Sono ben pochi,
anche fra le persone più colte, coloro che si soffermano a considerare cosa
significhi in termini di potere la possibilità di imporre ad un popolo una
certa visione della storia. Prospettare un certo cammino dell'umanità
invece di un altro significa indicare
delle mete, e quindi stabilire parametri di giudizio, scale di valori e, di
conseguenza, comportamenti. Il motto fatale “indietro non sitorna” nel
contesto della dottrina del progresso indefinito e della infallibilità e
ineluttabilità della storia, narcotizza lo spirito critico e fa sì che coloro
che sono bensì malcontenti dello stato attuale delle cose, ma hanno assorbito
dalla scuola e dai mass media questa filosofia, anziché volgersi indietro per
individuare il punto in cui eventualmente la strada è stata smarrita, spingano
ancor più oltre le tendenze presenti, interpretandole come altrettante frecce
indicatrici del cammino infallibile del progresso della storia umana
divinizzata ... cosa significhi in
termini di potere la possibilità di imporre ad un popolo una certa visione
della storia. Prospettare un certo
cammino dell'umanità invece di un altro significa indicare delle mete, e quindi stabilire parametri di giudizio, scale di valori e,
di conseguenza, comportamenti. Ciò ha delineato una propria
specifica interpretazione della storia dando
luogo a diverse concezioni di giusto e ingiusto, di bene e male. Ben
consapevole di ciò, George Orwell, nel suo “profetico” romanzo "1984"
pone come una delle basi fondamentali dello stato da incubo da lui
preconizzato, nel quale persino il pensiero e le emozioni sono sotto il
controllo del “Grande Fratello”, il motto “Chi controlla il passato controlla
il futuro” e immagina un ministero in cui, all'insegna appunto della “mutevolezza
del passato”, vengono riscritti i giornali e i libri delle epoche anteriori. Chi
orwellianamente manipola la storia, occultandone o
deformandone eventi e
creando miti, non crede affatto che essa sia sacra e infallibile, perché se vi credesse
si guarderebbe bene dall'alterarla e dal violarla arrangiandola. Si deve dunque
concludere - anche questa illazione si impone come inconfutabile - che costoro
considerano l'umanità come divisa in due categorie: la loro, e cioè quella
ristretta ed elitaria dei manipolatori e piloti, e quella sterminata e
massificata dei manipolati, vittime del loro gioco illusionistico. È invero
sotto gli occhi di tutti il dato di fatto che lo stato centralizzato figlio
della Rivoluzione Francese, sbandierando a ogni momento una libertà che invece
combatte in radice aggredendola nelle intelligenze, impone propri
standardizzati e rimaneggiati programmi scolastici in ogni disciplina, ma in
particolare appunto in storia e in filosofìa. ma in particolare appunto in storia e
in filosofìa, unificate all'insegna della citata dottrina hegeliana e romantica
ma anche spenceriana e comtiana, e quindi positivistica, del progresso
infallibile, correlata a sua volta e supportata, sul piano naturalistico,
dall'evoluzionismo darwiniano. E’ per
questo che ho sempre amato Schopenhauer, il quale descriveva Hegel con una sola
parola: “Il Cialtrone”, Arthur invece, dalla saggezza orientale, la stessa di
Gesù e Socrate, aveva scoperto il vero essere errante che è l’uomo se libero di
manifestarsi.
… dando
così luogo alla nota dialettica tra “progressisti” e “conservatori”. Ora è evidente che non vi è schiavitù più
sicura di quella di chi si ritiene libero scambiando per libertà la lunghezza
della propria catena.
Una volta
ammessa l'esistenza delle due citate categorie di uomini, quella dei
manipolatori che non credono affatto alla autonomia e ineluttabilità della storia
e che dominano i programmi scolastici e mass mediatici per dirigerne la marcia,
e quella dei manipolati, che invece fermamente vi credono, non si può non capire
che il buon successo dell'opera dei primi è rigorosamente subordinatoalla
condizione che i secondi la ignorino, la condizione, indispensabile, è la piena
disponibilità del potere finanziario e di quello politico che ne dipende, e,
attraverso di essi, dei programmi scolastici e mass mediatici. Ci possono
infatti essere dei deprecabili guastafeste che invece di accontentarsi del boccone
già premasticato che viene loro amorevolmente ammannito, vanno a frugare tra
vecchie
carte
dimenticate, giungono in possesso di documenti magari non segreti, ma riservati
ai circoli degli eletti. Quei ficcanaso, documentando rigorosamente le loro
affermazioni, ridimensionarono quella chesembrava un'epopea degna dei poemi
omerici, riducendola a una sordida storia di corruzioni, intrighi, delitti,
sfacciate usurpazioni e inique repressioni, sanguinose e sanguinarie. Li si
bollò come profanatori dei sacri ricordi della Patria, redenta dai secoli bui
dell'oscurantismo cattolico liberticida, e come denigratori blasfemi della
memoria di purissimi eroi come Mazzini e Garibaldi, da essi invece
sovversivamente presentati come squallidi agenti della frammassoneria
britannica.
A causa di questo e di altri casi analoghi, anche più attuali e scottanti, si è
sentita la necessità di erigere ulteriori barriere, oltre a quella del silenzio
mass mediatico, per arginare e screditare l'opera demolitrice dei ficcanaso
che, è bene ripeterlo, intacca in radice la fede nella dottrina del progresso e
della ineluttabilità e infallibilità della storia divinizzata. Il colpo di
genio è stato quello di escogitare due parole esorcizzatrici che, pubblicizzate
con opportuno battage,
hanno lo scopo, che il più delle volte raggiungono, di
neutralizzare in
partenza
lesgradite incursioni dietro il sipario dei sullodati ficcanaso e guastafeste e
risparmiano ai custodi della "verità" ufficiale il penoso compito di
contraddire le loro, spesso documentatissime, affermazioni e dimostrazioni.
Queste due parole esorcizzatrici sono “complottismo”
e “dietrologismo”. Esse
hanno, oltretutto, la virtù di fare di ogni erba un fascio, perché confondono
in un unico calderone l'opera di ricercatori attenti e arcidocumentati e le elucubrazioni
fantasiose di visionari e paranoici, magari opportunamente sguinzagliati per intorbidare
le acque e screditare l'intera categoria artificiosamente creata da quelle due
magiche parolette. In altre parole: posto che i “complottisti” e i “dietrologi” sono i
cattivi, chi mai saranno i buoni? La risposta a questa domanda è logica e
inevitabile: i buoni sono i cittadini serenamente fiduciosi nella storiografia
e nella cronaca del regime, disciplinatamente incolonnati nei partiti e nei
sindacati in cui esso si articola; coloro
che, candidamente, non vengono neppure sfiorati dal sospetto che le notizie e
scene dei telegiornali e dei giornali possano essere manipolate, o che, se nutrono
qualche sospetto, lo nutrono solo nel preordinato alveo che la parte politica
cui
aderiscono
addita loro con infallibile autorità. Fra
questi buoni i migliori sono coloro che, comprando ogni mattina il giornale
loro gradito, in Italia il più consigliabile per essi è certamente la
Repubblica
di Carlo de
Benedetti, (ricordo che De Benedetti fu l’intoccabile
del tempo di mani pulite …), preferito infatti da chi ha pretese culturali e
ama farne sfoggio, ne assimilano i messaggi del giorno, eventualmente in
contraddizione con quelli del numero precedente, e li fanno propri
difendendoli, all'occorrenza, con calorosa convinzione. In
un mondo in
cui le tecniche pubblicitarie quasi sempre seduttive e deformanti, se non
addirittura mendaci, dominano persino il commercio dei dentifrici, in cui
"fiction" cinematografiche, fotomontaggi, realtà virtuale e persino
messaggi subliminali sono presenti ad ogni angolo, questi "buoni" del sistema, di un sistema al quale, magari,
si illudono persino di opporsi, non sono neppure sfiorati dal dubbio di poter
essere presi per il naso e condotti al guinzaglio … Alla luce di queste
considerazioni si scopre che il campo dei “buoni” e dei saggi
prudentemente
e astutamente lasciato nell'ombradai custodi della storiografia e della cronaca
ufficiali,
il campo cioè dei non “complottisti” e dei non “dietrologi”, si identifica con
quello degli
ingenui e
dei sempliciotti …
Estratti
dal libro MASSONERIA E SETTE
SEGRETE
By
Dioniso777
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