Dopo un articolo per "ridere" ne posto ora uno per riflettere.
Leggo in questi giorni, la percentuale delle persone che
vogliono una rivoluzione in Italia è salita, e non di poco, leggiamo in alcuni
blog che addirittura secondo un sondaggio realizzato per leAcli da Ipr Marketing quasi
un terzo del campione (32,%) vede la "rivoluzione" come unico
mezzo per trasformare l'Italia; per il 17,2% degli intervistati
"questo Paese non cambierà mai". E non sbagliano dicendo “solo la
rivoluzione” porterà dei cambiamenti perché in fondo, al punto in cui siamo
arrivati oggi non ci rialzeremo mai senza prima un periodo di lunghi problemi e
allora tanto vale scendere in campo e farci valere.
Però, noi italiani
siamo famosi, tra le tante cose, per due esempi di vita, 1) Non ci siamo mai ribellati, ma ci può
sempre essere la prima volta … e 2) Siamo disorganizzati in tutto, guardate
ogni servizio offerto dal nostro paese, dalla sanità ai mezzi pubblici non c’è
niente, e ripeto niente, che funzioni a dovere, secondo le regole. Questo
secondo punto non è cosa da poco se “pensiamo” che una rivolta deve essere
“organizzata” da qualcuno a priori, ed è qui che “l’asino cade”, per una
rivoluzione importante e significativa che apporti davvero dei cambiamenti serve la follia, il coraggio di agire senza
pensare alle conseguenze, perché dal momento in cui ti fermi a pensare non
agisci più. Di coraggio ne vedo molto poco, troppi sono i codardi che si
lamentano e non cambiano nessuna abitudine della loro vita, se non cambi le gesta quotidiane perché la
vita dovrebbe darti risultati diversi? Per fortuna? Si, a volte succede, ma
è come quando giochi a poker, la scala reale esce solo dopo mille giocate, non
una mano dietro l’altra. Una rivoluzione dello spirito serve prima, quello che
può cambiare il mondo, è unicamente un graduale cambiamento nella conoscenza
che l'essere umano possiede, del mondo e di se stesso, ( guardate qui i dati snocciolati oggi, come mai noi italiani siamo i meno
colti e quelli che hanno anche un tenore di vita più precario di tutti gli
altri paesi? Coincidenza? Non credo, è la stessa cosa dell’esempio sopra del
poker … ), un cambiamento di natura spirituale alla fine, e tutto il
resto avverrà semplicemente come una conseguenza delle nostre azioni
quotidiane, abbiamo costruito il mondo in questo modo, perché non lo dovremo
cambiare? Certo, è servito mezzo secolo di bombardamento mediatico per far
diventare le persone quello che sono oggi, ma gradualmente il cambiamento è già
iniziato.
Una rivoluzione
incasinata, della serie andiamo in piazza e distruggere tutto, dalla rabbia esce
un atto del genere che non porta a nulla di positivo, e di rabbia in giro
ne sento diversa e ricorrere alla violenza brutale non è il caso. Sarebbe il
momento di usare il cervello invece questo, mettere da parte i sentimenti
negativi e razionalizzare ciò che davvero necessita per un cambiamento, e
allora serve il coraggio e la follia: Variare il proprio punto di vista e le
proprie azioni è sempre coraggioso, mantenere lo stesso comportamento non è da
codardi, ma da più sicurezza, hanno fregato i popoli con questo e lo sappiamo
tutti. E ricordate, quando scrivo la parola “follia” intendo quel lato che è
insito nel genere umano, non intendo patologia ma proprio la nostra natura che
folle lo è in fondo, guardate: … mentre iniziano a circolare
sempre con maggiore insistenza sondaggi simili, ieri ancora un suicidio, un artigiano a Venezia si è
impiccato con un cavo elettrico nella sua abitazione ... oggi un agente
immobiliare del vicentino si è impiccato nel parco vicino casa, e un altro uomo ha tentato il suicidio
salvato in tempo dalla figlia 15enne ... nel frattempo, stamane
l'ad della divisione nucleare, Roberto Adinolfi, 59
anni, è stato
gambizzato da
due uomini in scooter che l'hanno colpito all'altezza del ginocchio ...
l'attentanto sembra indicare una pista di stampo "eversivo" anche se
ancora è tutto da accertare, Fonte. , e questo per esempio, non è una folle? Nei
paesi dove manca il cibo non si ammazza nessuno, e allora pensi: Ma questi
si uccidono perché non possono acquistare il vestitino della barbie o il
telefonino nuovo al figlio che va a scuola? Difficile dirlo, quando una persona
si toglie la vita i motivi sono tanti, di
sicuro c’è la depressione, non quella economica però.
A questo punto per fare una rivoluzione vincente si
dovrebbe ragionare, e una rivoluzione vincente sarebbe bloccare il sistema che
non piace, il benessere per un 10% della popolazione e la povertà con cui
giocare per tutti gli altri, attenzione, ho detto giocare e non vivere! Se ci
fermiamo a riflettere la sola cosa che possiamo fare per farci sentire non è scendere in piazza, non aspettano altro per manganellare e
sbattere subito dopo i titoloni “I RIBELLI”, “I VIOLENTI”,
GLI ANARCOINSURREZIONALISTI”, e via di seguito, si passa velocemente
dalla parte del torto, quando si ha ragione invece. Fare conferenze,
cartelloni, riunirsi a parlare … serve a poco, non ti ascoltano e vanno avanti.
Allora come si possono fermare questi? Come
dice Beppe Grillo da sempre: “Questi li fermate solo se gli togliete i soldi”,
le dice le cose giuste quest’uomo, eccola la soluzione, come al solito è li di
fronte ai nostri occhi. Questi vivono solo di quello, non fanno niente per il
popolo. E un banchiere? Peggio ancora, tutto quello che fa lo fa non per
guadagnare ma per “rubare” … e se trovate un termine più adatto per descrivere
gli interessi sugli interessi ditemelo. E noi se rubiamo andiamo in prigione. E allora che si può fare? Fermare le
ingiustizie sembra impossibile, sembra quasi che il mondo sia stato creato per
produrle, o almeno così ci hanno insegnato sin da piccoli … ma quello che ci
hanno insegnato è la verità dei fatti? No, è solo la versione ufficiale di chi
scrive la storia. I "padroni" sono le
banche, lo sappiamo tutti oramai, i politici sono i loro camerieri senza
scrupolo, e senza ne cervello ne anima, e allora perché nessuno toglie i soldi
dalle banche? Perché non chiudere il conto corrente?
E poi?
E poi vedrete che risate …
E poi vedrete che risate …
Dioniso777
Ezra Pound l'aveva capito nel 1930 ... e pensate che avesse un conto in banca? Non credo avesse nemmeno tanti soldi.
Questo non è il governo
delle banche, per carità! A forza di dirlo, forse sperano che finiremo anche
per crederci. Ma intanto che lo dicono, piazzano l'ennesima
norma salva-banche, mentre il paese si impicca. Hai un debito con il
fisco? Se ti chiami signor Rossi, Attilio Befera di Equitalia te lo triplica e
poi ti porta via la casa (con te dentro, non fa differenza), la macchina e da
ultimo la vita. Se invece ti chiami Alessandro Profumo e la tua casa è
Unicredit, il Governo approva una norma che depenalizza l'abuso di diritto,
stralciando tutte le indagini in corso a tuo carico per ogni
"allegra" denuncia dei redditi. E intanto gli anziani non
autosufficienti che sono costretti a vivere all'ospizio (chiamiamolo con il
loro nome) devono pagare l'IMU sulla loro abitazione rimasta vuota come se si
trattasse della seconda casa, mentre le fondazioni bancarie, che sono
notoriamente enti caritatevoli che non vedono il becco di un quattrino, ne sono
totalmente esonerate, così come la Bocconi.
Mentre qualcuno tra di voi si ostinerà a difendere questi affamatori
di popoli, sbugiardati perfino da premi Nobel per l'economia come Stigliz che
il 2 maggio si è confrontato
pubblicamente con Mario Monti, il
vampiro transilvano senza cuore chiamato a liquidare il Bel Paese, tutti gli
altri, quelli che hanno ancora un po' di coglioni sotto, si preparano alla
rivoluzione.
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