.g. . Poi feci
sentire quanto sopra indicato mediante il PC fisso di
casa, dove era rimasta la sola ultima registrazione, direttamente alla donna,
che trasalendo confermò il racconto sottolineando che non era completamente
consapevole di aver pronunciato le stessa frasi, a lei foneticamente riferibili
senza possibilità di errore , e che non riusciva a riconoscere ed attribuire a
persone le frasi altrui, forse mentiva ma ancora oggi non sono affatto in grado
di affermarlo, sembrava stordita e in parte stupita da quello che sentiva. . Ed
era solo la registrazione dell’ultimo lunedì ( 17
Novembre 2008 ).
Lo stesso avrebbe scritto molto più tardi con una
lunga mail IMPORTANTE epperò significativamente
contraddittoria, riferendosi all’intero brogliaccio
ed alla estrazione di singoli spezzoni operata .( mail all 4 ) . L’indomani
aveva deciso di negare tutto affermando che non era in grado di riconoscere la
sua voce ma soprattutto quella degli altri, ( aveva detto che
aveva paura di loro , non so se ad colorandum, ma
certamente alluse con vistosa preoccupazione , a “ quello che le
sarebbe comunque potuto
succedere ”). . Andai a lavoro ( era il giorno dopo il
turno arrestati ) dopo averle detto che lei doveva pensare a sé ed al
figlio e le dichiarai che in quel contesto non sarei tornato a casa .Allusi
alla circostanza che avevo registrato anche quanto da lei raccontatomi , ma indico tale
elemento perché la stessa era convinta di ciò e sarebbe
naturalmente portata a riferire l’esatto racconto , se richiesta ,
Non so se le fu richiesto né se lo fece, , nessuno a mè ha chiesto cosa
raccontò.. Posso solo supporre come immaginò di
sottrarsi al racconto o ne rinnegò la veridicità, e quali pressioni,
condizionamenti e altro abbia subito ( Peraltro la registrazione di una
telefonata fattale poco tempo dopo, verso il 5 di Dicembre , lascia ascoltare
un uomo in sottofondo che con voce violenta ed arrogante pretendeva dal di lei
marito separato le chiavi di casa … e che venisse portato via il mio camper ..
“ Attilio .. Attilio .. quello là, qui sopra .. “ si lasciò scappare la donna.
Verso la fine della telefonata . .
Feci anche una telefonata al volo al marito
separato (F) OMISSIS MARITO Antonio ,, 21 Novembre
2008 ore 13 c.a. ma non sono sicuro dell’ora, chiedendogli a bruciapelo se
sapeva come era vissuta negli anni della separazione 2006 e 2007 e se era a
conoscenza di fatti del 2002-2005, preso di sprovvista disse solo “ io sapevo
di quello che era successo quando aveva tra 20 e 24 anni “ poi si fermò ..
rifiutandosi di parlare e disse “ ne parlerò solo con Sabrina“. Chiudendo la
comunicazione dopo soli tre minuti più o meno .
Non è vero che in precedenza ero in una
fase di stress lavorativo e non è vero che si interruppe
il rapporto personale con la donna , ero determinato ad aiutarla
unitamente al figlio , e avrei mantenuto rapporti ispirati a tale finalità,
pertanto non è vero anche
che ebbi una reazione derivata dalla “fine” del
rapporto ( si veda oltre quanto inerente alle deduzioni
che dovetti firmare durante la
prima procedura per dispensa dal servizio )
Passai il venerdì pomeriggio e sera a studiare i file
, chiamai il padre della donna, (G) OMISSIS Alfonso e
gli feci ascoltare le sole frasi suindicate , lui ascoltò soprattutto i
dialoghi con Katia dell’ultimo
lunedì , rimase stupito , e poiché QUELLE FRASI le percepì
ESATTAMENTE si allontanò commentando che, nonostante
l’evidenza , ne avrebbe parlato con la figlia .. Disse che io non ero il marito
e non avrei dovuto scoprire quelle cose. Convenni per cortesia, ( la
distinzione è irrilevante sul piano giuridico e morale oltrechè capziosa,
atteso il contesto ) spiegando che lo avevo fatto perchè intuivo fondatamente
una grave situazione anomale ed anche per tutelare Emanuele. Arguisco dal testo
della archiviazione dell’originario procedimento senza alcuna possibilità di
affermarlo con piena certezza, che sulla circostanza non abbia
riferito o abbia riferito in modo diverso , ma non ho letto le sue
dichiarazioni . . .
Nel frattempo attivai un avvocato " di
fiducia della Procura " (H) AVV
Petrucci Luca e chiesi a lui di trovarmi uno
psichiatra ed una psicologa per la donna . . Allo psichiatra
intendevo anche affidare il compito di interpretare il contesto e di come
dovessero spiegarsi le sequenze di cui ai punti suindicati ed altri e alla
psicologa una attività di sostegno per la donna , che mi aveva
dichiarato di aver subito pressioni a suo tempo e nuove minacce
( aveva parlato dell’auto e del bambino ma io avevo intuito che
in qualche modo era ricattabile ). . ... Questo avvocato era
anche per un caso della storia un compagno di impegni giovanili , negli anni
dela politica studentesca ....36 anni prima .. tanti .. troppi ..
Decisi, ripeto, di allontanarmi dalla casa ma di
rimanere in contatto con la donna per aiutarla e sostenerla invitando anche la
famiglia con apposita telefonata alla madre (
I) Luciana , a non lasciarla sola. F ui io a chiedere alla
OMISSIS di cambiare le chiavi di casa prima di andarmene
( a me risultava dall’ascolto dell’audio potenziato nel volume e
ripulito artigianalmente che svariate persone
“usufruivano” liberamente della casa sempre entrando con
la chiave e che spesso la donna era
in stato di relativa o vistosa passività ed assoggettamento seduta in
salone dinanzi al portatile o accanto, postazione del pc fisso, ..mentre le
persone entrate si comportavano i in modo vistosamente anomalo, spesso
all’inizio parlando sottovoce, non salutando,e solo piano piano entrando in
comunicazione con la donna infine parlando anche a voce normale in altri casi ,
il primo lunedì 10/11/2008 però la OMISSIS preoccupata obiettava all’ingresso
immediato a distanza di soli 23 secondi dalla mia uscita , di altra donna
com le solite modalità ). .. I primi quattro giorni ricevetti almeno tre telefonata dalla
stessa , dove singhiozzando chiedeva in un caso cosa doveva fare dicendo di avere
paura per sé e per il bambino, anzi indicando di aver
paura che glielo togliessero , cosa che per mè era poco comprensibile
al momento ( la frase sembrava riferita ad un
intervento di soggetti istituzionali ) . Una di queste telefonate più generica
fatta di pianto e parole smozzicate fu sentita da magistrato
dell’ufficio (J) dott. Stefano Pesci che
chiamai appositamente, ed ingenuamente , e che sentì
in viva voce la telefonata . Qui devo inserire
il primo duplice elemento di autocritica sul piano psicologico . La
denuncia che depositai fu fatta in un impulso anche di
generosità e per assicurare una tutela ed un vaglio il più possibile rapido
della situazione, senza tener conto dei possibili riflessi che poteva
comportare la mia posizione di denunciante nell’ambito del mio stesso ufficio e
anche senza tener conto della possibilità delle possibilità , che sarebbe
emersa poi . La prudenza era passata in secondo ordine preceduta
dalla generosità , lo slancio, il senso del dovere morale ( di fatto mi
autodenunciai di un illecito, la registrazione, , ma gli elementi che avevo in
mano e le dichiarazioni della donna aprivano un squarcio su un contesto
valutabile come grave ed anomalo e vi era a monte un supposto stato di
necessità, poi verificato in parte a valle ). E certo non immaginavo quello che
si muoveva di occulto e nascosto accanto sopra e sotto al mio ufficio,
frequentato da quasi tutti i colleghi , certo non eroi , ma perlopiù bravi
carini pieni di stima, apparentemente sincera .
Per il mio sistema di valori contava
solo la tutela di altre persone e la mia stessa presa di responsabilità: :
ciò faceva parte in buona sostanza dei miei valori (
( VEDI COMUNQUE ALL .5 archiviazione del
procedimento disciplinare, che è stata redatto con una sensibilità ed
intuizione occultata tra le righe , che mi stupì: : ho una grande stima del
magistrato che non identifico né credo di aver mai conosciuto, e che senza
nulla conoscere dei fatti sottostanti , ebbe a redigere il detto provvedimento cin
modo acuto e sensibile, quasi intravedesse la complessità reale della
situazione . ) . A riguardo intendo anche precisare che il quadro valutativo
che mi si presentava, fondato su conoscenze di dati e fatti personali e su
osservazioni varie, non sarebbe però mai stato sufficiente di per sé a
richiedere ed ottenere con denuncia attività formale di intercettazione ,
perchè non ero prima a conoscenza di fatti di reato precisamente ipotizzabili,
ma avevo sospetti non peregrini , di una
situazione totalmente anomala,
Tanto anomala da non coinvolgere il
rapporto di coppia sul piano affettivo, intimo e di scambio!!! ?
( vedi letteratura scientifica sui
meccanismi dissociativi attivati in certi gruppi e
fenomeni criminali , citata oltre ALL 5 bsi ).. Persino questo misi in
risalto per sensibilizzare l’inquirente .
Il primo impatto con il Procuratore ( K
) dott Ferrara Giovanni e con il collega succitato
, coinvolto di fatto anche Procuratore Aggiunto (L) dott.
Nello Rossi fù chiaro : all’inizio, preso atto
del luogo ove si sarebbero svolti i fatti, sembravano dubitare
della mia interpretazione e la allusione diretta a pratiche ipnotiche
poteva, pensavo io nella mia soma ingenuità , rendere ai loro
occhi meno credibile di per sé la mia fin
troppo sintetica denuncia. . A me d’altro canto sembrava che
l’id quod plerumque accidit prevalesse nella loro iniziale valutazione, in
aggiunta al giudizio preconcetto sulla mia imprudenza nel depositare la
denuncia, ( e pensare che per me era solo un atto di coraggio
dovuto ) ed ancora alla scarsa comprensione della mia
sensibilità. : C’era e NON POTEVA NON ESSERCI una
risposta emotiva ad un fatto così
delicato, prima facie, ma in realtà poi rivelatosi suscettibile
di ipotesi più grave , e tutto ciò sembrava dominare le
loro valutazioni: non era il fatto a creare una risposta emotiva proporzionata
ma la emotività a creare il fatto con una
possibile, apparente o deviante inversione
a priori della chiave interpretativa . Le preoccupazioni ovviamente apparivano inizialmente
ancorate anche alla necessità di tutelare l’ufficio, ma
non conosco né comprendevo l’ampliezza e contenuto della “tutela” . , Ebbi
rispetto formale di quella che mi appariva come una svista, dal
punto di vista mia incomprensibile ,: mi conoscevano da
troppi anni, e rimasi ad attendere di poter spiegare analiticamente ciò che si
poteva sentire e darne le molteplici chiavi di lettura possibili .dinanzi alla
autorità competente .
Debbo viceversa sottolineare che la scelta di non
allargare il racconto, di riferire lo stretto necessario al fine di un avvio
delle indagini, e , a mia cautela, la scelta di non riferire subito moltissimi
piccoli o più importanti fatti, dati acquisiti e indicazioni su persone , mi
salvò per così dire , e questo solo testimonia la
mia lucidità : una cosa era la risposta emotiva e
affettiva una cosa era la mia intelligenza ed il mio rigore. In realtà il primo
aspetto poteva “ sembrare idoneo ” a mettere in discussione il
secondo aspetto . Lascio solo immaginare cosa sarebbe altrimenti accaduto in un
contesto che avrebbe poi “ negato” in radice la sussistenza di un
QUALSIASI fatto .
La improvvisa scoperta di una imprevedibile
realtà sotterranea , inspiegabile nella sua
totalità , comportava quindi una logica reazione : chiesi ripetutamente di
procedere al diretto tecnicamente adeguato e completo ascolto delle
registrazioni, Sottolineai quanto fosse importante agire rapidamente a tutela
anche del minore,, parlai di pericolo ( di reiterazione del reato argomentando
sulla situazione comportamentale e sulle alterazioni
incomprensibili del comportamento della donna che erano già
ipotizzabili ad un primo vaglio ) e nel
frattempo approfondivo il lungo difficile e complesso ascolto delle
registrazioni . traendone ipotesi, qualche deduzione concreta
plausibile e dubbi su una realtà più complessa . ( indico a
mero titolo di esempio l’ascolto dell’audio corrispondente alle
frasi di cui ai punti 11, 12, 21, 22 e 26 del
brogliaccio ).cercando separatamente di acquisire altri elementi di valutazione
esterni.. Mi recai dal Procuratore cinque volte in
un mese , ma sempre pregandolo di non farsi trarre in
inganno dalla apparenza meno verosimile della
storia , e comportandomi sempre in modo
rispettoso.
Qui devo inserire il secondo elemento di autocritica
psicologica . Investigare come privato, senza ovviamente alcun
utilizzo di alcun potere e solo ricercando persone in
grado di illuminare la vicenda mi poneva nella condizione di “privato” che
cercava prove autonomamente ( e questo poteva indurre alla
suggestione che io confondessi e sovrapponessi in modo confuso due distinti
aspetti della mia personalità, ovvero dare spazio strumentale all’utilizzo
di tale prospettiva di giudizio.) La realtà era molto più semplice e chiara .
Ero un privato “particolare “ spinto dalla necessità di intervenire ed aiutare,
in un contesto che intuivo , anzi mi era stato dichiarato poi in modo
inequivoco e chiaro , era contrario, per ragioni a mè non note, ad ogni approfondimento
ulteriore anche solo mio. . Dopo pochi giorni mi fù detto “ ma a titolo di
battuta che “ la donna era ben organizzata “ che “ le cose stavano in modo un
po’ diverso da come ritenevo” , infine “ che dovevo togliermi di mezzo da
quella storia “.ed altresì che dovevo smettere di “investigare “. Più tardi
quando evidenziai a voce i fatti più gravi ipotizzabili con
l’ascolto, mi fù suggestivamente replicato “ ma tu vuoi male a quella donna ..
“ . Fui accompagnato alla porta subendo il segnale evidente : comunque non
potevo ottenere come cittadino l’approfondimento
di ciò che pure emergeva come ipotesi non peregrina. . Capivo che
la opinione sull’approfondimento delle vicende era
ormai già formata , , ma andai avanti nel cercare di acquisire
elementi e analizzare i dati a mia disposizione .
Nel frattempo si era creato alle mie
spalle un contesto che dire allarmato (
nel senso etimologico di posto in allarme )
sarebbe poco : io avevo solo avvisato la mia ex moglie (M) Canali
Silvia con la quale avevo dissapori gravissimi, , ( per sue
condotte che non intendo allo stato indicare ma note al
Procuratore cui SI RAMMENTI in
segreto avevo illustrato vicenda e fatto vedere
relazione consigliato paternamente di optare per la
separazione consensuale ). - Lei era venuta in ufficio, di soppiatto, e la
trovai “appostata “ dietro la porta chiusa della mia stanza , e le avevo detto
quello che sapevo, ma già aveva parlato con qualcuno, .
Poi avevo avvisato mia sorella (N) Ferraro Simonetta , ed
ancor prima il collega che mi affiancava per “amicizia e interesse” , ma
sostanzialmente si era creato un circuito che chiamerò eufemisticamente
disinformativo, circa i fatti personali che mi riguardavano . In questo
contesto attivissima Canali Silvia, le cui coolleganze neanche subdoravo . Mia
sorella apparentemente divenuta convinta “che io fossi andato “fuori di testa
“, non sapevo da chi e mediante quali contatti, si presentò al mio ufficio
verso i primi del Dicembre 2008 accompagnata dal marito ,( O ) Gianni
Nicolosi previa telefonata , , chiese di ascoltare e leggere, e
con aria fortemente scossa e alterata ( intuii
subito che era convinta/stata convinta di cose negative a
mio riguardo ) ascoltò solo tre spezzoncini
in pessime condizioni di ascolto ( computer privo di adeguata
scheda audio e di casse esterne , files non puliti peraltro ) , ed esclamò “tu
stai male ,non si sente niente” ( io imprecai tra mè e mè contro la mia ex
moglie) cercai di calmare mia sorella, , la invitai con il marito in pizzeria ,
le feci telefonare dall’ufficiale di pg che
a titolo di amicizia aveva ascoltato ed interpretato, e che a sua volta le
indicò la effettiva esistenza di dati audio e fatti ipotizzabili
e meritevoli di approfondimento. Tutto era inutile .
Evidentemente mia sorella aveva avuto informazioni alterate ed ingigantite.. Temo
che questa insistente informazione” si sia
protratta con costanza mentre io tra l’altro avevo anche ammortizzato la prima
risposta SOLO AFFETTIVA ED EMOTIVA, e mi occupavo già solo di capire meglio,
ormai intuendo che dovevo difendere la mia intelligenza, ed identità. Solo ad
colorandum riferisco che un anno e mezzo dopo mia sorella mi disse
provocatoriamente che mi tremavano le mani allora: : una
sciocchezza insensatamente ingigantita e deformata , lei ed
il marito erano seduti davanti al computer , io per storto azionavo
il mouse ostacolato dalla presenza dei due e chiesi all’uno di spostarsi perché
da quella posizione non riuscivo neanche a muovere il mouse , per mia sorella “
mi tremavano le mani“. …
RIBADISCO che all’epoca .. IO LAVORAVO
NORMALMENTE , meglio, al mio livello di
normalità giudicabile da tutta la mia storia professionale , , dormivo
senza alcun problema ,, avevo le mie
normali frequentazioni, ufficio ed amici , ed ero solo
emotivamente coinvolto dalla delicatezza della situazione .. che
coinvolgeva un minore anche, spero solo di riflesso psicologico
sulla base delle sue intuizioni . . . Ma non
davo in nessuna escandescenza , mi
comportavo normalmente nell’ufficio, una solo volta visibilmente allarmato
chiamai il collega che “ mi affiancava sul piano umano “ nella vicenda, per la
telefonata in corso della donna, disperata e singhiozzante ( non per il
rapporto con me !!!! ) . Ovviamente io non sapevo e non ho chiesto a quale Pm
fosse affidato il procedimento. E non dubitavo dell’” umano
interessamento” del collega .Ricordo però di averlo visto a
coloquio con una eminenza grigia , uno psichiatra tra quelli “ di fiducia della
Procura ,, ed era lo stesso che inopinatamente mi aveva chiesto verso la fine
del 2005, tramite Pietro Saviotti , allora PM e poi
Aggiunto presso la Procura, una relazione-conferenza sul tema diritto alla
privacy e dati sanitari sensibili nel settore medico psichiatrico in
particolare.
La psicologa indicatami dall'AV Petrucci (
P) dott.ssa Viggiano Daniela, prima partecipò ad una
convocazione accettata dalla donna presso l’AVV. Petrucci, medesimo cogliendo,
nella saletta di attesa, espressioni e scambio di frasi tra la donna ed il
marito che l’aveva accompagnata che in parte l’avevano illuminata (
vedi capitolato domande ) . . Poi , umilmente venne il
10/12/2008 ( vedi sms del 9/12/08 ALL TER ) ad ascoltare per
oltre due ore e mezza le registrazioni ,dalle ore 14 e 05 ,
essendo arrivata in ritardo, alle ore 16 e 35 ascoltò e durante l’ascolto
allora più delicato ( file non puliti e trattati come volume ) ,
confermò con dubbio insuperato su un solo ascolto le
annotazioni dattiloscritte che ebbi a redigere e corressi insieme
a lei e comunque su sua richiesta e su
suo riscontro Ricordò che nonostante udissimo i file originari ,
in pessime condizioni tecnologiche , trasecolò per alcune voci e
presenze in particolare e nel
contesto , commentando “ la cosa è grave .. è
chiaro che se ne è consapevole la donna non parlerà mai “ e mi
spiegò le radici psicologiche dell’impossibilità di comunicare ed ammettere
nonché la ipotizzabile preesistenza di esperienze proprie traumatiche
eminentemente in fase prepuberale .della donna ( ascolto
diretto audio delle voci e contesto di
cui ai brogliacci n. 10, 17, 23, 27 e 28 )
. Peraltro non capii perché voleva perlopiù concentrare l’ascolto alle
“attività sessuali “: a quelle , tranne memorizzare
genericamente mugolii e frasi non equivocabili, non avevo
prestato prima alcuna attenzione analitica, erano elementi di contesto, per
così dire, era altro che mi appariva necessario di spiegazioni e
analisi, e riuscii a propinargli la prima sequenza suggestiva ed anche una
seconda oltre al resto . . Dovetti passare varie ore ad appuntarmi su fogli a
mano orario progressivo e file e perdemmo due ore e mezzo insieme poi
ascoltando e controllando le annotazioni . . Lei scioccata in una occasione, io
colpito , da ciò che di nuovo in parte sentivo con lei. Se non sentiva bene
ripeteva l’ascolto quattro o cinque volte, su un caso non percepiva bene la
fine della sequenza .. su alcuni pezzi rimase lievemente incerta , su altri
certa, su altri infine espresse giudizio inequivoco sul contesto .
. .
PRECISO ANCORA UNA VOLTA CHE SOLO L’ASCOLTO DIRETTO DELLE
FRASI E IL VAGLIO TONALE E NEL CONTESTO SONORO CONSENTE DI APPRENDERNE LA
VALENZA ; CHE ERA IN PARTE A ME STESSO ALL’INIZIO ANCORA IGNOTA
. PER MEGLIO SPIEGARMI NEL CASO DI SPECIE
TRA LA MERA LETTURA DEL BROGLIACCIO E L’ASCOLTO DIRETTO C’ERA E VI E’ LO STESSO
Rapporto CHE C’è TRA UNO SCHIZZO RUDIMENTALE A MATITA NERA SU UN FOGLIO E IL
DIPINTO A MURO FINALE O QUADRO SU TELA AD OLIO).
La situazione era Kafkiana : da una parte chi aveva
ascoltato veramente valutava, ragionava equilibratamente , concordava,
introduceva elementi di valutazione, dall’altra chi non aveva ascoltato parlava
di una mia patologia “grave” ritengo oggi , col senno di poi. .
Curiosamente il mio “ avvocato di fiducia,” dopo una
prima apparente partecipazione attiva e consenziente rispetto alla valutazione
della rilevanza della questione, avrebbe recitato dalla seconda metà dl
Dicembre 2008 p oi sempre lo stesso schema verbale “
Si sentono delle cose …
bisogna contestualizzare “ , Grazie replicavo, ormai
stupito, a questo serve l’analisi compiuta, singola e sistematica, a questo
servono i riscontri, sopralluoghi, le perquisizioni , le deposizioni. Mi
attendevo di essere chiamato per ciò.
Saprò poi solo dopo e a distanza di un anno e mezzo
che si era creato una sorta di contatto diretto continuo tra mia sorella, la
mia ex moglie che chiedevano informazioni o ricevevano informazioni necessariamente solo da una
persona appartenente al luogo in cui vivevo otto ore al giorno (
lavoro ) e che la prima intendeva “ monitorare “ il mio “stato patologico”
inesistente con una invasione della privacy mia inaccettabile e attribuendomi
una situazione mentale infondata,sin dal Dicembre 2008 certamente
non sentendo chi mi stava accanto e collaborava comunque per otto e più ore al
giorno né nessuna altra. Persona diversa da quella unica che
contattava. Infatti non mi risulta che nessuno fosse in
rapporti con mia sorella e tutto era normale nei rapporti di ufficio e personali
con amici, amiche e conoscenti . che mi frequentavano quotidianamente . Per
certo aveva un solo contatto privilegiato in
Procura. Sempre con lo stesso avrei saputo più tardi si era relazionata la mia
ex moglie. Testimoni del mio stato personale reale invece tutti
i colleghi , ( non solo quell’uno ) amici e
amiche. Ma loro non contavano anche se mi frequentavano
per tutto il giorno , nessuno chiedeva loro, nessuno
verificava, c’era un circuito a parte, fatto di pochissime persone, “familiari”!
che non mi vedevano, non mi telefonavano, non frequentavo …. ( salva
la madre delle mie bambine , quando le portavo ed andavo a prendere a scuola il
mercoledì ), Stefano Pesci e sopra di lui , qualcun altro , silenzioso.
Decisi di interrompere quel circuito che potevo
intuire solo limitato ad un pettegolezzo familiare sovraeccitatamente preoccupato od
interessato a mettermi in cattiva luce ,
micro circuito , dal punto di vista mia “malato”
od “inquinante “ ( lascio immaginare le dichiarazioni di vendetta risalenti al
2006-2007 di una moglie in separazione possibile per sua colpa, poi da me
convertita in consensuale ) e non intrattenni rapporti telefonici con mia
sorella, ( sul cui stato e sui precedenti personali non intendo entrare per
rispetto della sua privacy ) sorella che mi cercò una volta perché secondo lei
nel febbraio 2009 dovevo andare da una psichiatra ( !!! ?? ) , non avevo poi
rapporti telefonici né alcuna frequentazione con
mio fratello ( Q) Marco Ferraro per dissapori familiari
SUOI di antica data. Trovai e cercai nel Dicembre
rapidamente una casa in locazione e proseguii la mia vita di lavoro e sociale.
Ma decisi di allentare i contatti con questa strana
famiglia passando il Natale, ad evitare screzi ed
altro, con una affettuosa famiglia di anziani abitanti al primo piano della
villettina dove abitavo. Nel frattempo curavo anche gli
approfondimenti necessari a capire la situazione: Dopo qualche giorno dalla denuncia
tutto appariva APPARENTEMENTE fermo ed immobile, nel frattempo l’atteggiamento
della donna, che era tornata a casa sua dopo essere tata ospitata a casa dei
genitori SU MIO INVITO (
telefonai appositamente alla madre ) , era radicalmente cambiato. .
Faccio espressamente presente che la mia decisione di
registrare telefonate e altro fù presa alla luce della incomprensibile
situazione che mi circondava: troppo non quadrava in
questa curiosa ridda di equivoci, disinformazione etc. … Con tono più sostenutamente
sicuro che duro, al telefono la OMISSIS disse che nelle registrazioni si
sentiva solo una donna che “scola i broccoli e che canticchiava felice” .
( sms vari e Clip audio 27.wav nella directory del DVD dedicata
a registrazioni audio tra presenti e di telefonate ricevute e fatte ) . Non so
chi le avesse dato questa notizia e perché. Ma ricordo una
telefonata del terzo o quarto giorno, credo, dal deposito della
denuncia con Massimo dell’arma dei CC che mi diceva che avevano ascoltato “ con
le cuffiette” e non si sentiva niente (?!?! ). Replicai come è
dato immaginare , dato che avevo precisato
condizioni tecniche presupposti tecnologici dell’ascolto .. forse alzai un po’
la voce .. ma non tanto . . Nella medesima telefonata
che feci alla donna,mercoledì tre dicembre (Clip audio 27.wav )
appena risposto si sentiva sullo sfondo la voce stentorea ed arrogante di un
uomo .che pretendeva “ le chiavi .. voglio le chiavi “ e
alludeva poi al mio camper parcheggiato nel cortile condominiale. Le chiavi
della casa erano state sostituite. L’ex marito tornato provvisoriamente a casa
con tono palesemente intimidito opponeva un “ calma .. ragioniamo “..
Di certo l’atteggiamento dell’uomo non era quello di un solerte e rispettoso
amministratore di condominio. Né la scusa inventata al volo dalla donna imbarazzata e
lievemente impaurita, che tentava di sovrapporre la sua voce per confondere la
situazione, “ è il capo scala “ era credibile:
conoscevo il nuovo caposcala, un signore per bene di bassa statura dalla voce
educata e che mi era apparsa , una volta quando mi fù presentato dinanzi
all’ascensore, completamente diversa . per atteggiamento, modalità di
comportamento, impronta vocale .
Continuavo a stare da lontano vicino alla donna
nonostante tutto e lei mi scriveva sms e poi mail in cui diceva anche di amarmi
.. Nel frattempo a pochi giorni di distanza dal deposito della mia denuncia
Massimo , amico carabiniere, mi comunicò che gli avevano vietato di
parlarmi ed interrompemmo ogni rapporto telefonico.
Non avrebbe saputo più nulla di tutto ciò che di nuovo accadeva .. già dal
Dicembre 2008..
Nei primi dieci giorni di dicembre feci verso le 10 e
30 una telefonata a lei da casa dei miei , di risposta ad un suo sms: mi
rispose con la stessa tonalità di
voce di cui al file corrispondente al punto 7 del
brogliaccio dicendomi con voce insensatamente flautata e in contrapposizione
“ la sètta non mi ha
mai fatto del male “. Trasalii .. alla parola sètta ,
improvvisamente quadravano le molte frasi che mi sembravano caratterizzate
da anomalie linguistiche , da intonazione
anormalmente musicale o con cadenza metrica
anormale , e due frasi ascrivibili ad un
linguaggio medievalistico ( si ascoltino a
titolo solo indicativo i file corrispondenti ai
punti 3, 4, 11, 12, 20, 21, 25, 36 e 15 , ).
Ora si spiegavano anche le presenze e la
“partecipazione” nel contesto che sentivo emergere dall’ascolto dei file corrispondenti
ai punti 10 , 17, 23, 27 e 28. dei brogliacci (ascolto audio NECESSARIO come sempre,
perché la trascrizione nonostante la descrizione delle tonalità, impronte
foniche ed altro NON E’ SUFFICIENTE ) .
Peraltro si noti che la mia prima trascrizione era “artigianale” , incompleta e
tale è rimasta . .
Comunque ipoteticamente si valutassero le frasi, voci
e situazioni suindicate, quelle ulteriori a struttura indicabile come
di sospetto carattere ipnotico o condizionamento
precostituito ( vedi solo a titolo di esempio l’audio
corrispondente nei brogliacci ai n. ulteriori 2, 16, e 25 )
e le frasi che potevano sembrare pronunciate con tono di comando cui
rispondevano sì di tipo àtono ( vedi solo a titolo di esempio
l’audio corrispondente nei brogliacci ai n 5 e. 18 )
o il “contratto” da rispettare, , Il sospetto che ci
fosse ancora di più, emergeva dall’ascolto. , . Sempre ad un attento e
difficoltoso ascolto.
Tutto confermava l'inquadramento sintetico da mè
effettuata con un appunto ... stringente e logico, all'ascolto dei file
.. già stilato all'inizio di Dicembre 2008 .
- Ogni volta
usando le chiavi in casa entrano da un minimo di due donne e due uomini a
tre donne e tre uomini più presenza bambini
- l’ingresso
avviene tra 19 sec ed al più 3 minuti dalla mia uscita
- il
tutto avviene di nascosto clandestinamente ( vedi file abr 10 e dialogo
iniziale esplicito con Katia ma normalmente non vi è interazione con le
persone entranti )
- il
comportamento dei vari soggetti è anomalo ( frasi sussurrate , parole e
procedure ripetitive del tutto anomale ) Sabrina di norma non interagisce
con i presenti e si trova posizionata al computer in attesa , i presenti
spesso parlano a voce bassa e insinuante sinoa achè progressivamente le
voci delle persone si fanno più incisive
- emergono
attività e commenti e emissioni di suoni connessi ad attività sessuali
- emerge
Inequivocamente uso di sostanze liquide o sniffate
- vi è
presenza e partecipazione di minorenni
- Le
modalità di attività sono ripetitive come secondo un modulo ( preparazione
del tavolino, preparazione della panca , rapporti orali e non in salone
prevalentemente davanti al computer )
- il
connotato delle attività sessuali è atipico e non vede partecipazione
emotiva ma mera attività professionale nei modi ed accenti ( anche le fasi
più espressamente sado maso sembrano recitate e non coinvolgenti ,e vengono
sempre espletate in presenza di uomini esterni che interagiscono parlano e
chiedono come meri clienti … vedi il Fabio del giovedì )
- Durante
i fatti Sabrina si continua a comportare anche come una casalinga ( ripone
i piatti nella lavastoviglie, passa l’aspirapolvere per terra )
- Non vi
sono toni esplicitamente minacciosi se non i “ bevi” e ’”hai capito “del
sabato 8/11/2008 e le fresi assertive volte a condizionarla del tipo “ ti
sbagli “ riferote ad un temtativo di sottrasi a d attività “ ha finito “ “
nò ti sbagli “
- viceversa
nel file ultimo del lunedì la Sabrina lamenta pressioni ricevute e dice
testualmente “ mi volete proprio costringere .. mi volete rovinare .. “.
- La
organizzazione perfetta del tutto non lascia mai tracce fisiche in casa se
non in due occasioni la cenere di sigaro che riconduce all’inquilino di
sopra
- Le
modalità e procedure dei comandi e sequenze di apparente condizionamento
della Sabrina emergono in tutte le registrazioni. In quella del martedì
pomeriggio anche in uscita dalla casa . Particolare il piglio organizzato
e la sequenza degli ordini ultimi, e la organizzazione esterna con avviso
immediato del mio ritorno.
- Proprio
il martedì pomeriggio si sentono comandi assurdi e anche il
comando “ ah bedèlta dai “ e il bevi con la Sabrina che indica anche il contenuto della
bevanda ( si recepisce chiaramente solo la fine della parola … “...ina “ )
- Ai
fatti partecipano con certezza persone
abitanti alla casa corrispondente al piano superiore ed alla casa al piano
sottostante, nonché nella palazzina a lato dx..
- Il
condominio è militare e vi è presenza di ufficiali dell’esercito e
personaggi militari .
- Sabrina
fa in tre sequenze distinte un racconto sempre più analitico e
riscontrabile anche successivamente MA impostato sul “ mi hanno ritrovato
“ con particolari sulle minacce e paura relativamente convincenti ma poco
chiari . Peraltro tutti i dati suindicati sono compatibili con il taglio e
l’apertura del racconto.
Ovviamente mi permetto di fornire solo alcune indicazioni
specifiche, perché ormai confermate per iscritto da
professionisti e persona che hanno proceduto ad un ascolto diretto ed
approfondito più volte ed una con con mezzo IDONEO.( ALL 5 QUATER ).
Non indico altri amici e conoscenti cui chiesi un parere per verificare
la possibilità di un mio errore valutativo , a
loro tutela , visto quello che è accaduto
a me . Feci la stessa
cosa sempre a titolo di amicizia con
u n magistrato. di cui avevo particolare
stima, che mi confermò, pur ad un ascolto su pc radicalmente inidoneo, una pur
generica valutazione di interesse e peculiarità dei fatti e di
possibilità di utili approfondimenti,
Ma preciso che su di lui sarebbe poi
personalmente intervenuto l’altro collega succitato segnalandogli un mio stato
presunto ed invitandolo a prendere atto .che dall’audio non si
sentiva nulla ( me lo confermò il sopra
detto magistrato nell’ottobre 2010 ) … i. fatti erano
frutto della mia fantasia.
Il quadro dal punto di vista mio , di magistrato, che
aveva semplicemente utilizzato metodo logico induttivo fondato su
analisi dei dati fonici, implementato con le conoscenze personali , accresciuto
con dati documentali sms s e mail , arricchito
con informazioni culturali subito approfondite sul fenomeno e sulle sue
caratteristiche ( a titolo di mero esempio allego
un breve appunto su TIPOLOGIE DI RICERCA SUL FENOMENO e Articolo che descrive
tra l’altro le caratteristiche del controllo mentale utilizzate nelle
sette oltre ad altri profili tutti riscontrabili
come ipotesi di lavoro all’ascolto di dati audio , non
disattento ALL 5 ter sopra rrichiamato ) , infine culminato
con la acquisizione di circolare del Ministero dell’Interno istitutiva della
SAS ( squadra antisetta) ( VEDI ALL 6 ). appariva
giustificatamente configurabile, quantomeno come seria e riscontrabile ipotesi
di lavoro ( a volerlo sminuire ). . Ciò che si sentiva, era
analizzabile singolarmente e globalmente , contestualizzabile utilizzando
anche le dichiarazioni di un magistrato con trenta anni di esperienza ,
e corrispondeva alla qualificazione indicata nella circolare con dovizia
di ipotesi di reato analiticamente indicati . .
L’elenco delle fattispecie è tale da riempire varie pagine di un nostro
registro generale informatico Pensai quanto sarebbe stato cosa buona e giusta
che anche solo chi aveva scritto quella circolare ( da mè
scoperta successivamente ) avesse ascoltato le registrazioni mie. ..e
ne avesse valutato la possibile rilevanza.. .
A tacere della pur secondaria circostanza non
eccentrica e generica, .. indicando essa solo presenza in loco di persone ,”
magari occasionale “ ( ed ironizzo sulla potenza costruttiva
o distruttiva della logica indiziaria : :
ogni elemento isolato è di per sé non significativo e non eziologicamente
riconducibile agli altri , …ed è questa una nota tecnica difensiva opposta alla
tecnica dell’accertamento logico induttivo di norma utilizzato
da chi voglia effettivamente cogliere inizialmente la specificità concreta di un
insieme di dati ) circostanza verificabile
semplicemente digitando i termini relativi su INTERNET unitamente alla
parola-zona “ Sette sataniche a Cecchignola “ ……….. Era stata riscontrata la
presenza di resti di rito satanico , all’aperto, vittima una povera volpe, rito
denunciato ed accertato dal comando dei vigili urbani locali, e rito eseguito
su collinetta a distanza di cento metri dalle palazzine di via dei Bersaglieri
: chi accertò il solo rito dichiarò di essere stato fortemente impressionato (
ALL 6 bis ).. Inoltre, ragionavo,
molti estranei potevano sapere, e le voci non potevano essere non
arrivate alla locale stazione CC: . inoltre conoscevo perché
indicatami due volte dalla donna una signora bionda carina, sulla quarantina
con figlio sui dodici anni, “ che veniva indicata come giù appartenente a comitiva della
donna ( comitiva di amici a mè sempre rimasta ignota, perché con mè frequentava
altre persone a loro volta ignare della comitiva ) , da questa letteralmente
odiata. Fù tra l’altro oggetto di attenzioni a mezzo lettera proprio tra
l’Ottobre ed il Novembre 2008 particolare che semmai fosse ritenuto utile,
anche al fine di individuare la donna, riferirò a suo tempo. So che la donna
abitava in una limitrofa palazzina c.a. 50 metri più in là su via dei
bersaglieri. .
Il giorno sabato tredici dicembre 2008 ( ALLEGO
documento che oltre ad individuare numerosi profili attinenti il fenomeno delle
sette sataniche addirittura indica perché il giorno sabato 13 dicembre
sia duplicemente elettivo per la
effettuazione di riti satanici ALL 6 TER )
dopo aver ricevuto alle ore 17 e 15 un sms tranquillo ( ALL . 7 ) ricevetti
alle ore 18 e 06 ,c.a. l’sms (all. 8 ) di cui di seguito riporto
il testo
“Io vilipesa, data della putt, stordita, dimagrita, spaventata, ci ved
luned¥ @.@l@u@n@e@d@¥ "
sms CHE SI COMMENTA DA SO LO , ( e
la cui analisi psicologica, psichiatrica, logica, sintattica ,
collegata alla conoscenza dei dati necessari per valutare , affido
all’intelligenza del lettore, con riguardo anche all’uso duplice e volontario
di particolare simbolo grafico ¥ LA
CUI VALENZA è IMMEDIATAMENTE PERCEPIBILE. Girai l’sms all’avvocato
succitato ( ALL 8 ) ed alla psicologa , mi recai a casa della
donna, dall’esterno tutte le persiane erano abbassate completamente , sentii
all’interno dell’appartamento ( la cui porta esterna aveva una soglia rialzata
di almeno 4 cm ed era di consistenza ordinaria, tanto da consentire ascolto
diretto di ciò che accadeva nel salone fungendo con appoggio auricolare quasi
da cassa di risonanza e tanto da far notare che all’interno del salone vi era
solo una luce bluastra bassa ) e riconobbi il contesto la presenza di più
persone,e voci già ricorrenti , ciò cui erano presumibilmente intente ( la
descrizione accurata la riservo alla autorità giudiziaria semmai interesserà )
, mi allontanai, avvisai con cellulare la psicologa, che invece di attivare
solo l’avvocato chiamò anche la donna, me ne dolsi con la psicologa, . . vidi
anche le persone uscire in fretta dalla casa e tre di esse dal portone esterno.
Io dopo la telefonata mia alla psicologa mi ero riposizionato accanto alla
porta in ascolto e sentii risposta della donna al telefono , la comunicazione
della donna al gruppo di persone presenti ( “ è passato qui sotto “
con il tono innaturale che emerge dalle
registrazioni ). Il gruppo si apprestò ad uscire di corsa ;
mi riposizionai sulla svolta delle scale tra il primo ed il secondo piano, e
vidi uscire alcune delle persone due delle quali avevo in precedenza individuato.
Ma avevo sentito distintamente prima di allontanarmi dalla porta la voce
femminile di una donna autorevole che
rassicurava “ stia tranquilla .. signora .. è
tutto a posto “. A lungo mi sono
interrogato sulla portata della rassicurazione .. apparentemente
di amplio respiro .. MI scapiccollai dalle
scale ed andai all’esterno avendo rischiato sino all’ultimo di essere visto dal
gruppo ( avevo intravisto l’uscita dalla porta di casa di almeno quattro o
cinque persone ). Assistei all’esterno ad un piccolo corteo composto dalla
donna che aveva pronunciato anche la frase suindicata ( uscita
per prima dalla porta della casa ) e due uomini giovani uno da
mè visto in precedenza, , che le camminavano silenziosi con contegno rispettoso
a distanza di due metri ad ala diretti verso altro edificio del condominio.,
potevano essere anche i figli, penai , nonostante le vistose differenze
somatiche .
[ Uno dei due visto la sera della prima registrazione
letteralmente appostato al primo piano mentre uscivo e mi stavo allontanando
dalla abitazione . Era quell’uomo con capelli medio lunghi di colore castano
marrone, vestito con un loden , fermo immobile dinanzi alla porta della casa
del piano di sotto spalancata, quasi intento solo ad ascoltare all’esterno, che
non mi aveva neanche curato di uno sguardo. Nelle registrazioni del primo
sabato a distanza di quaranta secondi dalla mia uscita di casa si sente
donna che, all’interno della casa, formulò flautato e musicale / il
“ si può “ di cui all’audio corrispondente al
file estratto n. 1.. L’altro era molto robusto capelli corti spalle molto
larghe alto più o meno un metro ed ottanta . La donna capelli biondi medi
fisico intorno ai 50 anni, vestita con un completo giacchetta e gonna di colore
chiaro . . Il trio lo avrei rivisto il giorno che il mio avvocato “
di fiducia” sotto Natale mi aveva accompagnato a ritirare il
camper. e con l’occasione avevamo verificato se per caso ci fosse qualcuno in
casa della donna , ben sapendo che lei era andata via lasciando le chiavi del
camper sul vetro esterno del parabrezza Segnalai la presenza dei
due uomini nell’androne della palazzina , e quella della donna seduta in auto
al posto di guida su auto nel cortile dinanzi alla porta della palazzina , , che
li attendeva , mentre caricavano, ma dalla palazzina ove avevo
abitato , borsoni pieni .. di oggetti rigidi, notai, vista le impronte
i sul tessuto del borsone blu in mano a uno dei due). quale il contenuto ?! ) ,
ma il mio difensore di fiducia…. apparve
semplicemente disinteressato al tutto, aveva solo il
compito/fine di farmi portare via il camper. ]..
Nel frattempo, avevo individuato , anche sul
presupposto del rinvenimento di un biglietto da visita nella casa da cui mi ero
poi allontanato nel 2008 , una psichiatra ( R)
dott.ssa Canale Marinella che aveva con quasi certezza avuto
conoscenza diretta della donna ( si badi alle espressioni usate da lei una
notte “ mi hanno visto tanti psichiatri e psicologi ma non ci hanno capito
niente “ ) . Allo studio della psichiatra ero giunto poi per caso, andando a
trovare una mia cugina , che la aiutava in una mostra di oggettini d’arte
autogestita nel periodo natalizio. . A questa psichiatra mostrai la foto, mi
confermò che si trattava della stessa donna ( portatale nel Gennaio del 2006 da
un amico/cliente di lei perché sofferente ) con alta probabilità ( al
90 % disse,con riferimento ai lineamenti del viso, alla forma
del naso etc, non potendo essere sicura, salvo condizione di vedere la donna di
persona od in foto che la raffigurava come le si era presentata due anni prima
), donna che all’epoca portava treccia con capelli scuri e aveva occhi
molto azzurri.
La aveva a mè parlato di quando aveva queste
caratteristiche treccia e lenti a contatto azzurre , e riparlato di ciò proprio
nel periodo recente ai fatti , mentre una foto sua con treccia nera era posta
sulla portiera del frigo con piccolo magnete Questo era solo uno degli
innumerevoli indizi e fatti da me considerati ). Donna che aveva parlato con la
professionista delle sue “attività” e di
una situazione ambientale dalla
quale voleva sottrarsi anche a tutela del figlio, ma anche del fatto che il
marito nell’ambiente era posto sotto pressione .
Conservo memoria perfetta del fatto e delle dichiarazioni della professionista,
che lei riferì telefonicamente anche all’avvocato ed alla psicologa, .ma sono
in grado di provarne il contenuto del racconto , in modo “ più incisivo “.( Clip
audio 30.wav nella directory del DVD dedicata a registrazioni audio tra
presenti e di telefonate ricevute e fatte ) .
L’impatto con lo psichiatra (S )
dott. Cancrini Luigi a me noto come di
fiducia dell’avvocato di fiducia
dell’ufficio ( nel senso che difendeva ed aveva
difeso spesso e volentieri magistrati dell’ufficio a Perugia )
fu invece inspiegabilmente e letteralmente
disastroso., più che disastroso esplosivo , fatto di radicale supponenza, tanto
radicale da farmi subito insospettire .
Io argomentavo su dati fonici interpretabili, , la cui
inesistenza ed inattendibilità era presunta da
lui. . Indicavo conoscenze e dati acquisiti sul passato e presente della donna
e venivo smentito o non curato da lui ,
,. Facevo telefonare alla psicologa dall’ufficiale
di pg che aveva originariamente ascoltato le registrazioni e il
tutto veniva “eliminato” dallo psichiatra mentalmente. Persino la psichiatra
che generosamente si era attivata telefonando a più persone fù liquidata con un
“ si era sbagliata “, inattendibile , in re ipsa,
che verifica era stata fatta ?! . A
questa, rammento , ero arrivato sul presupposto del ritrovamento di biglietto
da visita nella abitazione della donna, in una borsa aperta risposta in vista
in un armadio che stavo rassettando per inserirvi i miei vestiti ( nel Maggio
2008 ) e la stessa psichiatra aveva detto che sarebbe stata in grado di
riconoscere con certezza la donna solo di persona o solo con la foto nella
quale portava i capelli neri a treccia. Poi facendo mente locale avevo capito
che l’uomo che l’aveva accompagnata era con tutta probabilità Giulio
Cavedali , nel 1996 venditore di prodotti farmaceutici,
abitante in Pomezia e frequentante per l’appunto ragionevolmente il limitrofo
ospedale dove lavorava la stessa psichiatra. e non il pugliese , poi
individuato ad altro titolo che non aveva le fattezze fisiche invece
perfettamente rispondenti al detto Giulio . ).
L’atteggiamento
dello psichiatra mi agghiacciò non si trattava solo della
tecnica argomentativa volto a contestare razionalmente affermazioni , per
valutare la plausibilità e la permeabilità mia alle critiche ( c’era un
atteggiamento che chiamare “preconcetto” o meglio negativamente
preconfezionato è un eufemism o ,
ed una valutazione persino dei fatti e rapporti attuali con la
donna in radice erroneo, certamente cioè non
corrispondente al vero . Continuavo a
sentire quest’ultima , la visitavo anche sostenendola e lei mi
pregava di nascondere la circostanza allo psichiatra ed alla psicologa. .VEDI
SMS E MAIL ALLEGATE IN DVD ). Con lo psichiatra un primo incontro con la donna
sola tre incontri a due con psicologa presente ammutolita disastrosi. Ero
allibito.
Avevo scelto fidandomi delle indicazioni datemi
sullo psichiatra senza verifica ulteriore ,
raccontavo anche di fatti e scenari plausibili, sulla base delle dichiarazioni
della donna, dichiarazioni che però ora smentiva ( durante il racconto
confessione negli anni 2004, 2005, , in cui aveva ceduto a pressioni “subite” ,
aveva alluso ad una sua attività “politica “, in “rifondazione comunista” ma
poi in un gruppuscolo “Lotta Comunista”, mentre aveva raccontato di
“ essere stata ritrovata “ ( ?! )
nell’Ottobre del 2008, periodo in cui si era iscritta al partito IDV. Citare
questa curiosità mi rendeva forse meno credibile … io ragionavo in termini di
dati audio da ascoltare attentamente e con mezzi adeguati, facevo analisi
ordinate logicamente in quadro indiziario, ma in quel caso parlavo solo di
scenari la cui ipotetica plausibilità avrebbe potuto essere verificata, , alla
luce delle frequentazioni specifiche che ho indicato, . ovviamente
fatti tutti da verificare . Spazientito dissi che avrei
avvertito anche Di Pietro se non uscivamo da quello insensato stallo. Ed una
cosa è un processo, una cosa una verifica psichiatrica richiesta sullo stato di
una donna e sul/sui ruoli che possono aver inciso
sulla sua vita, una cosa è una mera illazione logica
da verificare;
Fu quasi drammatico lo scontro con lo psichiatra che
non colo non gradì la circostanza che la sua allieva psicologa era venuta ad
ascoltare l’audio, ma prima negò la circostanza … a scena aperta davanti alla
psicologa che taceva , intimidita, poi feci vedere allo psichiatra l’sms che
confermava l’appuntamento, indi cercai di far dire alla dott.ssa tutto ciò che
aveva sentito , e lo psichiatra lo impedì. !!! A quel punto la mia invenzione
colpo do genio da quattro soldi .. la psicologa aveva in mano il dattiloscritto
da lei controllato e stampato, ma aggiunsi che avevo registrato
tutto l’incontro , lo psichiatra storse la bocca ,
impedì alla dott.ssa di parlare , ma sono rimasti convinti che
io registrai l’incontro. Metto in risalto la
circostanza perché la psicologa sentita analiticamente su
tutto ciò che sentì e mi disse e che io ho memorizzato attentamente e propongo
come domande da fare, dovrà/potrà esser
ragionevolmente confermato così come la circostanza poi appresa direttamente da
me in seguito, che effettivamente la psicologa relazionò
allo psichiatra . E se relazionò, relazionò di contesto
sessuale e, attività anomale, presenza di non adulti .di espressioni vocali e
sonore anomale .. di una mia convinzione che vi fosse qualcosa di inspiegabile
nel comportamento vocale anche, apparentemente dissociato, della donna . Quello
che diceva io … e sul quale concordava .. avendo
anche confrontato la voce normale della donna , ma
che per lo psichiatra non doveva esistere , non esisteva e non sarebbe esistito
quando avrebbe “proposto” un TSO, su pressioni e
proposta di qualcuno ?! A mè disse poi nel Novembre del
2010 una cosa concreta e grave e
c’era davanti l’avvocato mio “ di fiducia “ : negheranno
ma era chiaro quali contatti e quali pressioni erano state esercitate. .
lui non poteva non sapere che
la quasi totalità di ciò che affermavo era riscontrabile e veridica … il resto
erano ipotesi .. ma fossero state giuste pure quelle ?! O ragionare di
ufficiali in missioni brevi, in una area urbana in cui è arcinoto chi ci abita
è arbitrario per un magistrato ?! Non lo è , salvo che
abbia intuito, capito, indiziariamente suffragato qualche cosa che non doveva
accertare ..
Persino la descrizione dello stato
dissociato della donna poteva trovare le varie
spiegazioni scientifiche degli esperti del settore .. bastava consultare …
Terminai i tre incontri congiunti con la donna
verificatisi tra Dicembre 2008 e inizio Gennaio 2009, mi allontanai dal
professionista , rampognandolo indignato per la sua condotta, precisai
che mai mi era capitato che fossero messi in discussione/negazione totale a
priori fatti verificabili , audio ascoltabile, certo possibili diverse
interpretazioni e risultati, , e indicazioni precise mie su quanto da me
trovato, visto e a mè raccontato. Me ne andai segnalando con un tòno deciso al
professionista che aveva commesso, allora
ritenevo , uno dei più
gravi ed inqualificabili errori della
sua carriera professionale, allusi anche ad un caso di “errore” suo a mè
noto, e che di questo ne avrebbero patito la donna ed il
figlio. ..
A mero titolo di esempio cito un
confronto con il detto psichiatra che a mio avviso indica o la
sua scarsa conoscenza del metodo logico induttivo quotidianamente
usato nelle attività di indagine , e nella formulazione delle ipotesi
investigative da confermare , ovvero indica ben
altro ..
A mè per conoscenza diretta risultavano ( oltre ad
esperienze passate “suggeritemi” con larvati cenni) i seguenti dati
: A) la ipotesi di assunzione di bevanda IMPOSTA ALLA
DONNA ed una successiva sequenza del tutto tipica , con voce innaturale e
comportamento omologo della donna, desunto dall’ascolto diretto dell’audio
corrispondente alle frasi di cui ai punti 4,5 e 7 ; B) IN
altre parti non estratte con singoli file audio la
ipotesi non peregrina di uso di sostanza sniffata …ed in entrambi i casi era
alla donna che veniva dedicata la “attività” ; C) In
occasione dei miei rientri a breve distanza , il sabato 8 ed il martedì
pomeriggio successivo, una apparenza normale della donna, ma una caratteristica
strana , una rilevabile difficoltà di adeguato coordinamento motorio nel
camminare , strusciava leggermente le gambe e si muoveva con andamento
insolitamente ondulato ; D) dall’analisi dell’audio
risultava spesso una sorta di estraneazione della donna, e questa pur
integrandosi poi progressivamente con i presenti, poneva in essere una condotta
verbale e comportamentale talmente tanto vistosamente inaderente alla sua
personalità ordinaria da lasciare interdetto me, che la conoscevo bene, ma
ritengo, chiunque volesse ascoltare con attenzione ( si
confrontino la voce NORMALE di cui al file corrispondente al punto 24 del
brogliaccio, ultima parte del file, al rientro mio e del bambino, , ma anche
l’audio iniziale di ogni registrazione ( files originali da trattare ) e
l’audio delle registrazioni originali del Sabato 8 dove la Donna parla due
volte ad alta voce al cellulare , poi con altra donna a voce
di volume medio ( ma anche più volte a bassa voce e dinanzi al microfono ,con
più persone , ( con buona pace del perito fonico del sottoscritto
e della contro valutazione sul livello sonoro e sulla “udibilità” formulata da
organo tecnico. ) ; E) Più volte la donna mi aveva
accennato a lunghe sensazioni di tunnel buio e improvvise sensazioni di piacere
e da ultimo ne aveva riparlato i primi di Novembre E) Appena
conosciutala avevo notato una sua caratteristica , quella di alzarsi la notte
sino a dieci volte per andare al bagno .. avevo chiesto se avesse problemi di
infezioni ed altro e mi rispose che non ne aveva ; G) Il
giorno 12 Luglio 2007 mentre ero in vacanza in camper con le mie figlie , mi
aveva fatto una telefonata allarmata , dicendomi che avrebbe potuto morire, che
si era ritrovata semiparalizzata sul letto e che ci aveva messo più di un’ora
per riprendersi ; H) un uso abnorme e quotidiano di
cioccolata, da parte della donna, del tutto particolare. Illustrai la
mia ipotesi allo
“psichiatra”: uso di chetamina ,
assumibile sia in forma liquida che polverosa, ( punti A e B) sostanza
tipicamente “enteogena” schizofrenizzante e dualizzante utilizzata per indurre
trance e possessione ( vedi capitolo SSC di cui all’articolo allegato ( punto
D) , usata peraltro in ambiti facilmente ipotizzabili, sostanza ad effetto
rapido e quasi immediato, protraentesi solo per c.a. 30 minuti ( punto C) ,
sostanza neurotossica altresì ( nonostante il vasto incosciente uso in ambienti
che sono facilmente immaginabili ) ; sostanza comportante danni all’apparato
urinario con sintomatologia identica al punto E,) sostanza comportante
correlate lievi alterazioni del sistema neurologico, transitorie, e rivelabili
tramite il comportamento fisico del soggetto ( punto C suindicato ), sostanza
che in sovradosaggio comporta blocco parziale del sistema predetto, con
situazioni simili a stato di paralisi risolte di regola in tempo medio ( punto
G ). Sostanza che comporta o il cui uso coincide con un utilizzo massivo della
cioccolata come alimento , e per motivi di natura chimica ed organica su cui
non mi soffermo.
Sostanza infine che in capo a soli pochi anni di
utilizzo ininterrotto può comportare danni ai reni . Nel 2009 la
donna mi avrebbe comunicato a voce, ma non solo, il danno grave o non
funzionamento di un rene.( MAIL ALL 8 bis ).
La replica del “professionista “ fù la
mia irrisione , la negazione che la
chetamina possa essere assunta in forma liquida (
ALL 8 ter) e il commento sulla assurdità di quello che
dicevo. Anche questo ed altro dovetti sopportare , ma
era nulla rispetto a ciò che ho poi subito .
Debbo far presente che nel frattempo avevo anche
depositato presso la Procura la prima perizia fonica circa
il SOLO PRIMO POMERIGGIO di sabato 8 Novembre 2008 ( ALL 8 quater ) perizia
data in copia anche allo psichiatra , perizia
che corrispondeva in parti essenziali alle mie prime trascrizioni , ascolto
diretto dell’audio corrispondente alle frasi di cui ai punti 4,5
e 7 ( NON AVEVO CHIESTO AL
PERITO DI RIELABORARE I DATI FONICI MEDIANTE LA NECESSARIA EVIDENZIAZIONE
DEL LIVELLO DI VOLUME. , TRA L’ALTRO, E CONSEGUENTE RIELABORAZIONE DELL’AUDIO
CON SALVATAGGIO FINALE DEL RISULTATO FONICO ).
Ripresi la mia vita ordinaria e rintracciai
il 16 Dicembre 2008 però altra persona ( T) Nicola
Miraglia titolare della società BBC in via di Villa Torlonia
) che aveva avuto una breve relazione con la donna nel Giugno 2006
che mi fece il racconto di una sua soggezione ad un uomo, casi della vita, mi
disse si chiamava Paolo, che la imbottiva di ciò che è facile immaginare ed
espresse considerazioni sul suo “ assoggettamento “ , impressione ricavata
dai racconti di lei. .
Parlai per un’ora con una amica della
donna ( U ) Maria Grazia e venni a sapere anche
che tal Katia, ricorrente il nome e la presenza
nei file audio, era una conoscenza della OMISSIS , professione ufficiale
estetista, con cui nel recente passato aveva rotto i rapporti , più o meno ,
proprio agli inizi del 2006. Altra notizia, che confermava una non voluta
antica indicazione della OMISSIS :L nel Novembre 2006 era stata tanto male ………
( a mè la OMISSIS aveva detto che vedeva animaletti sulla mano
sinistra c che si feriva alle mani .. allora … ) .
Nel frattempo cercavo di informare dei fatti e della
analisi dei dati audio il Procuratore, e rimasi allibito. quando il R.I.S.
( fu il Procuratore
ad invitarmi ad acquisire copia
della informativa ALL 8 quater/2 )
con riferimento al solo file ABR4.waw, relativo al sabato pomeriggio, unico
sentito , a confronto, si ricaverebbe dalla relazione, scrisse::
“ stante la pessima qualità del segnale audio a disposizione, che
non consente di effettuare misure strumentali atte ad attribuire con criteri
oggettivi e quindi “certi” le frasi trascritte ai vari parlatori e considerando
inoltre la “soggettività” della percezione uditiva , non si può esprimere un
giudizio di coerenza “certa “ tra quanto trascritto e quanto “realmente “
udibile ai più, quindi la trascrizione prodotta è da considerare, nella misura
in cui la qualità lo permette, come una interpretazione prettamente soggettiva
, ma non può certamente essere considerata a tutti gli effetti, specchio fedele
della conversazione di interesse intercettata ”. . Molte
frasi erano distintamente pronunciate ad alta voce anche
, dinanzi al microfono , e in
qualche caso si poteva anche abbassare il volume . E ciò
si ripeteva anche negli altri files. . Il tutto mi sembrava inspiegabile, ivi
compreso il concetto di specchio fedele , ma da quando in qua un indizio
utilizzabile in vari modi deve essere uno specchio fedele ?! Se è poi vero che
una parte della registrazione era riferita ad ambiente diverso del luogo di
posizionamento del PC portatile, è pur vero che si poteva tecnicamente elevare
il segnale e, con varie manovre di pulizia, almeno tentare di sentire ciò che
era nella registrazione vergine difficilmente udibile .. od udibile in modo
incerto, o per niente . . Sarei trasecolato ( ALL 8
quinquies ) invece poi , quando in occasione
della procedura per dispensa dal servizio nei primi mesi del 2010 lessi
l’archiviazione che aveva chiuso il 17/3/2009 il procedimento a suo tempo aperto.
In essa si legge ancora oggi “ ….nessun elemento può trarsi dalla stessa…e ciò
anche all’esito della attività di filtraggio …. Da un’attenta
operazione di ascolto effettuata
dai Carabinieri del Nucleo Operativo Trastevere dei
files contenuti nel CD agli atti, emergono frasi, parole e rumori riconducibili
alla normale attività quotidiana di
una persona all’interno della propria
abitazione “. .Ma allora si sentiva la registrazione e
c’era una persona , all’interno della
propria abitazione, intenta alla normale attività quotidiana ( ? !.
E non è dato sapere a me se l’ascolto diretto si riferisse su dati audio già
filtrati . La tempistica, e la telefonata di Massimo, indicherebbero di nò ma
non ho alcuna ipotesi concreta praticabile a riguardo, non avendo letti gli
atti. .
Non posso sapere se il RIS procedette su delega alla
trascrizione integrale dell’”udibile”, suppongo di nò, né se lo fece su tutto
il materiale audio né infine se procedette alla elevazione sonora da me
“suggerita” come necessaria accortezza tecnica ,
prima del filtraggio, che per altro, per tecnica adeguata và o può comunque
essere effettuato caso per caso, adeguandolo alle caratteristi foniche del
punto, mentre un filtraggio “massivo” produce effetti incontrollati ed incontrollabili.
Si passa dalla non ascoltabilità idonea, originaria, ad un effetto globale
finale, cioè, quanto utile ai fini di una meditata comprensione … è
dato immaginare . . Sò per esperienza tecnica diretta che il
filtraggio massivo e globale di una base audio a basso volume, oltre ai rumori
di sottofondo, elimina di norma tutto ciò che è riferibile alla voce umana
sussurrata, bassa od a voci e rumori di qualità sonora omologa qualitativamente
al sottofondo .
Nel frattempo la donna alternava affetto negazione
radicale e mi comunicava che si batteva per me (?!) per TUTELARE
LA MIA PERSONA . (dell’8 Gennaio “ OMISSIS .
un giorno lei saprà dottore dove mi èro recata stamanit x tutelare la sua
persona ,piangendo, ,”
Non capivo neanche che significassero quelle
parole .. tutelarmi (?!) dove
si era recata l’8 Gennaio 2009 , poi avrei sputo dai CC, Avrei
capito tutto dopo il 21 Maggio 2009 e poi oltre fino al Luglio 2010. Ma
oggi codesta ag. potrà richiedere alla donna, da che mi
tutelava …. E forse ciò
farà più luce su questa VICENDA mia, INCREDIBILE . .
Come poteva l’8 Gennaio la donna porsi un problema siffatto ?! .
A suo tempo avevo prestato, anche “gentilmente
pressato” in tal senso , acquiescenza alle decisioni della Procura
e NON richiesi la riapertura delle indagini e non avevo
insistito neanche quando con SMS la donna aveva ammesso una versione edulcorata
dei fatti ( ALL 9 ). Precisando con successivo sms che
la verità mi mandava al Santa Maria della Pietà ( ALL
9 bis ). Io replicai seccamente con altro SMS che lei doveva
solo e sempre dire la verità solo la verità ALL 9 ter ).. Oggi
capisco finalmente il significato rovesciato della frase era il mio conoscere
la verità che mi avrebbe mandato al Santa Maria della Pietà, la verità che
anche lei sapeva e che io non dovevo sapere ( io
avevo invece interpretato la frase normalmente .. come
una ritrattazione , invece .. era una chiaro avviso .. scordati la verità
finchè sei in tempo ) Il primo sms apriva comunque il vaglio dì
contesto, presenze, situazioni più specifiche che
avevano fatto trasalire anche la prima psicologa , né quando poi
nel maggio 2009, , dinanzi alla mia consegna alla donna , in casa sua, dei
primi (e ultimi, non li avrei più ripresi in mano ) brogliacci quasi
integrali con CD audio delle frasi più significative estratte,ed
ascolto in comune, lei aveva inviato, a sua volta la mail
SIGNIFICATIVA da più punti di vista , del pari allegata / ALL
4 ter già citato ) Lascio ogni riflessione a riguardo a chi
leggerà la mail, ambivalente e
ripeto, significativa nella sua ambivalenza .
. Tra Aprile e Maggio nei ritagli di tempo pomeridiani avevo con attività
faticosa e complessa finito di estrarre infatti solo
alcune frasi e dati audio SIGNIFICATIVI, ma al solo scopo
dianalisi ulteriore ( non ho mai avuto certezze non verificate, e di aiutare la
donna e di darle elementi di valutazione circa la
possibile gravità della situazione.( rectius della parte della
situazione che lei con probabilità non conosceva nei suoi dettagli ).. Per
un ascolto adeguato ci volevano mesi di lavoro : il
mio stesso impegno artigianale era ancora incompleto e provvisorio. Ma nessuno
aveva fatto ciò che serviva per capire e ascoltare al meglio tecnicamente
possibile, pensavo.
Tralascio la ulteriore analisi incrociata tra alcuni
dati audio, dati documentali e dati testimoniali a mè noti , appresi
personalmente, riservandola alla aventuale richiesta di codesta a.g,
Il solito collega che si “ interessava umanamente “
alle mie vicende negava che si sentisse alcunché ma controllava
se approfondissi la situazione con varie richieste (
Ma hai dato incarico al fonico di trascrivere e filtrare anche tutti gli audio
?! Non hai raccolto firme di persone che hanno sentito l’audio ?! ). Non posso
sapere cosa lo spingesse a sapere cose specifiche ,
era un monitoraggio “puntuale “ non .su “ se facessi ”
( quello ben si spiegherebbe con una ipotetica preoccupazione su un mio
intignare su una cosa infondata e assurda) ma proprio su cosa
di specifico e concreto facessi e su quali risultati in ipotesi raggiungessi
Ho poi creato per verificare la analisi dei dati, e
ridurre il più possibile la ovvia possibilità di errori, LA GRIGLIA DI
CLASSIFICAZIONE che allego, uno
strumento logico atto a sgombrare il campo dalle impressioni globali o
sensazioni complessive , che costringe
alla analisi di ogni singolo dato audio, il primo
dei passaggi del metodo logico induttivo che applico costantemente AL
MIO LAVORO ( All 10 ) . Si noti, per
correttezza del metodo la voce “audio non classificabile ).
Io ero poi sempre all’oscuro di ciò che accadeva
alle mie spalle .
I miei due fratello e sorella avevano preso
di nascosto e ancora non so sulla base di quali
informazioni apprese né da chi , contatti con lo psichiatra Luigi Cancrini
sopra citato , e con lui ( ma non sono in grado di essere preciso
attesa la totale reticenza dei mie fratelli e la
genericità delle indicazioni di mio padre ( EE) Ferraro Gino avute
da lui solo nell’Agosto 2010 ) effettuato più incontri probabilmente
nel Gennaio Febbraio e forse primi di Marzo 2009:.. oggetto la mia “ malattia
mentale” , come mi è stato poi confermato da mio padre, allora all’oscuro
dei fatti poi conosciuti..
Ricordo solo un particolare SIGNIFICATIVO : il dott.
Cancrini accennò ad una telefonata di mio fratello , io dissi che era la cosa
più sbagliata che potesse fare e la OMISSIS , a mia tutela rinforzò la dose ,
spiegando chi fosse mio fratello secondo lei, e che rapporti ci fossero.
Ricordo un sorriso altrui .. non benevolo … ma compiaciuto . In quella
sede mi ricordai che in una delle tre telefonate dei primi giorni la OMISSIS ,
singhiozzando aveva detto, quasi balbettante “ non credere ,
non credere a quello che dice tuo fratello “ ., Frase
genericamente comprensibile ma non sapevo cosa dicesse , a tre o quattro giorni
di distanza dalla mia uscita di casa .
Nei primi giorni del Marzo del 2009 ( ed a poca
distanza di giorni dall’sms della donna che indicava una ammissione edulcorata,
avevo poi subito “ interventi” sul camper di mia
proprietà, , privato del blocco dello specchietto anteriore sinistro aperto e
svuotato di vari oggetti. Sulla polvere esterna del mezzo
tracciati forse a dito segni identici anche a quello oggetto dell’sms succitato (
croci a braccia rialzate verticalmente e non orizzontali e segni di tipo vario
cerchi con linea trasversale , etc ) : Non denunciai ( per mia
fortuna ) , ma riferii il mero danno alla mia ex
moglie , pensando tra mè e mè che potevo essere stato oggetto di una provocazione da
me trattata come irrilevante . Nel Marzo
2009 andai a trovare la donna, che aveva fatto in precedenza una prima
allusione alla parola “ Santa Maria della Pietà “( ALL 9 bis appena citato ).
La donna seguiva un filo logico comune a tutto quello che accadeva
a mia insaputa , ma al contempo è lecito ipotizzare che non
potesse in alcun modo avere rapporti con nessuno dei diretti protagonisti del
circuito disinformativo così da mè eufemisticamente chiamato
, Era in perfetto allineamento salvo due vistose eccezioni, e
mezze verità ammesse. NON SI SOTTOVALUTI TALE ASPETTO .
E che l’opinione formatasi in via dei bersaglieri era parallela e
coordinata temporalmente è UN FATTO .
.
Nel maggio del 2009 portai le trascrizioni e l’audio
selezionato alla donna, ( selezione PARZIALE) all’ascolto rimase molto colpita,
e/o molto preoccupata riconoscendo varie frasi sue e cercando di riconoscere o
fingendo di voler riconoscere frasi altrui ( oppure riconoscendole ).,
Nell’ultimo e successivo incontro questa mi disse con aria ingenua
“ che cos’è un TSO ? “. Non diedi
importanza alla domanda che per me non aveva senso riferibile ai presenti ,
, anche se in precedenza ma non so memorizzare il periodo
esatto avevo sentito nominare il termine casualmente, mentre mi
recavo a prendere l’ascensore in ufficio..La frase da me ascoltata casualmente
e proveniente da stanza chiusa limitrofa all’ascensore era
“ Sì TSo, va fatto, subito , o ci pensate voi .o poniamo noi
rimedio alla situazione “.. .
Addirittura in quel caso non considerai mentalmente
che una “frase ” del genere potesse essere riferita a me,. Rimasi solo
perplesso salendo sull’ascnsore , per il tono imperativo e duro dell’autore
della telefonata,(non c’era risposta di interlocutore presente, ma più di
qualche secondo di intervallo silenzioso, il tempo di arrivodell’ascensore ) ,
. Mi riservo di indicare alla autorità giudiziaria, se riterrà rilevante il
punto, autore della stessa, da me riconosciuto ed eventuale
numero di telefono fisso0638703772 ( qualora non usasse il suo cellulare ,
ammenochè usasse quello della moglie il cui numero ignoro ) . .
Varie ipotesi possono essere effettuate circa la natura dell’interlocutore
telefonico all’altro capo e la destinazione della telefonata , ma di telefonata
si trattava, ragionevolmente . .
Tutto ciò accadeva comunque più o meno nell’epoca in
cui anche il mio difensore “ di fiducia” aveva sentito nuovamente
gli stralci dei files. ultimi, sapeva aveva letto
le prime ammissioni della donna e aveva invariabilmente
commentato con la solita litania neutra “ vanno
contestualizzati “.
PRECISO POI che tutti i dialoghi sms e mail con la
donna furono reciproci , protrattisi
sino al Maggio 2009 quando decisi di troncare anche questi definitivamente . Mia
decisione . Questo peraltro riguarda il
procedimento presso la Procura di Perugia nei miei confronti per
“stalking” in assenza di querela ( vedi
acute valutazioni nel provvedimento archiviazione del procedimento disciplinare ,
che sottolinea anche la rapida archiviazione del procedimento di Roma (ALL .5
già richiamato ) .
Alcune mail .della donna erano ingiuriose ed irate,
altre normali, altre amorevoli e tenere .
Tutto il materiale viene da me scaricato
sul DVD che allego in copia alla presente, e che
contiene ii files originali ,, gli stralci
effettuati con adeguata rielaborazione del volume i da
me a scopo di valutazione ed analisi, tutti gli sms e tutte
le mail,, nonché LE registrazioni audio tra
presenti e di telefonate ricevute o fatte oltreché la copia digitale di tutti
documenti da me presentati Denuncia, memoriale etc ) )
materiale distinto in sei directories adeguatamente individuabili. Allego
altresì nella busta relativa la distinta dei files audio originari ). Il pathos
delle mail a me attribuibili e l’affettività e bisogno di portare aiuto che
comportavano, fa parte della mia partecipazione emotiva ed affettiva alla
vicenda . e della ragionevole valutazione FONDATA SU DATI CHE
POTEVANO ESSERE ALMENO VALUTATI E CONNESSI IIN MODO CONCORDANTE A SUA VOLTA
VERIFICABILE . Situazione , che certo non potevo
trattare come un fatto “procedimentale “, peraltro io non sono per natura
cinico e partecipo anche interiormente al mio lavoro. . Rivendico
la mia sensibilità ed umanità a
riguardo. .
Concludo semplicemente osservando che la logica attendibilità
del quadro indiziario, o comunque la possibilità di una ricostruzione aderente
ad esso, tenuto conto delle stesse ammissioni della donna, e della esplicita
contestabilità di fatti, frasi e e
presenza ricavabili dall’audio ( il cui ascolto e
corrispondenza nonché possibile interpretazione è oggi
confermata da più persone ) nonché di fatti
riferiti in ipotesi dal sottoscritto, utili , non è che dovesse allora necessariamente portare
alle conclusioni ipotizzate tramite una o più condanne ., e
lascio ogni vaglio sulle indagini effettuate , a codesta a.g. Ma una cosa è una
divergenza interpretativa sempre possibile, una cosa è stata la mia esplicita
acquiescenza del provvedimento di archiviazione, , ed una altra
cosa è aver subito ciò che in seguito indicherò . E
ora so che non era la sua verità che mi portava al Santa Maria della Pietà, ma
la vicenda i contorni e i retroscena che la mia ricostruzione indiziaria
richiedeva almeno di verificare .
Vi sono poi una miriade di dati e fatti
nuovi che meritano una riflessione , (
chiedo perdono per l’ennesimo eufemismo ) .
Debbo poi infine mettere in risalto un dato che appare
secondario .
Non sono in grado do conoscere il contenuto del
fascicolo a suo tempo aperto presso la Procura di Roma. Non so se o meno la
donna abbia ed in che modo giustificato la vicenda, se abbia o meno inventato
circostanze o fatti atti ad avvalorare la sua sopravvenuta recisa e totale
negazione del tutto. Né posso sapere ancora se essi ledano la mia immagine e
reputazione.
Ho solo notato queste tre circostanze. Innanzitutto la
donna aveva ricevuto istruzioni dallo psichiatra che avevo investito dell’aiuto
alla stessa e dalla psicologa ( che con un curioso revirement sembrava aver
omologato la sua posizione allo psichiatra) , di non frequentarmi e non
telefonarmi o scrivere. Ovviamente accadde tutto l’opposto, ma la donna si
guardava bene dal farlo sapere. Ero io ad accompagnarla da un altro o psicologo
presso Piazza Re di Roma, io a darle passaggi in auto, io che cercavo
dolcemente di farla aprire. Ebbi anche una volta relazioni intime e lei si aprì
nuovamente con due frasi .. come al solito incomplete e parziali . Ma non
racconto se non richiesto espressamente cosa mi disse.
In secondo luogo la donna mi raccontò
di tre esami testimoniali ( o meglio
dichiarazioni rese) uno lunghissimo e registrato , ma in particolare di una
serie successiva di domande intime o legate alla mia vita,
al mio rapporto con le mie bambine,
alle mie abitudini e così via. E’
lecito ipotizzare che almeno uno di questi esami fossa una raccolta di
informazioni non ricollegabili ad attività giudiziaria o di pg ?! Presumo
di sì , mera ipotesi .. non
peregrina credo. Non foss’altro perché dopo aver negato tutto non c’era motivo
di sentirla per altre volte .e conosco bene le modalità di lavoro dell’a.g. .
In quelle domande riferite c’era qualcosa di strano , non le fa un
PM:e non credo che le possa aver fatte un PM. ( richiamo
ancora l’allegato 8 sexies .. come traccia interpretativa e percorso di
sviluppo delle indagini ) .
Ho letto poi in una missiva della Procura alla IV
Commissione disciplinare che la donna dinanzi alla pg della Compagnia
Trastevere avrebbe alluso nel Giugno 2009 a comportamenti
inquietanti ed allarmanti del
sottoscritto , ( MAI AVUTI ) quando
fece un curioso esposto temporalmente posizionato in modo tale
da accavallarsi alla vicenda che esporrò nel successivo capitolo .
In terzo luogo lo psichiatra sopra indicato
che la aveva dal punto di vista mio portata per mano a negare ogni cosa, anche
le più evidenti ( si badi che lo stesso era stato relazionato
dalla psicologa ed ho ancora in possesso la relazione
con lei verificata ) intrattenne a sua detta e a detta della donna che
mi teneva aggiornato (?!) una serie di scambi mail, in
cui illustrava credo tra il Gennaio ed il Febbraio 2009, una
mia personalità distorta a mio avviso ed una sorta di identikit psicologico
letteralmente appiccicato, attribuendomi tare paterne
( tema caro alla situazione psicologica di mia sorella, che il padre non vede
da anni e che non cerca , salvo lontane eccezioni natalizie; come fosse
stato trasferito il tema a mè … non posso saperlo … e
non lo sò, ma penso possibili, varie altre diavolerie armamentario
manualistico, astrattamente formulate come ipotesi , senza
avermi mai sentito su nulla di tutto ciò , , senza
aver avuto alcun incarico professionale riguardante la mia persona , violando
la mia privacy e intrattenendo per molteplici sedute
i miei due “familiari”, forse e senza forse , coinvolgendo alla fine anche due
miei figli del primo matrimonio. Possibili ipotesi furono formulate a
voce anche dinanzi a mio padre ,condotto in incontri del
Giugno 209 ma non ha saputo/voluto essere più preciso .
E qui è d’uopo sottolineare che all’epoca fù fatta la scelta precisa , nel
Gennaio , Febbraio, Marzo e Aprile e Maggio 2009, di non avvisarlo, sentirlo
. E non è una scelta da poco . .
A parte nelle debite sedi illustrerò i danni cagionati
all’equilibrio interiore delle persone coinvolte e altro. La donna lungi dal
prendere atto del “ diavolo” in mano a cui era capitata
continuò a cercarmi e vedermi ( di rado .. Sembrava però prestare formale
ascolto al sopra detto professionista . in due o tre mail Da quelle conosco il
quadro di riferimento valutativo “propostole”
dallo psichiatra.
Quando mi vedeva la donna curava ossessivamente che
non mi vedessero i “condomini” del palazzo ..rectius quindi anche i i protagonisti
delle vicende . Rammento che nelle registrazioni l’ingresso nella
abitazione delle persone avveniva a distanza di pochi minuti , ed in un caso di
23 secondi dalla mia uscita. Era una sorta di occupazione pressante e continua
… ( vi è a riguardo una spiegazione plausibile ……coerente con il quadro, e come
al solito basta leggere .. accertare .. conoscere .. e studiare ..
INTERNET è oggi un grande strumento .. e la Procura di Perugia LO
SA’ USARE ) ( credevo n.d.r nota successiva
,,, ) .
Vi è poi il caso del martedì 11 Novembre 2008
pomeriggio che meriterebbe una apposita riflessione a sè, ben più articolata
.Mi ero allontanato solo per 35 minuti c.a. . In quel caso, oltre ad una
sequenza legittimamente ipotizzabile come ipnotica o di condizionamento mentale
( vedi audio
corrispondente al file 16 del brogliaccio )
c’erano il solito utilizzo di canto musicale dettato e accompagnato ,
riferito a canzone degli anni 20-24 della donna e
le anomalie vocali e comportamentali della donna ( l’ipotesi della regressione
guidata come utilizzo tipico nelle sètte non è mia è un
dato indicato dagli specialisti del settore ).
Dopo un ingresso delle persone dopo 5 minuti, emerge come il gruppo, avvertito
del mio arrivo, si allontanò infine dalla casa di corsa,e mi apparivano
emergere frasi pronunciate da cui si
ricavava una ipotesi di organizzazione, vistosa, una
ipotesi di posizione passiva della donna ( vedi audio al punto 24 delle
trascrizioni) oltre all’uso di frasi tipiche tutte valutabili nel contesto , quali
possibili conferme di tecniche di pressione e condizionamento . Il file del
martedì pomeriggio è l’unico caso di integrale registrazione della presenza del
gruppo, dall’inizio alla fine .
Preciso infine per quanto utile che per mia scelta nel
periodo marzo-maggio 2009 mi recai da uno psicologo ( V) dott.
Paolo Capri con l’incarico esclusivo di sottrarmi
alla situazione affettiva che mi legava alla donna, avendo io scelto per ovvi
motivi di allontanarmene , consapevole
dei rischi che per pura generosità potevo
correre. . Lo psicologo ravvisò uno stato di preoccupazione
significativo, seguì la storia, mi confermò di aver confermato che solo di uno
stato di ansia-stress accumulato si trattava, condivise e accompagnò la mia
scelta poi definitiva di non continuare a battermi per salvare una persona da
lui definita “ pericolosa “, gioì per la notizia che avevo deciso di avere una
nuova compagna, . poi avrebbe detto che null’altro aveva riscontrato,
comunicandolo per telefono al consueto solerte psichiatra che invece “al volo”
cercandolo gli aveva “diagnosticato” in mia assenza, , in assenza
di incarico professionale riguardante la mia persona, , in assenza di riscontro
dei dati OGGETTIVI da me indicati, e dopo non avermi più
visto e sentito per cinque mesi , che di delirio e
psicosi si trattava. e impose il suo
pensiero diktat al suddito psicologo ( qui
ironizzo sui rapporti “ para gerarchizzati” tra le due categorie professionali
) .. Il tutto riferitomi dallo psicologo suindicato ,
da me interpellato di recente, avveniva un giorno prima del fatto
o in concomitanza del fatto , oggetto del capitolo. subito dopo
..
Se ce ne fosse ancora bisogno chiarisco in
modo univoco, deciso ed equilibratamente consapevole che
la “ VICENDA A MONTE” certo indiziaria all’inizio , ma
con indizi audio , di contesto e testimoniali ( Paolo Ferraro ) già concordanti
avrebbe forse, in ipotesi potuto
oggi essere così titolabile “ CONCLUSE LE INDAGINI
SU SETTA NELLA CITTADELLA MILITARE, IN PALAZZINE CIVILI ABITATE DA UFFICIALI
DEL’ESERCITO E MILITARI DI VARIA APPARTENENZA “. Ma non
è questo che ora interessa. nè interessa il fatto che quelle registrazioni
costituiscono una obiettiva testimonianza audio, di rilievo anche scientifico
valutabile . Interessa che la NON notizia, accuratamente
segretata a “tutela della mia privacy” e non uscita mai era “ ACCERTAMENTI
AMMINISTRATIVI SU MAGISTRATO DELLA PROCURA DI ROMA CONSEGNATO
ALLA PSICHIATRIA ( DEVIATA ) “.
Resta un tema oggi . . Perchè una psico-setta
pseudosatanica non doveva o poteva esistere proprio lì, nel cuore della
cittadella militare, dove erano state trovate tracce all’aperto di
rito, dove persino la
circoscrizione aveva denunciato una sparizione sospetta di animali e gatti da
altri associata a questa presenza inquietante di cui si vociferava ritengo, in
modo preoccupato , in una città dove ne sono state monitorate almeno cinquanta
, Perchè la presenza di ragazzini nel contesto che
si ricava dall’audio doveva essere inesistente?! Perchè un magistrato che
conosceva personalmente la donna, , che ne sapeva individuare la completa
alterazione vocale e comportamentale, che aveva raccolto decine e decine di
indizi e prove , audio documentali, dichiarazioni della donna, indicazioni su
possibili persone che avrebbero potuto testimoniare, doveva essere/diventare un
visionario pazzo ?! .Ma oggi so che questo è anche un
clichè imposto ad adepti sottrattisi e che “ Il Santa Maria della Pietà “ è uno
strumento anche, un potere piegabile e strumentalizzabile, sulla
mia pelle.. oggi organicamente "arruolato " .
II. LA DENUNCIA CIRCA UN FATTO SUBITO E LA
"PROPOSTA" DI TSO ILLEGITTIMO IMMEDIATO . L’ACCOMPAGNAMENTO COATTIVO
AL SANT’ANDREA: il sequestro di persona di un magistrato di cassazione che
sapeva troppo .
Come sopra indicato la mia vita era regolare ,
normale, fatta degli impegni di lavoro e professionali ordinari . Avevo una normale
relazione con una signora , cercavo solo ancora per un po’ di aiutare la donna
ed il figlio.
E qui faccio la mia terza autocritica
psicologica , che stupirà chi legge . Anche io mi ero arreso, per la prima volta
e spero ultima in vita mia , non
richiedendo come la mia coscienza imponeva la riapertura delle indagini .
Poi mi arresi alla impossibilità di tirare fuori dalla situazione in cui si
trovavano, due persone cui volevo anche bene.. Scrissi una lunga mail, in data
15/5/2009) di addio alla donna , dedicandole anche una poesia . Era la mia
dichiarazione di finale impotenza e contemporaneamente il manifesto della mia
sensibilità.( ALL 11 ). Sarebbe stata presa poi
come argomento a conferma di un mio stato
patologico . Peccato che da tutto ciò che scrissi trapelava
sensibilità ed affetto che la poesia ( un acrostico, per la precisione )
racchiudeva una conoscenza profonda dello stato della donna ed un segnale
finale di amore ( ormai cristiano ) disinteressato, a fronte di una quantomeno
ragionevole attendibilità delle mie conoscenze e
della mia ipotesi di ricostruzione.. Anche questo ho subito . La
manipolazione dei miei sentimenti reali e aderenti ad una realtà correttamente
ipotizzabile , ( si badi che la donna di sètta aveva
parlato espressamente al telefono ) la manipolazione del
reale rapporto generoso e di aiuto che avevo mantenuto con la donna, oltre
a varie inaccettabili manipolazioni della mia identità ..
Dopo la mail , passati pochi giorni, il martedì 19
Maggio del 2009 mi recai al lavoro verso le 10 e 30 ( avevo impegno di spesa da
adempiere prima, e tornai verso le 15 e 30 dal lavoro. . Salendo per le scale
che portano al secondo piano della villetta in cui abitavo, , al primo piano
una gentile coppia di signori anziani, appena arrivato sul terrazzo grande su
cui dà la porta della mia abitazione, notai la sdraio da me utilizzata il
giorno precedente per prendere un po’ di sole, completamente incenerita .
Subdorai da chi poteva essere arrivato il “pensiero”, chiesi alla signora del
piano di sotto , se ed a che ora avessero sentito odore di bruciato. Mi
comunicò di sì verso le 12 e 30. Decisi questa volta di andare alla locale
stazione CC e feci una mera denuncia anòdina ed equilibrata (
ALL 12 ) senza neanche alludere a possibili riferimenti. Precisai solo,
insospettito dalla circostanza, che risultava sottratto e non bruciato
l’asciugamano posto sulla sdraio, su cui mi ero poggiato senza
maglietta per prendere il sole il giorno prima. Appena tornato a
casa giunse un colonnello, credo, della Compagnia Cassia, accompagnato da due
ufficiali, che, di sua iniziativa, avvisato sempre di iniziativa dalla stazione
CC Prima Porta., intendeva effettuare un sopralluogo. Accolsi la gradita
iper-tempestiva visita, : effettuarono sopralluogo, rilievi fotografici e
repertamento della sdraio integralmente bruciata. Nel recarci all’esterno
trovammo insieme sull’altro lato del terrazzo un sigaro posizionato o comunque
situato esattamente al centro di mattonella . Non l’avevo visto prima né io né
lo avevano visto gli stessi operanti . Anche il sigaro fù repertato. Io nel
frattempo mi ricordai che conoscevo nella palazzina da dove ero andato via
persona che fumava spesso, vistosamente all’aperto proprio sigaro che mi
sembrava di quel tipo, . MA nonostante la associazione mentale vi fosse stata,
nonostante il fatto seguisse di pochi giorni la conoscenza dell’audio estratto
da parte della donna e di qualche giorno una mail di “saluto” tutta da leggere
.. . non ne parlai al colonnello, volutamente, anzi mi
guardai dal farlo, perché il fatto, , più che come una intimidazione o
minaccia, mi suonava curiosamente più come una provocazione
finalizzata ad una mia reazione. Il colonnello entrò
in casa mia , da me invitato, vide che ero incerto e preoccupato sul parlare o
nò del “sigaro”, insistette cortesemente, io più volte non portai a compimento
alcun discorso sul punto, infine con una intuizione o colpo d’ala ,
mi chiese diretto “ lei ha mai avuto a che fare con sètte
sataniche “ , io non risposi esplicitamente ,
, dissi che potevo solo dire che
avevo scelto di allontanarmi dalla abitazione di via …dei Bersaglieri ……… otto
mesi prima, e che avevo denunciato “ fatti” alla Procura di Roma , non
creduto ( questo era il
mio convincimento).
Nel frattempo decisi di far sentire l’audio a mio
figlio Fabrizio, con cui avevo tentato di far capire in due telefonate
precedenti la storia, e comunicai per telefono prima alla mia ex moglie e poi a
mia sorella il pomeriggio del giorno dopo il fatto. . : Da parte di mia sorella
trovai incredulità e fastidio, due telefonate dei mesi precedenti avevano
evidenziato un atteggiamento simile . NON ALTRO. Nessuna
allusione ad altro, mio figlio solo manifestò una incredulità tale da
impedirgli di ascoltare anche ciò che era ascoltabile con il rudimentale
strumento del lettore CD di una auto.
Qui debbo fare la mia quarta autocritica psicologica . Cercavo di far capire la
situazione, non riuscivo a capire perché non comunicassi su quel piano, cercavo
forse comprensione affetto lealtà da chi poi ha dimostrato tali sentimenti nel
modo che appresso dirò.. Far partecipare e sentire i miei parenti era diventato
importante perché mi sentivo negato
nella mia identità storia e realtà . Una reazione psicologicamente debole.?!
Forse , certo, ma comprensibile. . .
Il mercoledì mattina successivo mi recai in ufficio
e avvisai del fatto Procuratore ed aggiunto che era presente , ,
dissi con tono un po’ irruento, ma non aggressivo, che quel sigaro aveva un
possibile nome, che feci anche, che ora mi era successo un fatto in casa, che
la ipotesi di attribuzione a quelle persone del fatto era probabile ( anzi per
tentare di aprire una disponibilità manifestai una “ certezza
momentanea “ …. ) e che quelle persone ( ne avevo individuato,
tra nomi e voci, un numero oscillante, tra 11 e 12 di vario sesso ed età
dall’audio che la donna indicava di non poter ricondurre a
volti concreti . ( VEDI MAIL citata ),
sapevano bene che le potevo conoscere in parte ed anzi avevano
sentito ormai le loro voci registrate fatto RISALENTE
AL MAGGIO 2009 ( confesso che la consegna dell’ultimo CD era
intenzionalmente anche un po’ provocatoria , sapevo che potevano uscire allo
scoperto, non immaginavo però come ). Che le
perone indicate fossere bn presenti nella vita della donna lo ricavai abche da
due meil , di cui mi sono riservato di parlare a richiesta di codesta Procura .
. . . Mi allontanai dicendo che ora dovevo pensare a tutelarmi, non senza aver
fatto leggere la denuncia al procuratore. Poi parlai con l’aggiunto indicato e
l’altro PM che seguivano “affettivamente “ la vicenda , ripetei senza
tentennamenti ed in modo deciso , che ora dovevo andare a far presente
la possibile situazione a Perugia e
che poteva uscire all’esterno la storia, allusi ai giornali e precisai ..
“ non sono scemo .. non mi esporrei mai personalmente “
e intendevo dire che mi stavo solo sfogando della
situazione nella quale mi ero infine trovato.
Il pomeriggio mi recai dalle bambine , le portai a
casa all’uscita della scuola, una non trovata all’uscita perché la madre si era
letteralmente dimenticata di avvertirmi che era in gita scolastica. Le
telefonai OVVIAMENTE ALLARMATO , mi rispose inizialmente “ come, non c’è ?! “
io confermai più allarmato non c’è .. poi mi disse “ ma stà in gita “
. Tutto questo sarebbe divenuto in un racconto fatto
da non so chi e poi riferito così . Io avevo detto
che mia figlia era stata rapita dalla sètta satanica. Una
oscenità falsa , inventata probabilmente in uno stato
di isteria o in mala fede d a
qualcuno . Io non avevo
mai pronunciato quelle parole , e neanche per un istante
avevo pensato una scemenza simile !!!!!
Il mercoledì sera comunque due miei amici ( Fabio ed
Angela ) su mia richiesta telefonarono alla mia ex moglie e gli esposero che si
sentiva quello che dicevo e che quello che mi era successo il giorno prima era
semplicemente vero. Questo perché cercavo solo di far capire ai
miei presunti “familiari “ una realtà RIFIUTATA e perchè ovviamente
presumevo una pur assurda "buona fede " loro .
La sera verso le 20 e 45 mentre ero in macchina fui
raggiunto telefonicamente da mia sorella che cercava insistentemente di sapere
dove fossi. Ricordo ancora il tono insistente
e falsamente vellutato delle domande .
Doveva assolutamente sapere dove mi trovavo in quel momento, a distanza di un
giorno dal FATTO VERO REGOLARMENTE DENUNCIATO REGOLARMENTE
ACCERTATO e di sette ore dal mio riferire suindicato ..
Dissi semplicemente la verità ( stavo andando a trovare un amico ), non
senza essermi chiesto il motivo di quella insistenza..
Il giorno dopo andai regolarmente in ufficio , ma
ricordo ancora cosa mi disse il Procuratore a tù per tù il giorno precedente
alle ore 13 c.a. con tono durissimo ed aggressivo “ è
stato uno zingarello ”.. Allibito non risposi salutai e
tornai in ufficio. La sera del Giovedì avevo un appuntamento a cena con la mia
compagna di allora ..
Alle ore 15 e 21 dal
suo cellulare al mio numero di cellulare , mi aveva telefonato
la ex moglie dicendomi che voleva sentire anche lei le registrazioni ; in
fondo, pensai, le avevo stimolato la curiosità , forse si era rotto
quell’incomprensibile muro di silenzio e rifiuto. Mi ritelefonò poi in
ufficio dopo un’ora circa , questa volta dal
numero di studio a chiedendomi la conferma della mia presenza in casa alle ore
18 e 30. Mi richiamò una terza volta alle ore 18 e 10 al
mio numero di casa dal suo numero di cellulare per assicurarsi che fossi in
casa ad attenderla . Sono preciso sugli orari perché li
trascrissi nelle condizioni e nell’ambiente che indicherò, subito, i primi due
giorni , mentre scrivevo una prima bozza di atto, per quello che avevo subito.
Alle 18 e 45 in lieve ritardo arrivò a casa la mia ex
moglie ( i cui rapporti con me ho già precisato ) . Chiese di sentire le
registrazioni, .posizionai un CD di file non ancora definitivamente puliti sul
lettore cD, iniziò ad ascoltare, FINGENDO INTERESSE,
dopo pochi minuti sentii suonare alla porta.
Erano due infermieri, due vigili urbani, un medico,
una psichiatra mai vista, il figlio Fabrizio del primo matrimonio ( anche lui
coinvolto ?! perché ?!) . Entrarono, aperta la porta ed io allibito capii che
stava succedendo l’impossibile. La mia ex moglie si defilò in silenzio, senza
salutarmi e strinse però la mano alla psichiatra con un saluto di
intesa ( !!!) . Rimasi calmo, nonostante tutto, anzi
ricordo che pensai istantaneamente “ se è quello che penso non ho alcun modo
giuridico di difendermi. Ma è tutto assurdo ed illegittimo”. Ripassai
mentalmente le mie nozioni teoriche sulla privazione della libertà mediante la
procedura del TSO e dissi, dopo aver salutato tutti i presenti con educazione,
. per prima cosa ai due vigili urbani “ vi prego di rilevare che
io sono perfettamente sano, tranquillo , equilibrato, e di annotare tutto ciò”. .
Poi dissi che avrei voluto immediatamente illustrare una querela facendo cadere
il discorso, subito ( come facevo in quelle condizioni a motivare in
fatto, non sapendo nulla, e il diritto mi era chiaro già in quel momento ).
Chiesi di poter fare una telefonata a mio padre, che trasecolato ( ma solo
perchè l'iniziativa non era passata per lui ) cercò a mia richiesta, a
sua volta, di chiamare il 112 senza riuscire a trovare un interlocutore
solerte, peraltro era del tutto giustificabile la
indicazione di una impossibilità ad intervenire in un contesto così come
descritto da mio padre al telefono,. . Un infermiere robusto mi aveva seguito
mentre mi muovevo compassato e rispettoso, fino al telefono, con atteggiamento
vagamente duro e pronto ad intervenire ( in caso di
inghiottimento subitaneo della cornetta, mi si passi la battuta ...).
.. Poi mi sedetti al tavolino del salone ,e con calma ,
chiesi alla dott.ssa le ragioni della sua cortese visita , di declinarmi
cortesemente il suo nome per averne conoscenza. Ricordo che disse De
Minnis o qualcosa di molto simile . Alla medesima dissi solo
“ Le assicuro che sono perfettamente compos mei, non ho nulla,
non ho fatto nulla. Non ho mai avuto nulla. Sono calmo e sereno, attendo la mia
compagna per andare a cena fuori. Sono in perfette condizioni di salute fisica,
privo di qualsiasi patologia che possa giustificare in alcun modo un TSO, non
ho mai avuto alcun disturbo, dormo e vivo regolarmente, .. lavoro tranquillamente ”
, poi pensai alla denuncia di due giorni prima integrando le mie dichiarazioni
con la frase “ guardi che io ho solo denunciato due giorni fa un
fatto vero ai Cc, ecco la denuncia “ che le porsi:: non la
guardò se non per un istante. Poi stilò sul
momento un certificato .
Una “diagnosi” fatta dall’ ascolto
compassato di un uomo colto e calmo che parla per poco più di di due minuti. .
, fondata sulla non conoscenza mia e su qualcosa che evidentemente
le era stato detto da chi, come, perché non lo
potevo sapere, .. A fronte di una “chiamata “ al 118 priva di
senso . Gli infermieri e i vigili urbani, per la verità un po’ intimiditi dalla
strana situazione , , pronti ad intervenire in caso di mia opposizione o
resistenza . Discesi le scale di casa affranto, in
silenzio,umiliato subii l’accompagnamento coattivo e
ravvicinato dei due infermieri, uno dei quali proprio il robusto controllore
diretto, era divenuto già dubbioso, quasi affettuoso. Entrai in una
autoambulanza e fui trasferito al reparto psichiatrico dell’Ospedale
Sant’Andrea .contro la mia volontà, e non potevo oppormi, sapevo bene quali
pericoli ulteriori potevo correre . Poi avrei saputo a distanza di tre giorni
che ero atteso al San Filippo Neri, ma non vi erano al momento posti
disponibili. In stato di costrizione, vioè contro la mia volontà coartata ,
rimasi in sala di attesa dell’ospedale con tutto il corteo che mi aveva “
gentilmente accompagnato “.e che ormai neanche più mi controllava . Tanto ero
composto e tranquillo fuori ( dentro disperato dalla incomprensibile situazione
) che lo stesso infermiere indicato prima, mi disse, “ non ho mai
visto una situazione del genere .” poi “ stia
attento. La dott.ssa ha insistito per farle dare il codice rosso .....“.
Lo ringraziai con dolcezza.. Gli chiesi anche di ricordarsi tutto
e di dirmi il numero della autoambulanza . Poi da me dimenticato,
perché non annotato subito. Ma lui di me si ricorda, certamente ..
Verso le 21 erano in fila davanti a me a distanza di
dieci metri c.a il fratello che non sentivo da anni , mia sorella che avevo
sentito per telefono poche volte nei precedenti mesi , la mia ex moglie e mio
figlio Fabrizio Attendevano che fossi effettivamente ricoverato mi guardavano
da lontano e comunque non mi parlavano. Ricordo solo uno sguardo ad un certo
punto che non dimenticherò mai più ed una mossa ed un sorriso che non oso
definire ...
Verso le 22 piombarono disperati la mia
affettuosa amica di allora ( W) Angela (
che , per inciso, aveva ascoltato e valutato gli audio, rabbrividendo alle
presenze riscontrate ) e un mio amico fraterno . ( X) Fabio
Ravagnani da me informati al cellulare. .
Parlavano con me . Gli altri, in particolare mia sorella, li guardavano
con DISPREZZO vistoso. . La mia compagna di allora
mi raccontò poi l’atteggiamento da lei subito, ad opera di mia sorella .
Continuai a rimanere calmo, cercando di capire la situazione, raccontai allo
psichiatra dell’accettazione che tutte le persone familiari presenti, ad
eccezione di mio figlio, avevano gravissimi antichi dissapori loro e problematiche
loro , e che io non ne avevo con loro e che non
sapevo che cosa poteva essere successo .. Lo psichiatra
dell’accettazione annotò che prospettavo come nemici i familiari ( ?!?!?! ) .
Non conoscevo la logica psichiatrica dire che non avevo problemi io con i mie
fratelli ma loro con mè era dire che li vedevo come nemici miei ..
Una equazione arbitraria, a mè parve ., io non avevo
mai provato alcun sentimento negativo nei loro confronti ,,
il loro grave conflitto psicologico nei miei confronti non mi coinvolgeva , ma
era arcinoto, persino alla mia ex moglie .
Verso le 23 e 30 infine entrai nel reparto psichiatrico DOPO e
costretto a convertito a mia tutela il
sequestro subito in proposta di TSO "volontaria", .. Quale
volontarietà ci fosse in quella situazione è dato
immaginare a CHIUNQUE. : era una scelta necessitata (
nonostante la avanzata giurisprudenza amministrativa sul punto .).
I miei “parenti” si erano allontanati un’ora prima
certi del mio ricovero. I miei amici mi accompagnarono alla porta disperati e
sconvolti. Io dissi loro di stare tranquilli. La verità sarebbe emersa prima o
poi.. A distanza di due giorni dalla denuncia di un fatto e di un
giorno dalla mia comunicazione del f atto , venivo di
urgenza ricoverato , privato della mia libertà per oltre tre
ore coartato ad usare un “ ricovero volontario
“ a fronte di una mera proposta di TSO RADICALMENTE INFONDATA ED ILLEGITTIMA, e
dopo tre ore e più di privazione della mia libertà non giustificata dalla mia
libera decisione né dal mio stato. . :.
Richiamo solo le seguenti circostanze: IL TSO può
essere ordinato dal Sindaco solo, in presenza di due certificazioni
mediche che attestino che : 1) la persona si
trova in un stato di alterazione tale
da necessitare urgenti interventi terapeutici 2) gli interventi urgenti
e necessari siano stati in
precedenza proposti ed espressamente rifiutati 3)
non sia possibile adottare tempestive misure extraospedaliere . La proposta
deve essere concretamente motivata
ex ante, poi. .
Io ho subito una coercizione , in
assenza di alcun contatto con psichiatri o medici, in
costanza di una mera frequentazione per assistenza psicologica
di uno psicologo che unico a frequentarmi e per il solo scopo sopra indicato,
ha ribadito per telefono l’esclusione di patologia psichiatrica di un qualche
possibile rilievo, indicando solo uno stato di ansia Ammenochè si ritenga non
equilibrato affermare “ ora debbo informare Perugia del contesto cui
può essere in ipotesi ricollegato l’ultimo fatto e tutelarmi .”. Non
sapevo concretamente chi attivò il 118, chi
preparò la cosa , in che modo , sulla base di quali elementi,, sapevo
solo che era stato effettuato in forma di blitz immediato e
che avevo saltato la cena in pizzeria con la mia compagna .
Ma dopo avrei cercato di capire ,
dopo tutto quello che ho poi passato.
I primi due giorni e mezzo , tanto era
grave la mia situazione, passavo tutta la giornata fuori
del reparto a chiacchierare all’esterno
dell’ospedale serenamente con i miei amici, nulla mi fù
dato, , mi chiesero se volevo un sonnifero, risposi che dormo,
ho sempre dormito e avrei dormito. Decisi di fare domanda di congedo
ordinario ( non per non aggravare l’ufficio, come
si legge nella dichiarazione che mi fù “proposta “ per
difendermi nell’ambito della procedura per dispensa dal servizio, ma
per tutelarmi, perché NON avevo bisogno di interrompere il flusso delle
ordinarie assegnazioni e perché all’inizio presi letteralmente la cosa come una
breve vacanza obbligatoria “
non gradita “ ).
Fu un mio amico ( Z) Fabio Sirgi che
addirittura mi accompagnò in macchina per prendere i vestiti: i miei fratelli
che mi volevano tanto bene erano spariti e la documentazione che pensavo
indispensabile a chiarire ogni equivoco. Ritornai all’ospedale
addirittura con la mia auto. .
Mi venne a trovare il personale che
lavorava con me ,( AA ) dott.ssa Alessandra Carloni, Amedeo Gnocchi,
Antonio Vitello, Goracci Donatella ) stordito, stupito
scioccato da quello che accadeva .
Venne inopinatamente e di nascosto presso la struttura
la mia ex moglie che chiese sempre di nascosto da
me “ la mia certificazione “ per portarla in ufficio “::
così aveva motivato al medico chiamato all’esterno.. IO avevo chiesto le ferie.
Spiegai brevemente al medesimo medico credo, che mi aveva comunque avvisato,
che non potevano accedere ad una tale richiesta e gli chiesi di “respingere
al mittente la richiesta
“ segnalandogli la necessità di ricordarsi della richiesta orale
fatta . . . Ricevetti addirittura una telefonata dal marito di
mia sorella, che mi invitava a produrre la certificazione medica che serviva
all’ufficio. Lo trattai con sussieguo e distacco . Perché
insistevano così tanto su una cosa del genere ?!
[ A distanza di dieci mesi circa la mia ex moglie
sbottò in una frase che mi lasciò esterrefatto , “ pure al
procuratore hai fatto vedere la relazione degli investigatori quando ci siamo
separati “ e solo due mesi fa ammettendo la sua partecipazione
al blitz, peraltro evidente , “ me lo chiese una persona
autorevole “ . Non so da chi abbia saputo che
in effetti feci vedere quella relazione .investigativa che la riguardava ]
Mi venne poi il giorno dopo a
trovare inaspettatamente un collega .( Y ) dott. Filippo Vitello Nessuno
sapeva nulla , tutto era stato tenuto accuratamente riservato, a tutela della
mia privacy (?!). ma il collega aveva saputo che
ero ricoverato …e “alternativamente “ dove, non lo vedevo che di rado in
ufficio se non una o due volte a settimana, , di solito dinanzi alla
macchinetta del caffè o quando l’uno o l’altro avevano bisogno di tabacco per
la pipa o di accendere. . Al collega che era venuto il giorno dopo la mia ex
moglie, raccontai brevemente la assurdità della situazione e
forse dissi qualcosa di più sulle ipotesi che andavo facendo.
Il nome del collega compare in una missiva che fa
parte del fascicolo per dispensa “ Ho saputo dal collega Filippo
Vitello che … “
( ALL 17 ).
Il venerdì parlai con lo psichiatra ( BB ) dott.
Paolo Girardi responsabile della struttura, spiegai
che gli unici input aderenti alla realtà potevano provenire solo da
chi mi frequentava effettivamente nell’arco delle quattordici ore di veglia. ,
che sarei stato sereno, se non mi fossi trovato lì, senza capirne il perché,
scherzando sulla pizza persa il giovedì sera, raccontai la storia a monte in
una sintesi di non molti minuti, forse concitata, ma più per lo scarso tempo a
disposizione che per la situazione in cui mi trovavo, , precisando
“ la mia disgrazia è che si tratta di una storia non ordinaria e che
se non creduta non accertata, almeno nei suoi fondamenti oggettivi indiziari o
di prova, si presta a varie supposizioni o manipolazioni “. Neanche
immaginavo ciò che risulta accaduto a molti testimoni di fatti analoghi …non
conoscevo la letteratura a riguardo e non avevo cultura investigativa sullo
specifico settore criminale .
Il sabato venne un altro psichiatra (
CCC ) dott. Ferracuti Stefano appositamente
chiamato ( me lo aveva preannunciato il primario, dicendomi che
era meglio affidare a lui la valutazione per la sua specifica “ storia
professionale ” ........ ).. Dinanzi a lui ed altri psichiatri della
struttura spiegai con preciso ordine logico,
cronologico e sistematico i fatti essenziali, ogni
volta mostrando la documentazione corrispondente . Perizia fonica, mail della
donna , mio allontanamento, fatti ragionevolmente udibili e uditi anche da
altre persone, fatto subìto il 19 Maggio,
incomprensibilità della situazione in cui mi trovavo, conflitto implicito
con la procura che aveva archiviato il fatto, e che qualificai come valutazioni
contrastanti ( lì peccai di diplomazia .. ma che forma patologica è
quella che si concreta in una espressione eufemisticamente conciliante )
. Parlai con equilibrio vigore verbale normale, come sono
sempre solito fare e con le caratteristiche e presenza che sono note
della mia figura e persona . Ancor oggi sono
perfettamente in grado di rifare il racconto di allora .. identico,.. più
sintetico, come lo fù . Non farei più l’errore di
mostrare una mail di addio fatta di sensibilità e sentimento umano, ad una
platea di non “credenti ” in mala fede od ottusi utili non consapevoli (
vedi mail citata sopra ) .
A distanza di dieci giorni vidi sul tavolo delle
riunioni e lessi ( anche perché giravo come un libero cittadino
nel reparto ) , la relazione stilata dal solo psichiatra con
" storia professionale adeguata " e
rimasi “ pacatamente terrorizzato “: veniva stravolta
la analisi del mio periodare, la coerenza logica e cronologica di quello che
dicevo veniva caricaturata in astratto con formule
linguistiche trapiantate da etichette psichiatriche
precostituite. Non un giudizio concreto ,
non un riferimento concreto a quello che in concreto avevo detto, non una
analisi concreta legata al mio pensiero od alle concrete modalità
espressive ( ESEMPLIFICATIVAMENTE:: : questo passaggio logico è arbitrario per
questo motivo, , quella circostanza riferita appare inverosimile per questi
concreti motivi, quella consecuzione del racconto è inadeguata sotto il profilo
logico o cronologico perché …. Qui manca il nesso causale .. e così via ) .
Solo frasi che poi da me immediatamente imparate a memoria (
tanto ero psicotico o stavo male ) avrei ritrovato nella descrizione di
patologie di varia gravità
Le valutazioni solo astratte formulate
ritrovate nelle descrizioni delle patologie. Quello che dicevo, come lo
raccontavo, come lo analizzavo incompatibile assolutamente con le “ etichette
astratte “. “ manualistiche “. Capii allora per la prima
volta che c’era qualcosa di veramente grave ,
“forse” nel metodo psichiatrico ........
il giudizio formale ed astratto formulato non si ancorava né si poteva
ancorare a esemplificazioni ed indicazioni concrete . Vizio
metodologico ?! Ma tolto il mio nome e cognome come si potevano riferire a me
formulazioni astratte pedissequamente ripetute .. ?!?!
Mi ERA INVECE stato indicato a voce lo stesso giorno ,
da quello psichiatra , che dai test, che avevo compilato, emergeva uno stress ,
non particolarmente significativo, due tracce sopra la riga mediana.
Replicai semplicemente e un pò seccamente “ ma lei al posto mio, in questa
situazione come starebbe , come ,vuole che io stia pacatamente sereno anche
dentro ?!” ). Fuori e nel comportamento lo ero, visibilmente . Ricordo
ancora che un infermiere si fece scappare una battuta a riguardo sulla mia
situazione e sulla stranezza della mia presenza nel reparto, , fui quasi
corteggiato da una simpatica addetta al reparto , certo non avvezza a ciò con i
malati che a loro volta mi chiedevano esplicitamente perché uno che si
comportava come me stesse lì. NON SAPEVANO CHI ERO E CHE MESTIERE FACEVO, lo
dissi solo dopo quindici giorni a due di loro, apparentemente meno gravi sotto
il profilo della salute mentale, a mio giudizio ). ,
L’avvocato di mia “ fiducia” e
“ di fiducia dell’ufficio “ ( sopra
ho chiarito la dizione ) si era riunito con il primario e lo
psichiatra suddetto, ma l'oggetto ed il contenuto della riunione a me rimasto
ignoto, ed intervenne poi su un nuovo tema
sopravvenuto, sostenere la causa anche mia che ormai era
non utile che fossi trasferito al San Filippo Neri . Vi era
infatti una esplicita richiesta, mi si disse, di trasferimento presso
quella struttura ospedaliera reparto psichiatrico ,
, motivata per ragioni territoriali,., ma un
infermiere anzi credo il caposala mi avvertì dicendo, che qualcuno
aveva detto che lì mi conoscevano bene . . Non posso
sapere se ciò fosse vero ma presumo che fosse attendibile l’indicazioni
fornitami per mera stima dal lavoratore . ( VEDI richiesta di
sequestro di ogni documentazione esistente presso quella struttura. )
. Io lasciai l’avvocato solo, a perorare la causa generale ,
Ma mi fù confermato che non disse una parola su ciò che aveva ascoltato, non
sprecò una parola sulla corrispondenza tra il trascritto e l’udito, non spiegò
nulla dei fatti a monte che non compresi o manipolati erano
l’unico possibile appiglio , E certo non erano “stati
contestualizzati . ” per assenza del contestualizzatore da sequestro di persona
in costanza di mera coattiva proposta di TSO e successiva necessitata, coartata
e e non libera, "conversione" in TSV.
E sia chiaro, avrei il giorno successivo subito
indicato che non intendevo rimanere ma la equazione , che mi si ripetè più
volte era consenso al TSV revocato = TSO al volo : il sequestro di persona
continuava ...
Lo strumento del 118 era passato
apparentemente per una parte della mia disastrata
famiglia. L’Abele buono , bello, intelligente, stimato , purtroppo idolatrato
dal padre ( qui la radice principale dei “problemi famigliari “ unitamente alla
distanza di età dai miei fratelli minori e vari altri problemi LORO ) era in
ginocchio e non sapeva il perché . .
Ricordo un particolare un fatto , che mi incuriosì:
l’avvocato di mia fiducia più volte mi chiese “ ma lo psichiatra
.. l’ha mandato l’ufficio ?! “ voleva a
tutti i costi sapere la mia opinione. Non
certo le mie conoscenze a riguardo . E’ ovvio .. che potevo sapere io .. poi
era uno psichiatra destinato anche al Sant’Andrea oltreché al San Filippo Neri
, dove sapevo ero atteso per competenza territoriale .
?!
Il secondo particolare era ancora più curioso . Mi
disse che lo psichiatra autore della valutazione surriferita gli aveva chiesto
uscito e reicontratolo “ non avrà mica registrato quello che ha
detto?! “ e ricordo che il mio avvocato di fiducia per
due volte ripetè la domanda a mè “ ma
non hai registrato, vero ?! “ . Risposi nò. E come potevo ..
Allora pensai ingenuamente che si cercava una mia patologia investigativa ..
…. Curioso però, perché avrei dovuto pensare di investigare su
professionista appartenente ad una struttura pubblica, solo su uno poi, e
perdipiù registrando quello che dicevo io ?!
Bah ?!
Venne mio padre a tentare di parlare con la struttura,
tardissimo , stravolto ;ricordo un particolare ,; disse che aveva ricevuto ,
una telefonata (!!!) pervenutagli di mattina verso le 10, credo.(
fatto riscontrabile dai tabulati . . ) . .
Una signorina lo aveva convocato , , ad una certa ora, credo le 13, presso il
San Filippo Neri indicandogli che il primario di tale struttura lo attendeva.
In autobus perse ore intere , arrivato lì aspettò credo due ore , nessuno
sapeva nulla, nessuno lo aveva cercato .Riuscì a ritornare al Sant’Andrea con
gli autobus alle ore 18 e 30 e parlò , convinto di far conoscere la verità su
mè ed i fatti, con uno studente barbuto solo medico di pronto soccorso , credo
al terzo anno di specializzazione, in psichiatria. . Ovviamente della
“convocazione “ nessuno sapeva nulla, neanche al Sant’Andrea. E
chiese ripetutamente lumi a riguardo
Debbo qui rammentare che mio padre era in parte
vergine portatore di conoscenze maturate in 54 anni di mia conoscenza , nulla (
credevo ) sapesse di ciò che era accaduto alle mie e sue spalle in quei mesi
, NON conosceva lo psichiatra degli incontri “ clandestini “ con
i miei fratelli io credevo . Ma sarei stato eclatantemente smentito dai fatti
( e da un suo " diario " da me acquisito nel Dicembre
2011 : aggiunto oggi il dato )
Solo successivamente sarebbe stato portato dinanzi al
suddetto, per “incontri familiari”, mi raccontò.
III. Il ricovero “volontario” da me subito al
Sant’Andrea.. La indignazione e stupore di tutti coloro mi conoscevano. Una
"terapia" per una patologia che non potevo avere. Uso di farmaci e
effetti primari e secondari. Il controllo permanente sulla storia.. " se
la ricordavo e se ne parlavo.."
La sera del Sabato o forse la sera della Domenica la
imposizione della prima terapia a base di antipsicotico orale , consigliato
anche per i casi di schizofrenia , in dosaggio iniziale forte . Subii, non
avevo scelta, fui docile e collaborativo ( gergo psichiatrico ) solo dicevo ripetutamente
“ non ho nulla, stò bene , , non datemi farmaci che incidono sulle mie facoltà
mentali, . Tutto ciò che ho ipotizzato ed argomentato risponde a dati
verificabili in mio possesso. Non ho mai creato artificiali ricostruzioni di
fatti inesistenti, erroneamente percepiti, erroneamente interpretati,
erroneamente ricostruiti. Dormo ho sempre dormito, lavoro e lavoravo
regolarmente “. Non potevo difendermi ( e l'avvocato di fiducia
dell'ufficio era stato l'ulteriore inganno che mi aveva travolto ) .
Cercai di far sentire poi le registrazioni audio non
pulite , facendo visionare i pochi brogliacci a disposizione , recuperati a
casa. Lì l’ennesima sfortuna, i computer a disposizione della struttura non
avevano che un sistema primordiale forse ancor meno dei meri chip audio sulla
sola scheda madre, e non avevano casse Tentai di far ascoltare con l’uso di due
casse rudimentali . Era tecnicamente impossibile …
Lì ammetto , pensai, così mi sono solo delegittimato. All’ascolto distratto dei
primi sette file .. la reazione era di estraneità ed incredulità., in effetti
si sentiva poco … ma quel poco o il di più non avrebbero avvinto comunque la
platea tardo pomeridiana di tre giovani psichiatre, una carina, e del barbuto
specializzando.
Nel frattempo con pochi fogli ed una penna,,
annebbiato e rallentato dai farmaci scrissi i primi cinque fogli di appunti che
concernevano la richiesta di accertare , ricostruendo i fatti. Mi resi subito
conto che troppo poco sapevo e che uno scritto in punta di pur
patente illegittimità formale non poteva essere
utilizzato utilmente e tempestivamente da un ricoverato, era un tentativo
disperato. . . Scrissi anche una breve memoria sul mio stile di vita, sulle
persone che potevano confermare tutto, sulla mia normalità assoluta. Rinunciai
a presentarlo, ma ho conservato gli appunti stilati sul momento a penna. Per
ricordo. . Ero un paziente con una patologia: se avessi scritto la Divina
Commedia sarebbe stata solo la prova di un delirio, se avessi scritto un
manuale di diritto sul TSO sarebbe stato un atteggiamento “ deliroide a sfondo
giuridico “ , se avessi argomentato sulle certe false informazioni e sui
pessimi e deviati rapporti con i mie “ parenti” sarebbe stata la conferma di in
“complotto” , una ossessione fatta di persone viste come nemici. Per
definizione in quel tipo di psichiatria che ho conosciuto
allora un parente vuole
bene : ( è il certificato anagrafico che conta , non
come lo vuole , se lo vuole, come stà, .se è in preda ad ansie immotivate,
ingigantite, ad informazioni falsate , vista la totale mancanza di
frequentazione diretta ,ovvero ad una psicosi sulla psicosi altrui, ovvero
perché in ipotesi non vuole
bene o perchè appartenga ad un coacervo di poteri ed interessi non certo
omologhi a quelli che ispirano il magistrato di Cassazione Paolo Ferraro )
: dire la realtà più complessa di rapporti e la loro storia, i fatti e problemi
altrui è inutile. Diventi automaticamente uno che inventa o vede nemici . Chi
lo fa è un “paziente “ che sproloquia.. Io in vita mia neanche
l’invidia ho mai curato . L’indifferenza sì .. …
Le medicine che prendevo ritardavano i miei processi
mentali, ero sempre più affaticato nel tentativo di non perdere la mia identità
mentale ed umana, cercai di spiegare tre volte a tre distinte professioniste
fatti, e quant’altro, ricordo ancora la gelida sensazione che provavo dal loro
atteggiamento. . ( con una significativa e moretta eccezione ) .
IV. L’AVVIO E GLI SVILUPPI DELLA PROCEDURA DI DISPENSA DAL SERVIZIO CONCLUSASI CON
ARCHIVIAZIONE NEL LUGLIO DEL 2010
Rientrato in ufficio, subito dopo aver portato i panni
sporchi in lavanderia, la stessa mattina delle dimissioni, lavorai dal primo
istante, poi portai al mare le mie bimbe per una settimana, in camper,
facendomi aiutare, anche per cucinare,.. dalla loro baby sitter. Pur bombardato
dalla sostanza addetta a farmi dimenticare il fatto e/o la sua
interpretazione e ricostruzione e comunque a impedirmi di fare qualunque
utilizzo “patologico” laziale o
umbro che fosse, dei miei ricordi . Ritrovai una mia
amica Cristina, lì al mare, stetti molto bene con le bambine. Il ricovero mi
aveva già fatto perdere la festa di compleanno della mia adorata piccina.
Tornato a Roma , parcheggiato il camper, in vacanza
andavo in piscina con la mia amica, e uscivamo la sera , io ero pieno di
interrogativi, troppe cose, troppo violente e inspiegabili erano accadute. La
mia amica resisteva bene anche al mio essere diventato un bambolotto
di plastica , privo di una sfera intima, .. quella che
contribuisce alla affettività.. Segnalai oltre al solito problema generale
( io non avevo avuto mai niente di alcun rilievo tantomeno psichiatrico
.. ) il problema collaterale all’ospedale, ed il primario con
atteggiamento munifico mi fece dotare di un certificato addetto all’acquisto di
un noto prodotto che interviene solo sul meccanicismo della sfera annichilita
dal prezioso altro prodotto anti-psiche infestata da ricordi NON
GRADITI .. Dall’acquisto in quadri dose, ricavai previa ingestione di
due pillole, ed a distanza di 20 giorni , due idoneità
strumentali a mantenere il legame affettivo legato alla
corporeità della mia compagna. Io non provavo nulla , e nei due casi, mi sentii
generosamente dedicato a lei. Solo.
Nel Gennaio 2011 sarei stato poi gratificato della
qualifica di affetto da ipersessualità , ma l’assurda
qualifica, nasce in ben altro contesto . come presto spiegherò ( e anticipo
l'scolto di un audio che rappresnta una accusa pubblica contro tutta la
psichiatria deviata ) .
Ripreso lavoro e vita sociale come al solito normale,
pochi amici scelti, i miei collaboratori, persone scelte a suo tempo, (e fui
fortunato) , frequentazione ulteriore delle mie bimbe, solo di mio padre e mia
madre e di rado di mio figlio grande e sua sorella . Proseguendo l’interruzione
“atavica “ dei rapporti con i miei " malati " ( ma pericolosi )
fratelli.
Nel frattempo continuavo a seguire/subire incontri
settimanali, e poi quindicinali, con una psichiatra teutonica, (DD
) dott.ssa Iginia Mancinelli nel corso dei quali
ultimi veniva rinnovata somministrazione cutanea.del simpatico prodotto
denominato RISPERDAL in versione long act, "morigerata " . Solo dopo
avrei compreso che gli psichiatri del Sant'Andrea non erano organici alla
stessa masoneria deviata , e che addirittura " la temevano " .
. Unico tema di dialogo , se stavo bene , chi frequentavo e qui e là
, se ricordavo la storia e se avevo cambiato opinione a
riguardo . All’ultima insinuante domanda dolcemente
pressante rispondevo, solo con sguardo tra il dolce, l’offeso e
l’indignato. Avevo scelto questa tattica . .
Fui controllato e trattato così fino al Marzo 2010,
più o meno. Prendevo contemporaneamente anche un prodotto orale destinato
alla stabilizzazione del’umore , così raccontavano , a
mè, che in tre secondi avevo controllato su INTERNET effetti controindicazioni
e natura dello stesso . . Rimanevo
infatti stabilmente indignato e stabilmente accorto. Ma
non potevo non prendere cià che mi veniva propinato perchè facevano analisi e
controlli continui e perchè, questo lo spiego a beneficio ella
collettività, non prendere un farmaco imposto equivale a sottrarsi ala terapia
e quindi a integrare il presupposto per un ricovero coattivo . Continua
a subire il controllo
“ terapeutico” senza nulla obiettare ma osservando il
comportamento dlla psichiatra addetta al mio controllo.
Poi mi capitò tra capo e collo quello che con certezza
prevedevo sarebbe accaduto al momento della gradita
coattiva proposta di TSO eseguita con "sequestro di
persona " . La notifica della decisione di aprire
una procedura di dispensa a mio carico da parte della IV commissione del CSM, mi fù anticipata a voce dal collega che
mi aveva “assistito umanamente “. Mi disse che un membro donna della IV
commissione e di corrente UNICOST …aveva richiesto la riapertura del fascicolo
ed una nuova procedura. La prima già archiviata..in toto dalla I
commissione Ma della prima archiviazione non mi
aveva a suo tempo detto nulla , nonostante la sua NOTEVOLE entratura …. .
Il collega non sapeva che io, recandomi a prendere
ascensore in piccolo corridoio laterale e limitrofo a porta chiusa , ,
avevo casualmente ascoltato
una piccola porzione della sua telefonata del 2009 sul TSO auspicato,(
e glielo tenni accuratamente nascosto , sarei rimasto
gratificato significativamente dal suo sguardo perso ed arrabbiato, quando
effettuai studiatamente la prima piccola discovery nell’ottobre 2010, mi sembrò
una conferma : ero io il destinatario della pressione affettuosa ).
Tremai alla notizia, attesi la notifica , mi fù fatta dal Procuratore
accompagnata dalla battuta “ sai sono un po’ burocrati “.
Non so perché non sorrisi alla battuta.ma intimidito dalla situazione dissi
solo “ io ho cinque figli .. “
Preparai una mia contro deduzione
sintetica sui fatti veri , in silenzio, ma nominai proprio
il collega sopra indicato. Sulla scorta di un
ragionamento preciso. Ero stato buono ed in silenzio per un
anno. Non ero un pericolo. Si sarebbero accontentati di certificare che avevo
"sbroccato" sul solo fatto a monte. per tentare di rendermi un
testimone inattendibile . , mi augurai ma ne ero certo .. difatti che altro potevano
inventarsi eventuali detrattori ?! . E fui una pecorella smarrita..ma accorta.,
lasciai fare, seriamente preoccupato, lo ammetto. ..
L’altro aggiunto NELLO ROSSI preparò la
" mia" controdeduzione ,
( allego copia della mail di trasmissione , da lui a me,
( ALL 14 ) sulla trasmissione del file e deduzioni “mie” stampate) non il
collega difensore, che suggerì qualche modifica .
. Le “ mie ” deduzioni
falsificavano ed alteravano la realtà in vari punti ( “ mio ”
inventato stress lavorativo, “ mia ” reazione successiva alla
" fine di un rapporto", in realtà tenuto in piedi, per altruismo e
solo alfine di aiutare dall'esterno la donna ed il figlio , “ mia ”
decisione consapevole di non incidere sull’attività
dell’ufficio presentando a suo tempo domanda di ferie ( !?!?!?! ) . Il fatto
che io compiaciuto seguissi ,( non subissi ,)
una "terapia" “ proficua “.( per mè?!) .
Ma il capolavoro fù l’abiura costruita con una arte
menzognera a me ignota e da me impraticabile : “ E’ in tale
contesto che va collocato lo scritto del 23 novembre 2008. Uno scritto che è il
frutto di tensioni e suggestioni emotive avvertite, in quel momento, con
eccezionale intensità ma limitate ad una fase circoscritta nel tempo e che oggi
possono dirsi completamente superate ( così come è oggi assoluta e totale la
distanza dalle affermazioni a suo tempo fatte in tale scritto).
Tale superamento è scaturito dalla esatta percezione
delle grandi difficoltà derivanti dallo stato di stress psicofisico e dalla
scelta, meditata e responsabile”.
( e qui la maestria si fa arte pura ) “
di intraprendere un percorso terapeutico comprensivo di un breve ricovero volontario in
una struttura pubblica.”. E già la proposta di TSO la sua
organizzazione a blitz, la mia costrizione e la
impossibilità di uscirne fuori non dovevano esistere. Ma
perché?! in fondo erano “alcuni” i mie “parenti” gli autori, ipotizzavo
( senza certezze )
Quando lessi le deduzioni” propostemi mi illuminai
dentro : c’era una "verità" da allineare . Forse sarebbe
bastato questo . Firmai con il cuore l’anima e la sensibilità infrante. subendo
la pressione della situazione senza difese . .
sapevo troppo poco .. ) Dovevo dire di mè ciò che non pensavo e che non
corrispondeva alla verità dei fatti , e anche alla logicità di dati
ricostruibili …. ( e mi guardavo bene dal dirlo ………. Ero un leone ferito a
morte e coniglietto silenzioso mi finsi o se volete “ mi ero
fatto giu nco “ seguendo un antico insegnamento …
mentre la tempesta imperversava. )
Le deduzioni non bastarono, la struttura del
Sant’Andrea doveva certificare il mio stato di idoneità attuale e ancorarlo
alla specificità della mia attività lavorativa, chiesi il certificato
consapevole del mio stato di completa salute psichica ma mi fù sempre ancorato
alla certificazione della forma psicotica di “ eccitazione
reattiva “Ero sempre un “malato” ( necessitato ) sotto stretta
sorveglianza..
La procedura di dispensa andò al plenum e fù richiesto
da un membro politico, un generico "approfondimento".. Lì ebbi poi la
conferma della giustezza del mio ragionamento . Fatta
l’abiura, certificato il fondamento patologico della mia
denuncia, originaria ,
e santificata la mia inattendibilità sul caso ( ne ero l’unico accreditato
analitico e credibile testimone ) nonostante il colpo di coda comunque non era
più utile infierire su di mè., così mi auguravo.
Seppi poi che con lealtà necessitata (
vi erano un parere ufficiale coi fiocchi indiscutibile, emesso mentre avrei dovuto star male e
due anni di lavoro indefesso e normale .. il Procuratore avrebbe detto di mè
in commissione, “ Il dott. Ferraro Paolo è un magistrato preparato,
attento, scrupoloso, molto affidabile. Ha sempre lavorato con attenzione, con
scrupolo ed ha esaurito sempre bene i suoi compiti. Ho portato le statistiche
comparate del 2009 e 2010 che sono il periodo che interessa. Etc etc .
E la procedura fu archiviata dal plenum alla unanimità (
ALL 15 ) ma “ allo stato “. .
Peccato che uno in stato di psicosi reattiva non può
lavorare, non può dormire, non ha contatti sociali di lavoro e di vita regolari
… La verità ufficiale si prendeva a cazzotti da sola … .tutte e due le cose insieme non
potevano essere vere .. ma era vero quello che aveva dichiarato il Procuratore ..
infine. E ormai avevo la prova che tutto era stato ordito in ragione di ciò che
avevo scoperto ma anche che se avevo scoperto , in quella situazione non mi
potevo essere cacciato da solo . Difatti ero fuori gioco anche nella certa
progressione professionale, messo fuori gioco e sotto permanente ricatto
( io che non avevo mai subito neanche un "ah " ) .
A lungo mi sono interrogato poi su qual era il mio
dovere di magistrato, il mio dovere morale, ben consapevole dei rischi che
correvo . Avevo
passato trepidante le ferie del Luglio 2010 , fatte a Roma, pronto a difendermi
sul piano amministrativo, ma con la paura di costruire argomentazioni che
avrebbero consentito in quella sede di pormi in in cattiva luce
strumentalmente. Disarmato . A fine Luglio la notizia, positiva auspicata .. In
famiglia passava la voce che ero stato “ miracolato “,
vista la “ mia malattia “. C ome mi potessi sentire
io dinanzi a tale versione .. lo
lascio immaginare e argomentare alla opinione altrui.
Ad Agosto 2010 tornato al lavoro, dopo trenta
giorni passati a studiare la mia difesa ed in attesa, predisposi un vero e
proprio piano di lavoro appuntato a penna e depennato , passo
dopo passo . .
E studiai su INTERNET i pericoli che potevo correre
sul piano “psichiatrico” .. valutazione
critica permanente = Delirio permanente .
La libertà di pensiero val bene la distruzione di una
intera vita e di una professionalità. A parte altri valori che neanche indico,
ben più generali e a cui ho votato la mia scelta di fare il magistrato . ,
Forza non puoi soccombere, mi dissi, ci sono altre poste in gioco oltre la tua
dignità. .
I conti non tornavano più in alcun modo : inquadrare
tutto come un errore colossale a catena lasciava , quello sì, aperti “ troppi
buchi “, anche a voler prescindere da ciò che avevo toccato e
scoperto ; la somma delle artefatte e superficiali valutazioni tecniche, le informazioni
soggettivamente alterate dei mie parenti non frequentantimi ,
( magari caduti nel vortice per un male che si portavano dentro loro ma anche
questo non tornava ) giudizi od informazioni loro pervenuti ,
la forza della negazione della parte offesa donna “impaurita” ( chi aveva usato
l’argomento ti facciamo togliere il figlio ?! ) , l’eccesso di
zelo psichiatrico da parte di professionisti che fanno i CTU su incarico presso
la stessa Procura .. , la difesa dell’ufficio, la difesa di mè ,
sia pure in una “ forma incisivamente falsificata “
poco compatibile con il concetto di sostegno affettuoso , attuata, da chi,
come, chi se ne fosse preso la responsabilità visibile, se ci fossero state
altre responsabilità. non lo sapevo . ….
E il ridicolo della situazione era che mio fratello e
mia sorella assumevano essere i miei salvatori …
i miei monitorizzatori , ed in prospettiva . altro ….. (..
che non oso immaginare ) . .
Sulla “ fede” del primo
psichiatra occulto e del secondo venuto il Sabato
al Sant’Andrea avrei messo le “ mani sul fuoco “
, e c’era troppo che non quadrava, nel comportamento paternalistico del
primario. La teutonica psichiatra era , credeva lei, impenetrabile. .. .
V. LA MIA DECISIONE NELL’AGOSTO DEL 2010 DI CAPIRE E
APPROFONDIRE CIÒ CHE MI ERA ACCADUTO.
Finita la tempesta andai a salutare il procuratore
Capo, non lo vedevo dal Giugno del 2009, salvo un cortese incontro per le
scale. Un po’ non ce ne era stata occasione.
Gli portai un fascicolo, ne parlammo, mi accompagnò
alla porta e poi,a bruciapelo mi chiese “ ma perché quella donna
ti voleva male ?! “ .. la domanda era visibilmente volta a
misurare la risposta . Agii di impulso scegliendo la risposta che lo avrebbe
fatto “aprire “, Dissi beh può essere che
non abbia gradito la consegna del CD e dei brogliacci …
oppure perché la ho lasciata “. La risposta del Capo fù chiara :
“ tu non stai bene, si vede ”. . Tornai il giorno dopo e
dissi, “ premesso che non so perché lei mi ha detto che quella
donna mi voleva così male, penso possa essere anche solo perchè la ho
lasciata “. La soddisfazione che provai alla sua risposta fù
enorme “ oggi si vede che stai bene, si vede che stai meglio …
“. . Io sapevo un po’ di più e anche il
Procuratore era contento di sé , della sua capacità persuasiva o di verifica
psicologica. Come faccia poi uno a stare bene o male a giorni alterni ,
manifestando un suo pensiero legittimo, logico, aderente al contesto, su
fatti che anche lui conosceva de visu .. non
l’ho ancora capito .
A .. Prima decisi di mettere affettuosamente sotto torchio il mio
anziano padre, che ormai sapeva , ritenevo, molte cose, anche lui assolutamente
reticente.
Capii dalla sua bocca che era stato fagocitato
psicologicamente dalla diagnosi extraterritoriale dello psichiatra
psicoterapeuta ed ipnoterapeuta. che a lui aveva affermato
sontuosamente negli incontri di fine Maggio-Giugno “ ALT signor
Ferraro , la responsabilità è mia “. . ( si veda
audio allegato VN870021.MP3 della conversazione tra presenti in data
21/1/2011 ) Rimanendo nell’ombra …. o aveva scritto qualche cosa ?! Per me era
impossibile accertare tracce scritte . . Seppi
quindi , ma con notizia non dettagliata eccessivamente, degli incontri con i
miei fratelli nel Gennaio e Febbraio del 2009, mi fù indicato e poi nel Maggio.
.
Ora avevo una prima tranche di notizie utili ad
inquadrare la vicenda ( poi avrei avuto a distanza di un anno e mezzo in mano un diario di mio
padre, sconvolgente , che confermava tutto ciò )
B . Presi in mano gli incartamenti delle procedure
per dispensa e acquisita la archiviazione del procedimento disciplinare , via
mail, studiai con cura gli atti..
Innanzitutto dalla archiviazione ultima indicata
emergeva che la donna fece un esposto il 19/6/2009, quando io ero uscito dal
SantAndrea allegando alcune mie mail a lei ( ribadisco che il
nostro era uno scambio paritetico di missive e non conosco la
selezione delle mie che è stata fatta ) , ed evidenziando la assenza di
richieste punitive concludeva “ Voglio solo che sia
adeguatamente curato e non faccia del male a
nessuno “.( ?!) . Una tempestività a dir poco sorprendente , in
assenza di rapporti con me interrotti già si era determinata a fare un atto
privo di conseguenze giuridiche . Era questa la “strana richiesta” di chi
sapeva come stavano le cose, in parte, ( .e io mai ricordo avevo scritto “per
niente).”. L’esposto urgentemente trasmesso alla Procura di Roma, del pari
urgentemente ritrasmesso al CSM ed alla Procura di Perugia., Nella "ineccepibile"
missiva al CSM , Comitato di Presidenza , (ALL 16) si legge con riferimento
all’esposto che “ In esso è raccolta documentazione dalla quale
pare possibile potersi desumere che il dott. Ferraro Paolo non sia “ compos sui
“ nei rapporti con la OMISSIS “. .e poi “ Ho
saputo che recentemente il dott. Paolo Ferraro- formalmente in ferie – è stato
ricoverato per alcuni giorni all’ospedale S. Andrea – reparto psichiatrico ed
ora stà seguendo una terapia “. . Niente
anomalie dal punto di vista lavorativo ascrivibili allo stato di salute.del
dott . Ferraro .
La pratica fu archiviata dal CSM ( procedura
404/2009.) niente era poi successo di nuovo. Tranne la mia uscita in
“ libertà provvisoria vigilata ” a vista settimanale e poi
quindicinale dall’ospedale.medesimo.
La nuova procedura fu aperta col numero 571/2009
richiedendo una nuova missiva alla Procura di Roma. La nuova missiva ( ALL 17 )
richiesta era solo analoga alla precedente. ( trasmessa in data 2 Settembre
2009, esordiva sottolineando che perplessità sullo stato di salute del dott.
Paolo Ferraro erano sorte dalla lettura della
denuncia in data 24/11/2008. e indicando espressamente “
Successivamente il dott Ferraro Paolo si è posto in ferie nel Giugno 2009,
ma ho appreso dal dr. Vitello che era invece
ricoverato presso il reparto psichiatrico del Sant’Andrea . “ ( Da chi lo
avesse saputo il collega non è dato sapere … i miei "fratelli" non li
frequentava certo … ).. La detta nota riassumeva la vicenda confermando la
assoluta normalità della mia attività lavorativa, sottolineando che non
esistono certificazioni sanitarie, ma indicando che la donna aveva reso alla
compagnia CC Trastevere dichiarazioni “ con le quali adombrava
comportamenti anomali ed inquietanti del predetto “.
Procedibili, , quali, , inventati come ,
come mai indicati solo nella seconda nota .?! Non lo sò. Di
sicuro inventati . ed indicati
immediatamente a valle di un caso particolare di coattiva proposta di TSO
eseguita in forma di sequestro di persona tramutatasi in “ricovero
volontario coatto” sotto permanente minaccia .
La nota succitata, invece, in penultima frase
sottolineava . “ Si potrebbe ipotizzare che la rottura del rapporto
con la OMISSIS abbia inciso in modo profondo nell’animo del collega .
“.
Ma come:?! avevo avuto un’altra compagna, dall’aprile
2009 stabilizzata, il rapporto scritto con la donna era finito nel maggio 2009,
io la avevo sostenuta standole vicino fisicamente sino al marzo 2009
( portandole persino la cioccolata di cui era “tossicodipendente
“ a mezzi chili alla volta ?! ) , La rottura del
rapporto dove si ubicava ?! . Una versione allineata a quale
verità ?!. La versione poteva coincidere con quella falsa del primo psichiatra
“ occulto “ che ignorava persistenza del rapporto , prove scritte sms e mail di
tutto ciò, e semplicemente chi ero e che facevo, ipotizzai,.i … . Il
Procuratore invece sapeva perfettamente che io stavo
vicino alla donna , stando il più possibile accorto,
che avevo in animo di tentare di aiutarla sino all’ultimo, che io avevo scelto
di allontanarmi per poterla aiutare fuori dalla “ situazione .
ambientale “, aveva letto sms e mail in
cui la donna si apriva o tentava goffamente di aprirsi proteggendosi ,
in modo significativo, sapeva degli audio estratti e della
loro ascoltabilità dichiarata per scritto persino dalla stessa donna .
Questo allineamento delle versioni ad una verità
semplificata era diventato eclatante poi nelle deduzioni ( non ) “ mie “.
. E questa è l’unica abiura a mè attribuibile ,
non avevo scelta.. E’ stata e sarà l’ultima abiura in vita
fatta da me , altro sono ovviamente le
autocritiche e le correzioni degli errori. Che fanno parte della mia cultura,
del mio metodo e della mia professionalità ( come tutto il foro di Roma sa e
chiunque mi abbia conosciuto men che superficialmente ).
C. In terzo luogo misi
letteralmente sotto lenta insinuante e accurata “dolce” pressione il
collega che mi aveva “ seguito affettuosamente “ nel 2009 e l’aggiunto Nello
Rossi, Entrambi si erano mossi in direzione di una "mia" " difesa tecnica"
. .. Sarebbero quindi stati ben lieti di sapere quanto non assolutamente
fondate all’epoca fossero le “ valutazioni cliniche “ su di mè. . E che
grazie a varie valutazioni avrei voluto far rivisitare la pur arretrata
diagnosi. Più dicevo al primo , e più
specificavo le cose che sapevo, più la reazione dello stesso era visibile .
Quando in una cena a due, da mè
appositamente organizzata , gli parlai premeditatamente della
ricostruzione della situazione ambientale e del ruolo dei singoli, di persone
concretamente individuabili, di preesistenza di traccia nota a l pubblico e
forse ascrivibile al gruppo, e della natura dei condomini, delle
mail della donna che non aveva letto lui ( ma solo il Procuratore ) cominciò ad
essere in crescendo più aggressivo e diretto. Il tema era: di questa storia non
devi parlare con altri . con lui sì.. curiosamente, ma forse voleva
che io mi sfogassi nell’assoluta non conoscenza degli altri ,
per tutelarmi .Le reazioni meno
dolci emersero quando con un piccolo trucco verbale, sottoposi a
lui ed all’aggiunto la situazione strana …di chi era stato o stava per essere
riabilitato sul proprio stato di salute retroattivamente .
Era ancora, solo, un piccolo banale trucco .. ma, introducendo io una ridicola
e furbesca richiesta di intercessione con l’aggiunto Rossi ( potreste
spiegargli a Cancrini che non ho mai avuto niente ?”) dopo una prima incauta
ammissione “ io tenevo i rapporti con il CSM .. i rapporti con
Cancrini li teneva Pesci, vedi con lui … . “ la successiva
reazione verbale che subii alcuni giorni dopo , mi lasciò perplesso . .
“ Di questa storia e di te non devi parlare
con nessuno .. puoi avere ragione al 100 % e sappiamo bene che stavi bene e che
stai bene se nò non rimanevi in Procura .. guai a te se ne parli con
psichiatri, psicologi, parenti e altri .. non ne devi parlare con nessuno “.
.La frase fa ripetuta con violenza due volte la seconda
eliminando il riferimento positivo al mio stato di salute
“ l’ hai presa in … e se ti muovi ti farà più
male “ . ( so che è incredibile .ma fù questa l’espressione
prescelta . quando parlai di rivisitazione della diagnosi al collega
che "amorevolmente" mi seguiva).
“ Di questa storia non ne devi
parlare per due o tre anni .. “ . . a che era ancorato il dies a quo
.a prescrizione di reati nò .. ed il dies ad quem a decorso dei termini per
richiesta di tabulati .. . o era un calcolo approssimativo sulla mia età
pensionabile ?!
In un caso mi si disse addirittura “ non
ti devi difendere a Perugia, lo farai solo se occorre .. “ ..e
la preoccupazione circa una difesa anticipata e facile , dal punto di vista
mio, in un procedimento per stalking senza querela dove si poteva dimostrare la
ragionevole attendibilità dei fatti solo depositando brogliacci, audio estratti
e mail della donna , nonché dimostrare la reciprocità delle mail che escludeva
in radice il fatto. , mi lasciò un tantino interdetto .
Tanto premeva il silenzio su quello che era accaduto a
mè e sulle vicende a quo, ma di più premeva che io non fossi dichiarato
guarito .. tanto più mai malato .. una preoccupazione dei mie
due angeli custodi… Ma "giuro" ho continuato a pensare
( dubbioso debbo confessare ) che fossero aggressivamente preoccupati
per me e che mi pressassero con aria non volutamente intimidatoria ,per
la preoccupazione che qualcuno potesse sbagliare sul rivisitare la
diagnosi o per la ansia che metteva loro il mio stato di salute ufficialmente (
poco ) pregiudicato … . …. …………….. …
Nel frattempo io riparlavo con i miei fratelli dei
fatti a loro integralmente ignoti e delle novità del comportamento dei miei due
colleghi .. cercavo di dialogare per aprirgli gli occhi .. reazione
loro sempre più aggressiva .. io ero costantemente appellato
come malato, implicitamente o esplicitamente … .. ogni nuova cosa che riferivo
avvenuta ….. inventata .. ogni mio tentativo di avvicinamento per spiegare …
rigettato. Decisi di continuare a telefonargli ugualmente .. alternavo
telefonate in cui si parlava del tempo a telefonate in cui tentavo di
introdurre qualche concetto .. tipo .. “ma possibile che conoscendomi da
quaranta anni non avete pensato che fosse possibile che .. “ ed altre facezie
che tentavano di perforare un muro psichico di cemento armato e prima a gocce,
informazioncine e ed altro. . .. A nulla servì un finto r iavvicinamento
di mia sorella .. mi chiese a sua volta di spiegargli tutto .o comunque
acconsentì . ed io raccontai dati, loro condivisione con terze persone,
possibili interpretazioni e ricostruzioni possibili, scenari ipotizzabili i (
qui richiamo la distinzione già fatta sopra ) .. Pensando .. ma vorrà sapere o
.. (?!) … . mi sembrò anche irridente e distratta.: cosa abbia fatto del mio
racconto o delle telefonate in cui prima mi chiedeva di sapere e poi si faceva
spiegare, anche il giorno successivo, non lo sapevo .. ipotizzo
qualcosa .
A distanza di un giorno riemergeva disvelato, un suo
eburneo,ostracismo ma troppo a ggressivo,. Ero
perennemente irritato da questo atteggiamento tanto insensato ma certo da
essere provocatorio, troppo sicuro e duro per non lasciare emergere la
legittima domanda , “ ma possibile che .. senza valutare fatti, dati, altro ?!
.” . . ..
Sò solo che sempre in parallelo avevo richiesto alla
struttura ospedaliera di effettuare questa “ rivisitazione critica “
ripartendo da tutti coloro che non avevano voluto sentire prima ..e leggendo a
voce un documento appositamente predisposto in cui
illustravo perché la diagnosi di allora non potesse che essere sbagliata.,
certo dal punto di vista mio. Avevo saputo, una piccola spiata ,
che mio fratello e mio figlio, su consiglio di chì non so ,
( ma è facilissimo saperlo in epoca di comunicazioni
cellulari ) avevano chiesto un appuntamento di
nascosto da mè, con la teutonica psichiatra. Partecipai
all’incontro avendone svelato la trama per telefono, con la forza ed il rigore
che mi contraddistinguono da sempre. . . . mio fratello recitò la parte
abominevole di chi mi “ ringrazia per aver accettato l’incontro “ propostomi ”..
Indignato non interloquii sul punto Mio figlio suggeriva “aggravamenti” della
terapia, / l’espressione era sua ) o confermava quello che mi aveva detto per
telefono , Sarei stato un “ simulatore di reati “……
malato. ( anche questa contenuto suo, , espresso al telefono .) .
Intendevo portare varie persone .. due solo furono
sentite .. per tre minuti,da sole, . poi mi si disse che non servivano i
testimoni di allora. Fui riconvocato per un lunedì presto ed il
primario alluse simpaticamente ad una
nuova terapia, .. io spiegai lui quali strane novità si aprivano
nell’atteggiamento intorno a me, .. allusi al contesto ambientale
della storia a monte .. e che troppe cose non quadravano .. poi
tre settimane di dialogo con la struttura la preghiera di ascoltare ciò che
fuoriuscito dalla “ palla di vetro “, già magicamente si prospettava udibile .
Spiegai che della storia non mi interessava personalmente ,
anche per ovviare i consueti equivoci “psichiatrici “
ma della verità sul mio stato di salute di allora sì .
Intanto facevo mente locale .. sulla portata di quello che era successo e di
quello che avevo capito.
D. Nelle more decisi di rimettere a confronto , con
qualche abile accorgimento, il mio ex difensore di “ fiducia “ dell’ufficio e
lui, proprio lui , il primo psichiatra, psicologo
ipnoteraeuta esperto in tecniche "utili " . Dovevo
capire .
Primo trucchetto: feci finta di voler far
risentire le registrazioni all’avvocato avendo vincolato il CD al contenitore e
segnando anche la posizione rispettiva con dei piccoli tratti a matita
allineati. . Lasciai il CD all'AVV Petrucci .
Poi chiesi all’avvocato di accompagnarmi dall’illustre
psichiatra cui "avevamo" conferito l’incarico di aiutare la donna..
Preparai la cosa con due visite nel corso delle quali
mi occupai di smentire ordinatamente ciò
che aveva inventato sul mio presunto
passato remoto ( il professionista neanche si accorse che citavo le sue mail
alla donna e che gli fornivo dati e testi che potevano smentire ogni punto. ) ,
poi volutamente lo aggiornai su dati e su ciò che era successo tra il Gennaio
2009 e il maggio 2009 fermandomi alla nozione di sequestro
fattomi incomprensibilmente dai
miei parenti, nozione assai rassicurante.per lui. Leggeva le mail della
donna e non tentennando sorvolava con la solita tecnica, leggeva di dialoghi
che si sentivano e di mail di amore della donna a mè nel febraio del 2009 e si
rabbuiava .. ma restituiva le carte senza dar loro peso .. gli mostravo l’sms
del 13 Dicembre 2008 indicato nel cap. 1 e gli chiedevo come mai all’epoca non
ne avesse considerato struttura caratteristiche ed inquadramento nell’ambito di
un rapporto di ben altro tipo ( vedi sms tranquilla pervenutomi poco tempo
prima citata sub capitolo 1 ) rapporto che in realtà permaneva con la donna e
l’esimio professore “ cincischiava “ ( all’epoca aveva detto che
era un normale sms tra fidanzati che si sono lasciati ..e sono violentemente
arrabbiati, e addirittura accreditato la versione della donna improvvisata e
palesemente illogica , che le funzionava male il cellulare sic
!!!!! ). Gli chiedevo spiegazioni solo oggettivando
la vista di fatti e documenti. Cercava di raccontarmi che lui aveva aiutato la
donna mandandola da uno psicologo e io che la accompagnavo settimanalmente gli
indicavo indirizzo delle stesso , vicino piazza re di Roma,. ... Fece
anche l’errore di ammettere che era
stato relazionato dalla psicologa di quello che si sentiva , ma
i presupposti dell’errore risalgono all’incontro del Dicembre 2008 in cui era
presente la stessa, lui la premeva, impedendole di prendere la parola , come io
richiedevo , perché non parlasse . Io raccontai allora della ( inventata
) registrazione dell’incontro con lei e del suo sms e della
redazione comunemente verificata di una scheda promemoria. .
. .. Finì l’ora ultima, invece, esausto e un po’
rabbuiato rinviando al terzo appuntamento
Lì accadde un minuscolo colpo di scena .. avevo
incastrato l’avvocato di ex fiducia a venire . . Che recitò la parte male ..
invece di dire ho sentito e verificato , cosa falsa che aveva detto ahimè., .
diceva si sentono “ delle cose “, il solito
schema . Lo psichiatra cercava di farmi dire che io nel Gennaio
Febbraio 2009 non dormivo ed io lo smentivo recisamente .. cercava di
provocarmi dicendo che nelle registrazioni i sentiva solo la televisione .. e
io non reagivo .. entrava lui in argomento ed io zitto. Affermava che nelle
registrazioni si sentiva tutto di normale , ma anche l’avvocato
imitandone l’espressione mi guardava e annuiva . Facevo un ping pong
continuo per controllare le rispettive espressioni .. finchè accadde che tra i
due in perfetta ironica intesa uno stimolato da mè con future previsioni
apocalittiche circa la mia permanenza in magistratura , chiedesse all’altro
degli accordi all’epoca presi con il Sant’Andrea e l’altro impallidito girò la
testa verso sinistra dicendo “ non c’è problema non c’è problema .. lo dice lui
“.. ma non era lo psichiatra che parlava.era l’avvocato che rispondeva
.e non si parlava del mio sventato trasferimento .
Il quarto incontrò fù il più divertente dal punto di
vista mio . Avevo preparato la scena necessaria. Poiché nell’ultimo incontro
anche lo psichiatra aveva fatto finta di accettare audio e trascrizioni per
verificarne il contenuto.
Per calmare le acque al Sant.Andrea avevo anticipato
alla psichiatra teutonica che avrei strappato le trascrizioni e fatto venir
meno la mia richiesta di verifica . Dinanzi all’antico psichiatra “occulto”
dopo una lunga premessa sulla mia professionalità e la mia storia, con
DELICATEZZA studiata e lentezze a dei movimenti strappai
i brogliacci .. ( cui lui ambiva .. perche la carta senza
audio è di per sé manipolabile come prova di un
deliquio . ), feci una breve analisi di come sarebbe potuta
andare la storia procedimentale di quei fatti , e ripreso il CD
audio ( che peraltro conteneva brani musicali di Eric Clapton
appositamente rinominati intendevo prenderlo in giro e
verificare s avesse sentito il CD ) .. volli studiare le sue reazioni che non
mancarono. .
Mi rifece finte domande sul mio sonno di allora che si
tramutavano in sue affermazioni recise “ sei tu che mi di dici che non dormivi
e poi non potevi dormire .. stavi male “ ( curioso argomentare alla rovescia e
assurda asserzione , suonava come una minaccia ) . Usò una frase
insinuante compatibile con un’atteggiamento psichiatrico
“ ho telefonato ieri allo psicologo della donna , perché tu mi dici che è in
pericolo “. replica mia immediata all’epoca parlavo di reiterazione dei fatti e
di pericoli, che riguardavano anche il minore , in non le ho mai detto questo
oggi . .. Terminò irritato dicendo “ nò tu lo hai detto ”.
. Nel salutarmi appariva solo poco poco risollevato .. intravedeva una nuova
diagnosi utilizzabile .. troppo coerente troppo lucido e convinto , troppo
preparato e sereno ero , lo schema doveva ricomprendere la mia identità
…. La targhetta giusta da reinventare .. E la
minaccia .. incredibile .. "l'elettroshock " .. in perfetto stile
nazi-comunista .
E quì inizia la vicenda ironica dell’’ IPERLUCIDO
con delirio di riferimento … che avrebbe tentato di
sussumere il primario del Sant’Andrea , prima di ammettere una
altra versione ed entità della “vicenda” e i retroscena …a
lui noti e di chiedere "tutela " .. Salvo
poi incauto colpo di coda .”intellettuale “. . …
Nel frattempo una telefonata blitz all’avvocato di ex
fiducia e di fiducia "dell'ufficio " aveva ottenuto l’effetto di
sbalestrarlo e di farlo cadere .... colto di sorpresa e debitamente
trattato con decisione , aveva poi ammesso che sapeva bene in che “ vespaio
ad alta tensione “ mi ero cacciato .. espressione sua .. .. ..
Gli dissi duramente " ora vai a dire al S. Andrea tutto quello
che sai .. “ Rispose sì con voce colpevolizzata e puntualmente il
giorno dopo era entrato subito in contatto con il collega “ amorevolmente
interessato “ .( questo me lo disse poi quest’ultimo , con aria minacciosa) ..
Il giorno dopo l’avvocato mi scrisse vari sms di smentita e allusivi .. ..
ovvio .. aveva ripreso fiato .. ma ormai sapevo con certezza quale e quanta
fosse la storia e la malafede di chi mi aveva "accerchiato" .
VI. LA MIA RICHIESTA DI RIVISITAZIONE CRITICA CIRCA LA
ERRONEA VALUTAZIONE A SUO TEMPO EFFETTUATA E LA SERIE DELLE REAZIONI E DI FATTI
VERIFICATISI. PISTA PSICHIATRICO OSPEDALIERA
.Restava il Sant’Andrea . Forse una porta aperta ..
all’epoca avevo intuito che il Sant’Andrea poteva essere stato un
"incidente di percorso" … ..
Nel frattempo rapporto di coppia , (
FF ) dott.ssa Patrizia Foiani , vita normale,
impegno sul lavoro normale , amici etc .. leale e tranquillo rapporto con tutte
le persone che frequentavo .. salvo la tensione salita da parte dei due
colleghh nei confronti miei. . E la mia consapevolezza che da un momento
all’altro poteva partire una reazione .. più formale .
Continuai a tentare di parlare con i miei fratelli,
ammetto di aver detto loro che la vicenda , sarebbe prima o poi emersa.
Provocavo sottilmente, e qualche volte indignato da una spudorato atteggiamento
del tipo, “sei grave .. stai male .. ti inventi tutto “ etc etc..
Ammetto anche di aver con telefonate calme, di
aver interloquito con mio fratello i cui rapporti telefonici “ illustri ”
ipotizzavo genericamente .. ma teneva un rigoroso silenzio negando anche
l’evidenza. Spesso alludeva a fatti, parole mie, comportamenti altrui che
poteva conoscere solo tramite continuo aggiornamento .. Con mia sorella si era
creato un rapporto di sfida .. io la chiamavo, le introducevo un tema singolo
per sondarne la disponibilità a ragionare , lei mi trattava come immaginabile,
io la salutavo cercando di non perdere la pazienza . . Un
tassello alla volta , per capirne la ormai incomprensibile e
meramente ipotetica buona fede , mai mi
disse non telefonare più., Meglio mai salvo due occasioni in cui mi disse, se
dobbiamo litigare è inutile ..tu stai male .. punto e basta .. hai un “ problema
di salute mentale “. Poi successe la cosa strana
che per riuscire anche solo a salutare , cosa che avveniva
spesso e volentieri, scattava subito il fax dopo
due squilli .. ed io ero costretto a ritelefonare .. anche due o tre volte ..
un problema tecnico .. perché alla fine mi si rispondeva normalmente … ( problema
segnalato in telefonata in cui dal relativo marito venni coperto
improvvisamente di previsioni minacciose e insulti vari .. telefonata
che ricordo perfettamente … e con memoria digitale e
che fù ascoltata anche dalla mia compagna dalla registrazione ).
Poi una convocazione all’ospedale di sabato mattina ,
anticipata dal Lunedì ed io decisi di fare uscire allo scoperto il primo dei
mie due avvocati “nascosti” che aveva verificato
l’audio , sentito la storia, controllato i
documenti, sentito altri riscontri “ digitali” sottoposto
mè a veri piccoli interrogatori e domande trabocchetto, per capire fino in
fondo ed essere sicuro di non sbagliarsi . Veniva solo
per confermare la assenza di qualsiasi possibile ipotesi di problema
psichiatrico a monte, non essendo la storia niente altro che ragionevolmente
ipotizzabile, indiziariamente significativa , e forse qualcosa di più ). . G li
dissi scherzando “ vieni e rischi una proposta coattiva di
TSO pure tù.. magari al volo”. Gli ero e gli sono grato per
il coraggio manifestato .
L’incontro durato due ore e mezzo fù talmente
significativo da sbalordirmi .. Il professore, accanto la psichiatra teutonica
, presentatosi con la teoria dell’aggravamento della terapia, necessario perché
io riparlavo dei fatti da mè subiti (
RIPETEVO PER SCRITTO, ORALMENTE, CONTINUAMENTE che della storia non mi
interessava nulla, sul piano emotivo e personale, e che se fornivo precisazioni
era per affrancarmi dalle valutazioni a suo tempo usate come un
macigno contro di me, in realtà tutte poggiate sulla ufficiale infondatezza
della storia. Incalzato logicamente da mè, ammise la
formale ma anche sostanziale illegittimità della "proposta" coattiva
di TSO originario ( l’eventuale
problema psicologico non la giustificava,, la prediagnosi era vistosamente improvvisata ,..
le altre condizioni mancavano ) solo salvandone con argomento
antigiuridico l’aspetto coattivo anticipato come prassi
. . romana ( sic !!! ) Non si rendeva neanche conto
che infondatezza del TSO = infondatezza del ricovero . Poi recuperò il valore
psichiatrico di un “giudizio formale” all’epoca effettuato sul mio
comportamento .. ed alle obiezioni circa la distorsione del giudizio formale,
la possibilità di ricostruirne il mio vero comportamento e attraverso chi mi
aveva frequentato realmente e attraverso le mie dichiarazioni , saputo da mè
della serie di persone pronte a testimoniare , e saputo da mè che
due erano già venute ma che ero stato invitato a non farne venire altre , fece
il suo colpo di scena . . La storia era vera ?! ..ma non
contava nulla .. ripetè .. .il giudizio era “formale” ?! fino a quando
per dimostrare la mia patologia .. produsse
con aria trionfante le mie
trascrizioni dell’epoca gettandole sul tavolo dinanzi all’avvocato : … eccola
la prova della psicosi .. diceva il gesto .
Peccato che usava una trascrizione
verificabilmente aderente ad audio veri … potevo forse sbagliarmi,
su qualche parola su qualche significato fonetico, , ma erano files
audio mai ascoltati da nessuno dei “
convinti” assertori della mia "psicosi reattiva" ,
con la eccezione non insignificante dell’amorevole
collega afflitto da problema uditivo “dichiarato” che mi seguiva “umanamente “,
con CD rimasto poi nelle mani della psichiatra teutonica . IL dott.
Girardi si trovava dinanzi ad un professionista, un
avvocato, imperturbabile, che aveva più volte sentito
tutto , persino seguendomi in
luogo( casa mia) dove c’era computer, scheda audio e casse adeguati, per essere
sicuro al cento per cento , persona da mè diversa e che
non nutriva dubbi avendo accertato tutto ( perfino una
insignificante discrepanza su una frase, superata .
. .)
Arrossendo vistosamente per la contrarietà, il
primario capiva la differenza della situazione, non c’era più un giunco
infranto e piegato, solo, c’era Paolo Ferraro ed un primo professionista che
affermavano serenamente, il secondo con un pacato silenzio di palese smentita e
dissenziente, la (loro) verificabile, giustificata equilibrata versione ,. Che
spero venga considerata presto , per consentire la reale ricostruzione
dei fatti avvenuti e di che cosa vi fosse dietro, intorno e sotto i detti
fatti. …
Poco prima, dopo vari cedimenti alle mie ordinate e
pacate obiezioni motivate, allusione all’incauto sillogismo “ da delirio
psicotico a deliroide permanente “ , con declamazione della frase “ lei
è un iperlucido “ ; adesso l’equazione si
scioglieva al sole .. come neve .:. mancava il punto di
partenza .. Io avevo già più volte chiarito che in gioco era la mia
indipendenza, la mia identità e indicazione di fatti valutabili e
verificabili, solo tesa a dimostrare ciò che mi riguardava .,
A suo tempo, quasi divertito al mio immediato riferire le domande da suggestive
ad affermazioni .. false subite nell’ultimo incontro con lo “psichiatra occulto
“ ed al mio avviso di allontanamento da quella situazione, con precisazione che
avevo concluso la verifica che mi ero proposto ,
disse “ interrompa .. và bene .. “ sottolineando “ bello stress .. è ?! “ Aveva
un’opinione a riguardo, sul collega psichiatra, ma non la posso riferire; ,
eufemisticamente concordava con altre opinioni da mè poi acquisite, talmente
meno eufemistiche da riuscire a meravigliarmi. Quale sarebbe stata la mia
opinione su di lui, in particolare dopo l’11 Gennaio 2011 non lo posso dire . .
Il professore era stato avvisato delle pressioni
da me subite verbalmente , anche, , aveva lasciato a briglia sciolta
la teutonica psichiatra con il compito di verificare a che punto fossi sulla
storia .. e che cosa intendessi fare .. Curai di
riferire fatti e dati, anche a sua richiesta , ( mai li avevano ascoltati ), la
dott.ssa mi aveva lanciato la frase “ ci stiamo ricredendo “ ( trappola o
verità ?! ) Alla sua decisione di sentire CD, se ne uscì con la asserzione ,
verificherò ma occorrono tre settimane per sentire. Ridacchiai dentro
di mè … era evidente .. cercava solo il tempo “ catecumenale “
per una diagnosi .. altro che apertura di credito … mi lasciai scappare
"nominerò altri psichiatri .." cosa che ho regolarmente fatto .. Feci
anche una studiata provocazione: mandai alla psichiatra teutonica tre mail
rispettive di taglio anche spiritoso allegando files distintamente
sentiti (in condizioni ottimali ) dalla mia compagna, e dal mio
avvocato ,
e un file DELICATISSIMO di inequivoche
presenza minorile e contesto, più adeguatamente ripulito . . La stessa cosa
feci ma con due mail con il collega che mi aveva “ umanamente assistito “ .
l’una confermò la ricezione , in ora di ufficio, dal computer del reparto,
buono solo alla dattiloscrittura o alla registrazione dei dati, , l’altro
rispose con una mail in cui definiva tutto ciò che si sentiva “ brodo acustico
“… confermando il suo particolare problema politico-auricolare ..
Non cercavo di convincere , sapevo di sbilanciarmi e poter mettere in mani
particolari argomento “tematici” utilizzabili . Ma ormai la situazione era
diversa .. tanti deliranti deliroidi .. o nessuno e tante attività illegali
coperte
Il secondo incontro con la psichiatrica
teutonica fù esilarante .. io la aggiornai solo su piccoli eventi quotidiani
dell’ufficio, ribadii che della storia in sé non me ne importava un fico secco
( la litania serviva a smontare l'equazione assurda coinvolgimento
affettivo=patologia mentale ) e cedetti la parola all’avvocato, venuto
sempre per il solito motivo . Nel frattempo era senza apparire, entrato in
gioco anche il secondo difensore da mè incaricato, che aveva sentito e
condiviso con il primo l’audio di file più importanti,definendone un paio con
simpatico gergo romanesco , sia pure sentiti una sola
volta, poi un’altra successivamente , con portatile e casse non adeguati..
Estremamente cauto e con perifrasi preparatorie l’avvocato presente illustrò
sinteticamente ed in modo inequivocabile il contenuto di
uno dei file più delicati precedentemente inviato
anche per mail alla psichiatra , rimasta ora ( anzi come al
solito ) priva di espressione percebile alla notizia , Chi era lo psicotico ora
?! Le si confondevano le idee … forse .. ma sempre teutonica rimaneva. … .
Il terzo incontro , richiesto direttamente
al professore, con intervento del secondo avvocato questa volta, anche lui
ormai perfettamente informato e formato sui fatti, , fù invece una sorpresa
gradita. . Era dicembre del 2010.
Il professore confermava che valutando il
complesso della vicenda intendeva subito certificare il mio perfetto stato di
salute psicologico e psichiatrico. attuale ( tema già da lui introdotto nel
sabato suindicato ). E visibilmente preoccupato, nell’accompagnare alla porta
mè ed il mio secondo avvocato, con porta esterna aperta , rosso in
viso, rivelò di persone pericolose che affollavano la vicenda, esternando concetti molto più chiari ed
incisivi, con espressione del viso tra il preoccupato e l’impaurito. Precisò
che invocava la denuncia del mio avvocato, che lo avrebbe messo , si capiva ,
in condizioni di sottrarsi alle pressioni implicitamente lamentate. (
disse testualmente che ciò “ gli avrebbe fatto piacere “
.. ) . Già nel precedente incontro aveva eufemisticamente parlato di vari
personaggi “ che gli stavano antipatici e che affollavano la
scena “.
Prese tempo, per la certificazione, ma in
effetti era chiamato ed atteso in reparto, sempre rinnovando l’appuntamento per
finalmente certificare la “novità. “ . i miei avvocati erano stati
ineccepibili, seri, rispettosi, confermavano solo l’errore valutativo sulla
ragionevolezza della mia valutazione circa la storia oltreché ma solo con il
loro comportamento la loro consapevolezza su chi sono. .
Io avvisai della “ buona novità ” il
Procuratore Capo personalmente ( e, senza forse ,
provocatoriamente ) .
Non aggiungo altri particolari , al
momento non utili. Ma che a richiesta della a.g. riferirò .
In sequenza temporale sono accaduti i
seguenti fatti che mi limito ad elencare oggettivamente :ed
in modo anòdino :
1). Decisi di informare delle mie
vicende degli ultimi due anni colleghi che mi conoscevano bene, e aggiunti, che
potevano sapere a mio avviso ( girava una versione strana edulcorata e neutra
.. io avrei avuto un esaurimento nervoso per essermi separato dalla moglie.
Quello che ho fatto con i colleghi che stimo una volta si appellava “ controinformazione “.
). . Una autorevole reazione non mancò ;
2) Nella notte tra il 12 ed il 13
Dicembre 2010 ricevetti alle ore 23, 24. 1, 4, 5 e 7 ( ma ricordo a mente le
ore, le telefonate potevano essere di più ) telefonate anonime con persona
silenziosa che interrompeva la comunicazione dopo 20 secondi, presente
come testimone anche la mia compagna e poi ricevetti
altre tre telefonate anonime il 15 Dicembre del 2010 alle ore 22 e 50,
mezzanotte e sei della mattina . La prima curiosamente arricchita dal rumore di
uno sciacquone . Decisi di non denunciare il fatto per la sua isolata oggettiva
irrilevanza, (comunque un 660 CP c’era , al minimo ) in realtà memore
dell’esperienza del 21 Maggio 2009; e della possibile instabilità
dei dati sulle telefonate … ricavabili anche dai tabulati … (
peccato che per la prima notte c’era una testimone
diretta ) . Comunicai con intenzionale ironia il
fatto, particolarmente alludendo alla non facile individuabilità del tipo di
sciacquone, . parlando sempre con il Procuratore ,
da solo.
3 bis ) Mattina del 24/12/2011 ore 10 e 30 c.a. mi
riservo di indicare colloquio .. su richiesta della a.g.
3) il 25 Dicembre 2010
alle ore 9 c.a. a casa dei miei genitori con cui avevo passato
la veglia di Natale restando a dormire a casa loro, hanno suonato alla porta
due persone così da me viste e studiate per c.a un
minuto allo spioncino ( preciso di avere 10/10 all’occhio
sinistro e sette all’occhio destro ed usai l’occhio sinistro ).Mi ero alzato di
corsa ed il letto era nella stanza davanti all’ingresso .. . Il primo alto c.a.
un metro e ottantacinque cm più cm meno di viso massiccio e capelli cortissimi,
corporatura da culturista imponente , indossante una giacchetta verde senza
braccia, sotto una magliettina rosso amaranto, lievemente sbiadito mi
sembrò, a maniche corte , braccia possenti incrociate, mano detra accarezzante
il bicipite sinistro, pantaloni color verde marcio , posizionato davanti alla
porta a gambe allargate , il secondo di dimensioni fisiche più ordinarie, a
giudicare dalla porzione del torace visibile, posizionato a cavallo tra
l’ultima rampa delle scale ed il pianerottolo, indossante una maglione color
crema, visibile solo in parte, lineamenti del viso, còlti lateralmente (vedevo
il lato sinistro) molto regolari ..
capelli corti.. Vista l’ora il giorno, l’assenza di preventiva citofonata , e
gli sguardi di reciproca intesa che intervallati, si scambiavano decisi di non
aprire. Nel frattempo dalla molto più lontana camera da letto arrivava
lentamente mio padre , 84 anni, con gravi problemi di cataratta e gravissimi
problemi di vista e senza occhiali, stupito della scampanellata mattutina. Gli
dissi , “ se cercano me .. non ci sono “ ... Mio padre non aprì e allumò come
poteva nelle sue condizioni dallo spioncino . . Poi con espressione di rabbia
mi venne a dire “ ti arrestano ” , poi
resosi conto dell’incommensurabile assurdità di quello
che diceva, storcendo il viso dalla paura disse addirittura , facendo
tutto da solo , io non parlavo, e, con un coraggio che solo
la sua età lascia perdonare “ vai via, vai via .. questi mi
uccidono anche a mè ”.
Debbo precisare a scusante di mio padre
che da molti anni è affetto da problemi arteriosclerotici. . Nel periodo
susseguente nel Gennaio in particolare sarebbe passato dal tacere/sottacere/negare/affermare il
fatto a raccontare versioni una più differente all’altra sui tratti e sembianze
che aveva potuto intravedere, le ultime versioni quasi ridicole ( vedi allegato AUDIO . Ma nella prima versione era stato
quasi ineccepibile . . Sono costretto a segnalare
espressamente che il detto genitore ha sempre negato di avere rapporti
telefonici e personali con il figlio Marco Ferraro, specie nel periodo Dicembre
2010 Marzo 2011 .e che la anomalia delle versioni succedutesi è tale, da
sembrare non giustificabile solo con l’età e da necessitare accurata verifica..
Non potrò mai più sapere se di Babbi
Natale con vestito fuori ordinanza si trattava , o di testimoni di Geova senza
cravatta, ipervitaminizzati , oppure di pastoroni sardi ,od abruzzesi, senza
pecora o zampogna . Forse sarebbe stato meglio che mio padre aprisse la porta
forse nò. .. Ma più tardi a distanza di un anno avrei trovato indizi di una sua
"appartenenza" da impiegato del Ministero dell?Interno poi andato in
pensione, , ed avuto implicite e meno esplicite ammissioni .....
5 ) telefonai credo
la sera del 29 Dicembre , dopo l’incontro che di seguito riferirò al mio amico
Massimo dei C.C. solo per sfogarmi, e perché ero convinto che lui non sapesse
cosa mi era successo e tutto sommato tenevo a chè lui sapesse, in
qualità di amico, con cui avevo fatto cene, uscita in locale, e cui avevo dato
sostegno morale in ordine alla vicenda della sua separazione. Raccontai
cosa avevo subito nei due anni passati, precisai che il contesto in cui erano
avvenuti i fatti ( cittadella militare e natura delle persone ragionevolmente
appartenenti alla storia ) era un punto di riferimento necessario. R raccontai
dei file estratti, dell’ascolto da parte della donna, a suo tempo , delle sue
mail, del suo sapere del TSo prima , della mia valutazione che di setta dovesse
trattasse, peraltro cosa detta esplicitamente a suo tempo dalla
donna , confermata come ragionevole ipotesi ora da professionisti e
persone che avevano ascoltato assemblando con metodo corretto gli esiti
dell’ascolto , , dello scenario ipotetico che
si apriva allusi esplicitamente ed incisivamente al tema che emerge
costantemente intorno alle sette, di un certo tipo, richiamando le due
indicazioni più ricorrenti a riguardo ( tonnellate di
letteratura e ricerche di giornalisti specializzati )
, precisai che il Procuratore Generale dell’epoca poteva sapere e valutare, (
per esperienza , storia e collocazione ) ma che era andato in pensione proprio
quando subivo ciò che ho sopra descritto ( cito a memoria.)
Il 29 dicembre, il professore, convocata
la parte della“mia famiglia “ che non vedevo da tempo, con l’eccezione di mio
padre e dei mie figli ( insomma convocata anche mia sorella, e venuto anche il
marito , proclamò : “ Per me il dott. Ferraro Paolo stà
perfettamente bene da ogni punto di vista . Parlate voi, chi deve opporsi e
dire qualcosa lo dica ora o mai più “ con citazione di chiaro
sapore canonico-manzoniano.
La ridicola bagarre che ne nacque
, io impassibile , vide mio cognato scagliarsi contro
mio padre e mè, urlando che tutti i problemi erano risalenti a mio padre , mia
sorella con espressione visibile ( e valutabile ) disse
che io l’avevo infastidita/impaurita con continue telefonate ( quelle
di mero saluto, ricerca di chiarimento o dialogo “ dialogo troppo spesso
sistematicamente incappato in plurimo FAX”attivato al
secondo squillo . .. ) dicendo che di mè aveva paura la mia ex
moglie e che per questo non era venuta . .. La sera prima ero
stato a cena da quest’ultima dopo aver tenuto le bambine tutto il pomeriggio e
la mattina ( sic !!! ) e mi disse che non intendeva più mischiarsi a
quella incredibile follia familiare. , ( era in
perfetta non buona fede anche lei , ovviamente ) .. A
LEI NOTA FIN DAI PRIMI GIORNI DEL NOSTRO ANTICO RAPPORTO, COSì COME IL MIO
TENERE A BADA IL TUTTO , SEMPLICEMENTE FACENDO LA MIA VITA ) . , lo dissi la
prima parte del dato, mia sorella storse il viso.. aveva
inventato una bugia costruita .
Il professore giocò una carta riservata (
sapeva della gravità dei rapporti interpersonali della mia famiglia, e del
" lavoro terapeutico" effettuato
dal primo “ psichiatra occulto “. ) si alzò
e pregò mia sorella, i miei due figli del primo matrimonio, e mio cognato di
seguirli. Non so cosa dissero, poi tornò, sancì che occorreva una terapia
familiare ( lo avrebbe capito anche un masso, visto lostato in cui erano
ridotti ) , io richiesto risposi con un “ sì certo è evidente “ che
parlava più di un comizio intero. Parlò poi brevemente con mio padre, che
ancora raccontava di come il primo psichiatra avesse impostato la vicenda, con
una apparente ignara ingenuità imperdonabile , nonostante l’età .
A distanza du un anno è emerso ben altro .
Il prof. mi chiamò. dicendomi “torna la
prossima volta , adesso non ho tempo di stilare il certificato “…indicandomi
data poi rinviata con sms.
Una sola volta mi ero recato negli ultimi
sei mesi con l’auto da mio fratello e sorella poi, di domenica pomeriggio, per
tentare di parlargli, mio fratello più accorto, mi fece parlare per 4 minuti
più o meno, salutai serenamente la moglie ed il
figlio e me ne andai. Mia sorella mi accolse come si accoglie un appestato. Mi
fece entrare , ma non parlare , tentai di dirgli che troppe cose nuove
succedevano, che volevo parlare con il Procuratore Generale, che dovevano
almeno provare a capire .. le repliche furono sì dobbiamo parlare , tu
sei gravemente malato .. e impedendomi di spiegare .. mi accompagnò al cancello
esterno dove era la mia auto, facendo un gesto reiterato dieci volte , la cui
assurdità e “follia “ mi agghiacciò. Mi accarezzava con
tratto quasi violento , nevrotico e
reiterato privo di dolcezza almeno dieci volte la schiena … mi
allontanai ancor di più sbalordito …
Un viaggetto inutile ma almeno sapevo una cosa .. le convinzioni di mia sorella
erano tali da darle un comportamento … inequivocabilmente “ patologico “ dal
punto di vista mio. . Cosa pensasse e chi continuava eventualmente ad
influenzarla non lo sò. Sò solo che relazionai
subito la psichiatra della assurda situazione (
era il giorno successivo alle telefonate anonime e la mia
compagna mi aveva seguito lì per confermarle ) .. e
che domandai con ingenuità non ingenua “ ma può essere in buona fede mia
sorella ?! “. .. rectius ma vi rendete conto in che stato è ridotta . o che grave
situazione si è creata?!
Nelle more una sola telefonata il 6
Gennaio 2011 alle ore 13 e 27 con mio cognato carica di insulti subiti (
“ frocio,
cacasotto, pezzi di merda , riferito a mè e curiosamente anche
a mio fratello,probabilmente solo perché in vacanza si era sottratto
all’incontro del 29 Dicembre, credo, ) , minacce implicite ( “ stai con le pezze al culo “ … ) ed una osservazione sulla intelligenza della
moglie che lasciava, poco poco, solo in ipotesi evanescente, supporre qualcosa
di intelligentemente realizzato . Tutto” memorizzato ” …( vedi file audio VN870017.MP3 nella apposita directory ) . …
Poi la nuova convocazione per la consegna
del certificato di perfetto stato di salute, rinviata dal Sabato al Lunedì
mattina 11 Gennaio 2011 ore 8 e 30. . Mi feci
accompagnare dai miei due avvocati., non pensando che forse avrebbe voluto
avere conferme più analitiche sulla ragionevole credibilità delle mie opinioni
sulla storia, ma valutando ( attrezzati ad una attività lecita registrazione
del colloquio tra presenti ) che c’era
qualcosa che non quadrava . Arrivammo leggermente
tardi non alle 8 e 30 indicate a mè dal prof. , che apparve irritato dal
ritardo e non solo..
Chiese l’autorizzazione a poter parlare
della mia ( avrei saputo “nuova”) situazione
Gliela conferii senza battere ciglio. Disse davanti a mè che secondo lui la
terapia ( due pasticche di litio che ero ancora costretto a prendere e che mi
apprestavo a non prendere più sottraendomi alla "coattiva "
"terapia" eliminando la minaccia coattiva correlata. per tipo, alla
interruzione della "terapia " ) non avevano più fatto effetto,
o che avevo smesso di prenderle , Che occorreva una nuova terapia , che dopo
l’incontro con mia sorella e il marito, era emerso che io ero
"deliroide" , spiegò cattedraticamente IN ASTRATTO la differenza tra
convinzioni giuste, convinzioni lecitamente errate, all’opposto convinzioni
sbagliate ed in mezzo convinzioni deliroidi, fondate su fatti non accaduti così
come percepiti o fatti solo in minima parte veri ma ricostruiti secondo logica
malata ed inaderente. E pensare che io ironicamente gli avevo appiccicato , tra
mè e mè pensando , la stessa etichetta quando impaurito e rosso in viso aveva
rivelato di “ persone pericolose " ( io sino ad allora non ne avevo mai
parlato e neanche supponevo alcune cose che avrei invece di seguito accertato )
. Disse che la nuova terapia, doveva essere tarata, e
che “dovevo” ricoverarmi volontariamente per
cinque giorni. Io pacatamente replicai ad ogni sua asserzione e poi, neanche
preoccupato dell’improvviso revirement, mi allontanai con uno psichiatra da lui
destinato, avrei saputo dopo, a convincermi della urgente improcrastinabilità,
a coazione psicologica , del ricovero “volontario “. . Parlai serenamente con
quest’ultimo.. Non era al corrente di niente. .
In mia assenza ll primario disse una
sequenza di cose IMPRESSIONANTI , descrivendo una mia situazione ormai
irreversibile, grave ,” questo disastro “ di pensiero deliroide, di
allargamento a macchia d’olio ( non essendo presente non saprò mai più se si
riferisse al mio parlare con colleghi di cui avevo stima e fiducia, anche mal
riposta, o di allargamento delle mie ipotesi o scenari, ipotizzabili e
scartabili semplicemente inserendo elementi od indizi contrari , richiamo
e rivendico il metodo ) . Peccato che ho nel PC appunto dattiloscritto e file a
suo tempo redatto circa la analisi dei dati e degli scenari ipotetici , quindi
non ero eccitato attivamente ero deliroide originario .
Parlò di necessità di ricoveri lunghi e molteplici, ,
di terapie pluriennali, di mia presunta ipersessualità (!!! è un indizio
sintomatico di gravi patologie varie, per gli ignari è
un complimento ambito .. ) ed assurdamente di mia assoluta “solitudine
“ ( avevo ed ho una regolare compagna, i mie amici che vivevano
e sono in contatto continuo con me , una vita sociale di lavoro intensa e
soddisfacente, rapporti fatti di stima e fiducia con i colleghi, la stima indiscussa del foro di Roma e
della magistratura ( anche deviata) a , interesse alla vita ed alle persone,,
una serenità interiore fondata sulla mia coscienza e sui miei valori, incrinata
solo dalla preoccupazione che la sequenza delle pressioni, non ultima quella in
atto, e nuovi fatti “ da classificare previo approfondimento “ ed interpretare,
sol che qualcuno volesse farlo , poteva legittimamente comportare).
Il prof. arrivò a parlare di “ ricovero
volontario” per 15, 20 giorni … a mia
insaputa , e illustrò altra prassi, suggestivamente impostata
come tema generale, l’appoggio
necessario al CIM ( si rinvia sotto tale profilo alla
richiesta di sequestro probatorio indicata in denuncia ) che
procede per altro , a sua volta come da prassi necessitata , a continui
ricoveri e TSO ( “bum
TSO bum TSO “ disse suggestivamente , a far immaginare la sorte di mè destinato al
CIM, e la "pubblicità" che ne sarebbe derivata. , Precisò varie
sfumature sulla presunta gravità della mia situazione definita “ questo
disastro “ , parlò di presunti buchi del mio pensiero , quali non lo disse, , solito vizio
“ metodologico “, indicò la necessità di un ricovero
lungo almeno 15 , 20 giorni e di terapie pesanti pluriennali. ( un
antipsicotico da elefanti giganti , presumo, vista la mia memoria e la mia
refrattarietà alla chimica autoritaria ) pregò “ caldamente “
i miei avvocati, vista la assunta quasi irreversibile gravità
della situazione , di convincermi.
Aggiunse anche il condimento necessario(
che rese guasta la zuppa
) affermando “ hanno telefonato dalla Procura , questo vi prego di
non dirlo però al dott. Ferraro, hanno telefonato dalla Procura dicendo che stà
facendo errori o sbagli sul lavoro, questo qui che è una persona carinissima,
deve essere un collega del dott. Ferraro, oppure il vice ….. “ etc .. .
Soddisfatto del risultato ottenuto il
prof. si allontanò per un impegno , , , stravolto e scioccato l’avvocato buono
e sensibile, interdetto e sbalordito l’altro avvocato di più antica esperienza
e forza, costruita su prove di vita e professionali, sempre persona sensibile..
…...
I due avvocati mi raggiunsero visibilmente
scossi nella saletta dove per due ore e trenta vi fù un colloquio lucido e
sereno da parte mia , con lo psichiatra neo "addetto" al mio ricovero
“ volontario “. Sempre attenti solo a confermare dati .. ma lo
psichiatra non li curava .. . .
Pacatamente ragionai su fatti, dati
oggettivi riferiti anche al mio stato personale . La situazione fù anche
ridicola, io non sapevo delle cose riferite ( ed anche da non so
chi ) sulla base delle quali aveva appena argomentato l’esimio
primario me assente , e uno degli avvocati arrivò ad intervistarmi sulla mia
vita sessuale (?!) . Risposi semplicemente , assumendo tra mè e mè che chissà
quali sciocchezze erano state propalate in mia assenza. . Nel corso del lungo
incontro il giovane psichiatra si produsse ,
in artati e pindarici sillogismi volti
a dimostrare la necessità di un mio ricovero immediato: l’immediatezza evocata era a dir
poco TRASPARENTE … , alluse a bassa voce a
“problemi cognitivi “ ( ovviamente non sapeva nulla di concreto di me e
ripeteva nozione illustratagli in fretta e furia .
). Perse la pazienza alla mia “ obiezione linguistica ”
dopo che aveva introdotto il concetto suggestivo “ spero che lei non si penta “ ( del non aver subito accertato il cortese invito ..
c’era già un letto disponibile ).. Non resse alla
mia distinzione tra sospetti fondati, concetto introdotto dal suo primario, che
necessitano di una verifica clinica , e sospetti assolutamente infondati che
necessitano semplicemente della acquisizione mera di informazioni reali
corrette ed equilibrate ( ovvero sospetti
strumentalmente e dolosamente utilizzati , ma questo non lo dissi, che
necessitano di intervento repressivo della autorità giudiziaria ).
Non riuscì ad ottenere il mio rifiuto alla
cortese proposta. Chiesi solo un rinvio per valutare la “ buffa ”
nuova situazione..
Capimmo insieme che non era più il tempo
di attendere, Dopo due giorni, seppi esattamente, al centimetro , la portata,
incredibilità, e insinuante minacciosità delle “ valutazioni” che avevano provvisoriamente
fustigato l’animo dei due professionisti..E solo l’ascolto
.possibile di queste, dopo avermi
sentito parlare per cinque minuti , . illuminerà ..
più di qualunque argomentazione .
Sul punto chiedo che agli avvocati
Minghelli e Dellomonaco, conferito qui consenso per la privacy mia, sia
chiesto di depositare la detta registrazione … . .
A catena partirono ( DOCUMENTAZIONE sulla PISTA PSICHIATRICO
OSPEDALIERA ) la nota indignata e chiara in data 12/1/2010 ,con
allegati non di secondaria importanza , nella quale, confermato l’ascolto
dell’audio da terze persone ( diverse da me ) e fattane propria anche la
interpretazione globale e singola con dichiarazione di CONDIVISIONE con il
dott. Ferraro , si ironizzava volutamente sulla “scherzosità” delle
antipatie manifestate dal primario, una prima volta, paure poi espresse in modo
chiaro e “visibile” ( ALL 18), La lettera successiva in data 18/1/2010, ( ALL
19 ), nella quale veniva comunicato l’esito della analitica relazione
elaborata su di me da insigne professionista , psichiatra, a cattedratico, (
HH) prof. G.B. Camerini anche con indicazioni precise sulla “presunta” (
inesistente ) patologia a monte e la contestuale comunicazione che altro noto
professionista ( FF) prof . Bruno Francesco aveva
avviato la verifica del mio stato presunto di non salute, prendendomi in carico
con esito finale di relazione. ( al termine dei complessi test programmati ed
avviati e previ adeguati colloqui. proseguiti con la ( GG ) dott.ssa Veneruso
Daniela . Altra questione è perchè io scelsi , cognita
causa, il prof. Francesco Bruno , e con quali .. "più ampli
" obiettivi ... e per quali commendevoli fini di "
approfondimento " .
A chi mi obietta che avrei potuto farlo
prima replico , io ho fiducia profonda nelle
istituzioni e nello Stato ed anche nelle strutture pubbliche, non certo
"acritica" .
In data 19 gennaio 2010 perveniva la presa
d’atto da parte del primario del Sant’Andrea, che introduce la " informazione" che
“ ente di riferimento per ulteriori possibili sviluppi .. è il Dipartimento di salute mentale di
residenza “ , e che “ potranno essere assunte le informazioni del caso “
a riguardo . ( Si veda richiesta di sequestro in
denuncia ). Anche questa ultima
"intimidazione" a futura memoria avevo dovuto subire .
In data 20/1/2010 è stata depositata la
allegata nota diretta al Procuratore della Repubblica e al Procuratore Generale
della Repubblica ( ALL 20 ) circa i fatti indicati ed emersi dalle
dichiarazioni del primario, che nelle mie intenzioni era un primo tassello
fondato su precisi dati concreti valutabili e verificabili.
.Nel frattempo era stata inviata
una relazione dell’ufficio della Procura al CSM., non so la data esatta ,
ma sarebbe utile fare una analisi temporale della
sequenza relazione-invito al
ricovero . Non intendo oltre tediare con il racconto analitico del successivo,
pressante, irato, , meno argomentato, duplice “ invito ”
subìto in ufficio a ricoverarmi in stato “volontario” ,ovvero a prendere 15/30
giorni di congedo ordinario, “ ma " debole" ,
“curiosamente” per i tòni , ,
proprio anche sotto il profilo giuridico …..
a notizia pervenuta dello stallo non preventivato, e a cavallo delle novità
ulteriori suindicate.
Seguì uno scambio illuminante . di note tra avvocati , FAX in data 2/2/2011 ore 18 e 51
( pervenuto il
giorno prima della convocazione presso la Procura Generale del solo AVV.
Minghelli Gianantonio alle ore 11 del 3/2/2011 ) inviato dall’AVV. Antonia Di
Maggio , che dichiarava di agire per conto di alcuni parenti , Un
fax tanto allusivo, implicitamente violento ed intimidatorio e volto a
liquidare con diffide i mie avvocati, salva conclusione melliflua, e tale da
far ritenere opportuno l’approfondimento circa la paternità dello scritto e del
mandante . Insieme a loro fu infine redatto
il sereno ed equilibrato fax di risposta
AVV Minghelli in data 4/2/2011... . Entrambi i fax riservati non sono estensibili in sede giudiziaria ,
a meno che la autorità giudiziaria ne disponga il sequestro, che io chiedo,
unitamente a documenti e fascicolo esistente presso lo studio dell’ AVV.
Antonia Di Maggio , ,)
Venne consegnata infine ulteriore relazione psicometrica di
altro psichiatra criminologo ( FF) prof . Bruno Francesco e della psicologa (
GG) dott.ssa Veneruso Daniela,, relazione anch’essa come l’altra escludente in
radice qualunque patologia di qualche
rilievo psichiatrico a valle ed a monte . ( ALL 20 bis e 20 ter , in busta
chiusa separata ), fatta eccezione per lo stato di ansia da “vissuto”
accumulata nel Dicembre 2010 e Gennaio 2011 e per una "rovesciata
" e capziosa allusione ad un rapporto "pseudonevrotico " mio con
i miei parenti . La reale situazione era completamente rovesciata e
appena lessi il tutto capii che avevo fatto bene a scegliere il " famoso
" Francesco Bruno e che frequentando il suo studio avrei probabilmente
capito molte cose come era mio intendimento . Era evidente che
veniva lasciata aperta la sponda della PISTA PSICHIATRICA FAMILIARE esattamente come orchestrata da Luigi
Cancrini . Il tutto confermatosi ex post e testimoniato anche da un diario che incautamente richiesto dal
predetto a mio padre, a mia insaputa e addirittura dal Natale 2008, ma a me
consegnato il 23 Dicembre del 2011 in un attimo di stordito pentimento di
mio padre costituisce anche una prova di come si mosse il detto
"psichiatra psicologo ipnoterapeuta " . Per quanto concerne invece il
fatto, alcune letture e la gravità confermata dei fatti ivi indicati .. lettera durissima recente di vari
avvocati che illumina di luce i fatti .. ) .
Nel frattempo , preso atto della forza
delle pressioni intuite dagli avvocati , ma
soprattutto del loro ruolo ormai di testimoni , ho fatto presente ad entrambi
che ormai dovevo rinunciare alla loro assistenza diretta, e mi sono
rivolto ad altri professionisti in
previsione della necessità di una loro assistenza, in qualità di parte offesa .
Tutto quanto depositato è da mè solo direttamente stilato e dattiloscritto .
VII. LA INFORMATIVA AL CSM . LETTERA DI
ACCOMPAGNAMENTO. LA PISTA ISTITUZIONALE 2
Dalla nota di accompagnamento a firma del Procuratore Capo,
in data 13/1/2011 evinco che sarei
sembrato, negli ultimi giorni,antecedenti e sino al 12/1/2011 in
stato eccessivamente ansioso
, e che questo giudizio evinco sarebbe stato condiviso o dal Procuratore
Aggiunto Rossi Nello , e dal Procuratore
Aggiunto Pierfilippo Laviani, dal Procuratore Aggiunto Saviotti
Pietro , nonché dal PM dott. Pesci …
La nota costituisce conferma indiretta
della natura, destinazione e interpretazione dei
fatti, solo in parte già indicati avvenuti in
sequenza dalla metà del Dicembre 2010.e culminati con il "comprensibile" "revirement" del dott. Girardi in
data 11/1/2011 ( " questa vicenda
è affollata di persone pericolose " . Peccato che la sequenza
, attentamente valutata, con rigore logico, classificazione degli
stessi fatti , sia stata da mè individuata, mèmore, come non frutto di
minacce, destinate a prosieguo o ulteriore aggravamento ,
ma di iniziative , non
meglio attribuibili od attribuibili ai diretti interlocutori, , e
per questo non fatta oggetto di separate , frammentarie e
incomprensibili singole denunce da parte
mia alla autorità giudiziaria. Della mia precisa, lucida e
consapevole valutazione testimoni
i miei ex avvocati Minghelli,
e Dellomonaco e la dott.ssa Patrizia Foiani . ( basterà
domandare loro perché decisi di non denunciare meri fatti slegati e neanche le
telefonate anonime, confermate anche da testimone diretta ) .
Richiamo inoltre alla mente il colloquio
consapevolmente “ironico “ con il Procuratore da solo ,
circa le telefonate anonime patite , con allusione a
dibattito sulla natura dello sciacquone tirato nella terzultima telefonata
anonima, Peraltro signora addetta alla segreteria
particolare assistette alla
mia serena richiesta di
dialogo personale col Procuratore, erano circa le 18 di sera , così
letteralmente formultata “ Procuratore
le debbo parlare di cosa da ridere , per farle fare un po’ di risate “,
e rammento a chi legge come il Procuratore dinanzi alla detta
impiegata della segretaria abbia interloquito, “ “ e
facciamoci queste risate “ implicitamente invitando
la signora a lasciarci soli.. Altri colloqui personali con il Procuratore sono
riferibili in altra sede . ,
La mattina stessa avevo volutamente
riferito al Procuratore delle telefonate anonime, presente il Proc. Agg.
Saviotti Pietro ed una signora da me non conosciuta come appartenente
all’ufficio, e dinanzi ad esse indicai solo con tono serio e
non irridente che avevo ricevuto tali telefonate, il
Procuratore, mi invitò a denunciare il fatto , ed io mi
rifiutai facendo segno con la testa inequivoco, e duplicemente allusivo, , ero
alle spalle del dott. Saviotti, e mi allontanai , salutando con garbo i
presenti.
Un solo altro colloquio con
il Procuratore, in presenza dell’Aggiunto Laviani ebbi , e nel
corso di questo il Procuratore disse che potevo essere in ansia ( faccio
presente che in concomitanza , pochi giorni prima , il dott. Girardi, oltre a
fare le prime significative ammissioni, aveva dichiarato che sul mio attuale
stato di salute non c’era alcun problema, ad alta voce, in modo inequivoco, ed
io ero rasserenato dalla svolta che indicava un prendere le distanze dal detto
professionista, in quella sede , dinanzi all’aVV Dellomonaco, precisando che la
vicenda era affollata da persone da lui definite “ antipatiche “
e che proprio nel periodo del’incontro ultimo riferito il dott. Girardi avrebbe
poi parlato di “persone pericolose e invocando
la denuncia di ciò da parte dell’AVV Minghelli, come cosa che “ gli avrebbe
fatto piacere “. Quindi come è possibile prima facie capire ,
io ero in una condizione psicologica a quella data ,
favorevole sollevato dalla nuova situazione..
Non ho avuto mai paura né sono persona avvezza alla
paura , avendo nomea di persona, forte leale
coraggiosa , e magistrato sereno ed equilibrato sul mio lavoro, indiscussa
salvo gli attacchi deviati e strumentali .
Con il dott. Saviotti ho avuto solo tre
brevi colloqui, nel corso di uno dei quali, accennai, al contesto in cui mi ero
trovato, vicenda a monte, feci due o tre cenni su ciò che avevo subito, e poi
parlai nel secondo colloquio della in usualità della unica telefonata ricevuta
in vita mia dall’ex Procuratore Generale , Telefonata ineccepibile , con complimento
esplicito in ordine alla mia ( speciale , lo aggiungo io perché si ricavava dal
tono sincero “ sensibilità ed intelligenza “. La parola sensibilità non mi
risulta ricordata dal mio assistente che assistè in viva voce
alla telefonata . Allego dichiarazione da mè richiesta
al sign. Gnocchi Amedeo ,( ALL 21 )
e da lui redatta e consegnatami a mia richiesta .
. Preciso che oltretutto sentii un rispetto e stima, particolari. Che si
tributano a chi viene riconosciuto come persona , prima che come magistrato, e
mi sembrò un giudizio attuale . tributato da uomo di grande esperienza .
Col Cons. Laviani ho avuto colloqui
amicali, interrotti il
20 dicembre .2010. Mi disse che si sapeva e che lui
sapeva , e sembrò riferire opinione di altra fonte , al volo, prima
che continuassi a parlare, di iniziale sensibilità
affettiva ed emotiva ai fatti, parlò di “mia sconfitta ”
, e mi consigliò di andare avanti in silenzio , il
tempo avrebbe sanato ogni incomprensione ed ombra ,artificiale anche
con la mia disastrata “famiglia” ( e parlo di disastro avvenuto dal 2009 in
poi, non dello stato dei alcuni familiari pur certamente antecedente. All'uopo una lettera di importanza
fondamentale , redatta da mio padre e che testimonia dello stato e dela gravità
della situazione di mia sorella ).
. . Ma non replicò dinanzi ai miei
ragionamenti anche solo etici sul mio dovere di 1. uomo , 2. magistrato , 3 . cittadino 4. intellettuale
con separata sensibilità storico-politica .
Tutti e quattro i livelli in gioco gli dissi ESPLICITAMENTE .
. Col dott. Pesci ho interrotto ogni rapporto
telefonico/incontro dalla prima decade dl Dicembre 2010, fatta
eccezione dell’incontro casuale insieme al cons. Nello Rossi in data
immediatamente successivo al fallito tentativo della struttura del’Ospedale
Sant’Andrea posta in essere l’11/1/2011, incontro il cui
tono e contenuti ho riferito , io allora in
perfetto silenzio , solo avendo sottolineato della esistenza di una particolare telefonata
al dott. Girardi..
Con il cons. Rossi, prima di Natale del
Dicembre 2010 ho avuto un solo incontro insieme al Procuratore, sul
cui contenuto mi riservo di riferire in altra sede. . Da solo
con LUI ho avuto due successivi colloqui, tali da mostrare serenità,
consapevolezza ed equilibrio , che dettaglio con memoria “digitale "
In seguito avrei attentamente
"sorvegliato Stefano Pesci e nel contesto del virulento
attacco da più fronti alla mia persona avrei acquisito elementi di importanza
centrale .
VIII. LA INFORMATIVA AL CSM .RELAZIONE
ALLEGATA ALLA LETTERA DI ACCOMPAGNMENTO
Per quanto concerne la relazione di
servizio prima inoltrata al CSM con lettera , PISTA ISTITUZIONALE 2 , essa appare: a) stranamente
poco dettagliata su specifici
e concreti fatti da mè indicati solo
al fine di far capire in quale storia mi fossi trovato, ,
b) in parte erronea ,
ma ritengo per la concitazione nel
prendere appunti ,c) in parte contenente equivoci ,
d) in parte con allusione , inspiegabilmente, a
passaggi che non sono da mè rammentabili (
di testimoni di Geova in particolare
avrebbe parlato curiosamente solo mio padre, con osservazione illogica ed
inaderente ai fatti, ( puntuali osservazioni ho fatto in altra sede
) , Mai avrei potuto parlare a Massimo di presentazionie
dei due, aldilà della porta e poi, assurdo tra gli assurdi di presentazione
alternativa ( o siamo l’uno o siamo l’atro, testimoni di geova o rappresentanti
di vendita di aspirapolveri , di Natale ?!?!? )
i due erano in silenzio, si scambiavano sguardi di intesa e nessuno parlò con
loro né loro dissero nulla . Anche qui giustifico la
incredibile ed inattendibile imprecisa indicazione, solo per la concitazione
nell’annotare , e poi per la concitazione nel redigere
relazione di servizio che risulta redatta
nell’immediatezza poi rivista ed integrata con fatti successivi,ricollegati a
colloquio telefonico ulteriore, infine arricchita con dati e fatti risalenti al
Novembre 2008.
A TAL RIGUARDO METTO ESPRESSAMENTE
IN RISALTO che a fronte di una relazione di
servizio quale quella stilata
in data 29/12/2010 la nota di accompagnamento della Compagnia CC
Trastevere è in data 11/1/2011 e
pervenuta il 12/1/2011. UN DATO MERO CHE CHIEDO DI CONSIDERARE
ESPRESSAMENTE.
L/a relazione di servizio,
pretermette, i ripetuti almeno due, , leggermente
accorati ma sensibili, . . riferimenti iniziale e finale ,
alla natura di colloquio telefonico con amico , e non indica che io espressi
certamente / almeno in apertura e chiusura: : il
mio fine: RIFERIMENTO INIZIALE LETTERALE E “
Massimo, ti telefono dopo tanto tempo solo per farti sapere chi è ancora e chi
è sempre stato il dott. Ferraro e quello che mi è successo OMISSIS “ In
primo luogo io parlai per telefono di Panagini Paolo, ingegnere informatico
abitante e titolare di ditta in Voghera, , in premessa quasi
subito, ( quale persona che la donna aveva frequentato tra fine
2006 ed inizio 2007 ), e che la donna mi aveva indicato come in
rapporti coi servizi. Ho chiarito il tutto in , separata sede, , che lo avevo
contattato, per illustrare la possibilità, di inserimenti e contatti della
donna , e giammai ho postulato una
frase del tipo “ questa storia andrà a finire male tenendo
anche in considerazione il fatto “ . La
frase è sintatticamente per
collocazione per connessione non aderente
a quanto ho detto. ..Anche qui la mera annotazione sfusa su un foglio e la
vicinanza di parole deve aver contribuito al curioso accostamento sintattico,
operato in buona fede da Massimo. . . A prescindere dal fatto che il dott.
Panagini mi sembrò persona sensibile, equilibrata e
perbene .
In secondo luogo non
può essere vero che io avessi parlato di
sètta , sia nella denuncia originaria (
non subdoravo una tale ipotesi sino alla prima decade di Dicembre : telefonata
della donna, sms del 13/12/2009, comportamento del gruppo all’uscita dalla
abitazione, analisi ancora incompleta e dubbiosa dell’ascolto dell’audio,
assenza di analisi culturale e di riscontri anche mediante ricerche su INTERNET,
bibliografiche etc ) che a voce con
Massimo, perché per l’appunto nel Dicembre 2009 si interruppe ogni rapporto con
lui, per intervenuti ordini superiori .
. E proprio per questi in effetti nella telefonata dell’29/12/2010 gli citai la
circolare del Ministero dell’Interno, ERA LA PRIMA VOLTA
CHE PARLAVO DI SE’TTA CON LUI. .
Anche qui la sovrapposizione dei ricordi
potrebbe giustificare l’errore di anticipare una notizia da mè
potuta riferire a lui mai nel Novembre 2008, NECESSARIAMENTE.
In terzo luogo , dissi che non
solo avevo ascoltato una allusione
pressante ad un TSO, dalla voce al telefono di un magistrato della
PROCURA,.ma soprattutto che la Ragucci
sapeva già del mio destino sin dal Gennaio del 2009 .
E “ ricordo ” che un po’ allibito ed
un po’ preoccupato, Massimo replicò con voce colpita, forse solo di stupore
“ già lo sapeva .. ?” “ .
Per quanto riguarda il racconto di Massimo
dell’episodio del Natale 2010, mattina ore 9 c.a. nella relazione non vi è la
descrizione di due uomini, che invece io feci , dettagliata , con
riguardo all’aspetto, dimensioni e tratti fisici generali ,
, parlando di pantaloni verde marcio , color tipo militare, al plurale ma
intendevo paio di pantaloni e sempre di maglione con riferimento ad uno solo
dei due ( questo anche può essere stato un equivoco
linguistico o da annotazione concitata, deporrebbe a favore di ciò la mancanza
di due tratti descrittivi intervallati dalla presenza di due altri tratti
descrittivi ). ,. . Assolutamente “ non
ricordo” dichiarazione circa la loro
natura ( dichiarata ?!?! ) di testimoni
di Geova o rappresentanti di vendita di aspirapolveri, godo
di una particolare memoria , più volte “specificata “ e
se mai le avessi fatte , sarebbero state PATENTEMENTE IRONICHE ,
e altro non avrebbero potuto essere , secondo logica, e stile
del sottoscritto, . NON DISSI CHE
NON APRII LA PORTA PER PAURA , MA CHE
LASCIAI A MIO PADRE L’APERTURA DELLA PORTA ( a
lui non l’ho detto , ma a mio padre dissi , se cercano mè non ci sono . Mio
padre decise di non aprire sempre in silenzio rimanendo e tentando di osservare
i due dallo spioncino della porta , ed il racconto preciso
al centimetro di tutto quanto èp successo
è stato destinato ad altra sede =. Il mio recarmi nello stanzino elle scarpe e
degli attrezzi non fù però destinato alla ricerca di scarpe , ma anche questo
non l’ho detto a Massimo, né lui lo sa. .
Richiamo all’attenzione
la mia riserva di riferire direttamente su un dialogo del 24 Dicembre 2010
mattina . Depositata in
separata sede. .
In ordine alla telefonata ricevuta il 29
Dicembre mattina in mia assenza e poi rieffettuata al dott. Vecchione, ex
Procuratore Generale all’epoca dei fatti , la sua storia e conoscenza di
ambienti poteva essere significativa, anzi . dissi errando ,
“ è andato in pensione nel Maggio 2009 ” e
Massimo precisò “ è andato in pensione nel Giugno 2009 “
, così a lui risultava.. Comunque era la prima e ultima
telefonata al cellulare in vita mia con il dott.
Vecchione.. Ma allego relazione del sign. Amedeo Gnocchi CHE
ASCOLTO’ LA TELEFONATA DAL VIVO ,. Sulla telefonata spiegai
che essa non appariva comprensibile per il contenuto ( di un fatto
procedimentale, non parlai e non avrei mai parlato, anche perché il
Procuratore mi anticipò la
richiesta di telefonare a Vecchione , mi fornì un foglio relativo ad
una notizia di reato per infortunio, , ed io lo restituii nella
seconda metà dicembre spiegando che di mero infortunio
già trattato con 415 bis CP si trattava e spiegando con tutto il garbo
possibile che non avrei riferito a persona non interessata, mai per telefono e
concludendo che lo invitavo se riteneva a prendere lui
contatti con il richiedente , in modo
definitivo e direi deciso ). . ..
Io dissi a Massimo che all’epoca volevo
scoprire se e quanto la donna ed il figlio fossero succubi della situazione (
si ricordino le molteplici allusioni della donna alla “situazione ambientale “
.) ASSOLUTAMENTE non riferii
il ragionamento all’oggi IN NESSUNO MODO. Per
la semplice ragione che non ho alcun rapporto, legame, pensiero collegato a
quella donna da oltre un anno e mezzo e che le vicende mi hanno costretto a
seppellire l’affetto che nutrivo per quel bambino di dodici anni, allora,
sensibile ed intelligente, anche perché infine nutrire
curiosità a riguardo, da parte di chi ha ricevuto dichiarazioni dirette,
allusioni impaurite e sentito e verificato atro sarebbe insensato. .
Ma tale notazione mi
colpisce , con stupore …e
grande stupore, direi, .. anche qui forse il dialogo concitato e la
sovrapposizione della tempistica giustificano . ma tutto p otrà
“ essere verificato “
Sui 45 file ( 37
spezzoni audio estratti e 8 originali ) precisai invece CHIARAMENTE CHE
PERSINO LA DONNA ASCOLTANDOLI AVEVA AMMESSO IN MAIL OLTRECHE’ A VOCE CHE SI
SENTIVANO , precisai in equivocamente che ALTRI AVEVANO SENTITO I FILE E
CHE ORA AVVOCATI, UNA DONNA OLTRE AGLI ORIGINARI UDITORI ATTENTI NE
CONFERMAVANO ASCOLTABILITÀ E INTERPRETABILITÀ. DIRO’ di più: dissi anche che
altro maresciallo dell’arma aveva sentito in tempi non sospetti e che aveva
capito interpretato e valutato in via di ipotesi destinata a verifica ciò che
si sentiva . . .
Non parlai di “ testamento verbale “
( la frase è un non senso giuridico ,
ridicola in bocca ad un giurista già cultore del diritto privato ) ma dissi
“ testamento morale “ , e
posso aver pronunciato male la parola o a tutto concedere, salvo verificare, si
può essere verificato un lapsus, questo sì:, tutto stà nel chiarire da parte di
chi … : La frase in coerenza con il fine amicale della chiacchierata, un pò
pretenziosa, SIGNIFICAVA “ ricorda
chi sono e che magistrato sono” ed era a lui
rivolta come amico che non aveva colto la portata etica e morale di quello che
feci allora. Era un rimprovero ,
indicava che avrei non inteso riprendere rapporti con lui .
Non ho mai detto
che non avrei
portato rancore, , non conosco
dentro di mè questo sentimento e NON USO TALE PAROLA, , ma
invece in una seconda telefonata pretermessa da
Massimo, lunga , con il mio
cellulare, , ero al ristorante, e potrà essere,
anzi verrà ragionevolmente riscontrata nella sede
competente, se ritenuto utile, , mi sono stupito che lui avesse effettuato
relazione di servizio, anzi rabbuiandomi vistosamente, gli spiegai
ESPRESSAMENTE anche un po’ alterato, che una relazione di servizio , senza
analitica precisazione del tono, finalità ed in ipotesi senza indicazione del
mio atteggiamento concreto volto solo a far capire a Lui la concretezza della
mia vicenda, come amico , , impostata genericamente , avrebbe potuto rivolgersi
a mio danno. MAI HO DETTO che ero o sarei stato
contento e tanmeno che “ perché “ qualcuno sarebbe stato
contento in quanto qualcuno avrebbe dato più credito alle sue ( ndr, mie )
valutazioni “ , e semmai lo avessi detto sarebbe
stata una frase polemica e carica di polemica indignazione .
Anche un po’ ridicola la frase , a pensarci “ più credito da una conversazione
amicale con un amico che non si occupava di nulla più ?! Non basta un
magistrato che denuncia formalmente fatti precisi ?” quella frase
riferita non ha un senso .. non
fù detta ma fosse stata detta nella concitazione sarebbe stata una provocazione
indignata . Anche qui la concitazione del ricordo può spiegare la imprecisione
nel riferire la sola frase, , di un colloquio durato almeno
20 minuti , e centrato SOLO sulla mia anche offesa non
condivisione della scelta di fare una relazione di servizio su uno sfogo
amicale. Eù’ a quel punto che Massimo mi disse “ io ho
riferito a voce, poi mi è stato ordinato di redigere relazione . di
servizio “ precisando che lo aveva fatto “ anche
per tutelarmi ” ( SIC ?!?! . E qui la mia , ovvia,
lunga, incisiva, forse prolissa, argomentata e dura obiezione precisando
“ sono persona che sa perdonare errori altrui, in buona fe de “
. Ma sovviene il ricordo risalente al 2005 di uno stemmino sulla giacca di
Massimo, a suo tempo un gesto suo, per farmelo notare , e la specificazione che
era il simbolo di un ordine militare .
Conclusi perciò la telefonata alterato e deluso, sul piano
umano, mantenendo un atteggiamento leale . Di qui la “sintesi” “ non portare
rancore “ redatta,. E difatti sintassi, frasi , loro sequenza costituiscono una
“ libera
sintesi “ . il piatto davanti mi si era freddato e
il cameriere davanti nel ristorante ormai vuoto , mi guardava allusivo al tempo
sprecato al telefono.
Vi è stata una terza telefonata di
puro sfogo , era appena rientrato a casa effettuata
dal telefono di casa mia , solo
perché ero a casa , sul divano, con accanto il cordless ,
in cui dissi ancora deluso da lui, guarda che tutta Cecchignola sà, che solo
una ricerca su INTERNET permetteva di raccogliere indizi , e con tono
immaginabile , ripetei, se proprio dovevi fare una relazione di servizio ,
avresti dovuto riferire fatti concreti, indizi, dati reali, che io non avevo
inteso comunicargli se non per dargli la possibilità di capire cosa mi era
successo ( allora assumevo no sapesse o potesse capirlo ) , provocatoriamente,
gli dissi bastava verificare la posizione di donna al primo piano, gli
dissi che i CC della stazione Cecchignola ,erano intervenuti per la grave
situazione familiare, e provocatoriamente gli dissi ad alta a voce ,in una
sequenza inequivocamente volta a fargli capire la mia indignazione
“ falla se ritieni una relazione di servizio,, ma
non la fare .. io solo all’amico parlavo e parlo ….
“ e stava a casa sua . . Anche qui un rimprovero .. morale …
fù lui a interrompere la telefonata allegando che il suo cellulare era scarico
.. ma la telefonata fù chiusa sul mio chiarimento DEFINITIVO .
Infine di “ pericolo di vita “
mio .semplicemente . non mi curo ,perché
il coraggio è uno dei doveri di un magistrato, ma della verità sì, quella
accertabile e concretamente valutabile..
Delle due successive telefonate di sfogo
non ho riferito al CSM, perché mi sembravano non conferenti, ora ho letto la
relazione di servizio con appendice, a doppio stadio, prima
citavo sommariamente a memoria .. Ora con la esattezza resa
necessaria . .
Nella seconda parte aggiunta , leggo che
io avrei solo parlato al Novembre
2008 di pericolo perché la donna avrebbe
potuta essere trasferita contro
la sua volontà all’estero . IO dissi allora e ripetei che era urgente avvisare
la donna, per la eventualità che potesse porre in essere
ulteriori condotte, condizionata ( si veda sms citato in prima
parte ed allegato ( si chiama pericolo di reiterazione, salva
la " trasmutazione psichiatrica" del
significato giuridico preciso delle parole ) , ma parlai e scrissi ,
non di trasferimento all’estero ,
ma di un preciso sms , a lei
diretto, che avevo potuto leggere ,. In detto SMS, pervenuto proprio in quei
giorni, da un numero di cellulare che non memorizzai, scritto da donna, con
participi cioè, declinati al femminile, si proponeva ad essa di
partire, per un viaggio-stage in
Germania e Francia, e si sottolineava che la destinataria dell’sms si sarebbe
divertita. E si sarebbero divertite.insieme. . . L’sms,
era inviato ad una casalinga, con titolo di studio secondo anno di scuola
superiore, “madre di un bambino , che
non si era mai mossa da casa , e mai
all’estero , a mia saputa . Il contesto in
sui si inquadrava l’sms ?!, le registrazioni in cui si sentiva
solo una donna che scolava i broccoli. . Stage
sulla specifica tecnica all’estero, era dato presumere ?! :Mi si
passi l’ennesima ironia, per stemperare,…
Non lo potevo sapere , ma forse l’intervento dei CC, ,
che stabilirono “l’infondatezza” della notizia, la
sera stessa, recandosi a trovare a cena la donna a casa dei parenti (
neanche avessi detto che aveva il biglietto aereo in mano, e poi, se si và a
parlare con una potenziale parte offesa a cena dai suoi a cena dai suoi la si
trova ) un effetto positivo lo ebbe . Solo che io avevo
fatto presente a voce di avvertire la donna che dalla registrazioni sembravano
emergere attività di “trattamento”.
Una notizia da mè
appresa solo oggi con la lettura della relazione di servizio ora mi pare
importante e conferma un fatto non secondario e . “ avendo già appreso
i timori rappresentati dal dott. Ferraro ..
OMISSIS . Aveva proprio per
qu esto deciso di trasferirsi dalla
abitazione di via dei bersaglieri “. Questo
è ve ro io avevo timore, lei … aveva paura
DICHIARATA .. , si trasferì dalla madre e
cambiarono apposta le chiavi di casa … . In
separata sede è a disposizione tra i tanti dato
audio relativo alla violenta pretesa restituzione di chiavi, summenzionata. E
che la presa di possesso della casa e della donna ivi abitante fu realizzata
poi è un dato certo .. meno per chi non ha inteso indagare .
UN BREVE RIEPILOGO CONCLUSIONE AL MARZO
2011 .
1. Il dott. Ferraro Paolo , in
qualità di cittadino “ particolare “, venuto a vivere nella palazzina di via
dei bersaglieri n. 118 aveva nel Novembre 2008 ipotizzato un quadro indiziario
suscettibile di vaglio, circa i fatti di cui al primo capitolo, essendo anche
testimone diretto di moltissime notizie dati e fatti minori e non. .
2. Essi attenevano prima
facie alla concretamente ipotizzabile esistenza di un gruppo
organizzato , sètta, le cui pratiche attività, la relativa illiceità e i cui “
coinvolgimenti “ emergevano ( diciamo, quantomeno come
indicazione ,, , ancora una volta “eufemisticamente”) ,
da tutto l’insieme degli elementi acquisibili e correttamente ordinati …
La sola corretta analisi del linguaggio,
dei comportamenti collettivi e della donna, e della tipologia delle presenze ,
anche minorili, consente di affermarlo su un piano indiziario con verificabile
ragionevolezza. Altra cosa certo è il raggiungimento della prova piena.
3. Il gruppo era ubicato nel
cuore della cittadella militare, e militari ed ufficiali
di vario impiego ( di cui non posso conoscere con
certezza il grado, la qualifica ed il numero totale ) ,vi erano ragionevolmente tra g li
appartenenti uomini, oltreché un ingegnere , così almeno indicato nelle
registrazioni del lunedì ultimo , e in via di mera ipotesi un
medico, il medico di famiglia che era stato riferitomi essere l’amante della
inquilina del piano di sotto, a suo tempo definita moglie di uno “scambista “
dalla solita efficace ed irriverente OMISSIS . . .
4. Il gruppo era vistosamente
organizzato e ciò emerge anche solo dalla analisi dell’audio relativo alla
uscita dello stesso di casa il martedì sera: sequenza di ordine/avviso ,
( “ ah ecco torniamo indietro, io vado ..ritorniamo indietro
.. capito ?! ) comandi semplificati alla donna in posizione
di vistosa passiva soggezione e le risposte àtone, nonché il suo precedente
stravolto comportamento vòcale, non lasciano spazio a
dubbi .significativi che reggano a contro
obiezioni logiche. E il gruppo faceva “attività .“nella
cittadella militare , nella abitazione int 6, e nello
spazio di mezz’ora in cui un magistrato convivente
con la donna era andato a prendere il figlio di lei uscito
dalla lezione di tennis !!! .
5. Al magistrato denunciante
veniva detto già a pochi giorni dalla denuncia, togliti di mezzo da questa
storia e le vicende procedimentali sono ormai consolidate nel
fascicolo che “ esitava in una rapida archiviazione “
vedi provv.. disciplinare citato. .
6. Tra gli appartenenti donna,
anche la autorevole signora SCORTATA all’esterno
della palazzina che già il 13 Dicembre 2008, nella casa ove abitavo fino a 20
giorni prima, affermava con una voce sicura calma , e professionale e con frase
di amplia portata , rivolgendosi alla OMISSIS , e dandole del Lei “ Stia
tranquilla ..signora è tutto a posto “.
7. Da allora in poi
sconvolgente incontro con lo psichiatra che destrutturando artificialmente dati
e fatti, letteralmente supportò la donna, , che negava, sentita dai CC, ma
dentro era invece “ come descrisse nell’sms del 13/12/2008. e minacciata e
pressata, come disse a mè, allora nel Novembre 2008.
8. Lo psichiatra , psicologo ed ipnoterapeuta condusse
la psicologa assistente a cambiare o non sostenere altra opinione. E la OMISSIS
scriveva già l’8/1/2009 di recarsi a tutelare la mia
persona” . Poi lo psichiatra “r elazionato “
dalla psicologa e certamente anche da altri ,
gestì il rapporto con i miei due fratelli ed infine con mio figlio Fabrizio e
mia figlia Federica, infine a cosa fatta , con mio padre . L’avvocato di fiducia
mi accompagnò a ritirare il camper il giorno di Natale e sparì sino al maggio
2009 quando venne a sapere degli audio estratti e degli sms e mail della donna
.
9. Il sottoscritto mai fù
sentito, ma tenne aggiornato su tutto il Procuratore con una ingenua e zelante
lealtà. Infine pregiato, prima del furto di specchietto anteriore sinistro e
graffiti su polvere, sul camper , poi dell’omaggio della sdraio bruciata e del
sigaro da lui “inventati” , espresse la necessità di porre a conoscenza dei
possibili dati di riferimento la Procura di Perugia.
10. Ha subito, a distanza di un
giorno dalla sopra indicata manifestazione di mera intenzione., una
coattiva proposta blitz di TSO patentemente
illegittima, e illegale , ( rilevando comunque la
induzione in clamoroso falso ideologico della certificante psichiatra, qualora
non se ne acquisisca la prova della diretta mala fede ovvero ,in ipotesi
mediata dalla induzione in errore anche dei “parenti “ coinvolti) Lo psichiatra
Cancrini Luigi ha affermato nel Giugno 2009 o fine Maggio 2009, parlando con il
mio genitore “ALT signor Ferraro, la responsabilità è mia “ .
11. Tutto lascia ipotizzare che
lo strumento era già predisposto sin dal Gennaio 2009, e che tutto si fermò,
anche depositata da mè la prima perizia fonica di parte .. ( MAIL citata dell’
8/1/2009. e SMS del pari indicati ). .
Sulla base di quali valutazioni,
preparazione e ruolo attivo o meno di chi agisse anche nell’ombra a copertura
di quali interessi o di quale scenario più amplio, emergerà mi auguro in modo
esaustivo ma anche se non emergesse con prove conclusive, io ho assolto ai miei doveri
di cittadino e magistrato ancora una volta. E mi rendo conto di quanto
complessa e difficile sia una indagine del genere .
12. Ho subito nel 2009 incontro con lo
psichiatra Ferracuti, la cui “relazione” sarà acquisita agli atti del fascicolo
e poi diagnosi di psicosi reattiva ( S,A.I: senza altre indicazioni) assolutamente incongruente con
i dati acquisiti ed acquisibili, con le verifiche effettuabili, , con la mia
vita e caratteristiche comportamentali tra il Gennaio ed il Maggio 2009 in
particolare. , con un ruolo incredibile di “alcuni” parenti cioè dei “ fratelli “
che non vedevo da anni con una sola eccezione per la sorella . e di un figlio
di primo matrimonio visto tre volte nei precedenti sette mesi, in costanza di
rapporti sociali sani e di attività di lavoro, con ottimi
rapporti con tutti i colleghi , e con quello
che mi seguiva passo passo “ umanament e
“). .
13. Dopo una “terapia” ed
una esperienza che avrebbe annichilito chiunque ,e
i cui effetti di abbattimento personale vennero notati da tutti i tanti che mi
conoscevano e volevano bene , , lavorando però in ufficio il giorno della
,dimissione, come il giorno prima del ricovero, ho già subito l’avvio (
formalmente necessario e certamente legittimo sul piano del CSM, ignaro dei
fatti sottostanti ) di una procedura per dispensa a più tranche , e sono stato
tenuto sotto “controllo” sino al Dicembre 2010, da una struttura ospedaliera,
con le modalità che ho sopra indicato,
14. Sono poi emersi nuovi elementi
e contorni di questa vicenda , possibili ruoli ,
comportamenti, fatti anche illeciti e infine scenari validamente " ipotizzabili
" , con fondamenti anche “culturali” , che oltreché fornire
riscontri “retroattivi “ , non
possono non “incuriosire”,ulteriormente . ( n.d.r. la curiosità intellettuale è peraltro
l'antitodo naturale della paura, alla quale sono di norma già refrattario,
e avrei approfondito accuratamente il tutto sino alla data di
pubblicazione di questo post, acquisendo una montagna di dati e conferme,
insospettate, e di enorme rilievo, anche generale; sicchè la scelta
di rimettere coraggiosamente in discussione quanto era successo ha dato frutti
insperati, addirittura su vari piani, personale, generale, storico
e politico. Ciò permette di affermare senza ombra di dubbio che è stato
ottenuto il risultato simmetrico opposto a quello perseguito , e che qualcuno, valutati un
pò più dall'alto gli antichi meschini
moventi che si agitavano intorno alla mia figura di uomo e magistrato, dovrebbe
non aver gradito questa inutile, dispendiosa e controproducente persecuzione).
Quello che era successo da ultimo,
dopo aver richiesto la mera “rivisitazione critica“ della
"diagnosi" originaria .e comunque la certificazione del mio visibile
e pacifico stato di salute al momento , dimostrava ineluttabilmente che si
voleva farmi tacere e tenere sotto scacco.
Esistono allo stato ( ndr al Gennaio 2011
, poi avrei avuto la accortezza di rivolgermi a più professionisti
privati e ad una struttura pubblica , non deviata, al momento ) due
relazioni mediche che lo attestano, ( copie allegate in busta chiusa ) e varie
certificazioni nuove , nessun’altra contraria, salvo la vecchia
certificazione del Sant'Andrea agli atti del CSM, che confermava la sola
costruita mera “ pseudo-diagnosi a monte”.
Le relazioni e certificazioni ,
attestano la assenza originaria e negano recisamente la presenza
attuale di qualunque patologia, tantomeno
di rilievo psichiatrico, salva la ansia transitoria individuata
nel Gennaio 2011, in ragione del vissuto e delle pressioni subite dal
sottoscritto , più in particolare a distanza di pochi giorni dall’ascolto
del tremendo
colloquio ultimo dei miei avvocati con il dott. Girardi e
dell'incontro poi con con lo "zelante" medico addetto al nuovo
tentativo di mio "ricovero volontario " . entrambi i professionisti
della psichiatria fattisi interpreti attivi delle "pressioni
pericolose " già subite e denunciate dal primo ai miei stessi
avvocati .
La certificazione originaria del
Sant’Andrea mi lasciava appeso ad un giudizio allo stato , ferma
la mia inattendibilità "reattiva" sul caso Cecchignola. Era
in gioco la mia identità, la indipendenza del mio essere magistrato ed anche il
futuro mio e di chi mi vuole e mi avrebbe voluto bene, a tacer dei gravi
danni inferti dallo psichiatra Cancrini alla mia
famiglia ( evidentemente permeabile e già disastrata a mia insaputa, o
meglio, a mia "sottovalutante parziale consapevolezza " )
. Un fatto di inaudita gravità, avvalorato dallo accomunarsi di
attività successive , indicatrici di un utilizzo distorto e deviato della
psichiatria, sommato alla grave distorsione e deviazione delle attività
giudiziarie e ad una inaudita capacità di controllare e/o condizionare anche
sedi istituzionali , medianti becere tecniche complementari di disinformazione e
pettegolezzo, il chè mi incuriosiva alquanto. Avrei poi scoperto segreti militari,
tecniche di condizionamento mentale che spiegavano integralmente e confermavano
le conclusioni cui ero giunto mediante l'ascolto e l'analisi dell'audio,
e il mondo delle strategie di distruzione delle persone "attenzionate
" . Con l'acquisizione della banca dati del progetto MK ULTRA,
mentre molteplici attività in danno mi confermavano della giustezza della
strada intrapresa , e con lo studio più accurato dell'audio si sarebbe
aperto il grande vaso di pandora .
Ho scelto la strada del
dovere oggi ( n.d.r 6 Marzo 2011 ) , dei valori, della tutela di
interessi che mi sovrastano come persona, ma mi impregnano come uomo. Questi
contano più della tutela stretta mia individuale,
Avrei potuto scegliere il comodus
discessus del tempo . Due anni e tutti si sarebbero dimenticati dell’incidente
di percorso dovuto alla “ fine di un rapporto “
.( !?! ) mi era stato capziosamente e
mellifluamente detto ( Stefano Pesci , ancora non sapeva quanto avessi già capito di come si
fossero mossi e come ormai fossi solo proteso a capire sino in fondo che cosa
era ulteriormente successo alla nostra magistratura ) .
Rivendico il diritto di formulare in
astratte ulteriori ipotesi su scenari .. interpretativi, non solo praticabili, ma praticati
da CHI INVESTIGA sui fatti e reati di questo particolare segmento criminale .
E’ così che si implementa il metodo logico induttivo . Colleganze,
rapporti, appartenenze e coperture fanno parte di
CONSOLIDATI argomenti di analisi ed investigativi. adottati dagli esperti e
studiosi dello specifico fenomeno criminale, e
costituiscono un fatto notorio . Come è evidente che
proprio questi investigatori non sono
stati interessati alle indagini , nonostante la circolare del
Ministero dell’Interno del 2006. Si tratta di mere suggestioni che qualora
fossero consolidato su base indiziaria concreta , darebbero adito a prospettive
ulteriori di indagine di ben altra portata .
Vi è poi una non secondaria circostanza : seguendo la prospettazione dei
fatti comunque emergeva una violazione di domicilio a mio danno, (vivevo in
quella casa,) supportata dalla indicazione di un consenso dell’altra convivente
.viziato o inesistente . Il tutto ipotizzo poteva/doveva essere trasmesso alla
Procura di Perugia, subito, de plano, senza tener conto delle mie registrazioni
/intercettazioni, il cui vaglio anche sussistenza dello stato di necessità
presunto e poi confermatosi, pur in ipotesi di querela mai sporta era ab
origine riservato a codesta Procura
Tutto quello che ho denunciato è oggi
contraddetto da un formale provvedimento di archiviazione della Procura di Roma, la cui natura emerge e sarebbe emersa
ancor più clamorosamente, provvedimento che io non ero riuscito a contestare
allora , con una richiesta di riapertura delle indagini
formale, nella debita sede.
Ma continuo a scegliere la strada maestra
dello Stato e delle regole, anche se, confesso, ho coltivato in mè ( ndr al Marzo 2011
) il germe, , dovuto alla mia sensibilità politica
come uomo, della diffusione sociale e informativa di fatti che potrebbero avere
una rilevanza ben più amplia dei diritti individuali calpestati. miei e altrui.
Non riconosco in mè preoccupazioni infondate , tantomeno paura ,
come sanno tutti coloro che mi frequentano e conoscono .
Ragiono come al solito ..Vivo a posto con
la mia coscienza di magistrato e di uomo ,
lavorando come sempre . . Oggi più di ieri ,
pacato, dentro, avendo fatto ciò che ritengo il mio dovere. Con
la ansia che il contesto oserei dire avrebbe “ richiesto ” fisiologicamente in
quota ben più consistente. ( ansia diagnosticata nella terza decade del Gennaio
2011 nella equilibrata certificazione e relazione prodotta, ma subito
annullata dalla felicità di
agire secondo coscienza e coerenza ai valori che mi sono pertinenti, ed
esclusivamente ancorata al violentissimo attacco attivato usando e gestendo
la grave situazione personale e psicologica di "alcuni parenti
" )..
E con un solo “ rimprovero ”:
sono così, studio, analizzo, interpreto cerco di capire fino in fondo,
non lascio nulla al caso od alla mera intuizione, alla
supposizione, al giudizio precostituito secondo l’id quod
plerumque accidit., non scarto ipotesi per mera pigrizia intellettuale o professionale
e non ho altro interlocutore esistenziale che l’accertamento della verità
ragionevolmente supportata da indizi, prove, riscontri. Non a caso l’ultima dolcemente aggressiva
considerazione- è stata un digrignato “ non usare troppo il
cervello “ ( ma in fondo era anche un
complimento ) .
Se non fossi così forse oggi non sarei
qui. ma se non fossi così del pari non sarei il magistrato che sono , luci
vivaci o meno forti, certo, certo, ma oggi una sola ombra … quella di via dei
bersaglieri…. E del mio fascicolo aperto preso il CSM per farmi tacere e per
impedire la mia normale ( e temuta ) crescita professionale .
Affido tutto quanto ho detto all’organo
competente, con la profonda fiducia che mi ha sempre contraddistinto, non intaccata da
quanto ho subito ,
Perugia 7 Marzo 2011
PAOLO FERRARO
N.B. A questo memoriale, fermo al 6
Marzo 2011, e solo lievemente implemetato con chiose che aprono alla analisi dei nuovi
"sviluppi", seguiranno fatti ed offensive varie di tale portata
... che vengono riassunti con un memoriale aggiuntivo, non appena
avremo il tempo di redigerlo e di ordinare la copiosa mole dei documenti e
prove digitali ... vari .. utilizzando il metodo storico, politico e logico
induttivo concreto che mettiamo a disposizione del nostro paese
1 NOTA
Sòlo .. a casa … anzi solo con le mie due
ultime stupende bambine di quasi otto e cinque anni, nella mia prima vera casa
di uomo separato, da oltre un anno, casa che avevo appena finito di arredare e
avevo preso da meno di un mese. Maggio, un maggio caldo, estivo.
Squilla il cellulare . Era Roberto, un
collega la cui amicizia non profonda e di lontana memoria, si era attivata dopo
una vicenda sua e mia di separazione dalle rispettive consorti.
La mia una storia stupida, ma
apparentemente casuale, nella sua insensata incomprensibilità. Nel 2005 un
grande e famoso procedimento “ OIL FOR DRUG “ sul doping amatoriale e nel 2006
la mia ex colta in una relazione con un ragazzo di 27 anni, giovane
extracomunitario di non belle speranze, di pessime abitudini e profferte su
Internet. Il tutto accertato puntualmente, incontrovertibilmente, passato per
un tentativo fallito di farmi passare per visionario, una serie di
manovre nefande e molta altra mondezza esplosa. . Ero arrivato a quel brutto
appuntamento avvezzo ahimè ad accertare, non tanto per professione, quanto reso
accorto da una mia analoga vicenda passata, nel corso della quale, non
consapevole di dover dare fède pseudo oggettiva alle certezze intuite con
sensibilità ed attenzione, ero stato circondato da un ‘abbraccio’ stritolante
di due famiglie coalizzatesi di fatto.
Intendevano far passare per frutto di
“svista “ la accertata fine e crisi di un rapporto condotto dalla tenera età
scolastica di sedici anni. con altri figli. Primo fra tutti si adoperà con
ignominioso e zelante attivismo un fratello mio minore, la cui solerzia
negativa era pari al suo bisogno malato di seppellire la mia immagine, e a un
incomprensibile coinvolgimento specifico …. al limite del sospetto. Poi una
sorella, infantilmente lucida, che aveva rivoltato contro di me il mio
affidarmi e confidarmi con lei.. ma qui la storia insegna solo a metà. Se ne
vedranno delle belle.
Roberto me lo ero visto passare ( per caso
) dentro il camping in cui ero in vacanza .. era venuto “proprio lì” con il
figlio .. nel Luglio 2006 .
Maggio 2007 :
“ bello come ti và ?”
“ stiamo qui a casa del prof. (
suo amico ) .. con noi c’è Sabrina quella della festa dell’Ottobre dell’altro
anno… “
Ricordavo bene quella leggiadra gazzella ..
promanava dolcezza e aveva un corpo flessuoso che si era mosso allusivamente,
con tale spontanea dolce leggerezza che io avevo provato un improvviso
immediato tuffo al cuore unico o rarissimo, almeno nella mia vita. Non era solo
la sua bellezza , non volgare, che mi aveva colpito. Era la sua anima il suo
essere una tenera adolescente in una bella donna, una anima tenera ma
complessa.. Ero e sono un uomo particolare. . La bellezza femminile esteriore
non mi aveva mai colpito… non la commentavo … neanche. Tuttavia in quella festa
chiesi a Roberto … mi disse che gli risultava che
aveva una storia con uno dell’hinterland milanese .. . Lasciai correre, era
forse alla ricerca di internet avventure !? non giudicai ma decisi di non
approfondire La sua amica … Maria Grazia , non mi aveva ispirato simpatia ..
donna avvezza ad una immagine, presentata con parlare forbito, che nascondeva
poco il suo aver contato sull’essere e più che altro essere stata una piacente
donna .. r poi aveva uno strano rapporto con Sabrina, che ne sembrava un poco
suddita amica .
Roberto al telefono disse “ ascoltami,
abbiamo pensato di scriverti l’sms insieme, lei chiedeva se potevate conoscervi
…dice che sei una persona molto interessante .. “
“ Vabbè dalle il mio cell ..
telefonasse ….. ” lo dissi a voce e lo scrissi a lui … facendomi però dare
anche il numero del di lei cellulare .
Il sabato successivo, lei non telefonando,
la chiamai ..” vogliamo vederci ..per una pizza. ?!” . Avevo in caldo, ma da
single alla ricerca di una vera compagna , almeno due potenziali storie , due
donne interessanti, che lavoravano , in ambiente uguale od affine al mio. Ma
non mi decidevo .. il gioco non valeva la candela … varie sensazioni mi
indicavano loro limiti e non mi consentivano di lasciarmi andare . Volevo un
amore vero, il vero amore … e non volevo essere accecato da mè stesso …
Troppo “sole” , troppa carica interiore ,
troppa sfacciata forza interiore… assolavo attorno a mè e mi beccavo il
riflesso di mè stesso proiettatomi da chi non aveva sole e forza sua .. tante
lune … e volevo scegliere . E èer scegliere necesse est conoscere ..e ci uscii
la settimana successiva a cena .
2 NOTA
ANCHE QUESTO DI PER SÉ VUOL DIRE POCO O
NIENTE
Diario di Marylin nikita che si innamora e
di un coglione intelligente che svela un mistero fitto degno di un vaso di
Pandora ( al completo ) .
Questa è una storia vera in ogni minimo
particolare , Se verranno indicati fatti, parole, descrizioni, sensazioni esse
riportano senza alcuna modifica la percezione diretta dell’autore . Anche il
racconto del dialogo interiore dell’autore è perfettamente aderente alla
memoria di esso da parte sua. Quando e se verranno indicate ipotesi dubbi e
deduzioni saranno quelle originarie, chiamate con il nome che corrisponde alla
loro natura.
Da questa storia l’autore trae fede
nell’amore , nella intelligenza , nella sensibilità , nella generosità, nella
purezza e bontà. Tutti valori apparentemente stucchevoli, distanti da questa
epoca.. La categoria della bontà mi fu reinsegnata, dall’inizio da colei che
appare come la protagonista-vittima vera .
La coscienza consapevole della bellezza
come pericolo per chi non ha strumenti forza e riferimenti che la preservino
dal mondo, accompagna la storia.
La ipocrisia , la mediocrità, la doppiezza,
la falsità, l’immoralità, l’assenza di valori, il disprezzo, la volontà di
distruggere, fanno da mero contorno. Vi è anche il potere la crudeltà,
l’ingenuità, la codardia, la pochezza.
La purezza la semplicità il bisogno di
aiuto e di amore le conducono allo scoperto, impietosamente. Ogni percorso è
vero. Verranno modificati solo i nomi, non verranno descritte fisicamente le
persone e non verrà data una localizzazione geografica dei fatti, per le
ragioni che il lettore potrà comprendere e, se non giustificare, perdonare.
Il racconto retrospettivo di questa storia
comincia ad essere scritto oggi a poco pèiù di un mese dalla sua progressiva
emersione ( Gennaio 2009 e riparte da un anno e mezzo fa, maggio 2007 ). Quando
verrà finito di scrivere saranno alla luce, ci si augura fatti o comunque
conclusa la vicenda anche interiore che ha accompagnato i fatti.
Questa storia è anche l’atto di fede di chi
ritiene di saper discernere sul piano morale anche tra il bene ed il male., coi
fatti con la fiducia con la serietà. Resta il coraggio, la necessità di
scrivere e descrivere una storia impossibile, incredibile , vera fino in fondo,
per informare e formare il più possibile tutti .
Il vero Pallolo
CAPITOLO PRIMO La telefonata di
Leandro
Sòlo .. a casa … anzi solo con le mie due
ultime stupende bambine di quasi otto e cinque anni, nella mia prima vera casa
di uomo separato, da oltre un anno, casa che avevo appena finito di arredare e
avevo preso da meno di un mese. Maggio, un maggio caldo, estivo.
Squilla il cellulare . Era Leandro, un
collega la cui amicizia non profonda e di lontana memoria, si era attivata dopo
una vicenda sua e mia di separazione dalle rispettive consorti..
La mia una storia stupida nella sua
insensata volgarità. La mia ex colta in una relazione occasionale con un
ragazzo di 27 anni, giovane extracomunitario di non belle speranze, di pessime
abitudini e proofferte su Internet. Il tutto accertato puntualmente,
incontrovertibilmente, passato per un tentativo fallito di farmi passare per
visionario, una serie di manovre nefande e molta altra mondezza esplosa. . Ero
arrivato a quel brutto appuntamento avvezzo ahimè ad accertare, non tanto per
professione, quanto reso accorto da una mia analoga vicenda passata, nel corso
della quale, non consapevole di dover dare fède pseudo oggettiva alle certezze
intuite con sensibilità ed attenzione, ero stato circondato da un ‘abbraccio’
stritolante di due famiglie coalizzatesi di fatto.
Intendevano far passare per paranoide la
accertata fine e crisi di un rapporto sbagliato condotto dalla tenera età
scolastica di sedici anni. con altri figli. Primo fra tutti un fratello mio
minore, Caino, la cui solerzia negativa era pari al suo bisogno malato di
seppellire la mia immagine, e a un incomprensibile coinvolgimento …. Al limite
del sospetto. Poi una sorella, infantilmente lucida, che aveva rivoltato contro
di me il mio affidarmi e confidarmi con lei.. ma qui la storia insegna solo a
metà. Se ne vedranno delle belle.
“ bello come ti và ?”
“ stiamo qui a casa del prof. ( suo amico )
.. con noi c’è Ausonia quella della festa dell’Ottobre dell’altro anno… “
Ricordavo bene quella leggiadra gazzella ..
promanava dolcezza e aveva un corpo flessuoso che si era mosso allusivamente,
con tale spontanea dolce leggerezza che io avevo provato l’unico improvviso
immediato tuffo al cuore della mia vita. Non era la sua bellezza , non volgare,
che mi aveva colpito. Era la sua anima il suo essere una tenera adolescente in
una bella donna, una anima tenera ma complessa.. Ero e sono un uomo strano. La
bellezza femminile esteriore non mi aveva mai colpito… non la commentavo … neanche.
Tuttavia in quella festa chiesi a Leandro … mi disse che gli risultava che
aveva una storia con uno dell’hinterland milanese .. . Lasciai correre, era la
solita donnucola alla ricerca di internet avventure !? non giudicai ma decisi
di non approfondire La sua amica … Gaia, non mi aveva ispirato simpatia ..
donna avvezza ad una immagine presentata con parlare forbito che nascondeva
poco il suo aver contato sull’essere e più che altro essere stata una piacente
donna ..
“ ascoltami, abbiamo pensato di scriverti
l’sms insieme, lei chiedeva se potevate conoscervi … “
“ Vabbè dalle il mio cell .. telefonasse
….. ” lo dissi a voce e lo scrissi a lui … facendomi dare il numero del di lei
cellulare .
Il sabato successivo, lei non telefonando,
la chiamai ..” vogliamo vederci ..per una pizza. ?!” . Avevo in caldo, ma da
single alla ricerca di una vera compagna , almeno due potenziali storie , due
donne interessanti, che lavoravano , in ambiente uguale od affine al mio. Ma
non mi decidevo .. il gioco non valeva la candela … varie sensazioni mi
indicavano loro limiti e non mi consentivano di lasciarmi andare . Volevo un
amore vero il vero amore … e non volevo essere accecato da mè stesso …
Troppo “sole” , troppa carica interiore ,
troppa sfacciata forza interiore… assolavo attorno a mè e mi beccavo il
riflesso di mè stesso proiettatomi da chi non aveva sole e forza sua .. tante
lune … e volevo scegliere .
CAPITOLO SECONDO La uscita in pizzeria
Con Ausonia ci saremmo incontrati il
venerdì successivo, e mi aveva chiesto con un sms di non sventolare la nostra
uscita . ‘acqua in bocca ‘ .. ragazza riservata e/o giocatrice su più tavoli ..
dubbio …. ma questo di per sé vuol dire poco o niente.
Lei mi raccontò a tavola tra le altre cose
che nel weekend c’era il matrimonio del fratello e doveva preparare la sposa.
Una ragazza semplice , così si presentò anche lei , che aveva fatto la hostess
nei convegni, lavorato in negozi, una storia con il marito finita da almeno due
anni con separazione di fatto dalla fine del 2005, un figlio di undici anni. Si
presentò come una pasionaria, ex impegnata politicamente in un’area di estrema
sinistra un partito , e poi in seguito in un gruppo ancora più di estrema.
Qualcosina non quadrava, era troppo carina, troppo attenta al suo aspetto esteriore,
ma questo di per sé vuol dire poco o niente . Mi avrebbe raccontato alla fine
della serata di una improbabile storia di un anno prima con un imprenditore
farmaceutico, corrotto e poco morale, da lei interrotta … con allusioni
all’ambiente, alla barca .. al mare in una località lontana del SUD… e al suo
aver rifiutato quell’ambiente … Un racconto convincente … Sul signore
dell’hinterland milanese … invece nulla se non l’allusione ad una storia
stupida sbagliata, finita di recente con il tizio che continuava a
perseguitarla … ( bah .. accade ). . Nella telefonata con il marito .. separato
di fatto una certa forza e decisione, una interlocuzione diretta ed amicale …
Una coppia anomala che sopravviveva alla sua fine un po’ oltre la gestione del
figlio … la riaccompagnai alla macchina sua , vicino ad uno storico obelisco ,
e me ne ritornai a casa non tardi . Lei mi piaceva … … io anche le piacevo
tanto … o così avevo inteso .. dai suoi chiari atteggiamenti … tempo al tempo.
Ma avrei sospeso ogni contatto telefonico anche solo indiretto con terze
persone di sesso opposto finalizzate a …. Mi sembrava di dover affrontare i
miei interrogativi o sensazioni profonde .. pulito limpido … senza remore ,
riserve .. tatticismi ..
La vidi allontanarsi con la macchina .. e
mi assalì un pensiero strano … ma andava a casa .. ?! bah tralasciai la
sensazione immotivata …
.CAPITOLO TERZO La partenza per tre giorni
col camper. Il ritorno a Roma .e la frequentazione
Ci saremmo incontrati dopo aver preso
accordi per andare insieme al mare (era un giugno stupendo), una prima sera,
mercoledì successivo , al centro . Lei con la amica Gaia e Leandro, io con un
mio caro amico Franco che aveva condiviso anche lui da vicino, un oezzo della
mia vita, per coinvolgimento parallelo e anzi intrecciato ( la di lui moglie
era amica della mia ex, partite per tangenti analoghe in contemporanea ed in
simbiosi ).La sera al bar, seduti, la telefonata ad Ausonia, invasiva, di un ex
disperato e fuori dalla grazia di Dio, quello dell’hinterland milanese, lei
replicando a sua volta un può fuori dalle righe .. una donna emozionale ed
emotiva .. ( non mi andava male la cosa … bella , vitale con caratteristiche
molto femminili … magari meno affidabile di come si disegnava ) . Ma c’era
qualcosa di inspiegabilmente eccessivo nella disperata rabbia di lui .. dipinto
da Ausonia come un matto .. pericoloso …. ma questo di per sé vuol dire poco o
niente.
Tornando a piedi alle macchine le cinsi con
dolcezza e garbo , poco, il fianco destro, sfiorandolo, anzi, con la mano,
mentre camminavano. Era il mio rispettoso sì mi piaci .. ho deciso di andare
avanti. Al saluto con gli occhi dolci e speranzosi mi chiese “ allora per
venerdì ci sentiamo … ?1? “.
Venerdì avevo impegni prolungati di lavoro
per il primo pomeriggio., l’appuntamento con il camper lungo una strada che
porta al mare era per le 16 e 30 .. mi arrivarono ben due sms e tre telefonate
.. era incerta e paurosa .. mi chiedeva se ci avessi ripensato .. e diceva che
se ci avessi ripensato si sarebbe organizzata in modo diverso .. Mi fece
addirittura una grande tenerezza .. una bella ragazza abituata ad essere molto
corteggiata … così teneramente insicura … forse lei sentiva per mè quello che
anche io ormai sentivo crescere .. e che a dire la verità avevo sentito dal
primo istante che la avevo vista.
Sul camper lei salì tenendo visibili e
vistosi ben due quotidiani di estrema sinistra , come fossero un passaporto …
…non li avrebbe mai più comprati od esibiti .. . ma questo di per sé vuol dire
poco o niente .. Due giorni e mezzo passati sereni e spontanei …In mansarda sul
camper la prima sera dopo una cenetta modesta ma di pesce.. lei disponibile …
io trattenuto .. passandole la mano destra sul fianco .. tremai .. aveva delle
forme molto piacevoli .. che io non conoscevo .. sinuose e femminili ma
asciutte …. Poco prima mi aveva variamente interrogato era curiosa , penetrante
., intelligente … pure chiedendomi ‘ se ero matto ‘ ( ne rimasi sconcertato e
un po’ offeso … forse proiettava le paure della sua infelice recente esperienza
) mi aveva positivamente, ulteriormente sorpreso .. aveva smesso da studiare al
secondo anno superiore ( l’avrei saputo molto dopo e se ne vergognava), mi
aveva detto allora che aveva smesso dopo le medie superiori .
Un riflesso di difesa … sentii per un
istante un pericolo, mi freddai .. rinviando esplicitamente alla notte e a più
approfonditi consigli .. precisando che non era una defaiance .. sicuro di mè.
La notte ed il mattino presto più volte le difese non si attivarono . Lei era
dolce, quasi indifesa, coinvolta , affettiva .. bella .. un comportamento
semplice pulito, diretto . . Mi sentii di amarla e mi sentii amato … subito..
era quasi intimorita e sembrava venerarmi … un atteggiamento eccessivo … ma
questo di per sé vuol dire poco o niente.
Una stranezza .. durante la notte e nelle
notti successive si sarebbe alzata per andare al bagno almeno sei o sette volte
.. non sentivo rumori .. pipì diceva .. mi scappò di chiederle se aveva la
cistite .. mi rispose decisamente di nò ( e che aveva fatto le analisi ..
spiegò “ mi capita da un èpò di anni a questa parte “ .. vabbè nienete di
assolutamente strano e preoccupante .. ritenni ).
Durante i due giorni ci eravamo mossi
insieme … all’unisono, sereni .. vicini … Al ritorno in camper lungo la strada
un suo sguardo furtivo a due ragazze ‘ di strada .. lavoratrici., . un suo
sorriso leggermente beffardo a mè che guidavo e che facevo finta di non
guardarla, un commento ‘ quanto mi fanno pena le puttane che lavorano sfruttate
per strada ‘ ( perché le altre .sfruttate .. nò ?! ) mi suonò strana la frase …
ma questo di per sé vuol dire poco o niente, anzi nulla . Le successive
ripetute riflessioni sull’argomento e sul suo odio verso i “ pappa’ mi
avrebbero lasciato spesso stupito .. ma era una ragazza nata e cresciuta in
borgata .. questo di per sé vuol dire poco o niente, anzi nulla .
Dopo una mezz’ora che ci eravamo lasciati ,
era domenica sera, un sms dolce e avvolgente “ non sono stata solo bene , sono
stata molto bene … che è diverso “. Resistevo ancora .. ma mi sentivo attratto
e amato , di amare come non avevo mai sentito in vita mia .. neanche
lontanamente .
Un altro incontro a mezza settimana nella
mia casetta da neoscapolo, una sua battuta sulle foto in bella mostra dei miei
( non pochi ) . figli che sembravano guardarci dal comodino accanto al letto ,
una mia ulteriore incertezza ed autodifesa .. Le precisai che avevo fatto il
vuoto di tutto .. per lei .. intendevo il vuoto di contatti … non di storie ..
lei avrebbe in seguito più volte equivocato .. Le confessai che io la sentivo
come un filo antico che mi riconduceva all’amore .. ero profondamente sincero.
Lei mi avrebbe chiesto in crescendo con atteggiamenti misti (tra amore, e paure
strane e profonde ) , presenza, affetto dolcezza anche telefonica e via sms ..
Non ero abituato, ero stato sempre orgogliosamente indipendente , autonomo, con
una vita autoincentrata su mè stesso e prima di tutto sul mio lavoro.. Sarei
cambiato nelle abitudini di coppia … in capo ad un solo mese …
Prima della mia partenza con le bimbe per
il mare, in camper, ci saremmo visti un altro paio di volte
CAPITOLO QUARTO . La partenza da solo in
camper con le mie piccole figlie
Partendo col camper, di fine Giugno , da
solo, con le mie bimbe, una tremenda strusciata al cancello del parcheggio…
stress, arrivo al mare ..bel campeggio, mare stupendo. La più grande delle
bambine con un febbrone da influenza durata una settimana. che gestisco
unitamente alla sorellina stringendo i denti, lasciato solo dalla madre delle
bimbe, anaffettiva insensibile , lontana e venuta solo all’inizio per
controllare , e alla fine per provocare . I primi tre giorni travolto dagli
eventi non mando sms .. non telefono. .. Poi scrive lei , la festa con gli
amici organizzata da lei a casa sua a fine giugno, andata bene.. io le parlo e
le descrivo la mia situazione pratica. lei seguirà passo passo l’evolversi
degli eventi manderà sms da donna matura e preoccupata, consigli dolci sulla
gestione della febbre delle bambine .. Io mi gestisco il tutto in solitudine
molto bene con organizzazione e forza .. stringendo i denti .. Alla fine dei 18
giorni un rapporto bello e rinsaldato con le bambine .. felici .. una vicinanza
via cellulare e via sms .. bella semplice .. mi lascio andare a un ti amo ..
che mi sgorgava da dentro .. lei mi raggiungerà appena partite le bimbe con la
madre ….
Ma prima una telefonata incomprensibilmente
allarmata .. l’11 Luglio, metà mattina, lei che parla muovendo l’aspirapolvere
per casa .. una dolce casalinga un po’ all’antica .. “ ti ho cercato .. stavo
male .. perché stamani al mare non mi hai risposto .. potevo morire .. stavo
tanto male ..mi sono sentita male .. stavo sul letto semiparalizzata e ci ho
meso un’ora per riprendermi “ indica un malessere non lieve ed il tono era accorato
.. disperato … mi allarma la stranezza ..quel curioso parlare passando
l’aspirapolvere , ma questo di per sé vuol dire poco o niente, anzi nulla A
quella data scattate risulteranno poi una serie di foto di lei , digitali, in
posa con costumi ed altro, bella , dirà fatte da una sua amica. In un paio solo
di esse una espressione del viso stravolta e strana .. prontamente cancellate
da lei , ma da mè potute vedere . Un bock fotografico dirà , per i miei
quaranta anni , e anche questo di per sé vuol dire poco o niente
E poi un insensato suo sms geloso il 13,
mentre stiamo a cena davanti al camper con un bambino conosciuto al mare, papà
relativo e compagna del padre . Solo che si era sbagliata sull’orario ..
lamentava un ritardo telefonico mio inesistente .. bah
Verrà la madre delle bimbe .. provocante
rissosa, irrispettosa .. portandosi dietro la mia figlia più grande del
precedente matrimonio , che pure avevo invitato a stare con noi in vacanza ma
non era potuta venire. E’ il 15 di Luglio. Ausonia partita in treno la mattina
arriverà alle 16 di pomeriggio .. facendosi accompagnare da un suo amico un tal
“nasone” , per paura , dice, del "matto" di Voghera.
CAPITOLO QUINTO I Tredici giorni di un
viaggio di nozze
Quando arriva il pomeriggio di domenica
quindici , direttamente al campeggio, bella emozionata, arruffata, con trolley
gigante valigetta e borsa piena di strumenti da trucco, pulizia e diavolerie
simili, ricorda pari pari Claudia Cardinale , con la valigia tenuta con lo
spago
Passeremo tredici gironi semplici fatti di
mare cenette, anche con una coppia di anziani signori per bene due persone
squisite , con cui fraternizziamo.
Serenità , libertà, semplicità, amore
fisico e spirituale semplice e puro; per il mio compleanno un atto di amore più
spinto donato con una carica affettiva e di amore da una donna con una fisicità
ed un corpo che si prospetta intatto da post- adolescente. Io un pupone ingenuo
cotto, al colmo della felicità.
Scoppia un amore vero profondo,. Lei dirà
tra sé e sé “ tu sei buono “ .. una espressione per me semi incomprensibile e
un po’ infantile .. che fa il paio con la autoriflessione sulle sorti del suo
precedente rapporto matrimoniale .. si era sposata giovane 27 anni, un figlio,
un maritino .. meno bello di lei, una autocritica “ sono stata cattiva “ .. Due
espressioni un po’ troppo infantili .. cariche di significati solo impliciti
..ma anche questo di per sé vuol dire poco o niente
Mi dirà che questa era la prima vera
vacanza della sua vita , almeno da tanti anni, le confesserò la verità mia .
Quello era l’unico vero viaggio di nozze della mia vita . .. Ragionerà gelosa
del mio, secondo lei , essere un uomo bello e autorevole, della fila delle mie
potenziali pretendenti , delle sue paure “ mi lascerai e ti metterai con una
più bella e più giovane “ ( sic !!). Avevamo dodici anni di differenza, ma
giuro, pensai che proiettava una sua triste esperienza, un pensiero mio, ma
questo vuol dire poco o niente.
Riparte per raggiungere il figlio in
vacanza con il padre ,.. e si stupisce che io non sono geloso .. e come potevo
..una donna ed un uomo innamorati come io sentivo che eravamo potevano anche
passare in mezzo al fuoco .. Non sapevo che vi era invece un inferno con tutti
i gironi, che mi aspettava .
Sms innamorati, telefonate al cell, sei
lunghi giorni .. il mio ritorno in città Poi i nostri nuovi incontri … abitando
in due parti opposte della città.
CAPITOLO SESTO Agosto, Settembre ,
In città .. vedendoci quanto prima .. lei
da me ancora.. io a casa sua .. per la prima volta .. lei che lascia spazzolino
e vestaglia da me .. con l’atteggiamento di una donna innamorata .. una
leonessa che occupa il territorio spinta da una amore profondo ..
Casa sua una casa semplice , accogliente ..
pulita ( lei appare precisa, attenta , un po’ caotica .. ma l’ordine maschile è
talvolta diverso ) . I sabati e Domenica mattina passati insieme. Una sua
strana e particolare attenzione a chiudere spesso il cell quando arrivano
alcune telefonate ( l’amica logorroica, il partito e i compagni … ) e questo non
vuole dire nulla, Il racconto ripetuto della sua passata esperienza di
casalinga con lavori precari ed occasionali , tramite una agenzia di fatto
gestita da una donna ….. e le allusioni al lavoro meno pulito di altre
dipendenti della agenzia . ( lavori di hostess … ) accentuando la indicazione
della sua moralità, pulizia , rigore ..e della consapevolezza del suo ex
marito, bravo ragazzo, dal quale si è lasciata per consunzione dell’amore, più
una sua depressione ubicata sette anni prima , in luogo lontano ,., prima di
ritornare alla città da fuori e in quella casa. Il racconto convincente .. ma
qualche sensazione strana mia .. e questo non vuol dire proprio niente .
Una domenica verso le 10, debbo andare a
prendere le bimbe, esco da casa, lei aveva appena interrotto uno squillo al
cell. Richiamo col cellulare al volo dalle scale ed ostento un ohi con cadenza
locale , lei risponde affrettata subito e dice “ hai trovato ?!2 io con la mia
voce normale “ che cosa ?! “ lei immediatamente al volo .. un elenco di congetture
e frasi che suonano .. ‘mi riprendo al volo’. E questo non vuol dire niente o
quasi.
CAPITOLO SETTIMO Ottobre e Novembre
Dicembre,
Da precaria troverà un lavoro normale ma
duro e faticoso nel Settembre e sino ai primi del Novembre presso un negozio di
alimentari … Della sua attività precaria precedente dirà che la signora della
agenzia le ha detto che c’erano solo lavori precari brevi “ comparsate “ ( ?! )
Ci vedremo con più fatica .. appena possiamo .. lei stanca che si alza alle sei
di mattina .. prepara il figlio che col pulman và a scuola .. lavora
effettivamente lì tutto il giorno e pure il sabato con solo intervallo dalle 13
alle 16 e 30. Un martedì mi chiede di venire a pranzo alle due, e arrivato , un
particolare insignificante, un asciugamanino appallottolato, tra due cuscini
del letto. Lei ordinata e metodicamente ordinata, Tutto questo non significa
nulla .
Ad Ottobre una uscita serale con due amici
suoi e la sua amica Gaia. Un comportamento avvolgente libidinoso e falso di uno
di loro, lo stesso che presa una casa al mare la invitava ad Agosto e , lei
andata con il figlio, rifiutatosi di tenere al mare il bambino perché aveva la
intenzione non dichiarata di venire da me, discuterà e litigheranno, poco, come
amici .. dice ….
Lascerà il lavoro che le stà rovinando la
vita .. a Novembre ( ha un reddito di una casa in affitto, quella dove viveva
prima di venire in città) partiremo mentre ancora lavora per due giorni ..
fuori, distrutta , ma staremo tanto bene .. insieme .. una intimità che cresce
ed un racconto nell’intimità che suona con la frase finale “ te li facevano
guadagnare” anziché “glieli facevano guadagnare “ è il racconto di cose apprese
da lei circa sue colleghe hostess in albergo e pluri richieste contemporanee di
più uomini. Rimango fortemente interdetto … ma non contesto .. memorizzo ..
questo solo forse può voler dire qualcosa di più di niente .
E così il racconto del ritorno della sua
depressione il Settembre dell’anno precedente e di piccolo autolesionismo alla
mano, perché vedeva degli insetti … ( ma questo è un possibile indice di
sindrome acuta da abuso di cocaina ). Lei non sa interpretare quello che le
accadeva , non faceva uso di sostanze, non sa … Appare ragionevolmente
credibile e crede a ciò che dice .. Qui un enigma che può voler dire .. ma non
è niente altro che un enigma ..
L’amore cresce, la frequentazione sempre
più intensa, la conoscenza del figlio, la conoscenza delle mie due figlie e
della più grande , già da Agosto occasionale, poi intensificatasi … Lei orgogliosa
ed innamorata di me, io felice .. senza dubbi ma “memorizzante”. Una sera a
casa mia con il figlio, l’amica e la figlia di lei, ed un uomo ragazzone
lievemente obeso, un improbabile amico che chiameremo Lando. E di Lando si
riparlerà.
CAPITOLO OTTAVO Dicembre e la apertura :
convivere per starle vicina
Nel frattempo verso Dicembre la scelta di
lei di dire al marito che ha un compagno stabile di cui è innamorata, poi alla
famiglia . Faccio altrettanto con un accoglienza la cui fredda insensibilità è
pari alla somma di tutti i pregiudizi possibili in famiglia mia ( una famiglia
che rigurgita buon senso piccolo borghese, e tante frattaglie, dietro un
moralismo ideologico ed un moralismo musicalpoetico dietro il quale avevo
imparato a leggere. . Lascio correre, ma replico duramente a chi ostenta un
giudizio di pretesa follia mia, senza sapere o conoscere nulla, con evocazioni
tono e tematiche quelle sì folli, formulate in stato di evidente squilibrio .
Che pazienza !
Il rapporto cresce di intensità esperienza,
dolcezza presenza. Ci siamo tempestati di sms , telefonate amore . Lei sempre
preoccupata , attenta, una mammina dedicata con le mie figlie, un po’
aggressiva con il figlio .. ma si sa .. dinamiche madre figlio .. altre dieci
piccole sfumature prive di significati interpretabili univocamente … nulla ..
se non una certa paura delle telefonate anonime che crescerà anche ad Ottobre
dell’anno dopo, e delle telefonate del geloso matto ex compagno visto poche
volte in città e oggetto di tre viaggi suoi … ove abitava …
Una vita di coppia all’antica lei a casa ,
io al lavoro, ma ansioso di perpetuare il nostro dolce viaggio di nozze, lei un
po’ isolata , noi molto stretti e vicini ..
La frequentazione con ex amici suoi, una
comitiva che la vede come una brava ragazza, che poi lei è così . Ma con uno di
loro, inattendibile come pretendente, una strana complicità, forse legata alle
canne ( lei ammette di essersele fatte ) ma non basta … Sparite invece le
dubbie frequentazioni legate ad una associazione di volontariato di cui uno dei
due responsabili, bell’uomo definito il “Richard Geere” del …quartiere, che le
avrebbe profferto storia parallela ( sposato ) ma da lei rifiutato, dice
dandogli del lei . Qui la cazzata è grossa, non credibile, dubbia e sospetta.
Ma ad una donna che ama si perdona qualche bugia sul passato … rimandando a
tempi migliori eventuali trasparenze o chiarimenti. Fin qui qualche piccola
increspatura e vuol dire solo lo 0,1 su mille.
Una estate con tutti bambini in camper
viaggi in posti belli , serenità, la famiglia di lei entusiasta di me.. persone
semplici e buone … l’ex marito troppo presente , ma cortese semplice ,
disponibile, attento al figlio .. un apparente miracolo sul piano sociologico e
antropologicamente ragguardevole . Separazione formalizzata ad ottobre viene
solo per prendere il figlio per il weekend o per stargli insieme il mercoledì
pomeriggio . .
E’ passato un anno, passione ed amore
crescono . E qualche osservazione interiore su una rapidità di crescita non ci
sarebbe , se non notassi qualche ripetitiva attitudine a piccole inconsistenti
ed inutili bugie. Col figlio un rapporto conflittuale, il figlio aggressivo a
volte, anche lui un po’ bugiardo, nasconde qualcosa … ma è normale .. la
pubertà … credo.
CAPITOLO NONO Il ritorno della Primavera la
scelta di lasciare la casa da single.
Pian piano ci conosciamo meglio, l’intimità
cresce a livelli da me mai sospettati possibili, ma resta legata a purezza
amore , affettività trasporto reciproco … Fin dal dicembre l’incredibile
consenso di lui l’ex marito, a che noi andiamo a vivere nella casa a lui messa
a disposizione dalla sua amministrazione, una disponibilità encomiabile .. e
qui i sospetti crescono .. ma fondati su che .. su quel che accade di norma e
lì nò .. : quindi sospetti irricevibili.
Una battuta strana una sera di lei … “ a me
mi và sempre “ contrapposta ad una contraria teoria postulata due giorni prima
… “ io ho bisogno di ricaricarmi … sono fatta così “. Ma la disponibilità e
l’intimità crescono reciprocamente .
Un bisogno reciproco di stare vicini,
insieme, accanto, sensibilità ed emotività comuni. Qualche strana sensazione
quando la mattina stà a casa. Risponde sempre che sposta piatti oppure usa
l’aspirapolvere … e dico sempre …. Sembra che siano l’accompagnamento e la sigla
delle telefonate di famiglia .. ma anche delle mie. Ma questo non vuol dire
proprio niente.
L’arrivo improvviso dell’altro dei due
responsabili della associazione di volontari, un pomeriggio in casa , ed uno
strano discorso che suonava così . Apro ristorante a trecento metri .. carino ,
lei può venire a lavorare lì, ci saranno pure dei container riadibiti a piccole
casette , lei può rimanere a dormire là con il figlio ( a trecento metri da
casa ?! ). Mi punge vaghezza circa la stranezza del ragionamento .. sorvolo ..
è un uomo strano .. di quartiere …
CAPITOLO DECIMO L’estate insieme
A giugno dopo un tenore di vita a dir poco
irreprensibile una uscita per andare a vedere insieme alla amica Rina le foto
del matrimonio dell’amica Franca ( che aveva preparato come sposa ) tutto
normale … ma si fa bambolina proletaria compagna .. jeans poncho .. uno
schianto … una piccola intuizione .. tornerà presto …solo dopo tre quarti d’ora
… .mai coltivare sospetti .. inquinano l’amore … sempre stare attenti … a costo
di pagare il prezzo più assurdo ed inconcepibile che si possa pagare .. QUESTA
NON È UNA STORIA DI TRADIMENTI E SIMILIA .. .
Siamo in preparativi .. partiremo col
camper io, lei, due figlie piccole mie e suo figlio per 20 giorni in campeggio
. lei una mammina e compagna premurosa, io un padre attento ed organizzante, un
compagno anche goloso ed innamorato, che riesce in silenzio a gestire in
mansarda l’intimità di cui abbiamo un profondo bisogno. Lei bella .. ogni
giorno di più una piccola bambola serena .. qualche screzio improvviso , guarda
caso il giorno dopo che tra i parenti ci è venuto a trovare anche l’ex marito …
Un rapporto finito .. veniva a trovare il figlio .. ma manda, ogni tanto,
dietro ad una immagine rilassatamente remissiva e dolce qualche piccolo
impercettibile lampo con gli occhi. Tra le 17 e 17 e 30 io faccio la doccia
alle bimbe .. lei sparirà ma non c’è modo di sospettare … tornerà con tre
strane impronte a scalare rossastre in corrispondenza del costato sinistro …
sembrano tre prese di dita .. ma non mi ingelosisco .. sembrano .. eppoi il
giorno precedente aveva avuto un vero e proprio piccolo scontro fisico con il
figlio ribellatosi .. ricordo la di lui mano puntata con forza sul costato di
lei per farla scansare … eppoi non solo ci amiamo .. E QUESTA NON È UNA STORIA
DI GELOSIE .. Dall’ex marito si era effettivamente lasciata tre anni prima, il
rapporto in crisi già da lunghi anni … ma quale crisi, quale storia ..
apparentemente la crisi di una storia normale …. Due ragazzi semplici .. di un
quartiere popolare .. la vita isolata in provincia nella casetta da lei
acquistata con contanti costituiti dai suoi risparmi di lavoro e corposo mutuo
…. In marchi svizzeri . .. il ritorno in città .. una casa derivata dalla messa
a disposizione dell’amministrazione particolare in cui lavora lui … tutto
apparentemente normale . Una crisi già avviatasi e maturata a compimento nei
tre anni successivi .
A proposito di quei tra anni successivi lei
mi raccontò di un amore quasi platonico , con uno del micropartitini di estrema
, della storia con il dirigente di associazione farmaceutica, della storia con
l’ingegnere informatico del milanese ( questa fatta più che altro di compagnia
telefonica ) e di un suo essere orgogliosamente selettiva… corrisponde ..è
bella .. piace anche ai sassolini per terra .. può scegliere .. non ha scelto
affatto male ( me ) .. tutto tornava .. ma persino questo vuol dire poco.
Certo della cura della sua bellezza, dei
suoi bock fotografici ( !) del suo aver riiutato profferte nate proprio
nell’ambiente di lavoro da lei frequentato mi aveva raccontato .. a più riprese
.. santa maria goretti nella città biblica …. Possibile e a modo suo di sentire
vedere e ricordare .. vero ……. Ma questo proprio non ci azzecca con questa
storia devastante .
Nella seconda metà del Luglio 2008 insieme
.. soli .. in camper .. un viaggio itinerante in una regione stupenda dalle
spiagge e i mari indimenticabili .. amore ..serenità ..una sola ombrina .. una
vecchia conoscenza .. non fiamma né fiammella ma mera conoscenza . mia .. una
mancata storia abortita prima di nascere ed una persona che non sentivo da c.a.
un anno e mezzo e non avevo visto se non poche volte in ambiente di lavoro ed
una sera a cena, manda a me sms nel quale lamenta che erano mesi che non mi
aveva visto più … Faccio pure fatica a fare mente locale ( figurati stavo in
paradiso col mio amore , ero stato solo per lunghi mesi prima di incontrarlo… )
Una micro scenata di lei .. io gongolo sereno .. mi ama .. io la amo .. quale
prova migliore … io con tutte le possibili coscienze a posto .. lei piccola dea
dell’amore focosa che si batte contro un pericolo inesistente ed una realtà mai
esistita … certo se non mi fosse partita la cancellazione dll’sms rigorosamente
dopo che lei lo aveva letto … sarebbe stata perfetta … ahimè .. nulla
nascondevo né potevo nascondere .. lei rimane ingiustamente insospettita … va
bèh .. è tutto solo amore trasparente ..
CAPITOLO UNDICESIMO L’autunno e il sospetto
mio di qualcosa di grave …
Lei è tornata dalle vacanze , come del
resto io, in una forma stupenda … accidenti quanto stà bene .. abbronzata
asciutta solare .. atletica , viso sereno .. pulito. Acquistiamo per lei un
nuovo attrezzo da ginnastica da camera per signore bellocce ( una specie di
slittino volante a pedali oscillanti e attacchi per le mani del pari oscillanti
…) La camera da letto è gia una piccola palestra .. vi è la precedente macchina
step, una vecchia cyclette , due pedaliere da step ……… ed una panca da
addominali con pedaliere da appoggio, controbilanciata con pesi da aggiungere a
volontà .. più ne metti e più le gambe o le bracce devono fare sforzo per
ritirare sù il relativo blocco ( tanti pesi a cerchio da 10 e 20 chili … troppi
.. ma a che servivano .. boh …).
Viviamo ormai insieme da un anno io
trasferito da lei definitivamente da sei mesi .. viviamo bene .. lei l’introito
della sua casa di provincia affittata al momento del rientro in città e con
l’assegno per il figlio, io il mio stipendio , pur decurtato in quota da
assegni per i figli di precedenti matrimoni .. lei ogni tanto gioca e fa pure
le foto al frigorifero pieno .. pieno da scoppiare .. cene con amici a base di
pesce ( io cucino ) inviti ai familiari che imparano a conoscermi e a capire
chi sono …. Non ci manca nulla , tante vacanze ( tra gite ed estate alla fine
dei conti quasi due mesi in camper ( un camper stupendo ) in tanti posti belli
che non elenco .. per pietà per chi legge … E tanto amore .. dolce sensuale
quotidiano e sempre carico di aspettative di intesa …..
Ripartiamo .. è fine Settembre … io sempre
attento a far ardere alta la nostra fiamma che appare inestinguibile .. e lo è
… brucia brucia bene .. brucerà bene anche dopo la tenebra .. sempre .. ancora
brucia .. ma è difficile credervi .. soprattutto per chi avrà finito di leggere
questo racconto .. allucinante e vero . Lei dolcemente felice … senza
apprensioni particolari epr il nostro futuro .. Io la amo come mai avrei potuto
credere che un uomo possa amare una donna …..
Il 30 Settembre una mattina esco .. torno
per le scale e arrivato alla porta di casa sento lei al cell “ ciao bella .. ho
visto che mi hai cercato …. Hm … sì sì può fare .. niente telefonate .. le
controlla lui .. e se raggiungibile “ . Un indizio zero virgola tre ed uno
strano dialogo … non era una delle solite amiche …
Il giorno dopo, lo ammetto , mi trattengo
sulle scale, credo di essermi rifatto i lacci delle scarpe 4 o 5 volte …. , e
altra telefonata dallo strano tenore “sì si poteva .. una presentazione più
approfondita“ ed una piccola esplosione di rabbia nel chiudere la telefonata ..
( letteralmente ‘questa puttana’ ). Un indizio zero anche questo ..
Proprio in quel periodo la signora aveva
uno spiccato rigurgito di impegno politico che partito dal basso aveva
rimbalzato all’istante sulla struttura centrale della federazione di un partito
non ad organizzazione tradizionale , e subito incontri e conoscenza di senatori
( due ) e tentativo di conoscerne un altro … smaccato .. altro al centro di
vicenda politico istituzionale …. Bah .. qualche salace battuta mia .. una
piccola maggiore attenzione .. e tutto sembrava filare liscio ..
Ma mi erano tornati in mente alcuni dei
mille indizi zero … il suo sbandamento fisico dell’estate precedente ,
rigorosamente al cell mentre passa l’aspirapolvere , le sue foto con una
espressione smarrita ed àtona , del luglio precedente , prima di raggiungermi
per la prima volta al mare , e via e via ….
Era di muovo un po’ strana., lievemente
preoccupata ed un po’ impaurita …
Talvolta mi ero trattenuto fuori casa .. ma
niente arrivi strani dall’esterno …. Sembrava tutto tranquillo e corrispondere
all’immagine ..e pure alle sensazioni trasmesse e percepite ……
Pure qualcosa non quadrava …. La sua vita
di casalinga che rimaneva tranquilla la mattina a casa …ma qualcosa di strano
si intuiva .. solo ….
Nel palazzo rapporti apparentemente normali
.. nell’appartamento sottostante una bella donna separata con due figli ( a suo
tempo descrittami come sposata con uno scambista) di sotto a lato una bella
donna di colore , anch’essa separata (a suo tempo descrittami come tossica e
puttana ) N.B. il linguaggio colorito era il forte di Ausonia. L’appartamento
sopra abitato da un, ora assente per lavoro, separato e da di lui amica ( anche
questa descritta coloritamente .. ).Persone con le quali Ausonia sembrava avere
rapporti di mero vicinato …. Così anche con la amica Aria .. donna soprappeso
sulla cinquantina .. abitante nella palazzina accanto. .
CAPITOLO DODICESIMO Sotto la facciata
normale ..l’impensabile ….. ( Torna al memoriale capitolo 1 )
NEL 2009 2010
:
ANTICIPAZIONI 2011 ( fatti
successivi destinati ad integrazione memoriale )
LE PISTE MASSONICHE ED
ESPOSTI A TUTELA
LA PISTA ISTITUZIONALE 2
LA GRANDE DISCOVERY . L'USO DELLA PISTA
FAMILIARE . MEMORIA IN GIUDIZIO CIVILE
Via Cassia, 929 – 00189 ROMA
Tel. – fax 06/30361180 – cell. 339/1559702
e-mail:
anto.mr@tiscali.it
TRIBUNALE ORDINARIO DI
ROMA
SEZIONE I SP. – DOTT. CONTENTO – R.G.
60638/11 – RISERVE
Per: il Dott. Paolo Ferraro, nato a Roma
il 23.07.1955, codice fiscale FRRPLA55L23H501E, residente in Roma, Via Monti
della Valchetta 54, rappresentato e difeso dall’Avv. Antonella Rustico (fax
06/30361180; PEC antonellarustico@ordineavvocatiroma.org) in forza di procura a
margine del ricorso introduttivo, elettivamente domiciliato presso il suo
studio in 00189 – Roma, Via Cassia 929 - ricorrente
Nei confronti di: Sig.ra Avv. Canali
Silvia, nata a Roma il 11.07.1965, ivi residente in Via Valbondione, 109 -
scala c - int. 3, coniuge legalmente separato dal ricorrente, con gli Avvocati
Fiorella D’Arpino e Enrica Graverini
- resistente
************************
All’udienza del 20 marzo 2012, il
Presidente, sentite le parti, riservava ogni decisione sui provvedimenti
temporanei ed urgenti, concedendo alle parti termine di 20 giorni per il
deposito di documenti, e successivi 15 giorni per deduzioni sulle produzioni
documentali delle parti.
La difesa del Dott. Ferraro, nel
riportarsi ai propri precedenti scritti difensivi, intende dedurre quanto
segue, e produrre i documenti di cui all’indice in calce alla presente memoria.
I. IL PROCESSO TRA PAOLO FERRARO, CANALI
SILVIA E TANTI “CONVENUTI DI PIETRA”, sulle testa di due
stupende ed innocenti minori che chiedono solo di aver diritto a godersi il
padre che amano, non a caso, e che sono altrettanto coperte di interesse, amore
e dialogo dal padre . Un
divorzio che si vorrebbe piegato strumentalmente alla “pista psichiatrico
familiare” per un uso dello strumento giudiziario, deviato ad altri fini.
SE in una apparente vicenda in cui
controvertono due coniugi si nasconde l'evidente tentativo di distruggere
persona, affetti reali, denigrare e distruggere uno delle due parti,
addirittura eliminarne la figura paterna, e si insinua una patologia dell'uno,
chiedendo una consulenza sulle minori e l’affidamento esclusivo delle stesse,
con determinazione delle modalità di incontro affidate al “prudente
apprezzamento” derivante dal vaglio dello stato dell'altro coniuge, costruendo
fatti ed immagine del padre altresì letteralmente inventati, vi possono essere
solo due chiavi di lettura.
La prima è che vi sia una (solo ipotetica)
minima realtà o una (solo ipotetica) anche minima attendibilità di un vago
sospetto e comunque un mero reale conflitto interno, destinato ad essere
trattato in chiave processuale tradizionale. In questo caso, si tratterebbe di
una delle tante vicende di ordinario, certo insensato, conflitto (unilaterale)
che affardellano le aule giudiziarie civili.
Anche in questo mero ambito Qui
faciunt de albo nigro imperversano “professionalmente”, tanto ciò
vero che il Tribunale per i Minorenni, monitorando metodologie e tendenze di
“predeterminata organizzazione del conflitto”, è stato costretto a realizzare
una area di lavoro specializzata sul tema “Alienazione genitoriale”.
Se emerge, ictu oculi, quanto
di seguito indicato, si tratta invece senza ombra di dubbio di ben altro:
- La
parte ricorrente Dott. Paolo Ferraro (che si
è limitata perciò ad introdurre una mera ed equilibrata domanda di
scioglimento del matrimonio, con il fine di tutelare le bambine sue e in
qualche modo persino la parte resistente, ormai legata ad un ruolo che la
sta distruggendo, per ora solo moralmente) è un notissimo e
stimatissimo magistrato (si veda ultimo parere allegato in DVD e in
cartaceo) al centro di un intrigo degno del più inimmaginabile film
d'autore su poteri forti, vicende personali, massonerie
deviate, sette e segreti politico militari. Il divorzio è stato da lui
chiesto per recidere ogni residuo legame con la Sig.ra Silvia Canali,
venuta meno (ma questo è il minimo) ai doveri che discendono dal
matrimonio, ma addirittura resasi complice di un sequestro di
persona ai danni del Dott. Ferraro, nel maggio 2009; per infine piegare,
da ultimo, la aggressione sistematica alla sua sfera personale, che si
fonda anche sul titolo di coniuge di uno dei compartecipi; depotenziando
il ruolo di uno degli strumenti essenziali già utilizzati in una
offensiva, ormai scemata e resa pubblica, che dura almeno da tre anni, un
fatto di gravità inaudita ed una macchia nella storia di questo paese (nel
dvd allegato vi è una directory “video audio”, riservata a video audio
conferenze, utile per inquadrare rapidamente connotati e gravità delle
vicende, e comunque suscettibile di vaglio come prova sull'ordito, che è
stato introdotto e cui risulta surrettiziamente e svelatamente finalizzato
l'odierno processo);
- La
parte resistente, Avv. Silvia Canali, risulta per tabulas (documenti,
ruolo testimoniato da terzi, denunce depositate, registrazioni audio di
telefonate e registrazioni tra presenti, una montagna di articoli e video
conferenze riferiti a moltissimi intellettuali e giornalisti), indicata
come compartecipe attivo in ruolo esecutivo ed operativo
talvolta, delle iniziative ordite dal 2008 ad oggi (si veda
ad esempio, a p. 40 e ss. del memoriale
allegato sub B, il
ruolo della Canali che, avvisata da amici del Dott. Ferraro circa la
vicenda dell’incendio della sdraio sul terrazzo di casa del ricorrente, e
il loro aver sentito dati audio e visionato documenti, organizzava il
giorno dopo la “trappola” sfociata in sequestro di persona, ed
“ordinata” dal Dott. Luigi Cancrini, come confermato nel diario
manoscritto del genitore del ricorrente, diario del pari allegato in
copia sub G). Ella
è al contempo un avvocato esperto di diritto di famiglia e
minori, in collegamento organico con vari ed illustri soggetti,
alcuni del pari coinvolti; cognata di Lucio Caracciolo (cfr. infra),
convivente con il maggiore dei R.O.S. Andrea Raffaelli, in rapporto con i
magistrati oggetto delle pubbliche e giudiziarie denunce (si veda
meglio infra, 2° parte) che ormai sono note a
tutto il paese e comunque per motivi vari con alcune delle professionalità
coinvolte nei fatti;
- Tutte
le manipolatorie asserzioni nel merito di parte “resistente” sono
destituite di ogni fondamento alla luce della documentazione varia già
predisposta, prevedendo un andamento strumentale del tutto ,
e ictu oculi palesemente false ed artatamente e
programmaticamente preordite, mentre sulle vicende più generali che
attingono alla storia della Procura di Roma e ad intrecci con poteri
militari, risultano procedimenti gestiti da quattro Procure di Italia, a
vario titolo, in un paio almeno dei quali, tramite le acquisizioni, la
Canali appare indicata come compartecipe a fini ed obiettivi di ben altra
portata e di “generale interesse”;
- Nei
fatti risultano coinvolti parenti trattati da noto psichiatra esperto e
oggetto di pubbliche denunce, fatti
di incredibile gravità commessi per tappare la bocca ad un Magistrato le
cui caratteristiche professionali sono indiscusse, ed
incredibilmente mai discusse con riferimento al lavoro
concreto svolto ed alle attività di lavoro condotte egregiamente a
termine, nel periodo stesso (!!!!) in cui veniva gestita la offensiva di
cui trattiamo, protrattasi sino ad oggi;
- Una
vera e propria montagna di articoli analisi e commenti, posti in essere
anche da chi ha valutato direttamente dati e documenti inoppugnabili,
denuncia tutta la vicenda, così illuminandola di riflettori storici, come
una delle più (ex) “oscure” della storia repubblicana (senza
il “morto”), mentre uno stesso protagonista subentrato, primario ospedaliero,
Dott. Paolo Girardi, invocò la denuncia del tutto per sottrarsi a “persone
estremamente pericolose” (cfr. documentazione depositata
sub E/1),
invocando la tutela (previa denuncia dei fatti) degli Avvocati intervenuti
per smascherare tutta la vicenda (si vedano tra gli allegati le
dichiarazioni in calce all’Esposto inoltrato alla Procura Generale della
Repubblica presso il distretto di Corte di Appello di Roma, all. E/1);
- allo stato vi sono in atti
ed esistono e sono utilizzabili
certificazioni e relazioni psicologiche private e di struttura pubblica
(sub A), che
attestano non solo la perfetta normalità ed assenza di patologie del Dott.
Ferraro, ma altresì doti e caratteristiche intellettuali e personali di
notevole rilievo, e che sono, così come percepite, la concausa non
secondaria di tutto quanto è accaduto negli ultimi anni;
- Un già autorevole
organo di rilevanza costituzionale, il Consiglio Superiore della M., ha
nonostante questo emesso nell'ambito di un procedimento secretato un
provvedimento abnorme nei contenuti, depositato da controparte con
allegato, che ne dimostra la provenienza da fotocopie di atto materiale
(!!!), il cui corpo motivazionale è smentito con dati concreti punto per
punto in “memoriale”, già prima che il provvedimento incauto venisse
emesso, e, per tabulas, dal complesso dei documenti e dati
depositandi in questa sede. Tale provvedimento non può che essere espunto
e comunque esplicitamente “disapplicato” anche come semplice passaggio
motivazionale od argomento implicito (essendo tenuto per legge il Giudice
anzi a dare conto delle ragioni provate ed obiettive per le quali non può
utilizzare in alcun modo un provvedimento disapplicabile: si rinvia alle
pagine 55 e ss. del Memoriale (all. B), nelle quali ben tre mesi ed oltre prima del
provvedimento abnorme emesso dal CSM inanellando la coerenza logico –
formale apparente di lettere e attività tutte promananti dalla stessa
fonte, si dimostrava come ogni passaggio e documento fosse smentito per tabulas da
dati obiettivi).
Ciò richiede una necessaria preliminare
consapevolezza del Giudice incaricato, ragionevolmente assoggettato alla
pressione esterna che il contesto comporta, ed una immediata delimitazione del
giudizio ad ambiti NON INQUINATI. E già solo la “produzione” di un atto della
natura secretata indicata sopra, rivela indiziariamente molto.
Del resto in questa causa di scioglimento
del matrimonio, così come voluta orientare dalla sola parte resistente, si
prefigurano “quantomeno” come probabile eventualità, della quale deve essere
allertato il Giudice immediatamente, fatti ulteriori di rilievo anche illecito,
dovendosi supportare vere e proprie asserzioni manipolatorie.
Ciò preliminarmente rileva al fine
precipuo di inquadrare causa petendi, mezzi “probatori” richiesti
ed obiettivi finali perseguiti. E il Giudice non può non tenerne conto.
L'uso programmaticamente deviato del
processo a fini estrinseci (distruzione mediante il ruolo e la figura
paterna, della persona e della immagine morale ed umana dell'attenzionato, e
possibilmente anche della sua sopravvivenza economica) e le relative
modalità costituiscono infine oggetto non solo di svariate analisi pubbliche,
generali e su altri casi specifici e di analisi “documentate”, che indicano le
piste utilizzate da poteri e soggetti che operano con tecniche e modalità
tipiche, ma anche oggetto tra le migliaia di contributi, di un articolo
meramente giuridico istituzionale, opera del Dott. Ferraro (“Stazi giuridici e pastori del
diritto nondiritto”, che si allega alla presente memoria sub O).
In questo processo si controverte dell'ennesimo
ma ultimo tentativo di distruggere il ricorrente in nome e per conto di fini
inaccettabili e di interessi che nulla hanno a che fare con il tema sacro ed
unico del benessere delle bambine. E la analisi di tutto quanto sia stato posto
in essere, anche a fini di preordinata contraffazione della realtà in
preparazione del tentativo di affondo ulteriore, è non solo pertinente al
processo, ma rilevante sul piano del convincimento del Giudice, del vaglio
delle asserzioni di controparte, della raccolta delle prove e della loro
valutazione accorta senza possibilità di delimitare chirurgicamente la realtà
dei fatti.
D'altronde se la parte insuffla
l'esistenza di sospetti impossibili da coltivare, gestendo una manovra
denunciata e destrutturata ormai da tempo, il Giudice deve prendere atto che è
suo dovere capire sino in fondo ciò che vi è di grave, evidente e programmato;
e su questo verte, necessariamente, la prova principale.
II. LE VICENDE DI QUADRO, LA
PROGRAMMATICA DEVIAZIONE DEL PROCESSO A FINI ALTRI ALLA LUCE DELLE PRODUZIONI
SPECIFICATE DI PARTE RICORRENTE.
Interrompendo una meditata prassi di
“silenzio” giudiziario in questa ed in altra sede, interruzione necessitata
dalla concretizzazione delle modalità e metodologie immesse in sede civile, si precisa
che il Dott. Ferraro optò anche per non denunciare la Canali Silvia alla
Autorità Giudiziaria in relazione ad una miriade di reati tutti forniti di
prova piena diretta, solo alcuni riversati in esposti cautelativi anche di
terza persona (cfr. all. E e E bis). Per giungere a questo percorso
processuale, la Canali ha gestito una massiccia opera, tutta disvelata; e anche
del disvelamento e dell'intervento di numerosi e vari soggetti a tutela del
Dott. Ferraro il Giudice deve prendere atto, altrimenti non comprenderebbe
quale reale situazione egli si trova ad affrontare.
In particolare, la decisione irremovibile
del Dott. Ferraro di non alzare il livello dello scontro voluto da altri per
distruggerlo, e di non querelare per una congerie di fatti, minuti e non, la
Canali, nasceva dalla analisi dei rischi che avrebbero potuto correre anche le
minori Elena e Gaia, e dall'intento di ricondurre a ragione la foga
persecutoria e violenta indotta, e finanche dalla consapevolezza che la stessa
Canali non aveva scelta; consapevolezza acquisita tramite la conoscenza
generale delle metodologie adottate per premere persone e indurle a condotte
potenzialmente anche dannose nei confronti propri e dei propri cari. Che è il
caso di specie.
Ciò premesso, si deve portare a NECESSARIA
conoscenza della Autorità in epigrafe anche, ma non solo, il contesto
gravissimo ed inquietante nel quale si inquadra in realtà la apparente “faida
micro-familiare” inscenata dalla Canali, attraverso le indicazioni e produzioni
appresso elencate:
- Il deposito delle relazioni e
certificazioni di professionisti privati e pubblici, psicologi e
psichiatri, anche in “rete” (cfr. ALL. A), tra le quali la relazione nella quale si
allude espressamente ad un solo vero “percorso” dell'Avv. Silvia Canali,
si colloca nell'ambito di una vicenda imponente e di pubblico dominio
(alcune centinaia di migliaia di articoli,
commenti, discussioni, video interviste e conferenze relative al “caso
Ferraro”). La pubblicazione in rete della relazione di uno degli
psicologi, “appuntata” dalla Canali sollevando un polverone insensato
(cfr. comparsa di risposta della Canali), si era ispirata solo alla
esigenza di tutelare la verità e la immagine del Dott. Ferraro, che
neanche aveva notato il punto specifico che dovrà essere necessariamente
punto di prova, perché necessario ad illustrare un frammento della vicenda
e situazione, moventi e contesti afferenti la Canali. Già solo dalle
relazioni e certificazioni prodotte e segnatamente da quella di
provenienza pubblica, inequivoca ed autorevole, si
evince chi sia e quale persona sia il Dott. Paolo Ferraro ma, per
converso, la stessa matrice, natura e gravità del complesso delle manovre
ordite non certo dalla Canali solo, e la insostenibilità di qualunque
“sospetto” artificialmente inscenato invece oggi, riperpetuando un copione
ormai inutilizzabile;
- La vicenda può essere così
sintetizzata. Il magistrato dott. Paolo Ferraro, impattando non
casualmente in attività di poteri forti e subendo da ultimo,
a seguito di una denuncia depositata nel Novembre 2008, attività criminali
sfociate tra l'altro in sequestro di persona orchestrato, ordito al fine
di farlo tacere mentre si apprestava a denunciare il tutto alla Autorità
ulteriore funzionalmente competente, dopo un percorso lastricato dei fatti
che emergono dal memoriale messo a disposizione anche per vaglio
del ruolo e della condotta della Canali, ha denunciato, anche al
paese, la esistenza di gruppi esoterici e psico – sette in ambiti militari
(vertici deviati) coperti da altri soggetti deviati di rilievo pubblico e
non, e l'utilizzo di tecniche militari quali il Progetto MK ULTRA e il
progetto MONARCH, per condizionamenti e utilizzo di soggetti vittime in
contesti vari, “usufruiti” od utilizzati da soggetti vari: cfr. ALL. B, MEMORIALE DI DENUNCIA
che ricostruisce quota importante di fatti gravissimi, con allegati, e che
tra l'altro dimostra la manipolazione degli stessi elementi fittiziamente
costruiti ed utilizzati contro la evidente insostenibilità anche da organo
di rilievo costituzionale, memoriale unito a querela con istanze
istruttorie (OMISSIS) ed altro materiale depositati preso la Procura di
Perugia il 7 Marzo 2011, ed acquisito dalla PROCURA di TERAMO in data 5
novembre 2011; ALL C, articoli meramente
indicativi con
rinvio alla enorme mole degli stessi in particolare nel web.
E' sufficiente digitare Paolo Ferraro
magistrato o Paolo Ferraro massonerie deviate o Paolo Ferraro e Paolo
Borsellino, e così via; si richiede espressamente che il Giudice acquisisca
anche autonomamente elementi valutativi circa fatto notorio; ALL D, DVD suddiviso
in directories con interviste e conferenza audio video varie
(tra le quali il sit – in a tutela dei magistrati teramani), integrale
documentazione depositata presso la Procura di Teramo, a sua volta ripartita
per argomenti e suddivisa per strumenti probatori, nella quale tra l'altro si
evidenzia il deposito della BANCA DATI del progetto MK ULTRA; ALL D BIS, Articoli su quanto successo a Magistrati e
Ufficiali di P.G. nell'ambiente teramano, dopo la deposizione del Dott.
Ferraro, analitica, per tre ore ed un quarto. Tutto ciò dimostra già solo,
ineluttabilmente e per converso, il ruolo della Canali, le ragioni della
violenta offensiva partita dal Novembre 2008, e quindi le motivazioni profonde
e la assoluta inconsistenza ed assoluta inaccoglibilità delle “istanze” di
parte resistente, svelatamente ordite a fini ultronei;
- La denuncia riferita a ambienti
civili e militari della Cecchignola a Roma (cittadella militare con
abitazioni anche a destinazione civile, prevalentemente abitate da alti ufficiali
e sottoufficiali e correlate persone, ma estesa ad ambiti deviati della
magistratura, avvocatura e psichiatria romana, ed estesa pubblicamente a
settori deviati di apparati) ha visto muoversi immediatamente i
circuiti preposti a tacitare la fuoriuscita di notizie con modalità
note, “protocolli” di intervento che hanno visto impegnati ambienti
familiari (trattati da un noto psichiatra, Luigi Cancrini), e la inaudita
e incredibile violenta reazione ha visto tra l'altro un ruolo specifico
attivo e “disinformativo” e “diffamatorio” dell'Avv. Canali Silvia (si
allude ad una sistematica attività di propalazione di informazioni false
con amici, colleghi e parenti del ricorrente, ed in accordo con alcuni di
loro), oltre il ruolo assunto nella fase esecutiva del primo grave reato
in danno del Dott. Ferraro: una complessa manovra orchestrata respinta con
impiego di numerosi professionisti e grazie alle numerose persone che
hanno affiancato per il bene della verità e per stima profonda e
riconoscimento il ricorrente (ALL E, fax lettere secondo
pista psichiatrico – ospedaliera e pista familiare; ALL E bis, denunce
esposti a più mani che illustrano gravità ed importanza del contesto oltre
ogni ragionevole ma anche irragionevole dubbio, e svelano la condotta e le attività successive
realizzate dalla Canali).
- Per meglio inquadrare il tutto,
a titolo meramente informativo si fa presente che l'Avv. Silvia Canali è
in contatto organico con “ambienti” della magistratura romana, si muove
nell'ambito del diritto di famiglia e dei minori così come alcuni
protagonisti della vicenda; è cognata di LUCIO CARACCIOLO, noto
geopolitico appartenente al ramo ormai a lui ridotto della potente
famiglia, e partecipante al gruppo Bilderberg (organizzazione “spontanea”
dei potenti del mondo nella quale si discute banalmente delle sorti del
mondo per poi condividere “decisioni” di massima e specifiche, come è
ovvio che sia); convive con il Maggiore Andrea Raffaelli del Reparto
Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri, in posizione dirigenziale.
NEL DVD indicato in apposita directory (telefonate e registrazioni tra
presenti, tra i quali Silvia Canali), dalle quali si evince inequivocabilmente
che l'Avv. Canali (a sottacere le inaudibili affermazioni
provocatoriamente espresse dalla di lei madre, commercialista e già membro
del collegio sindacale di importante società, nei cordiali rapporti che si
evincono dall'ascolto dell'audio), sottraendo programmaticamente le figlie
al padre, vanta rapporti, e addirittura un coordinamento delle sue
“azioni” con soggetti pubblici dichiarati (si senta l’audio
prodotto nel DVD sub D, directory n. 6; si veda inoltre l’analisi
dell’audio, contenuta nella bozza di querela allegata sub I,
dedicato al contenuto dei dialoghi avvenuti in Ostia). Si deve precisare
che la registrazione tra presenti fu necessitata dalla consapevolezza che
nel corso dell'incontro sarebbero stai commessi reati o svelati fatti
significativi utili come prova nel contesto più generale, circostanza
puntualmente verificatasi. Cose analoghe ha detto il padre di lei
riferendosi alla figlia, nel corso di una telefonata con la Sig.ra
Patrizia Foiani, in occasione della sottrazione delle minori che dovevano
recarsi con il padre in vacanza il 29 Giugno 2011 (N.B. Non si produce
nulla a riguardo delle notizie circa il maggiore Raffaelli Andrea e il
geopolitico professor Lucio Caracciolo, trattandosi di FATTI NOTORI).
- Non appare utile dilungarsi
nella descrizione dei soggetti concorsi, e della loro potenza,
appartenenza e dei loro contatti, ma sulla tecnica e sui “protocolli “ va
detto che la c.d. Pista psichiatrica e la c.d. Pista familiare, circuito
isolamento, aggressione programmata, denigrazione e distruzione affettiva
e della immagine finalizzata alla aggressione ulteriore mediante strumenti
apparentemente tarati sulla tutela del diritto alla salute, è uno strumento
fondamentale a questi livelli, spesso utilizzato, non solo per casi
eclatanti come quello del Dott. Ferraro, e richiede un coacervo di
attività talvolta professionalmente qualificate, sebbene deviate. Non a
caso, nella vicenda assume un ruolo specifico un “famoso” professionista
romano di rilievo nazionale nel settore della psichiatria, psicologia,
ipnoterapia e trattamento “familiare” (ci si riferisce al più volte citato
Luigi Cancrini), ma sono emersi il trattamento degli stessi parenti e vi è
stata a riguardo una denuncia pubblica cospicua (ALL F, lettera aperta al CSM; anche in versione
audio video ] [ALL G, Estratto di diario del
padre del Dott. Ferraro e
di manoscritti suoi dai quali si evincono ruoli, compartecipazione attiva
e coinvolgimento di alcuni parenti, e durissima lettera di più avvocati
ultima, che ha chiuso il circuito familiare interno della aggressione,
salvo ripresa dello stesso, che allo stato appare improbabile). Il CSM,
dopo la costruzione artificiale dell'avvio duplice di procedura per dispensa
analizzato minutamente nel memoriale (anno 2010), ha opinato, quando il
Dott. Ferraro fece la consapevole scelta di denunciare tutto e soprattutto
informare il paese, per la sospensione temporanea dal servizio del
sottoscritto, nonostante la evidenza contraria delle emergenze occultate e
la inconsistenza assoluta dei passaggi illogici posti a fittizio
fondamento di un provvedimento altresì abnorme, perché emesso in
contraddizione con tutte le documentazioni certificazioni a disposizione,
oltreché per la “soluzione” adottata). Il Dott. Ferraro rivendica la
scelta coraggiosa ed altruista fatta e la aderenza della stessa agli
stessi valori deontologici che fanno di lui il Magistrato da tutti
(necessariamente) riconosciuto (Nel DVD allegato sub D si trova un parere
a cavallo dei fatti del 2008 e 2009 che la dice lunga sulle qualità
professionali del Dott. Ferraro; esso è altresì disponibile in cartaceo
sub M).
- Per illustrare quanto sia
assurda e per qualche verso ridicola la
situazione, va detto che in questo ultimo anno il Dott. Ferraro ha
impegnato le sue risorse umane ed intellettuali e gestito operazioni di
analisi ed approfondimento e di saldatura e sintesi culturale e politico –
storica, di tale livello da essere incompatibili strutturalmente con
qualsivoglia sfera, benché minimamente, “patologica”, ma altresì
incompatibili anche con una “banale attitudine ordinaria individuale”. Il
tutto stipendiato su “avallo punitivo” dello stesso CSM.
- Clamoroso il carteggio più
specificamente attinente alle condotte nel ramo c.d. familiare della
aggressione subita dal ricorrente. Dalle denunce pubbliche e documenti
privati allegati emerge la dura “lotta” posta in essere da numerose
persone oneste e serie per ripristinare la verità; il risultato pressoché
ottenuto su vari e distinti piani e, ripetesi, la specifica gravità del
contesto, delle azioni intraprese ed il ruolo in esso dell'Avv. Silvia
Canali, ma anche del “potente o ricco” fratello Avv. Marco Ferraro.
Eclatante la dura missiva a più firme con la quale per l'ennesima volta si
è smascherata la componente interna del vile assalto alla persona ed
immagine di Paolo Ferraro (ALL. G suindicato).
- Non a caso la denuncia nella
parte memoriale ed allegati (ALL B suindicato) disegna plasticamente (ma inoppugnabilmente)
ipotesi di reato che vanno dalla associazione per delinquere al concorso
in sequestro di persona, alla diffamazione continuata aggravata, al falso
ideologico in concorso, per non parlare dei reati fine più strettamente
connessi alle “sette” de quibus. Per non lasciare spazio ad
incertezze interpretative, la denuncia pubblica dell’odierno ricorrente
impatta organizzazioni quali l'Ordine Militare dei Cavalieri di Malta
(cfr. articoli allegati); essa ha introdotto la chiave di lettura, ormai
dilagante come fenomeno di consapevolezza critica almeno in settori
impegnati e professionalmente qualificati, dei fenomeni estesi delle sette
esoteriste sataniche o psico – sette in ambiti militari e di casta, della
pedofilia e pedopornografia (filone che passando per il noto processo e le
indagini della Procura di Santa Maria di Capua Vetere richiama anche il
noto processo Dutroux) e gettato luce non fioca su alti livelli di
coperture. La numerosa serie di reati fine quindi si articola
esemplificativamente tra violenze sessuali pluriaggravate anche in danno
di minori, uso ed acquisizione di stupefacenti finalizzato al trattamento
e non, tecniche di violenza privata e varie. E a riguardo, non di mera
attività di documentazione probatoria diretta o scientifica si è trattato,
sicché il ricorrente si è peritato di depositare, sentito per tre
ore ed un quarto dalla Procura di TERAMO, in qualità di
persona informata su contesti e fatti di potenziale rilievo di quadro o
diretto, non solo libri e articoli, ma LA BANCA DATI desecretata del progetto
MK-ULTRA (!!!!)
immessa nel DVD di cui al punto suindicato. A riguardo, figura anche
un rapporto dei ROS relativo al terrorismo ed alle attività
criminali non convenzionali .a tali contesti dedicato.
Quale sia il ruolo e la attività dell'Avv.
Silvia Canali emerge “un poco” dal memoriale.
L’Avv. Canali risulta, oltreché
“imparentata” con un membro del Bilderberg, convivente (tutte le notti),
secondo chiare indicazioni fornite dalle bambine, con il Maggiore Raffaelli
Andrea, in posizione dirigenziale nell'ambito del ROS dell'Arma dei
Carabinieri, interfaccia di alto livello, e in storica e necessaria e
dimostrata frequentazione ed interscambio con i livelli più alti della Procura,
e segnatamente con l'Aggiunto Saviotti Pietro (deceduto improvvisamente per
infarto due mesi fa); con l'Aggiunto Rossi Nello, con i Magistrati della
Procura frequentati occasionalmente dalla stessa Canali.
E' d'uopo spiegare che tale area di
Magistrati è lambita o interessata direttamente dal memoriale, così come gli
psichiatri entrati in gioco, e che il filone di cui si parla ha precise più
ampie connotazioni esterne politiche.
E ovviamente l'Avv. Canali è la stessa
persona che con varie telefonate denigratorie, diffamanti e suggestivamente
manipolatorie, ha vantato molti mesi prima le sue altolocate conoscenze e la
specifica rilevanza del suo rapporto con un non meglio precisato alto ufficiale
dei Carabinieri (cfr. Esposto a firma della Dott.ssa Patrizia Foiani, all. sub. E – 9, “invitata” poi dalla Canali a “non mettersi in
mezzo”, con il che, essendo la Dott.ssa Foiani compagna del Dott. Ferraro, e
venendole attribuita la grave condotta di dichiarare per iscritto il vero, ci
si trova dinanzi alla confessione per fatti concludenti, implicitamente
minacciosi, il cui stile si commenta da solo).
Salvo le dovute precisazioni che seguiranno,
quale sia la credibilità e attendibilità delle suggestive manipolazioni
introdotte quindi con la comparsa di divorzio e quale sia la immagine che si
intende costruire, emerge de plano già solo dal contesto
generale, che potrebbe a sua volta essere ulteriormente analizzato ed ampliato,
ma non è il caso in questa sede. Va solo evidenziato al Giudice del divorzio
che il Dott. Ferraro ha subito di tutto, testimoniato nella sua verità, e ha
visto una attività organizzata che ovviamente concerne anche potenziali
manipolazioni, coinvolgimento orchestrato prevedibile di testi inattendibili,
secondo esperienza di casi analoghi. Tutto ciò dimostra senza possibilità di
revoca in dubbio che il processo intorno al divorzio costituisce un
frammento coordinato e connotato in tal senso ed in tale contesto gestito e
finalizzato; il che è logico, attesa la stessa presenza di persona che ha
partecipato all'ordito. Hic Rhodus Hic salta.
Ricondurre all'alveo ordinario e
fisiologico il processo volutamente orientato, per fini eterodossi e
trasparenti ormai, è compito del Magistrato. Noi non chiediamo che questo, ma
questo è ben altro dall'isolare astrattamente approcci e temi e domande come se
si trattasse di questioni e fini “neutri”.
********************
III. LE RICHIESTE DEVIANTI E DEVIATE A
FINI ULTRONEI E LE MANIPOLAZIONI ARGOMENTATIVE NELLA COMPARSA DI COSTITUZIONE E
RISPOSTA
E' ovvio che questa difesa non può e non
intende però esimersi dal contraddire le singole asserzioni e documentazioni
prodotte nella comparsa di risposta.
Per quanto concerne le asserzioni
meramente denigratorie e manipolative a contenuto “negativo”, si precisa
semplicemente quanto segue:
a) il padre non solo ha tenuto
regolarmente con sé le bambine, nonostante la gravità della situazione in cui era
stato dolosamente posto tra il 2009 ed il 2010, e le aveva sempre regolarmente
prese anche nel 2008, ma testimoni della frequentazione nei weekend con le
bambine sono le bambine stesse; i genitori del Dott. Ferraro e, dal novembre
2010 in poi, la Dott.ssa Patrizia Foiani. E' spudoratamente falso che il Dott.
Ferraro avrebbe sporadicamente ed eccezionalmente visto le bambine “qualche
mercoledì” (solo), in quanto le ha sempre prese regolarmente il mercoledì, con
rare eccezioni, non solo debitamente preavvertite, ma necessariamente
concretizzatesi avvisando ed incaricando di prenderle a scuola la Sig.ra
Marina, loro babysitter, stipendiata dalla Canali, ed addirittura pagando
separatamente a lei l'importo delle ore relative.
b) E' radicalmente falso, inventato ed
artefatto che il padre non si sarebbe mai curato delle “esigenze affettive”
delle figlie; al contrario, è a tutti evidente la qualità del rapporto umano e
personale del padre con le figlie: testimoni tutti e tanti, ma tra gli altri la
Dott.ssa Patrizia Foiani, compagna del padre dal 2010; Fabio Sirgi Antonioli,
amico del padre ed ex marito dell’Avv. Enrica Graverini; i figli della predetta
Patrizia Foiani, Diego Luca e Marco Boraschi, che sono anche direttamente al
corrente delle volte che le bambine sono state sottratte al padre, per minare
la ottima qualità del rapporto umano con le stesse. Testimoni, infine, entrambe
le bambine, e segnatamente la ultradodicenne Elena Ferraro.
c) il ricorrente non solo si è sempre
fatto raccontare quotidianamente l'andamento scolastico, le lezioni e le
questioni di interesse scolastico delle bambine, ma lo ha fatto, presagendo le
manovre distruttive della madre, sempre in presenza di testimoni (Dott.ssa
Patrizia Foiani e, ovviamente, testimoni anche Elena e Gaia Ferraro).
d) Il ricorrente non solo incontrò le
maestre di Elena, segnalando in varie occasioni la situazione e lo
stato della madre, ma ha regolarmente partecipato alle aperture e
chiusure dell'anno scolastico (rinfreschi) e ha ovviamente le foto delle varie
recite delle bambine; egli è stato altresì in contatto telefonico con le
stesse, in quanto ovviamente attento al loro benessere e preoccupato della
situazione personale della Canali. Il ricorrente ha parlato con la
professoressa di lettere di Elena, e quel giorno e la successiva settimana ha
subito, proprio anche per questo, una violenta aggressione culminata con
l’impedimento a vedere la bambina Gaia, letteralmente allontanata d’imperio dal
padre.
e) il padre ha sempre tenuto le bambine
durante le vacanze natalizie, per i giorni dal 26 al 31 Dicembre, ma ne sono
testimoni sia le bambine che la Dott.ssa Patrizia Foiani, per gli anni 2010 e
2011; per quest'ultimo anno lo sono altresì varie persone venute a trovare il
ricorrente mentre stava insieme alle bambine a casa.
f) le bambine gli sono state sottratte a
Pasquetta 2011; vi è in atti la registrazione audio che illustra le modalità antecedenti e successive; solo nel 2010 il ricorrente ha accettato
di stare con le bambine nella “abitazione” villa in complesso residenziale dei
genitori della Sig.ra Canali.
g) è radicalmente e artatamente manipolata
la circostanza stando alla quale il padre non si sia interessato della
patologia (lieve, e piuttosto comune) della figlia; in realtà vi sono state
discussioni con la Sig.ra Canali perché la stessa impediva al ricorrente di
accompagnarle all'ospedale Regina Elena, allorquando il padre ha sempre
regolarmente accompagnato le figlie, ad esempio, dal dentista in via Edoardo
Jenner (testimoni ovviamente le bambine ed il dentista, nonché la
collaboratrice di quest’ultimo, oltreché la Dott.ssa Foiani ed i di lei figli).
h) è ovviamente falso che il padre abbia
alcun motivo di astio per la separazione; anzi salutata come un regalo
dall'alto (sul punto potrà testimoniare analiticamente il Dott. Fabio Sirgi
Antonioli), ma semmai il padre, in due occasioni, si è lasciato scappare con la
figlia Elena che la madre, che ad esempio aveva sottratto le bambine al padre
la domenica prima od in altre occasione, con modalità violente, si era
comportata, anche per fatti più gravi, come una “delinquente” (Elena è
testimone diretta di violente aggressioni, verbali e fisiche, della madre nei
confronti del padre, e ovviamente ha seguito molte vicende e conosce le
caratteristiche personali ed umorali della madre, ma non le cause delle
stesse).
i) è oltre il limite del ridicolo la
circostanza artefatta che il padre avrebbe detto che la “madre fa parte di
una organizzazione massonica con il nomignolo Lubama”, primo per la
semplice ragione che le fratellanze massoniche sono “fratellanze”, ma poi per
la un pò ridicola ragione che il padre ha utilizzato l'appellativo Lubama,
semplicemente per ironizzare sullo strapotere vantato in più occasioni
minacciosamente dalla madre o dal di lei padre, con un innocuo gioco di parole
riferito ad OBAMA (si pensi a che punto arrivano la distorsione dei fatti e la
manipolazione!!!!!!).
l) il padre ha portato regolarmente in
vacanza le bambine in campeggio con il camper nel 2009, a Montalto di Castro;
nel 2010, mentre subiva il procedimento avviato a suo danno presso il Csm,
prese accordi con la madre, dovendo rimanere a disposizione, per mandare le
figlie ad un corso estivo, addirittura versando una ingente somma a ciò
destinata. Nel 2011, il ricorrente, che aveva già organizzato le vacanze, si è
visto sottrarre dolosamente le figlie, con modalità inaudite; egli ha scelto la
solita strada dell'equilibrio e del non coltivare conflitti, nonostante le
violente provocazioni che accompagnavano tali condotte; testimone la Dott.ssa
Patrizia Foiani e molti altri. Gli episodi di sottrazione ed aggressione del
padre sono talmente tanti che la loro descrizione sarebbe inutile e prolissa, e
che altresì il Dott. Ferraro non ne ha neanche più tenuto il conto. Ma
testimone puntuale e comunque sempre presente è stata la Dott.ssa Patrizia
Foiani, compagna del padre.
m) E’ ovviamente vero che il Dott. Ferraro
ha reso pubbliche ben sette tra certificazioni e relazioni sul suo perfetto
stato di salute; in una di esse viene solo indicato il “percorso della Canali”,
che peraltro risulta foriero di varie riflessioni sul perché vi sia stato e sul
perché “gradito” e “a chi”, ovviamente alludendosi a chi avesse a cuore la
distruzione dell'ambiente familiare ed affettivo di Paolo Ferraro. Si tratta,
evidentemente, di una semplice annotazione ad altri fini, e della semplice e
pura verità; peraltro l'aspetto amatoriale dell'attività del Sig. Manuel
Grigore era prevalente; la attività di attore hard (professionale e quindi
seria) più che altro oggetto di annuncio e richiesta di lavoro. Comunque, si
indicano a testimoni delle circostanze relative i Sigg.ri Fabio Sirgi
Antonioli, l’Avv. Enrica Graverini e la Sig.ra Simonetta Ferraro.
A scanso di equivoci, si fa presente che
la individuazione del ManuelGrigore nel
“Manix800”, nick utilizzato in
rete per annunci amatoriali, annunci hard, e annuncio per lavoro in qualità di
attore porno, è certa non solo in quanto al nick è pervenuto il Dott. Ferraro
semplicemente analizzando il computer utilizzato anche dalla moglie, ma anche
perché in almeno uno degli annunci, in cui è regolarmente vestito, è effigiato
in foto nell’intera persona ed è riconoscibile in viso, peraltro comparando
l’immagine sia con le foto effettuate nella casa del Dott. Ferraro, ove lo
stesso è stato immortalato seduto sul letto con le bambine in braccio, che nel
video registrato dalla Agenzia investigativa incaricata a suo tempo dal
ricorrente.
In questo contesto, era ovvio che il Dott.
Paolo Ferraro, subendone di tutti i colori dal coniuge, evitasse qualunque
formalizzazione del conflitto, e il conflitto medesimo; e ciò ha fatto, ad
esempio, non depositando – per sua precisa scelta, fortemente contestata da
amici e tecnici – la denuncia querela che pure serviva a far emergere un ordito
tipico, e che sia rimasto sereno e senza alcun motivo di conflitto in relazione
alle bambine, pur avendo subito manovre esplicite atte a distruggere il
rapporto con le stesse.
n) La condotta dolosa e premeditata della
Canali è peraltro – e purtroppo – riemersa anche di recente, con la sottrazione
per due sabati consecutivi delle figlie minori al padre.
Emerge, in particolare, la tecnica
manipolativa utilizzata dalla Canali, in quanto apparentemente sembrano
le bambine non voler uscire col padre.
In realtà, e con specifico riferimento al
sabato 24 marzo 2012, più volte Elena ha col padre ribadito che l’avrebbe
accompagnata lui a casa dell’amica Amanda; la madre ha aggirato la circostanza
accompagnandola prima, nonostante il padre fosse venuto a
prenderla, e poi venendola a prendere prima a casa dell’amica,
nonostante il Dott. Ferraro avesse preso precisi ed inequivoci accordi con il
genitore della bambina Amanda; la Canali ha raggirato altresì il detto
genitore, dicendogli per telefono che era intervenuto un nuovo accordo con il
Dott. Ferraro, infine ha addirittura indotto la minore a dichiarare ad una
pattuglia intervenuta che vi erano accordi diversi con il padre.
Si noti che ai precedenti accordi per
telefono era presente la Dott.ssa Foiani, mentre alla conferma dell’accordo
relativo alla circostanza che sarebbe andato a prenderla il padre, era presente
Massimo Bottini, padre della bambina Amanda.
Sui fatti è stata sporta specifica
querela (All. P) perché la condotta manipolativa reiterata e dolosa della Canali deve
ormai trovare un duro argine in sede penale ed in sede civile, ma senza che si
arrechi in alcun modo un danno psicologico ulteriore alle minori Elena e Gaia.
Se mai fosse necessario, non solo si fa
presente quanto già indicato all’utilizzo “professionale” di tecniche di
“alienazione genitoriale”, coerente con la vocazione professionale della
Canali, ma si richiamano alcune lettere racc.te A/R addirittura risalenti ad
epoca non sospetta, nelle quali si stigmatizzava, tra l’altro, proprio l’uso delle medesime tecniche e
condotte sin dal 2007 e2008 (allegato N).
Ciò premesso, si allegano in parte prima (
I°) :
ALL.H, Relazione di Agenzia investigativa e
dichiarazione autografa dellaCanali di autorizzazione all'utilizzo del
materiale a scopi difensivi , e sul DVD,
nell'apposita directory, video riprese effettuate dalla predetta agenzia; dati
web e siti e “annunci” professionali od amatoriali relativi al Sig. Manuel Grigore, alias Manix800; le
foto dello stesso con le bambine del Dott. Ferraro in braccio nella abitazione
coniugale (con riserva di depositare gli esposti fatti nel 2006 al
Commissariato P.S. di zona per arginare la violenza e gravità della situazione
e dello stato della Canali). Sulla “particolarità” del giro di boa, e sulla
effettività della relazione con il giovane rumeno, si indicano a testi l’Avv.
Enrica Graverini, il Sig. Fabio Sirgi Antonioli e sinanche la Sig.ra Simonetta
Ferraro, che all'epoca ebbe (estate 2006) la “candida” confessione della Canali
sulla sua relazione con il Grigore.
All.I, bozza della denuncia querela che non fu mai
depositata nelLuglio 2011 perché il ricorrente era intento a sviare la trappola dello scontro, ma
soprattutto perché convinto di dover pensare al bene delle bambine, anche loro
testimoni di quasi tutti i comportamenti violenti della madre dal 2006;
All.L, l'ulteriore dichiarazione – esposto
sottoscritto dallaDott.ssa Patrizia Foiani (da leggersi con tutti i precedenti
esposti e documenti), che permanentemente presente accanto al ricorrente per
tutelarlo, e pesantemente minacciata a livelli impliciti, è persona di
altissime doti di rigore e moralità;
Il Giudice non si stupisca: da questa
esperienza processuale avrà un ulteriore spaccato di realtà ed una esperienza
in qualche modo specificamente formativa.
ALL.N VARIE LETTERE A.R. inviate tra il 2007ed il 2008
dal dott. Ferraroalla Canali, che fanno emergere sia le condotte violente e
finalizzate alla alienazione della figura genitoriale maschile che ritorsioni,
manipolazioni e la frequentazione del Grigore Manuel in casa con le bambine.
ALL.P, denuncia – querela del 24 marzo 2012 e due
successiveintegrazioni (26 marzo e 2 aprile 2012).
Tutto ciò per arrivare al dunque.
In questo divorzio, non ordinario, si mira a togliere in via di diritto, come è
stato sistematicamente gestito ed ordito in via di fatto, gli affetti del
padre, per ragioni in prevalenza estranee e superiori alle logiche familiari o
del micro conflitto.
Questo non è un processo ordinario e non
può essere affrontato con logiche ordinarie, fermi restando gli oggetti
giuridici e il tema stretto del contendere.
Dalla ultima denuncia – esposto della
Foiani si evince che sistematicamente la Canali ha organizzato impegni per le
figlie in concomitanza con i giorni in cui le stesse sarebbero dovute rimanere
con il padre; essa ha altresì boicottato attività già organizzate dal padre per
le figlie: il 28 giugno u.s. il ricorrente ha visto impossibile prendere con sé
la figlia Gaia, portata via da una familiare della Canali coinvolta; non ha
potuto portare in vacanza la stessa con la figlia Elena, entrambe sottratte al
padre che ne aveva organizzato le vacanze al mare, prenotando e prendendo le
ferie. Il dolore e la violenza inferte servono ad altro, per altri contesti e
per altri fini.
Ci limitiamo a produrre nell'allegato D in
DVD le registrazioni di conversazioni tra presenti relative al tentativo del
sottoscritto di prendere con sé le bambine a Pasqua, presente il Comandante
della Stazione CC di Ostia, il cui tenore diffamatorio, violento e denigratorio
emerge con palmare evidenza (File audio allegato al DVD). Quale sia il livello
morale ed umano del Dott. Ferraro questo Giudice lo potrà vedere de
plano, come lo sta vedendo in progressiva accelerazione la parte migliore
del paese.
E’ più che evidente il disegno perseguito
dalla Canali: tentare di impedire il più possibile a padre e figlie di
trascorrere momenti sereni insieme, nei fine settimana e durante le vacanze,
anche al fine di distorcere l’immagine del padre agli occhi delle figlie, e
farlo apparire come un genitore non attento alle loro esigenze ed ai loro
desideri, con il quale non si riesce a fare gite, escursioni e a trascorrere
giornate piacevoli.
E chiediamo a gran voce che il Giudice
impedisca lo scempio della sottoposizione a qualunque controllo ed intervento
sulle bambine, ma se mai ponesse in opera una attività del genere formuliamo
richieste condizionate INEQUIVOCHE.
********************
IV IMPEGNI DEL PADRE E CONGRUITA'
DELL'ASSEGNO PROPOSTO (ALL II)
Il ricorrente già versa, tra necessario
per assicurare casa alle figlie e assegno di mantenimento, 1.700,00
Euro al mese ca. (cfr. ALL II A, versamenti rate del mutuo e assegno di mantenimento delle figlie,
nonché ALL II D, estratto conto per l’importo aggiornato
dell’assegno mensile).
E’ appena il caso di precisare che l’assegnazione
della casa coniugale influisce sulla misura dell’assegno di
mantenimento per il coniuge assegnatario e/o per i figli; per
stabilire quanto influisce, di solito si considera quanto si potrebbe ricavarne
se venisse affittata (Cass., sez. I, 24.02.2006 n. 4203); ed è ormai pacifico
che ai fini della determinazione dell’assegno di mantenimento è
doveroso tenere in considerazione il pagamento da parte del marito dell’intera
rata del mutuo della casa coniugale, ad abitazione della moglie
(Cassazione, sent. n. 15333 del 25/06/2010).
Il ricorrente è altresì gravato da rateo
di spese straordinarie ulteriori per la casa coniugale di importo di
circa 210,00 euro al mese (per quaranta rate previste:
cfr. ALL II B).
Versa ai tre figli non indipendenti di
primo letto la somma di Euro 1.000,00 al mese circa (cfr.
ALL. II D, estratto conto con prova addebito mensile dell’assegno di
mantenimento per i primi tre figli) e sopporta le relative spese
straordinarie; quelle sanitarie e quelle relative all'immobile di sua proprietà
assegnato alla prima moglie e madre dei primi tre figli; spese che possono
indicativamente quantificarsi in Euro 150,00 – 200,00 mensili.
Vive necessariamente in affitto,
alternandosi a casa della compagna convivente per motivi affettivi e di
“sicurezza”, spendendo tra spese di affitto e spese di pulizie/condominiali
(senza contare le utenze, di cui si dirà infra) circa Euro
1.070,00 al mese (cfr. ALL II C, contratto di locazione per importo
“registrato”).
Per esigenze minimali di locomozione, ha
dovuto acquistare a rate un veicolo, accollandosi l’importo pari ad Euro 310,00
mensili ca. (cfr. ALL II D, estratto conto con prova addebito mensile delle
rate relative all’automobile).
Ha sempre versato tutto ciò che atteneva
alle spese straordinarie pro quota, eccependo a fronte di un
credito globale di circa 5.000,00 Euro nei confronti della Canali, la
compensazione solo con la ultima rata delle spese per il dentista (la Sig.ra
Canali non ha mai esibito, né tanto meno fornito copia di una sola ricevuta
delle spese straordinarie di cui esige il rimborso).
Ha dovuto, in particolare, pagare
indebitamente – chiedendone inutilmente il rimborso alla Canali – addirittura
spese condominiali ordinarie (pacificamente gravanti sul
coniuge assegnatario dell’abitazione coniugale: cfr., inter alia,
Cass. Civ. Sez. I, 19 settembre 2005, n. 18476), e ha anticipato a fondo
perduto, pagando con assegni, contributi per consentire il pagamento di tali
spese, dolosamente non pagate dalla Canali (importo superiore ai 4.000,00 Euro,
come da lettera degli Avvocati e bollette allegate in copia; da ultimo il padre
ha dovuto pagare un intero anno di retta mai pagata dalla Canali per la
refezione scolastica delle bambine (Euro 323,82) (ALL II E).
Il solo esborso fisso ordinario
mensile è superiore ad Euro 4.500,00 (tutti i mesi escono
ogni mese oltre 4.500,00 Euro per spese fisse programmate ex ante), cui
vanno sommate le spese straordinarie di salute relative ai cinque figli e –
ahimè – le spese ordinarie di fatto accollategli dalla Canali, non pagando il
dovuto.
A titolo di esempio, già solo nel 2011 è
stata richiesta per i soli primi tre figli la somma di euro 867,20 relativa a
spese pro – quota sanitarie e straordinarie del 2010 (cfr. ALL II F),
e pende omologa richiesta per il 2012, non ancora potuta saldare.
Una somma analoga e anzi maggiore è invece
riferibile alle minori Elena e Gaia, sia per gli importi delle spese
dentistiche (in quanto la madre non ha scelto il servizio pubblico, ma il padre
non si è opposto) che per altre, sicché si può argomentatamente ritenere che le
spese straordinarie imputabili a sole spese mediche siano da sole
preventivabili intorno a 125,00 Euro medie mensili, con previsione in largo
difetto, attestandosi gli esborsi fissi intorno ai 4.625,00 Euro al
mese (previsione per difetto).
La somma residua destinata alla vita
propria, allo stato attuale, rebus sic stantibus è certamente
oscillante intorno ai mille Euro mensili, destinati a fronteggiare le spese
correnti ordinarie, quali gas, acqua, energia elettrica e contratto Tiscali
telefonia: cfr. ALL II G, per una media mensile ponderata di ca.
120,00 euro mensili; i costi di locomozione (benzina e gasolio non
inferiori di media a 300,00 euro mensili); i costi di gestione
dell’auto e del camper che usa per le vacanze con le figlie e che ha
accompagnato tutti i momenti belli con le figlie (ultima vacanza in camper
prima della dolosa sottrazione delle figlie perpetrata nel 2011; ed
inauditamente anche il camper è mira di distruzione ed eliminazione); costi
che, ripartiti su una base mensile, tra assicurazione, manutenzione, revisione,
controlli etc. sono quantificabili su base mensile, tra auto e camper, in non
meno di Euro 200,00 mensili.
Vi sono poi le tasse sulla proprietà della
casa appena introdotte dall’attuale governo (cospicue, e da ripartire in dodici
quote ideali mensili; nel caso del sottoscritto, per importo medio mensile
oscillante intorno ai 120,00 Euro).
Il Dott. Ferraro si sobbarca anche delle
tasse di smaltimento rifiuti e del canone TV, per un importo annuo superiore a
600,00 Euro: e quindi, calcolando per difetto, per un importo medio mensile di
almeno 50,00 Euro (cfr. ALL II G, bollettini AMA e
TV).
Pertanto, come è di immediata e facile
comprensione, al Dott. Ferraro residua appena quanto gli occorre per
sopravvivere a livello alimentare; togliergli anche solo 50,00 in più al mese
richiederebbe, senza ombra di dubbio, di stringere ulteriormente la cinghia,
facendolo precipitare ben al di sotto della soglia di quella “esistenza
dignitosa” che i Giudici di legittimità, ma anche le Corti di merito, hanno
posto come limite minimo di garanzia dei diritti dell’obbligato (cfr., inter
alia, Corte d'Appello di Napoli, 27 marzo 2008).
Ciò può apparire assurdo e paradossale per
un Magistrato di Cassazione, ma i suoi percorsi e la situazione in cui è stato
progressivamente e dolosamente posto illustrano più di ogni altro dato ed
argomento il tutto.
Vi è poi da sottolineare che per uscire
dal prodigioso accerchiamento operato a fini di distruzione personale,
affettiva, emotiva, socio economica e infine giuridica, il Dott. Ferraro sta
spendendo ciò che non ha; quantomeno per il tempo che perdono un piccolo stuolo
di professionisti, mobilitati certo da alto senso civico e partecipazione morale
ad una delle più turpi vicende note, che coinvolgano un Magistrato del valore e
della statura professionale e personale del Dott. Ferraro, ma sempre
professionisti privati.
La Sig.ra Canali persegue in questa sede
apparentemente la separazione del padre dalle figlie e la distruzione degli
affetti, per specifici e generali motivi; ma altresì la introduzione
surrettizia in questa sede di un ponte per tentare di accerchiare nuovamente il
Dott. Ferraro, come ha già fatto nel maggio 2009, anche sul piano della
distruzione patrimoniale; ultimo tentativo disperato, prima che si abbattano le
possibili scuri, che la società e lo Stato di diritto debbono poter lasciar
prevedere come almeno probabili, ma soprattutto debbono prevenire!.
C'è un limite alla impunità e vi è
(sempre) un “Giudice a Berlino”.
E’ in ogni caso d'obbligo rilevare che una
denuncia dei redditi dell'Avv. Canali Silvia pari a 20.000,00 Euro annui lordi
è assai poco plausibile, oltre che in contrasto con la logica e con
l’esperienza, ed altresì un dato indiziario a carico di chi gestisca la
denuncia dei redditi medesima; non foss’altro perché A) proviene dalla stessa
parte che se ne vuole avvalere in questa sede (a differenza dei documenti
reddituali del Dott. Ferraro, che provengono direttamente dall’ente erogatore,
cioè a dire lo Stato), e pertanto ha una valenza probatoria più che limitata,
meno che indiziaria; B) il tenore di vita della Canali – frequenti viaggi in
Italia e all’estero; attività professionale più che consolidata nel campo del
diritto di famiglia, e non solo, come facilmente riscontrabile mediante accesso
alle banche dati degli Uffici Giudiziari – è in palese e netto contrasto con
quanto dalla stessa dichiarato al fisco, ed un semplice accertamento sintetico
non potrebbe che evidenziare ed accertare tale lampante contrasto.
In ogni caso il Giudice, nella ricerca del
giusto equilibrio tra le effettive capacità economiche dei coniugi, deve
valutarle nel complesso degli elementi fattuali non necessariamente reddituali,
sebbene comunque capaci di incidere – almeno approssimativamente – sulle
condizioni economiche in cui si concretano le circostanze rilevanti ex art.
156, 2° co., c.c..
In caso di prosieguo, si richiede pertanto
espressamente accertamento fiscale sugli effettivi redditi della
Canali, a qualunque titolo e in qualunque modo percepiti, a mezzo
degli organi della Guardia di Finanza e della Polizia Tributaria, con accesso
all’anagrafe bancaria ed a quella degli Uffici giudiziari, per tutti gli
accertamenti del caso, prima che sia presa una qualunque
decisione diversa dalla conferma provvisoria dell'assegno già regolarmente
versato.
E' altresì d'uopo rilevare che lo stato
della Canali inteso in senso ampio è tale che, qualora il Giudice dovesse non
capire quanto evidente in atti, se mai si andasse verso un approfondimento
richiesto ed ordito in danno delle bambine, si richiede sin d'ora
preliminare perizia psichiatrica sulla madre, e perizia tossicologica sulla
medesima, mediante analisi adeguata (cui ovviamente il Dott. Ferraro si sottoporrebbe,
a condizione di reciprocità, senza alcuna remora).
Il Dott. Ferraro fu posto a conoscenza
dalla stessa di percorsi delicati di vita e pregressi particolari, che,
svelati, fecero propendere per un superamento delle difficoltà della donna, nonostante
la delicata evidenza di alcune “diagnosi”, nel lontano 1996, propalate come
fatto pacifico. Particolare la espressione adottata poi nel giugno del 2006
dalla stessa, “pensavo di essermi redenta” (!!!???!!!).
*****************
Ferme tutte le richieste già articolate
nell’atto introduttivo, si chiede pertanto che il Tribunale, acquisita e valutata la presente
memoria e documentazione integrale e supporti digitali depositati, voglia:
- Ritenere immediatamente in
decisione la questione della declaratoria di scioglimento del
matrimonio tra i Sigg.ri Paolo Ferraro e Silvia Canali, stante anche
la conforme richiesta di entrambe le parti; necessaria, nel caso di
specie, non solo genericamente per ovviare a fattori di conflittualità, ma
anche per togliere ogni veste giuridico – relazionale significativa alla
Canali, nella qualità e nel ruolo svolti sino ad oggi (sopra richiamato il
tutto anche tramite gli allegati), sin d'ora fissando udienza per il
prosieguo del giudizio;
- Rigettare in toto ogni
richiesta di approfondimento istruttorio preliminare mediante
sottoposizione delle minori ad “accertamento psicologico”, e semmai
decidere di ascoltare la minore Elena, anche ai sensi dell’art. 155 sexies 1°
comma c.c., approfondendo il tema relativo ai rapporti con la figura
materna e con la nonna materna, nonché sui rapporti con la figura paterna,
comunque confermando l'affidamento congiunto – a meno che
non emergano turbe o problematiche gravi della madre allocataria – con le
modalità di visita e di permanenza con ciascun genitore già esplicitate
nell’atto introduttivo;
- In caso di persistenza nella
richiesta di C.T.U., che non dia atto della esistenza tra le altre
relazioni di UNA CERTIFICAZIONE PUBBLICA INOPPUGNABILE (ASL RM E) in
pregiudizio riflesso anche delle minori, disporre perizia psichiatrica nei
confronti dell’Avv. Canali Silvia, e segnatamente perizia psicologica sui
moduli di rapporto madre-figlie-madre della Canali;
- disporre perizia tossicologica
nei confronti della madre delle minori e, per reciprocità (benché
superflua), anche del padre;
- sul piano patrimoniale,
disporre accertamenti fiscali sui redditi dell’Avv. Silvia Canali,
affidandoli al Nucleo Centrale di Polizia Tributaria, con espressa
indicazione di ricostruire, previ accessi alle banche dati (bancarie,
degli Uffici Giudiziari etc.), sia il complesso dei redditi percepiti da
attività giudiziali e stragiudiziali, che ogni altro compenso da ogni
altro tipo di attività pervenuto;
- sul piano probatorio, acquisire
le dichiarazioni testimoniali delle persone informate sopra indicate,
anche con specifico riguardo alla attuale convivenza della Canali Silvia
con il maggiore Andrea Raffaelli in immobile di proprietà esclusiva del
Dott. Ferraro, ed assegnato per la finalità esclusiva di gestione delle
minori allocate;
- Valutare se revocare la
assegnazione disposta dell'immobile di Via Valbondione 109 scala C int 3,
aumentando l'assegno di importo pari al valore della concessione nella
disponibilità dell'immobile, a decorrere dalla restituzione e riconsegna
dello stesso al genitore proprietario esclusivo;
- nel caso di provvedimento
interinale sull'assegno mensile, ovvero ritenuta matura per la decisione
la causa, confermare l'assegno mensile nell'importo attuale pari ad Euro
678,00 (con accollo esclusivo al genitore convivente con le figlie minori
delle spese diverse da quelle straordinarie sanitarie, ripartite invece al
50 %); ovvero, calcolando l'importo medio prevedibile delle spese
straordinarie sportive e scolastiche in una cifra media attuale mensile di
Euro centocinquanta (150,00) per entrambe le minori, disporre l'accollo
delle spese relative ad entrambi i genitori (con espresso obbligo di
accordo preventivo e comunicazione in forma scritta per quel che concerne
le spese straordinarie), fissando l’importo dell'assegno mensile in Euro
550,00.
Sui temi di prova, con riserva di migliore
articolazione degli stessi, si richiede la audizione dei seguenti testi:
- Fabio Sirgi Antonioli sui punti
di cui sopra sub III lett. b) h) m)
- Dott.ssa Patrizia Foiani su
tutti i punti di cui sopra sub III da a) ad m)
- Dott.ssa Ferraro Simonetta sui
punti di cui sopra sub III lett. m)
- La minore ultradodicenne Elena
Ferraro, all’occorrenza assistita da soggetto adeguato in fase di ascolto
circa la natura e qualità affettiva del rapporto con il padre e con la
madre
- Dott Massimo Marinelli, sulla
sua diretta ed approfondita conoscenza del ricorrente
- Prof. Francesco Bruno, sulla
sua diretta ed approfondita conoscenza del ricorrente
- Sig. Massimo Bottini, sui fatti
di cui alla denuncia – querela del 24 marzo 2012, e delle due successive
integrazioni (26 marzo e 2 aprile 2012)
Tutti i numerosi testi che si ricavano
come diretti testimoni o diretti assertori da tutta la documentazione prodotta.
Si offrono in comunicazione i
seguenti documenti:
- Relazione certificativa in data
16/5/2011 della ASL RM E Prof. Boldrini, dalla quale si evince che il
Dott. Ferraro non solo ha perfettamente integra capacità critica e
capacità di reazione adeguata agli stimoli stressanti, ma altresì capacità
valutative e cognitive non solo adeguate alla specificità della sua
posizione e funzione esercitata, ma accompagnate da quoziente intellettivo
superiore alla norma, il tutto ovviamente in radicale assenza di qualsiasi
alterazione patologica sia del pensiero che del comportamento “nonostante
le vicende attraversate”;
- Relazione clinica certificativa
del Dott. Massimo Marinelli, in data 06.09.2011 dalla quale si evince che
non sussistono psicopatologie né sul piano ideativo né su quello
emozionale apparendo la sfera affettiva ben strutturata e quella
socio-relazionale perfettamente integrata. Mediante approccio di vista
transpersonale analitico junghiano viene attestato stato di coscienza
altamente ispirato ad idealità che distingue uno stile di vita quotidiano
ben integrato nel presente da una progettualità nell'azione che rende il
Dott. Ferraro individuo responsabile ma altresì capace di percorrere
sentieri innovativi nel campo della sua professionalità. La relazione
indica altresì che vi è perfetto equilibrio tra pensiero, sentimento ed
azione, con ottima articolazione dell'elemento motivazionale, mentre una
particolare sensibilità lo rende sicuramente testimone attivo del nostro
tempo.
- Relazione clinica del Dott.
Massimo Buttarini in data 17.08.2011, dalla quale si evince la esclusione
di elementi disfunzionali e sintomatologici escludendosi psicopatologie o
disturbi di personalità di un qualche significato, sottolineandosi equilibrio
del Dott. Ferraro nelle relazioni effettive e in quelle in senso più
allargato sociali.
- Denuncia querela depositata in
data 07.03.2011 presso la procura della Repubblica presso il tribunale di
Perugia con memoriale di nn. 81 pagine ed allegati, ulteriormente
depositato nell'audizione e su convocazione della Procura della Repubblica
presso il tribunale di Teramo. Nel memoriale si evidenziano il ruolo
assunto dalla resistente SILVIA CANALI, mediante fatti dati. Ma è
ovviamente a diretta conoscenza del dott. Ferraro la realizzazione di
molteplici attività, ulteriori sulle quali potrà essere sentito
mediante interrogatorio il ricorrente, per quanto occorra ad inquadrare le
finalità reali sottese alle richieste introdotte con comparsa di risposta.
- Estratto internet da GOOGLE con
le risultanze mediante ricerca per parole chiave degli articoli, documenti
di analisi e giornalistici inerenti la vicenda denunciata da Dott. Paolo
Ferraro e le altre questioni da lui trattate;
- nn. 2 articoli/ servizi
pubblicati su rivista X-TIMES relativi al “Caso Ferraro”, e di seguito con
numerazione progressiva da 1 a 47 solo alcuni articoli estratti
casualmente previa stampa, e articolo sulle tecniche di
controllo mentale MONARCH denunciate dal dott. Ferraro (nel DVD vi sono
altri documenti interi libri in pdf e la intera banca dati del progetto
desecretata trattandosi di progetto dei servizi CIA sperimentato nelle
aree sotto il controllo diretto, indiretto, o comunque previ accordi
concertati);
ALLEGATO D
LEGENDA DVD, DIVISO IN OTTO DIRECTORIES:
- AUDIO_VIDEO_SERVIZI
_CONFERENZE
- DOCUMENTAZIONE
INTEGRATIVA e solo BANCA DATI PROGETTO MK - ULTRA
- VICENDE
2008 2011 NOVEMBRE 2008 GENNAIO 2011 XPROCURA PERUGIA
- VICENDE
2011 GENNAIO GIUGNO 2011 (
Documentazione integrale su piste psichiatrico ospedaliera familiare e
fatti esposti ripartita per tema in singoli file pdf
- VICENDE
2011 LUGLIO OTTOBRE 2011 (Relazioni
e certificazioni mediche ulteriori)
- VICENDE
SILVIA CANALI (documentazione
investigativa integrale con video foto e dati web e alcune registrazioni
tra presenti i)
- X
GIUDIZIO ARTICOLI PAGINE WEB Etc
- X
PROCURA TERAMO VARI ARTICOLI DOCUMENTI E BANCA DATI PROGETTO MK - ULTRA
- Alcuni articoli casualmente
estratti e stampati, relativi in particolare all'audizione del Dott.
Ferraro presso la Procura di Teramo ed altresì a distanza di 15 giorni,
circa attentati subiti dal Giudice Tommolini e dal Maresciallo Spartaco di
Cicco, sit-in dei magistrati di Teramo a protezione del Giudice. Le altre
notizie circa attentato omologo patito dal titolare locale di giornale
ON-LINE, a procurato allarme mediante annuncio della presenza di bomba
negli uffici giudiziari di Teramo sono reperibili in internet. Sempre in
Internet reperibile l'ordinanza del Gip Cirillo, che indica in sede di
conferma della misura cautelare nei confronti dell'indagato Parolisi,
l'esistenza di una pista investigativa concernente riti esoterico –
satanici in ambito militare.
1) Denuncia esposto alla Procura Generale presso la Corte
di Appello di Roma inviata in data 20/1/2011 a firma dot. Ferraro Paolo, Avv.
Minghelli e Avv. Dello Monaco, con la quale si fa emergere per la prima volta
la gravità delle vicende e la macchinazione ordita in danno del Dott. Ferraro
2) Nota (con allegata dichiarazione della compagna
Dott.ssa Patrizia Foiani e di n. 3 dipendenti allora in servizio presso la
Segreteria del Sottoscritto PM), indirizzata in data 12.01.2011 dagli Avv.
Dellomonaco e Minghelli al Prof. Paolo Girardi della struttura del Reparto
psichiatrico Ospedale S. Andrea: in essa gli Avvocati riferiscono che lo stesso
Girardi, in loro presenza, avrebbe espressamente evidenziato il concetto di
“omissis gruppi occulti” e di “omissis persone pericolose” che “affollano” la
vicenda;
3) Nota indirizzata in data 18.01.2011
dagli Avv.ti Dellomonaco e Minghelli al Prof. Paolo Girardi della struttura del Reparto
psichiatrico Ospedale S. Andrea: in essa gli avvocati indicano che il Prof.
Giovanni B. Camerini, dopo attenta visita e controllo del Dott. Ferraro Paolo
ha escluso “ogni possibile profilo psicotico o elementi produttivi deliranti”;
ma ha altresì affermato che “i convincimenti del Dott. Ferraro erano fondati su
basi concrete e plausibili “certificando che non esistono disturbi psichici
preesistenti, mentre lo stato di ansia lieve riscontrato da fattori (oggettivi)
esterni” (il Dott. Ferraro era appena scampato al tentativo di azzittirlo ed
impedire la sua azione di denuncia mediante nuova aggressione organizzata, in
ordine alla quale vi è ampia prova diretta anche da registrazioni tra presenti
depositande in altra sede)
4) Nota indirizzata all'Avv. Antonia Di
Maggio in data 04.02.2011 dagli Avv. Minghelli e Dello Monaco, con la quale si comunicano non solo la
gravità del nuovo tentativo di bloccare il Dott. Ferraro, e la assenza di
qualsivoglia profilo attinente la sfera personale del Dott. Ferrraro, ma
denunciate le pressioni subite si invita a prendere atto che era ormai
interrotta la temporanea “cattura” del Dott. Ferraro;
5) Nota indirizzata in data
28.04.2011 dagli Avv.ti Dellomonaco e Minghelli all’Avv. Antonia Di Maggio e
all’Avv. Mario Caligiuri: in essa gli Avvocati Dellomonaco e Minghelli,
rivolgendosi ai familiari del ricorrente e all’Avv. Silvia Canali,
espressamente scrivono: ”omissis Voi affermate che il Dott. Ferraro sotto il
profilo psichico si sarebbe sottratto al progetto terapeutico, ma in realtà il
Dott. Ferraro si è sottratto al progetto terapeutico direzionale che era stato
programmato in suo danno” e si denunciano le manipolazioni ed invenzioni
poste in essere per assicurare alla psichiatria deviata la “apprensione “ ed il
controllo del Dott. Ferraro;
6) Dichiarazione della compagna Patrizia Foiani
indirizzata il 3 Maggio 2011 agli Avvocati Antonia Di Maggio e all’Avv. Mario
Caligiuri: in essa si riferisce in merito a telefonate aggressive di
familiari del sottoscritto e sul c.d. episodio del 13.04.2011 avvenuto nel
giardino limitrofo alla scuola della minore Gaia, e si effettuano dichiarazioni
di importanza significativa contro la “pista familiare psichiatrica” scatenata
in danno del Dott. Ferraro per le denunce di portata generale da lui
depositate;
7) Nota indirizzata in data 19.05.2011 dagli
Avvocati: Minghelli, Dellomonaco, Cecchetti, unitamente al ricorrente e alla di
lui compagna Dott.ssa Patrizia Foiani all’Avvocato Antonia Di Maggio: in
essa, dopo avere ripercorso punto su punto tutte le vicende del Dott. Ferraro, si
denuncia direttamente la attività preordinata in suo danno con operazioni di
trasfigurazione (guidata) della sua identità che già solo indicano la
pericolosità degli orchestratori e degli agenti, tra essi in ruolo comprimario
quantomeno la Canali Silvia;
8) Dichiarazione resa al Comandante della
Stazione C.C. di Ostia Lido in data 25.04.2011 anche sulla gravità dei
comportamenti aggressivi di Silvia Canali, sulla strumentalizzazione delle
bambine finalizzata a non consentire l’incontro del padre con le bambine, ed al
contempo a poterne accreditare un “disinteresse” o una assenza imputabile ad un
suo stato personale;
9) Dichiarazione pro-veritate ed esposto
sottoscritto dalla Dott.ssa Patrizia Foiani ed in data 28.05.2011 depositato
presso la stazione Cc di Prima Porta (Roma) che illustra dettagliatamente attività
manipolatoria e invenzioni poste in essere dalla Canali Silvia, e circostanza
di particolare gravità, avendo lei propalato la notizia minaccia di essere in
rapporto personale di convivenza con alto ufficiale dell'Arma dei CC in grado
di “poter rovinare” il Dott. Ferraro;
10) Nota dell’Avvocato Mauro Cecchetti,
indirizzata all’Avvocato Silvia Canali in data 31.05.2011: in essa si fa espressamente
riferimento ad un grave episodio del Sabato 28 Maggio 2011 (aggressione fisica
della Canali contro il sottoscritto in occasione del turno delle bambine con il
padre; invito ad ottemperare alle date di incontro con le bambine, senza
frapporre omissis “pretestuosi e preordinati comportamenti”);
11) Nota indirizzata in data 08.06. 2011
dall’Avvocato Mauro Cecchetti all’Avvocato Mario Caligiuri: in essa, si ripercorrono tutte le vicende
con riferimento tra l'altro all’episodio della illegittima sottrazione delle
bambine nella PASQUA 2011 ad opera di Silvia Canali, delle ferie con le bambine
che avrebbero dovuto essere godute nel periodo estivo 2011 (dal 28 Giugno al 15
luglio 2011), agli accordi intercorsi tra la Canali e persona influente della
Procura e oggetto di prova audio insuperabile (depositata in DVD) ed altro;
12) Lettera aperta indirizzata dalla
compagna del Dott. Paolo Ferraro, Dott.ssa Patrizia Foiani in data 15.07.2011
al Prof. Tonino Cantelmi, e al Prof. Francesco Bruno, in merito al perfetto stato di salute
psico – fisica del Dott. Ferraro;
13) Relazione certificativa pubblica della
ASL Roma E in data 18.05.2011 (Prof. Boldrini), dalla quale si evince che il Dott. Ferraro
non solo ha perfettamente integra capacità critica e capacità di reazione
adeguata agli stimoli stressanti, ma altresì capacità valutative e cognitive
non solo adeguate alla specificità della sua posizione e funzione esercitata,
ma accompagnate da quoziente intellettivo superiore alla norma, il tutto
ovviamente in radicale assenza di qualsiasi alterazione patologica sia del
pensiero che del comportamento “nonostante le vicende attraversate”;
14) Dichiarazione della compagna Patrizia
Foiani indirizzata il 3 Maggio 2011 agli Avvocati Antonia Di Maggio e all’Avv.
Mario Caligiuri: in essa si riferisce
in merito a telefonate aggressive di familiari del sottoscritto e sul c.d.
episodio del 13.04.2011 avvenuto nel giardino limitrofo alla scuola della
minore Gaia, e si effettuano dichiarazioni di importanza significativa contro
la “pista familiare psichiatrica” scatenata in danno del Dott. Ferraro per le
denunce di portata generale da lui depositate;
1) Dichiarazione resa in qualità di
persona informata sui fatti da Patrizia Foiani alla Stazione dei Carabinieri di
Prima Porta in data 26.09.2011 con allegate dichiarazioni allegate già elencate
sub E
1) lettera aperta al CSM inviata dal Dott.
Paolo Ferraro pubblicata in centinaia di articoli sulla rete e diffusa anche
mediante audio video (allegato al DVD).
- Raccomandata A.R. In data 13
gennaio 2012 mediante la quale acquisito un diario manoscritto redatto
sulle vicende dal genitore del Dott. Ferraro, gli avvocati Minghelli,
Dellomonaco e Rustico, contestando alcune asserzioni illogiche, danno atto
di avere acquisito definitiva notizia circa il ruolo assunto dal dott.
Luigi Cancrini, la interferenza e gestione della vicenda anche ad opera
del “ricco” fratello Avv. Marco Ferraro, e della sequenza cronologica
degli eventi organizzati all'insaputa (!) ed in danno del Dott. Ferraro.
Si richiama espressamente la lettura del Memoriale allegato sub B) che
ricostruisce punto per punto gli avvenimenti, ricostruzione avvalorata dal
“diario manoscritto”.
- Dichiarazione autografa a firma
congiunta Avv. Silvia Canali e Dott. Paolo Ferraro, con la quale
quest'ultimo viene autorizzato a produrre a scopi difensivi tutto il
materiale in suo possesso concernente la vicenda “Manuel Grigore”;
- Relazione investigativa dell'agenzia
Tony Ponzi in data 20.06.2006 circa la vicenda suindicata, relazione
integrata nel dvd allegato sub D dai video immessi nella Directory “
VICENDE SILVIA CANALI”, dalla estrazione di dati WEB vari (annunci,
annunci amatoriali con foto, annuncio per lavoro come attore Hard -Porno),
circa ruolo ed attività di Manuel Grigore, da foto dello stesso con in
braccio le figlie del Dott. Ferraro;
- Esposto in data 10 luglio 2006
circa una delle molteplici aggressioni subite dal dott. Ferraro;
- Stampa della bacheca Facebook
dell’Avv. Canali, con foto delle bambine in pigiama nella casa coniugale,
pubblicata dal Manuel Grigore in data 1° novembre 2011 (a tutt’oggi
visibile)
- Bozza della Querela contro
SILVIA CANALI mai depositata dal dott. Ferraro , che indica ed elenca i
fatti illeciti subiti, con esclusione del fatto relativo alla sottrazione
delle minori Gaia e poi Elena in occasione delle vacanze estive 29/6-15/7/2011;
- Dichiarazione ultima della
Dott.ssa Patrizia Foiani in data 29 Marzo 2012 nella quale si elencano ed
indicano comportamenti ed atteggiamenti della Silvia Canali anche con
specifico riguardo alle modalità di preordinata strumentalizzazione,
sottrazione delle bambine e alla indiretta pressione subita in quanto
testimone scomodo per le manovre della Canali medesima.
- Parere del Consiglio
Giudiziario della Corte di Appello di Roma circa le qualità professionali
umane e personali del Dott. Paolo Ferraro, emesso ai fini della
progressione in carriera, accolto dal CSM senza alcun rilievo nella
determinazione adottata nel corrente anno
- VARIE LETTERE A.R. inviate tra
il 2007ed il 2008 dal Dott. Ferraro alla Canali, che fanno emergere sia le
condotte violente e finalizzate alla alienazione della figura genitoriale
maschile che ritorsioni, manipolazioni e la frequentazione del Grigore
Manuel in casa con le bambine.
- Articolo del Dott. Ferraro “Stazi
giuridici e pastori del diritto non diritto”
- Denuncia – querela sporta dal
Dott. Ferraro in data 24 marzo 2012 presso la stazione dei CC di Prima
Porta, in relazione agli episodi di sottrazione delle figlie minori da
parte della Sig.ra Canali, nonché agli insulti ed alle minacce proferite
da quest’ultima nei suoi confronti;
- Integrazione della denuncia –
querela di cui sopra, resa in data 26 marzo 2012;
- Integrazione della denuncia –
querela di cui al punto 1), resa in data 2 aprile 2012
ALLEGATO II A
Mutuo rata versamento
semestrale
ALLEGATO II B
Rata mensile lavori
straordinari immobile Via Valbondione per 40 mesi
ALLEGATO II C
Contratto locazione registrato via Monti
della Valchetta
ALLEGATO II D
Estratto conto trimestrale bancario dal
quale si evincono versamenti mensili fissi ed importi relativi effettivamente
tutti accreditati
Nota Avv. Minghelli e Dello Monaco
all'Avv. Silvia Canali inviata in data 16 Maggio 2011 con allegati bollettini a
prova dei pagamenti anticipati dal Dott. Ferraro per spese esclusivamente
imputabili alla Canali, somma oggetto di compensazione futura
ALLEGATO II E bis
Bollettino per versamento di somma pari a
320,82 euro imputata a totale omesso versamento di quanto dovuto a refezione scolastica
della minore Gaia (importo interamente di spettanza della madre e mai versato)
ALLEGATO II F
Richiesta di versamento delle spese
straordinarie per salute relative ai tre figli maggiorenni ed al 2010, per
importo di euro 867,20
ALLEGATO II G
Bollettini vari di pagamento utenze
abitazione in locazione di Via Monti della Valchetta n. 54 (per utenza
telefonica vi è addebito diretto in conto. Si veda all. II D)
********************
Con ogni più ampia riserva e con salvezza
di ogni diritto, ragione e/o azione.
Roma, 2 aprile 2012
(Avv. Antonella M. Rustico)
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