E chi se le dimentica queste scene, bellissimo e mitico il ballo, e non solo . . .
Che periodo storico quello che si è creato dal 1970 circa sino al '94, anno del film, . . . e li abbiamo iniziato a fare retromarcia, e questo film chi non lo conosce! Pulp Fiction, dopo di che di Quentin Tarantino mi ricordo ben poco di bello. Avevo l'età giusta per godermela, come molti di quelli che leggeranno, c'erano i soldi, il benessere sfrenato e alla fine il protagonista di certi film potevi diventare tu. A volte in vita mia guardavo una canna, un pezzo di fumo, un pezzettino oppure poche foglie e cimette di cannabis, cosa sono se non medicinali creati dalla natura? Oggi sono proibiti, la macchina deve lavorare e rispettare le regole, ma non è mai stato così, che per far soldi ti danno medicine di merda che ti ammazzano magari, ce ne sono eccome, e non sei libero di piantare una pianta di "canego" lo chiamava mio nonno ed era del 1914 e la conosceva, io nella sua terra se la coltivavo mi mettevano in prigione e magari non ne esci più, come ogni tanto succede. E questa si insiste a chiamarla democrazia? Vedete che siamo fuori? Siamo fuori come i balconi con i pomodori . . .
Molto belli questi documentari, anche se distorcono un poco la realtà, non sono equilibrati, sono di parte e si sente, un pò di propaganda c'è, ma sono interessanti anche da vedere come hanno iniziato a proibire, era vietato nei ghetti, dei cinesi per primi, poi i negri venne a loro proibito l'uso, i ricchi lo facevano tranquillamente, diversi episodi su "oppio morfina eroina", "cocaina" e "cannabis e alcol", da History channel.
Oggi a distanza di quasi 18 anni i film sono cambiati, sono cambiati i politici, a proposito di Monti che ne pensate, siete di quelli che battono le mani alla caduta del nano? Peccato, veramente peccato, il caro Monti è un altro eletto, Bilderbeg., commissione trilaterale, insomma a capo di una di quelle sette dove si parla a stanza chiusa e poche orecchie che ascoltano, pochi cervelli che ragionano e troppo pochi che comandano, la struttura a piramide, eccola la nostra stratificazione sociale. Non sembra strano anche a voi che Monti venga nominato senatore a vita,nel momento stesso in cui si fa il suo nome come capo di un esecutivo tecnico? L'unico precedente che ricordi è stata la nomina di Napolitano, precedente la sua elezione a presidente della Repubblica.Già allora mi ero domandato come mai quella che è una carica onorificaavesse potuto diventare il trampolino di lancio per una seconda carriera politica: non era mai successo che un presidente venisse eletto dopo essere diventato senatore a vita. Esattamente come non è mai successo che un senatore a vita successivamente diventi presidente del consiglio.Sempre in tema di coincidenze, da Goldman-Sachs giunge una stima sull'Italia in cui si dice che un governo di tecnocrati "guidato da un'autorevole personalità esterna" farebbe "rapidamente" scendere a 350 punti lo spread tra Btp decennali e bund.
Stranamente, Monti oltre ad essere presidente europeo della Commissione Trilaterale e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg, è anche - casualmente, certo - advisor per Goldman-Sachs.
Torna in mente quel broker che alla Bbc diceva che non sono i governi a comandare.http://latanadelgufo.blogspot.com/2011/11/simpatiche-coincidenze.html?showComment=1320940600517#c5440734949430050616
Stranamente, Monti oltre ad essere presidente europeo della Commissione Trilaterale e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg, è anche - casualmente, certo - advisor per Goldman-Sachs.
Torna in mente quel broker che alla Bbc diceva che non sono i governi a comandare.http://latanadelgufo.blogspot.com/2011/11/simpatiche-coincidenze.html?showComment=1320940600517#c5440734949430050616
-Bello anche questo articolo http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/7126-monti-siamo-pronti.html
Monti, ecco un altro over 65, per carità, lo dicevo giorni fa che è la generazione, o meglio due, che vanno dal 1935 anno di nascita a massimo 1955, cioè se non hai almeno 55 anni statte bono, a bboooni vi ricordate chi era ? -) Un altro che non è più giovanissimo. Lo show tutte le sere per fare politica, è li che si fa politica lo volete capire? Tutte le sere bombardare i cittadini con esperienze, emozioni, fatti, stili di vita, il buono e il cattivo, decidevano loro cosa era giusto o sbagliato, il cattivo di turno veniva bombardato da tutti, questa è propaganda insidiosa, che ha reso le masse reali nella Tv e finte durante la vita, altrimenti non mi spiego come possano comportarsi così stupidamente. La politica lavora dove non si vede, è con 30 anni di rincoglionimento di massa indimenticabile che tutto questo è avvenuto . . .
Oggi sempre più il cittadino deve diventare la macchina perfetta, poco costo e tanta resa. La ribellione è stata totalmente soffocata il piccoli rantoli morenti che fanno poco rumore anche, tutti i cittadini volenti o nolenti devono mangiare, bere, assumere medicinali, dato che ve ne sono pochi nei cibi già presenti, poi c'è la macchina, un bel SUV magari, il telefonino, il Pc, il digitale terrestre, i vestiti da comperare, le bollette da pagare, magari badare ai figli, il popolo è incatenato e lo è stato grazie alla televisione, se non fosse stata operata in quel modo la Tv potrebbe diventare un arma bellissima, portare informazione e cultura, quella vera. Oggi non si paga il canone rai per un buon motivo, è come mediaset, perché pagare, tutte queste piccole cose che assieme formano ogni giorno una mole tale di distrazione e tensione, preoccupazioni, pensieri che alla fine non portano a notare che dietro a tutto questo c'è un preciso programma, le masse vivono in totale alienazione che oggi nel 2011 è diventata schizofrenia di massa, credo che rimarremo nella storia dei libri, chissà raccontati come, mi piacerebbe andare avanti ne tempo settant'anni a vedere cosa resterà di noi . . . di questi annnni '80 . .? I pochi che godono di aereo, scorta, macchine blindate o sempre controllate da altre macchine, coloro che lavorare nemmeno sanno quello che vuol dire, questi hanno tutti i benefici che la nostra civiltà ha prodotto, la rimanente percentuale di coloro che producono i beni che questi godono non possono godere di quello che producono, e non possono trarre agevolazioni dal lavoro che fanno, per carità vi sono categorie che vivono molto bene in Italia, ma peccato che qualcosa come il 45% sia in mano a 1 persona su dieci! Cioè tutto questo vi sembra normale? A me sinceramente NO. Anarchico, ecco chi sono, bollato come nel medioevo. Guardate "Morte accidentale di un Anarchico", Dario Fo ha preso il nobel per questo libro, dopo vent'anni dal fatto. Bell'articolo questo su ribellione e libertà , più c'è l'una e più si sviluppa l'altra . . .
Considerazionmi da
“La Disobbedienza e altri saggi”
E’ singolare come maestri del pensiero, filosofi, biologi
siano messi al bando nella cultura odierna. Oggi siamo nel tempo della finction
ovvero dell’ipnosi collettiva. In un’epoca in cui l’essere in un
gregge è più ambito della libertà del singolo, credo si debba tornare ad
ascoltare pensatori come Fromm, quanto solo pochi anni fa era ritenuto sacro e
che oggi non trova spazio alcuno nei media di regime. (ndr)
Libertà e
disobbedienza sono inseparabili, non si può proclamare la libertà e insieme
bandire la disobbedienza, infatti finché l’uomo obbedisce al potere dello
Stato, della Chiesa, dell’opinione pubblica, è al sicuro e protetto, ma non ha
importanza a che tipo di potere obbedisce, trattandosi sempre di un’istituzione
o di esseri umani che fanno ricorso alla forza in una qualche forma e che
fraudolentemente si proclamano onniscienti e onnipotenti.
Perché l’obbedienza fa parte del potere al quale l’uomo si inchina reverente, e quindi si sente forte, quindi l’uomo non può commettere errori, dal momento che è esso a decidere per se stesso; non può essere solo, perché il potere, vigila su di lui; non può incorrere in peccato, perché il potere non glielo permette, e anche se peccato commettessi, la punizione non è che il mezzo per far ritorno all’illimitato potere.
Perché l’obbedienza fa parte del potere al quale l’uomo si inchina reverente, e quindi si sente forte, quindi l’uomo non può commettere errori, dal momento che è esso a decidere per se stesso; non può essere solo, perché il potere, vigila su di lui; non può incorrere in peccato, perché il potere non glielo permette, e anche se peccato commettessi, la punizione non è che il mezzo per far ritorno all’illimitato potere.
Per disobbedire,
bisogna avere il coraggio di essere solo, di errare e di peccare, anche se
il solo coraggio non basta perché esso dipende dal grado dì sviluppo di una
persona, infatti solo chi si sottrae al grembo materno e agli ordini del padre,
chi si è costituito come individuo completamente sviluppato, e ha in questo modo acquistato la capacità
di pensare e di sentire autonomamente, può avere il coraggio di dire no al
potere, quindi di disobbedire.
Una persona può diventare libera mediante atti di disobbedienza, ma, se la capacità di disobbedire costituisce la condizione della libertà, la libertà rappresenta la capacità di disobbedire, infatti, secondo Fromm se si ha paura della libertà, non si può dire no, non si può avere il coraggio di essere disobbediente.
Una persona può diventare libera mediante atti di disobbedienza, ma, se la capacità di disobbedire costituisce la condizione della libertà, la libertà rappresenta la capacità di disobbedire, infatti, secondo Fromm se si ha paura della libertà, non si può dire no, non si può avere il coraggio di essere disobbediente.
E proprio in riferimento a questo Fromm cita l’esempio di
Eichmann, egli scrive:”Il caso di Adolf
Eichmann è simbolico della nostra situazione, e ha un significato che trascende
di gran lunga quello di cui si sono occupati i rappresentanti dell’accusa al
tribunale di Gerusalemme. Eichmann è un simbolo dell’individuo inserito in
un’organizzazione, del burocrate alienato agli occhi del quale uomini, donne e
bambini sono divenuti numeri. È un simbolo di tutti noi: in Eichmann
possiamo vederci riflessi. Ma la cosa più spaventosa in lui fu che, una volta
chiarita l’intera vicenda alla luce delle sue stesse ammissioni, in perfetta
buona fede Eichmann si proclamasse innocente, ed è evidente che, se si
ritrovasse nella stessa situazione, lo rifarebbe. E lo stesso faremo noi: lo stesso facciamo noi.
L’uomo inserito in un’organizzazione ha perduto la capacità di disobbedire, non
è neppure consapevole del fatto che obbedisce. Nell’attuale fase storica, la
capacità di dubitare, di criticare e di disobbedire può essere tutto ciò che si
interpone tra un futuro per l’umanità e la fine della civiltà”.
Inoltre nel testo Fromm esplicita i principi fondamentali
dell’umanesimo, visti come concezione globale dell’uomo che rappresentano
l’unicità della nostra specie, infatti tutto ciò che è umano è in ciascuno di
noi, l’importanza della dignità umana, la capacità di auto-perfezionamento ed auto-sviluppo dell’uomo, la ragione,
l’obiettività e la pace.
Tutti noi abbiamo tutte le possibilità dentro di noi, come buone e cattive, e per questo è possibile comprenderci, cioè capire anche il nostro inconscio, quindi l’umanesimo è una reazione a minacce contro l’uomo.
Tutti noi abbiamo tutte le possibilità dentro di noi, come buone e cattive, e per questo è possibile comprenderci, cioè capire anche il nostro inconscio, quindi l’umanesimo è una reazione a minacce contro l’uomo.
Ma anche i
principi base del socialismo che affermano”l’uomo ha la precedenza sulle cose, la
vita sulla proprietà, e quindi il lavoro sul capitale; che il potere consegue
alla creazione, e non al possesso; che gli uomini non devono essere governati
dalle circostanze, ma al contrario le circostanze dagli uomini”.
Infatti per il socialismo umanistico la pace non può essere solo assenza di guerra, che è la sua definizione negativa, ma deve essere in positivo collaborazione fra gli uomini, stato di armonia e disarmo anche unilaterale; i sistemi sociali ed economici infatti, per Fromm, sono insiemi di rapporti umani e le strategie della pace impongono la lotta contro gli idoli, il riconoscimento di interessi reciproci, la mobilitazione collettiva.
Infatti per il socialismo umanistico la pace non può essere solo assenza di guerra, che è la sua definizione negativa, ma deve essere in positivo collaborazione fra gli uomini, stato di armonia e disarmo anche unilaterale; i sistemi sociali ed economici infatti, per Fromm, sono insiemi di rapporti umani e le strategie della pace impongono la lotta contro gli idoli, il riconoscimento di interessi reciproci, la mobilitazione collettiva.
Inoltre la libertà è libertà da paura, bisogno,
oppressione, violenza ma anche libertà di partecipare e sviluppare il proprio potenziale
umano, e quindi occorre arrivare all’abolizione della sovranità nazionale e
proclamare la democrazia politica ma anche industriale.
Secondo Fromm, la felicità, , non può essere definita in
un solo modo, ma non può neppure essere la possibilità di fare quello che si
vuole. L’etica autoritaria e l’autorità irrazionale (forza, suggestione) non
vanno sostituite col laissez-faire ma con autorità razionali, basate sulla
competenza.
http://www.stampalibera.com/?p=34256
http://www.stampalibera.com/?p=34256
4 commenti:
ciao Dionisio ,
quando sento parlare di democrazia politica ed industriale , sento odor di bruciato .
ho letto a suo tempo Fromm , essere o avere , sono temi altissimi , che fanno trasparire grandi menti , ma Erich aveva a che fare con la scuola di Francoforte , un think thank filosofico all'origine della new age , del fallimento sessantottino .
mi sto rendendo sempre più conto che siamo circondati da creazioni di pensiero e ideologiche che ci ingabbiano .
e le idee svelatrici vengono sempre dalla LORO parte , vedi Orwell o Huxley .
è come parlare di Monti , può essere una grande mente finanziaria , può avere la fedina penale candida , ma il suo fine sarà far contenti i suoi padroni che non son certo il popolo italiano .
siamo messi male , ora che lo spread scende , siamo destinati a nuovi salassi , è ora il vero baratro .
Jo
Ciao Jo, lo vado a dire dal duemila e cinque che faremo bene ad adottare uno stile di vita con due euro al giorno da buttare, io lo faccio per abituarmi perché come tu ricordi bene, la parola crisi è sulle bocche di tutti ed anche nelle vite di tutti, ma devono ancora sapere cos'è la fame e lo sapranno velocemente in molti, hai presente l'abolizione, o modifica che sia dell'art 18 dello statuto dei lavoratori? Insomma, non abbiamo più soldi pagarti, licenziato. Mah, la vedo di colori bui la situazione, ma hanno ragione loro, lo faremo in molti al loro posto finché trovano "stupidi", non voglio offendere, ma rappresentare una massa che produce e tiene in piedi dei beni, questa è una società ricca di beni, e vedere che ne goda un dieci per cento di tutti questi beni che tu produci e non godi è da stupidi, cosa si direbbe a un bambino se lo facesse?. Chi lavora che li offre e non ci guadagna molto!
Mi dispiace, io sono fuori da diversi anni e non ne voglio più sapere. Rinuncio a tutto, ma proprio a tutto abituato com'ero, ma non rinuncio all'unica cosa che ho:"La mia vita, il mio tempo". Perché devo lavorare?
PS: Huxley. Intendi quello che dovrebbe essere stato il filosofo vero? Perché ve n'è anche uno che scriveva fantascienza...dico dovrebbe, perché i filosofi li ho letti quasi tutti, ma pochi mi piacciono, uno dei grandi è colui che si nomina poco, Arthur Schopenhauer, uno che aveva capito tutto, ho letto tutte le sue opere più volte, Eraclito, Nice, Seneca, e Platone hanno anche loro dei lati interessantissimi, mettiamo anche voltaire con il dizionario filosof. Secondo me era un filosofo Herman Hesse, le trovo grandi e ricche di senso le sue opere, anche Bertrand Russell era molto esplicito
Non c’è nessuna differenza fra ( Democrazia e Comunismo)
Sino a che nel Mondo prevarrà la cupidigia
il Popolo sarà Sempre sfruttato dalla classe dominante.
La differenza ci sarà quando il credo delle due forze Politiche
Si completerà fondendosi ha formare un solo credo ( EGUAGLIANZA SOCIALE)
VITTORI
PS i ricordi della mia fanciullezza
LO SPECCHIO DEL PASSATO
Immagini riflesse in un mondo senza Anima.
Risa di bambini risvegliano i ricordi di un passato lontano
dove dignità e rispetto erano l’unica ricchezza
i RIONI anima della città
dove la vita pulsava sanguigna
per strada si giocavano giochi inventati dalla fantasia
la fanciullezza scorreva felice paga del poco che aveva
ad ogni angolo sprizzava la vita
botteghe artigiane davano risalto al folklore creativo
rumori di vita vissuta riempivano il quotidiano
profumi fanciulli che giocano
il brusio delle massaie che si scambiano notizie
su i fatti del giorno appena trascorso
le malignità alla prima occorrenza lasciavano il passo
alla solidarietà.
Hai nostri giorni Tutto questo non esiste più
l’ Anima rionale rivive solo nei ricordi di quei fanciulli oggi vecchi
che quando passano di li sentono ancora il bisbiglio
dell’ANIMA VITTORIO
ciao Dionisio ,
parlavo di Aldous Huxley , quello del Mondo nuovo , appartenente al Comitato dei 300 . Clonazione , eugenetica e droga come livellatori sociali .
Jo
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